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Rapporto pubblico-squadra

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Per me campamo troppo di ricordi e di false illusioni, ignorando che il calcio ed i tempi sono cambiati.

Prima c'era na fame de calcio che ce se scarrettava, già il mercoledì si faceva il conto alla rovescia per la domenica.

La domenica non dovevi comprà il biglietto due giorni prima, ma per decenni decidevi ogni domenica "all'ultimo momento" che facevi un salto allo stadio scappando co lu boccone ancora fra i denti alle 14 per andare a vederti una partita in un contesto goliardico e divertente, pieno di energia perché ti andavi a divertire.

 

Negli ultimi anni io l'ho perso sto piacere, in primis lo stadio non mi dà più lo stesso piacere, entrare è una pippa immane, comprare il biglietto in anticipo non me piace, de calcio ne guardo tantissimo e sicuramente migliore di quello che si vede allo stadio, il divano è tanto più comodo dei gradoni del liberati, il pubblico me deprime sia per il discorso curve in stereo che per la quantità insopportabile de frustrati rompicoglioni presenti.

 

Ma veramente riuscite a ricevere un'energia positiva dallo stadio? Beati voi.

 

La scorsa partita ho veramente rispettato, ma anche compatito, chi era allo stadio, con quel cazzo de freddo umido e quella partita de merda.

 

La situazione societaria della Ternana attuale non mi pare peggiore di tante altre, è chiaro che si porta la zavorra di un decennio infame che ha portato tanti (me in primis) a prendere il calcio diversamente, ma non possiamo nemmeno rimanere fermi sugli stessi problemi all'infinito come se fossimo ancora negli anni 70-80-90.

 

Sta continua operazione nostalgia non cambiera un cazzo del futuro sportivo di questa città, uomini e giocatori diversi, sport diverso, tv diverse, soldi diversi, approccio diverso, spalti diversi, priorità diverse e tanti cazzi diversi.

 

 

Bravo kris

 

Bella analisi

 

E io in casa ci vado sempre ;)

  • Voto Positivo 1
  • Voto Negativo 1

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Io invece credo che la programmazione conta tantissimo. Una società come il Carpi nel campionato 2009/2010 arrivò seconda nel campionato di Serie D e nel giro di sei stagioni si è ritrovata in serie A. Facendo la bellezza di quattro promozioni.

Senza un minimo di programmazione e di serietà professionale da parte della società tutto questo non sarebbe mai successo.

 

Ma la programmazione non basta farla, tocca anche azzeccacce.

Guarda squadre come Lo Spezia (che ha messo in ballo soldi e mezzi da serie A), l'Inter, il Napoli, la Roma in serie A che sono anni che spendono milioni di euro senza vincere un cazzo da anni, il Chelsea, solo per dire le prime che mi vengono in mente.

Per una che vince e diventa un esempio ce ne stanno altre decine che "sbagliano" anche senza la malafede o manifesta incapacità che si vuole cercare ogni volta con il classico piglio da scienziato che tanto ci piace.

 

La dietrologia nel calcio non funziona, non è onesta, basta vedere la quantità di cazzate che leggiamo in fase di calciomercato, quando la gente si incazza perché la juve non prende Iturbe a 30 milioni, o gioisce perché con Kondogbia l'inter avrebbe vinto lo scudetto a mani basse.

 

Purtroppo il calcio non è una scienza esatta, quello che sembrava il miglior presidente della storia ternana dopo il mai abbastanza compianti Taddei si è rivelato un tumore per tutta la città che ha di fatto rotto un giocattolo mai tornato uguale, dopo essersi preso la libertà di avvelenare un intero territorio.

 

Abbiamo osannato e tanti ancora ricordano con nostalgia personaggi che nel calcio attuale ci avrebbero procurato qualche decina di punti di penalità a stagione, che ci hanno fatto fallire.

 

Abbiamo passato le mattinate ad aspettare in via Brin notizie sull'iscrizione al campionato di serie C, le collette degli imprenditori locali (Ahahaha) perché secondo voi? Perché c'erano dirigenze migliori?

 

O abbiamo vissuto in città diverse o abbiamo una percezione delle cose decisamente differente. Se proprio vogliamo rivangare il passato cerchiamo di farlo in modo lucido, sennò falsiamo tutti i punti di vista sul potenziale futuro.

  • Voto Positivo 2

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Ma la programmazione non basta farla, tocca anche azzeccacce.

Guarda squadre come Lo Spezia (che ha messo in ballo soldi e mezzi da serie A), l'Inter, il Napoli, la Roma in serie A che sono anni che spendono milioni di euro senza vincere un cazzo da anni, il Chelsea, solo per dire le prime che mi vengono in mente.

Per una che vince e diventa un esempio ce ne stanno altre decine che "sbagliano" anche senza la malafede o manifesta incapacità che si vuole cercare ogni volta con il classico piglio da scienziato che tanto ci piace.

 

La dietrologia nel calcio non funziona, non è onesta, basta vedere la quantità di cazzate che leggiamo in fase di calciomercato, quando la gente si incazza perché la juve non prende Iturbe a 30 milioni, o gioisce perché con Kondogbia l'inter avrebbe vinto lo scudetto a mani basse.

 

Purtroppo il calcio non è una scienza esatta, quello che sembrava il miglior presidente della storia ternana dopo il mai abbastanza compianti Taddei si è rivelato un tumore per tutta la città che ha di fatto rotto un giocattolo mai tornato uguale, dopo essersi preso la libertà di avvelenare un intero territorio.

 

Abbiamo osannato e tanti ancora ricordano con nostalgia personaggi che nel calcio attuale ci avrebbero procurato qualche decina di punti di penalità a stagione, che ci hanno fatto fallire.

 

Abbiamo passato le mattinate ad aspettare in via Brin notizie sull'iscrizione al campionato di serie C, le collette degli imprenditori locali (Ahahaha) perché secondo voi? Perché c'erano dirigenze migliori?

 

O abbiamo vissuto in città diverse o abbiamo una percezione delle cose decisamente differente. Se proprio vogliamo rivangare il passato cerchiamo di farlo in modo lucido, sennò falsiamo tutti i punti di vista sul potenziale futuro.

la società Ternana Calcio attuale mi sembra adeguata al livello della serie B di oggi.

ma un decennio non si cancella in un soffio.

e lo dice uno che quest'anno ha fatto l'abbonamento pur sapendo di non poterci andare sempre....quindi mi sembra di aver dato il mio contributo di fiducia a SL.

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A proposito di programmazione, me dite nell'ultimo quarantennio quali sono state le società Ternana che ci hanno fatto vedere delle programmazioni?

solo quella di Gianni

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Ambè, ecco, perché sembra che veniamo da decenni di gestioni "illuminante". Credo che i problemi della gestione longarini siano di altra natura.

la programmazione nel calcio conta e non conta.

può contare a livello societario, per evitare di trovarsi nei casini e in situazione di dissesto finanziario.

ma a livello di risultati sportivi non c'è una diretta correlazione tra programmazione e risultati.

ovviamente se le cose si programmano bene, in genere è meglio....ma per esempio il famoso piano triennale di Agarini per andare in serie A è culminato, alla fine del terzo anno, con la retrocessione in serie C... (famigerata partita Bari-Ternana....).

la programmazione sportiva può essere, secondo me, al massimo a breve termine...quest'anno si pongono le basi per il prossimo, niente di più.

incidono troppe variabili indipendenti sui risultati sportivi.

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Ma a parte la programmazione che non ce l'hanno manco tante squadre di A, pero' un minimo di entusiasmo e empatia con la piazza....

 

Niente. Zero. Sottozero. Nada.

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Ma a parte la programmazione che non ce l'hanno manco tante squadre di A, pero' un minimo di entusiasmo e empatia con la piazza....

 

Niente. Zero. Sottozero. Nada.

Erano li tempi che con il biglietto della partita, andavi da Enzo e Adriana e te davano na sargiccia secca gratis.....

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Erano li tempi che con il biglietto della partita, andavi da Enzo e Adriana e te davano na sargiccia secca gratis.....

 

In questo esatto momento darei anche lu ..lo per una salsiccia secca come se deve, mannaggia agli ebrei, ai musulmani e ai francesi che non sanno usare il porco come si deve.

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Ambè, ecco, perché sembra che veniamo da decenni di gestioni "illuminante". Credo che i problemi della gestione longarini siano di altra natura.

Beh, però bisogna ammettere che programmare le retrocessioni, festeggiandole anche adeguatamente, è un talento speciale che pochissimi hanno.

 

Forse nessun altro.

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