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La carne rossa favorisce il cancro (by OMS)

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è un articolo molto semplicistico (direi tipico di Libero). Nella prima parte si dice fine ottobre dati parziali e insufficienti per stabilire scientificamente che "la carne fa ammalare di tumore quanto l'amianto e le sigarette". L'uscita improvvida che ha scatenato i media di tutto il mondo porta la firma dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro,

mentre in realtà, semplicemente, la carne rossa lavorata è stata messa nella stessa categoria dell'amianto e delle sigarette. Ossia, è sicuramente cancerogena ma non si dice 'quanto' sia cancerogena. Che lo è meno di sigarette e amianto è stato detto da subito. La carne rossa non lavorata è stata messa solo fra quelle probabili, anche questo da subito.

 

La parte centrale non dice sostanzialmente nulla, mentre la parte finale è una replica di parte 'italiana' che sposta il problema fino ad un certo punto (cioè, che noi usiamo additivi diversi dagli USA è vero, ma apparentemente il problema delle carni rosse dipende proprio dall'essere carni rosse - per certe differenze chimiche con le carni bianche che non dipendono dalla lavorazione - e anche da alcune sostanze e lavorazioni - nitrati, affumicatura etc. - che sono usati pure da noi).

 

Che poi magari la carne statunitense sarà anche peggio, ma non è questo il punto

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L'ho sentito, dice che lo studio che ha portato all'allarme è credibile , che l'aumento di rischio rispetto, per dire, al fumo è comunque modesto e che può essere un ulteriore monito contro le diete i per proteiche... Non mi pare che dica le stesse cose dell'articolo di libero, anzi, è una conferma dei risultati

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L'ho sentito, dice che lo studio che ha portato all'allarme è credibile , che l'aumento di rischio rispetto, per dire, al fumo è comunque modesto e che può essere un ulteriore monito contro le diete i per proteiche... Non mi pare che dica le stesse cose dell'articolo di libero, anzi, è una conferma dei risultati

 

a me la parte che ha colpito di più è stata quella in cui dice che, alla fine di tutto, la cosa più importante è lo stile di vita. Punto. Fine delle pugnette e degli allarmismi generalisti. E, se per far passare un messaggio, devo sparare cazzate che hanno un'eco clamorosa, solo perché ci sono della casse di risonanza prezzolate (o spregiudicate), mi sa meglio tenermi il clamoroso aumento di cancro. Com'era, scusa? Dal 5,6 al 6,8? Ma andate a fare in culo.

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a me la parte che ha colpito di più è stata quella in cui dice che, alla fine di tutto, la cosa più importante è lo stile di vita. Punto. Fine delle pugnette e degli allarmismi generalisti. E, se per far passare un messaggio, devo sparare cazzate che hanno un'eco clamorosa, solo perché ci sono della casse di risonanza prezzolate (o spregiudicate), mi sa meglio tenermi il clamoroso aumento di cancro. Com'era, scusa? Dal 5,6 al 6,8? Ma andate a fare in culo.

l'aumento che dici tu è se mangi 50 grammi di carne lavorata al giorno. Che è pochissimo. Per dire, io i miei due etti di wurstel di pollo me li facevo fuori tranquillo in un pasto, anche perchè non sono mica tante calorie.

Sono abbastanza convinto che c'è gente che si mangia anche due o tre etti di carne lavorata al giorno, e per quanto dubito che l'aumento di rischio sia proporzionale, avere l'8 o 9% di probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore invece che il 5.6 un pò di differenza la fa.

Poi, non è come fumare, ma non è neanche una cazzata

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in Italia, per dire, si è arrivati a mangiare circa 190 grammi di carne al giorno (in media, quindi ci starà pure chi se ne fa fuori 3/4 etti fra lavorata e non lavorata). E c'è gente che praticamente la carne bianca la schifa proprio. In quei casi l'aumento di rischio mica è limitato al 17/18% (e anche nel caso di consumo medio). Cambiare lo stile di vita vuol dire pure questo, evitare di farsi fuori due-tre etti di carne al giorno

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l'aumento che dici tu è se mangi 50 grammi di carne lavorata al giorno. Che è pochissimo. Per dire, io i miei due etti di wurstel di pollo me li facevo fuori tranquillo in un pasto, anche perchè non sono mica tante calorie.

Sono abbastanza convinto che c'è gente che si mangia anche due o tre etti di carne lavorata al giorno, e per quanto dubito che l'aumento di rischio sia proporzionale, avere l'8 o 9% di probabilità di sviluppare un certo tipo di tumore invece che il 5.6 un pò di differenza la fa.

Poi, non è come fumare, ma non è neanche una cazzata

 

non è l'8-9% in senso assoluto, ma l'8-9% in più di una possibilità che sarebbe al 5,6% per altri motivi. Occhio a quello che scriviamo.

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volevo dire che se la probabilità di base è un 5.6%, e a fronte di un consumo di 50 grammi al giorno la porti a circa il 6.5, a fronte di un consumo di 2-3 etti al giorno è plausibile che la porti intorno all'8/9%

quindi nella mia valutazione sarebbe proprio l'8/9% in assoluto, non in più (in piu sarebbe tipo il 3%)

 

che naturalmente è solo una mia valutazione, ma finchè non dicono che mangiare 50 grammi al giorno o 2-300 è uguale, io mi attengo a un principio cautelativo di proporzionalità

 

in altri termini (e arrotondo al 20% di aumento per semplicità):

se la base è 5.5% , e aumento il rischio del 20% di 5,5 arrivo a 6,6% a fronte del consumo di 50 g di carne lavorata al giorno.

Se l'aumento di rischio fosse proporzionale, a fronte di un consumo di 3 etti (cioè sei volte tanto), l'aumento sarebbe in assoluto del 6,6%, arrivando quindi circa al 12 % assoluto di probabilità di sviluppare quel tumore. Non credo che ci possa essere una proporzionalità così netta , ma mi pare plausibile che l'aumento 'reale' , a fronte del consumo di questa quantità di carne lavorata, stia da qualche parte fra l'1.1 % dovuto al consumo di 50 grammi e il 6.6 % del consumo di 3 etti (se l'aumento di rischio fosse puramente proporzionale)

Modificato da wild.duck

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in effetti a citare direttamente il rapporto OMS l'hanno messo proprio come dose correlato (cioè, dovrebbe esserci una notevole proporzionalità):

A meta-analysis of colorectal cancer in ten cohort studies reported a statistically significant dose–response relationship, with a 17% increased risk (95% CI 1·05–1·31) per 100 g per day of red meat and an 18% increase (95% CI 1·10–1·28) per 50 g per day of processed meat.

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