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Posti dove mangiare bene in Umbria

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2 ore fa, Razzotico ha scritto:

eh dicceli no

ps. Pranzo domenicale al fresco do vado? Pensavo leonessa non ci sono mai stato 

Dunque, non so quanto sia fresco a ora di pranzo, ma un pó di fresco c'è: Poggio delle rocche a Ferentillo.

Posto molto carino soprattutto l'esterno, vista magnifica sulla vallata, cucina davvero molto buona. Piatti della tradizione preparati in chiave più  moderna, ma senza esagerare.

Prezzi non bassissimi, ma comunque piuttosto onesti. 

Il personale è giovane e alla mano. 

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5 ore fa, ternano_84 ha scritto:

Capito benissimo, mai saputo che ci fosse un ristorante..

Antipasti meritano?

C’è sempre stato, era la pizzeria del circolo di tennis, me lo ricordo da sempre, da qualche anno mi sa che stava mezzo chiuso, poi l’hanno riaperto qualche mese fa

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20 ore fa, lu Fraportanu ha scritto:

Si, mi è giunta voce che “tira”...

comunque stasera ho provato il nuovo locale che ha aperto un paio di mesi fa alla fine di Narni Scalo...dove prima c’era il pub Sir William , poi ci hanno messo un ristorantino che è durato poco ..e adesso questo pizzeria/ristorante “la Svolta”..pero’ Ho preso solo la pizza ( nella norma tutto sommato..e non napoletana ovviamente) però sul menù del ristorante c’era qualcosa che mi attirava..

infine ,ridenno e scherzano, tra un anno , compiono trenta anni sia la gelateria FF di Poscargano che il Tabard Inn....

Si locale per apericene, sempre pieno, la svolta l’ha aperto il ragazzo che lavorava al Sir Williams prima che cambiasse nome, pizza buona, non ho provato altro però 

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4 ore fa, lu Fraportanu ha scritto:

Se ti piacciono gli antipasti.....pure lì al Parco dei Cavalieri, sulla Flaminia, è bello .....letale........tipo quello del Kantuccio ( l’ho fatti in sequenza un mesetto fa....il sabato al Kantuccio , la domenica al Parco dei Cavalieri)

Si provato, ma nettamente meglio quello del kantuccio,qualità top.

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4 ore fa, Razzotico ha scritto:


eh dicceli no

 

ps. Pranzo domenicale al fresco do vado? Pensavo leonessa non ci sono mai stato 

Genziana e vai sul sicuro...stavolta voglio una %....

Ps:so campi...li do te butti butti...

Io li preferisco fuori terni....

Locanda del capitano:montone(pg)

Ristorante da nilo:cetona(si)

Chiesa tonda resort:spello(pg)

 

 

Modificato da ternano_84

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3 ore fa, Manson ha scritto:

 

 

M'avete incuriosito.

Vedrai che la curiosità si trasformerà in soddisfazione quando li assaggerai.

Ci fosse una cosa cattiva al kantuccio...in pratica ho provato tutto...

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Parlando di antipasti... 

Per me da Graziano alla Lanterna... uno dei piu' buoni antipasti "buffet" che ho mangiato a Terni. 

Non tanto per la varieta' o per proporre un qualcosa di diverso o ricercato, ma perche' la qualita' degli ingredienti fa la differenza. 

Nonostante @Manson non sara' d'accordo :D per me uno dei piatti piu' difficili da proporre per un ristorante sono dei semplici spaghetti al pomodoro, li capisci che roba usano e come cucinano. 

A volte con sapori coperti o extravaganti si ha piu' difficolta' nel conoscere la materia prima. 

Modificato da A Sotto

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1 ora fa, ternano_84 ha scritto:

Genziana e vai sul sicuro...stavolta voglio una %....

Ps:so campi...li do te butti butti...

Io li preferisco fuori terni....

Locanda del capitano:montone(pg)

Ristorante da nilo:cetona(si)

Chiesa tonda resort:spello(pg)

 

 


sei un romanticone 😅

 

grazie dei consigli 

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1 ora fa, A Sotto ha scritto:

Parlando di antipasti... 

Per me da Graziano alla Lanterna... uno dei piu' buoni antipasti "buffet" che ho mangiato a Terni. 

Non tanto per la varieta' o per proporre un qualcosa di diverso o ricercato, ma perche' la qualita' degli ingredienti fa la differenza. 

Nonostante @Manson non sara' d'accordo :D per me uno dei piatti piu' difficili da proporre per un ristorante sono dei semplici spaghetti al pomodoro, li capisci che roba usano e come cucinano. 

A volte con sapori coperti o extravaganti si ha piu' difficolta' nel conoscere la materia prima. 

 

Non potresti trovarmi più in disaccordo, sul punto specifico 😊.

 

Sarà un mio limite, ma oltre una certa soglia non so riconoscere, ad esempio, l' "olio buono" dal miglior commerciale, e di conseguenza non tirerò mai fuori tot. euro al litro per qualcosa che trovo già di mio gradimento anche alla metà della metà della metà del prezzo.

 

Un piatto di buoni spaghetti al pomodoro? Perdonami, ma cosa sono dei buoni spaghetti al pomodoro?

 

Che pomodoro potrai mai usare, buono al punto da percepirlo migliore della miglior passata commerciale?

.

Che spaghetti potrai mai usare al punto da percepirli migliori dei migliori spaghetti di marca?

 

Per non parlare del basilico... è una pianta, fatico a concepire un basilico migliore di un altro.

 

Un ristoratore che valore aggiunto a livello di materie prime potrà mai proporre per rendere speciale e distinguibile un piatto tanto banale?

 

Altro esempio: impazzisco quando sento dire da qualcuno che c'è stato, che in un determinato ristorante trattano pochissimo il pesce per non rischiare di sminuire il valore della materia prima... mi chiedo, ma se ci devi mettere un filo d'olio e un pizzico di sale e basta, dimmi dove lo compri che ci vado anch'io... e lo porto a casa e me lo mangio lì (e infatti secondo me non è mai così... la mano di chi prepara fa sempre la differenza).

 

Naturalmente la mia è una banalizzazione, funzionale ad esprimere un punto di vista. Per rimanere all'esempio, non amo i crudi, quindi non so apprezzarne appieno il valore. In uno stesso ristorante, magari piuttosto vado dritto su un primo e un secondo di pesce lavorati e in cui le materie prime escono valorizzate.

 

Sono gusti.

 

Lì il cuoco fa la differenza, dal mio personale punto di vista.

 

Anche un percorso di antipasti, che presi songolarmente possono apparire comuni, può nascondere delle chicche, e nel complesso essere strutturato in maniera ragionata e stimolante.

 

Quanto sopra per dire che non ho mai ritenuto la semplicità un valore assoluto, neanche nell'ambito enogastronomico.

 

Se vado a mangiare fuori, preferisco gustare piatti che nascono da un'idea, anche solo d'assemblaggio, ma fatta di accostamenti (anche arditi, non fini a sè stessi), o che preveda l'utilizzo di ingredienti e materie prime che magari mangio più di rado.

 

Pago quello che mangio e il valore aggiunto di chi ha concepito quella specifica proposta.

 

E sono contento, ma magari sono fatto strano io...

 

"Si mangia come a casa..."... e allora mangio a casa...

Modificato da Manson

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8 minuti fa, Razzotico ha scritto:


tua forse 😅

Sì, cucino io: così ti passa la voglia 😅

Modificato da alien

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22 minutes ago, Manson said:

 

Un piatto di buoni spaghetti al pomodoro? Perdonami, ma cosa sono dei buoni spaghetti al pomodoro?

Non capisco la domanda. 

 

Che pomodoro potrai mai usare, buono al punto da percepirlo migliore della miglior passata commerciale?

Non riesco nemmeno a paragonare una salsa fatta con un San Marzano di qualita' o magari un Piennolo del vesuvio o un datterino tutto fresco o invece una conserva come te dici di passata o pelati commerciale. Per me sono due cose talmente diverse come sapori che non riesco nemmeno a trovare le parole. 

.

Che spaghetti potrai mai usare al punto da percepirli migliori dei migliori spaghetti di marca?

Non e' detto che si debba usare uno spaghetto in busta, ma anche fresco magari alla chitarra per esempio. E li il saper fare, specialmente se tagliato a mano credo faccia la differenza. 

 

Per non parlare del basilico... è una pianta, fatico a concepire un basilico migliore di un altro.

Riguardo il basilico... la salsa di pomodoro varia talmente tanto che il gusto puo' essere molto diverso, gli ingredienti bisogna non solo trovarli di qualita' ma anche saperli usare, saperli soffrigere(vedi aglio o cipolla) alla temperatura giusta, sapere quando metterli se a crudo o no vedi prezzemolo o basilico.

 

Per me dire "Si mangia solo a casa" non vuol dire nulla. 

Un piatto con pochi ingredienti e semplici puo' essere fatto bene o male... dipendentemente da cosa usi e da chi lo fa... 

 

 

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3 ore fa, alien ha scritto:

Ma proprio tu?? 

😁

Bhe...io aggiungo un ristorante dopo un bel viaggio...

Perché l'Italia è bella tutta,tutta da scoprire,anche un piccolo borgo può nasconderle tante cose..

Ecco a noi piace collegare una bella gita a un buon ristorante..

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11 ore fa, A Sotto ha scritto:

 

Ribadisco il mio punto di vista: se devo spendere soldi per mangiare, a prescindere dalla cifra, non li spendo per avere indietro dell'ottima semplicità.

 

Fra l'altro manco mi piacciono gli spaghetti al pomodoro...

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la volta che ho fatto le ciriole alla ternana a gente che non le aveva assaggiate mai perdendoci un pomeriggio (per tirare la pasta tutta a mano, per fare il sugo coi controcoglioni etc.etc.) la gente pareva che c'aveva le visioni, un altro po' si mangiavano i piatti. Se lo faccio col coltello e il sugo alla come vene il risultato è parecchio diverso, però non è che posso perderci sempre un pomeriggio. Se mi fanno una roba del genere al ristorante sono solo contento.

Stesso discorso per gli gnocchi, che un conto è se usi le patate rosse piccolette tue al momento giusto un conto quelle comprate, per la pizza etc.etc.

E per gli spaghetti un conto se usi uno gentile o un benedetto cavalieri, un altro la de cecco, un altro ancora la barilla (che infatti - e giustamente - ha passato e sta passando notevoli cazzi per rifarsi un nome). Immagino che queste cose siano trasferibili anche ai ristoranti in qualche modo.

 

Poi bisogna anche avere il palato un po' abituato, io sono estremamente schizzinoso perfino sull'acqua, odio cordialmente il discorso dell'acqua a chilometro zero - non fosse altro perché le acque del ternano mi fanno tutte mediamente schifo, e se provavano a spacciarmi una pasta di qualità inferiore magari per finire un pacco faccio il diavolo a quattro.

Uno può pure apprezzare una cosa normale fatta strabene al ristorante anche solo perché, a farla a casa, ti partono le ore vere.

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1 ora fa, wild.duck ha scritto:

la volta che ho fatto le ciriole alla ternana a gente che non le aveva assaggiate mai perdendoci un pomeriggio (per tirare la pasta tutta a mano, per fare il sugo coi controcoglioni etc.etc.) la gente pareva che c'aveva le visioni, un altro po' si mangiavano i piatti. Se lo faccio col coltello e il sugo alla come vene il risultato è parecchio diverso, però non è che posso perderci sempre un pomeriggio. Se mi fanno una roba del genere al ristorante sono solo contento.

Stesso discorso per gli gnocchi, che un conto è se usi le patate rosse piccolette tue al momento giusto un conto quelle comprate, per la pizza etc.etc.

E per gli spaghetti un conto se usi uno gentile o un benedetto cavalieri, un altro la de cecco, un altro ancora la barilla (che infatti - e giustamente - ha passato e sta passando notevoli cazzi per rifarsi un nome). Immagino che queste cose siano trasferibili anche ai ristoranti in qualche modo.

 

Poi bisogna anche avere il palato un po' abituato, io sono estremamente schizzinoso perfino sull'acqua, odio cordialmente il discorso dell'acqua a chilometro zero - non fosse altro perché le acque del ternano mi fanno tutte mediamente schifo, e se provavano a spacciarmi una pasta di qualità inferiore magari per finire un pacco faccio il diavolo a quattro.

Uno può pure apprezzare una cosa normale fatta strabene al ristorante anche solo perché, a farla a casa, ti partono le ore vere.

Ti partono le ore vere per un piatto di pasta al pomodoro?

 

E poi... ma l'acqua c'ha un sapore? A parte quando sa di ruggine o di calcare... ma come si fa a distinguere un'acqua da un'altra?

 

Com'è fatto un sugo "coi controcoglioni" per le ciriole?

 

Sono tutte cose che non capisco. Non ci arrivo.

Modificato da Manson

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49 minuti fa, Manson ha scritto:

 

 

E poi... ma l'acqua c'ha un sapore? A parte quando sa di ruggine o di calcare... ma come si fa a distinguere un'acqua da un'altra?

 

 


 

avoja

assaggia la Panna (che odio) o una altra acqua naturale (es Sangemini)

non Dico le effervescenti (naturali) perché ovviamente c’è ancora più differenza 

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stavo pensando alla Panna pure io. Che a me piace, ad altri fa schifo, ma ha un gusto molto particolare. A me in generale piacciono le acque stile Levissima con residuo fisso basso, o anche minimamente mineralizzate. Però siccome non credo faccia benissimo bere solo quelle seguo un vecchio adagio di un qualche medico (che diceva di comprare quella che trovi scontata), compro una settimana la minimamente mineralizzata e una settimana quella, diciamo, normale, senza badare troppo al marchio.

 

La cucina italiana comunque è mediamente una cucina di pochi ingredienti freschi, la cura della scelta dei pochi ingredienti per me fa tutta la differenza del mondo. Per fare un altro esempio, se ti fai gli spaghetti in bianco (o il riso) scegliendo la prima pasta che capita, il primo burraccio da affioramento e un grattugiato economico o fai lo stesso con una pasta di qualità, un burro serio di centrifuga, magari un Beppino Ocelli ma anche un commerciale come Lurpak e il parmigiano ci passa un abisso.

Modificato da wild.duck

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Io non sono esigente come gusti però riconosco che per mangiare bene devi anche sapere dove comprare, scegliere il top in un grosso supermercato (ad esempio Conad) non basta.

Per le acque Panna e Levissima mi sembrano simili, entrambe “scivolose”, non mi piacciono.

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3 hours ago, Manson said:

Ribadisco il mio punto di vista: se devo spendere soldi per mangiare, a prescindere dalla cifra, non li spendo per avere indietro dell'ottima semplicità.

 

Fra l'altro manco mi piacciono gli spaghetti al pomodoro...

Io sono d'accordo con il tuo punto di vista, e' legittimo. 

Il problema e' che globalmente la gente non mangia a ristorante solo per gusto o per ricercare esperienze, sapori etc.

ma anche per necessita', convenienza, lavoro, tempistica, divagarsi, scarsa voglia nel cucinare dopo una giornata di lavoro, e molto altro... 

specialmente nelle grandi citta' si mangia a casa in alcuni casi molto poco e credo che sia normale che le persone che mangiano fuori spesso, la maggior parte delle volte cerchino anche una qualita' nelle cose semplici e per me come esistono buonissimi stellati, grandi steakhouse con tipi di carne ricercati etc esistono anche posti dove cucinano bene le cose semplici ed altri posti dove non e' cosi.

La pizza per convenienza ed anche economia e' il cibo piu' consumato al mondo, ora credo che tutti abbiamo mangiato pizze che fanno cagare e pizze molto buone, la stessa margherita con una buona salsa e un buon fiordilatte ed altre che fanno schifo... 

se vogliamo banalizzare possiamo dire che la pizza e' farina, lievito... che ci vuole a fare la pizza? invece nonostante i pochi ingredienti, la qualita' e la lavorazione fa la differenza in un prodotto che per il ristoratore ha un costo quasi nullo a livello di materie prime. 

 

 

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11 minuti fa, terzino ha scritto:

Io non sono esigente come gusti però riconosco che per mangiare bene devi anche sapere dove comprare, scegliere il top in un grosso supermercato (ad esempio Conad) non basta.

Per le acque Panna e Levissima mi sembrano simili, entrambe “scivolose”, non mi piacciono.

a me piace quel tipo lì. Per dire su da me in montagna l'acqua del rubinetto è in pratica, per quanto ne so, l'acqua Roana. Residuo fisso sempre intorno a 100, talmente scivolosa che fai fatica a lavare via il sapone. La Fabia, che sta quasi a 500, per me sta sull'imbevibile. Sono gusti. Un'acqua un po' meno distillata sempre di quelle parti che da noi si trovava facilmente è la Nerea che non è male.

Modificato da wild.duck

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1 ora fa, Razzotico ha scritto:


 

avoja

assaggia la Panna (che odio) o una altra acqua naturale (es Sangemini)

non Dico le effervescenti (naturali) perché ovviamente c’è ancora più differenza 

Ok, ma si parlava di acqua come ingrediente in cucina.

 

Poi vabbè... se usate l'acqua in bottiglia per bollire gli spaghetti, chapeau 😄

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5 ore fa, Manson ha scritto:

Ribadisco il mio punto di vista: se devo spendere soldi per mangiare, a prescindere dalla cifra, non li spendo per avere indietro dell'ottima semplicità.

Fra l'altro manco mi piacciono gli spaghetti al pomodoro...

Concordo. È il mio stesso metro di giudizio quando scelgo un posto dove mangiare. Come hai detto bene, se in un posto si mangia come a casa, allora mangio a casa. Anche perché - modestamente - a casa mia si mangia bene: con mia moglie cuciniamo piuttosto bene. 😀

Ma con te non condivido la passione per quei posti dove non mangi, bensì spizzichi! 😀 Vado per mangiare, non per spizzicare! 😀

Modificato da Lu Generale

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14 minuti fa, Lu Generale ha scritto:

Concordo. È il mio stesso metro di giudizio quando scelgo un posto dove mangiare. Come hai detto bene, se in un posto si mangia come a casa, allora mangio a casa. Anche perché - modestamente - a casa mia si mangia bene: con mia moglie cuciniamo piuttosto bene. 😀

Ma con te non condivido la passione per quei posti dove non mangi, bensì spizzichi! 😀 Vado per mangiare, non per spizzicare! 😀

 

😄... ma se ti dico che non sono mai uscito con la fame da un ristorante stellato mi credi?

 

P.S. anche a me piace moltissimo cucinare. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Modificato da Manson

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23 minuti fa, Manson ha scritto:

 

😄... ma se ti dico che non sono mai uscito con la fame da un ristorante stellato mi credi?

P.S. anche a me piace moltissimo cucinare. Siamo sulla stessa lunghezza d'onda.

Io si, però! 😀 

Per questo, da un pó di anni ormai, ci ho fatto la croce! 

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1 ora fa, Manson ha scritto:

Ok, ma si parlava di acqua come ingrediente in cucina.

 

Poi vabbè... se usate l'acqua in bottiglia per bollire gli spaghetti, chapeau 😄

beh il discorso però era più ampio. Se vuoi cucinare in un certo modo devi stare attento a tanti parametri. Le ciriole (non gli spaghetti) ci metti anche le ore, dipende come le fai. Anche perché è una pasta fresca senza leganti (a meno di barare mettendoci la chiara, per dire). Pure con gli gnocchi il discorso è complesso, se li vuoi fare rigati e vuoi che la cosa non si disintegri quando li cuoci richiedono certe attenzioni.

I supplì di mia nonna erano la prima cosa che spariva quando si facevano per i buffet, pure se erano freddi. Però non li faceva certo come nella prima rosticceria che trovi. E così via. Il discorso del "cucinare come a casa" è un po' semplicistico. Un mio rito quando vado a Roma è fermarmi almeno in un locale e papparmi un supplì (a volte anche due o tre) perché tanto ognuno lo fa un po' diverso. A Milano che non si trovavano mi incazzavo come un ape...

Se poi andiamo su certe ricette, tipo gli stracotti, io non mi ci metto manco a farli. Se voglio la pecora alla callara trovo un rifugio che me la fa bene e vado lì.

 

Che l'acqua ha sempre lo stesso sapore è un po' come dire che il vino o è bianco o è rosso, comunque.

 

Diciamo che comunque il mio approccio alla cucina è un po' più stile Proust o Ratatouille. Mi piace più provare i piatti tipici di dove vado, magari in diverse interpretazioni, piuttosto che impelagarmi dietro alle invenzioni dei cuochi (che poi spesso trovo deludenti).

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