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CAPPUCCINO KID

SOCHI 2014

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SQUALIFICATA PER DOPING EVI SACHENBACHER, INVECE PER FRULLANI IL CIO NON SI PRONUNCIA

 

Evi Sachenbacher è stata ufficialmente esclusa dai Giochi, mentre su capo del nostro William Frullani il Cio per il momento non si pronuncia. La 33enne biathleta tedesca è risultata positiva il 17 febbraio al dymetylpentylamine, la stessa sostanza utilizzata da Frullani. Alla tedesca sono stati cancellati tutti i risultati ottenuti a Sochi. La polizia tedesca ha anche perquisito le abitazioni in patria dell'atleta.

 

Intanto il Comitato Olimpico ucraino ha annunciato la positività della sciatrice di fondo Marina Lisogor.

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certo che, personalmente, ritengo l'aver vinto 2 argenti e il resto bronzi una grossa delusione.

 

era andata di merda a Vancouver con un solo oro e un solo argento ma a Sochi neanche un oro..

 

a Torino 2006: 5 ori (ma giocavamo in casa), a Salt Lake City 2002: 4 ori e 4 argenti, a Nagano 1998: 2 ori e 6 argenti, a Lillehammer 1994: 7 ori e 5 argenti.

 

siamo veramente diventati un Paese di Serie B anche alle Olimpiadi proprio come nel calcio. Che lo sport sia anch'esso lo specchio di questo Paese?

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certo che, personalmente, ritengo l'aver vinto 2 argenti e il resto bronzi una grossa delusione.

 

era andata di merda a Vancouver con un solo oro e un solo argento ma a Sochi neanche un oro..

 

a Torino 2006: 5 ori (ma giocavamo in casa), a Salt Lake City 2002: 4 ori e 4 argenti, a Nagano 1998: 2 ori e 6 argenti, a Lillehammer 1994: 7 ori e 5 argenti.

 

siamo veramente diventati un Paese di Serie B anche alle Olimpiadi proprio come nel calcio. Che lo sport sia anch'esso lo specchio di questo Paese?

Io credo che una olimpiade come quella di Lillehammer non la vivremo più.

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Io credo che una olimpiade come quella di Lillehammer non la vivremo più.

Togli credo ... 20 medaglie , 7 oro , quarti assoluti nel medagliere con fenomeni come la Di Centa ( 2 oro e 2 bronzo ) la Compagnoni, Tomba e il miracolo nella staffetta di fondo maschile

Quella era la valanga azzurra

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l'Olanda che è un paese che non ha manco una collina ha 8 ori. voglio dire, un paese che si è specializzato solo e soltanto nel pattinaggio in velocità. ma cazzo hanno vinto 8 ori, mica 2.

 

La Bielorussia, uguale, ne ha vinti 5, la Polonia 4, Cina e Corea del Sud 3, Repubblica Ceca 2, Giappone, Regno Unit, Slovacchia e Ucraina 1.

 

NOI ZERO. abbiamo più o meno la stessa posizione dell'Australia alle Olimpiadi invernali, pur avendo una tradizione agli sport invernali agli antipodi.

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era dal 1980, a Lake Placid, che l'Italia non vinceva neanche un oro. a me sembra, sportivamente parlando, una questione grave.

grave anche il fatto che non mi pare di leggere sui quotidiani sportivi di questo andamento fallimentare.

"bravi lo stesso", sfortune e quasi esaltazione del buon quarto posto.

 

in altri lidi questo cammino fallimentare avrebbe sicuramente determinato una profonda riflessione sulle proprie risorse, sui metodi di allenamento e, minimo, cambi al vertice.

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era dal 1980, a Lake Placid, che l'Italia non vinceva neanche un oro. a me sembra, sportivamente parlando, una questione grave.

grave anche il fatto che non mi pare di leggere sui quotidiani sportivi di questo andamento fallimentare.

"bravi lo stesso", sfortune e quasi esaltazione del buon quarto posto.

 

in altri lidi questo cammino fallimentare avrebbe sicuramente determinato una profonda riflessione sulle proprie risorse, sui metodi di allenamento e, minimo, cambi al vertice.

 

ma, come scritto sopra, questo andamento rispecchia esattamente in nostro Paese che è il Paese dove, in politica come nello sport come nelle grandi realtà industriali o dei servizi pubblici/privati, spesso i cambi al vertice non esistono - anzi, ancor meno ci sono proprio quando sono necessari dopo esperienze più che fallimentari. addirittura rischi di essere promosso a ministro!

 

tra le varie porcherie, ancora ricordo quella schifezza tutta nostrana alla cerimonia di apertura di Londra 2012 con la nostra squadra olimpica che era forzosamente preceduta da una selva di teste pelate e capelli bianchi (unico caso tra le altre centinaia di squadre), i dirigenti poltronati.

 

http://www1.pictures.zimbio.com/pc/London+Olympic+Games+2012+Opening+Ceremony+LmAxe-oU5XVl.jpg

 

http://www2.pictures.zimbio.com/gi/2012+Olympic+Games+Opening+Ceremony+vVxlYjpg7JUl.jpg

 

http://www.refinedguy.com/wp-content/uploads/2012/07/olympic-opening-ceremonies-2012-italy.jpeg

Modificato da Aghy

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Il problema è il cambio generazionali e il Dio denaro....

 

sì. ma prima di tutto il problema è che chi è al vertice sta al vertice perché ce l'ha messo qualcuno e nessuno lo schioda salvo spostarlo in qualche altro posto e ruolo (è un pò come la "tattica" rodata della chiesa nei confronti dei preti pedofili spostati di luogo in luogo a provocare danni altrove). stai alle ferrovie? hai fatto disastri? te la cavi con una buonuscita milionaria e forse un ministero..

 

ma soprattutto, al vertice non ci arrivi MAI perché sei bravo, sulla base del tuo profilo e delle tue capacità, ma sulla base di chi hai intorno e della tua appartenenza a qualche famiglia specifica. forse in passato, nello sport, come in altri ambiti sopra menzionati, tutto questo meccanismo già funzionava esattamente come oggi ma i risultati ci reggevano a galla. ora che i risultati scarseggiano, ci sono nuovi avversari e questa politica sta definitivamente presentando i suoi frutti amari.

 

e improvvisamente non si parla più di esperienze fallimentari. tutto scorre nella normalità come se, ad esempio, la nostra partecipazione alle olimpiadi (eravamo una delle squadre più numerose) sia solo un'apparizione carnevalesca o inutile (e costosa).

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sì. ma prima di tutto il problema è che chi è al vertice sta al vertice perché ce l'ha messo qualcuno e nessuno lo schioda salvo spostarlo in qualche altro posto e ruolo (è un pò come la "tattica" rodata della chiesa nei confronti dei preti pedofili spostati di luogo in luogo a provocare danni altrove). stai alle ferrovie? hai fatto disastri? te la cavi con una buonuscita milionaria e forse un ministero..

 

ma soprattutto, al vertice non ci arrivi MAI perché sei bravo, sulla base del tuo profilo e delle tue capacità, ma sulla base di chi hai intorno e della tua appartenenza a qualche famiglia specifica. forse in passato, nello sport, come in altri ambiti sopra menzionati, tutto questo meccanismo già funzionava esattamente come oggi ma i risultati ci reggevano a galla. ora che i risultati scarseggiano, ci sono nuovi avversari e questa politica sta definitivamente presentando i suoi frutti amari.

 

e improvvisamente non si parla più di esperienze fallimentari. tutto scorre nella normalità come se, ad esempio, la nostra partecipazione alle olimpiadi (eravamo una delle squadre più numerose) sia solo un'apparizione carnevalesca o inutile (e costosa).

Purtroppo è come nei settori del lavoro. Ai posti di comando ci mettono persone che non sono competenti della materia e sono li solo perchè hanno un appoggio.

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in realtà se ho ben capito questa era un'olimpiade di transizione perché, eccetto kostner e zoeggler che sicuramente non ci saranno, c'è stato un ricambio generazionale in quasi tutte le discipline. Ponendo come obiettivo le olimpiadi del 2018 in corea del sud

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in realtà se ho ben capito questa era un'olimpiade di transizione perché, eccetto kostner e zoeggler che sicuramente non ci saranno, c'è stato un ricambio generazionale in quasi tutte le discipline. Ponendo come obiettivo le olimpiadi del 2018 in corea del sud

 

questa dello spostare gli eventuali e ipotetici obiettivi e successi agli anni successivi (e dunque non concentrarsi sul presente concreto) è una brutta abitudine che sta prendendo piede sempre di più anche al di fuori dei campi della politica e dell'economia (lì è già da qualche anno che dovremmo essere fuori dalla crisi).

 

la realtà, il presente, ci dice che abbiamo fatto pena alle olimpiadi invernali di Sochi 2014 (peggio di Vancouver secondo me dove avevamo vinto meno medaglie ma un oro lo avevi strappato) e che comunque sarà molto difficile fare peggio di così in futuro, in corea del sud, a meno che non facciamo la fine della Giamaica del bob.

 

eravamo una delle squadre numericamente più numerose. come hanno lavorato in questi ultimi 4 anni? sapendo che era un "anno di transizione"? e perché allora è stata mandata una squadra numericamente così imponente? penso che, proporzionalmente, siamo la squadra che ha fallito di più se si mettono sul piatto il numero di medaglie vinte e il loro valore assieme al numero di partecipanti per ogni squadra olimpica (eccezion fatta per l'Australia che è un partecipante relativamente recente).

 

intanto ieri alla Domenica Sportiva: "tante medaglie per l'Italia". un incredibile esempio di come in tv e sulla stampa ammorbidiscano la realtà rendendola più "elastica". il medagliere finale è impietoso. non siamo neanche in Serie B nelle Olimpiadi invernali. io ci metterei in Lega Pro. quanto sto incazzato.

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Repubblica.it Medagliere senza oro: lo specchio dell'Italia sportiva

La critica, generale: l'Italia non ha vinto neppure un oro, e non succedeva da 34 anni. La difesa di Giovanni Malagò, capo dello sport: però abbiamo tre medaglie in più di quattro anni fa, e comunque un paese non si giudica dal medagliere. Su questo siamo d'accordo: già dopo Londra, a chi vaneggiava di un' Italia superpotenza sportiva mondiale in quanto "nel G8 del medagliere" veniva fatto notare che un' occhiata alle statistiche europee su pratica sportiva, alfabetizzazione motoria, numero di atleti laureati o comunque in possesso di diploma, bastava e avanzava per avere un'idea della reale posizione italiana, che annaspa nei bassifondi del continente. Quindi: un medagliere come quello di Sochi è in fondo più onesto rispetto a quello di Londra, rispecchia meglio cosa siamo: un paese che si sta impoverendo in tutto, quindi anche nello sport, settore della vita pubblica abbandonato da decenni.

 

Non è certo colpa di Malagò o dei suoi uomini se le Olimpiadi ci hanno offerto, stavolta, una fotografia non sgranata del declino. Sarà invece anche colpa sua se lo sport italiano reagirà allo scivolone nella perfieria del mondo continuando a proporre un modello ormai esausto, sfinito: soldi pubblici erogati a pioggia per finanziare il macchinone che gestisce le federazioni, poca e invecchiata specializzazione, tecnici in fuga verso stipendi migliori, rapporto con la base affidato alla buona volontà di società sportive o enti di promozione schiantati dalla crisi e dalla mancanza di strutture, delega alle società militari della gestione (e sovvenzione) degli atleti di vertice. E' un modello che viaggia rapidamente verso il capolinea, tenuto in piedi da risultati ancora accettabili nei Giochi estivi grazie alle piccole e benedette sacche di eccellenza italiane - la scherma, il tiro a volo, i piccoli sport dove la concorrenza globale è meno tremenda - ma già a terra in quelli invernali, dove in due edizioni l'Italia ha vinto appena 13 medaglie, delle quali una d'oro. La Svizzera, per dire, ne ha vinte 11 e sei d'oro, solo a Sochi.

 

Il lavoro da fare è dunque immane, e non tocca certo solo a Malagò. Quella sua frase così condivisibile - un Paese non si giudica dal medagliere - spesa dopo un' Olimpiade non felice, dovrebbe essere recepita subito da chi avrà nei prossimi mesi, forse anni, la responsabilità di occuparsi di sport in Italia. Non soltanto il Coni, ma anche e soprattutto il governo. Chiarendo che gli spiccioli dedicati ai progetti-scuola, che assomigliano a un penoso tentativo di pulirsi la coscienza, non riusciranno a invertire neppure un po' la tendenza. Chiarendo che gli atleti bravi nascono in una società che fa dell'attività fisica e poi dello sport dilettantistico e agonistico un valore, una risorsa, e non un problema. Malagò, che ha non a caso strizzato entrambi gli occhi a Renzi, potrà contare sull'amico Delrio, che avrà con ogni probabilità la delega per lo sport. Speriamo che il Coni non usi i suoi eccellenti rapporti con il governo soltanto per la missione olimpica di Roma 2024. Un paese non si giudica dal medagliere. Ma neppure da una candidatura.

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io penso che anche il doping c'entri nel nostro calo generale

gli anni d'oro dello sport italiano corrispondono agli anni d'oro del ciclismo italiano (e del doping)

 

ultimamente il doping nuovo e buono ce l'hanno gli spagnoli

Modificato da cesenticerqua

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ancora titoli strambi. praticamente un trionfo azzurro a Sochi.

 

http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/24-02-2014/sochi-bilancio-l-italia-sono-giochi-rilancio-80122388520.shtml

 

poi leggi le centinaia di commenti sotto degli utenti di facebook e ti rendi conto che i giornali hanno ufficialmente sbroccato.

Modificato da Aghy

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