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lupoeta

TOPIC DELL'ARTE: IL MIO DIPINTO PREFERITO

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Se vi capita vale la pena vederla. Molto bella.

 

Siena - dal 30 gennaio al 25 maggio 2009

Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista

SANTA MARIA DELLA SCALA

Oltre 350 opere tra dipinti e sculture, alcune delle quali di grande impatto emotivo, illustreranno il complesso rapporto tra arte e follia, dando vita ad un percorso espositivo articolato in 8 diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi del campo dell’arte e della psichiatria.

 

 

Curatore: Vittorio Sgarbi

Autori: Hieronymus Bosch, Luca Crocicchi, Max Ernst, Renato Guttuso, Ernst Ludwig Kirchner, Antonio Ligabue, Mario Mafai, Edvard Munch, Vincent Van Gogh

 

 

L’ARTE , IL GENIO E LA FOLLIA in mostra a Siena

 

Da un’idea di Vittorio Sgarbi oltre 300 opere raccontano il complesso rapporto arte, genio e follia

 

Van Gogh, Kirchner, Munch, ma anche Ernst, Dix, Grosz, Guttuso, Mafai, Ligabue sono solo alcuni degli artisti che si potranno ammirare all’interno di “Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista”. La mostra - che si terrà a Siena dal 31 gennaio al 25 maggio 2009 nel Complesso Museale Santa Maria della Scala – è nata da un’idea di Vittorio Sgarbi in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, ed è promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali e del Museo Santa Maria della Scala. Il catalogo è a cura della Fondazione Antonio Mazzotta che si è occupata del coordinamento scientifico generale della mostra.

 

“Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista” rappresenta il primo tentativo in Italia di indagare il rapporto tra produzione artistica e disagio mentale in un percorso che attraversa momenti fondamentali della storia dell’arte. Oltre 350 opere tra dipinti e sculture, alcune delle quali di grande impatto emotivo, illustreranno il complesso rapporto tra arte e follia, dando vita ad un percorso espositivo articolato in 8 diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi del campo dell’arte e della psichiatria.

 

L’intento è quello di indagare “l’essere nel mondo” degli artisti attraverso i loro capolavori, senza tuttavia rinunciare alla fondamentale prospettiva storica e a tutti quei contributi che hanno studiato “arte, genio e follia” da punti di vista differenti, siano essi di natura artistica, scientifica o medica.

 

In mostra le opere dei protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, provenienti dai più importanti musei d’Europa: dal Museo d’Orsay, al Musée National d’Art Moderne – Centre Georges Pompidou di Parigi, al Museo del Prado di Madrid, dal Kirchner Museum di Davos al Musée de Beaux-Arts di Lille, dalla Sammlung Prinzhorn di Heidelberg alla Collection de l’Art Brut di Losanna. Numerosi anche i musei italiani, quali: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Pinacoteca di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, la Galleria Internazione d’Arte Moderna – Cà Pesaro di Venezia e il Museo Marino Marini di Firenze.

Hanno preso parte al progetto espositivo alcuni tra i maggiori centri psichiatrici italiani: il Museo del Manicomio di San Servolo di Venezia, il Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria “San Lazzaro” di Reggio Emilia, il Museo Lombroso di Torino ma anche il Museo di Storia della Medicina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Coinvolti anche il Museo di Anatomia Umana “Luigi Rolando” dell’Università degli Studi di Torino, il Museo di Antropologia dell’Università di Padova e il Museo Anatomico “Leonetto Comparini” dell’Università degli Studi di Siena, insieme ad altri centri europei, come il Musée de l’Assistance Publique, la Biblioteca Universitaria e il Musée d’Historie de la Medicine René Descartes di Parigi.

Tra i capolavori esposti il celebre Hôpital Saint-Paul à Saint-Rémy-de-Provence di Vincent Van Gogh, proveniente dal Musée d’Orsay di Parigi, il Ritratto di Erna di Ernst Ludwig Kirchner, E nuova vita sorgerà dalle rovine di Otto Dix, Pace I di Gorge Grosz, l’Autoritratto con sciarpa rossa di Antonio Ligabue. Tra le opere attribuite a Hieronymus Bosch figura Le concert dans l’œuf, XVI sec., proveniente dal Musée de Beaux-Arts di Lille, accanto ad un dipinto fiammingo coevo di grandi dimensioni dedicato a Le tentazioni di Sant’Antonio. Un altro protagonista della mostra è Max Ernst, presente accanto ad altri surrealisti quali André Masson e Victor Brauner. Di Ernst sono esposte tra le altre opere anche L’ermaphrodite e La verre. Proviene dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il Trionfo della morte di Renato Guttuso, opera esposta insieme ad alcuni dei capolavori di Mario Mafai appartenenti al ciclo Fantasia.

Di grande impatto è la galleria di sette busti a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali: sono i volti di Messerschmidt. Suggestiva la sezione in cui si affronta il disegno come forma primaria dell’espressione dell’inconscio attraverso le opere di Henri Michaux, realizzate per la maggior parte sotto l’effetto della mescalina. Di grande importanza storica ed artistica sono le ampie antologie della Collezione Prinzhorn di Heidelberg, a cura di Giorgio Bedoni, e quella della sezione curata da Lucienne Peiry, dedicata alla Collezione dell’Art Brut di Losanna.

Arte, Genio, Follia. Il giorno e la notte dell’artista rimarrà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10,30 alle ore 19,30 (www.artegeniofollia.it). Alla mostra è abbinata la visita dell’ospedale psichiatrico San Niccolò prevista tutti i giorni, dalle 10 alle 17 solo su prenotazione telefonica. Il percorso di circa un'ora, con ingresso da Porta Romana, farà scoprire al visitatore l'articolazione in "villaggio a padiglioni diffusi" dell’ex manicomio e terminerà con l’arrivo all'ex colonia agricola Orto de' Pecci a pochi passi da Piazza del Campo. La storia dell’ospedale psichiatrico San Niccolò con la sua attività, i suoi spazi, i suoi pazienti e il suo personale è documentata in un volume edito da Mazzotta.

Con il biglietto della mostra, sarà anche possibile visitare l’esposizione “La lente di Freud. Una galleria dell’inconscio” a cura di Giorgio Bedoni, aperta tutti i giorni e negli stessi orari presso il Complesso Museale Santa Maria della Scala.

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Per commentarlo un pò premetto che senza audioguida non si capisce un tubo (per i profani come me :D ).

All'inizio si tratta il fenomeno del pazzo-artista inconsapevole ossia la follia che alimenta l'arte senza volerlo: disegni ed opere raccolte da medici che in passato hanno studiato il fenomeno.

Questo diventa occasione per la definizione "clinica" di follia.

Si passa poi per il cuore della mostra,ossia per Van Gogh e Munch: quando la follia caratterizza l'artista, nè rappresenta un aspetto fondamentale. Dopo si passa alla condanna dell'arte verso un altro genere di follia: la guerra.

Ossia l'artista (perseguitato dai regimi )quando rappresenta l'occhio critico nei confronti delle atrocità che solo la follia "legalizzata" può spiegare.

Infine si arriva a correnti estreme di artisti folli (si va quasi nello splatter...).

In generale c'è da dire che l'insopportabile Sgarbi quando cura una mostra è da applausi.

Location lo splendido palazzo situato di fronte al Duomo di Siena.

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Per commentarlo un pò premetto che senza audioguida non si capisce un tubo (per i profani come me  :D ).

All'inizio si tratta il fenomeno del pazzo-artista inconsapevole ossia la follia che alimenta l'arte senza volerlo: disegni ed opere raccolte da medici che in passato hanno studiato il fenomeno.

Questo diventa occasione per la definizione "clinica" di follia.

Si passa poi per il cuore della mostra,ossia per Van Gogh e Munch: quando la follia caratterizza l'artista, nè rappresenta un aspetto fondamentale. Dopo si passa alla condanna dell'arte verso un altro genere di follia: la guerra.

Ossia l'artista (perseguitato dai regimi )quando rappresenta l'occhio critico nei confronti delle atrocità che solo la follia "legalizzata" può spiegare.

Infine si arriva a correnti estreme di artisti folli (si va quasi nello splatter...).

In generale c'è da dire che l'insopportabile Sgarbi quando cura una mostra è da applausi.

Location lo splendido palazzo situato di fronte al Duomo di Siena.

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sto pensando di andarci a fare un fine settimana.... a breve.... l'idea è molto bella e la mostra sembra davvero ricca.... certo.. che palle... le fa tutte sgarbi le mostre in italia...

 

semo davvero il paese delle banane

 

grazie per la segnalazione ossequi

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sabato a terni si innnnaugurano 2 mostre non ve le perdete.....

 

:ph34r:  :ph34r:  :ph34r:

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speravo che qualcuno chiedesse " di chi sono le due mostre"? e invece....

 

 

VABBè: la prima è di Michela Crisostomi, ragazza eccezionale neo figurativa, ma con un complesso universo materico tutto da sacoprire.

 

inaugurazione ore 16 palazzo Gazzoli via del Teatro Romano 13

 

la seconda è l'inaugurazione della mostra di Michela Petroni ore 17.30 a Palzzo Primavera.

 

 

inutile dire che mi troverete ad entrambe le mostre, a seguire per chi vuole...aperitivo politico...

 

ossequi

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qualche altro dipinto preferito...

 

La Battaglia di Novara 1849 (non sò che sia l'autore) che ritrae l'esercito piemontese durante la prima guerra d'indipendenza, sconfitto, amareggiato, incredulo.

 

Il Sogno di Dickens (Robert Buss) con protagonista lo scrittore Charles Dickens ritratto mentre elabora.

 

e due dipinti di Caspar David Friedrich, simbolo del Romanticismo. "Il Mare di Ghiaccio", che ritrae il naufragio di una nave incagliata nella banchina, e "Il Viaggiatore sopra al Mare di Nebbia".

titoli originali: THE SEA OF ICE e WANDERER ABOVE THE SEA OF FOG.

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qualche altro dipinto preferito...

 

La Battaglia di Novara 1849 (non sò che sia l'autore) che ritrae l'esercito piemontese durante la prima guerra d'indipendenza, sconfitto, amareggiato, incredulo.

 

Il Sogno di Dickens (Robert Buss) con protagonista lo scrittore Charles Dickens ritratto mentre elabora.

 

e due dipinti di Caspar David Friedrich, simbolo del Romanticismo. "Il Mare di Ghiaccio", che ritrae il naufragio di una nave incagliata nella banchina, e "Il Viaggiatore sopra al Mare di Nebbia".

titoli originali: THE SEA OF ICE e WANDERER ABOVE THE SEA OF FOG.

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davvero non mi sarei mai aspettato che qualcuno fosse affascinato da Buss... almeno qui :-)

 

i miei ossequi sentitissimi

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VI RICORDO LE DUE INNNAUGURAZIONI A TERNI DOMANI SABATO

 

la prima è di Michela Crisostomi, ragazza eccezionale neo figurativa, ma con un complesso universo materico tutto da sacoprire.

 

innnnnaugurazione ore 16 palazzo Gazzoli via del Teatro Romano 13

 

 

 

la seconda è l'inaugurazione della mostra di Michela Petroni ore 17.30 a Palzzo Primavera.

 

inutile dire che mi troverete ad entrambe le mostre

 

ossequi

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sono stato alle due inaugurazioni.

 

la mostra della Crisostomi è delle due quella più volece da vedere. un unico ambiente che forse qualcuno di voi conosce, uno spazio ex sacro circolare allestito per ospitare piccole mostre.

 

Le opere esposte a me piacciono particolarmente, anche se come tutti gli appassionati potrei trovarci 10 mila cose che non mi piacciono nello specifico. In generale è un ottimo figurativo sugestivo e davvero ben realizzato. vi consiglio di andare!!!!!

 

 

la mostra della Petroni è notevolmente + grade, tre piani di esposizione a palazzo primavera per una artista davvero raffinata.

 

La Petroni ha un gusto davvero elevato per la composizione artistica ed un'ottima sensibilità estetica.

 

La sua particolarità è quella di "incastonare" fotografie da lei realizzate e Informaticamente corrotte... in composizioni che invece da lontano le fanno sembrare parte materica di un quadro.

 

La cosa che mi disturba è che da lontano la percezione è che siano opere materiche bellissime edalla struttura corrosa e tormentata...ma avvicinandosi questa aspettativa viene tradita dallo scoperire che si tratta di foto.

 

A livello speculativo la cosa è affascinante, a livello artistico... rischia di far scivolare l'opera d'arte in questione su un territorio adiacente... quello de desing.

 

ossequi

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BUONE NOTIZIE.....

 

Piermatteo d'Amelia, costituito il comitato per la mostra

L'evento è in programma da dicembre a maggio all'ex Siri.

Per l'allestimento pronto un pool di esperti di grande valore

 

 

Per iniziativa del Comune di Terni si è appena costituito il Comitato Promotore della grande mostra dedicata a Piermatteo d’Amelia che si aprirà nel mese di dicembre di quest’anno. Il Comitato vede la partecipazione congiunta di numerosi Enti coinvolti nell’iniziativa: Regione Umbria, Provincia di Terni, Comune di Terni, Comune di Amelia, Comune di Orvieto, Comune di Spoleto, Comune di Narni, Comune di Avigliano Umbro, Diocesi di Terni, Narni e Amelia, Arcidiocesi di Spoleto e Norcia, Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, Università di Perugia Facoltà di Scienze della Formazione.

L’evento espositivo, a cura di Vittoria Garibaldi e Francesco Federico Mancini, si avvarrà di un ampio e prestigioso Comitato Scientifico composto dai maggiori studiosi di Piermatteo e del ‘400 in Umbra. La mostra si terrà nel nuovo Centro per le Arti ex Opificio Siri dove saranno riunite quasi tutte le opere mobili attribuite a Piermatteo e sarà ricostruita in un ampio percorso espositivo la vicenda artistica di Piermatteo dalle prime prove nel cantiere del Duomo di Spoleto con Filippo Lippi fino alla maturità e ai cantieri romani.

Una sezione della mostra sarà inoltre allestita ad Amelia, intorno alla tavola di Sant’Antonio Abate, l’unica rimasta nella sua città natale. Come nelle altre grandi mostre dell’Umbria sarà infine promosso un itinerario nel territorio alla scoperta delle testimonianze esistenti in Umbria ad Orvieto, a Narni, ad Avigliano e a Spoleto. L’evento caratterizzerà la vita culturale dell’Umbria nella prossima stagione e permetterà finalmente di rivalutare uno dei grandi protagonisti del Rinascimento in Umbria al pari di Perugino e Pintoricchio, come loro chiamato dai Papi negli appartamenti vaticani.

 

per chi non lo conoscesse,

IL CAPOLAVORO DELLA PINACOTECA DI TERNI e QUELLO DI BERLINO (Staatliche Museen)

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e pur qualcosa si muove... direi ottimo...sempre mejo de li cinesi hehehehehe :lol:

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che piermatteo d'amelia sia meglio dei cinesi è ovvio

 

però non erano così pessimi quelli visti al caos :) (a mio parere anche figure di secondo e terzo ordine CINESI oggi surclassano in creratività gli artisti "nostrani", anche -soprattutto?- quelli più affermati :ph34r: )

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e pur qualcosa si muove... direi ottimo...sempre mejo de li cinesi hehehehehe :lol:

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che piermatteo d'amelia sia meglio dei cinesi è ovvio

 

però non erano così pessimi quelli visti al caos :) (a mio parere anche figure di secondo e terzo ordine CINESI oggi surclassano in creratività gli artisti "nostrani", anche -soprattutto?- quelli più affermati :ph34r: )

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sai ho visto quella mostra con alcuni preconcetti. c'erano l'80 % delle opere che erano basate su un concetto di "sorpresa e sensazionale superficiale" che non appartiene al mio modo di sentire la ricerca artistica contemporanea.... alcune devo dire erano molto belle, specialmente le riproduzione su velina di qui paesaggio topografici ed anche la sculture fatte con i profili delle città. Ho apprezzato anche uno dei video nonostante la maggiorparte fossero davvero deludenti...

 

in generale non amo l'arte che viene sponsorizzata dal regime... soprattutto se cinese... preferisco le opere clandestine della comunità cinese nel mondo... gente che rischia la vita se torna in cina... in internet girano alcune cosette niente male.

 

so che può sembrare riduttivo, ma difficilmente io farei parlare su un palco di innaugurazione di una mostra la rappresentante di un governo che uccide 16 mila persone l'anno per reati miori.... ma ripeto forse sono io ad essere esagerato.

 

invece ti dico una cosa... a settembre ho intenzione di organizzare qualche cosetta a terni di spudorato e provocatorio, ho un paio di nomi nel cassetto... hai nulla da suggerire??

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allego invito per la mostra che si inaugurerà a terni al CAOS questo fine settimana....

 

CERTO CHE INTERVERRETE NUMEROSI...

 

i miei ossequi

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allego invito per la mostra che si inaugurerà a terni al CAOS questo fine settimana....

 

CERTO CHE INTERVERRETE NUMEROSI...

 

i miei ossequi

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se posso farò una scappata (anche se a me le installazioni luminose mmmmmmmmmmmmmhh) :lol:

che c'entri qualcosa co 'sta mostra? <_<

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e pur qualcosa si muove... direi ottimo...sempre mejo de li cinesi hehehehehe :lol:

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che piermatteo d'amelia sia meglio dei cinesi è ovvio

 

però non erano così pessimi quelli visti al caos :) (a mio parere anche figure di secondo e terzo ordine CINESI oggi surclassano in creratività gli artisti "nostrani", anche -soprattutto?- quelli più affermati :ph34r: )

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sai ho visto quella mostra con alcuni preconcetti. c'erano l'80 % delle opere che erano basate su un concetto di "sorpresa e sensazionale superficiale" che non appartiene al mio modo di sentire la ricerca artistica contemporanea.... alcune devo dire erano molto belle, specialmente le riproduzione su velina di qui paesaggio topografici ed anche la sculture fatte con i profili delle città. Ho apprezzato anche uno dei video nonostante la maggiorparte fossero davvero deludenti...

 

in generale non amo l'arte che viene sponsorizzata dal regime... soprattutto se cinese... preferisco le opere clandestine della comunità cinese nel mondo... gente che rischia la vita se torna in cina... in internet girano alcune cosette niente male.

 

so che può sembrare riduttivo, ma difficilmente io farei parlare su un palco di innaugurazione di una mostra la rappresentante di un governo che uccide 16 mila persone l'anno per reati miori.... ma ripeto forse sono io ad essere esagerato.

 

invece ti dico una cosa... a settembre ho intenzione di organizzare qualche cosetta a terni di spudorato e provocatorio, ho un paio di nomi nel cassetto... hai nulla da suggerire??

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quoto buona parte di quello che hai scritto (soprattutto i grassetti)

 

non sapevo dell'inaugurazione alla presenza delle autorità cinesi :angry:

 

resta il fatto che quando sei artista in un paese come la cina è difficile - e parecchio - restare duri e puri

 

o rischi di non essere conosciuto da nessuno o rischi di fare il trombone del regime (a meno che non sei un nome talmente famoso, vedi Zhang Yimou ..)

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allego invito per la mostra che si inaugurerà a terni al CAOS questo fine settimana....

 

CERTO CHE INTERVERRETE NUMEROSI...

 

i miei ossequi

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se posso farò una scappata (anche se a me le installazioni luminose mmmmmmmmmmmmmhh) :lol:

che c'entri qualcosa co 'sta mostra? <_<

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figuriamoci....quello è un luogo isitutzionale... solo i grandi critici e i curatori SUPERPARTES ci lavorano.... :lol::lol::lol:

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letto su "Il Riformista"

 

 

 

 

Avevamo capito che col Colosseo non si scherza. Carandini e Settis lo avevano spiegato a chiare lettere. Niente calcio, calcetto, calciotto e saghe di paese. Bene. Accade spesso nelle famiglie arrivate che si voglia dimenticare la volgarità dei fondatori. E quindi niente sport, no ad eventi sguaiati e sgarbati, solo arte, tanta tanta arte e buonanotte.

 

La domanda allora è questa: abbiamo deciso che il Colosseo e i Fori sono il centro della nostra Storia? Ok! Abbiamo deciso che nel posto centrale della nostra Storia si mettono gli esempi eccelsi della Storia stessa (nostra e del mondo)? Ok!

 

Abbiamo deciso che quindi gli esempi eccelsi saranno gli eccelsi esponenti dell'eccellenza massima delle arti che si confronteranno con l'eccellenza della nostra Storia (e del mondo intero)? Ok!Ok? Si? Mi dite allora chi è ‘sto Jimenez Deredia? Un momento. E' evidente che Deredia Jimenez potrà rispondere e tu chi sei per chiedermelo. Ma il fatto che Barak Obama non sappia chi sono io non significa che io, e tutto il mondo, non si sappia chi sia lui.

 

Jimenez Deredia, è un artista vivente (con ancora un grande orizzonte di produzione ancora davanti a sé, dunque). Ognuno ha il diritto di fare quello che vuole con la propria immaginazione. Di sventrare montagne per riordinarne la materia - in questo caso marmo - come meglio crede. Oppure di fondere cisterne di bronzo per farne portachiavi per ciclopi. E' tutto meraviglioso. Un diritto inespugnabile dell'umanità.

Però mi volete spiegare perché il primo artista contemporaneo ad esporre lungo la Via Sacra tra l'Arco di Tito e la Curia del Senato - così recitano i comunicati stampa - deve essere Jorge Jiménez Martìnez in arte Deredia, artista dal Costa Rica nato a Heredia (www.deredia.com)?

Sinceramente l'incontro tra i popoli entusiasma. Il progetto "La Ruta de la Paz" - Il Cammino della Pace - sembra un titolo azzeccatissimo. La location, in verità, un po' meno. Lungo la Via Sacra, infatti, giungevano i cortei trionfali dei nostri avi reduci dalle conquiste con tanto di tesori e prigionieri al seguito.

Però a mo' di pandemia le opere si piazzeranno anche tra Palazzo delle Esposizioni, piazza Barberini, San Lorenzo in Lucina e ancora nei musei di Palazzo Massimo e di Palazzo Altemps. Poi le stesse minacciano di migrare in nove Paesi del continente americano: dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina.

Non ho nessun titolo oltre la passione per giudicare questi lavori. Posso spiegarli agli esperti raccontandoli come un interessante incontro tra le forme di Botero, le contorsioni di Moore, ricomposte nella grazia del morbido disegno delle statuine Thun (ma sfortunatamente in dimensioni non da vetrinetta ma di colosso).

 

Il curriculum del Deredia conta su un garante. Una sua opera è esposta in una nicchia della basilica di San Pietro. A scoprirla fu personalmente Papa Giovanni II. Ora con l'adorazione che merita, Wojtyla, è stato sicuramente un Gran Papa ma che la sua beatificazione dipenda dal suo talento artistico è inconfutabilmente escluso (memorabili rimangono le parole di Nino Manfredi dopo aver ascoltato le sue poesie: "Santità, posso permettermi? E' meglio se continua a fare il Papa").

Poi la credibilità si alimenta in una classica carambola zelighiana - da Zelig. Ma chi ti ha parlato di quello? A me l'ha detto quell'altro. E a quello. A me l'ha detto quell'altro che l'aveva visto da quell'altro ancora a cui l'aveva detto quell'altro. Una specie di Derivato, di Futures dell'arte. Fino a ritrovarti al centro del mondo.

 

Quindi se si doveva deflorare tanta Storia - "la prima volta che l'Arte contemporanea entra nei Fori Romani" - non si poteva iniziare con Burri, Fontana, Merz? Meglio stranieri? Viventi? E allora Kiefer, Richard Serra, Tony Cragg, Ron Mueck, Marc Quinn. Vi riempio la pagina se volete.

 

Così semplicemente per scongiurare la maledizione di Krusciov: "l'arte di oggi si chiama contemporanea perché non ha nessuna possibilità di diventare antica".

 

 

 

 

CHE SQUALLORE

e noi ci lamentiamo delle sculture di maraniello

se non altro le nostre cazzate sono provinciali, queste che fanno a roma purtroppo diventano planetarie

TRISTEZZA INFINITA :(:(

 

PS ho visto questye sculture già piazzate a piazza barberini e a s.lorenzo in lucina...

che dire? fanno davvero cagare, un mix mefitico tra botero e le ceramiche di thun :vomito:

Modificato da Milton

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antonio corpora....

 

delizioso

 

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ce l'hai una foto della "caramella" della tua futura suocera?

m'ha colpito veramente!! ;)

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ANDATEVE A RIFA' L'OCCHI A NARNI....

 

Narni: dal 19 settembre all'11 ottobre alla Rocca, mostra antologica dell'artista ternano Walter Coccetta

Nella Rocca Albornoz di Narni, sabato 19 settembre, alle 16, si inaugura una mostra antologica del maestro ternano Walter Coccetta testimonianza di un’attività artistica cinquantennale. L’artista presenterà presso gli spazi espositivi del maniero trecentesco circa 200 opere che documentano un lungo itinerario di continua ricerca estetica. La mostra, organizzata con il patrocinio del Comune di Narni, la Provincia di Terni e la Regione Umbria, sarà visitabile il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 19, e resterà aperta sino all’11 ottobre.

 

 

e a terni espone graziella :lol:

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