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emanuelecarioti

SEQUESTRATO DALLA MAGISTRATURA INCENERITORE TERNI

Messaggi raccomandati

certo che avete un agran bella fortuna.... i giovani di sinistra di terni si battono contro l'inquinamento causato dai vostri amministratori... con determinazione :P

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si riscappato fori?

 

Ti ricordo che a suo tempo anche uno dei tuoi amministratori di destra non si oppose.

 

Non è certo cosa di oggi, gli inceneritori. Che erano 3 e posizionati in una conca.

 

C'è altro da dire? Si parla di salute non di politica.

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La raccolta differenziata non conviene a chi gestisce un inceneritore.

E' il caso di Brescia, ad esempio... ;)

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Sì, è vero...

A chi gestisce un inceneritore la differenziata non conviene, ma questo NON è il caso di quello di Terni, perchè chi gestisce l'inceneritore in questo caso gestisce anche la raccolta, quindi i soldi che perderebbero non bruciando più roba, li riprendono col servizio di raccolta che essendo differenziata è circa triplo rispetto a quello della raccolta non differenziata.

 

Diciamo più che altro che non conviene alle amministrazioni piccole che spenderebbero molto di più...

Però alla fine superando una certa percentuale di differenziata usufruiscono di maggiori sovvenzioni regionali, quindi.....

 

Per quanto riguarda invece il caso specifico, beh, se ci sono stati errori amministrativi o cacchiate varie, questo lo stabilirà la magistratura.

Auguriamoci però che questo serva a chiudere quell'inceneritore troppo vecchio e malandato, e ad aprire però un impianto moderno ed efficiente di termovalorizzazione con recupero energia.

1261119[/snapback]

Bisognerebbe però vedere anche i margini di guadagno... ;)

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certo che fare i sequestri di lunedi mattina con tutti i cassonetti gia pieni da sabato è stata proprio una brillante idea. Chiameremo l'esercito anche noi tra qualche giorno? ba.... ;)

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l'inceneritore dell'ASM era chiuso già da diverse settimane per "manutenzione straordinaria" resasi improvvisamente necessarie dopo che erano scattate le indagini sull'impianto

ci sono altri 2 inceneritori attivi, quello della Printer e quello di Terni Ena

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

1261021[/snapback]

 

Capisco che vanno fatti controlli per quanto riguarda amministrazione e emissioni inquinanti...

Ma senza inceneritore dopo 3 mesi ce tocca aprì 3 discariche a cielo aperto e dopo vojo ride....

Tutti sapemo che l'inceneritore inquina, ma se ben realizzato e gestito è la soluzione meno inquinante per lo smaltimento dei rifiuti.

Sennò, chiudemo l'inceneritori, smettemo le discariche e portamo tutto in Germania (dove più furbamente inceneriscono e c'arvendono pure la corrente che ce producono) e pagamo 3000 euro l'anno de tassa rifiuti...

Però dopo non rompete li cojoni sa.........

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pure per te: ce ne stanno altri due belli attivi de inceneritori; questo era già chiuso da tempo

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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A ME SEMBRA che la costruzione di 3 inceneritori non sia attribuibile al sindaco attuale ma che c'entri soprattutto Ciaurro (pace all'anima sua).

 

PS: non è mia intenzione litigà de politica, e soprattuttu litigà co uno ganzo come te, sia chiaro, anche perché pocu me ne importa de stà roba ;):D

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No, guarda, non è un discorso politico.

Io e Klaus non vediamo il mondo alla stessa maniera, però su questo siamo d'accordo...

 

(ora Klaus mi fanculizza!!!) :D

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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A ME SEMBRA che la costruzione di 3 inceneritori non sia attribuibile al sindaco attuale ma che c'entri soprattutto Ciaurro (pace all'anima sua).

 

PS: non è mia intenzione litigà de politica, e soprattuttu litigà co uno ganzo come te, sia chiaro, anche perché pocu me ne importa de stà roba ;):D

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Ringrazio pe lu ganzo e te invito a interessatte de sta robba perchè riguarda la salute tua, dei tuoi genitori, dei tuoi amici e della tua famiglia futura

 

x Hlvs: non è un discorso politico, primariamente mi importa della salute, ma ci sono responsabilità ben precisa da parte sia delle amministrazioni precedenti che di quella attuale (specie nel suo primo mandato)

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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A ME SEMBRA che la costruzione di 3 inceneritori non sia attribuibile al sindaco attuale ma che c'entri soprattutto Ciaurro (pace all'anima sua).

 

PS: non è mia intenzione litigà de politica, e soprattuttu litigà co uno ganzo come te, sia chiaro, anche perché pocu me ne importa de stà roba ;):D

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Ringrazio pe lu ganzo e te invito a interessatte de sta robba perchè riguarda la salute tua, dei tuoi genitori, dei tuoi amici e della tua famiglia futura

 

x Hlvs: non è un discorso politico, primariamente mi importa della salute, ma ci sono responsabilità ben precisa da parte sia delle amministrazioni precedenti che di quella attuale (specie nel suo primo mandato)

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Condivido in toto le tue parole! :)

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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Capisco che vanno fatti controlli per quanto riguarda amministrazione e emissioni inquinanti...

Ma senza inceneritore dopo 3 mesi ce tocca aprì 3 discariche a cielo aperto e dopo vojo ride....

Tutti sapemo che l'inceneritore inquina, ma se ben realizzato e gestito è la soluzione meno inquinante per lo smaltimento dei rifiuti.

Sennò, chiudemo l'inceneritori, smettemo le discariche e portamo tutto in Germania (dove più furbamente inceneriscono e c'arvendono pure la corrente che ce producono) e pagamo 3000 euro l'anno de tassa rifiuti...

Però dopo non rompete li cojoni sa.........

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pure per te: ce ne stanno altri due belli attivi de inceneritori; questo era già chiuso da tempo

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Purtroppo gli altri due non possono bruciare Rifiuti Solidi Urbani, le concessioni che hanno non lo prevedono, e questo è un problema.

Modificato da torquemada

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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A ME SEMBRA che la costruzione di 3 inceneritori non sia attribuibile al sindaco attuale ma che c'entri soprattutto Ciaurro (pace all'anima sua).

 

PS: non è mia intenzione litigà de politica, e soprattuttu litigà co uno ganzo come te, sia chiaro, anche perché pocu me ne importa de stà roba ;):D

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Ringrazio pe lu ganzo e te invito a interessatte de sta robba perchè riguarda la salute tua, dei tuoi genitori, dei tuoi amici e della tua famiglia futura

 

x Hlvs: non è un discorso politico, primariamente mi importa della salute, ma ci sono responsabilità ben precisa da parte sia delle amministrazioni precedenti che di quella attuale (specie nel suo primo mandato)

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Sci ma non me lasciassi co lu dubbiu :lol: me sbaglio o Ciaurru c'entra? :lol:

ps: ovviamente la salute conta. Me sò spiegato male, intendevo dì che non uso scannamme pè la politica, ecco :)

Modificato da stò guasto de fere

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sono quantomeno colpevoli di aver autorizzato la costruzione e il funzionamento contemporaneo di 3 e dico 3 inceneritori in una conca in cui insistono anche una mega acciaieria e delle discrete fabbriche chimiche

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Capisco che vanno fatti controlli per quanto riguarda amministrazione e emissioni inquinanti...

Ma senza inceneritore dopo 3 mesi ce tocca aprì 3 discariche a cielo aperto e dopo vojo ride....

Tutti sapemo che l'inceneritore inquina, ma se ben realizzato e gestito è la soluzione meno inquinante per lo smaltimento dei rifiuti.

Sennò, chiudemo l'inceneritori, smettemo le discariche e portamo tutto in Germania (dove più furbamente inceneriscono e c'arvendono pure la corrente che ce producono) e pagamo 3000 euro l'anno de tassa rifiuti...

Però dopo non rompete li cojoni sa.........

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pure per te: ce ne stanno altri due belli attivi de inceneritori; questo era già chiuso da tempo

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Allora per me:

Il printer e quello Terni Ena sono piccoli e non sono ancora autorizzati a bruciare rifiuti indifferenziati. Sono inceneritori privati e sono stati sviluppati per bruciare soltanto alcuni composti della raccolta differenziata. In particolare quello di Terni Ena mi pare bruci per ora soltanto carta cartone e derivat del legno.

Quello dell'asm ha chiuso a dicembre perchè al 31 luglio è scaduto il termine per il famoso incentivo sul consumo dell'energia elettrica e perchè aveva bisogno di manutenzione.

Inoltre dal 31 Luglio era aumentata di circa il 20% la tariffa del conferimento in discarica a Orvieto, indi per cui lo smaltimento delle ceneri che venivano portate a Orvieto da parte dell'asm veniva a costare troppo. L'asm ha stimato che a queste condizioni l'inceneritore andava a rimettere circa 1,2 milioni di euro l'anno.

 

Per questo ha chiuso e non per strani giochetti politici.

L'indagine della magistratura è stata aperta già dall'anno scorso, mentre l'inceneritore ha chiuso a dicembre, cioè dopo 1 anno dall'apertura dell'inchiesta.

Se poi ci so stati disastri ambientali, giochetti mafiosi o altro non spetta a noi dillo. fatto sta che mo è chiuso e che quegli altri 2 non possono brucià tutta la monnezza della provincia di Terni.

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Forse si stà esagerando

 

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/c.../rifiuti-4.html

 

Emetteva diossina, inquinava il fiume. Gli operai invitati a farsi visitare

Sotto inchiesta il sindaco. Da stamattina i rifiuti portati nella discarica di Orvieto

Terni, produceva veleni killer

il pm chiude l'inceneritore

dal nostro inviato CARLO BONINI

 

ERNI - Indicano l'inceneritore come un animale da cui guardarsi, accucciato in una conca dove l'aria stagna anche nei giorni di tramontana, in via Ratini, un budello sterrato tra le ciminiere e i silos della zona industriale del Sabbione. E lo fanno a maggior ragione ora, che l'animale tace della sua rugginosa ferraglia. Che i suoi due camini non esalano più bave di fumo.

 

Un nastro bianco e rosso e una macchina del corpo forestale dello Stato tengono lontani i curiosi (che non ci sono) e gli operai, che qui non metteranno più piede. A lungo. Affissi al cancello di ingresso, due fogli dattiloscritti dell'Agenzia Speciale Multiservizi (Asm) datati 14 gennaio avvisano "il personale degli impianti di termovalorizzazione, selezione e trasferenza che, per cause di forza maggiore, gli stessi non sono accessibili e pertanto tutto il personale è posto provvisoriamente in libertà fino a nuova disposizione".

 

Comunicano che 32 operai, entro le prossime 48 ore, "dovranno recarsi presso lo studio medico del dottor Barconi, in via Pacinotti, per sottoporsi ad esame radiologico". La città già sa dal primo mattino. La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro dell'impianto con un provvedimento che racconta una storia lugubre, un "disastro ambientale" nella civile, ordinata e pulita Umbria. Che vale nove informazioni di garanzia e accusa il sindaco di una giunta di centro-sinistra eletta al secondo mandato con il 70 per cento dei suffragi di aver avvelenato la propria gente. L'aria che respira, la terra che calpesta, il fiume di cui va fiera, il Nera.

 

Vecchio di trentadue anni, l'inceneritore ha ruminato e bruciato sino al dicembre scorso (quando ne era stato disposto dal comune un fermo temporaneo per lavori di manutenzione straordinaria) oltre il 50 per cento dei rifiuti urbani della città e della sua intera provincia producendo, sin quando è economicamente convenuto, energia elettrica (5 megawatt l'ora). Ma in uno scambio diabolico, a leggere le sette pagine con cui il pubblico ministero Elisabetta Massini avvisa gli indagati dello scempio di cui li ritiene responsabili.

 

Perché la pulizia della città ne avrebbe significato di fatto la lenta e silenziosa intossicazione. A cominciare dal 2003 e fino a qualche settimana fa. I liquami dell'inceneritore - scrive il magistrato - venivano scaricati nel Nera in disprezzo dei limiti di concentrazione fissati dalla legge per il mercurio, per i residui dei cosiddetti metalli pesanti (selenio, cadmio, cromo totale, nichel, piombo, manganese, rame, zinco). E i responsabili dell'Asm (la municipalizzata che controlla l'impianto) ne sarebbero stati a tal punto consapevoli da tentare di "diluirli" nel tempo "aggiungendo acque di raffreddamento provenienti dalle torri dell'impianto".

 

I forni bruciavano senza autorizzazione, anche ciò che non avrebbero potuto - si legge ancora - lasciando che le ciminiere alitassero nell'aria "acido cloridrico" e "diossine", liberate da una "combustione" tenuta al disotto dei limiti (850 gradi) e dissimulata da false attestazioni dei cicli di lavorazione. Ancora: avrebbero bruciato anche rifiuti radioattivi. Come dimostrerebbero cinque "incidenti" registrati lo scorso anno. Il 16 marzo 2007 - scrive il pubblico ministero - viene dato ingresso nell'impianto a legno e carta provenienti da Monza e risultati radioattivi. Il 27 giugno, una nuova "positività". Anche se questa volta i rifiuti sono ospedalieri. Arrivano da dietro l'angolo. Dal "Santa Maria di Terni". E non sembra un'eccezione.

 

Perché il 4, il 9 e il 24 ottobre sono ancora "rifiuti sanitari" a far muovere gli aghi dei rilevatori di radiazioni. Va da sé - accusa il pubblico ministero - che agli operai che lavorano nella pancia dell'inceneritore venga taciuto in quale crogiolo di veleni siano immersi.

 

A quale sorgente cancerogena siano esposti, "nonostante, già nel 2002, uno studio commissionato dalla stessa Asm avesse accertato come ragionevolmente prevedibile il rischio di contaminazione". Nell'impianto nessuno sembra preoccuparsene. Peggio: nel reparto di "trasferenza", dove i rifiuti vengono separati e compattati, i filtri sono a tal punto ostruiti che "gli operai, per poter respirare, sono costretti a tenere aperte porte e finestre dei locali, provocando continue immissioni nell'aria di polveri nocive, da carta, nylon e altri rifiuti leggeri".

 

Paolo Raffaelli, il sindaco, parla con un nodo alla gola. Alle tre del pomeriggio, di fronte al magnifico palazzo Spada, la casa municipale, attraversando una piazza che brilla come uno specchio, c'è chi lo ferma e lo abbraccia scoppiando in lacrime. È stato nel Pci e nei Ds. Sarà nel Partito democratico. È stato fino al '99 parlamentare. È un uomo intelligente e non gli sfugge cosa significhi l'avviso di garanzia che ha ricevuto qualche ora prima insieme all'intero vertice della municipalizzata che gestisce l'inceneritore (il presidente dell'Asm Giacomo Porrazzini, anche lui ex parlamentare europeo dei Ds; i consiglieri di amministrazione Stefano Tirinzi, Antonio Iannotti, Attilio Amadio, Francesco Olivieri; il direttore generale Moreno Onori; i delegati per i servizi di igiene e prevenzione Giovanni Di Fabrizio e Mauro Latini).

 

Dice: "Stavo già passando settimane umanamente terribili per la Thyssen, che qui ha il suo stabilimento madre. E non sarei sincero se ora sostenessi che sui rifiuti sono tranquillo perché nel merito di questa vicenda ritengo che, nel tempo, siano state fornite alla magistratura tutte le controdeduzioni tecniche necessarie a far cadere gli addebiti gravi e direi pure infamanti che ci vengono mossi.

 

La verità è che questo sequestro non solo sporca la mia immagine politica, ma fa riprecipitare in tutto il Paese e nella sinistra la discussione sullo smaltimento dei rifiuti a un'antica e improduttiva guerra di religione: "inceneritore si", "inceneritore no". A Napoli, Bassolino e la Iervolino sono stati "impiccati" per non averlo ancora costruito. Io, da tempo, vengo "impiccato" dalla destra e da settori dell'ambientalismo per averlo fatto funzionare in un quadro integrato di raccolta differenziata, termovalorizzazione, uso delle discariche, sviluppo di nuove tecniche di bioriduzione.

 

Una cosa sola è certa. Questo sequestro non riuscirà a sporcare la città, anche perché, sensibilizzata dal prefetto, la magistratura ha compreso che per evitare che Terni sia sommersa di rifiuti nel giro di quattro giorni, almeno i reparti di raccolta dei rifiuti dell'impianto possano continuare a funzionare come snodo di smistamento".

 

A un costo, però. Che apre un nuovo capitolo dell'emergenza trecento chilometri a nord della linea del Garigliano. Da questa mattina, tutti i rifiuti urbani di Terni e della sua provincia saranno avviati "tal quali" (così si definisce in gergo l'immondizia non separata) nelle "crete" di Orvieto, la discarica che, sino ad oggi, ha raccolto solo il 20 per cento degli scarichi del ternano. Il cielo umbro respira. La sua terra comincia a gonfiarsi. Al veleno non sembra esserci rimedio. Neppure qui. Tra ulivi e colline smeraldo che il mondo ci invidia.

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Vorrei che si facesse chiarezza su tutta la questione e che si trovassero i responsabili, ma non vorrei che sull'onda della situazione di Napoli, si esagerasse e si facesse una caccia alle streghe.

Se ci sono stati errori o ancor peggio situazioni poco chiare, non credo siano imputabili al comune di Terni, ma piuttosto all'asm e ai suoi dirigenti che evidentemente sono gli unici a sapere cosa succede lì dentro. Evidentemente Raffaelli paga (come giusto che sia) il suo ruolo istituzionale di responsabile del lavoro del Sig Porrazzini e soci.... ma non ci giurerei che lui fosse a conoscenzadi ciò che succedeva (sempre poi sia vero)

 

Certo che cmq anche la magistratura c'ha messo 2-3 anni per iniziare ad indagare e addirittura 1 anno dopo i rilevamenti per tirare fuori qualche cosa....

Poi che fanno? Accusano tutti proprio in questo periodo....

Non vorrei che fosse un pretesto per sommare odio su odio.

Speriamo bene.

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Chiariamo la diatriba Ciaurro o Raffaelli prendendo in prestito le parole del più amato d'Italia (AHAHAHAHAHAHAH) che testualmente dichiara nell'articolo sotto allegato:

 

"A Napoli la Iervolino e Bassolino sono stati impiccati in effigie perchè non hanno costruito gli inceneritori. io, oggi, conosco lo stesso destino per averli realizzati."

 

CHIARO MO?

 

Leggere per credere:

CU_Inceneritore_15_01_08.pdf

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Chiariamo la diatriba Ciaurro o Raffaelli prendendo in prestito le parole del più amato d'Italia (AHAHAHAHAHAHAH) che testualmente dichiara nell'articolo sotto allegato:

 

"A Napoli la Iervolino e Bassolino sono stati impiccati in effigie perchè non hanno costruito gli inceneritori. io, oggi, conosco lo stesso destino per averli realizzati."

 

CHIARO MO?

 

Leggere per credere:

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Ti devo correggere, gli emissari di Ciaurro un giorno si ed uno no, transitavano negli uffici dove lavoro, ed andavano a parlare con i miei capi discutendo delle autorizzazioni per la realizzazione di uno degli altri due impianti.

Quale non te lo dico.

Percui anche l'allora amministrazione Ciaurro ha le sue responsabilità visto che si adoperò perchè venissero concesse le due autorizzazioni.

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Vorrei che si facesse chiarezza su tutta la questione e che si trovassero i responsabili, ma non vorrei che sull'onda della situazione di Napoli, si esagerasse e si facesse una caccia alle streghe.

Se ci sono stati errori o ancor peggio situazioni poco chiare, non credo siano imputabili al comune di Terni, ma piuttosto all'asm e ai suoi dirigenti che evidentemente sono gli unici a sapere cosa succede lì dentro. Evidentemente Raffaelli paga (come giusto che sia) il suo ruolo istituzionale di responsabile del lavoro del Sig Porrazzini e soci.... ma non ci giurerei che lui fosse a conoscenzadi ciò che succedeva (sempre poi sia vero)

 

Certo che cmq anche la magistratura c'ha messo 2-3 anni per iniziare ad indagare e addirittura 1 anno dopo i rilevamenti per tirare fuori qualche cosa....

Poi che fanno? Accusano tutti proprio in questo periodo....

Non vorrei che fosse un pretesto per sommare odio su odio.Speriamo bene.

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Mi sembri un pò Berlusconizzato :lol:

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riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare, riciclare!

 

e fanculo al resto

Modificato da ziofranko

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La procuratrice della Repubblica di Terni Elisabetta Massini avrebbe dichiarato: "non sono gli inceneritori il problema ma come vengono gestiti"

 

secondo me ha ragione

1262303[/snapback]

 

 

che sono stati gestiti a cazzo è fuori d'ogni dubbio, ma sono una soluzione di smaltimento ormai "preistorica" e vanno assolutamente dismessi. RICICLAGGIO è la chiave di sostenibilità.

 

Tutto ciò che bruci di per sè inquina già solo per emissione di CO2, se ci metti pure l'enorme eterogeneità, e quindi notevole tossicità, dei rifiuti allora annamo fori co l'accuso e non ce potemo lamenta se aumentano tumori e quant'altro.

 

Quanto alla Campania lì il discorso è ben diverso. Dopo decenni di immobilismo sul fronte rifiuti ora l'emergenza inevitabilmente richiede un ricorso agli inceneritori, ma una volta rientrato l'allarme si deve procedere assolutamente sulle altre strade.

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La procuratrice della Repubblica di Terni Elisabetta Massini avrebbe dichiarato: "non sono gli inceneritori il problema ma come vengono gestiti"

 

secondo me ha ragione

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che sono stati gestiti a cazzo è fuori d'ogni dubbio, ma sono una soluzione di smaltimento ormai "preistorica" e vanno assolutamente dismessi. RICICLAGGIO è la chiave di sostenibilità.

 

Tutto ciò che bruci di per sè inquina già solo per emissione di CO2, se ci metti pure l'enorme eterogeneità, e quindi notevole tossicità, dei rifiuti allora annamo fori co l'accuso e non ce potemo lamenta se aumentano tumori e quant'altro.

 

Quanto alla Campania lì il discorso è ben diverso. Dopo decenni di immobilismo sul fronte rifiuti ora l'emergenza inevitabilmente richiede un ricorso agli inceneritori, ma una volta rientrato l'allarme si deve procedere assolutamente sulle altre strade.

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quale, che li la raccolta differenziata e il reciclaggio non sanno neanche che cosa sia.

e neanche a Terni stamo messi bene.

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