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mister

"Omicidio Stradale"

Messaggi raccomandati

http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/...adale-13651929/

 

In arrivo un nuovo reato è l'"omicidio stradale"

Rivoluzione per il Codice Penale e per il mondo della sicurezza: la commissione trasporti è al lavoro per evitare definitivamente che nel caso di incidenti mortali i responsabili possano nella pratica contare su pene detentive contenute

 

"Stiamo lavorando per introdurre un nuovo reato: quello di omicidio stradale". Così il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati Mario Valducci anticipa una delle novità più rivoluzionarie in tema di sicurezza stradale.

 

Si tratta di una proposta, e l'iter legislativo lo spiega lo stesso Valducci: "Nelle prossime settimane presenteremo un provvedimento per introdurre nel codice penale l'omicidio stradale come nuova fattispecie di reato". Ma la modifica al Codice Penale potrebbe viaggiare spedita più di quanto si possa immaginare perché c'è una battaglia, sommersa, nel mondo della sicurezza stradale, ed è quella che combattono le tante associazione di vittime della strada per trasformare l'omicidio colposo in omicidio volontario per i pirati della strada che uccidono qualcuno in incidenti stradali.

 

Una battaglia che vede tante forze in campo che confluiscono nell'appoggiare l'istituzione del nuovo tipo di reato. Motivo? E' - di fatto - l'unico modo per evitare definitivamente che nel caso di incidenti mortali i responsabili possano nella pratica contare su pene detentive contenute.

 

"Si deve uscire dalla sottovalutazione del reato e del danno - ci ha spiegato Giuseppa Cassaniti presidente dell'Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada) - occorre chiamare con il giusto nome l'omicidio commesso sulla strada da chi guida nelle condizioni e nei modi atti ad uccidere, non più incidente ma crimine. Dobbiamo riaffermare il valore della vita, un bene indisponibile, inalienabile e sacro".

 

D'altra parte il fatto che ormai la sicurezza stradale sia un'emergenza ormai è un fatto che non sfugge più a nessuno: secondo le ultime rilevazioni Istat su base annuale infatti ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 849. E non è un caso che la stessa Unione Europea abbia fissato per il 2020 un nuovo obiettivo, quello di una riduzione del 50% di morti e feriti da incidente stradale.

 

Un obiettivo oggi lontanissimo e apparentemente irraggiungibile. Ma a forza di controlli più capillari, nuove normative più severe e di colossali campagne di sensibilizzazione, qualcosa succederà. Questa, almeno, la teoria (e la speranza) di tutti coloro che lavorano nel mondo della sicurezza stradale.

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Per me non ci sarebbe nemmeno bisogno di un nuovo reato.

Basterebbe interpretare correttamente le leggi vigenti.

Se uno va a cento su una strada dove il limite è 50 e ammazza qualcuno non può essere omicidio colposo.

Lo dico da una vita.

L'auto usata in modo scorretto diventa un'arma mortale.

Chi la guida in modo pericoloso ne è responsabile e ne deve rispondere.

Si all'omicidio volontario da subito.

 

Ciaps 

Modificato da callea

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Per me non ci sarebbe nemmeno bisogno di un nuovo reato.

Basterebbe interpretare correttamente le leggi vigenti.

Se uno va a cento su una strada dove il limite è 50 e ammazza qualcuno non può essere omicidio colposo.

Lo dico da una vita.

L'auto usata in modo scorretto diventa un'arma mortale.

Chi la guida in modo pericoloso ne è responsabile e ne deve rispondere.

Si all'omicidio volontario da subito.

 

Ciaps 

1904525[/snapback]

Per uccidere una persona basta investirla a 40 km orari. Non sempre la velocità è la responsabile. Esempio:

 

dove a uccidere non è stata la velocità.

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mi sembra totalmente inutile farne un reato specifico

 

è sufficiente mettere un'aggravante tipo " omicidio dovuto a violazione delle norme di sicurezza stradale"

 

altrimenti per i discendenti dei Savoia occorrerebbe istituire il reato di "omicidio da yacht"

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Per me non ci sarebbe nemmeno bisogno di un nuovo reato.

Basterebbe interpretare correttamente le leggi vigenti.

Se uno va a cento su una strada dove il limite è 50 e ammazza qualcuno non può essere omicidio colposo.

Lo dico da una vita.

L'auto usata in modo scorretto diventa un'arma mortale.

Chi la guida in modo pericoloso ne è responsabile e ne deve rispondere.

Si all'omicidio volontario da subito.

 

Ciaps 

1904525[/snapback]

Per uccidere una persona basta investirla a 40 km orari. Non sempre la velocità è la responsabile. Esempio:

 

dove a uccidere non è stata la velocità.

1904531[/snapback]

 

Puoi ammazzare una persona anche rispettando il codice.

 

Puoi ammazzare anche a 5 all'ora in retromarcia.

 

In tal caso è omicidio colposo. Una disgrazia può accadere a tutti.

 

Ma io parlavo di un'altra cosa.

 

Ciaps

Modificato da callea

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Sottoscrivo tutto quanto ha scritto fino a quì callea.

 

E' ora di finirla, anche con questo "giustificazionismo" latente per cui sembra che gli incidenti sono tutti figli del caso o della fatalità, sia che si rispettino le regole della circolazione sia quando queste vengono "allegramente" infrante.

Modificato da torquemada

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http://www.repubblica.it/motori/sicurezza/...adale-13651929/

 

In arrivo un nuovo reato è l'"omicidio stradale"

Rivoluzione per il Codice Penale e per il mondo della sicurezza: la commissione trasporti è al lavoro per evitare definitivamente che nel caso di incidenti mortali i responsabili possano nella pratica contare su pene detentive contenute

 

"Stiamo lavorando per introdurre un nuovo reato: quello di omicidio stradale". Così il Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati Mario Valducci anticipa una delle novità più rivoluzionarie in tema di sicurezza stradale.

 

Si tratta di una proposta, e l'iter legislativo lo spiega lo stesso Valducci: "Nelle prossime settimane presenteremo un provvedimento per introdurre nel codice penale l'omicidio stradale come nuova fattispecie di reato". Ma la modifica al Codice Penale potrebbe viaggiare spedita più di quanto si possa immaginare perché c'è una battaglia, sommersa, nel mondo della sicurezza stradale, ed è quella che combattono le tante associazione di vittime della strada per trasformare l'omicidio colposo in omicidio volontario per i pirati della strada che uccidono qualcuno in incidenti stradali.

 

Una battaglia che vede tante forze in campo che confluiscono nell'appoggiare l'istituzione del nuovo tipo di reato. Motivo? E' - di fatto - l'unico modo per evitare definitivamente che nel caso di incidenti mortali i responsabili possano nella pratica contare su pene detentive contenute.

 

"Si deve uscire dalla sottovalutazione del reato e del danno  -  ci ha spiegato Giuseppa Cassaniti presidente dell'Aifvs (Associazione italiana familiari e vittime della strada) - occorre chiamare con il giusto nome l'omicidio commesso sulla strada da chi guida nelle condizioni e nei modi atti ad uccidere, non più incidente ma crimine. Dobbiamo riaffermare il valore della vita, un bene indisponibile, inalienabile e sacro".

 

D'altra parte il fatto che ormai la sicurezza stradale sia un'emergenza ormai è un fatto che non sfugge più a nessuno: secondo le ultime rilevazioni Istat su base annuale infatti ogni giorno in Italia si verificano in media 598 incidenti stradali che provocano la morte di 13 persone e il ferimento di altre 849. E non è un caso che la stessa Unione Europea abbia fissato per il 2020 un nuovo obiettivo, quello di una riduzione del 50% di morti e feriti da incidente stradale.

 

Un obiettivo oggi lontanissimo e apparentemente irraggiungibile. Ma a forza di controlli più capillari, nuove normative più severe e di colossali campagne di sensibilizzazione, qualcosa succederà. Questa, almeno, la teoria (e la speranza) di tutti coloro che lavorano nel mondo della sicurezza stradale.

1904506[/snapback]

:quoto::quoto::quoto:

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Sottoscrivo tutto quanto ha scritto fino a quì callea.

 

E' ora di finirla, anche con questo "giustificazionismo" latente per cui sembra che gli incidenti sono tutti figli del caso o della fatalità, sia che si rispettino le regole della circolazione sia quando queste vengono "allegramente" infrante.

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