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classe86_

Sciopero dei calciatori

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Prova di forza ridicola dei calciatori, spero in una sommossa nazional-popolare.

 

La questione del rifiuto del trasferimento, però, è più delicata, perchè entrano in gioco anche delle dinamiche familiari che sono slegate da quelle economiche: se anche guadagno 10 milioni l'anno, e mi obbligano a trasferirmi ad Istanbul piuttosto che a Kiev, costringendomi o a portarmi dietro i figli o a vederli pochissimo, magari mi girano le palle, nonostante i soldi.

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Prova di forza ridicola dei calciatori, spero in una sommossa nazional-popolare.

 

La questione del rifiuto del trasferimento, però, è più delicata, perchè entrano in gioco anche delle dinamiche familiari che sono slegate da quelle economiche: se anche guadagno 10 milioni l'anno, e mi obbligano a trasferirmi ad Istanbul piuttosto che a Kiev, costringendomi o a portarmi dietro i figli o a vederli pochissimo, magari mi girano le palle, nonostante i soldi.

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ho capito Pippoz ma quanti di noi sono stati o sono costretti ad "emigrare" fuori dalla propria città per poter lavorare e guadagnarsi da vivere? e magari non per prendere chissa cosa ma per normali stipendi, con la differenza che magari nella propria città non trovavi lavoro o quel tipo di lavoro....qua la questione è diversa, se te vai a Kiev da Istanbul per prendere 10 milioni o 7 milioni o 5 che siano, non è roba da spiccioli, cioè i soldi non te li regala nessuno...se fai il calciatore e riesci a sfondare, per almeno 20 anni la vita sarà cosi, e penso che uno lo deve sapere...altrimenti potevi fare l'agricoltore e rimanere fino alla morte sul tuo bel pezzo di terra... e chi ha fatto l'operaio su piattaforme petrolifere? oppure chi sta segnato con ditte italiane e poi questi hanno appalti fuori nazione e ti dicono o ci vai o cambi lavoro? cioè se si devono adattare i poracci, che si adattino anche loro che poracci non sono...anche perchè sta cosa di cui si parla colpirà pochissimi giocatori di serie A, quindi neanche la maggioranza di tutti i professionisti (solo se consideriamo A e B poi)

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Aic: gli 8 punti del perchè dello sciopero

 

1 IL CONTRATTO: per la Lega deve essere flessibile, con i soldi in gran parte legati ai risultati, l'Aic accetta la parte variabile solo per il 50%.

 

2 L'ESCLUSIVA: per la Lega il calciatore deve fare soltanto il calciatore, per l'Aic deve restare libero di decidere cosa fare fuori orario calcio.

 

3 IL COMPORTAMENTO: la Lega chiede codici ferrei di condotta ed etica anche fuori dal campo, l'Aic è per mantenere libertà assoluta nel tempo libero.

 

4 LE CURE: le società chiedono che dipendano esclusivamente da specialisti di fiducia del club, i giocatori vogliono restare liberi di scelta facendo pagare al club.

 

5 LE SANZIONI: automatiche per i club in caso di mancanze classiche, l'Aic vuole restino di volta in volta decise dal collegio arbitrale.

 

6 GLI ARBITRI: la Lega vuole riformare il collegio arbitrale con un presidente esterno al calcio, l'Aic insiste per non toccarlo, con presidente sorteggiato tra quelli designati da Lega e Aic.

 

7 LA PREPARAZIONE: per la Lega il tecnico deve avere la possibilità di decidere di far allenare anche in più gruppi, l'Aic è per mantenere il gruppo unico.

 

8 I RIFIUTI: la Lega chiede che un giocatore non possa rifiutare il trasferimento ad un club di stessa qualità e con soldi garantiti. Se rifiuta, risoluzione del contratto ma pagamento del 50% dell'emolumento e libertà di firmare con chi vuole. Per l'Aic è reintroduzione del vincolo.

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che ridicoli !!!!!

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Aic: gli 8 punti del perchè dello sciopero

 

1 IL CONTRATTO: per la Lega deve essere flessibile, con i soldi in gran parte legati ai risultati, l'Aic accetta la parte variabile solo per il 50%.

 

2 L'ESCLUSIVA: per la Lega il calciatore deve fare soltanto il calciatore, per l'Aic deve restare libero di decidere cosa fare fuori orario calcio.

 

3 IL COMPORTAMENTO: la Lega chiede codici ferrei di condotta ed etica anche fuori dal campo, l'Aic è per mantenere libertà assoluta nel tempo libero.

 

4 LE CURE: le società chiedono che dipendano esclusivamente da specialisti di fiducia del club, i giocatori vogliono restare liberi di scelta facendo pagare al club.

 

5 LE SANZIONI: automatiche per i club in caso di mancanze classiche, l'Aic vuole restino di volta in volta decise dal collegio arbitrale.

 

6 GLI ARBITRI: la Lega vuole riformare il collegio arbitrale con un presidente esterno al calcio, l'Aic insiste per non toccarlo, con presidente sorteggiato tra quelli designati da Lega e Aic.

 

7 LA PREPARAZIONE: per la Lega il tecnico deve avere la possibilità di decidere di far allenare anche in più gruppi, l'Aic è per mantenere il gruppo unico.

 

8 I RIFIUTI: la Lega chiede che un giocatore non possa rifiutare il trasferimento ad un club di stessa qualità e con soldi garantiti. Se rifiuta, risoluzione del contratto ma pagamento del 50% dell'emolumento e libertà di firmare con chi vuole. Per l'Aic è reintroduzione del vincolo.

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che ridicoli !!!!!

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Dopo lo sciopero si incateneranno all'ingresso del cancello del Billionaire :lol::lol:

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Prova di forza ridicola dei calciatori, spero in una sommossa nazional-popolare.

 

La questione del rifiuto del trasferimento, però, è più delicata, perchè entrano in gioco anche delle dinamiche familiari che sono slegate da quelle economiche: se anche guadagno 10 milioni l'anno, e mi obbligano a trasferirmi ad Istanbul piuttosto che a Kiev, costringendomi o a portarmi dietro i figli o a vederli pochissimo, magari mi girano le palle, nonostante i soldi.

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ho capito Pippoz ma quanti di noi sono stati o sono costretti ad "emigrare" fuori dalla propria città per poter lavorare e guadagnarsi da vivere? e magari non per prendere chissa cosa ma per normali stipendi, con la differenza che magari nella propria città non trovavi lavoro o quel tipo di lavoro....qua la questione è diversa, se te vai a Kiev da Istanbul per prendere 10 milioni o 7 milioni o 5 che siano, non è roba da spiccioli, cioè i soldi non te li regala nessuno...se fai il calciatore e riesci a sfondare, per almeno 20 anni la vita sarà cosi, e penso che uno lo deve sapere...altrimenti potevi fare l'agricoltore e rimanere fino alla morte sul tuo bel pezzo di terra... e chi ha fatto l'operaio su piattaforme petrolifere? oppure chi sta segnato con ditte italiane e poi questi hanno appalti fuori nazione e ti dicono o ci vai o cambi lavoro? cioè se si devono adattare i poracci, che si adattino anche loro che poracci non sono...anche perchè sta cosa di cui si parla colpirà pochissimi giocatori di serie A, quindi neanche la maggioranza di tutti i professionisti (solo se consideriamo A e B poi)

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:clap: :clap: :clap: :clap:

 

Quoto iddiocristo, anche per esperienza vista sulla pelle di mio padre. Pur di portare a casa li soldi pe campà se fatto un culo come un capanno anche in giro per il mondo. Dovrebbero stà solo muti e fasse 800 esami de coscienza prima de parlà. Annassero a morì ammazzati per ogni euro che guadagnano in più di noi senza rispetto.

Modificato da classe86_

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forse non c'entra, però Sereni (portiere del Brescia) sfrutta un'intervista per lanciare un appello...visto che da separato non vede i suoi figli da tempo. A questo je frega dello sciopero? Bravo Sereni :)

 

audio

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Sottoscrivo in pieno! Bravo LU BASSO! :corn::corn::corn::corn::corn::corn::birra::birra::birra::birra::birra::girl::flag::flag2:

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"Invece de lamentasse lu culu, se lamenta l'urtica !!"

 

Mannatevelapijianderculo !!!!!

 

C'ha da fa chi ce spenne ancora li quatrini pe fa l'abbonamento a SCAI, MEDIASETTE PREMIUMME, DALILA e lu cazzu che se li frega.

 

Vorrò ride quanno (e ce manca più tantu pucu) dovranno scejie se pagà l'abbonamento o compracce pane e companaticu, se che cazzu secjieronno.

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La questione del rifiuto del trasferimento, però, è più delicata, perchè entrano in gioco anche delle dinamiche familiari che sono slegate da quelle economiche: se anche guadagno 10 milioni l'anno, e mi obbligano a trasferirmi ad Istanbul piuttosto che a Kiev, costringendomi o a portarmi dietro i figli o a vederli pochissimo, magari mi girano le palle, nonostante i soldi.

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ho capito Pippoz ma quanti di noi sono stati o sono costretti ad "emigrare" fuori dalla propria città per poter lavorare e guadagnarsi da vivere? e magari non per prendere chissa cosa ma per normali stipendi, con la differenza che magari nella propria città non trovavi lavoro o quel tipo di lavoro....qua la questione è diversa, se te vai a Kiev da Istanbul per prendere 10 milioni o 7 milioni o 5 che siano, non è roba da spiccioli, cioè i soldi non te li regala nessuno...se fai il calciatore e riesci a sfondare, per almeno 20 anni la vita sarà cosi, e penso che uno lo deve sapere...altrimenti potevi fare l'agricoltore e rimanere fino alla morte sul tuo bel pezzo di terra... e chi ha fatto l'operaio su piattaforme petrolifere? oppure chi sta segnato con ditte italiane e poi questi hanno appalti fuori nazione e ti dicono o ci vai o cambi lavoro? cioè se si devono adattare i poracci, che si adattino anche loro che poracci non sono...anche perchè sta cosa di cui si parla colpirà pochissimi giocatori di serie A, quindi neanche la maggioranza di tutti i professionisti (solo se consideriamo A e B poi)

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:clap: :clap: :clap: :clap:

 

Quoto iddiocristo, anche per esperienza vista sulla pelle di mio padre. Pur di portare a casa li soldi pe campà se fatto un culo come un capanno anche in giro per il mondo. Dovrebbero stà solo muti e fasse 800 esami de coscienza prima de parlà. Annassero a morì ammazzati per ogni euro che guadagnano in più di noi senza rispetto.

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Ma che discorsi qualunquisti sono questi? Ma come fai a paragonare un calciatore con un operaio?

Facciamo la situazione inversa: se il povero cristo che lavora in acciaieria, col posto garantito, improvvisamente lo obbligassero a trasferirsi in Culonia, cosa farebbe? Punterebbe i piedi (sapendo che il suo contratto glielo permette) oppure accetterebbe senza colpo ferire per fare il bene dell'azienda?

Su, siamo realistici, e se dobbiamo incazzarci perchè questi guadagnano troppo, prendiamocela per primi con noi stessi, che li foraggiamo a forza di biglietti, abbonamenti tv, merchandising, giornali e tutto ciò che circonda il dorato mondo dell'entertainment.

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La questione del rifiuto del trasferimento, però, è più delicata, perchè entrano in gioco anche delle dinamiche familiari che sono slegate da quelle economiche: se anche guadagno 10 milioni l'anno, e mi obbligano a trasferirmi ad Istanbul piuttosto che a Kiev, costringendomi o a portarmi dietro i figli o a vederli pochissimo, magari mi girano le palle, nonostante i soldi.

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ho capito Pippoz ma quanti di noi sono stati o sono costretti ad "emigrare" fuori dalla propria città per poter lavorare e guadagnarsi da vivere? e magari non per prendere chissa cosa ma per normali stipendi, con la differenza che magari nella propria città non trovavi lavoro o quel tipo di lavoro....qua la questione è diversa, se te vai a Kiev da Istanbul per prendere 10 milioni o 7 milioni o 5 che siano, non è roba da spiccioli, cioè i soldi non te li regala nessuno...se fai il calciatore e riesci a sfondare, per almeno 20 anni la vita sarà cosi, e penso che uno lo deve sapere...altrimenti potevi fare l'agricoltore e rimanere fino alla morte sul tuo bel pezzo di terra... e chi ha fatto l'operaio su piattaforme petrolifere? oppure chi sta segnato con ditte italiane e poi questi hanno appalti fuori nazione e ti dicono o ci vai o cambi lavoro? cioè se si devono adattare i poracci, che si adattino anche loro che poracci non sono...anche perchè sta cosa di cui si parla colpirà pochissimi giocatori di serie A, quindi neanche la maggioranza di tutti i professionisti (solo se consideriamo A e B poi)

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:clap: :clap: :clap: :clap:

 

Quoto iddiocristo, anche per esperienza vista sulla pelle di mio padre. Pur di portare a casa li soldi pe campà se fatto un culo come un capanno anche in giro per il mondo. Dovrebbero stà solo muti e fasse 800 esami de coscienza prima de parlà. Annassero a morì ammazzati per ogni euro che guadagnano in più di noi senza rispetto.

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Ma che discorsi qualunquisti sono questi? Ma come fai a paragonare un calciatore con un operaio?

Facciamo la situazione inversa: se il povero cristo che lavora in acciaieria, col posto garantito, improvvisamente lo obbligassero a trasferirsi in Culonia, cosa farebbe? Punterebbe i piedi (sapendo che il suo contratto glielo permette) oppure accetterebbe senza colpo ferire per fare il bene dell'azienda?

Su, siamo realistici, e se dobbiamo incazzarci perchè questi guadagnano troppo, prendiamocela per primi con noi stessi, che li foraggiamo a forza di biglietti, abbonamenti tv, merchandising, giornali e tutto ciò che circonda il dorato mondo dell'entertainment.

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..errore..

Modificato da classe86_

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Sciopero,Lega A e Aic si vedono martedi'

Campana 'piccoli passi avanti. Congelarlo? Decidono giocatori'

 

(ANSA) - ROMA, 17 SET - Aggiornato a martedi' l'incontro tra Assocalciatori e Lega di A per rinnovare il contratto collettivo e scongiurare lo sciopero del 25-26/9. 'Sono stati fatti dei piccoli passi avanti, non esagerati - ha detto il presidente dell'Aic Sergio Campana - Sciopero congelato? Non lo so, prima dovremo sentire i calciatori perche' l'azione di protesta e' partita direttamente da loro'.

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e se scioperassero gli italiani dal calcio?(definizione pura di utopia) sa che risate...

 

il mio primo passo è quello di non rinnovare l'abbonamento tv, ultimo baluardo calcistico a casa mia, poi dopo quello, mi potrò considerare fuori dal giro :ph34r:

Modificato da JaCkDaN1e

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