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Ma c'entra sto video con quello che dico io? quello che dice quel fulminato vale per tutti gli islamici?

Tu vedi solo bianco o nero come dice bufera, esattamente come fanno gli integralisti.

Quindi un paio de bombe atomiche e risolvemo i problemi...no?

Vabbè dai. Fate come volete.

Tolleranza contro arroganza e violenza.

Poi quando prenderanno il sopravvento sarà troppo tardi per parlarne, anzi non ne potremo proprio più parlare.

 

Stacchiamogli i crocifissi per non urtarli, apriamogli le moschee, rispettiamo le loro abitudini , mente loro accettano lo 0% della nostra vita.

Vagli a parlare di coppie gay...... Poi magari scrivete i sermoni sul Vaticano che non li vuole e però dite che bisogna capire il movimento islamico, comprendere le loro ragioni......però nel mentre, digli magari che sei pure a favore dei diritti gay...........vedi come la prendono

 

Per carità ancora ve piace corre dietro ai fascisti di cadapound però tollerate ste merde.

 

Che capocce lo dico io.

Fate vobis.......va a comprare il velo X mamma dai

Modificato da cesenticerqua

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E va beh allora ve la rigirate sempre come volete voi. Nessuno ha detto di essersi arruolato per ripicca, perché aveva perso qualcuno , ecc.

Si arruolano e vengono indottrinati. A convertire o uccidere i peccatori che non seguono il Corano.

Ma di che parliamo?

Allora al tempo gli americani e alleati dovevano aver paura di bombardare Germania e Italia perché i tedeschi se gli ammazzavi figli e/o genitori si sarebbero incazzati e poi veniva peggio?

Questi sono come i nazisti: o sei uno di loro o devi morire. Perseguono gli omosessuali e i peccatori (praticamente tutti i non islamici).

 

Non ho capito perché si condannano fascisti e nazisti per le loro ideologie e non questi che seguono alla lettera il Corano che gli dice di uccidere i peccatori, che dice chiaramente di uccidere gli omosessuali, che stuprano donne di religione diversa e poi le comprano come schiave, ecc.

 

No di questi avete paura che si incazzano per i bombardamenti e fate finta di ignorare quello che dicono e quello che perseguono in nome del Corano, però i fascisti ancora lì andate cercando per le leggi razziali eccetera.

 

Ditemi perché questi non dovrebbero essere combattuti come vennero combattuti i nazifascisti

Se ho ben capito, tu sei convinto che i musulmani sono tutti indottrinati, di conseguenza pericolosi e l'unico sistema per andarci d'accordo è che non ci siano musulmani sulla faccia della terra.

 

La mia non è una provocazione, ma la necessità di capire esattamente il tuo pensiero, perché per come lo hai espresso mi sembra di capire che, secondo te, non ci può essere ne dialogo ne coabitazione, o noi o loro.

 

Però, almeno con me, non te incazzà te prego :lol::lol: :lol:

Modificato da torquemada

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Premesso che se andiamo sul discorso geopolitico la questione si fa molto complessa.

Non si possono riassumere in due righe pagine e pagine di storia fra Medio Oriente e Occidente fra Patti, Patti sotto banco, sfruttamento materie prime, ecc.

Lo scacchiere delle alleanze è in continuo movimento e non tutto potrà essere interamente buono e interamente cattivo.

 

 

La colonizzazione mentale che abbiamo però è anche sulla dimensione dell'uomo della strada.Il nostro quotidiano.

 

Non puoi mettere il crocifisso nelle aule perchè li offendi.

 

Non puoi mettere menù con carne di maiale perchè inopportuno.

 

Non puoi dire alle loro donne di togliere il velo perchè così offendi la loro sensibilità.

 

Anche in questo forum c'è contrapposizione Cattolici-Non Cattolici (leggittimo, ognuno crede o non crede in quello che vuole) e da quindi nasce il discorso delle coppie gay.

Ma perchè gli stessi promotori di questi argomenti non girano la questione a qualche Imam: la Moschea di Milano, di Parigi, di Londra accetta di riconoscere il matrimonio gay? Ma non puoi chiedere loro questo perchè offendi la loro fede.

 

Noi (Occidentali) siamo sempre il Male che ha imposto il Proprio Sistema e quindi visto che non abbiamo la coscienza pulita allora dobbiamo portarci sempre il senso di colpa. Vi consiglio di andare a rileggere la storia. Noi siamo figli di battaglie fra Oriente ed Occidente, da Lepanto ecc.

Se oggi viviamo in una società come la nostra e perchè qualcuno si è sporcato le mani in passato e nel bene e nel male ha permesso tutto ciò.

Non viviamo in un mondo giusto: le risorse che stiamo "sprecando" adesso per scrivere due stronzate su un forum di una squadra di calcio le stiamo togliendo ad una parte di mondo che non ha neanche gli occhi per piangere.

Non possiamo vivere tutti i pregi Occidentali poi però ci mettiamo in poltrona e critichiamo l'Occidente perchè siamo ingiusti, perchè siamo belligeranti ecc.

La nostra libertà ha un prezzo: almeno rispettiamoci perchè se non lo facciamo noi non lo faranno neanche loro.

E scusate se scrivo un NOI e un LORO ma una differenza c'è.

E' che ne fate tutta una questione religiosa quando invece è assolutamente in primo luogo una questione politica e ideologica.

 

Non è Corano vs Vangelo, non è uno scontro di civiltà o una guerra di religione, questo è il LORO (cioè dell'Isis) obiettivo.

 

L'Isis sono un esercito di qualche migliaia (lo 0,0019 % dei musulmani del mondo) di nuovi "crociati" armati che hanno conquistato militarmente (con la violenza più brutale e massacrando tutti coloro, a partire da altri musulmani, che si opponevano alla "purezza" del loro progetto politico-ideologico) un territorio tra Siria e Irak (con propaggini in Libia, Nigeria e altri Stati in via di destabilizzazione).

 

E il loro progetto politico-ideologico sta nello stesso loro nome che si sono dati: creare uno "Stato Islamico" ed espellere economicamente, culturalmente, e anche fisicamente l'Occidente, la "modernità", le tentazioni "laiciste" da quelle terre, anche a dispetto e contro chi le abita, quando necessario.

 

Per noi è follia pura da combattere, soprattutto quando viene a cercarci "a casa nostra", ma ha una sua perversa razionalità.

 

 

Cosa opponiamo a questo progetto politico-ideologico?

 

 

Quale è la NOSTRA politica?

 

 

SOLO bombe (dall'alto e possibilmente con i droni, perché le nostre opinioni pubbliche non accettano nemmeno un morto nostro per quella "causa") + tanto filo spinato fisico, sociale e mentale (non contro loro ma contro 1 miliardo e passa di musulmani, compresi quelli che fuggono da loro, comprese le decine di milioni che già vivono tra noi e con noi)?

 

Non mi sembra che funzioni né che abbia funzionato (vedi guerra in Irak , Libia etc.), non è una risposta politica.

 

 

p.s.: penso anche alla sconfitta delle BR, prima che "militarmente" da Dalla Chiesa & co, furono sconfitti politicamente (ma lì c'era gente come Berlinguer, Pertini, Lama etc. che avevano una visione politica forte, non come oggi), isolati dalla massa di cui volevano rendersi interpreti, e da lì iniziarono dissociazioni, "pentimenti"etc. e fu l'inizio della loro fine. Finchè non fu prosciugato il "brodo di coltura" da cui si alimentavano anche gli arresti , il carcere , l'eliminazione anche fisica non produssero effetti veri e duraturi, dopo sì. Non penso a una politica dei "due tempi" (prima la politica poi la guerra) ma senza risposta politica anche quella militare necessaria resta inutile o peggio a volte controproducente.

Modificato da passaparola

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Ma c'entra sto video con quello che dico io? quello che dice quel fulminato vale per tutti gli islamici?

Tu vedi solo bianco o nero come dice bufera, esattamente come fanno gli integralisti.

Quindi un paio de bombe atomiche e risolvemo i problemi...no?

Quello che dice sto fulminato è quello che fanno e dicono quelli dell'Isis, o non è vero manco questo?

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Se ho ben capito, tu sei convinto che i musulmani sono tutti indottrinati, di conseguenza pericolosi e l'unico sistema per andarci d'accordo è che non ci siano musulmani sulla faccia della terra.

 

La mia non è una provocazione, ma la necessità di capire esattamente il tuo pensiero, perché per come lo hai espresso mi sembra di capire che, secondo te, non ci può essere ne dialogo ne coabitazione, o noi o loro.

 

Però, almeno con me, non te incazzà te prego :lol::lol: :lol:

No non fatemi passare per quello che non sono, non fate il giochetto di denigrare chi non la pensa come voi deridendolo come fosse uno stupido.

(La sinistra ci ha perso 20 anni di elezioni)

 

Io NON dico che sono indottrinati tutti i musulmani, dico che lo sono tutti quello dell'Isis con i quali non c'è via diversa di quella usata contro i nazifascisti dei quali sono ancora più integralisti e spietati.

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No non fatemi passare per quello che non sono, non fate il giochetto di denigrare chi non la pensa come voi deridendolo come fosse uno stupido.

(La sinistra ci ha perso 20 anni di elezioni)

 

Io NON dico che sono indottrinati tutti i musulmani, dico che lo sono tutti quello dell'Isis con i quali non c'è via diversa di quella usata contro i nazifascisti dei quali sono ancora più integralisti e spietati.

No io non ti volevo denigrare, e non ho mai pensato che tu sia uno stupido, ne ti ci volevo far passare, io volevo solo capire.

 

E sinceramente mi spiace che tu lo abbia anche solo pensato.

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Vabbè dai. Fate come volete.

Tolleranza contro arroganza e violenza.

Poi quando prenderanno il sopravvento sarà troppo tardi per parlarne, anzi non ne potremo proprio più parlare.

Stacchiamogli i crocifissi per non urtarli, apriamogli le moschee, rispettiamo le loro abitudini , mente loro accettano lo 0% della nostra vita.

Vagli a parlare di coppie gay...... Poi magari scrivete i sermoni sul Vaticano che non li cioè, però dite che bisogna capire il movimento islamico, comprendere le loro ragioni......però figli magari che sei pure a favore dei diritti gay.

Per carità ancora ve piace corre dietro ai fascisti di cadapound però tollerate ste merde.

Che capocce lo dico io.

Fate vobis.......va a comprare il velo X mamma dai

Vabbé niente...la colpa è la mia che te risponno pure.

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E' che ne fate tutta una questione religiosa quando invece è assolutamente in primo luogo una questione politica e ideologica.

 

Non è Corano vs Vangelo, non è uno scontro di civiltà o una guerra di religione, questo è il LORO (cioè dell'Isis) obiettivo.

 

L'Isis sono un esercito di qualche migliaia (lo 0,0019 % dei musulmani del mondo) di nuovi "crociati" armati che hanno conquistato militarmente (con la violenza più brutale e massacrando tutti coloro, a partire da altri musulmani, che si opponevano alla "purezza" del loro progetto politico-ideologico) un territorio tra Siria e Irak (con propaggini in Libia, Nigeria e altri Stati in via di destabilizzazione).

 

E il loro progetto politico-ideologico sta nello stesso loro nome che si sono dati: creare uno "Stato Islamico" ed espellere economicamente, culturalmente, e anche fisicamente l'Occidente, la "modernità", le tentazioni "laiciste" da quelle terre, anche a dispetto e contro chi le abita, quando necessario.

 

Per noi è follia pura da combattere, soprattutto quando viene a cercarci "a casa nostra", ma ha una sua perversa razionalità.

 

 

Cosa opponiamo a questo progetto politico-ideologico?

 

 

Quale è la NOSTRA politica?

 

 

SOLO bombe + tanto filo spinato fisico e mentale (non contro loro ma contro 1 miliardo e passa di musulmani, compresi quelli che fuggono da loro, comprese le decine di milioni che già vivono tra noi e con noi)?

 

Non mi sembra che funzioni né che abbia funzionato (vedi invasione dell'Irak , Libia etc.), non è una risposta politica.

 

 

(segue)

 

Di seguito un interessante editoriale.

 

 

 

Attentati a Parigi, la battaglia culturale che dobbiamo lanciare

(senza le solite ipocrisie) Se i moderati hanno le mani legate, bisogna stanare gli autoinganni e le falsità storiche che nutrono l’estremismo radicale

 

 

Come faccia il terrorismo che tutti, ma proprio tutti, definiscono islamista a non avere nulla a che fare con l’Islam, è qualcosa che dovrebbe, mi pare, richiedere una spiegazione. Che invece non ci viene mai data dai tanti che pure ci ammoniscono con severità a tenere separate le due cose. L’unica spiegazione talvolta offertaci circa l’obbligo di tale separazione starebbe nel fatto che la maggior parte delle vittime del terrorismo suddetto - a Bagdad per esempio, o a Beirut o ad Aleppo o al Cairo - sarebbero in realtà proprio degli islamici. Il che è vero: peccato però che nessuno dei mille attentati commessi in quei luoghi sia mai stato rivendicato, che si sappia, con proclami a base di citazioni di «sure» del Corano e di relative maledizioni contro gli «infedeli»: come invece è la regola quando nel mirino è ieri Parigi o in genere l’Occidente. In realtà, a Bagdad o a Beirut, l’impiego del tritolo o del kalashnikov corrisponde semplicemente al modo oggi più comune da quelle parti di regolare i conflitti politici con gli avversari. L’impiego ad uso bellico dei testi sacri, insomma, è riservato soltanto a noi. Dunque, smettiamola di nasconderci dietro un dito: la religione c’entra eccome. Innanzi tutto perché islamici ferventi e religiosamente motivati sono i terroristi, e poi per un’altra importante ragione.

 

Perché ciò che lega le mani all’islamismo moderato - che senz’altro esiste ed è maggioritario - impedendogli regolarmente di farsi sentire e di opporsi alle imprese sanguinarie degli altri, è per l’appunto il ferreo ricatto della comunanza religiosa. Ed è sempre questo ricatto-vincolo che a suo modo crea nella gran parte dell’opinione pubblica islamica, nelle sterminate folle delle periferie come negli strati più elevati, se non una qualche tacita complicità, certamente l’impossibilità di dissociarsi, di schierarsi realmente contro. Ciò che a propria volta vincola in misura determinante anche l’azione dei governi di quei Paesi.

 

Ma se le cose stanno così, se per l’esistenza del terrorismo è decisiva l’esistenza di questo ampio retroterra costituito e cementato dal fortissimo ruolo identitario della religione, non è forse qui, allora, a proposito di questo ruolo, che l’Occidente dovrebbe impegnarsi in uno scontro, lanciare una sfida? Certe guerre non si vincono solo militarmente grazie alle armi (che pure sono importanti e vanno impiegate fino in fondo) ma anche con altri strumenti.

Non si tratta di dichiarare né una guerra tra civiltà né una guerra tra religioni. Bensì di iniziare un’analisi, una discussione dai toni anche aspri se necessario, sugli effetti che ha avuto per l’appunto il ruolo identitario della religione islamica sulle società dove essa storicamente è stata egemone, una discussione su che cosa sono queste società, e sulle vicende storiche stesse del mondo islamico, forse un po’ troppo incline all’oblio e all’autoassoluzione. Un confronto-scontro con quel mondo di carattere eminentemente culturale. In sostanza lo stesso confronto-scontro che la cultura laico-illuministica occidentale ha avuto per almeno due secoli con il Cristianesimo e con la sua influenza storico-sociale, ma che viceversa si mostra quanto mai restia ad avere oggi con l’Islam. Riducendosi così a menare scandalo, magari, per il mancato ma-trimonio dei gay a Roma ma in pratica a non dire nulla sulla loro impiccagione a Teheran, o sulla lapidazione delle adultere a Islamabad.

Il modo migliore per aiutare l’Islam moderato a liberarsi del ricatto religioso, delle sue paure di lesa solidarietà comunitaria, è proprio quello di incalzarlo a un confronto senza mezzi termini con un punto di vista diverso che non abbia paura della verità. Un punto di vista fatto proprio dai media, dagli scrittori, dagli intellettuali occidentali, che quindi chieda conto di continuo a quell’Islam del perché mai quasi sempre nel suo mondo le donne debbano essere tenute in una condizione di spaventosa inferiorità, perché nei suoi Paesi non si traduca un libro (tranne il Mein Kampf e I Protocolli dei Savi di Sion , con tirature da capogiro), perché non ci sia mai un’importante mostra d’arte, perché costruire una chiesa o una sinagoga debba essere vietato, perché essi non abbiano sottoscritto se non parzialmente le dichiarazioni sui diritti dell’uomo, perché in genere si faccia così poco per debellare l’analfabetismo. Un confronto che chieda il suo giudizio su ognuna di queste cose, e crei l’occasione per ascoltarlo e discuterne. Dare per scontata l’esistenza di un Islam moderato ma poi non cercare un confronto con esso non ha senso.

Un simile confronto potrebbe anche servire a dissipare l’unilateralità vittimistica con cui troppo spesso l’opinione pubblica islamica, anche quella moderata, è portata a vedere il rapporto storico tra il mondo islamico stesso e quello cristiano. Potrebbe servire a ricordare, per esempio, che le Crociate furono soprattutto una debole e caduca risposta (per giunta limitata alla Palestina e poco più) alle immani conquiste militari realizzate dall’Islam nei tre secoli precedenti di territori in parte cristiani come il Nord Africa. O ricordare, per fare un altro esempio, che i massacri compiuti nel 1945 e in seguito dal colonialismo francese in Algeria non hanno avuto certo nulla da invidiare a quelli, ancora più efferati, commessi dalla Turchia mussulmana ai danni dei cristiani in Bulgaria a fine Ottocento.

 

Il terrorismo islamista e il suo richiamo religioso si nutrono in misura notevole degli autoinganni, dell’ignoranza della realtà storica, delle vere e proprie falsificazioni, che hanno più o meno largo corso nelle società che gli stanno dietro, e che da lì arrivano anche alle comunità islamiche in Europa. È di questi succhi velenosi che si nutre la formazione elementare di molti dei suoi adepti. Se a costoro si riuscisse a svuotare un poco l’acqua in cui nuotano, o a chiarirgli appena un po’ le idee prima che imbraccino un mitra, non sarebbe un risultato da poco.

16 novembre 2015 (modifica il 16 novembre 2015 | 17:45)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Premesso che se andiamo sul discorso geopolitico la questione si fa molto complessa.

Non si possono riassumere in due righe pagine e pagine di storia fra Medio Oriente e Occidente fra Patti, Patti sotto banco, sfruttamento materie prime, ecc.

Lo scacchiere delle alleanze è in continuo movimento e non tutto potrà essere interamente buono e interamente cattivo.

 

 

La colonizzazione mentale che abbiamo però è anche sulla dimensione dell'uomo della strada.Il nostro quotidiano.

 

Non puoi mettere il crocifisso nelle aule perchè li offendi.

 

Non puoi mettere menù con carne di maiale perchè inopportuno.

 

Non puoi dire alle loro donne di togliere il velo perchè così offendi la loro sensibilità.

 

Anche in questo forum c'è contrapposizione Cattolici-Non Cattolici (leggittimo, ognuno crede o non crede in quello che vuole) e da quindi nasce il discorso delle coppie gay.

Ma perchè gli stessi promotori di questi argomenti non girano la questione a qualche Imam: la Moschea di Milano, di Parigi, di Londra accetta di riconoscere il matrimonio gay? Ma non puoi chiedere loro questo perchè offendi la loro fede.

 

Noi (Occidentali) siamo sempre il Male che ha imposto il Proprio Sistema e quindi visto che non abbiamo la coscienza pulita allora dobbiamo portarci sempre il senso di colpa. Vi consiglio di andare a rileggere la storia. Noi siamo figli di battaglie fra Oriente ed Occidente, da Lepanto ecc.

Se oggi viviamo in una società come la nostra e perchè qualcuno si è sporcato le mani in passato e nel bene e nel male ha permesso tutto ciò.

Non viviamo in un mondo giusto: le risorse che stiamo "sprecando" adesso per scrivere due stronzate su un forum di una squadra di calcio le stiamo togliendo ad una parte di mondo che non ha neanche gli occhi per piangere.

Non possiamo vivere tutti i pregi Occidentali poi però ci mettiamo in poltrona e critichiamo l'Occidente perchè siamo ingiusti, perchè siamo belligeranti ecc.

La nostra libertà ha un prezzo: almeno rispettiamoci perchè se non lo facciamo noi non lo faranno neanche loro.

E scusate se scrivo un NOI e un LORO ma una differenza c'è.

si, ma seriamente... te credi che chi prova a guardare un po' più in la del fondamentalista sia a favore delle restrizioni religiose o dell'intolleranza verso gli omosessuali? semplicemente perché lo dicono persone di religione non cristiana e quindi per puro spirito di contraddizione? tra "noi" e "loro" ci sono probabilmente delle differenze, anche se io ad esempio spesso trovo meno differenze tra me ed un "loro" laico rispetto che ad un religioso da entrambe le parti. o tra me e un comune cittadino siriano piuttosto che tra politici delle due parti.

vista così ci sarà sempre un "noi" ed un "loro".

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Di seguito un interessante editoriale.

 

 

 

Attentati a Parigi, la battaglia culturale che dobbiamo lanciare

(senza le solite ipocrisie) Se i moderati hanno le mani legate, bisogna stanare gli autoinganni e le falsità storiche che nutrono l’estremismo radicale

 

 

Come faccia il terrorismo che tutti, ma proprio tutti, definiscono islamista a non avere nulla a che fare con l’Islam, è qualcosa che dovrebbe, mi pare, richiedere una spiegazione. Che invece non ci viene mai data dai tanti che pure ci ammoniscono con severità a tenere separate le due cose. L’unica spiegazione talvolta offertaci circa l’obbligo di tale separazione starebbe nel fatto che la maggior parte delle vittime del terrorismo suddetto - a Bagdad per esempio, o a Beirut o ad Aleppo o al Cairo - sarebbero in realtà proprio degli islamici. Il che è vero: peccato però che nessuno dei mille attentati commessi in quei luoghi sia mai stato rivendicato, che si sappia, con proclami a base di citazioni di «sure» del Corano e di relative maledizioni contro gli «infedeli»: come invece è la regola quando nel mirino è ieri Parigi o in genere l’Occidente. In realtà, a Bagdad o a Beirut, l’impiego del tritolo o del kalashnikov corrisponde semplicemente al modo oggi più comune da quelle parti di regolare i conflitti politici con gli avversari. L’impiego ad uso bellico dei testi sacri, insomma, è riservato soltanto a noi. Dunque, smettiamola di nasconderci dietro un dito: la religione c’entra eccome. Innanzi tutto perché islamici ferventi e religiosamente motivati sono i terroristi, e poi per un’altra importante ragione.

 

Perché ciò che lega le mani all’islamismo moderato - che senz’altro esiste ed è maggioritario - impedendogli regolarmente di farsi sentire e di opporsi alle imprese sanguinarie degli altri, è per l’appunto il ferreo ricatto della comunanza religiosa. Ed è sempre questo ricatto-vincolo che a suo modo crea nella gran parte dell’opinione pubblica islamica, nelle sterminate folle delle periferie come negli strati più elevati, se non una qualche tacita complicità, certamente l’impossibilità di dissociarsi, di schierarsi realmente contro. Ciò che a propria volta vincola in misura determinante anche l’azione dei governi di quei Paesi.

 

Ma se le cose stanno così, se per l’esistenza del terrorismo è decisiva l’esistenza di questo ampio retroterra costituito e cementato dal fortissimo ruolo identitario della religione, non è forse qui, allora, a proposito di questo ruolo, che l’Occidente dovrebbe impegnarsi in uno scontro, lanciare una sfida? Certe guerre non si vincono solo militarmente grazie alle armi (che pure sono importanti e vanno impiegate fino in fondo) ma anche con altri strumenti.

Non si tratta di dichiarare né una guerra tra civiltà né una guerra tra religioni. Bensì di iniziare un’analisi, una discussione dai toni anche aspri se necessario, sugli effetti che ha avuto per l’appunto il ruolo identitario della religione islamica sulle società dove essa storicamente è stata egemone, una discussione su che cosa sono queste società, e sulle vicende storiche stesse del mondo islamico, forse un po’ troppo incline all’oblio e all’autoassoluzione. Un confronto-scontro con quel mondo di carattere eminentemente culturale. In sostanza lo stesso confronto-scontro che la cultura laico-illuministica occidentale ha avuto per almeno due secoli con il Cristianesimo e con la sua influenza storico-sociale, ma che viceversa si mostra quanto mai restia ad avere oggi con l’Islam. Riducendosi così a menare scandalo, magari, per il mancato ma-trimonio dei gay a Roma ma in pratica a non dire nulla sulla loro impiccagione a Teheran, o sulla lapidazione delle adultere a Islamabad.

Il modo migliore per aiutare l’Islam moderato a liberarsi del ricatto religioso, delle sue paure di lesa solidarietà comunitaria, è proprio quello di incalzarlo a un confronto senza mezzi termini con un punto di vista diverso che non abbia paura della verità. Un punto di vista fatto proprio dai media, dagli scrittori, dagli intellettuali occidentali, che quindi chieda conto di continuo a quell’Islam del perché mai quasi sempre nel suo mondo le donne debbano essere tenute in una condizione di spaventosa inferiorità, perché nei suoi Paesi non si traduca un libro (tranne il Mein Kampf e I Protocolli dei Savi di Sion , con tirature da capogiro), perché non ci sia mai un’importante mostra d’arte, perché costruire una chiesa o una sinagoga debba essere vietato, perché essi non abbiano sottoscritto se non parzialmente le dichiarazioni sui diritti dell’uomo, perché in genere si faccia così poco per debellare l’analfabetismo. Un confronto che chieda il suo giudizio su ognuna di queste cose, e crei l’occasione per ascoltarlo e discuterne. Dare per scontata l’esistenza di un Islam moderato ma poi non cercare un confronto con esso non ha senso.

Un simile confronto potrebbe anche servire a dissipare l’unilateralità vittimistica con cui troppo spesso l’opinione pubblica islamica, anche quella moderata, è portata a vedere il rapporto storico tra il mondo islamico stesso e quello cristiano. Potrebbe servire a ricordare, per esempio, che le Crociate furono soprattutto una debole e caduca risposta (per giunta limitata alla Palestina e poco più) alle immani conquiste militari realizzate dall’Islam nei tre secoli precedenti di territori in parte cristiani come il Nord Africa. O ricordare, per fare un altro esempio, che i massacri compiuti nel 1945 e in seguito dal colonialismo francese in Algeria non hanno avuto certo nulla da invidiare a quelli, ancora più efferati, commessi dalla Turchia mussulmana ai danni dei cristiani in Bulgaria a fine Ottocento.

 

Il terrorismo islamista e il suo richiamo religioso si nutrono in misura notevole degli autoinganni, dell’ignoranza della realtà storica, delle vere e proprie falsificazioni, che hanno più o meno largo corso nelle società che gli stanno dietro, e che da lì arrivano anche alle comunità islamiche in Europa. È di questi succhi velenosi che si nutre la formazione elementare di molti dei suoi adepti. Se a costoro si riuscisse a svuotare un poco l’acqua in cui nuotano, o a chiarirgli appena un po’ le idee prima che imbraccino un mitra, non sarebbe un risultato da poco.

16 novembre 2015 (modifica il 16 novembre 2015 | 17:45)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Peccato che se uno la mette sul piano "storico" uno possa tornare all'imperialismo romano (e in oriente) o alle guerre tra Filistei e Giudei nel 1500 a.C. per il controllo dell'attuale Israele-Palestina e via dicendo.

 

La storia tirata da una parte come la pelle dei coglioni (scusa il termine) è quasi peggio della religione usata per fini politici.

 

 

L'islamismo politico (radicale e non) è storicamente recentissimo (fine 800- inizi 900), è legato alla dissoluzione progressiva dell'impero ottomano, fu perfino incoraggiato e sostenuto da potenze occidentali dell'epoca (Inghilterra, Francia) per ragioni geopolitiche, con una manifestazione particolare di quello abbiamo a che fare (come cattolici, protestanti, musulmani, buddisti, atei etc) e di quello dovremmo parlare.

 

 

Quello che c'era prima è tutta un'altra storia (Lepanto etc, parliamo di epoche in cui cattolici e protestanti in Europa si massacravano, si conquistavano corone, territori e imperi in nome del Papa o di Lutero con guerre terribili e con milioni di morti, o in cui la "civiltà occidentale" cristianissima non era meno intollerante e oscurantista di quella arabo-musulmana anzi probabilmente più), e raccontarsela come a ciascuno fa più comodo è abbastanza sciocco.

Modificato da passaparola

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bataclan. Non posso fare a meno di pensare al simbolismo che evoca questa strage, cosa che mi è venuta agli occhi da subito. Praticamente persone uccise mentre inneggiano al demonio. Era infatti in corso il brano "kiss the devil". Io se fossi un "cervello in fuga" studente e ricercatore alla Sorbona, di buona famiglia, probabilmente l'ultimo posto dove mi potreste trovare è a un concerto death metal. E nonostante io non sia un cervello in fuga autore di saggi, sempre l'ultimo posto dove mi potreste trovare è a un concerto death metal. Sui gusti musicali certo non si discute, ma per chi segue questo genere di musica si va oltre i gruppi musicali implicando un certo tipo di scelte "religiose". E chiaramente l'evento per la carneficina non è stato scelto a caso. Soprattutto qualora poteri occulti si celino dietro al tutto.

 

Non sono una band di death metal.

Il resto del tuo post è un delirio. "Poteri occulti"...

 

Semplicemente il proprietario del Bataclan è un ebreo che inoltre aveva organizzato nel suo locale, nel 2008, una serata di beneficienza per la polizia israeliana ai varchi di frontiera tra Isreaele e Palestina e per questa serata fu minacciato da 5/6 individui con la kefia che gli copriva il viso di fronte al suo locale parigino.

 

E' per questo che hanno scelto quel posto. La polizia francese mi deve spiegare come mai quei giovani sono tuttora ancora in libertà.

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volevo dire implica un'orientamento spirituale. Ho capito, non sono una band death metal, non vanno in giro a bruciare chiese in Norvegia e fanno perfino la cover dei Duran Duran (save a prayer, una preghiera a chi?). Ma ecco il testo che la band stava suonando mentre i terroristi hanno fatto irruzione.

 

Who'll love the devil?...

Who'll song his song?...

Who will love the devil and his song?...

I'll love the devil!...

I'll sing his song!...

I will love the devil and his song!...

Who'll love the devil?...

Who'll kiss his tongue?...

Who will kiss the devil on his tongue?...

I'll love the devil!...

I'll kiss his tongue!...

I will kiss the devil on his tongue!...

Who'll love the devil?...

Who'll sing his song?...

I will love the devil and his song!...

Who'll love the devil?...

Who'll kiss his tongue?...

I will kiss the devil on his tongue!...

Who'll love the devil?...

Who'll sing his song?...

I WILL LOVE THE DEVIL AND SING HIS SONG!...

 

Ecco qualcuno potrebbe dire che questo brano abbia una connotazione ironica. Io non credo. Ma attenzione io sono per la libertà di culto, di tutti i culti. Quello che voglio far trapelare è che a mio parere non è casuale la scelta del bersaglio, e vedere il quadro nella sua completezza a cominciare dall'alto significato simbolico della data scelta (sia per il concerto che per l'attentato). Ovvio che se muori cantando quella canzone c'è una fortissima implicazione spirituale. Anche un ateo lo ammetterebbe. E non voglio andare oltre perchè direi una parola piuttosto brutale, o una frase piuttosto brutale. Comunque se non credete alle implicazoni simboliche di molti avvenimenti procedete oltre, per un approccio più "down to earth" mentre io il simbolismo non lo metto proprio da parte.

 

 

la roba che piji è legale?

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No non fatemi passare per quello che non sono, non fate il giochetto di denigrare chi non la pensa come voi deridendolo come fosse uno stupido.

(La sinistra ci ha perso 20 anni di elezioni)

 

Io NON dico che sono indottrinati tutti i musulmani, dico che lo sono tutti quello dell'Isis con i quali non c'è via diversa di quella usata contro i nazifascisti dei quali sono ancora più integralisti e spietati.

 

Sono d'accordo.

 

Allora spiegami perché tu e tanti italiani fanno tutta un'amalgama tra musulmani e estremisti/terroristi.

 

A cosa serve chiudere le frontiere o non accogliere i rifugiati (che scappano dagli stessi che hanno fatto gli attentati qui) ?

 

A cosa serve dire che "devono andare a casa loro" se parliamo di francesi nati qui, in periferia di Parigi e indottrinati in Siria?

 

Piuttosto chiediamoci perché esistono questi estremisti. Perché se non capiamo questo non risolveremo mai il problema.

 

Io non sono affatto buonista, credo che contro questi bastardi occorre battersi senza alcuna pietà usando ogni mezzo.

 

Ma i bombardamenti a destra e a sinistra in medioriente, dal 2001 a oggi, non hanno portato a nulla, anzi, li abbiamo MOLTIPLICATI.

 

Vorrei soluzioni più efficaci, più pragmatiche e meno ideologiche.

 

Bisogna usare anche noi l'arma della propaganda in chiave anti-estremista. Già si fa, ma forse non abbastanza.

Bisogna spegnere i focoloai che fanno venire voglia a un ragazzo di abbandonare tutto e diventare un terrorista.

 

Uno dei terroristi che hanno attaccato Parigi ha lavorato e vissuto qui per decenni eppure ha preferito abbandonare tutto e farsi esplodere nella sua città.

 

Ma ci rendiamo conto?

 

Ve lo immaginate voi un romano, un ternano, un milanese che invece di approfittare della vita preferisce uccidere o farsi esplodere nella sua città?

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Sono d'accordo.

 

Allora spiegami perché tu e tanti italiani fanno tutta un'amalgama tra musulmani e estremisti/terroristi.

 

A cosa serve chiudere le frontiere o non accogliere i rifugiati (che scappano dagli stessi che hanno fatto gli attentati qui) ?

 

A cosa serve dire che "devono andare a casa loro" se parliamo di francesi nati qui, in periferia di Parigi e indottrinati in Siria?

 

Piuttosto chiediamoci perché esistono questi estremisti. Perché se non capiamo questo non risolveremo mai il problema.

 

Io non sono affatto buonista, credo che contro questi bastardi occorre battersi senza alcuna pietà usando ogni mezzo.

 

Ma i bombardamenti a destra e a sinistra in medioriente, dal 2001 a oggi, non hanno portato a nulla, anzi, li abbiamo MOLTIPLICATI.

 

Vorrei soluzioni più efficaci, più pragmatiche e meno ideologiche.

 

Bisogna usare anche noi l'arma della propaganda in chiave anti-estremista. Già si fa, ma forse non abbastanza.

Bisogna spegnere i focoloai che fanno venire voglia a un ragazzo di abbandonare tutto e diventare un terrorista.

 

Uno dei terroristi che hanno attaccato Parigi ha lavorato e vissuto qui per decenni eppure ha preferito abbandonare tutto e farsi esplodere nella sua città.

 

Ma ci rendiamo conto?

 

Ve lo immaginate voi un romano, un ternano, un milanese che invece di approfittare della vita preferisce uccidere o farsi esplodere nella sua città?

Non dobbiamo chiudere le frontiere. Sarebbe sufficiente identificare da subito chi entra, e chi non e' in grado o vuole farsi identificare, lo rifocilli, lo metti in un posto custodito con guardie, e lo rimandi a casa. 100.000 spariti in un anno e mezzo. SONO TUTTI BRAVI?

 

Sui bombardamenti invece concordo. Senza strategia non hanno alcun senso. L'unica strategia e' rimettere Assad, se vuoi bombardare.

 

Uno dei terroristi sara' stato parigino. Un altro e' sicuramente tornato con i barconi dalla grecia. Anche li' senza mai essere identificato.

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A cosa serve chiudere le frontiere o non accogliere i rifugiati (che scappano dagli stessi che hanno fatto gli attentati qui) ?

 

 

Ti rispondo solo a questa.

 

Non possiamo passare da un estremo ad un altro.

 

Non possiamo pensare di tirare una saracinesca e chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.

 

Però non è nemmeno possibile stare qui a subire passivamente l'ingresso di chiunque, senza tutele nel sapere chi si fa entrare, chi è cosa fa, perche arriva, dove va, come pensa di vivere una volta arrivato qui.

 

perche se entri qui, non hai uno straccio di documento, non hai un soldo in tasca, in sostanza hai poco da perdere (e in piu nel nostro stato le leggi per chi delinque sono leggermente... rivedibili) perche non dovresti poter rubare o fare qualcosa di illegale?

 

non sto dicendo che tuttti arrivano per stuprare le nostre donne e uccidere i mariti, dico che pero se devi campare qualcosa devi mangaire e se non trovi modo di guadagnare legalmente (difficile se sei clandestino o cmq non regolare) ci sta che qualcosa devi inventarti per campare.

 

 

poi ne entrano mille? uno sara un infame, uno un kamikaze, uno buonissimo, uno un pezzo de pane... come sempre in mezzo al numero ci sta di tutto, nel bene e nel male.

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Ti rispondo solo a questa.

 

Non possiamo passare da un estremo ad un altro.

 

Non possiamo pensare di tirare una saracinesca e chi è dentro è dentro, chi è fuori è fuori.

 

Però non è nemmeno possibile stare qui a subire passivamente l'ingresso di chiunque, senza tutele nel sapere chi si fa entrare, chi è cosa fa, perche arriva, dove va, come pensa di vivere una volta arrivato qui.

 

perche se entri qui, non hai uno straccio di documento, non hai un soldo in tasca, in sostanza hai poco da perdere (e in piu nel nostro stato le leggi per chi delinque sono leggermente... rivedibili) perche non dovresti poter rubare o fare qualcosa di illegale?

 

non sto dicendo che tuttti arrivano per stuprare le nostre donne e uccidere i mariti, dico che pero se devi campare qualcosa devi mangaire e se non trovi modo di guadagnare legalmente (difficile se sei clandestino o cmq non regolare) ci sta che qualcosa devi inventarti per campare.

 

 

poi ne entrano mille? uno sara un infame, uno un kamikaze, uno buonissimo, uno un pezzo de pane... come sempre in mezzo al numero ci sta di tutto, nel bene e nel male.

 

 

Bravo signore dei draghi, condivido al 100%

 

a volte alcuni di quelli che reputo intelligenti e meritevoli di lettura (pur non condividendone ogni tanto le idee) non ho capito se gli passa il momento del tonto (che passa pure a me naturalmente) o pensano che so stupidi tutti quell'altri. Boh.

Ripeto, senzo offesa ed in tono estremamente colloquiale da quattro chiacchiere al bar.

  • Voto Negativo 1

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Non dobbiamo chiudere le frontiere. Sarebbe sufficiente identificare da subito chi entra, e chi non e' in grado o vuole farsi identificare, lo rifocilli, lo metti in un posto custodito con guardie, e lo rimandi a casa. 100.000 spariti in un anno e mezzo. SONO TUTTI BRAVI?

 

Sui bombardamenti invece concordo. Senza strategia non hanno alcun senso. L'unica strategia e' rimettere Assad, se vuoi bombardare.

 

Uno dei terroristi sara' stato parigino. Un altro e' sicuramente tornato con i barconi dalla grecia. Anche li' senza mai essere identificato.

Ma pure quello parigino immagino sia stato addestrato da qc di questi, non credo se sia esercitato co la pistola a piombini e le lucertole

 

Se fai entrare 1000 fantasmi poi non li trovi piu

  • Voto Positivo 1
  • Voto Negativo 1

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Io NON dico che sono indottrinati tutti i musulmani, dico che lo sono tutti quello dell'Isis con i quali non c'è via diversa di quella usata contro i nazifascisti dei quali sono ancora più integralisti e spietati.

Che strano, Putin ha appena detto la stessa cosa.

Un altro stupido come me....

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Inatnto dopo belgio spagna annullata germania olanda per paura di attentati.

 

Follia Turchia-Grecia: nel minuto di silenzio grida per Allah

Follia in Turchia-Grecia a Istanbul. Reuters riporta di fischi e grida per Allah ("Allahu Akbar") durante il minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati Parigi all'inizio dell'amichevole (0-0). Fischi proveniente dal settore dei tifosi di casa e partita giocata in un clima surreale. Un gesto vergognoso, si attendono provvedimenti di Uefa o Fifa. Potrebbe arrivare una pesante squalifica per la squadra di Terim.

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Non dobbiamo chiudere le frontiere. Sarebbe sufficiente identificare da subito chi entra, e chi non e' in grado o vuole farsi identificare, lo rifocilli, lo metti in un posto custodito con guardie, e lo rimandi a casa. 100.000 spariti in un anno e mezzo. SONO TUTTI BRAVI?

 

Sui bombardamenti invece concordo. Senza strategia non hanno alcun senso. L'unica strategia e' rimettere Assad, se vuoi bombardare.

 

Uno dei terroristi sara' stato parigino. Un altro e' sicuramente tornato con i barconi dalla grecia. Anche li' senza mai essere identificato.

E perché?

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No non fatemi passare per quello che non sono, non fate il giochetto di denigrare chi non la pensa come voi deridendolo come fosse uno stupido.

(La sinistra ci ha perso 20 anni di elezioni)

Io NON dico che sono indottrinati tutti i musulmani, dico che lo sono tutti quello dell'Isis con i quali non c'è via diversa di quella usata contro i nazifascisti dei quali sono ancora più integralisti e spietati.

Quindi dovremmo appoggiarli, chiudere un occhio sui loro comportamenti aiutarli a diventare sempre più forti fino a quando non invadono la Polo.. Israele così poi potremo finalmente scatenare la tanto agognata terza guerra mondiale. Ovviamente scherzo, preferirei anch'io fermarli prima

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Follia Turchia-Grecia: nel minuto di silenzio grida per Allah

Follia in Turchia-Grecia a Istanbul. Reuters riporta di fischi e grida per Allah ("Allahu Akbar") durante il minuto di silenzio per ricordare le vittime degli attentati Parigi all'inizio dell'amichevole (0-0). Fischi proveniente dal settore dei tifosi di casa e partita giocata in un clima surreale. Un gesto vergognoso, si attendono provvedimenti di Uefa o Fifa. Potrebbe arrivare una pesante squalifica per la squadra di Terim.

a giudicare dai commenti sotto questo video pare si tratti di un'altra trovata sensazionalista di qualche giornalista

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=fqMHe2ltffE

 

 

poi magari ci saranno chiarimenti

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a giudicare dai commenti sotto questo video pare si tratti di un'altra trovata sensazionalista di qualche giornalista

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=fqMHe2ltffE

 

 

poi magari ci saranno chiarimenti

 

Ho trovato il video solo ora, infatti volevo aggiungere che fischi a parte le urla non sembrano dire 'Allah Akbar'.

Sembrano per lo più urla alla rinfusa incomprensibili. Mentre quello slogan dovrebbe esser più netto e comprensibile se fosse urlato da migliaia di persone assieme. Boh?!

Modificato da classe86_

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Questo documentario l'avevo postato sul topic che avevo aperto sull'Is,

è l'unica testimonianza di un giornalista occidentale nei territori controllati da sti malati.

Questi vanno combattuti, ma estirpati alla radice,via terra non bombardando, armando e

e supportando l'esercito iraqueno e siriano, che sono i due paesi più coinvolti secondo me.

 

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"Gli occidentali si preparino a un'onda di Sharia ed Islam": il documentario choc dal quartiere islamico di Bruxelles

 

http://video.ilmessaggero.it/primopiano/gli_occidentali_si_preparino_a_un_onda_di_sharia_ed_islam_il_documentario_choc_dal_quartiere_islamico_di_bruxelles-73340.shtml

A me comunque questi 4 malati psicopatici dell'isis mi fanno quasi pena...dietro a una tastiera scrivono che il mondo si deve preparare alla loro invasione quando tutti sappiamo benissimo che al prossimo malato di mente che si fa esplodere il mondo li asfalta il massimo 2 o 3 ore di bombardamenti e sopra la loro civiltà ci costruisce parchi fotovoltaici e parcheggi per i dipendenti....

Io spero che Putin convinca presto le altre nazioni a radere tutto al suolo prima che avvenga un altra strage ad opera di un drogato che si vanta di uscire di casa e uccidere persone comuni alla schiena con un fucile...

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Putin non deve convincere nessuno,sta semplicemente facendo i cazzi propri,si è mosso prima che qualcun altro si appropri della Siria che per la Russia è un alleato nonché uno sbocco sul mediterraneo.

Sembra che adesso sia diventato una specie di Chuck Norris della politica,inneggiare a Putin è un po come fare i froci col culo degli altri.

Per risolvere il problema basterebbe lasciare carta bianca ad Assad,ma forse l'IS serve a destabilizzare la siria chissà

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si, ma seriamente... te credi che chi prova a guardare un po' più in la del fondamentalista sia a favore delle restrizioni religiose o dell'intolleranza verso gli omosessuali? semplicemente perché lo dicono persone di religione non cristiana e quindi per puro spirito di contraddizione? tra "noi" e "loro" ci sono probabilmente delle differenze, anche se io ad esempio spesso trovo meno differenze tra me ed un "loro" laico rispetto che ad un religioso da entrambe le parti. o tra me e un comune cittadino siriano piuttosto che tra politici delle due parti.

vista così ci sarà sempre un "noi" ed un "loro".

 

Ho visto il video del "minuto" di silenzio di Istanbul.

Faccio una domanda paradossale.

Se al Libero Liberati tutto lo stadio avesse fatto lo stesso domenica scorsa che cosa si sarebbe detto circa le persone?

Perchè quando si parla di un cristiano cattolico si classifica ogni cosa ( anche giustamente) e quando si parla di musulmani ogni cosa è in deroga?

Perchè cambia il metro di giudizio e magicamente si diventa più tolleranti?

Uno stadio è una "osservatorio" non trascurabile di una città.

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