Vai al contenuto
bartolelli

SI E' SUICIDATO MARIO MONICELLI

Messaggi raccomandati

Ieri alle nove di sera è finita un’epoca. Si sono chiusi per sempre gli occhi di Mario Monicelli. Nessuno, meglio di lui, ci ha raccontato la storia d’Italia. Dopo di lui il silenzio. Fino agli ultimi giorni della sua vita non ha fatto che seguire con passione e pietas i contorti percorsi esistenziali degli italiani, dai tempi del dopoguerra. L’ironia, il disincanto, la ferocia e la tenerezza con cui ci guardava, nascondeva un amore autentico e sofferto per le sorti del nostro popolo.

Mario Monicelli è scomparso portandosi via il cinema. Il grande schermo ha perso se stesso e il suo ultimo grande artista. L’Italia e il mondo stanno andando da un’altra parte e non hanno più bisogno di chi li racconta, perché la memoria è ridotta a somma di ricordi sparsi e casuali. L’italiano che stava nel cuore di Monicelli è il Sordi della grande guerra, un cialtrone egoista, che tuttavia, al momento opportuno, alza sempre la testa e muore da eroe. Ascoltando le parole di Monicelli in questi ultimi anni, non si sente più la voce allegra e “cattiva” d’un tempo, che l’ha fatto grande

Sono sicuro che nella decisione di togliersi la vita, al di là della solitudine e della malattia che lo avevano messo in ginocchio, ha avuto un ruolo decisivo la disperazione: tirando le somme della sua esistenza si è forse reso conto di non essere servito a nulla, di non aver migliorato l’Italia, neanche d’un pelo, con tutti i suoi capolavori.

Mario Monicelli ci lascia un’opera immensa, la testimonianza di una passione civile che non esiste più. Monicelli è morto giovane. Oggi l’Italia è in lutto, non solo il cinema. Il paese deve a Monicelli gran parte del suo prestigio. Le sue ultime parole sono urla in difesa della cultura italiana, della sua bellezza, del suo talento, della sua storia. È morto da rivoluzionario d’altri tempi, col candore del ragazzo che è sempre stato.

 

di Vincenzo Cerami

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ci ha lasciato in eredità un bel pezzo del novecento e quella comicità italiana che, man mano sostituita dalla risata piú facile e di cultura globale, già da un po' sta sparendo e presto purtroppo non farà ridere piú nessuno.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.