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Campionato italiano di basket

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Con la sconfitta di ieri di Roma nella difficile trasferta di Avellino c'è un ammucchiata a 4 punti in vetta alla classifica. Solo la Virtus Bologna può rimanere sola in vetta alla classifica a punteggio pieno se vince l'incontro di quesra sera nel difficle parquet della Mens Sana (alias Montepaschi) Siena.

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Lo so e stasera spero che vinca Roma. Non me ne volere ma per noi è troppo importante non perdere il contatto con la testa della classifica.

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Lo so e stasera spero che vinca Roma. Non me ne volere ma per noi è troppo importante non perdere il contatto con la testa della classifica.

:tfucc::tfucc::tfucc:

 

 

 

 

 

 

:P

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Peccato per la sconfitta di ieri..............Roma a mio avviso ancora una squadra da decifrare.

 

Quest'anno visto che andrò spesso a Milano mi sa che me vado a vede l'Armani..............devo solo decide la partita

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Peccato per la sconfitta di ieri..............Roma a mio avviso ancora una squadra da decifrare.

 

Quest'anno visto che andrò spesso a Milano mi sa che me vado a vede l'Armani..............devo solo decide la partita

il ritorno con bologna ;)

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Peccato per la sconfitta di ieri..............Roma a mio avviso ancora una squadra da decifrare.

 

Quest'anno visto che andrò spesso a Milano mi sa che me vado a vede l'Armani..............devo solo decide la partita

Purtroppo anche quest'anno ha rivoluzionato la squadra e non sempre va bene

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e con un gigi di meno ;)

Per non parlare di Gany Lawal e poi per quanto riguarda la panchina entravano sempre Czyz e Lorant che portavano in dote alla squadra fisicità ed un amre di rimbalzi recuperati sia in attacco che in difesa.

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new_logo_square-150x150.pngAcea Virtus Roma: Goss 17, Jones 7, Reali ne, Tonolli ne, Righetti 2, D’Ercole, Taylor, Eziukwu, Hosley 11, Baron 18, Moraschini, Mbakwe 6. All. Dalmonte

EA7 Emporio Armani Milano: Gentile 4, Gigli, Cerella, Melli 4, Tourè ne, Haynes, Langford 8, Wallace 7, Lawal 10, Moss 12, Jerrels 10. All. Banchi

Quinta vittoria in campionato per l’Acea Virtus Roma, che al Palazzetto dello Sport batte l’EA7 Emporio Armani Milano 61-55 al termine di una prestazione importante e coinvolgente.

E’ Goss ad aprire le marcature con una tripla, ma Milano capovolge la situazione con i canestri di Lawal e Melli. Roma ripassa avanti con Hosley, ma i meneghini realizzano un parziale di 10-0 con i canestri di Moss, Jerrels e Wallace e chiudono il primo quarto 9-19. La Virtus accorcia fino al -6, ma l’Olimpia replica con Langford e trova il +13. Roma risponde con un contro parziale di 9-0 che vale il -4, ma un canestro e fallo di Wallace manda le squadre al riposo 22-29.

Al ritorno in campo Milano trova subito il canestro con Lawal, poi allunga sul +15 con Moss. La Virtus, anche grazie ai 10 punti messi a segno da Goss solo nel terzo periodo, recupera terreno sugli ospiti e raggiunge il -7 ad inizio quarto periodo. Due triple di Baron aprono al sorpasso capitolino: Milano prova a rientrare, ma la Virtus arrotonda negli ultimi due minuti fino al +6 finale.

Luca Dalmonte ha lasciato analizzare la gara all’assistant coach Federico Fucà: «Quando c’è da mettere la faccia ci sono io, quando c’è da dare un premio al lavoro che viene svolto dallo staff, che ogni giorno lavora alle mie spalle e che Federico rappresenta, credo che sia giusto sottolinearlo e ringraziare per il supporto che ogni giorno dà non solo a me ma anche alla squadra».

Queste le parole di Federico Fucà: «Sono qui in rappresentanza di tutto lo staff e ringrazio Luca di questo gesto che dimostra il valore di Luca come persona e come allenatore perché questa scelta, dopo una vittoria in cui i suoi meriti sono tantissimi, ne dimostra il valore come uomo e come persona. E’ stata una partita facile da leggere, volevamo riscattarci e vincere contro quella che dal punto di vista tecnico, talento e della fisicità rappresenta una corazzata. Abbiamo fatto fatica come era nelle previsioni, ma l’aspetto positivo è che squadra è rimasta compatta anche quando era sotto, perché poi quando ti entrano i canestri diventa tutto più semplice».

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I grandi della Virtus: domenica sera tocca a Achille Canna

 

03/12/2013

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“Gli uomini che hanno fatto la storia della Virtus”. Giocatori, tecnici, dirigenti che sono nella storia della società e della nostra pallacanestro. Continua l’iniziativa voluta dal presidente Renato Villalta, tesa a tenere accesa la memoria su tutto ciò che ha rappresentato la “virtussinità” negli anni, contribuendo a creare e far crescere la leggenda della V nera.

Domenica 8 dicembre, in occasione della partita con l’ENEL BRINDISI, a ricevere l’applauso del popolo bianconero sarà ACHILLE CANNA, tra i grandi della storia della Virtus, della quale è stato oltre che giocatore anche tecnico e dirigente (presidente dal 1979 al 1983)

ACHILLE CANNA, classe 1932, arrivò a Bologna da Gradisca d’Isonzo a ventun’anni, portando con sé una vera e propria “rivoluzione” che aprì la strada al basket moderno. Osservando i militari statunitensi di stanza nella sua città natale durante la guerra, e imparando ad imitarli, si impadronì della tecnica del tiro in sospensione, fino a quel momento pressochè ignoto alla nostra pallacanestro. Fu una novità che, grazie ad Achille, fece fare passi da gigante al nostro movimento in ambito europeo.

Canna ha giocato con la V nera sul petto nove stagioni, dal 1953 al 1962, mettendo in fila 190 presenze e 1902 punti e vincendo gli scudetti consecutivi delle stagioni 1954-55 e 1955-56. Colonna della Nazionale azzurra, nella quale ha collezionato 70 gettoni di presenza, ha partecipato alle Olimpiadi di Roma del 1960 da protagonista assoluto, dopo aver recuperato con incredibile forza di volontà da un grave infortunio.

Achille Canna è un vero cuore virtussino: dopo la carriera da giocatore, terminata a meno di trent’anni, è diventato bolognese a tutti gli effetti, avendo scelto di restare per sempre in questa città, nella quale vive ormai da sessant’anni. E si è rimesso in gioco in più occasioni per il bene della Virtus. E’ stato viceallenatore, chiamato nel 1970 da Vittorio Tracuzzi, e quindi dirigente: presidente nell’era Porelli per quattro anni, dal 1979 al 1983, vincendo due scudetti, e quindi direttore sportivo negli anni Ottanta e Novanta.

 

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I grandi della Virtus: domenica sera tocca a Achille Canna

03/12/2013
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“Gli uomini che hanno fatto la storia della Virtus”. Giocatori, tecnici, dirigenti che sono nella storia della società e della nostra pallacanestro. Continua l’iniziativa voluta dal presidente Renato Villalta, tesa a tenere accesa la memoria su tutto ciò che ha rappresentato la “virtussinità” negli anni, contribuendo a creare e far crescere la leggenda della V nera.

Domenica 8 dicembre, in occasione della partita con l’ENEL BRINDISI, a ricevere l’applauso del popolo bianconero sarà ACHILLE CANNA, tra i grandi della storia della Virtus, della quale è stato oltre che giocatore anche tecnico e dirigente (presidente dal 1979 al 1983)

ACHILLE CANNA, classe 1932, arrivò a Bologna da Gradisca d’Isonzo a ventun’anni, portando con sé una vera e propria “rivoluzione” che aprì la strada al basket moderno. Osservando i militari statunitensi di stanza nella sua città natale durante la guerra, e imparando ad imitarli, si impadronì della tecnica del tiro in sospensione, fino a quel momento pressochè ignoto alla nostra pallacanestro. Fu una novità che, grazie ad Achille, fece fare passi da gigante al nostro movimento in ambito europeo.

Canna ha giocato con la V nera sul petto nove stagioni, dal 1953 al 1962, mettendo in fila 190 presenze e 1902 punti e vincendo gli scudetti consecutivi delle stagioni 1954-55 e 1955-56. Colonna della Nazionale azzurra, nella quale ha collezionato 70 gettoni di presenza, ha partecipato alle Olimpiadi di Roma del 1960 da protagonista assoluto, dopo aver recuperato con incredibile forza di volontà da un grave infortunio.

Achille Canna è un vero cuore virtussino: dopo la carriera da giocatore, terminata a meno di trent’anni, è diventato bolognese a tutti gli effetti, avendo scelto di restare per sempre in questa città, nella quale vive ormai da sessant’anni. E si è rimesso in gioco in più occasioni per il bene della Virtus. E’ stato viceallenatore, chiamato nel 1970 da Vittorio Tracuzzi, e quindi dirigente: presidente nell’era Porelli per quattro anni, dal 1979 al 1983, vincendo due scudetti, e quindi direttore sportivo negli anni Ottanta e Novanta.

 

bellissima iniziativa :clap::clap: :clap:

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Victoria Libertas Pesaro-Acea Virtus Roma 77-82 (18-18, 37-43, 58-58)

Victoria Libertas Pesaro: Musso 8, Bartolucci ne, Johnson 5, Panzieri ne, Pecile 9, Young 6, Trasolini 14, Amici, Anosike 11, Turner 24. All. Dell’Agnello

Acea Virtus Roma: Goss 18, Jones 16, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole, Taylor ne, Eziukwu 6, Hosley 8, Baron 26, Moraschini 2, Mbakwe 6. All. Dalmonte

Sesta vittoria in campionato per l’Acea Virtus Roma, che all’Adriatic Arena vince 77-82 contro la Vuelle Pesaro e allunga a tre successi la striscia positiva nel torneo.

Buon avvio di Roma, che apre le marcature con Goss e trova subito il +5 con Mbakwe. Poco dopo il nigeriano viene sanzionato con tre falli nel giro di un minuto, di cui un tecnico, che ne condizionano l’utilizzo. Intanto Pesaro mette a segno un parziale di 10-0 e si porta in vantaggio grazie a una tripla di Young. La Virtus non perde contatto con i padroni di casa e pareggia sulla sirena con un incredibile tiro diBaron, scagliato appena fuori dalla linea dei tre punti romana. Hosley riporta la Virtus in vantaggio, la Vuelle risponde con Anosike e Trasolini. Johnson ritrova il pareggio con una tripla, ma Roma piazza un parziale di 9-0 con Eziukwu, Goss e Baron, conservando il +9 fino alla tripla realizzata da Musso sulla sirena dell’intervallo.

Nella ripresa Pesaro spinge con Anosike e Trasolini per recuperare terreno. Roma mantiente le distanze con Goss e Jones, ma è ancora Trasolini a limare il distacco fino al pareggio. Eziukwu riporta avanti la Virtus, ma la Vuelle chiude il terzo quarto 58-58. L’ultimo periodo si apre con il +5 dei padroni di casa, ma l’Acea si affida alle triple di Baron (26 punti totali per l’esterno americano) e ritrova il vantaggio. Pesaro non molla e si riporta avanti con Turner, prima che Roma trovi il sorpasso decisivo con altri due tiri da tre diJones e Goss. Turner tenta per l’assalto finale per la Vuelle, ma ancora Goss e Jones realizzano i canestri che consegnano alla Virtus la sesta vittoria in campionato.

Queste le parole di coach Luca Dalmonte al termine dell’incontro: «Lunedì scorso abbiamo giocato una battaglia atroce contro Milano, poi a Berlino una partita di un’intensità fisica pazzesca dopo un viaggio lungo, la gara di oggi era la terza in sei giorni. Temevo questa sfida per tanti motivi, soprattutto per i grandi sforzi mentali fatti finora: abbiamo sentito la stanchezza ma siamo riusciti a trovare comunque energie, non abbiamo mai avuto cedimenti. E’ per questo che devo fare i complimenti ai miei giocatori. L’unico neo sono le palle perse: non dobbiamo gettare 17 palloni, dei quali almeno la metà persi senza eccessive forzature della difesa.
Ci tengo a chiarire una cosa: quella di martedì sarà la quarta partita in otto giorni, non me la sento di chiedere un extra sforzo alla squadra e quindi dico già che probabilmente non saremo pronti al 100%. Cercheremo però di onorare la competizione
».

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new_logo_square-150x150.pngAcea Virtus Roma-Sutor Montegranaro 88-70 (23-18, 45-37, 68-46)
Acea Virtus Roma: Goss 15, Jones 13, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole, Taylor 16, Hosley 6, Finamore, Baron 16, Szewczyk 5, Moraschini 8, Mbakwe 9. All. Dalmonte
Sutor Montegranaro: Cinciarini 10, Sakic 9, Mayo 21, Tessitore, Rossi, Lauwers 2, Campani 4, Mazzola 4, Mitrovic 13, Skeen 7. All Recalcati

Comincia con una vittoria il girone di ritorno dell’Acea Virtus Roma, che al Palazzetto dello Sport coglie la prima vittoria interna del 2014 battendo 88-70 la Sutor Montegranaro.

Roma apre le marcature con Jones, ma la Sutor passa avanti con una tripla di Cinciarini e trova il +4 con Skeen. Il pari arriva con Goss, che rilancia con un tiro da tre punti, immediatamente bissata da Baron. Ancora Cinciarini accorcia le distanze, ma all’inizio della seconda frazione Szewczyk segna dall’arco per il +8. Due triple di Mayo fanno riavvicinare Montegranaro, che ancora con la guardia statunitense arriva ad avere un solo possesso di svantaggio. L’Acea respinge il rientro dei marchigiani con un parziale di 8-0 e trova il +11 con Jones, prima che ancora Mayo mandi le squadre al risposo sul 45-37.

Nella ripresa Roma allunga, grazie ai soli 9 punti concessi agli avversari, ai canestri di Goss e al parziale di 7-0 che spinge gli avversari a 20 lunghezze di distacco. L’Acea tocca un vantaggio di 24 punti nell’ultimo quarto, la Sutor prova ad accorciare le distanze ma non riesce ad andare oltre l’88-70 finale.

Queste le parole di coach Luca Dalmonte: «Prima di questa sfida avevo chiesto maturità ai ragazzi per continuare a crescere in questa prima partita del girone di ritorno. Credo che ci sia stata una risposta importante da parte di tutti. E parlo di attacco e difesa, anche perché nel primo tempo Mayo si è inventato un paio di canestri oggettivamente molto difficili. Sono soddisfatto. Oggi abbiamo avuto grande presenza mentale nel terzo periodo, quella che ci ha permesso di creare il divario per poi chiudere la gara in controllo. Insomma, abbiamo dato l’interpretazione giusta alla partita, rispettando la Sutor e giocando come avevamo messo in preventivo».

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