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Ussaro

LE CAGATE CHE NON TI HO DETTO

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Venerdì scorso ero a Livorno per lavoro.

Dopo essere sceso dalla macchina, ho accusato un leggerissimo mal di pancia che tradotto.... se non cagavo da lì ai prossimi 5 minuti mi esplodeva il deretano.

Entro in un bar lungo il canale, era poco affollato, presi l'ennesimo caffè ( che non aiutava la situazione) e mi defilai nel pertugio (cesso orribile stretto, odore stile Gange)

Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

li gettai nel contenitore posto sotto al lavello.

 

Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

Mi domandai " Che Cazzo faccio?"

Uscii defilato e per non dare nell'occhio mi misi a leggere "Il Tirreno" in uno dei 3 tavoli presenti, quando ad un certo punto udìì uno dei gestori che urlava dal pertugio.

Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

Arrivò il gestore ed alla barista esclamò suddette parole "Dee Madonna Budella c'è uno che di là c'ha lasciato un braccio di Scimmia!!

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Venerdì scorso ero a Livorno per lavoro.

Dopo essere sceso dalla macchina, ho accusato un leggerissimo mal di pancia  che tradotto.... se non cagavo da lì ai prossimi 5 minuti mi esplodeva il deretano.

Entro in un bar lungo il canale, era poco affollato, presi l'ennesimo caffè ( che non aiutava la situazione) e mi defilai nel pertugio (cesso orribile stretto, odore stile Gange)

Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

li gettai nel contenitore posto sotto al lavello.

 

Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

Mi domandai " Che Cazzo faccio?"

Uscii defilato e per non dare nell'occhio mi misi a leggere "Il Tirreno" in uno dei 3 tavoli presenti, quando ad un certo punto udìì uno dei gestori che urlava dal pertugio.

Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

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:lol::lol::lol::lol:

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Dopo essere sceso dalla macchina, ho accusato un leggerissimo mal di pancia  che tradotto.... se non cagavo da lì ai prossimi 5 minuti mi esplodeva il deretano.

Entro in un bar lungo il canale, era poco affollato, presi l'ennesimo caffè ( che non aiutava la situazione) e mi defilai nel pertugio (cesso orribile stretto, odore stile Gange)

Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

li gettai nel contenitore posto sotto al lavello.

 

Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

Mi domandai " Che Cazzo faccio?"

Uscii defilato e per non dare nell'occhio mi misi a leggere "Il Tirreno" in uno dei 3 tavoli presenti, quando ad un certo punto udìì uno dei gestori che urlava dal pertugio.

Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

Arrivò il gestore ed alla barista esclamò suddette parole "Dee Madonna Budella c'è uno che di là c'ha lasciato un braccio di Scimmia!!

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Dopo essere sceso dalla macchina, ho accusato un leggerissimo mal di pancia  che tradotto.... se non cagavo da lì ai prossimi 5 minuti mi esplodeva il deretano.

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Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

li gettai nel contenitore posto sotto al lavello.

 

Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

Mi domandai " Che Cazzo faccio?"

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Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

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Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

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Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

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Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

Mi domandai " Che Cazzo faccio?"

Uscii defilato e per non dare nell'occhio mi misi a leggere "Il Tirreno" in uno dei 3 tavoli presenti, quando ad un certo punto udìì uno dei gestori che urlava dal pertugio.

Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

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Grazie troppo buoni.

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utensili

non so voi

ma la cagata del dopo pranzo after caffè mi mette di buon umore

la casa è intrisa di una puzza che si espande in maniera umile e vorticosa a seconda del cibo mangiato.

a a follo a follo ni ni bebbi a folllo a a follooooooooooo a folloooooooooooo ni ni bebbi

o avec iu enafolloooooooooooooooooooooooooooo :music::music:

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utensili

non so voi

ma la cagata del dopo pranzo after caffè mi mette di buon umore

la casa è intrisa di una puzza che si espande in maniera umile e vorticosa a seconda del cibo mangiato.

a a follo a follo ni ni bebbi a folllo a a follooooooooooo a folloooooooooooo ni ni bebbi

o avec iu enafolloooooooooooooooooooooooooooo :music:  :music:

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TU ME FAI CREPA'! :lol:

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Mi cagai anche le budella, e rimasi estremamente soddisfatto della liberazione dal maligno. Faccio per pulirmi e scopro che non c'era la carta, allora arraffai le salviette del lavandino e

li gettai nel contenitore posto sotto al lavello.

 

Tirai lo sciacquone ma ahimè è bloccato o non funzionante, riprovai ma niente.

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Tra me e me pensai che nessuno mi aveva notato.

Arrivò il gestore ed alla barista esclamò suddette parole "Dee Madonna Budella c'è uno che di là c'ha lasciato un braccio di Scimmia!!

Ma questo è un post capolavoro che ho rischiato di perdermi...

Grazie per aver ritirato su sto topic...

Mbriacu de viparo eroe!!!

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Su questo forum scrivo poco ma leggo molto e non posso esimermi da raccontare anche la mia cagata.sardegna sud-ovest fine estate carico la macchina all'inverosimile de bagagli e faccio per ripartire alla volta di olbia del traghetto che mi riporta in continente.ore 14. passo dai parenti per un saluto veloce, e quelli me fanno ma dai fermati qui un attimo che ci mangiamo un po' di carne alla brace. un po' di carne? si sto cazzo! tonnellate de carne de dinosauro al sangue tutto condito da vino rosso, mirto alla fine caffè ammazza caffè arimirto e filu e ferru!ore 15.30 finalmente parto co la panza piena e su de giri per l'alcol cantando de tutto: da stamo fori de capoccia fino a rosinella.ore 16.30 viaggio tranquillo verso una zona de cielo no nera nerissima. me dico: "vabbè un po' de pioggia almeno me rinfresco un po'" ore 16.45 praticamente attraverso un tornado nun se vede un cazzo alberi piegati e grandine che dio la manda.ore 17. torna il sereno. ripijo a cantà e passo per un paesino del medio campidano. TOTALMENTE ALLAGATO. ce stavano tipo 40 cm de acqua, strade chiuse deviazioni pompieri che tentavano de stappa le fogne! insomma un casino! chiedo indicazioni a delle persone che stavano in piedi su degli sgabelli. Quelli me le danno ma me dicono pure che forse ce stava troppa acqua e che non je la avrei fatta a passà. ...... ce provo lo stesso.ore 17.30 tranquillo cammino a passo d'uomo con la macchina che faceva le onde tipo offshore.vedo altri pompieri e chiedo altre indicazioni. ore 17.30 e 20 secondi de più. C'ho in panza na scureggia che decido de fare senza troppe esitazioni....ok non era na scoreggia....ok me so cagato addosso.metto na mano pe capì la situazione e nun ve dico in che condizioni me la ritrovo. me devo sbrigà cazzo ciò i bermuda! prima che il tutto filtri sul sedile me devo puli.guidando co na mano sola accosto a circa duecento metri da i pompieri e me accascio sul sedile del passeggero alla ricerca tra buste borse e quant'altro de qualcosa con cui pulimme.trovo un rotolo de carta igienica che da tempi immemorabili porto sempre con me.me pulisco la mano e non sapendo dove buttare la carta la butto de fori abbassando il finestrino.me sfilo i bermuda le mutande e continuo la mia opera de pulizia sullu culu.la scena più o meno era questa: strada completamente allagata, macchina accostata in mezzo a na marea d'acqua e dal finestrino pezzi de carta zozzi de merda che volano fori.Ho finito de pulimme. adesso metto li bermuda e le mutande dentro a na busta de plastica rimediata in mezzo al casino della macchina.Minchia! Ce l'ho fatta non ho poi sporcato la macchina! mo l'unica cosa che devo fa e trova la borsa col cambio e prende mutande e un paio de pantaloni.la borsa è nel bagagliaio e fori e tutto un lago. cazzo. ma la mia meravigliosa punto ha i sedili de dietro che se ribaltano. bene. Come un serpente passo in mezzo a un groviglio de borse e borsoni e in qualche maniera riesco a sposta lo schienale dei sedili, riesco a infila un braccio e inizio a smucinà nella borsa alla ricerca de ste cazzo de mutande e pantaloni.sto tutto sdraiato nel tentativo de arriva il più possibile alla mia metà.quando sento: TOC TOCCAZZO I POMPIERI!ha bisogno di qualcosa?no perchè vedevamo da lontano una macchina co dei pezzi de carta che volavano di fuori, pensavamo che aveva bisogno di aiuto.minchia che figura uno se avvicina al finestrino e fa: QUESTO QQQUI S'E' CACATTO ADDDOSSSO!C'E' PIU' PUZZA DA QUESTA MACCHINA CHE FUORI CHE SON SCOPPPIATTE LE FOGNE!!!Nel tentativo di darmi un tono me metto un asciugamano a coprimme e scendo porcaccio il signore dalla macchina co le ciabbatte in mezzo a na fogna scoppiata!faccio il giro della macchina e apro sto cazzo de bagagliaio e piglio quello che devo pigliare.i pompieri me guardano come se guarda a un alieno! e uno me fa: guardi che si è ferito!eh si nel tentativo de piglià le mutande dentro a un casino infernale me so squarciato l'avambraccio.finisco al pronto soccorso da me mettono due punti de sutura. me fanno antitetanica anti rabbica anti TUTTO!!! io glie chiedo anche un imodium so un cazzo un antidiarrea. e loro me dicono che non possono darmelo.porco mondo o me date qualcosa o ve caco sul lettino!me danno qualcosa.In preda a stati febbrili dovuti a tutte le iniezioni subite prendo il traghetto della notte.ma dolori de panza assenti pe una settimana...anzi una settimana senza cacà!!!

"C'ho in panza na scureggia che decido de fare senza troppe esitazioni....ok non era na scoreggia....ok me so cagato addosso."

 

 

Io ve giuro sto a morì, non conoscevo sto topic e tra "a quistu je scoppiatu Lu culu" e quest'altra perla io ce moro

Modificato da C'MONNE FERE

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Considera c'ho n 'amico che ha avuto vari episodi evacuatori,nella savana in Uganda,sarebbe interessante un intervento suo in questo topic

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Vengo a conoscenza solo ora di questo meraviglioso topic, sto a piagne da lu ride, e a questo punto mi sento in dovere di condividere con voi una mia esperienza tragicomica che mi ricorda la scena del cesso di Trainspotting.

 

Gita di quinto superiore, la meta era Atene. La situazione iniziò ad essere grottesca a partire dalla scelta del mezzo di trasporto: nonostante le pressanti richieste di viaggiare in aereo, un professore si impuntò ed affermò “No, viaggeremo in nave, è più caratteristico e divertente”. Risultato, considerato anche il trasferimento in pullman fino ad Ancona, un viaggio di 27 ore (2 ore di autobus fino ad Ancona, 23 ore di traghetto fino a Patrasso, altre due ore di pullman da Patrasso ad Atene). Era già chiaro che sarebbe finita malissimo.

 

Giorno della partenza: metà aprile, tutti belli carichi e massicci, con le felpe fatte appositamente per la gita tutte uguali. Fino ad Ancona tutto alla perfezione, ma al momento di scendere dal pulmann iniziarono, letteralmente, li dolori. Pe fa lo spanizzo davanti alle mejo picchie, calai giù in maniche corte e come misi piede a terra sentii la brezza marina che come un coltello affilato iniziò a trafiggermi la pancia causando istantanei dolori lancinanti, e sul momento pensai dentro di me :”Vabbè dai, non ho fatto colazione, sarà sicuramente per quello”. Decisi così di ingurgitarmi un tragico panino con la cotoletta, che probabilmente stava sul bancone da una settimana, ma vista la situazione era il panino più buono del mondo. Lì per lì la soluzione sembrò funzionare, avevo messo un tappo al buco creato dal venticello fresco. Questo fino a 10 minuti prima dell’imbarco, quando, la situazione precipitò all’improvviso: io, svejo com’ero, ero rimasto in maniche corte, tanto ormai sembrava tutto risolto. Un cazzo. Il vento iniziò a tirare sempre più forte, la panza me se scopriva ogni 10 secondi, se prima erano coltellate affilate adesso erano colpi de roncola, de machete, una roba allucinante. In tempo zero diventai più bianco de la schiuma del mare che si infrangeva sul molo del porto, iniziai a sudà freddo e faticai a rimanè eretto. 
 

Dopo ave scambiato 4 chiacchiere con San Gregorio armeno, finalmente, riuscimmo a imbarcarci, e ci furono assegnate le cabine. La prima cosa che ci disse il capitano, però, me mise i brividi:” Se dovete andare al bagno mi raccomando, assicuratevi di scaricare bene, e non buttate assolutamente la carta igienica nel water, perché se otturate il vostro bagno, si otturano anche tutti gli altri della nave e diventano inagibili fini a fine viaggio”. Panico totale. Come je spiegavo che dentro covavo un tronco de cerqua co tutte le janne? Non feci a tempo a elaborare una soluzione che le radici de lu tronco iniziarono a espandersi trovando terreno fertile, così corsi in cabina e, senza pensare alle conseguenze, me liberai in una botta sola del sempreverde. SPLOF. Fu una goduria pazzesca, un attimo di gloria irrazionale, un viaggio onirico. A riportarmi sulla terra ci pensò lo sciacquone, che invano provai a premere più e più volte. Niente. Il Titanic non si decideva ad affondare e scomparire nell’oblio, era rimasto spezzato mezzo dentro e mezzo fori dall’acqua. Avevo otturato il bagno.
 

A quel punto realizzai il dramma e caddi nello sconforto più totale: mancavano 22 ore e mezza di viaggio, e avevo reso inagibili tutti i bagni della nave. In pratica oltre mille persone, per quasi un giorno, non avrebbero potuto espletare le loro funzioni fisiologiche. Ma proprio quando ero sull’orlo del baratro, fu lì che notai una bustina di plastica, e, sull’orlo della disperazione, a mani nude, raccolsi il relitto del Titanic e lo misi dentro alla busta. Ma ancora non era sufficiente. Allora presi coraggio e uscii dalla cabina praticamente in mutande co sta busta nauseabonda sulle mani, iniziai a girare per la nave tra il disgusto generale e al primo secchio ce la buttai dentro con più forza di una schiacciata di Shaquille O’ Neal ai tempi dei Lakers. Inutile dire che nessuno si accostò a quel cestino per il resto del tragitto. Ma poco importava. Tornai di corsa in cabina e premetti di nuovo, con foga, lo sciacquone. Ce l’avevo fatta, l’acqua inizio a scendere giù che era un piacere, e la parte rimasta sommersa sparì per sempre. Una doccia rigenerante me ripulì completamente.
 

Fu lì che capii per la prima volta che di fronte all’istinto di sopravvivenza, non c’è situazione di merda che regga.

  • Haha 1

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33 minuti fa, SuLeMano ha scritto:

Vengo a conoscenza solo ora di questo meraviglioso topic, sto a piagne da lu ride, e a questo punto mi sento in dovere di condividere con voi una mia esperienza tragicomica che mi ricorda la scena del cesso di Trainspotting.

 

Gita di quinto superiore, la meta era Atene. La situazione iniziò ad essere grottesca a partire dalla scelta del mezzo di trasporto: nonostante le pressanti richieste di viaggiare in aereo, un professore si impuntò ed affermò “No, viaggeremo in nave, è più caratteristico e divertente”. Risultato, considerato anche il trasferimento in pullman fino ad Ancona, un viaggio di 27 ore (2 ore di autobus fino ad Ancona, 23 ore di traghetto fino a Patrasso, altre due ore di pullman da Patrasso ad Atene). Era già chiaro che sarebbe finita malissimo.

 

Giorno della partenza: metà aprile, tutti belli carichi e massicci, con le felpe fatte appositamente per la gita tutte uguali. Fino ad Ancona tutto alla perfezione, ma al momento di scendere dal pulmann iniziarono, letteralmente, li dolori. Pe fa lo spanizzo davanti alle mejo picchie, calai giù in maniche corte e come misi piede a terra sentii la brezza marina che come un coltello affilato iniziò a trafiggermi la pancia causando istantanei dolori lancinanti, e sul momento pensai dentro di me :”Vabbè dai, non ho fatto colazione, sarà sicuramente per quello”. Decisi così di ingurgitarmi un tragico panino con la cotoletta, che probabilmente stava sul bancone da una settimana, ma vista la situazione era il panino più buono del mondo. Lì per lì la soluzione sembrò funzionare, avevo messo un tappo al buco creato dal venticello fresco. Questo fino a 10 minuti prima dell’imbarco, quando, la situazione precipitò all’improvviso: io, svejo com’ero, ero rimasto in maniche corte, tanto ormai sembrava tutto risolto. Un cazzo. Il vento iniziò a tirare sempre più forte, la panza me se scopriva ogni 10 secondi, se prima erano coltellate affilate adesso erano colpi de roncola, de machete, una roba allucinante. In tempo zero diventai più bianco de la schiuma del mare che si infrangeva sul molo del porto, iniziai a sudà freddo e faticai a rimanè eretto. 
 

Dopo ave scambiato 4 chiacchiere con San Gregorio armeno, finalmente, riuscimmo a imbarcarci, e ci furono assegnate le cabine. La prima cosa che ci disse il capitano, però, me mise i brividi:” Se dovete andare al bagno mi raccomando, assicuratevi di scaricare bene, e non buttate assolutamente la carta igienica nel water, perché se otturate il vostro bagno, si otturano anche tutti gli altri della nave e diventano inagibili fini a fine viaggio”. Panico totale. Come je spiegavo che dentro covavo un tronco de cerqua co tutte le janne? Non feci a tempo a elaborare una soluzione che le radici de lu tronco iniziarono a espandersi trovando terreno fertile, così corsi in cabina e, senza pensare alle conseguenze, me liberai in una botta sola del sempreverde. SPLOF. Fu una goduria pazzesca, un attimo di gloria irrazionale, un viaggio onirico. A riportarmi sulla terra ci pensò lo sciacquone, che invano provai a premere più e più volte. Niente. Il Titanic non si decideva ad affondare e scomparire nell’oblio, era rimasto spezzato mezzo dentro e mezzo fori dall’acqua. Avevo otturato il bagno.
 

A quel punto realizzai il dramma e caddi nello sconforto più totale: mancavano 22 ore e mezza di viaggio, e avevo reso inagibili tutti i bagni della nave. In pratica oltre mille persone, per quasi un giorno, non avrebbero potuto espletare le loro funzioni fisiologiche. Ma proprio quando ero sull’orlo del baratro, fu lì che notai una bustina di plastica, e, sull’orlo della disperazione, a mani nude, raccolsi il relitto del Titanic e lo misi dentro alla busta. Ma ancora non era sufficiente. Allora presi coraggio e uscii dalla cabina praticamente in mutande co sta busta nauseabonda sulle mani, iniziai a girare per la nave tra il disgusto generale e al primo secchio ce la buttai dentro con più forza di una schiacciata di Shaquille O’ Neal ai tempi dei Lakers. Inutile dire che nessuno si accostò a quel cestino per il resto del tragitto. Ma poco importava. Tornai di corsa in cabina e premetti di nuovo, con foga, lo sciacquone. Ce l’avevo fatta, l’acqua inizio a scendere giù che era un piacere, e la parte rimasta sommersa sparì per sempre. Una doccia rigenerante me ripulì completamente.
 

Fu lì che capii per la prima volta che di fronte all’istinto di sopravvivenza, non c’è situazione di merda che regga.

questa storia c'entra qualcosa col tuo nickname?

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21 minuti fa, BuFERA ha scritto:

questa storia c'entra qualcosa col tuo nickname?

Anche se potrebbe sembrare, no😂

Il nome nasce dal primo ricordo che ho di quando sono entrato in curva per la prima volta: un capo ultras della Est che grida “su ste cazzo de mano”. Solo che me sembrava troppo lungo e cacofonico e ho ripiegato in “SuLeMano”

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1 ora fa, SuLeMano ha scritto:

Anche se potrebbe sembrare, no😂

Il nome nasce dal primo ricordo che ho di quando sono entrato in curva per la prima volta: un capo ultras della Est che grida “su ste cazzo de mano”. Solo che me sembrava troppo lungo e cacofonico e ho ripiegato in “SuLeMano”

grazie per la spiegazione, nella mia malizia stavo già pensando ad una svolta feticista della vicenda :D

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22 ore fa, BuFERA ha scritto:

grazie per la spiegazione, nella mia malizia stavo già pensando ad una svolta feticista della vicenda :D

sei un maiale :D

 

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