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Lu fallacciano

RIAPRE IL PROCESSO DI CALCIOPOLI...

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Le telefonate sfuggite... anzi no: Moratti/1

Emilio Cambiaghi (aka Dr.Zoidberg) Venerdì 02 Aprile 2010 02:46

 

Ci avevano detto che non esistevano telefonate di dirigenti interisti ai designatori e le dichiarazioni di Paolo Bergamo, che sostenevano l’esatto contrario, erano state bollate come deliri di un uomo disperato.

Ma, come già anticipato, la realtà si sta dimostrando assai diversa. “Volevo chiamarLa io”. Così esordisce Massimo Moratti, in una telefonata intercorsa con il designatore, subito dopo Inter-Sampdoria, 3-2, del 9 gennaio 2005, quello della rimonta immortalata da un dvd della Gazzetta dello Sport.

Il numero di telefono quindi ce l’aveva e lo usava, la confidenza con le giacchette nere, pare, anche: “Guardate, proprio bravi” dice il presidente ai guardalinee nel post-partita, talmente bravi che “mi hanno strizzato l’occhio”.

Stessi complimenti rivolge a Bertini, arbitro di quella gara: “Sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento…”.

Moratti sapeva quindi dell'usanza di chiamare gli arbitri al termine di ogni match. Aveva un Meani anche l’Inter?

E Bergamo, a contraccambiare l'entusiasmo dell'eccellentissimo interlocutore, si produce in un augurio assai poco cupolistico: “Vediamo di fare dieci risultati, partite utili di fila, eh!”.

Uno slancio decisamente singolare, così come singolari sono gli accordi presi per un incontro dal vivo tra i due. Moratti desidera un tête-a-tête e Bergamo, affettuosamente, ricambia: “Anch'io, perché ci tenevo, per farLe una confidenza”.

Ascoltate e, nella vostra mente, provate a sostituire il petroliere con un qualsiasi ex-ferroviere.

 

 

Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..

Moratti: Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave...

Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti...

Moratti: L'ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte... bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli... mi hanno strizzato l'occhio...

Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!

Moratti: Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento...

 

La partita in oggetto è dunque Inter-Sampdoria 3-2 del gennaio 2005.

Con la Samp in vantaggio per 2-0 fino al 38' del secondo tempo, ci saranno 4 minuti di recupero e l'Inter segnerà all'88', al 91', e al 93'.

 

 

Bergamo-Moratti, dicembre 2004.

 

Moratti: E' andata abbastanza bene fino adesso, non c'è stata polemica o casini...

Bergamo: Per fortuna sì, ma si può e si deve fare meglio...

Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarLa...

Bergamo: Anch'io, perché ci tenevo per farLe una confidenza...

Moratti: Quando Lei aveva un minuto quando passa da Milano...

Bergamo: Lei verrà a Livorno a vedere la gara o la vedrà come?

Moratti: Non lo so, io evito sempre di venire fuori casa...

Bergamo: La settimana successiva...

Moratti: Io sono qua, io sono da quelle parti a Forte eh... sentiamoci un giorno prima del Livorno, se lei ci ha tempo, o due giorni prima...

Bergamo: Ci mancherebbe... io sono a Coverciano che riuniamo gli arbitri...

Moratti: Se vengo su, Lei mi dice ci troviamo qui o...

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Bergamo a Moratti: «A voi mando Gabriele»

 

Ecco il testo integrale della telefonata tra l'ex designatore e il presidente dell'Inter che la difesa di Moggi chiederà di acquisire dalla procura di Napoli come presunta prova di illecitoMILANO, 2 aprile - Questo il testo integrale della telefonata tra l'ex designatore Paolo Bergamo e il presidente dell'Inter Massimo Moratti, trascritta insieme a molte altre, che la difesa di Luciano Moggi chiederà di acquisire dalla procura di Napoli come presunta prova di illecito.

 

Bergamo: «Mi sono sentito con Facchetti, Presidente per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l'Inter e uno fa il Milan...»

Moratti: «Va bene...»

Bergamo: «Volevamo dargli un immagine buona...»

Moratti: «Sì Sì...»

Bergamo: «Mi ha detto Facchetti sì sì sono d'accordo...»

Moratti: «Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita...»

Bergamo: «Questo gli farà piacere...».

Moratti: «Vado a salutarlo...»

Bergamo: «Visto che lì non c'è sorteggio ma c'è designazione a voi ho mandato Gabriele, l'ho fatto accompagnare bene da 2 assistenti molto bravi...»

Moratti: «No no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni...»

Bergamo: «Un saluto vedrà lo riempirà di gioia...»

Moratti: «La ringrazio, mercoledì sono giù se c'è ne bisogno, lo vado a trovare prima della partita...»

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Bergamo: «Ho sempre detto che parlavo con tutti»

 

L'ex designatore sulle intercettazioni rese note dalla difesa di Luciano Moggi nell'ambito del processo di Calciopoli: «Mi hanno detto che c'è un'altra intercettazione dove io parlo al telefono con il presidente dell'Inter Moratti dopo una gara tra i nerazzurri e la Sampdoria in cui entrambi facciamo i complimenti a Bertini. Ma lui non era quello che faceva parte della 'cupola' pro Juve?. Questa 'cupola' faceva acqua da tutte le parti»Telefonata Moratti-Bergamo

 

FIRENZE, 2 aprile - «Non mi meraviglio per niente: ho sempre detto che parlavo con tutti. Era il ruolo che avevo che mi imponeva di parlare con tutti i dirigenti che decidevano di chiamarmi. Il telefono me lo aveva dato la Federazione e il numero lo conoscevano tutti». Paolo Bergamo è tutt'altro che scosso dalle intercettazioni rese note dalla difesa di Luciano Moggi nell'ambito del processo di Calciopoli e che tirano in mezzo l'Inter di Moratti. «Forse nessuno, quando lo dicevo, mi credeva», ha detto l'ex designatore all'ANSA che poi aggiunge: «Mi hanno detto che c'è un'altra intercettazione dove io parlo al telefono con il presidente dell'Inter Massimo Moratti dopo una gara tra i nerazzurri e la Sampdoria. Entrambi facciamo i complimenti a Bertini. Ma lui non era quello che faceva parte della 'cupolà pro Juve?. Con una battuta, alla toscana, dico che questa 'cupolà - prosegue sorridendo - faceva acqua da tutte le parti».

 

SVILUPPI - Non sa cosa potrà accadere ora e quale potrà essere il futuro del processo di Calciopoli e, comunque, su "questo non mi esprimo". Poi Bergamo torna sul ruolo del designatore: «Da tutte le parti, primi fra tutti i media, in quel periodo chiedevano di cambiare la figura del designatore, di umanizzarla. Ed era quello che io iniziai a fare subito parlando con i dirigenti che mi chiamavano. Ma, come ha confermato anche il tenente colonnello Attilio Auricchio, non ho mai parlato con un arbitro o un assistente dopo una designazione». Bergamo ricorda anche altre intercettazioni e la decisione, «da me comunicata ai dirigenti di Milan e Inter», di inviare Gabriele e Palanca a dirigere le due squadre milanesi nelle gare di Coppa Italia. «Palanca e Gabriele - conclude l'ex designatore - rientravano dopo un periodo di sospensione di sei mesi e avevano il morale sotto i tacchi. Visto che le designazioni per la Coppa Italia le facevo direttamente io, mi sembrò giusto cercare di aiutarli inviandoli ad arbitrare uno l'Inter e l'altro il Milan, spiegando i motivi della scelta alle due società. Era proprio il tentativo di umanizzare il mio ruolo».

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Moggi: «Tutti innocenti o tutti colpevoli»

 

L'ex dg della Juve: «In molti forse non pensavano che vi fossero altre cose, ma i fatti parlano da soli. Comunque aspetto sereno le valutazioni della giustizia, non voglio aggiungere altro». La difesa sulle telefonate non inserite nel processo: «Martedì chiederemo che vengano trascritte tutte quelle che sono state inspiegabilmente ignorate nel corso delle indagini preliminari»

 

MILANO, 2 aprile - «La cosa è semplice: qui o sono tutti innocenti o tutti colpevoli. Secondo me sono tutti innocenti». Lo ha detto all'ANSA Luciano Moggi commentando la diffusione delle intercettazioni tra Moratti e l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. «Forse non si aspettavano queste novità. Invito tutti a riflettere. In molti forse non pensavano - ha aggiunto - che vi fossero altre cose, ma i fatti parlano da soli. Comunque aspetto sereno le valutazioni della giustizia, non voglio aggiungere altro. Rischierei di ripetermi e di dire cose già dette a proposito della cosiddetta Calciopoli».

 

DIFESA - « A Luciano Moggi è stata contestata la violazione dell'articolo 1 ossia la violazione del dovere di lealtà: mi chiedo e chiedo alla Federcalcio, e lo chiederò al Tribunale di Napoli, perché ciò non è stato fatto per il presidente dell'Inter Massimo Moratti che parla al telefono con il designatore arbitrale che chiede al presidente il gradimento di un arbitro (Gabriele, ndr), a designazione diretta non a sorteggio, dopo aver chiesto la stessa cosa a Facchetti?». A parlare è l'avvocato Maurilio Prioreschi, che con gli avvocati Paolo Rodella e Paolo Trofino, difende Luciano Moggi nel processo Calciopoli. Il legale annuncia che chiederà al Tribunale di Napoli, dove è in corso il processo, la trascrizione e acquisizione di tutte le trascrizioni finora "ignorate".

 

TELEFONATE - Insieme con l'ingegner Roberto Porta, uno dei periti nominati dal gup di Vigevano che ha prosciolto Alberto Stasi, sta trascrivendo una ad una, grazie ad un sistema informatico che "incrocia" i dati delle utenze cellulari, tutte le telefonate non inserite nel processo dagli investigatori, dai carabinieri e che serviranno alla difesa estrapolate dalle 171 mila intercettazioni. Quella tra Bergamo a Moratti, prima della gara del 12 gennaio 2005 Bologna-Inter (1-3), è una di quelle "scoperte" cinque anni dopo Calciopoli. «Martedì - dice Prioreschi - chiederemo che vengano trascritte tutte quelle che sono state inspiegabilmente ignorate nel corso delle indagini preliminari. Insomma in Calciopoli si sono usati due pesi e due misure. Nelle telefonate - spiega Prioreschi - tra altri dirigenti del calcio e designatore si parla di incontri riservati, incontri tra Moratti e dirigenti, di cene come quella dui Facchetti con Bergamo. A questo proposito non si capisce perché quella cena non è stata filmata dai carabinieri, mentre quella tra Della Valle e Bargamo è stata filmata, ascoltata, ci sono stati pedinamenti. Ma nel caso Facchetti-Bergamo, la telefonata che annunciava la cena non è stata nemmeno trascritta. Sa cosa hanno invece fatto i carabinieri a Moggi? Lo hanno pedinato e filmato anche quando era a pranzo con i suoi avvocati...».

 

STRIZZATINA - Prioreschi parla poi della "strizzatina d'occhio" che Moratti fa ai due assistenti per complimentarsi per un fuorigioco fischiato alla Samp dopo Inter-Sampdoria (3-2 e 0 a 2 fino all' '88, del 10 gennaio 2005 arbitrata da Bettini). «Moratti scende negli spogliatoi per incontrare la terna arbitrale - dice il legale - e questo non viene evidenziato nelle indagini dei carabinieri: se lo avesse fatto Moggi, magari strizzare un occhio, non so cosa avrebbero fatto gli inquirenti».

 

FONTI INQUIRENTI - Il significato attribuito alle telefonate non trascritte , tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta «un'opera di disinformazione allo stato puro». Così fonti degli inquirenti che hanno condotto l'inchiesta napoletana sugli illeciti nel mondo del calcio commentano le notizie diffuse oggi. «Il reato - spiegano le fonti - non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato»

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Anche la gazzetta ne parla ora...

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/02-04...515176872.shtml

 

Processo di calciopoli

Le intercettazioni di Moratti

I legali di Luciano Moggi chiedono l'acquisizione delle conversazioni telefoniche tra il presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti e l'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo

 

 

Massimo Moratti, presidente dell'Inter. Ansa

MILANO, 2 aprile 2010 - Il processo di Napoli sulle vicende di calciopoli che vede imputato, tra gli altri, Luciano Moggi, entra in una fase caldissima e probabilmente nuova. I legali dell'ex direttore generale bianconero hanno fornito le trascrizioni di telefonate tra il presidente dell'Inter Massimo Moratti, Giacinto Facchetti e l'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo. Il 13 aprile potrebbe essere la data chiave: la difesa di Moggi chiederà al tribunale di far trascrivere le telefonate dalla procura e acquisirle agli atti, con possibili effetti sul procedimento. Solo a quel punto potrebbe muoversi la procura della Federcalcio.

 

DISINFORMAZIONE PURA — Fonti degli inquirenti che hanno condotto l'inchiesta napoletana fanno sapere: "E' un'opera di disinformazione allo stato puro - dicono dell'attribuzione di significato alle telefonate non trascritte tra le 171mila intercettate -. Il reato non è parlare al telefono, ma quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato".

 

INTERCETTAZIONI — In una telefonata Bergamo e Moratti discutono del match di campionato Inter-Sampdoria 3-2 del 9 gennaio 2005 con tre gol nerazzurri tra l'88' e il 93'. Moratti, chiamato da Bergamo, secondo il sito ju29ro.com, dice al designatore: "Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche sto ragazzo (Bertini, l'arbitro della gara, ndr) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave...". Bergamo replica elogiando l’operato della terna per una partita "difficile" e Moratti annuisce affermando di essersi complimentato con gli arbitri: "L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte... bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli... mi hanno strizzato l’occhio...". Bergamo risponde "vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!" e Moratti ribatte: "Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento".

 

Il 10 gennaio 2005 Moratti e Bergamo discutono la terna arbitrale per la partita di Coppa Italia Bologna-Inter di tre giorni dopo. Ecco cosa si sono detti

Bergamo: "Mi sono sentito con Facchetti, presidente per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l'Inter e uno fa il Milan".

Moratti: "Va bene...".

Bergamo: "Volevamo dargli un immagine buona...".

Moratti: "Sì Sì...".

Bergamo: "Mi ha detto Facchetti sì sì sono d'accordo...".

Moratti: "Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita...".

Bergamo: "Questo gli farà piacere...".

Moratti: "Vado a salutarlo...".

Bergamo: "Visto che lì non c'è sorteggio ma c'è designazione a voi ho mandato Gabriele, l'ho fatto accompagnare bene da 2 assistenti molto bravi".

Moratti: "No no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni...".

Bergamo: "Un saluto vedrà lo riempirà di gioia".

Moratti: "La ringrazio, mercoledì sono giù se c'è ne bisogno, lo vado a trovare prima della partita...".

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Vieri a Procura Figc: Togliete all'Inter quello scudetto

 

L'ex nerazzurro ha chiesto la revoca del titolo 2005/06 e l'interdizione dalle cariche societarie per il presidente Moratti e del vicepresidente Ghelfi per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni

 

MILANO, 2 aprile - L'ex giocatore dell'Inter Christian Vieri ha chiesto alla Procura federale della Figc la revoca dello scudetto 2005-2006 della società nerazzurra e l'interdizione dalle cariche societarie per il presidente Massimo Moratti e del vicepresidente Rinaldo Ghelfi. Questo sulla scorta degli atti dell'inchiesta penale milanese sui dossier illeciti in cui Vieri figura parte lesa per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni.

 

L'ACCUSA - Per la vicenda è in corso anche una causa civile nella quale Vieri chiede un maxi-risarcimento a Inter e Telecom. È nell'ambito di questa causa che sono stati acquisiti gli atti dell'inchiesta penale per la quale è in corso a Milano l'udienza preliminare. La richiesta di revoca dello scudetto presentata da Vieri, assistito dall'avvocato Danilo Buongiorno, è basata, a quanto si è saputo, sulla presunta violazione dell'art.18 del Codice di giustizia sportiva che prevede, in caso di «violazione dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabili» da parte delle società, anche «la non assegnazione o revoca del titolo di campione d'Italia». La richiesta di interdizione di Moratti e Ghelfi è stata presentata in base all'articolo 19 del Codice sportivo che stabilisce le sanzioni per gli stessi casi a carico dei dirigenti.

 

LA CAUSA - Bobo Vieri, nei mesi scorsi, ha avviato una causa civile chiedendo un risarcimento di 12 milioni di euro a Telecom e 9 milioni e 250 mila euro all'Inter perchè sarebbe stato controllato indebitamente. Cosa che gli avrebbe causato anche una forte depressione. Tra i documenti acquisiti nella causa anche dei verbali d'interrogatorio resi dall'ex numero uno della security di Telecom, Giuliano Tavaroli, coinvolto nell'inchiesta milanese sui dossier illegali per la quale è in corso l'udienza preliminare davanti al guo Mariolina Panasiti. Tavaroli, dopo il suo arresto, spiegò di aver incontrato Rinaldo Ghelfi, "credo amministratore delegato - mise a verbale - e, brevemente, Moratti". In quella occasione gli sarebbe stato chiesto di "capire quale era l'entourage e le persone che ruotavano intorno a Vieri". Alla domanda se fosse proprio necessario ottenere anche i contatti telefonici di Vieri, Tavaroli rispose: "Eh sì per farlo era necessario quanto meno capire quali erano i suoi contatti". La difesa di Vieri ha depositato, sempre nei mesi scorsi, anche un cd-rom che l'ex segretaria di Adamo Bove, già dirigente della security governance della Telecom morto suicida a Napoli, consegnò alla magistratura. Il cd documenterebbe tutti i contatti di Vieri fino al 25 giugno 2004.

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Quattro anni di veleni

La bufera scoppiò il 2 maggio 2006, ma i fatti risalivano al 2004 ed erano emersi dalle intercettazioni operate dai Tribunali di Torino e Napoli nei confronti delle dirigenze di Juve, Fiorentina, Lazio e Milan. Un secondo filone di indagine coinvolse anche Reggina e Arezzo. L'accusa principale per la giustizia sportiva è di illecito sportivo, finalizzato all'aggiustamento delle designazioni arbitrali, alla corruzione o all'intimidazione per favorire alcune squadre, ma si parla anche di frode sportiva.

 

Le accuse coinvolgono Luciano Moggi e Antonio Giraudo, per la Juventus; i patron della Fiorentina, Diego Della Valle, e della Lazio, Claudio Lotito; il presidente della Reggina, Pasquale Foti; l'addetto agli arbitri per conto del Milan, Leonardo Meani. Coinvolti nello scandalo i due designatori arbitrali dell'epoca, Pierluigi Pairetto e Paolo Bergamo, oltre ad alcuni arbitri, soprattutto Massimo De Santis, ma anche Paolo Dondarini, Paolo Bertini, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento e Pasquale Rodomonti. Nello scandalo finiscono anche l'allora presidente della Figc, Franco Carraro, che si dimise (poi uscito completamente prosciolto dalla vicenda con sentenza definitiva della III sezione della Cassazione). Tra i principali accusati anche il vice Innocenzo Mazzini e il presidente dell'Aia, Tullio Lanese. La Juve è la grande accusata e l'11 maggio 2006 il Cda del club bianconero rimette il proprio mandato agli azionisti.

 

Il processo sportivo è veloce: il procuratore federale Stefano Palazzi chiede pene durissime, tra cui la retrocessione in serie C per la Juve. Il 14 luglio arriva la prima sentenza della Caf: bianconeri retrocessi sì, ma in serie B con 30 punti di penalizzazione, e revocati due scudetti; Milan -44 punti per il campionato finito, Fiorentina e Lazio meno 30, inibizioni a raffiche per i dirigenti: Moggi e Giraudo 5 anni e proposta di radiazione, Della Valle 4 anni, Carraro 4 anni e sei mesi, Pairetto e Lanese 2 anni e sei mesi. Il 25 luglio 2006 arriva la sentenza d'appello: la Juve si vede ridurre la penalizzazione da 30 a 17 punti, la Fiorentina a -19, la Lazio a -11; ridotte anche le squalifiche di Galliani (9 mesi), Della Valle (3 anni e 9 mesi), restano i 5 anni a Moggi e Giraudo. Il giorno dopo la Figc assegna lo scudetto 2005/2006 all'Inter. Lo scudetto 2004/2005 viene revocato alla stessa Juve e rimane non assegnato.

 

Nel marzo 2007 spunta un secondo filone d'inchiesta, legato al traffico di schede telefoniche svizzere tra Moggi e alcuni arbitri, sulla base dell'inchiesta penale di Napoli; la Juve patteggia e viene multata di 300 mila euro, divisi in tre rate da 100 mila annui; gli arbitri coinvolti, Bertini, Paparesta e Pieri, sospesi in via cautelare nell'aprile 2007 e in maniera definitiva dall'Aia nel luglio 2008. Nell'ottobre 2008 entra nel vivo il processo penale a Napoli e Moggi e altri 25 imputati vengono rinviati a giudizio. Il processo comincia il 20 gennaio 2009. E per Giraudo è arrivata anche la condanna a tre anni. L'accusa aveva chiesto, per l'ex dirigente juventino, 5 anni. Inflitti due anni di reclusione ciascuno anche a Lanese e all'ex arbitro Dondarini, due anni e quattro mesi è la condanna per l'ex fischietto Pieri.

 

Il processo di Napoli continua: oggi la difesa di Moggi tira fuori altre intercettazioni e stavolta nel polverone finisce l'Inter.

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x la serie...................faccio la festa e me la godo :lol::lol::lol:

 

p.s. si dice FARSA ;)

Modificato da CCTC

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La partita in oggetto è dunque Inter-Sampdoria 3-2 del gennaio 2005.

Con la Samp in vantaggio per 2-0 fino al 38' del secondo tempo, ci saranno 4 minuti di recupero e l'Inter segnerà all'88', al 91', e al 93'.

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Mi permetto di dire una cosa, senza scalfire il vostro momento di gioia primaverile: ero a San Siro quel giorno...e se novellino invece di togliere tutti gli attaccanti (Kutuzov e Flachi e forse anche un esterno) e mettere 19 difensori centrali (ricordo un Carrozzieri molto più che comico!!!) continua a giocare come stava giocando fa il tre a zero. Oltre a ciò di quel giorno ricordo nitidamente la prestazione dei tifosi blucerchiati, che hanno continuato a sventolare le bandiere anche dopo il fischio finale. Eroici.

 

In questa stagione, oltre ogni "odio sportivo", ho sperato che la juve facesse discretamente bene e che vincesse la Uefa...perchè lo sapevo che alle prime difficoltà sul campo (che i tifosi juventini post anni 1980 non sono abituati ad affrontare) si sarebbe infoltita la schiera dei nostalgici moggiani, teorici del "rivogliamo moggi". E l'anima candida Moggi, puntualmente riappare ad ogni momento di difficoltà della squadra, della dirigenza e della società...un vero tifoso bianconero!!

 

Rivestendo i panni dell'acceso tifoso permettetemi uno sfottò, vista l'atmosfera: è bello pensare che a distanza di 5 anni ancora vi fa così male! ;)

Modificato da Marko Kià

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x la serie...................faccio la festa e me la godo  :lol:  :lol:  :lol:

 

p.s. si dice FARSA  ;)

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mica l'ho scritti io, straccia de mungo <_<

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critinu, non ho mai pensato che potessi scrivere cose in italiano corretto :lol::lol::lol:

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Rivestendo i panni dell'acceso tifoso permettetemi uno sfottò, vista l'atmosfera: è bello pensare che a distanza di 5 anni ancora vi fa così male! ;)

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Io, come sempre, aspetto le sentenze prima di giudicare.. poi farò le mie considerazioni...

Comunque vedo con piacere, come dici tu, che ancora vanno rantolanno :lol:

Poi dopo una stagione del genere che dovrebbero fà?

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spà ma con la stagione in corso la juve poco centra.

mica è la società juve che si è intromessa.

 

certo se dovesse essere vero non è che mi dispiacerebbe,

ma ciò non cancellerà questi 5anni da provinciale.

Da juventino vorrei indietro gli ultimi due scudetti,

perchè quelli con calciopoli poco centrano,

quelli sono stati vinti sul campo.

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Rivestendo i panni dell'acceso tifoso permettetemi uno sfottò, vista l'atmosfera: è bello pensare che a distanza di 5 anni ancora vi fa così male! ;)

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Io, come sempre, aspetto le sentenze prima di giudicare.. poi farò le mie considerazioni...

Comunque vedo con piacere, come dici tu, che ancora vanno rantolanno :lol:

Poi dopo una stagione del genere che dovrebbero fà?

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io ho trovato bellissimo quanto detto da Zaccheroni nel dopo-sfogo di Del Piero... ;)

 

magari è vero che molti giocatori non sapessero nulla del moggismo e sul campo hanno fatto il loro meglio... :)

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Intercettazioni, rispunta il Milan. Meani: «Non mandateci quei guardalinee»

 

C'è anche Cellino. Moratti: «Sono andato dal ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo»

 

TORINO, 3 aprile - «La cosa è semplice: qui o sono tutti innocenti o tutti colpevoli. Secondo me sono tutti innocenti». Lo ha detto Luciano Moggi commentan do la diffusione delle intercettazioni tra Moratti e l’ex designatore arbi trale Paolo Bergamo. «Forse non si aspettavano queste novità. Invito tutti a riflettere. In molti forse non pensavano che vi fossero altre cose, ma i fatti parlano da soli. Comunque aspetto sereno le valutazioni della giustizia non voglio aggiungere al tro. Rischierei di ripetermi e di dire cose già dette a proposito della co siddetta Calciopoli». Di seguito i dia loghi “svelati”.

 

Meani chiama Bergamo del 28 aprile 2005

M. Però non mandarci nè Ivaldi nè Pisacreta eh? Inventane un altro..

B. Eh no, dovrò inventarne 2, Mitro ce l’ho, Mitro sta facendo bene, uno dovremo inventarlo e non sarà faci le.

M. Non sarà facile ma a te che c...o te ne frega, Griselli lo mandi no? E’ il numero 2 hai tutte le giustificazioni del mondo.. A te cosa c... te ne frega.

B. Eh bravo ma ora... ecco fammi fa re un passo alla volta.

M. A Firenze chi hai pensato di man darmi?

B. A Firenze ancora non ho guarda to, mi ci metto dopo cena. Voi con Stagnoli come vi siete trovati?

M. Bene, con Stagnoli bene, ma se vuoi mettere uno che con noi è anda to bene anche Ambrosino, è venuto da noi 2 o 3 domeniche fa, può anche andar bene non so se ce l’hai in gri glia come la pensi..

B. No, no è uno che sta andando be ne, fa l’avvocato.

M. A me Stagnoli e Ambrosino van no bene..

B. Ayroldi no eh?

M. Ayroldi sì, è un po’ che non viene.

B. Sei sicuro che è per lo meno 1 me se che non viene?

M. Sì.

B. Allora fanno + affidamento Sta gnolie e Ayroldi.

Bergamo e Moratti al telefono (do po Inter-Samp del 10 gennaio del 2005, rimonta nerazzurra da 0 2 all’88 sino al successo per 3-2)

B. Presidente Moratti sono Berga mo..

M. Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Ber tini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave...

B. Era diventata la più difficile In ter- Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti...

Moratti: L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte... bravi a beccarli, come c...o fate voi a beccarli... mi hanno strizzato l’occhio...

B. Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!

M. Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissi mo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento...

 

Cellino chiama Bergamo il 12 mag gio 2005

B. Pronto?

C. La disturbo? Sono Cellino.

B. Presidente buongiorno, come va?

C. Mah così, niente mi sono permes so di chiamarla se è lecito sempre..

B. Ci mancherebbe altro..

C. No perché quelli del Messina, io vado a giocare a Messina domenica, stanno facendo dei proclami premio triplo quadruplo, a me mi hanno trattato male a Cagliari, perciò nien te, di aver un arbitro... Sarà una par tita calda lì, io non ci vado perché mi hanno minacciato...

B. Addirittura... no no vi metto in prima fascia allora così gli interna zionali... ha fatto benissimo a chia marmi

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La conversazione Bergamo-Galliani

 

"Mi faccia sentire un po' il suo calore il suo calore in questo momento perché...". A parlare al telefono è l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, con Adriano Galliani, a.d. del Milan, nell'aprile del 2005, prima della sfida scudetto Milan-Juventus. Ecco il testo della trascrizione, fatta dal perito di parte della difesa Moggi.

 

Bergamo: "Dottore buonasera".

Galliani: "Eccomi buonasera".

Bergamo: "Volevo farla partecipe di una guerra di cui il solo responsabile sono io, Paolo Bergamo, perché Griselli (un assistente) è di Livorno, se avesse visto salvava capra e cavoli, ma siccome non è andata così...è uno sfogo tra me e lei...".

Galliani: "Questi signori hanno perso la testa mi creda, perché ci sono comportamenti nei confronti dell'universo, in Lega in Federazione...".

Bergamo: "Io glielo voglio dire perché si sappia, tra me e lei naturalmente...".

Griselli: "Non si preoccupi tale rimane...".

Bergamo: "Io posso sbagliare magari una griglia penso che un arbitro sia in forma e magari non è in forma, oppure l'arbitro è in forma e sbaglia, però a priori voler sbagliare è tutta un'altra cosa, mi taglierei le mani mi creda... Ecco questo filo che ho con lei vorrei tenerlo fino a giugno Dottore...".

Gallliani: "No no no, ma poi si vedrà...adesso vediamo la fine del campionato...con i giusti equilibri...".

Bergamo: "Mi faccia sentire un po' il suo calore, il suo calore in questo momento perché...».

Galliani: "Assolutamente...".

Bergamo: "Sono solo, non solo, meno che solo...".

Galliani: "Ma no, no ci sono io...".

 

 

Meani: «Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto...».

Bergamo: «Stai tranquillo, stai tranquillo...».

Meani: «Perchè se no gli tagliamo la testa noi...».

Bergamo: «Stai tranquillo...».

Meani: «Se no chiamalo e parlagli...».

Modificato da Concasse

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Si sta parlando di inchiesta penale....

Nella logica distorta delle menti bianconere il processo sportivo è stato tutto un complotto per favorire l'Inter, le intercettazioni le ha nascoste Telecom, ha deciso tutto Guido Rossi, ecc.

Ma la giustizia penale che interesse dovrebbe mai avere ad essere di parte? Se ci fossero stati elementi per perseguire anche l'Inter perchè non avrebbe dovuto farlo? Poi adesso sembra uno scandalo che saltino fuori intercettazioni con Moratti... Invece sono sempre state lì, solo che la procura non le ha ritenute penalmente rilevanti (altro che nascoste da Telecom); però erano a disposizione delle parti, anche della difesa che infatti ora le chiama in causa...

Tutto normalissimo in un processo penale.

Queste cose, che dovrebbero essere elementari, qualcuno (non tutti per carità...) le dovrebbe sapere... ma sembrerebbe un colpo di scena :lol:

povera italia :(

La verità è che dopo 4 anni si sono già dimenticati tutti delle porcate di Moggi & co. e non si vede l'ora di riabilitarli, invece l'Inter non vedono l'ora di affossarla e ci provano in tutti i modi...

Che schifezza...

ma ormai non mi stupisco più di niente... in politica te mettono a divedè che cristo è morto de freddo..pensa te su lu pallone...

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Forse ci si vuole dimenticare che al sig. Moggi vengono contestati una serie di comportamenti poco chiari (?), non la semplice telefonata ai dirigenti arbitrali, cosa che probabilmente avviene ancora oggi da parte degli alti dirigenti delle squadre.

Come ho scritto in un altro topic, vedere la fine che ha fatto il Bologna di Gazzoni (personaggio scomodo per le sue richieste sulla ripartizione dei diritti tv), rivedere come è stata salvata la Fiorentina (non me ne vogliano i suoi tifosi), e tante altre porcate di cui il soggetto in questione, si è dimostrato un indiscusso maestro. Pertanto per adesso io aspetterei qualche intercettazione con dei contenuti eventualmente rilevanti, visto che la difesa di Moggi ne ha così tante..... :unsure: , se quelle uscite in questi giorni sono le più scottanti.....allora mi sembrano poca cosa.....ma aspettiamo fiduciosi il trionfo della giustizia............in tutti i sensi ;)

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Se le telefonate so queste non c'è nulla di scandoloso. Facciamola finita e guardiamo avanti. Se la dirigenza avesse azzeccato qualcosa quest'anno avremmo potuto essere competitivi anche noi.

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Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme» sempre più schifato....

 

Domenica 9 gennaio 2005 l'Inter gioca a San Siro contro la Sampdoria. L'Inter vincerà 3 a 2 con un finale rocambolesco. Alle 12 53'33'' di quel giorno, prima della gara, Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006 ed allora presidente dell'Inter, telefona al designatore arbitrale Bergamo.

 

Facchetti: «Pronto Paolo sono Facchetti». Bergamo: «Buongiorno Giacinto». Facchetti: «Sto andando allo stadio l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri». Bergamo: «Vedrai che sarà una bella partita». Facchetti: «Va bene». Bergamo: «Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita». Facchetti: «Si si, va bene». Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme». Facchetti: «Volevo solo dirti che l'ho fatto» (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini ndr). Bergamo: «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale…».

 

ONESTI DEL CAZZO...

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Se le telefonate so queste non c'è nulla di scandoloso. Facciamola finita e guardiamo avanti. Se la dirigenza avesse azzeccato qualcosa quest'anno avremmo potuto essere competitivi anche noi.

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no amico no...

 

sono d'accordo che le telefonate per adesso non provano niente (ne usciranno delle altre cmq...) anche se l'ultima venuta fuori con Bergamo che dice a Facchetti "dai che vinciamo insieme" non è tanto tranquilla perchè un designatore che dice a un dirigente una frase del genere mmhh..e poi immagina se c'era Moggi al posto di Facchetti..veniva giu il mondo...

 

il punto dove batte il popolo juventino è che primo loro si sono sempre confessati onesti e negato di aver avuto rapporti con designatori...prima sputtanata...secondo Bergamo ha sempre detto che aveva rapporti con molti dirigenti..e i Pm e il carabiniere Auricchio hanno sempre sostenuto che non c'erano altre intercettazioni ed altri dirigenti oltre a quelli imputati...seconda sputtanata...

 

ora mi dici perchè queste intercettazioni non sono state analizzate?!??!c'è qualcosa che puzza e insieme a quel "l'inter non ci interessa" risposto dal carabiniere Auricchio al guardaline Coppola che riportava un fatto dell'inter durante un interrogatorio fa pensare a un indagine a senso unico...ecco perchè noi tifosi juventini siamo incazzati....

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curioso come l'interista neghi tutto a prescindere senza neanche porsi una domanda

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Ho potuto costatare che affrontando questi disorsi con altri interisti...l'interista medio risponde con due frasi..una "ringrazia il cielo perchè se era per me dovevate esse radiati" la seconda "va bene allora Moggi era un santo e gli altri tutti cattivi" :D:D:D ha dimenticavo anche il classico "LADRI" HAHAHAHHAHAHAHAHAH

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la domanda è la stessa si poteva chiamare o no???

no perchè fino a ieri moratti diceva di non aver mai chiamato un designatore

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non so che di...so veramente schifato...ce stanno aleva pure lu pallone...

 

qualcuno sa se sulla AS ROMA ce sta qualche intercettazione?

sarei curioso de legge

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Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme» sempre più schifato....

 

Domenica 9 gennaio 2005 l'Inter gioca a San Siro contro la Sampdoria. L'Inter vincerà 3 a 2 con un finale rocambolesco. Alle 12 53'33'' di quel giorno, prima della gara, Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006 ed allora presidente dell'Inter, telefona al designatore arbitrale Bergamo.

 

Facchetti: «Pronto Paolo sono Facchetti». Bergamo: «Buongiorno Giacinto». Facchetti: «Sto andando allo stadio l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri». Bergamo: «Vedrai che sarà una bella partita». Facchetti: «Va bene». Bergamo: «Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita». Facchetti: «Si si, va bene». Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme». Facchetti: «Volevo solo dirti che l'ho fatto» (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini ndr). Bergamo: «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale…».

 

ONESTI DEL CAZZO...

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:o

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Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme» sempre più schifato....

 

Domenica 9 gennaio 2005 l'Inter gioca a San Siro contro la Sampdoria. L'Inter vincerà 3 a 2 con un finale rocambolesco. Alle 12 53'33'' di quel giorno, prima della gara, Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006 ed allora presidente dell'Inter, telefona al designatore arbitrale Bergamo.

 

Facchetti: «Pronto Paolo sono Facchetti». Bergamo: «Buongiorno Giacinto». Facchetti: «Sto andando allo stadio l'ho detto con i miei di avere con Bertini un certo tatto, una certa disponibilità. L'ho detto con i giocatori, con Mancini e gli altri». Bergamo: «Vedrai che sarà una bella partita». Facchetti: «Va bene». Bergamo: «Viene predisposto (Bertini ndr) a fare una bella partita». Facchetti: «Si si, va bene». Bergamo: «È una sfida che vedrai la vinciamo insieme». Facchetti: «Volevo solo dirti che l'ho fatto» (riferendosi al fatto che ha parlato alla squadra per non tenere un atteggiamento sbagliato nei confronti di Bertini ndr). Bergamo: «Vedrai che le cose andranno per il verso giusto poi la squadra sta ricominciando ad avere fiducia, a fare i risultati, fa morale…».

 

ONESTI DEL CAZZO...

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