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oscarwilde64

Per tutti i non ternani

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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:ola::ola::ola::ola::ola::ola::ola::ola::ola::clap4::clap::clap:

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Ritiro su questo topic, non per autoreferenzialità o piaggeria, ma per ricordare a tutti, specie a quelli che adesso si scaldano troppo per un po' d'entusiasmo che torna attorno alle fere nostre, che c'è una storia da difendere e (soprattutto) da rinnovare!

 

Storia che riguarda la maglia, la squadra e la città!!

 

Marchigiani, laziali, tangentisti, affaristi, magnoni, mazzettari......gente onesta, gente per bene, gente indifferente: la nostra Ternana è stata in mano alle più svariate categorie dello sciibile umano, ma lei è sempre stata nell'unico posto dove merita, NEL NOSTRO CUORE.

 

La finiamo di darci patenti di veri o falsi tifosi?

La finiamo di offenderci tra di noi, come se non bastassero le offese che arrivano da fuori?

La finiamo di cercare affannosamente la coerenza nel posto che è proprio l'ultimo dove si può trovare, cioè il calcio e il tifo?

Non è già abbastanza faticoso essere coerenti nel resto dei nostri giorni, in amore, nel lavoro, nei principi educativi verso in nostri figli, nelle scelte politiche (qui pure scarseggiano parecchio i coerenti!!)......adesso ci viene richiesta la patente di coerenza per tifare una squadra, anzi la nostra squadra, quella che faceva diventare matto mi nonno, mi padre, mi zio (con tanto de infartino allo stadio) e me stesso da quando avevo 6 anni???

 

E basta per dio, no?? <_<

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scusate se riporto su questo topic, un topic stupendo di oscar wilde .

ciò che ha scritto è bellissimi, e penso che tutti noi dobbiamo riflettere sulle parole riportate qui sopra, sopratutto in questo momento.

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Un saluto a tutti i rossoverdi e grazie x la supenda ospitalità! un Casertano...

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grazie a voi....ma quanti eravate?..una decina?

 

casertana-ternana olè

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7!!! giornata stupenda e domenica comincia il campionato anche a noi.... vi aspettiamo.... naturalmente quando non ci saranno i rossoverdi.

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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altro che oscar! questo discorso merita il premio nobel!

dopo averlo letto mi si è ristretto il cuore!

non potevo non scrivere!

 

un saluto a tutti voi! grandi fere!

è un pezzo che non passo a terni, l'ultima volta risale dal "25" anniversario dei freak!

GRAN FESTA!

 

L'UMBRIA è SOLO ROSSO VERDE!

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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Ma quanto scrive bene il mio papà.....sei un grande papu!!!

Eeeeeee solooooo la ternanaaaaaaaa alèèèèèèèèèèè....chissà chi mi ha attaccato questa passione che mai si spegnerà.....FORZA FERE!!!Torneremo grandi!!! ;);)

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topic bellissimo Oscar, non lo avevo mai letto, e ciò mi fà veramente piacere (meglio tardi che mai, no?)

 

Da Ternano condivido tutto..soprattutto ONESTA',SCHIETTEZZA,UMILTA' E ORGOGLIO.

 

Ultimamente sto girando spesso, per lavoro e per divertimento, ma MAI dimenticherò questi 4 punti fondamentali della vita. Noi TERNANI ci facciamo voler bene, qualsiasi cosa la facciamo perchè ci piace farla...e SEMPRE saremo orgogliosi di essere TERNANI E TIFOSI/E DELLA TERNANA.

 

Ora qua a Londra a volta mi viene da ridere quando parlo ad alcuni che tifano Chelsea,Arsenal, Queen's Park della TERNANA...che ce posso fà...è più forte de me. un coro al giorno al lavoro devo pur farlo, e alcuni mi seguono anche se a stento.

 

La domenica...vuoi o non vuoi, dalle 15 alle 17 la mente si offusca, il cervello va in tilt e il cuore và nella CONCA..vicino e insieme ai tantissimi amici che ho in curva che tifano(spero :D) anche x me.

 

TERNANA MIA...TORNERAI GRANDE!

 

 

 

Complimenti ancora Oscar :):clap:

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Anche io scrivo da un pò ma prima di iniziare mi fermavo a leggere ciò che scrivevate.

Devo dire molto sinceramente che fino a 3 anni fà ero il primo ad insultare i ternani allo stadio. Questo perchè le nostre tifoserie non sono mai andate d'accordo (certi scontri....ma sempre leali......mi fermo qui perchè dobbiamo parlare di altro).

Ora invece, da tre anni, ho conosciuto l'amore per una ragazza ternana.

Logicamente spessissimi weekend li ho passati in questa città (quando l'Ancona giocava fuori  :D ) e in questo arco di tempo ho avuto la possibilità e la fortuna di conoscere parecchi ragazzi.

Sono sempre stato trattato benissimo. Soprattutto mi sono sentito sempre a mio agio.

Vedo Terni come una città abitata da persone piene di valori e di sani principi. Una di quelle città dove l'umiltà la fà da padrone e l'imborghesimento ancora non si sà che cosa sia.

E' normale che io da Anconetano spesso mi capita di fare delle riflessioni e paragoni. Per me Ancona è la città più bella del mondo. E soprattutto abbiamo il mare oltre che posti incantevoli (sempre grazie alla presenza del mare). Però devo ammettere che non c'è la mentalità che esiste a Terni. O meglio, Ancona una volta era così.....poi un pò per il commercio, un pò per l'importanza della città a livello commerciale-portuale si è purtroppo imborghesita. Qui spesso si può incontrare una persona che ti dice: LEI NON SA' CHI SONO IO! mamma mia.....da sotterrarla. Però anche se in pochi, ancora resistiamo. E di questo và dato merito. Qui esiste il PRIMA PENSO A ME....POI SE POSSO E HO VOGLIA PENSO PURE A TE.

Io sinceramente mi sento provinciale ma nel senso più buono della parola. Orgoglioso di quello che ho.

Riguardo il calcio. Bè...credo che nessun altro come me vi possa capire. Abbiamo vissuto anche noi quello che ora state vivendo voi...nonostante siamo andati in serie A con questi signori. Ma vi garantisco che nonostante tutto era ogni giorno una contestazione.

Probabilmente avete fatto pure troppo con contestazioni su contestazioni. Troppe risate mi avete fatto fare con i vostri striscioni appesi sui cavalcavia : TE POTESSE PETTINA' BRUSCHINI?(non ricordo il nome  :P ) oppure....TE POZZINO GUARDA' E PIAGNE  :lol:  . Fantastico. Ma più di questo difficilmente si potrà fare.

Ho sempre pensato (come credo tutti) che il calcio sia una ruota che gira. Son sicuro che presto si farà da parte e finalmente potrò rivedervi all'opera guardandovi sicuramente con occhi diversi.

Spero che presto tutto questo passerà perchè non è giusto che una città per colpa di gente senza scrupoli perda la soddisfazione domenicale di poter tifare (e non solamente dentro il cuore subendo umiliazioni) la propria squadra.

 

Onore a voi che ancora resistete. Onore a tutti quelli che hanno la squadra della propria città come unica fede.

Soltando lottando potrete tornare ai livelli che meritate.

Con rispetto.

 

 

 

NON MOLLATE RAGAZZI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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grazie,tutto questo ti fa molto onore nonostante l'accesa rivalita' tra la squadra marchigiana e umbra

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Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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non l'avevo letto. Cazzo che bell'articolo!

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Ecco , questo articolo sarebbe da farlo leggere a quei due bambocci cazzi pieni di piscio e viziati , che scambiano la nostra civiltà e tolleranza con COGLIONERIA ...

Si mettono su di un piedistallo e ci trattano con disprezzo ?

Disprezzo avranno , ma neint'altro , sono talmente poveri che nemmeno si rendono conto di quanto sono inferiori a noi .

 

Chi viene da fuori e , per un motivo o per l'altro si stabilisce a Terni , passato un periodo di inevitabile adattamento , apprezza da subito la qualità di vita offerta dalla nostra città , nonostante lo smog e l'umidità che contraddistingue la conca .

Questa è una città a misura d'uomo , chi non lo capisce non ci merita ,per cui può tranquillamente tornare al suo "paesello" e nessuno ne sentirà la sua mancanza

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Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

1321900[/snapback]

 

 

 

 

ogni volta che lo leggo mi emoziono sempre :)

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

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Anch'io leggo solo ora..rappresenta l'anima profonda della nostra comunità. Complimenti.

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Ciao a tutti, mi ha fatto un sacco piacere leggere questo topic...io vivo a Bologna ma sono tifosissimo della Ternana e cmq non ho mai smesso di seguirla, quando posso vado anche a farmi qualche trasferta tranquilla qui vicina ma devo ammettere che purtroppo qui (Bologna) non c'è nessuno che condivide la mia stessa passione e in questo momento ho meno occasioni per venire a Terni. Il forum lo seguo sempre, e anche se non scrivo però mi fa piacere leggere tutte le cose che vengono scritte.

Un saluto a tutti voi...

1322034[/snapback]

ciao max......io stò a ravenna, ho lo stesso problema, non c'è nessuno x condividere la mia passione......viva terni, forza fere........

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Ciao a tutti, mi ha fatto un sacco piacere leggere questo topic...io vivo a Bologna ma sono tifosissimo della Ternana e cmq non ho mai smesso di seguirla, quando posso vado anche a farmi qualche trasferta tranquilla qui vicina ma devo ammettere che purtroppo qui (Bologna) non c'è nessuno che condivide la mia stessa passione e in questo momento ho meno occasioni per venire a Terni. Il forum lo seguo sempre, e anche se non scrivo però mi fa piacere leggere tutte le cose che vengono scritte.

Un saluto a tutti voi...

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ciao max......io stò a ravenna, ho lo stesso problema, non c'è nessuno x condividere la mia passione......viva terni, forza fere........

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....grazie ragazzi...SIEMPRE!!!!

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Qualcuno, anni fa, attraverso un famoso topic di rossoverdi.com (forse il più famoso), ci chiedeva perché venivamo definiti (e non autodefiniti, si badi bene) "tifosi speciali".

Decine di pagine di risposte diedero il via al campionario più bello e colorito di frasi, battute e massime che raramente capita di leggere.

 

Vorrei oggi rivolgermi ai tanti ospiti non-ternani del forum, ai tanti visitatori occulti di tutta Italia (compresi etruschi e fulignini), ai tanti semplici curiosi che si affacciano a questa finestra, e soprattutto a chi sta gestendo la nostra squadra in maniera così indecente, dicendo loro che purtroppo non hanno sbagliato forum, non hanno letto male o visto male……..quello che si vede qui, ormai, nella leggendaria sezione SOLO LA TERNANA, sembra essere solo rassegnazione e disillusione e non è un sogno, ma un lungo incubo.

Però, cari visitatori da fuori-conca e cari ospiti non graditi di tutte le risme, vorrei rassicurarvi (per chi ci ammira) e mettervi in guardia (per chi ci odia) che TIFOSI SPECIALI lo siamo ancora e vogliamo presto tornare ad esserlo e a dimostrarlo, soprattutto a noi stessi.

Allora, la domanda PERCHE' SIAMO TIFOSI SPECIALI, trova risposta nel fatto che VOGLIAMO TORNARE AD ESSERLO e può essere aggiornata e adattata a questi giorni (mesi, anni ormai!!) e diventare: perché qui, a TERNI soprattutto, è importante che presto si torni ad essere TIFOSI SPECIALI e a dimostrarlo????

La risposta esige, stavolta, uno sforzo di ricostruzione storico-sociale che va aldilà della semplice passione sportiva per una maglia.

 

Parto però proprio dalla maglia, la maglia delle FERE…….già quei colori così unici, quell'accostamento così ardito che ne fa orgoglio e originalità nello stesso tempo, tanto che bisogna arrivare alla nazionale portoghese per trovare qualcosa che gli si avvicina!! Beh, sappiate che quella non è solo una maglietta, ma è anche la metafora costante della nostra comunità, della nostra identità sociale.

 

La storia della nostra comunità è pregna di imprese collettive, di coinvolgimento totale di tutti i ceti sociali, da sempre.

Ospitare da oltre 100 anni la prima unità siderurgica italiana, seconda in Europa, ha significato da subito, da quando cioè la popolazione ha iniziato a concentrarsi nella nostra conca in maniera rilevante per numero e qualità di persone, masse di uomini e donne che spingevano e spingono ancora, tutte insieme dalla stessa parte, verso la stessa direzione, quella dello sviluppo e della crescita collettiva.

E se questo, dal punto di vista meramente macro-economico è risultato col tempo più un handicap nella corsa alla diffusione capillare della ricchezza che un vantaggio, è stato però nello stesso tempo un collante sociale formidabile, fondato sulla fratellanza, sul rispetto reciproco e sull'altruismo.

Ci siamo chiesti, anche qui in questo forum con decine di topic, che cos'è che ci caratterizza come popolo, come gruppo sociale…..sono emerse, dalla nostra auto osservazione, qualità fondanti, nette e trasversali a tutte le classi sociali, ossia onestà, schiettezza, umiltà e orgoglio.

Era ovvio, ma non scontato, ma così siamo veramente!! Gente che lavora, lavoro duro, orgoglioso, consapevole, di qualità, importante.

Per poche altre comunità nel nostro paese il lavoro rappresenta il rito collettivo primario, quello che ti contraddistingue, come e nella dimensione con la quale lo è per noi ternani!!

 

E le FERE?

Beh, le FERE (e il nostro amore per loro) sono state, sin dal principio, dal lontanto 1925 in poi, semplicemente e naturalmente il prolungamento verso l'esterno di questo rito collettivo, di questa forte identità sociale, fondata sul lavoro e sul sacrificio.

Non è un caso che fino al 1969 lo stadio, il luogo cioè dove questo secondo rito collettivo della nostra comunità si consuma, fosse adiacente alla GRANDE FABBRICA (fino a 14.000 occupati in quegli anni!) a VIALE BRIN.

Non è nenche un caso che centinaia di operai, che terminavano il proprio turno di lavoro alle 2 del pomeriggio, passavano direttamente dalle linee dove si produceva l'acciaio ai gradini dello stadio!!

Se qualche romano ci legge, chieda ai propri genitori o nonni quante mazzate hanno preso nel 1969 lungo v.le Brin, i laziali che erano venuti a fare da padroni "ar paesello"!!!

Lì, nello stadio di v.le Brin, proseguiva quella magia dello stare insieme uniti, solidali, sia nella gioia che nella sofferenza.

 

Si potrebbe obiettare che le FERE costituivano e costituiscono l'unico diversivo ad una vita piatta, monotona e triste…….e invece no!!

Basta infatti avere la fortuna e il privilegio di conoscerci, per capire che il nostro modo di essere, di vivere, non ha nulla di meno rispetto a quello di tanti italiani cresciuti in città con mille diìversivi e mille ricchezze in più delle nostre.

Perché più forte di tutto, in noi, è la voglia di stare insieme per proseguire il rito collettivo stampato nei nostri geni, nel nostro DNA.

Abbiamo percorso tutte le categorie rimanendo insieme, perché non era importante per cosa si lottasse, ma era importante che lo si facesse per dare forza alla nostra identità sociale, fondata sul numero e sull'unità.

 

Ecco perché siamo tifosi speciali ed ecco perché vogliamo tornare ad esserlo!!

 

Chi vuole capire capisca, sia che si affacci al nostro mondo con la semplice curiosità di un tifoso esterno, sia con la volontà di guidare e amministrare la società che porta il nome delle FERE.

Chi mortifica le FERE, mortifica innazitutto una intera comunità.

Chi rispetta le FERE, rispetta un intero blocco sociale, nessuno escluso!

1321900[/snapback]

:clap4::clap4::clap4:

complimenti

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Ogni volta che, da 8 anni a questa parte, le FERE sembrano sulla strada giusta per tornare a reinfilarsi nel posto che compete loro, cioè dentro ai cuori dei ternani sempre e comunque innamorati di quei colori così unici, ripenso a quando scrissi questo topic.

Non lo faccio per mera autoreferenzialità o beatitudune, ma perchè domenica scorsa momenti me pija un coccolone in curva est, durante quel secolo di tempo rappresentato dall'ultima mezz'ora di gioco.

E allora me so chiesto che, se ancora dopo quasi mezzo secolo de vita e almeno 35 anni passati sulle scalee del Liberati, riesco a tornà a casa sfinito, con le extrsasistole e senza un grammo de voce, qualcosa di speciale devo aver per forza visto e vissuto.

Ho visto semplicemente giovani uomini dare oltre il 100% delle loro possibilità, e solo per la gioia di condividere un successo con altri uomini........tutto qui!!

Ve pare poco?

De sti tempi, amari ed avari di passioni gratuite, senza tornaconti immediati e tangibili sull'unghia, a me pare molto, tantissimo.

 

E allora, società Ternana calcio: ripassatevi la nostra storia come da topic, osservate attentamente la passione che ricresce nei ternani (perchè mai sepolta), aggiungete un gruppo in armonia tra i loro componenti e verso di noi e badate bene a non sfasciare per l'ennesima volta il giocattolo........non tutti stavolta saranno disposti alle sole bestemmie o urla di rito.

 

Considerate la continuazione della vostra attuale politica come un'assicurazione sul vostro futuro........non immaginate di quanta gratitudine saprà dimostrare la nostra città.

 

Tra il rischio dell'indifferenza e della rabbia generale, e un bagno di gioia e gratidutine che non dimenticherete facilmente per il resto della vostra vita, so già che sceglierete per il meglio.

 

Cordiali saluti e buon campionato, CAPOLISTA!!

 

Un tifoso storico. ;)

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Ogni volta che, da 8 anni a questa parte, le FERE sembrano sulla strada giusta per tornare a reinfilarsi nel posto che compete loro, cioè dentro ai cuori dei ternani sempre e comunque innamorati di quei colori così unici, ripenso a quando scrissi questo topic.

Non lo faccio per mera autoreferenzialità o beatitudune, ma perchè domenica scorsa momenti me pija un coccolone in curva est, durante quel secolo di tempo rappresentato dall'ultima mezz'ora di gioco.

E allora me so chiesto che, se ancora dopo quasi mezzo secolo de vita e almeno 35 anni passati sulle scalee del Liberati, riesco a tornà a casa sfinito, con le extrsasistole e senza un grammo de voce, qualcosa di speciale devo aver per forza visto e vissuto.

Ho visto semplicemente giovani uomini dare oltre il 100% delle loro possibilità, e solo per la gioia di condividere un successo con altri uomini........tutto qui!!

Ve pare poco?

De sti tempi, amari ed avari di passioni gratuite, senza tornaconti immediati e tangibili sull'unghia, a me pare molto, tantissimo.

 

E allora, società Ternana calcio: ripassatevi la nostra storia come da topic, osservate attentamente la passione che ricresce nei ternani (perchè mai sepolta), aggiungete un gruppo in armonia tra i loro componenti e verso di noi e badate bene a non sfasciare per l'ennesima volta il giocattolo........non tutti stavolta saranno disposti alle sole bestemmie o urla di rito.

 

Considerate la continuazione della vostra attuale politica come un'assicurazione sul vostro futuro........non immaginate di quanta gratitudine saprà dimostrare la nostra città.

 

Tra il rischio dell'indifferenza e della rabbia generale, e un bagno di gioia e gratidutine che non dimenticherete facilmente per il resto della vostra vita, so già che sceglierete per il meglio.

 

Cordiali saluti e buon campionato, CAPOLISTA!!

 

Un tifoso storico. ;)

1980242[/snapback]

 

quoto

 

bravissimo

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