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Spero proprio che oggi raggiunga la finale Luna Rossa, la scena del "box" americano con quelle 4 sgallettate che esultavano e il tizio che stappava lo champagne dopo la rottura della barca italiana mi hanno proprio infastidito. Non dico che dovevano essere tristi, però cazzo, contieniti un po'...

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2 hours ago, Gagarin said:

Spero proprio che oggi raggiunga la finale Luna Rossa, la scena del "box" americano con quelle 4 sgallettate che esultavano e il tizio che stappava lo champagne dopo la rottura della barca italiana mi hanno proprio infastidito. Non dico che dovevano essere tristi, però cazzo, contieniti un po'...

In questo momento non c'è alcuna sostanziale differenza fra LR e AM: le due barche hanno le stesse prestazioni, gli equipaggi si equivalgono. Le ultime tre regate sono state assolutamente avvincenti, con un numero di avvicendamenti al comando superiore alla somma delle ultime 5 edizioni della Coppa. Semplicemente nelle ultime 3 prove gli americani hanno avuto un po' di fortuna in più. Meritata, chi lo nega, ma una rottura o un incrocio decisivo con mura a sinistra poteva capitare a loro 

La follia c'è stata in quell'inutile doppio rischio (caduta e/o penalità) preso nella quinta regata, probabilmente legato alla fretta di chiudere il discorso, ma che rischia di diventare fatale per tutto il progetto.

Oggi, comunque vada, uno dei due consorzi andrà a casa. Salvo bonaccia.

 

 

 

Modificato da Bellimbusto

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4 minutes ago, Odoacre Chierico said:

Adesso esultate su sto cazzo che se non era per la rottura di ieri già stavate fori. 
 

Beh dai, belle facce a fine regata nel quartier generale del NYYC. Batterli e battere in genere gli americani anche a rubamazzo, non è mai facile ed è sempre e comunque una goduria.

 

Quindi è bastata l'ottava regata per conquistare il punto decisivo: adesso una settimana di sosta, per ripartire poi con la finale delle sfidanti contro gli inglesi di Britannia Ineos e del miglior timoniere vivente, Ben Ainslie. Il consorzio di Luna Rossa ha progettato la barca per le condizioni di questi giorni, vento non forte, onda, e questo potrebbe essere il fattore decisivo, che se ci si trovasse fra i 15 ed i 18 nodi sarebbe un problema stare dietro agli inglesi.

 

Oggi non siamo partiti benissimo, ma nemmeno male. America Magic ha preso un minimo vantaggio ma ci ha lasciati andare a pescare vento fresco sul lato destro: questo ci ha spinti fino alla loro poppa poi, con una puggiata magistrale, difficile quanto efficace, li abbiamo messi in difficoltà ponendo la nostra prua davanti. Da lì in poi è stato un controllo finalmente efficace, da manuale della match-race. Ed alla fine dei conti la prova, in condizioni di totale pressione, ci dice che la finale ce la siamo meritata tutta.

 

Finale che si svilupperà al meglio delle 13 regate, quindi vincerà il primo che ne conquisterà 7. Daje.

 

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Dopo aver visto un italiano vincere i 100 metri alle Olimpiadi, uno in vetta alla graduatoria ATP e la vittoria della Coppa Davis, l’America’s Cup rimane l’ultimo tabù sportivo da sfatare tra le cose che mai avrei creduto di vedere prima di morire.

 

Alla Ternana in serie A c’ho rinunciato.

 

Non sarà semplice comunque, prima di potersela rigiocare coi neozelandesi c’è da vincere una Vuitton contro una Ineos che mi pare lontana parente di quella del 2021.

 

p.s.: qualcuno dico a Guido Meda che non si può commentare qualsiasi cosa come fosse una gara di Moto GP. È insopportabile.

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27 minuti fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Adesso esultate su sto cazzo che se non era per la rottura di ieri già stavate fori. 
 

 

13 minuti fa, Bellimbusto ha scritto:

Beh dai, belle facce a fine regata nel quartier generale del NYYC. Batterli e battere in genere gli americani anche a rubamazzo, non è mai facile ed è sempre e comunque una goduria.

 

Quindi è bastata l'ottava regata per conquistare il punto decisivo: adesso una settimana di sosta, per ripartire poi con la finale delle sfidanti contro gli inglesi di Britannia Ineos e del miglior timoniere vivente, Ben Ainslie. Il consorzio di Luna Rossa ha progettato la barca per le condizioni di questi giorni, vento non forte, onda, e questo potrebbe essere il fattore decisivo, che se ci si trovasse fra i 15 ed i 18 nodi sarebbe un problema stare dietro agli inglesi.

 

Oggi non siamo partiti benissimo, ma nemmeno male. America Magic ha preso un minimo vantaggio ma ci ha lasciati andare a pescare vento fresco sul lato destro: questo ci ha spinti fino alla loro poppa poi, con una puggiata magistrale, difficile quanto efficace, li abbiamo messi in difficoltà ponendo la nostra prua davanti. Da lì in poi è stato un controllo finalmente efficace, da manuale della match-race. Ed alla fine dei conti la prova, in condizioni di totale pressione, ci dice che la finale ce la siamo meritata tutta.

 

Finale che si svilupperà al meglio delle 13 regate, quindi vincerà il primo che ne conquisterà 7. Daje.

 

:sbu:

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1 hour ago, Odoacre Chierico said:

Dopo aver visto un italiano vincere i 100 metri alle Olimpiadi, uno in vetta alla graduatoria ATP e la vittoria della Coppa Davis, l’America’s Cup rimane l’ultimo tabù sportivo da sfatare tra le cose che mai avrei creduto di vedere prima di morire.

 

Alla Ternana in serie A c’ho rinunciato.

 

Non sarà semplice comunque, prima di potersela rigiocare coi neozelandesi c’è da vincere una Vuitton contro una Ineos che mi pare lontana parente di quella del 2021.

 

p.s.: qualcuno dico a Guido Meda che non si può commentare qualsiasi cosa come fosse una gara di Moto GP. È insopportabile.

Ci siamo andati vicinissimi più di una volta, ma gli altri si sono sempre rivelati un fiato più avanti di noi.

E' dura anche stavolta, ma come sempre si sta facendo tutto il possibile. Fondamentale sarà aver imbroccato a progetto le caratteristiche migliori della barca per le condizioni del campo di regata in occasione delle finali: è stato il problema principale nelle passate edizioni. Chissà che stavolta...

 

Riguardo a Meda, risolvila così: su You Tube trova il canale ufficiale della regata (https://www.youtube.com/@americascup), per le immagini; poi quello del commento italiano di qualche competente esperto. Ti consiglio https://www.youtube.com/@vdalbertas

Sincronizzi le immagini della regata con il commento sfruttando il cronometro che appare prima della partenza e che è richiamato spesso dai commentatori.

 

 

  • Voto Positivo 1

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5 ore fa, Odoacre Chierico ha scritto:

Dopo aver visto un italiano vincere i 100 metri alle Olimpiadi, uno in vetta alla graduatoria ATP e la vittoria della Coppa Davis, l’America’s Cup rimane l’ultimo tabù sportivo da sfatare tra le cose che mai avrei creduto di vedere prima di morire.

 

Alla Ternana in serie A c’ho rinunciato.

 

Non sarà semplice comunque, prima di potersela rigiocare coi neozelandesi c’è da vincere una Vuitton contro una Ineos che mi pare lontana parente di quella del 2021.

 

p.s.: qualcuno dico a Guido Meda che non si può commentare qualsiasi cosa come fosse una gara di Moto GP. È insopportabile.

 

4 ore fa, Bellimbusto ha scritto:

Ci siamo andati vicinissimi più di una volta, ma gli altri si sono sempre rivelati un fiato più avanti di noi.

E' dura anche stavolta, ma come sempre si sta facendo tutto il possibile. Fondamentale sarà aver imbroccato a progetto le caratteristiche migliori della barca per le condizioni del campo di regata in occasione delle finali: è stato il problema principale nelle passate edizioni. Chissà che stavolta...

 

Riguardo a Meda, risolvila così: su You Tube trova il canale ufficiale della regata (https://www.youtube.com/@americascup), per le immagini; poi quello del commento italiano di qualche competente esperto. Ti consiglio https://www.youtube.com/@vdalbertas

Sincronizzi le immagini della regata con il commento sfruttando il cronometro che appare prima della partenza e che è richiamato spesso dai commentatori.

 

C'è anche su Italia 1

Modificato da adriatico

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37 minutes ago, Odoacre Chierico said:

Peggio pure se possibile: ci sta uno dei commentatori del calcio di Mediaset che al contrario di Meda non fa neanche finta de capicce qualcosa.

Il commento che ho suggerito è un piacevole accopagnamento alla visione della regata. Molto tecnico, ma allo stesso tempo didattico, ed a tratti, ma non sempre, coinvolgente dal punto di vista emotivo. Ti fa capire bene quello che sta succedendo e ti assicuro non è così semplice nemmeno per me che vivo da sempre attorno al campo di regata più apprezzato del mondo. 

  • Grazie 1

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Considerando che l'America's cup rappresenta per gli inglesi il piu grande fallimento sportivo della storia di tutto lo sport di tutti i tempi !! L'hanno inventata loro e non l'hanno mai vinta !!

Inoltre sono 60 anni che non arrivano nemmeno a giocarsela ... lo capite da soli che luna rossa è spacciata

 

è sicro !! 

 

PS: consiglio la visione su Netlix del documentario sportivo , della serie Untold, "Una regata lunga un secolo" che parla della incredibile vittoria australiana dopo un secolo di dominio statunitense 

Modificato da lustronculino

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1 ora fa, lustronculino ha scritto:

Considerando che l'America's cup rappresenta per gli inglesi il piu grande fallimento sportivo della storia di tutto lo sport di tutti i tempi !! L'hanno inventata loro e non l'hanno mai vinta !!

 

Per non parlare di come hanno perso la prima edizione, organizzata da loro...

Modificato da Gagarin

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2 minuti fa, Gagarin ha scritto:

Per non parlare di come hanno perso la prima edizione, organizzata da loro...

Per chi non ne fosse a conoscenza:

Nel 1851, in occasione della prima esposizione universale di Londra, il Royal Yacht Squadron britannico mise in palio la coppa delle 100 ghinee (in riferimento al costo, circa 105 sterline) una brocca in argento, da consegnare al vincitore della annuale regata da loro organizzata, su un percorso di 53 miglia nautiche attorno all'isola di Wight. La regata ebbe luogo il 22 agosto, alla presenza della regina Vittoria. Il circolo ospitante schierò 14 imbarcazioni. Tra gli sfidanti vi era America, una scuna di 101 piedi del New York Yacht Club. John Cox Stevens aveva fatto costruire la barca insieme ad altri soci del club per gareggiare in Inghilterra e portare denaro nelle casse del loro circolo, fondato pochi anni prima e con poche esperienze in regata. America si aggiudicò la regata con oltre 20' di vantaggio sulla seconda barca, la britannica Aurora. Gran parte del merito di questo fu dell’esperto navigatore a bordo, che indicò al suo equipaggio di percorrere serenamente una rotta interna alle boe che delimitavano le acque basse, così da ottenere un guadagno di oltre un miglio rispetto alle rotte degli altri: per gli inglesi era invece implicito che l'isola andasse circumnavigata passando esterni a quelle boe, ma in realtà il regolamento non specificava tale obbligo e quindi le iniziali proteste furono ritirate e fu assegnata la vittoria di America.

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48 minutes ago, Gagarin said:

Per chi non ne fosse a conoscenza:

Nel 1851, in occasione della prima esposizione universale di Londra, il Royal Yacht Squadron britannico mise in palio la coppa delle 100 ghinee (in riferimento al costo, circa 105 sterline) una brocca in argento, da consegnare al vincitore della annuale regata da loro organizzata, su un percorso di 53 miglia nautiche attorno all'isola di Wight. La regata ebbe luogo il 22 agosto, alla presenza della regina Vittoria. Il circolo ospitante schierò 14 imbarcazioni. Tra gli sfidanti vi era America, una scuna di 101 piedi del New York Yacht Club. John Cox Stevens aveva fatto costruire la barca insieme ad altri soci del club per gareggiare in Inghilterra e portare denaro nelle casse del loro circolo, fondato pochi anni prima e con poche esperienze in regata. America si aggiudicò la regata con oltre 20' di vantaggio sulla seconda barca, la britannica Aurora. Gran parte del merito di questo fu dell’esperto navigatore a bordo, che indicò al suo equipaggio di percorrere serenamente una rotta interna alle boe che delimitavano le acque basse, così da ottenere un guadagno di oltre un miglio rispetto alle rotte degli altri: per gli inglesi era invece implicito che l'isola andasse circumnavigata passando esterni a quelle boe, ma in realtà il regolamento non specificava tale obbligo e quindi le iniziali proteste furono ritirate e fu assegnata la vittoria di America.

Quella era la nostra vera occasione, altro che foil!

 

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5 ore fa, lustronculino ha scritto:

Considerando che l'America's cup rappresenta per gli inglesi il piu grande fallimento sportivo della storia di tutto lo sport di tutti i tempi !! L'hanno inventata loro e non l'hanno mai vinta !!

Inoltre sono 60 anni che non arrivano nemmeno a giocarsela ... lo capite da soli che luna rossa è spacciata

 

è sicro !! 

 

PS: consiglio la visione su Netlix del documentario sportivo , della serie Untold, "Una regata lunga un secolo" che parla della incredibile vittoria australiana dopo un secolo di dominio statunitense 

Australia II

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Domani si ricomincia, in palio il titolo di sfidante dei detentori dell'America's Cup, i neozelandesi.

Questo il calendario della sfida fra Luna Rossa e Britannia Ineos, al meglio delle 13 regate (inizio alle ore 14, ogni giorno; seconda regata dopo le 15):

 

giovedì 26/9, 2 regate

venerdì 27/9, riposo

sabato 28/9, 2 regate

domenica 29/9, 2 regate

lunedì 30/9, riposo

martedì 1/10, 2 regate

mercoledì 2/10, 2 regate

giovedì 3/10, riposo

venerdì 4/10, 2 regate

sabato 5/10, 1 regata 

 

Ovviamente ci si ferma non appena uno dei due consorzi dovesse conquistare 7 successi.

 

  • Grazie 1
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Si prevedono condizioni di vento piuttosto forte, sui 16 nodi, con raffiche attorno ai 20-21, vicino quindi al limite di 22 nodi fissato per questa competizione.

Ci sarà poi da tenere conto dell'onda, altro fattore rilevante. Anche in questo caso si parla di condizioni mai viste sinora sul rettangolone antistante Barcellona: un metro di altezza e più.

Situazioni che metteranno a dura prova le due AC75: non del tutto sgradite a Luna Rossa, che sembra trovarsi a proprio agio con brezze deboli (8-9 nodi) o ventacci forti (quelli di domani, appunto). I foil leggermente più piccoli di Britannia potrebbero invece costiture un problema, in questo caso. Ma forse è più una speranza che una considerazione tecnica.

Altro aspetto, che ha spesso condizionato il campo di regata catalano, la presenza di frequenti salti di vento, che rendono a volte bizzarra la conduzione della regata. Lì sta alla bravura dei timonieri gestire le situazioni. Ed in questo il baronetto inglese si lascia leggermente preferire.

Però una cosa va senz'altro osservata: raramente il livello degli sfidanti è stato così vicino a quello del defender. Ne vedremo delle belle, da qui alla fine della Coppa America. 

 

  

Modificato da Bellimbusto

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Giornata che si apre con il successo della versione Youth di Luna Rossa nella finale secca contro gli americani: dominio totale, regate memorabili per l'AC40 italiano durante tutta la competizione.

 

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Primo punto per Luna Rossa nella finale della LV Cup. Bruni e Spithill hanno regatato in modo straordinario, vincendo la partenza e guadagnando ad ogni lato di bolina. Britannia è rimasto attaccato solo in poppa, complice però la ragionevole decisione di LR di controllare la barca avversaria. 

Nel complesso, Luna Rossa in queste condizioni estreme (20-21 nodi) ha mostrato di essere veloce almeno quanto Ineos, e la cosa non era scontata: una punta di 40 nodi in vmg (la componente della velocità in direzione del vento, quella che alla fine conta di più) è roba mai vista.

Lo steso va detto anche per la capacità del nostro equipaggio di mantenere l'assetto perfetto, in condizioni di onda altrettanto difficili.

La vittoria per 46" è un bel colpo alle certezze degli inglesi. 

1-0, dunque, ma non s'è fatto nulla. La seconda regata alle 15:40.

 

 

image.thumb.png.e6f9111e4a589a7900ec63c36dfe2f0a.png

 

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Britannia Ineos pareggia, con una regata giudiziosa, tutta finalizzata al mantenimento del fondamentale vantaggio conseguito dopo la partenza (assolutamente pari), quando Luna Rossa ha forse anticipato la decisione di virare in un momento in cui stava forse creando una interessante interferenza agli avversari.

Luna Rossa ha tenuto bene il passo di Britannia per tutta la regata, ma con il vento vicino ai massimi consentiti (21 nodi in media sul percorso) i margini operativi per tentare di avere la meglio in una match-race, partendo da dietro, sono minimi. Specie se la lepre è Ainslie.

 

1-1, è lunghissima.

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Due ore di attesa per la partenza della terza prova. Alla fine si parte... ma non si arriva. Regata annullata, quindi. Si resta 1-1 e si riproverà domani.

 

Ma ci è andata di culo, perché gli inglesi sono stati migliori: avanti di 17" alla prima bolina, sono stati poi raggiunti e superati nel corso della prima poppa da Luna Rossa, che ha trovato una raffica importante. Situazione ripetutasi poco dopo a vantaggio di Britannia, che torna avanti: qui la barca italiana commette un grave errore in strambata, che concede un grande vantaggio a Britannia Ineos.

Sembra sostanzialmente fatta, ma il vento, già leggerino, cala di botto. Cade dai foil per prima Luna Rossa, durante la seconda poppa. La pietra tombale però miracolosamente si scoperchia, perché anche Britannia cade. Si procede in dislocazione, come è sempre stato nella storia della vela (qui però c'è il piccolo particolare della mancanza di una chiglia): il fatto è che il tempo limite si avvicina sempre più ed entrambe tentano l'impossibile per ridecollare, con gli inglesi comunque avanti di 600 metri. Niente da fare, con grande scorno per Ainslie e compagnia cantante.

Però la cattiva conduzione della regata, da parte nostra (prima bolina e la strambata citata nella prima poppa) non lascia presagire nulla di buono.

 

 

 

Modificato da Bellimbusto

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Perdiamo la terza regata senza nemmeno partire: si rompono le stecche della randa di Luna Rossa e la scelta è quella di non chiedere il quarto d'ora di sospensione ma di lasciare il punto agli inglesi. Nella speranza di completare l'operazione di sostituzione della vela in tempo utile per l'inizio della seconda prova giornaliera.   

In un certo senso, Britannia Ineos è risarcita dopo il beffardo epilogo di ieri, l'annullamento della prova per raggiunto tempo limite (45').

Ma è un altro segnale che il consorzio italiano deve fronteggiare un bel po' di problemi.

 

 

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Giornata dominata dal vento eccessivo, sto campo di regata non consente una lettura attendibile.

La seconda prova giornaliera parte dopo mille rinvii e comunque la vince Luna Rossa, al termine di una delle più memorabili lotte con il più forte dei timonieri viventi. Ad onor del vero, sulla partenza favorevole di LR pesa forse la benevola decisione della giuria di respingere la protesta di Ainsley, che era stato attaccato con grande energia: ma conta solo il "rombo", lo spazio immaginario fra le due imbarcazioni, e quello pare non sia stato violato.
Così Luna Rossa ha tenuto il comando dall'inizio alla fine, ma con Britannia sempre a pochissime lunghezze, con un Ainsley inviperito e straordinariamente aggressivo.

Drammatica l'ultima poppa, con Bruni e Spithill che sacrificano un possibile vantaggio per mantenere la stessa linea degli avversari, precedendoli di un niente.

 

2-2

 

 

Modificato da Bellimbusto
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Salta il giorno di riposo di domani, lunedì. Saranno infatti recuperate le due regate di ieri, la prima non completata, la seconda definitivamente rinviata.

 

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3-3

La giornata di recupero propone due regate speculari, ma secondo me è un'occasione persa per i nostri: le condizioni di onda e vento si sono infatti rivelate leggermente favorevoli a Luna Rossa, ma un errore di manovra nei primi metri dalla partenza della prima regata hanno deciso tutto. Siamo rimasti attaccatissimi a Britannia Ineos, ma non siamo stati in grado di trovare la maniera di accelerare quel tanto da ingaggiare un duello che portasse al sorpasso.

Buona invece la partenza e la conduzione del primo bordo della seconda prova giornaliera: prua davanti e da lì è stato tutto molto più semplice, con Luna Rossa quasi mai insidiata dagli inglesi.

 

Domani altre due regate. La sfida è totalmente equilibrata, si va ai microdettagli.

 

 

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Pd però 

oltre al punto perso e i possibili problemi futuri era anche una regata bellissima. 
Speriamo rimettano tutto apposto a breve

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Luna Rossa l'ha scampata bella, ne esce alla grande ma questo 4-4 dopo la quarta giornata di regate segna forse la svolta della serie finale.

 

Prima regata drammatica, con un problema alla prima boa di bolina, con le due barche praticamente pari e su boe differenti: si apre la copertura e entra acqua, regata finita e forse giornata finita e pure Louis Vuitton Cup a puttane. Invece i tecnici riescono a rimediare in tempo record, consegnando a Spithill e Bruni una barca competitiva per la seconda prova.

 

Sul 3-4 e con tanti dubbi addosso, Luna Rossa si presenta aggressiva alla partenza, ma è Ainslie a fare la frittatona, uscendo dai boundaries in prepartenza beccandosi la penalità. Partenza vinta e su quella la barca italiana costruisce una regata giudiziosa, confermandosi veloce nonostante le disavventure. Anzi, a questo punto, e testate un po' tutte le andature, in assoluto Luna Rossa si lascia leggermente preferire in quanto a prestazioni. Restano i regali clamorosi che sistematicamente vengono fatti (almeno 3), oggi per fortuna ricambiati dalla incredibile leggerezza di Britannia Ineos.

 

Anche domani, 2 prove. Se una le vincesse entrambe, andrebbe al match-point.

 

 

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