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Lu Trejo

Il comune assume le percore come tosaerba

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dalla Stampa

''TORINO

Lavorano sodo, si accontentano del vitto, e non segnano gli straordinari. Sono le 40 «manze» e le 700 pecore che l’assessorato comunale al Verde pubblico, su proposta di alcuni pastori, ha deciso di arruolare per garantire la pulizia di alcuni parchi cittadini risparmiando sulle spese: la riproposizione in grande stile dell’iniziativa sperimentale che nel dicembre Duemila spinse l’allora assessore Hutter a sguinzagliare sette pecore e un agnellino sull’appezzamento delle Porte Palatine. Allora insorsero gli animalisti, indignati dal fatto che per le bestiole non fosse stato previsto un ricovero notturno. Ci fu persino chi, come l’assessore regionale all’Agricoltura Deodato Scanderebech, denunciò all’Enpa l’ingaggio degli ovini tosa-erba in un habitat non adeguato.

 

Questa volta si fa sul serio. La proposta, valutata e poi approvata dall’assessore Roberto Tricarico (Verde pubblico), prevede di ricorrere per tutta l’estate a 40 mucche nel Parco della Rimembranza, sul Colle della Maddalena. Non è finita: 450 pecore brucheranno l’erba al Parco del Meisino fino a metà giugno, con un «bis» fra settembre e ottobre; altre 250 si metteranno al lavoro al Parco Colonnetti e al Parco Piemonte, lungo la sponda del Sangone. L’ultima riserva, cioè la sostenibilità della contropartita in termini di letame, è stata sciolta dopo aver ottenuto l’ok dell’Asl. Quanto al risparmio, l’assessorato di Tricarico ha calcolato che solo per lo sfalcio risparmierà 50 mila euro l’anno (senza considerare le altre voci di spesa). Un piccolo affare, insomma, che probabilmente avrà spiazzato anche chi, come l’assessore Passoni (Bilancio), è abituato a pensarle tutte pur di far quadrare i conti.

 

Una cosa è certa: l’arrivo degli animali, previsto per la fine della settimana, non passerà inosservato. Parola di Federico Tombolato, uno dei due pastori interessati: «Sposteremo le manze e le nostre pecore con una vera transumanza. Partenza da Chieri, dove abbiamo la cascina, e arrivo a destinazione dopo aver percorso la collina torinese e l’Eremo». Una volta in loco, gli animali non brucheranno in ordine sparso ma saranno guidati dai pastori, che garantiranno la vigilanza notturna dormendo in roulotte. Nessun problema per le bestie, data la stagione. «Dal Comune non prendiamo un euro - spiega Tombolato -. A noi serve il fieno, quindi va bene così. L’unica incognita è legata alla quantità di erba disponibile. In assenza di piogge, potrebbe non bastare». Poco male: in quel caso per il piccolo esercito di mucche e pecore il soggiorno in città terminerà in anticipo.''

l'unica cosa che non s'è capito è : se solo nei parchi o anche lungo il Po da come si vedeva sul Tg1 ,perchè le erbacce che crescono lungo fiume (tipo l'ortica) le pecore no le magnano sicuro!

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Non ci vedo niente di male, anzi.

 

Uno dei miei primi ricordi sono le caprette al pascolo per Parco Rosselli, che nel pomeriggio apriva al pubblico solo dopo che il custode le aveva chiuse nel loro recinto.

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ma li contribbuti?

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Tra l' altro è un animale anche in grado di lamentarsi se lo stipendio non arriva o arriva in ritardo : "beeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhh?"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non ridete tutti insieme.

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Sono così carine che secondo me fanno anche decoro, solo che se mangiano tanta erba faranno tanata cacca!!!!! :lol:  :lol:  :lol:

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l'importante è aggiungere il cartello "NON PESTATE LE AIUOLE"... così non smerdare li marciapiedi... :lol:

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Sono così carine che secondo me fanno anche decoro, solo che se mangiano tanta erba faranno tanata cacca!!!!! :lol:  :lol:  :lol:

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concimano pure... ma non glielo dire a Torino che altrimenti finisce che pagano gli allevatori.

Modificato da Redbaron

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