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ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

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1 minuto fa, Aghy ha scritto:

il problema è sempre quello dell'altra volta. come fai a recuperare sto rudere ma soprattutto chi vuole andare ad abitarci poi in quella conformazione di abitazione e quale spazio commerciale creavi lì in quella struttura? chi ci metteva i soldi per il recupero, in sintesi? il comune?

eh, appunto

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comunque per quanto concerne il recupero della torre medievale (o almeno quello che ne rimane) a vico possenti, c'è il progetto per la realizzazione di un tracciato pedonale che proprio da lì (beirut) parte per immettersi su via mazzini, eliminando le scale, e proseguire in direzione stazione da piazza tre monumenti (che verrà anch'essa riqualificata presto - si spera - eliminando quasi tutto lo spazio enorme per il transito delle auto e recuperando spazio per i pedoni) per poi proseguire in via annio floriano (palazzina alterocca - centro impiego) e via mascio che sarà anch'essa riqualificata (quella che esce dietro la pressa).

 

 

 

 

Modificato da Aghy

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24 minuti fa, Aghy ha scritto:

mi sembra una visione alquanto esagerata. sai che non è possibile.

magari palazzo spada ci fanno una bell'inserimento moderno in vetro a coprire il cortile interno. avevo sentito di questa idea niente male.

La mia era un'evidente provocazione iperbolica. Ma vedo che, purtroppo, la realtà può superare la fantasia... ☹️

Poi, però, non parlate di Terni turistica... 

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26 minuti fa, Aghy ha scritto:

il problema è sempre quello dell'altra volta. come fai a recuperare sto rudere ma soprattutto chi vuole andare ad abitarci poi in quella conformazione di abitazione e quale spazio commerciale creavi lì in quella struttura? chi ci metteva i soldi per il recupero, in sintesi? il comune?

 

 

 

1.png

2.png

Semplicissimo. Come è stato fatto in altre parti della città e come viene fatto in tantissime altre città. 

Per restare a Terni, ricordi i ruderi di Via del Leone? Alcuni erano messi pure peggio. Ecco, vedi come sono oggi? Tutti abitati, benché siano peraltro in piena movida, con tutti gli inconvenienti del caso. Ma anche nella zone duomo c'erano diverse case messe malissimo, poi ben recuperate e oggi tutte abitate. Unità di stile, rispetto del luogo e della sua storia, e qualità dell'abitare.

Ma meglio Beirut, vuoi mette?    

  • Voto Negativo 1

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1 minuto fa, Lu Generale ha scritto:

La mia era un'evidente provocazione iperbolica. Ma vedo che, purtroppo, la realtà può superare la fantasia... ☹️

Poi, però, non parlate di Terni turistica... 

ecco, appunto.

La torre di vetro ormai ce sta da non so più quanti anni, quindi lì poco ci puoi fare.

Ma per il resto mi spieghi che ti cambia, dal punto di vista turistico, se una palazzina in una piazza in cui ci sta la qualunque la fai un po' più o un po' meno carina? L'unico punto interessante di quella piazza potrebbe essere il recupero dell'ex monastero se per qualche miracolo viene strafico e diventa una curiosità da vedere (perché il valore turistico di per sé è prossimo allo zero comunque, immagino).

Non abbiamo un museo che venga minimamente valorizzato (praticamente da quel lato non ci fosse la Fondazione Carit penso staremmo a zero), i tentativi di valorizzare il patrimonio di archeologia industriale sono a zero fatto salvo il Caos, abbiamo un anfiteatro romano che non sai a che ora apre, che andrebbe restaurato, la chiesa del carmine sta come sta da quanto? E anche qui non c'è niente che ti invogli ad andarci, salvo la stagione musicale/teatrale che con l'aspetto culturale e turistico c'entra comunque poco. Pure lì, il problema è la palazzina moderna? Tra l'altro in un posto che potenzialmente sarebbe visitato perlopiù lato Passeggiata.

Ma magari il problema fossero due tre palazzine qua e la. Sarebbe molto più semplice tutto, ma per me non è così.

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29 minuti fa, wild.duck ha scritto:

a me suona un po' ridicolo il discorso del "non c'entra nulla con il contesto intorno"

Ci sta di tutto lì in mezzo fatto in, penso, un secolo o giù di lì. Qualsiasi cosa a meno di prendere un qualche stile in voga un po' di decenni fa sarebbe fuori stile

Comunque sta storia del centro storico e delle "città civili" alla lunga diventa irritante. Noi siamo una città che è fatta così perché è strapiena di parti mancanti e/o molto deteriorate in pieno centro storico. Un palazzo moderno in più o in meno in mezzo a un mix di palazzi antichi e moderni difficile che cambi la vita o l'estetica generale, e considerando che non è che si costruiscano 150 palazzi moderni l'anno in centro manco qui, è difficile pure che impatti così tanto con il turismo (cioè con la possibilità di farlo o meno).

Chissà come mai non lo fanno a Perugia e Assisi? Perché non c'avevano un'acciaieria attaccata al centro storico, per dire, e i bombardamenti li facevano a sant'Egidio. Non potrebbero farlo manco volendo. Sono quindi pieni di roba "sistemabile", mentre noi siamo tutt'ora pieni di roba scaricaticcia (perfino da quei tempi) che puoi solo fare un pacchetto, buttare giù tutto e rifarli ex novo.

In effetti sono curioso, davvero, perché da quelle parti non ci sono vado quasi mai. Ci sono palazzi costruiti completamente ex novo nel centro storico di Perugia o Assisi negli ultimi 30 anni? Come li fanno?

Sarà irritante, ma è la triste realtà. Guarda che non solo Terni ha subito molti bombardamenti in Italia e in Europa. Ma la ricostruzione fatta da noi è stata pessima e frettolosa, priva di cura e rispetto per la storia della città. Altrove non è avvenuto, perché le classi dirigenti avevano vera cura del territorio. Una mentalità che non muore e purtroppo si replica.   

Palazzi nuovi a perugia e assisi non ce ne sono. Hanno una cultura totalmente differente dalla nostra (purtroppo per noi): la cittadinanza insorgerebbe; agli amministratori non passa per l'anticamera del cervello e, infine, la soprintendenza vigila attentamente. Da loro vigila. E ripeto la domanda, chissà perché è così attenta solo da loro...  

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Via del Leone non è Largo Cairoli, neanche come posizione. Largo Cairoli è una piazzetta in cui ci sta la qualunque (stilisticamente parlando) davanti a diversi palazzi pure di una quindicina di piani. Poi, io penso che sfortunatamente il problema più grave della città non è questo (l'edilizia degli ultimi vent'anni) e non è nella top ten dei problemi manco quando si parla di turismo. Potevi farla più caruccia, ma questo esula dal resto. Non tutto vale la pena recuperarlo.

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3 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Sarà irritante, ma è la triste realtà. Guarda che non solo Terni ha subito molti bombardamenti in Italia e in Europa. Ma la ricostruzione fatta da noi è stata pessima e frettolosa, priva di cura e rispetto per la storia della città. Altrove non è avvenuto, perché le classi dirigenti avevano vera cura del territorio. Una mentalità che non muore e purtroppo si replica.   

Palazzi nuovi a perugia e assisi non ce ne sono.

Scusami eh, ma dopo un conflitto che ti ha raso al suolo mezza città negli anni 40, come fai a fare paragoni con adesso?

Metti quello che succede a Visso, che è una realtà che conosco. Hanno avuto un terremoto nel 2016, e il centro storico, per la ricostruzione, NON è stato toccato. Fuori invece è quasi tutto rifatto. Secondo te era proponibile una ricostruzione lenta e ragionata, come si potrebbe fare oggi, creando magari dei villaggi temporanei per migliaia di persone per 20 anni a Maratta per rifare un centro storico uguale a come era? Ma secondo te era perché "le classi dirigenti non avevano cura del territorio"? E le persone?

E soprattutto come fai a paragonare la situazione di allora (anche come mentalità) con una situazione da dopoguerra? Ma che c'entra?

 

Proprio lì volevo arrivare. Palazzi nuovi a Perugia e Assisi non ce ne sono (come immaginavo), secondo te davvero è una questione principalmente di mentalità o di "essere civili"? O semplicemente perché la loro storia è stata completamente diversa?

La gente quando è servito ha tirato giù di tutto un po' ovunque. Quante città hanno perso più o meno completamente le mura per farci la tangenziale? Tutti incivili? Lì poi non è che gliele hanno bombardate.

Per dirne una.

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5 minuti fa, wild.duck ha scritto:

ecco, appunto.

La torre di vetro ormai ce sta da non so più quanti anni, quindi lì poco ci puoi fare.

Ma per il resto mi spieghi che ti cambia, dal punto di vista turistico, se una palazzina in una piazza in cui ci sta la qualunque la fai un po' più o un po' meno carina? L'unico punto interessante di quella piazza potrebbe essere il recupero dell'ex monastero se per qualche miracolo viene strafico e diventa una curiosità da vedere (perché il valore turistico di per sé è prossimo allo zero comunque, immagino).

Non abbiamo un museo che venga minimamente valorizzato (praticamente da quel lato non ci fosse la Fondazione Carit penso staremmo a zero), i tentativi di valorizzare il patrimonio di archeologia industriale sono a zero fatto salvo il Caos, abbiamo un anfiteatro romano che non sai a che ora apre, che andrebbe restaurato, la chiesa del carmine sta come sta da quanto? E anche qui non c'è niente che ti invogli ad andarci, salvo la stagione musicale/teatrale che con l'aspetto culturale e turistico c'entra comunque poco. Pure lì, il problema è la palazzina moderna? Tra l'altro in un posto che potenzialmente sarebbe visitato perlopiù lato Passeggiata.

Ma magari il problema fossero due tre palazzine qua e la. Sarebbe molto più semplice tutto, ma per me non è così.

E' il concetto, è la mentalità, che aggiunge brutture a brutture e non mette un freno allo sfregio di storia e memoria.   

Nel 2023, dovrebbe esserci maggiore sensibilità. Ma è un tutt'uno con le cose che dici te, di maggiore cura e valorizzazione. 

Mancano le basi a 360°: la cura e la sistemazione di cui parli te passano per la tutela della storia dei luoghi. Se manca quest'ultima, manca infatti anche l'altra, perché sono facce della stessa medaglia.   

Viceversa, dove c'è rispetto per la storia dei luoghi, c'è anche cura e valorizzazione. Non è un caso. 

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Adesso, Lu Generale ha scritto:

E' il concetto, è la mentalità, che aggiunge brutture a brutture e non mette un freno allo sfregio di storia e memoria.   

Nel 2023, dovrebbe esserci maggiore sensibilità. Ma è un tutt'uno con le cose che dici te, di maggiore cura e valorizzazione. 

Mancano le basi a 360°: la cura e la sistemazione di cui parli te passano per la tutela della storia dei luoghi. Se manca quest'ultima, manca infatti anche l'altra, perché sono facce della stessa medaglia.   

Viceversa, dove c'è rispetto per la storia dei luoghi, c'è anche cura e valorizzazione. Non è un caso. 

Mi sembrano un po' supercazzole, non te la prendere.

In questi anni ti ho sentito prendertela per la torre della biblioteca, che alla fine è una scelta che può non piacere ma è legittima (rifare una torre pesantissima che era già un appiccico ai suoi tempi o fare qualcosa di nuovo che non sia un falso). A me in quel caso estetica a parte piace più la seconda soluzone che ricreare un falso di un falso ottocentesco.

Poi la cosa del teatro Verdi, ti incavoli perché la soprintendenza protegge il teatro post bellico (perché impedisce di rifare da zero un teatro "più o meno simile" a quello che c'era più di settanta anni fa), ma nel caso di una situazione simile a Roma allora lì fanno bene e mostrano lungimiranza e cultura. In aggiunta, fai continuamente confronti con Fano o Rimini in cui la struttura c'era, mentre da noi non è rimasta manco una briciola a parte l'ingresso. Anche lì, sono situazioni completamente diverse, ma siamo noi ternani che non capiamo che lì è rimasto lo "spirito" del teatro (perché giusto quello) e quindi tocca rifarlo da zero per forza com'era una volta (altrimenti siamo buzzurri).

 

Qui si parla di una piazza in cui ce sta, letteralmente, di tutto dal 1900 al 2000 ma sono buzzurri perché fanno un palazzo stile 2020 (che poi sia brutto è un altro discorso ma mi sembra il problema sia stilistico, non è che li ci siano poi tutte ste bellezze).

 

A me francamente sembra che chiunque la vede un po' diversa sul fatto che Terni dovrebbe essere resa più simile possibile al resto dell'Umbria medievaleggiante è un buzzurro e gli manca la mentalità.

 

Ma davvero non ti sfiora che la cosa preponderante sia la storia? Ma perché anche a Milano dopo la seconda guerra mondiale ci fu la diatriba se rifare le zone o i palazzi distrutti com'erano (o restaurarli se possibile) o rifarli moderni? E perché a Perugia e Assisi no e non hanno palazzi nuovi in centro?

Ma veramente non hai mai un dubbio?

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10 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Scusami eh, ma dopo un conflitto che ti ha raso al suolo mezza città negli anni 40, come fai a fare paragoni con adesso?

Metti quello che succede a Visso, che è una realtà che conosco. Hanno avuto un terremoto nel 2016, e il centro storico, per la ricostruzione, NON è stato toccato. Fuori invece è quasi tutto rifatto. Secondo te era proponibile una ricostruzione lenta e ragionata, come si potrebbe fare oggi, creando magari dei villaggi temporanei per migliaia di persone per 20 anni a Maratta per rifare un centro storico uguale a come era? Ma secondo te era perché "le classi dirigenti non avevano cura del territorio"? E le persone?

E soprattutto come fai a paragonare la situazione di allora (anche come mentalità) con una situazione da dopoguerra? Ma che c'entra?

Proprio lì volevo arrivare. Palazzi nuovi a Perugia e Assisi non ce ne sono (come immaginavo), secondo te davvero è una questione principalmente di mentalità o di "essere civili"? O semplicemente perché la loro storia è stata completamente diversa?

La gente quando è servito ha tirato giù di tutto un po' ovunque. Quante città hanno perso più o meno completamente le mura per farci la tangenziale? Tutti incivili? Lì poi non è che gliele hanno bombardate.

Per dirne una.

Si, è una questione di mentalità, che può anche significare "essere civili". Certo che la loro storia è diversa, ma ora siamo nel 2023 e abbiamo gli strumenti per fermare certe derive! Come saprai, per Terni questa mentalità affonda le radici nell'arrivo della grande fabbrica. Con essa, le sue esigenze diventarono prioritarie su tutto e, a livello urbanistico, il centro e la sua cura persero progressivamente d'importanza. La cura e gli sforzi furono indirizzati verso i quartieri più prossimi alla fabbrica e alle mere esigenze abitative per i gravi problemi igienico-sanitari.

Certo le esigenze del momento, ma questa mentalità portò, ad esempio, a far abbattere ai primi del '900 la chiesa di San Giovanni decollato in Piazza della Repubblica, perché malmessa, per "ragioni di ordine pubblico" (probabilmente, anche per ragioni ideologico-politiche). Ma quella chiesa con la sua grande cupola era uno dei simboli della città.

Un episodio significativo e tristemente anticipatore, a mio parere...

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15 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Mi sembrano un po' supercazzole, non te la prendere.

In questi anni ti ho sentito prendertela per la torre della biblioteca, che alla fine è una scelta che può non piacere ma è legittima (rifare una torre pesantissima che era già un appiccico ai suoi tempi o fare qualcosa di nuovo che non sia un falso). A me in quel caso estetica a parte piace più la seconda soluzone che ricreare un falso di un falso ottocentesco.

Poi la cosa del teatro Verdi, ti incavoli perché la soprintendenza protegge il teatro post bellico (perché impedisce di rifare da zero un teatro "più o meno simile" a quello che c'era più di settanta anni fa), ma nel caso di una situazione simile a Roma allora lì fanno bene e mostrano lungimiranza e cultura. In aggiunta, fai continuamente confronti con Fano o Rimini in cui la struttura c'era, mentre da noi non è rimasta manco una briciola a parte l'ingresso. Anche lì, sono situazioni completamente diverse, ma siamo noi ternani che non capiamo che lì è rimasto lo "spirito" del teatro (perché giusto quello) e quindi tocca rifarlo da zero per forza com'era una volta (altrimenti siamo buzzurri).

Qui si parla di una piazza in cui ce sta, letteralmente, di tutto dal 1900 al 2000 ma sono buzzurri perché fanno un palazzo stile 2020 (che poi sia brutto è un altro discorso ma mi sembra il problema sia stilistico, non è che li ci siano poi tutte ste bellezze).

A me francamente sembra che chiunque la vede un po' diversa sul fatto che Terni dovrebbe essere resa più simile possibile al resto dell'Umbria medievaleggiante è un buzzurro e gli manca la mentalità.

Ma davvero non ti sfiora che la cosa preponderante sia la storia? Ma perché anche a Milano dopo la seconda guerra mondiale ci fu la diatriba se rifare le zone o i palazzi distrutti com'erano (o restaurarli se possibile) o rifarli moderni? E perché a Perugia e Assisi no e non hanno palazzi nuovi in centro?

Ma veramente non hai mai un dubbio?

Mah, sulla supercazzola che dirti. Con questi temi ho confronti continui anche a livello accademico. Sono temi che interessano e suscitano dibattito. 

Ma il muro di gomma che incontro nella mia città non lo vedo da nessuna parte. Eppure spazio molto a livello geografico...

Certo che anche altrove hanno fatto (e fanno) scempi urbanistici. Ma non come da noi, non con la nostra invadenza, non con la nostra frequenza e continuità, non nel disinteresse di cittadini, comune, soprintendenza. A me soprattutto questo ultimo aspetto stupisce.  

E certo che penso alla storia. Lo faccio di mestiere! Ed è proprio in nome della storia che parlo di mentalità e cultura profonda. 

E richiamandomi appunto alla storia, invoco il rispetto per la storia della città. Che è antichissima e andrebbe conosciuta e rispettata. Il primo passo per farla conoscere e vedere sono palazzi e monumenti. Ma non palazzi degli anni '50 o futuribili!  😀

Spero di rendere il concetto.

Modificato da Lu Generale

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3 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Si, è una questione di mentalità, che può anche significare "essere civili". Certo che la loro storia è diversa, ma ora siamo nel 2023 e abbiamo gli strumenti per fermare certe derive! Come saprai, per Terni questa mentalità affonda le radici nell'arrivo della grande fabbrica. Con essa, le sue esigenze diventarono prioritarie su tutto e, a livello urbanistico, il centro e la sua cura persero progressivamente d'importanza. La cura e gli sforzi furono indirizzati verso i quartieri più prossimi alla fabbrica e alle mere esigenze abitative per i gravi problemi igienico-sanitari.

Certo le esigenze del momento, ma questa mentalità portò, ad esempio, a far abbattere ai primi del '900 la chiesa di San Giovanni decollato in Piazza della Repubblica, perché malmessa, per "ragioni di ordine pubblico" (probabilmente, anche per ragioni ideologico-politiche). Ma quella chiesa con la sua grande cupola era uno dei simboli della città.

Un episodio significativo e tristemente anticipatore, a mio parere...

ok, sarò più diretto. Per me non è principalmente una questione di mentalità e soprattutto non è una questione di essere civili

Se non hai PRATICAMENTE NESSUNA ricostruzione ex novo in un'area è perché non ne hai avuto bisogno, non perché siano illuminati altrove. Lascinado perdere san Giovanni decollato che se ti dicono che quel posto è pericolante, che devi fare (dico, tu cittadino comune)?

Come mai i paesoni qui intorno hanno l'acropoli fondamentalmente intatta? Senza costruzioni moderne salvo rarissimi casi (qualcosa a Narni e Acquasparta per dire si vede)? Perché non li hanno distrutti e quindi una certa "coerenza" è nelle cose?

La gente smette di essere civile appena prende la residenza a Terni? 

Boh, a me sembra cercare cause strane su una questione (il centro di Terni - diciamo - multiforme) che ha una genesi che a me pare palese. Soprattutto, trovo inutile rodercisi tanto il fegato. Tanto se vogliamo fare un certo tipo di turismo a Terni non si baserà mai sulla coerente bellezza medievale rinascimentale del centro storico

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5 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Mah, sulla supercazzola che dirti. Con questi temi ho confronti continui anche a livello accademico. Sono temi che interessano e suscitano dibattito. 

Ma il muro di gomma che incontro nella mia città non lo vedo da nessuna parte. Eppure spazio molto a livello geografico...

Certo che anche altrove hanno fatto (e fanno) scempi urbanistici. Ma non come da noi, non con la nostra invadenza, non con la nostra frequenza e continuità, non nel disinteresse di cittadini, comune, soprintendenza. A me soprattutto questo ultimo aspetto stupisce.  

E certo che penso alla storia. Lo faccio di mestiere! Ed è proprio in nome della storia che parlo di mentalità e cultura profonda. 

E richiamandomi appunto alla storia, invoco il rispetto per la storia della città. Che è antichissima e andrebbe conosciuta e rispettata. Il primo passo per farla conoscere e vedere sono palazzi e monumenti. Ma non palazzi degli anni '50 o futuribili!  😀

Spero di rendere il concetto.

lo rendi, solo che ho la sensazione che quando ci stanno di mezzo i ternani vedi sempre rosso

Ma non palazzi degli anni '50 o futuribili!

e qui torniamo al discorso del cinema America, moderno, però quello proteggerlo andava benissimo e segno di cultura. A me sembra un po' che te la prendi coi ternani pregiudizialmente mentre quello che fanno altrove va bene.

 

Però vorrei capire questo muro di gomma in cosa lo trovi?

Alla fine il grosso delle situazioni che tiri fuori sono sempre abbastanza opinabili. Cioè, la torre della biblioteca, non c'era più. Farla così o cosà è completamente opinabile Il teatro Verdi non ci stava più niente, dovevi rifarlo da zero.

Veramente tutti sti problemi per due o tre palazzine costruite dove non c'era nulla o scaricaticci di nessun valore?

 

Parli di conoscere e far vedere, ma allora non sarebbe 100 volte da incazzarsi di più (per dirne una) per il fatto che il museo cittadino non sia valorizzato, o che non si faccia uno straccio di recupero dell'ex gruber, che non si valorizzi quasi niente da Terni a Marmore, che l'anfiteatro sta abbandonato a se stesso concerti a parte...?

Sta cosa delle palazzine mi sembra guardare la paglia e non guardare il pagliaio.

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4 ore fa, Aghy ha scritto:

A completare ‘l’opera’ l’orribile costruzione eretta in un contesto storico e artistico con il quale nulla a che fare, un vero e proprio ‘cazzotto in un occhio’, sembra una clinica medica

 

 

il contesto:

 

 

Screenshot_20230324_074654_Maps.jpg

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Screenshot_20230324_074851_Maps.jpg

scusate se sono troppo critico, ma le condizioni di questa piazza sono da terzo mondo.

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12 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Lamentele per il. Degrado di Largo Cairoli. E c'è anche chi denuncia l'ennesimo scempio urbanistico fatto costruire. Finalmente qualcuno esce dal torpore! 

https://www.umbriaon.it/largo-cairoli-a-terni-sindaco-vieni-a-farti-un-giro-nel-degrado-in-pieno-centro/

 

era meglio il palazzo abbandonato e tutto ammuffito col parcheggio recintato e deserto pieno di sporcizie che c'era prima?

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2 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Si. La pitturato scura è recente e lo rende meno Beirut. Ma sempre bruttissimo rimane. 

quindi era meglio così?

ma sei serio?

Largo Cairoli è forse la zona più brutta di Terni da sempre

ma che dovevano preservare?

che?

Screenshot_20230324_074832_Maps.jpg

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2 minuti fa, cesenticerqua ha scritto:

Largo Cairoli è forse la zona più brutta di Terni da sempre

Difficile non essere d'accordo, quella piazza era indecente

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4 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Passaci e poi mi dirai. E vi dico anche che la soprintendenza avrebbe totalmente ricoperto gli scavi emersi del vecchio monastero. Per fortuna un consigliere comunale sensibile a questi temi si è messo di traverso. Un solo consigliere, pare. L'assessore alla cultura manco sa di cosa si parla, figurarsi gli altri. 

Così siamo messi a Terni e questa è la soprintendenza. 

Come città da questo punto di vista dobbiamo crescere tantissimo. Poi parleremo anche di turismo. 

Perché la soprintendenza avrebbe ricoperto gli scavi?

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3 ore fa, Lu Generale ha scritto:

Come avviene in tutte le città civili.

Ti ho già dimostrato che non è così. Le società civili come tu le definisci fanno convivere benissimo antico e moderno. Te parli per “gusti” e sui gusti non si discute come dice il saggio. Adesso possiamo dire quello che vogliamo di quell’area ma resta evidente che, in 41 anni che campo, ha fatto sempre schifo tra: palazzi abbandonati, parcheggio di auto sfondato con buche pari a voragini, bancarelle demmerda, kebabbari e retro di palazzi osceni… per cui…

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2 minuti fa, FURIOUS ha scritto:

Ti ho già dimostrato che non è così. Le società civili come tu le definisci fanno convivere benissimo antico e moderno. Te parli per “gusti” e sui gusti non si discute come dice il saggio. Adesso possiamo dire quello che vogliamo di quell’area ma resta evidente che, in 41 anni che campo, ha fatto sempre schifo tra: palazzi abbandonati, parcheggio di auto sfondato con buche pari a voragini, bancarelle demmerda, kebabbari e retro di palazzi osceni… per cui…

Il kebab di largo Cairoli però non era affatto male. Almeno una cosa buona troviamola

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Adesso, wild.duck ha scritto:

Il kebab di largo Cairoli però non era affatto male. Almeno una cosa buona troviamola

Si sì assolutamente, ma quello è gusto a livello di palato, ma se ci mettiamo a guardare il contesto non è che il kebabbaro migliori l’aspetto estetico della pizza, anzi. 

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3 ore fa, Aghy ha scritto:

mi sembra una visione alquanto esagerata. sai che non è possibile.

magari palazzo spada ci fanno una bell'inserimento moderno in vetro a coprire il cortile interno. avevo sentito di questa idea niente male.

Palazzo spada...ma non dovevano eliminare il parcheggio con la sbarra accanto al palazzo,farlo pedonale,con un bel giardino...avevo letto in passato alcune notizie...ma che fine ha fatto questo progetto?

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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

lo rendi, solo che ho la sensazione che quando ci stanno di mezzo i ternani vedi sempre rosso

Ma non palazzi degli anni '50 o futuribili!

e qui torniamo al discorso del cinema America, moderno, però quello proteggerlo andava benissimo e segno di cultura. A me sembra un po' che te la prendi coi ternani pregiudizialmente mentre quello che fanno altrove va bene.

 

Però vorrei capire questo muro di gomma in cosa lo trovi?

Alla fine il grosso delle situazioni che tiri fuori sono sempre abbastanza opinabili. Cioè, la torre della biblioteca, non c'era più. Farla così o cosà è completamente opinabile Il teatro Verdi non ci stava più niente, dovevi rifarlo da zero.

Veramente tutti sti problemi per due o tre palazzine costruite dove non c'era nulla o scaricaticci di nessun valore?

 

Parli di conoscere e far vedere, ma allora non sarebbe 100 volte da incazzarsi di più (per dirne una) per il fatto che il museo cittadino non sia valorizzato, o che non si faccia uno straccio di recupero dell'ex gruber, che non si valorizzi quasi niente da Terni a Marmore, che l'anfiteatro sta abbandonato a se stesso concerti a parte...?

Sta cosa delle palazzine mi sembra guardare la paglia e non guardare il pagliaio.

Paleolab invece...abbandonato a sé stesso non è scandaloso?le fontanelle vicino,la facciata cade a pezzi...stiamo a due passi da piazza del mercato(riqualificata quando partiranno i lavori),e questo museo interessante chiuso in silenzio..

Ma se po esse così incapaci a terni?

Modificato da ternano_84

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9 minuti fa, ternano_84 ha scritto:

Palazzo spada...ma non dovevano eliminare il parcheggio con la sbarra accanto al palazzo,farlo pedonale,con un bel giardino...avevo letto in passato alcune notizie...ma che fine ha fatto questo progetto?

Palazzo spada che, per il poco che ho imparato a storia dell'arte al liceo, non era così messo a nudo sia perché non era considerato bello lasciarlo così (voglio dire, non è che abbia esattamente una muratura ordinata o un rivestimento in marmo), sia perché un po' di intonaco ti fa pure da isolante. È pure fuori contesto perché intorno i palazzi sono intonacati.

Ma il ternano non si incazza...

5 minuti fa, ternano_84 ha scritto:

Paleolab invece...abbandonato a sé stesso non è scandaloso?le fontanelle vicino,la facciata cade a pezzi...stiamo a due passi da piazza del mercato(riqualificata quando partiranno i lavori),e questo museo interessante chiuso in silenzio..

Ma se po esse così incapaci a terni?

Ma l'antoniano...ma quante cacchio ce ne sarebbero da fare?

 

Largo Cairoli per quello che era quasi quasi quella palazzina già gli da un tono da "Beirut alta", comunque un miglioramento 

Modificato da wild.duck

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2 ore fa, wild.duck ha scritto:

ecco, appunto.

La torre di vetro ormai ce sta da non so più quanti anni, quindi lì poco ci puoi fare.

Ma per il resto mi spieghi che ti cambia, dal punto di vista turistico, se una palazzina in una piazza in cui ci sta la qualunque la fai un po' più o un po' meno carina? L'unico punto interessante di quella piazza potrebbe essere il recupero dell'ex monastero se per qualche miracolo viene strafico e diventa una curiosità da vedere (perché il valore turistico di per sé è prossimo allo zero comunque, immagino).

Non abbiamo un museo che venga minimamente valorizzato (praticamente da quel lato non ci fosse la Fondazione Carit penso staremmo a zero), i tentativi di valorizzare il patrimonio di archeologia industriale sono a zero fatto salvo il Caos, abbiamo un anfiteatro romano che non sai a che ora apre, che andrebbe restaurato, la chiesa del carmine sta come sta da quanto? E anche qui non c'è niente che ti invogli ad andarci, salvo la stagione musicale/teatrale che con l'aspetto culturale e turistico c'entra comunque poco. Pure lì, il problema è la palazzina moderna? Tra l'altro in un posto che potenzialmente sarebbe visitato perlopiù lato Passeggiata.

Ma magari il problema fossero due tre palazzine qua e la. Sarebbe molto più semplice tutto, ma per me non è così.

Chiesa del Carmine,con la passeggiata,rientra coi fondi del pnnr..una ditta di Avellino mi pare abbia vinto l'appalto..

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2 minuti fa, ternano_84 ha scritto:

Chiesa del Carmine,con la passeggiata,rientra coi fondi del pnnr..una ditta di Avellino mi pare abbia vinto l'appalto..

Ottimo

Ma da quanto era inagibile quel posto?

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8 minuti fa, wild.duck ha scritto:

Ottimo

Ma da quanto era inagibile quel posto?

Sinceramente non lo so..io ci andai prima del covid per un matrimonio...

Speriamo esca fuori un bel lavoro,e che non perdano i fondi...i sono preoccupatissimo che fanno che arrosto questi qua....

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