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RUGBY DI ALTO LIVELLO - TOPIC UNICO

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Comunque, nel 2020 scade l'accordo sia per la partecipazione al 6N sia per la partecipazione al PRO12 delle franchigie Italiane, ed allora vedremo quanto ci considerano.

Faccio in tempo ad andare a Cardiff l'anno prossimo quindi... :lol:

E' l'ultima chance, non posso mancarla! :rotfl2:

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Faccio in tempo ad andare a Cardiff l'anno prossimo quindi... :lol:

E' l'ultima chance, non posso mancarla! :rotfl2:

Ma guarda che non è un'invenzione mia, comunque ancora tre anni ce li hai di tempo, ma se dici ci puoi andare anche venerdì prossimo, giocano alle 12.30......avviate. :lol::lol: :lol:

Modificato da torquemada

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Ma guarda che non è un'invenzione mia, comunque ancora tre anni ce li hai di tempo, ma se dici ci puoi andare anche venerdì prossimo, giocano alle 12.30......avviate. :lol::lol: :lol:

voglio andare a vedere l'Italia a Cardiff e quindi a occhio ho una sola occasione o al massimo due (2018 e forse 2020 se ancora ci saremo). Ma l'anno prossimo voglio andare.

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Ultima partita del Sei Nazioni, litigando un po' con moglie e suocera conquisto il diritto di vedermela in TV...avevo il sospetto che non ne valesse la pena ma fiduciosamente ci provo.

Ammiro l'Inno scozzese "Flowers of Scotland" (inno anti-inglese e tanto mi basta per farmelo piacere), che avevo avuto il piacere di vivere di persona a Murrayfield alcuni anni fa.

Prima strofa con l'accompagnamento delle cornamuse, seconda e ultima strofa cantata "a cappella" (solo voce) da tutti gli Scozzesi, con il rimbombo della copertura e la perfetta acustica dello stadio di Edimburgo...da brividi anche in TV, dal vivo è quasi commovente.

Poi le cose belle (per noi) sono finite lì....massacrati dalla Scozia che quest'anno ci è stata notevolmente superiore.

Finale 29-0 forse anche eccessivo, nel primo tempo abbiamo sbagliato 3 calci piazzabilissimi con Canna, sarebbero stati 9 punti che ci avrebbero tenuto in partita.

Ma bisogna infilarli i pali.

Nel secondo tempo avremmo anche meritato una meta, siamo stati anche 10 minuti in superiorità numerica per un cartellino giallo a uno Scozzese.

Ma niente punti...le grandi squadre ne fanno in media 10 di punti, quando sono in superiorità numerica. Noi zero.

Qualcosa vorrà dire.

Quest'anno più che il cucchiaio di legno abbiamo fatto l'intero servizio di posate, O'Shea sarà anche bravo ma alla fine i risultati sono peggio di Brunel, almeno finora.

Ora ci saranno a giugno i test match nell'altro Emisfero, ma ci penseremo più avanti.

Voglio pensare solo a questo Sei Nazioni: diciamo che è stato interlocutorio...O'Shea ha iniziato a seminare, ha detto che i risultati saranno alterni ma alla fine arriveremo a competere per vincere il Torneo.

Sono un po' perplesso, perché cose simili le aveva dette anche Brunel, e probabilmente anche altri prima di lui (Mallett no....lui è rimasto famoso per il geniale "Italiani no buoni a rugby"....quanto c'aveva ragione il buon Nick :sigh: ).

Se è vero che nel 2020 scade l'accordo per la nostra partecipazione al Sei Nazioni, vedremo cosa si inventeranno da qui a 3 anni per guadagnarsi un eventuale rinnovo.

Ad oggi non ce lo meriteremmo, pur ammettendo che da 20 anni a questa parte PROBABILMENTE passi avanti sono stati fatti.

Ma è poi vero?

La Nazionale del 1997-1999, quella che si è guadagnata l'ammissione al Sei Nazioni, aveva battuto Francia, Irlanda, mi sembra anche il Galles e la Scozia....e da tutti è unanimemente considerata la Nazionale italiana più forte di sempre.

Quindi che ci sia qualcosa di sbagliato nella politica rugbystica in Italia negli ultimi 20 anni?

Intanto mi organizzo per Cardiff 2018, birra a stordimento e via....se fosse l'ultima o penultima possibilità va colta senza alcun dubbio. :lol:

Modificato da altoforno

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Ultima partita del Sei Nazioni, litigando un po' con moglie e suocera conquisto il diritto di vedermela in TV...avevo il sospetto che non ne valesse la pena ma fiduciosamente ci provo.

Ammiro l'Inno scozzese "Flowers of Scotland" (inno anti-inglese e tanto mi basta per farmelo piacere), che avevo avuto il piacere di vivere di persona a Murrayfield alcuni anni fa.

Prima strofa con l'accompagnamento delle cornamuse, seconda e ultima strofa cantata "a cappella" (solo voce) da tutti gli Scozzesi, con il rimbombo della copertura e la perfetta acustica dello stadio di Edimburgo...da brividi anche in TV, dal vivo è quasi commovente.

Poi le cose belle (per noi) sono finite lì....massacrati dalla Scozia che quest'anno ci è stata notevolmente superiore.

Finale 29-0 forse anche eccessivo, nel primo tempo abbiamo sbagliato 3 calci piazzabilissimi con Canna, sarebbero stati 9 punti che ci avrebbero tenuto in partita.

Ma bisogna infilarli i pali.

Nel secondo tempo avremmo anche meritato una meta, siamo stati anche 10 minuti in superiorità numerica per un cartellino giallo a uno Scozzese.

Ma niente punti...le grandi squadre ne fanno in media 10 di punti, quando sono in superiorità numerica. Noi zero.

Qualcosa vorrà dire.

Quest'anno più che il cucchiaio di legno abbiamo fatto l'intero servizio di posate, O'Shea sarà anche bravo ma alla fine i risultati sono peggio di Brunel, almeno finora.

Ora ci saranno a giugno i test match nell'altro Emisfero, ma ci penseremo più avanti.

Voglio pensare solo a questo Sei Nazioni: diciamo che è stato interlocutorio...O'Shea ha iniziato a seminare, ha detto che i risultati saranno alterni ma alla fine arriveremo a competere per vincere il Torneo.

Sono un po' perplesso, perché cose simili le aveva dette anche Brunel, e probabilmente anche altri prima di lui (Mallett no....lui è rimasto famoso per il geniale "Italiani no buoni a rugby"....quanto c'aveva ragione il buon Nick :sigh: ).

Se è vero che nel 2020 scade l'accordo per la nostra partecipazione al Sei Nazioni, vedremo cosa si inventeranno da qui a 3 anni per guadagnarsi un eventuale rinnovo.

Ad oggi non ce lo meriteremmo, pur ammettendo che da 20 anni a questa parte PROBABILMENTE passi avanti sono stati fatti.

Ma è poi vero?

La Nazionale del 1997-1999, quella che si è guadagnata l'ammissione al Sei Nazioni, aveva battuto Francia, Irlanda, mi sembra anche il Galles e la Scozia....e da tutti è unanimemente considerata la Nazionale italiana più forte di sempre.

Quindi che ci sia qualcosa di sbagliato nella politica rugbystica in Italia negli ultimi 20 anni?

Intanto mi organizzo per Cardiff 2018, birra a stordimento e via....se fosse l'ultima o penultima possibilità va colta senza alcun dubbio. :lol:

Per Cardiff potrei pure aggregarmi...

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Ultima partita del Sei Nazioni, litigando un po' con moglie e suocera conquisto il diritto di vedermela in TV...avevo il sospetto che non ne valesse la pena ma fiduciosamente ci provo.

Ammiro l'Inno scozzese "Flowers of Scotland" (inno anti-inglese e tanto mi basta per farmelo piacere), che avevo avuto il piacere di vivere di persona a Murrayfield alcuni anni fa.

Prima strofa con l'accompagnamento delle cornamuse, seconda e ultima strofa cantata "a cappella" (solo voce) da tutti gli Scozzesi, con il rimbombo della copertura e la perfetta acustica dello stadio di Edimburgo...da brividi anche in TV, dal vivo è quasi commovente.

Poi le cose belle (per noi) sono finite lì....massacrati dalla Scozia che quest'anno ci è stata notevolmente superiore.

Finale 29-0 forse anche eccessivo, nel primo tempo abbiamo sbagliato 3 calci piazzabilissimi con Canna, sarebbero stati 9 punti che ci avrebbero tenuto in partita.

Ma bisogna infilarli i pali.

Nel secondo tempo avremmo anche meritato una meta, siamo stati anche 10 minuti in superiorità numerica per un cartellino giallo a uno Scozzese.

Ma niente punti...le grandi squadre ne fanno in media 10 di punti, quando sono in superiorità numerica. Noi zero.

Qualcosa vorrà dire.

Quest'anno più che il cucchiaio di legno abbiamo fatto l'intero servizio di posate, O'Shea sarà anche bravo ma alla fine i risultati sono peggio di Brunel, almeno finora.

Ora ci saranno a giugno i test match nell'altro Emisfero, ma ci penseremo più avanti.

Voglio pensare solo a questo Sei Nazioni: diciamo che è stato interlocutorio...O'Shea ha iniziato a seminare, ha detto che i risultati saranno alterni ma alla fine arriveremo a competere per vincere il Torneo.

Sono un po' perplesso, perché cose simili le aveva dette anche Brunel, e probabilmente anche altri prima di lui (Mallett no....lui è rimasto famoso per il geniale "Italiani no buoni a rugby"....quanto c'aveva ragione il buon Nick :sigh: ).

Se è vero che nel 2020 scade l'accordo per la nostra partecipazione al Sei Nazioni, vedremo cosa si inventeranno da qui a 3 anni per guadagnarsi un eventuale rinnovo.

Ad oggi non ce lo meriteremmo, pur ammettendo che da 20 anni a questa parte PROBABILMENTE passi avanti sono stati fatti.

Ma è poi vero?

La Nazionale del 1997-1999, quella che si è guadagnata l'ammissione al Sei Nazioni, aveva battuto Francia, Irlanda, mi sembra anche il Galles e la Scozia....e da tutti è unanimemente considerata la Nazionale italiana più forte di sempre.

Quindi che ci sia qualcosa di sbagliato nella politica rugbystica in Italia negli ultimi 20 anni?

Intanto mi organizzo per Cardiff 2018, birra a stordimento e via....se fosse l'ultima o penultima possibilità va colta senza alcun dubbio. :lol:

E' passata una buona generazione di giocatori, su cui Berbizier, Mallet e Bruinel hanno costruito qualche piccolo passo avanti, ma senza una programmazione, senza franchigie che vanno a giocare tornei come il Pro12, senza una Eccellenza di livello superiore ma soprattutto senza numero di tesserati tra cui pescare talenti e senza soldi per finire i campionati - vedere Zebre - è difficile, se non impossibile, fare meglio.

 

Nel 2020 - parole di Mauro Bergamasco - scadono sia l'accordo per il 6N che quello per il Pro12, ma senza giocatori BBBBOOOONNNNIIII - che costano e pure parecchio - non andremo oltre, perché i nostri - Italiani - numeri sono sconfortanti, guarda caso i migliori anche questa volta sono stati due van Schalkwyk e Parisse non propriamente italici.

 

Siamo lo specchio di quello che pagano le nostre franchigie in Pro12, che prendono sonore sorbastrelle quasi sempre e che si possono solo permettere giocatori oramai logori come Muliaina o Paulo Filho.

 

Così, ma dove vogliamo andare, purtroppo.

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E' passata una buona generazione di giocatori, su cui Berbizier, Mallet e Bruinel hanno costruito qualche piccolo passo avanti, ma senza una programmazione, senza franchigie che vanno a giocare tornei come il Pro12, senza una Eccellenza di livello superiore ma soprattutto senza numero di tesserati tra cui pescare talenti e senza soldi per finire i campionati - vedere Zebre - è difficile, se non impossibile, fare meglio.

 

Nel 2020 - parole di Mauro Bergamasco - scadono sia l'accordo per il 6N che quello per il Pro12, ma senza giocatori BBBBOOOONNNNIIII - che costano e pure parecchio - non andremo oltre, perché i nostri - Italiani - numeri sono sconfortanti, guarda caso i migliori anche questa volta sono stati due van Schalkwyk e Parisse non propriamente italici.

 

Siamo lo specchio di quello che pagano le nostre franchigie in Pro12, che prendono sonore sorbastrelle quasi sempre e che si possono solo permettere giocatori oramai logori come Muliaina o Paulo Filho.

 

Così, ma dove vogliamo andare, purtroppo.

io credo che le Accademie (pure se molto criticate) vadano bene per selezionare una discreta base di giovani giocatori (che mi sembra mediamente più ampia anche solo rispetto a 10 anni fa).

I problemi grossi nascono quando i giocatori diventano "grandi".

Lì si perdono, anche se qualcosa abbiamo prodotto (Canna ha sbagliato 3 calci piazzabili in Scozia, ma complessivamente è uno dei primi Italiani di nascita e formazione a poter fare il mediano di apertura in questo tipo di Torneo...mi sembra che l'unico prima di lui sia stato Andrea Marcato...e poi al massimo per un anno o due...Bocchino è durato anche meno, e non mi piaceva affatto).

Dobbiamo migliorare tanto, e purtroppo in questi anni ho l'impressione che si siano buttati via tanti soldi (pubblici) con le franchigie (soprattutto Aironi e poi le Zebre, ma anche la Benetton Treviso pur essendo privata ha goduto di fior di rimborsi) per ottenere risultati pietosi.

L'errore è quello secondo me: va ripensata la nostra partecipazione al Pro12.

Oppure va ripensato proprio il Pro12, mettendo anche una "serie B" in cui possa retrocedere l'ultima o le ultime due, in modo da aumentare il livello di stimolo per le nostre partecipanti.

Ma non so se i Celtici abbiano questa intenzione. Non credo.

Altrimenti ricreare un campionato italiano degno di questo nome...ma investendo in giocatori e impianti....non come prima.

Modificato da altoforno

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io credo che le Accademie (pure se molto criticate) vadano bene per selezionare una discreta base di giovani giocatori (che mi sembra mediamente più ampia anche solo rispetto a 10 anni fa).

I problemi grossi nascono quando i giocatori diventano "grandi".

Lì si perdono, anche se qualcosa abbiamo prodotto (Canna ha sbagliato 3 calci piazzabili in Scozia, ma complessivamente è uno dei primi Italiani di nascita e formazione a poter fare il mediano di apertura in questo tipo di Torneo...mi sembra che l'unico prima di lui sia stato Andrea Marcato...e poi al massimo per un anno o due...Bocchino è durato anche meno, e non mi piaceva affatto).

Dobbiamo migliorare tanto, e purtroppo in questi anni ho l'impressione che si siano buttati via tanti soldi (pubblici) con le franchigie (soprattutto Aironi e poi le Zebre, ma anche la Benetton Treviso pur essendo privata ha goduto di fior di rimborsi) per ottenere risultati pietosi.

L'errore è quello secondo me: va ripensata la nostra partecipazione al Pro12.

Oppure va ripensato proprio il Pro12, mettendo anche una "serie B" in cui possa retrocedere l'ultima o le ultime due, in modo da aumentare il livello di stimolo per le nostre partecipanti.

Ma non so se i Celtici abbiano questa intenzione. Non credo.

Altrimenti ricreare un campionato italiano degno di questo nome...ma investendo in giocatori e impianti....non come prima.

Per carità tu fai un ragionamento corretto, ma la base è importante, direi è tutto.

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29-0 con la Scozia

65 punti presi in un'altra partita

 

ITALIA FUORI DAL 6 NAZIONI PER FAVORE

E' come un bambino perseguitato dai bulli

Modificato da cesenticerqua

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29-0 con la Scozia

65 punti presi in un'altra partita

 

ITALIA FUORI DAL 6 NAZIONI PER FAVORE

E' come un bambino perseguitato dai bulli

BASTA IL CALCIO IN ITALIA !!!!!! E' BULLIZZATO DA UNA SQUADRA E DA TROPPA GENTE !!!!!

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29-0 con la Scozia

65 punti presi in un'altra partita

 

ITALIA FUORI DAL 6 NAZIONI PER FAVORE

E' come un bambino perseguitato dai bulli

Io non capisco.

Perché fuori?

Tutte le nazionali che negli altri sport perdono sempre devono abbandonare? Tipo l'Australia che li gioca a fare i mondiali di calcio?

Senza offesa ma un tifoso che non ha una vera cultura di uno sport (inteso come averlo seguito fin da ragazzo, averci giocato e via discorrendo) perché deve dire certe cose quando chi vive per questo sport sente l'onore di giocare un torneo del genere?

Uscite dalla mentalità del calcio, e non parlo delle parole facili del fairplay e via discorrendo, intendo la mentalità di chi ha squadre e nazionali forti nel calcio e quindi è anche abituata ai successi.

Nel rugby non è così perché noi non siamo così. Siamo come può essere un Australia come detto poc'anzi o una Polonia nel calcio o un'Irlanda nel basket.

Io veramente non capisco. È come se un tifoso occasionale di calcio dicesse a te tifoso della ternana che devi vergognarti e capire che devi smettere perché sei "bullizzato"... tutto questo perché magari ti segue da poco e potrebbe dirti che non hai mai vinto niente nemmeno tu.

ma più semplicemente, a te, se l'Italia del rugby perde cosa cambia?

Orgoglio nazionale? E c'è vergogna nel sostenere la propria squadra a prescindere? O fa più onore ritirarsi perché gli altri sono più forti?

Nel rugby sta cosa, mi spiace, ma non esiste.

Puoi stare 100 punti a 0, ma non smetto di spingere fino all'ultimo secondo. E vale da qualsiasi lato del risultato la si guardi.

Modificato da Signore dei draghi

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Io non capisco.

Perché fuori?

Tutte le nazionali che negli altri sport perdono sempre devono abbandonare? Tipo l'Australia che li gioca a fare i mondiali di calcio?

Senza offesa ma un tifoso che non ha una vera cultura di uno sport (inteso come averlo seguito fin da ragazzo, averci giocato e via discorrendo) perché deve dire certe cose quando chi vive per questo sport sente l'onore di giocare un torneo del genere?

Uscite dalla mentalità del calcio, e non parlo delle parole facili del fairplay e via discorrendo, intendo la mentalità di chi ha squadre e nazionali forti nel calcio e quindi è anche abituata ai successi.

Nel rugby non è così perché noi non siamo così. Siamo come può essere un Australia come detto poc'anzi o una Polonia nel calcio o un'Irlanda nel basket.

Io veramente non capisco. È come se un tifoso occasionale di calcio dicesse a te tifoso della ternana che devi vergognarti e capire che devi smettere perché sei "bullizzato"... tutto questo perché magari ti segue da poco e potrebbe dirti che non hai mai vinto niente nemmeno tu.

ma più semplicemente, a te, se l'Italia del rugby perde cosa cambia?

Orgoglio nazionale? E c'è vergogna nel sostenere la propria squadra a prescindere? O fa più onore ritirarsi perché gli altri sono più forti?

Nel rugby sta cosa, mi spiace, ma non esiste.

Puoi stare 100 punti a 0, ma non smetto di spingere fino all'ultimo secondo. E vale da qualsiasi lato del risultato la si guardi.

si, può essere.

ma vedo che quando tra le due squadre c'è molta differenza di punteggio (diciamo sopra i 20 punti), sia l'una che l'altra non giocano più come all'inizio della partita.

Fa eccezione forse la Nuova Zelanda che ti fa il culo dall'inizio alla fine senza cambiare mai.

Comunque concordo sul fatto che giocare il Sei Nazioni è un onore...ma mi domando fino a che punto meritiamo questo onore.

La politica del rugby mondiale è di includere quante più Nazioni "emergenti" possibili nei Tornei di più alto livello (l'Italia nel Sei Nazioni, l'Argentina nel Torneo dell'Emisfero Sud con All Blacks, Australia e Sudafrica; il Giappone nel Torneo con le Isole del Pacifico: Samoa, Fiji, Tonga). Tra tutte queste squadre noi siamo quelli messi peggio, al momento.

Secondo me la politica del rugby in Italia si è cullata sugli allori di fine Millennio....sarebbe ora di svegliarsi perché senza vittorie, anzi sempre con sonore sconfitte, il giocattolo si rompe.

Ovviamente non mi riferisco ai grandissimi appassionati...ma per crescere un movimento ha bisogno anche degli "occasionali"...che poi si appassionano e diventano grandi appassionati.

Ma la mia paura è un'altra.....più che ritirarci noi dal Sei Nazioni, mi sa che presto non ci vorranno più gli altri...Inghilterra e Francia spesso hanno parlato di nostra estromissione dal Torneo.

Fino a quando la Scozia, Nazionale storica, era al nostro livello, più o meno, potevamo anche dire: ma che volete?

Ora che siamo veramente gli ultimi, e ormai da diversi anni, qualche rischio in più lo corriamo...

Per questo dico che bisogna darsi una svegliata.

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si, può essere.

ma vedo che quando tra le due squadre c'è molta differenza di punteggio (diciamo sopra i 20 punti), sia l'una che l'altra non giocano più come all'inizio della partita.

Fa eccezione forse la Nuova Zelanda che ti fa il culo dall'inizio alla fine senza cambiare mai.

 

Per carità, ovviamente a livello mentale, quando hai 30 punti di vantaggio sei naturalmente portato a risparmiarti un pò, ma il concetto di questo è un'altro, ovvero che per rispetto dell'avversario non devi smettere di giocare come a dirgli "sei scarso, non infierisco".

Non so se mi sono spiegato.

 

 

Comunque concordo sul fatto che giocare il Sei Nazioni è un onore...ma mi domando fino a che punto meritiamo questo onore.

La politica del rugby mondiale è di includere quante più Nazioni "emergenti" possibili nei Tornei di più alto livello (l'Italia nel Sei Nazioni, l'Argentina nel Torneo dell'Emisfero Sud con All Blacks, Australia e Sudafrica; il Giappone nel Torneo con le Isole del Pacifico: Samoa, Fiji, Tonga). Tra tutte queste squadre noi siamo quelli messi peggio, al momento.

Secondo me la politica del rugby in Italia si è cullata sugli allori di fine Millennio....sarebbe ora di svegliarsi perché senza vittorie, anzi sempre con sonore sconfitte, il giocattolo si rompe.

 

Il fatto è quello che dicevo già qualche post dietro.

 

Siamo la sesta nazione. Scarsi per il sei nazioni, forti per il resto di europa. Siamo in un limbo. Se facessi un sei nazioni B probabilmente lo vinceremmo con buona continuità. La domanda è, meglio essere la scarsa del torneo piu forte o quella forte del torneo più scarso?

 

 

Ovviamente non mi riferisco ai grandissimi appassionati...ma per crescere un movimento ha bisogno anche degli "occasionali"...che poi si appassionano e diventano grandi appassionati.

Ma la mia paura è un'altra.....più che ritirarci noi dal Sei Nazioni, mi sa che presto non ci vorranno più gli altri...Inghilterra e Francia spesso hanno parlato di nostra estromissione dal Torneo.

Fino a quando la Scozia, Nazionale storica, era al nostro livello, più o meno, potevamo anche dire: ma che volete?

Ora che siamo veramente gli ultimi, e ormai da diversi anni, qualche rischio in più lo corriamo...

Per questo dico che bisogna darsi una svegliata.

 

Che ci si debba dare una svegliata, fuori da ogni dubbio. Questo per me è pacifico!

 

Però ripeto, dobbiamo anche uscire dalla logica che abbiamo creato con altri sport che, per fortuna, ci vedono spesso protagonisti.

 

 

 

si, può essere.

ma vedo che quando tra le due squadre c'è molta differenza di punteggio (diciamo sopra i 20 punti), sia l'una che l'altra non giocano più come all'inizio della partita.

Fa eccezione forse la Nuova Zelanda che ti fa il culo dall'inizio alla fine senza cambiare mai.

Comunque concordo sul fatto che giocare il Sei Nazioni è un onore...ma mi domando fino a che punto meritiamo questo onore.

La politica del rugby mondiale è di includere quante più Nazioni "emergenti" possibili nei Tornei di più alto livello (l'Italia nel Sei Nazioni, l'Argentina nel Torneo dell'Emisfero Sud con All Blacks, Australia e Sudafrica; il Giappone nel Torneo con le Isole del Pacifico: Samoa, Fiji, Tonga). Tra tutte queste squadre noi siamo quelli messi peggio, al momento.

Secondo me la politica del rugby in Italia si è cullata sugli allori di fine Millennio....sarebbe ora di svegliarsi perché senza vittorie, anzi sempre con sonore sconfitte, il giocattolo si rompe.

Ovviamente non mi riferisco ai grandissimi appassionati...ma per crescere un movimento ha bisogno anche degli "occasionali"...che poi si appassionano e diventano grandi appassionati.

Ma la mia paura è un'altra.....più che ritirarci noi dal Sei Nazioni, mi sa che presto non ci vorranno più gli altri...Inghilterra e Francia spesso hanno parlato di nostra estromissione dal Torneo.

Fino a quando la Scozia, Nazionale storica, era al nostro livello, più o meno, potevamo anche dire: ma che volete?

Ora che siamo veramente gli ultimi, e ormai da diversi anni, qualche rischio in più lo corriamo...

Per questo dico che bisogna darsi una svegliata.

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Io non capisco.

Perché fuori?

Tutte le nazionali che negli altri sport perdono sempre devono abbandonare? Tipo l'Australia che li gioca a fare i mondiali di calcio?

Senza offesa ma un tifoso che non ha una vera cultura di uno sport (inteso come averlo seguito fin da ragazzo, averci giocato e via discorrendo) perché deve dire certe cose quando chi vive per questo sport sente l'onore di giocare un torneo del genere?

Uscite dalla mentalità del calcio, e non parlo delle parole facili del fairplay e via discorrendo, intendo la mentalità di chi ha squadre e nazionali forti nel calcio e quindi è anche abituata ai successi.

Nel rugby non è così perché noi non siamo così. Siamo come può essere un Australia come detto poc'anzi o una Polonia nel calcio o un'Irlanda nel basket.

Io veramente non capisco. È come se un tifoso occasionale di calcio dicesse a te tifoso della ternana che devi vergognarti e capire che devi smettere perché sei "bullizzato"... tutto questo perché magari ti segue da poco e potrebbe dirti che non hai mai vinto niente nemmeno tu.

ma più semplicemente, a te, se l'Italia del rugby perde cosa cambia?

Orgoglio nazionale? E c'è vergogna nel sostenere la propria squadra a prescindere? O fa più onore ritirarsi perché gli altri sono più forti?

Nel rugby sta cosa, mi spiace, ma non esiste.

Puoi stare 100 punti a 0, ma non smetto di spingere fino all'ultimo secondo. E vale da qualsiasi lato del risultato la si guardi.

ai mondiali o altre competizioni ci vai se ti qualifichi e ogni mondiale ti devi qualificare

al 6 nazioni ci siamo arrivati per i buoni risultati che stavamo facendo, è un torneo ad invito

da quasi subito però è stato chiaro che non eravamo assolutamente all'altezza

ed ora è chiaro che siamo degli intrusi incapaci di arrivare al livello delle altre

 

se vai a fare un'orgia con tutti amici di Rocco e tu c'hai un cazzetto da comodino, nessuna avrà interesse alle tue prestazioni, anzi rischi di essere ridicolizzati dagli altri che partecipano e da chi guarda e riceve la prestazione

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quello che dice Il Signore dei Draghi e quello che dice Cesenticerqua sono due facce della stessa medaglia.

Siamo nel limbo.

Anche il Board del 6Nazioni sa che non ci sono valide alternative a noi in Europa.

La Georgia vince spesso il Campionato Europeo (il 6Nazioni B per rendere l'idea...)....come ho sempre detto un test match con loro potremmo anche farlo (in Italia, visto che loro sono gli "sfidanti".....come noi vincemmo a Grenoble, loro dovrebbero venire a vincere a Roma se vogliono il nostro posto...).

Ma un 6 Nazioni con la Georgia al posto dell'Italia (cosa che non accadrà MAI perché la Georgia non è in grado di batterci, tanto meno in casa nostra....ne sono convinto al 100 per 100) che appeal potrebbe avere per la Francia e gli Anglosassoni? Nessuno.

Anche perché poi la Georgia farebbe peggio dell'Italia, quindi non è un'alternativa possibile.

Potrebbero solo tornare al 5Nazioni, ma credo che non vorrebbero realmente farlo neanche loro...il 6Nazioni è bello così, con noi dentro.

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ai mondiali o altre competizioni ci vai se ti qualifichi e ogni mondiale ti devi qualificare

al 6 nazioni ci siamo arrivati per i buoni risultati che stavamo facendo, è un torneo ad invito

da quasi subito però è stato chiaro che non eravamo assolutamente all'altezza

ed ora è chiaro che siamo degli intrusi incapaci di arrivare al livello delle altre

 

se vai a fare un'orgia con tutti amici di Rocco e tu c'hai un cazzetto da comodino, nessuna avrà interesse alle tue prestazioni, anzi rischi di essere ridicolizzati dagli altri che partecipano e da chi guarda e riceve la prestazione

 

Se parliamo di interessi, allora parliamo di quelli economici.

Per il trofeo una squadra in piu sono comunque più partite. Ce poco da discutere.

 

Sul fatto che poi le altre 5 nazioni non ti vogliano, trattandosi come dici tu, di un trofeo a inviti, saranno loro a chiedere la tua etromissione.

 

Non devono chiederla i tifosi, che come tali, dovrebbero sostenere la squadra sempre e comuque.

 

Tanto per citare l'orgia, se sono i partecipanti che ti dicono di non andarci più puoi anche non andarci più, ma non sarai sicuramente tu, ridicolizzato o meno, a decidere di andartene perchè non ti senti all'altezza.

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quello che dice Il Signore dei Draghi e quello che dice Cesenticerqua sono due facce della stessa medaglia.

Siamo nel limbo.

Anche il Board del 6Nazioni sa che non ci sono valide alternative a noi in Europa.

La Georgia vince spesso il Campionato Europeo (il 6Nazioni B per rendere l'idea...)....come ho sempre detto un test match con loro potremmo anche farlo (in Italia, visto che loro sono gli "sfidanti".....come noi vincemmo a Grenoble, loro dovrebbero venire a vincere a Roma se vogliono il nostro posto...).

Ma un 6 Nazioni con la Georgia al posto dell'Italia (cosa che non accadrà MAI perché la Georgia non è in grado di batterci, tanto meno in casa nostra....ne sono convinto al 100 per 100) che appeal potrebbe avere per la Francia e gli Anglosassoni? Nessuno.

Anche perché poi la Georgia farebbe peggio dell'Italia, quindi non è un'alternativa possibile.

Potrebbero solo tornare al 5Nazioni, ma credo che non vorrebbero realmente farlo neanche loro...il 6Nazioni è bello così, con noi dentro.

 

A me la cosa che sconvolge sono quelli che chiedono di andarcene.

Perchè fossero le altre nazionali, potrei anche accettarlo.

Ma il fatto che sia chi si connota come "tifoso" fa strano. veramente.

Soprattutto perchè, come gia ben spiegato, non è che stiamo rubando il posto a chissa quale nazionale forte.

 

Smettiamo e che facciamo? andiamo a vincere il "seinazioni B"? e poi ti immagini tutti questi pseudo tifosi a dire "è facile, vinciamo sempre, che palle, vogliamo le nazionali forti"

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Smettiamo e che facciamo? andiamo a vincere il "seinazioni B"? e poi ti immagini tutti questi pseudo tifosi a dire "è facile, vinciamo sempre, che palle, vogliamo le nazionali forti"

si, è concreto il rischio che questo possa accadere.

non bisogna mollare, ma bisognerebbe correggere gli errori che sono stati fatti, a tutti i livelli.

sarà una banalità, ma per me è stato un errore abbandonare il Flaminio per l'Olimpico.

L'Olimpico strapieno è uno spettacolo, per carità....ma se non lo riempi non fai un figurone.

Mentre l'atmosfera del Flaminio gremito era coinvolgente....anche se perdevi.

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Mi piacerebbe sapere come si sia organizzata a livello tecnico ed economico la federazione in questi anni....da un punto di vista di chi ha elementi e capacità per fare una analisi e dare un giudizio argomentato e profondo...io onestamente non sono in grado....perchè secondo me il punto è quello: dobbiamo continuare a "soffrire" con queste prestazioni nel 6nazioni ok, però vediamo bene le prospettive e se si sta lavorando per crescere davvero.

L'impressione, parlando qui di rugby, per carità, ma pur sempre italiano, è che ci sia una deriva "italiana" come negli altri sport....perchè l'Italia è questa...purtroppo...quando si sono inseriti dirigenti, avvocati, giornalisti, mestieranti vari. Nel calcio (come altrove, ma giusto per fare un esempio) si sono avuti i risultati peggiori: basti citare gli anni "bui" della nazionale anni '50-'60....

C'è una organizzazione/programmazione seria?

Ci sono riscontri numerici e qualitativi dell'aumento della pratica di base?

Gli italiani "culturalmente" seguono questo sport e la pratica (penso ai bambini, si mandano a fare rugby anzichè, per dire, calcio, o si ha paura?)

Si sta investendo in impianti (non credo) a livello locale e anche di prime squadre?

Perchè non si riescono a coinvolgere centri urbani più grandicelli (che magari possono portare più praticanti)?

Si sta cercando di migliorare settori giovanili e franchigie?

Perchè non c'è almeno una franchigia romana e una del sud? mancano i praticanti?

Si sta cercando di innalzare con investimenti anche privati il livello del campionato italiano (anche con acquisti di giocatori di qualità?)

A livello di scuola rugby abbiamo ancora un grande gap? (penso alla continua mancanza di un "calciatore" sui piazzati affidabilissimo come i "10" delle altre, ad esempio, i mediani di mischia di quest'anno non mi dispiacciono ma per anni per me sono mancati, se parliamo di pari livello con le altre...faccio degli esempi qui...poi chiedo venia per la mia non totale conoscenza del rugby dal punto di vista tecnico-tattico)...

Modificato da chetestraceki

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Il problema grande è che anche se dal 2000 (anno di ingresso nel sei nazioni) la federazione avesse sempre lavorato in modo eccellente (utopia ma è un esempio per estremizzazione) ad oggi avremmo a stento una prima generazione di giocatori "figli" del movimento e dell'organizzazione della federazione. E per me, serve almeno una seconda o, meglio ancora, terza generazione di questi giocatori.

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http://rugby1823.blogosfere.it/post/562538/rugby-europe-la-romania-e-cuttitta-zittiscono-la-georgia

 

Da questo articolo su rugby1823 si conferma quello che dicevo ieri: la Georgia non può seriamente pensare di batterci, visto che ha perso 8-7 contro la Romania nell'ultimo turno del 6Nazioni B, finendo seconda dietro i rumeni, pur essendo in partenza la favorita.

Non ricordo esattamente il risultato di Italia-Romania all'ultima Coppa del Mondo del 2015, ma fu una vittoria netta e senza grossi patemi (fu più difficile battere il Canada, ma con la Romania fu agevole).

Premesso doverosamente che ogni partita va giocata al massimo dell'intensità e che noi non possiamo permetterci di snobbare nessuno, direi che i valori tra noi e il resto d'Europa fuori dal Sei Nazioni sono abbastanza marcati.

 

P.S.: oggi sono 20 anni esatti da Francia-Italia 32-40.

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http://rugby1823.blogosfere.it/post/562524/caos-zebre-gavazzi-milano-o-roma-le-soluzioni-ideali

 

In quest'altro articolo, invece, ci sono alcune risposte alle domande poste giustamente da chetestraceki, date direttamente dal Presidente della FIR Gavazzi.

Ognuno tragga le sue conclusioni.

 

 

http://rugby1823.blogosfere.it/post/562526/affari-italiani-dietrofront-gavazzi-tutti-i-fallimenti-del-numero-1

 

Altro interessantissimo articolo sul Presidente della FIR Gavazzi e sulle domande poste da chetestraceki.

 

 

http://rugby1823.blogosfere.it/post/562601/intervista-esclusiva-gavazzi-fallimenti-io-la-vedo-diversamente

 

 

E, per concludere, questa è la risposta del Presidente della FIR.

Alla fine, le domande che mi sono posto sull'argomento vedo che sono molto pertinenti, pur non essendo un "tecnico"....ma molte cose, spesso, si risolvono solo usando un ragionamento logico, cosa del tutto strana per noi italiani.....se proseguiamo così a livello organizzativo di federazione, ciao ciao

Il rugby, sport molto anglosassone nella mentalità, ci impone un modo di ragionare e fare diverso da quello latino, se non ci adattiamo (portando la nostra vitalità latina in questo mondo) nel rugby non se ne esce, siamo fuori....

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Alla fine, le domande che mi sono posto sull'argomento vedo che sono molto pertinenti, pur non essendo un "tecnico"....ma molte cose, spesso, si risolvono solo usando un ragionamento logico, cosa del tutto strana per noi italiani.....se proseguiamo così a livello organizzativo di federazione, ciao ciao

Il rugby, sport molto anglosassone nella mentalità, ci impone un modo di ragionare e fare diverso da quello latino, se non ci adattiamo (portando la nostra vitalità latina in questo mondo) nel rugby non se ne esce, siamo fuori....

anche i Francesi e gli Argentini sono Latini.

Ma hanno squadre forti...in più i Francesi sono una delle Federazioni più ricche, mentre di certo non si può dire la stessa cosa degli Argentini.

Eppure ci bastonano (quasi) sempre entrambe.

Qualcosa non quadra in Italia.

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anche i Francesi e gli Argentini sono Latini.

Ma hanno squadre forti...in più i Francesi sono una delle Federazioni più ricche, mentre di certo non si può dire la stessa cosa degli Argentini.

Eppure ci bastonano (quasi) sempre entrambe.

Qualcosa non quadra in Italia.

In Francia i sono più praticanti di rugby che di calcio.

Questo fa MOLTO la differenza

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