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fogueres

Serie A 2019-2020

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Verissimo. Che stiamo tutti a casa un anno, i tifosi si disintossicano,  sto circo multimiliardario si sgonfia, torna più umano, e ste merde capiscono che senza tifosi sono appunto solo merde

Modificato da chetestraceki

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Fantapallone.

 

Io farei terminare i campionati, persino si arrivasse a novembre. Poi mi inventeremo una mega coppa di lega con dentro tutte le squadre professionistiche così stanchi il 2020/21 accorciandolo, facendo qualcosa di nuovo che attiri il pubblico e terminando in tempo per euro 2021.

Ma le varie leghe non si accorderanno mai, per un pugno di euro in più sono disposte alla guerra una contro gli altri

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9 ore fa, tosculu ha scritto:

Una delle cose che sto scoprendo da questa tragedia è che si può stare senza calcio. Un'altra è la distanza di questo mondo da quello reale. E francamente mi da anche un certo fastidio leggere di gente normale che si schiera per un fatto di tifo con agnelli, marotta, lotito diaconale, de laurentis o lapo. Possano fallire tutte

Concordo al 100%. Soprattutto l'ultima riga. 

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Lettera del “Bocia” a Percassi: “Ritiri la squadra dal campionato”

 

 

Ho sempre pensato che l’Atalanta fosse tutto nella mia vita (e lo è stata), che fosse l’unica certezza della mia esistenza (e lo è stata); nell’amarla ho amato la città, l’ho vissuta in lungo e in largo: Bergamo è la città dove sono nato! Negli ultimi decenni, con la rabbia per tutte le vicissitudini sopportate sulla mia pelle, nei miei sfoghi ripetevo a me stesso (e non solo) che non mi sentivo né italiano né bergamasco, ma solo atalantino.

La gogna mediatica sulla mia persona e sulla mia famiglia, le troppe, tantissime restrizioni, ed una diffida praticamente a vita, mi hanno portato a pensare ad una città che fondamentalmente non mi meritava… e non mi meritavo più. Esisteva per me solo il mondo di LEI e della sua CURVA!!! 
Oggi riscopro con prepotenza che il cuore scoppia di amore e di dolore per Bergamo.
Vedere la città che soffre, in ginocchio, che combatte negli ospedali contro la morte ogni giorno è atroce e doloroso. La rabbia è tanta, tantissima, quando percepisci che se ne stanno andando molti dei nostri ricordi più cari e gran parte della nostra storia cittadina, dove ognuno piange i suoi morti senza un ultimo saluto, senza nessun preavviso.

La difesa del territorio noi ultras l’abbiamo messa sempre al primo posto, ma ora, oltre a questo, anche la tutela della salute di ognuno di noi è stata calpestata. 
Anche alcuni parlamentari e alcuni sindaci (chiaramente non tutti) fin dall’inizio non hanno fatto un granché per chiudere le ditte dei loro rispettivi paesi, anzi… E i padroni di grosse aziende sul territorio hanno pensato più alla produzione che a salvaguardare dal contagio i propri concittadini, i propri operai!!! 
Con tutto il rispetto per la Protezione Civile, avrei voluto la conferenza stampa di tutti i giorni nella nostra città, sul posto dove muore la gente: solo così si sarebbero resi conto di quante palle ci hanno raccontato fin dall’inizio da Roma, di quanta ipocrisia e falsità si sono spese su questa maledetta influenza!!! Stare a Bergamo sarebbe servito ad aiutare i nostri sindaci in difficoltà a chiudere i Loro paesi immediatamente, senza aspettare!

Mi sento invece di ringraziare gli alpini della nostra provincia per quello che hanno fatto e stanno facendo: ancora una volta sono stati esempio di concretezza e altruismo. E un riconoscimento va ai ragazzi del mio gruppo che si sono adoperati per aiutare, con i mezzi a disposizione, diverse realtà fra le quali proprio gli alpini. Vederli nelle vesti di imbianchini, per aiutare nei lavori di allestimento del reparto ospedaliero in fiera, mi ha davvero riempito il cuore. 
Poi vedo la TV e il cuore piange: ti senti impotente, distrutto dentro; vedi la tua gente che se ne va da sola, con i carri dell’esercito, in altre città per la cremazione. In un altro canale televisivo vedi che parlano e discutono, litigano per il calcio, per quando riprendere il campionato e inevitabilmente si parla di denaro, di diritti TV, di stipendi, di ricavi… quel maledetto denaro che distrugge il senso e il valore di una vita!

Ancora oggi mi accorgo che, più passa il tempo, più si perdono i “pezzi”. 
E A BERGAMO MANCANO PURE LE BARE!!!
Mi esce quindi normale e spontaneo… caro presidente Percassi, di poter pensare che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua. Magari non sarà fattibile, ma io voglio pensare che la nostra  Atalanta, per quanto la amiamo, sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa decideranno i vertici del calcio. So che questo va contro i suoi stessi interessi economici, ma so anche che lei è uomo di fede. E non importa perdere tre a zero a tavolino ogni partita: Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra!

E poi, credo basti pensare anche a quanti tifosi atalantini si è portato via questo maledetto virus. 
Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità, vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e che per Bergamo ha dato la vita. 
Andare e ritornare all’Atalanta c’è sempre tempo e un giorno, neanche tanto lontano, vinceremo lo scudetto; ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso, vorrebbe dire essere egoisti e non rispettare la Bergamo che ci ha lasciato TRAGICAMENTE e quella che deve ancora piangere! 
È solo un parere personale, ma conoscendola un po’ sono sicuro lei possa pensarla come me: questa unica già storica strage cittadina merita un’altrettanto unica e storica decisione. 
Con rispetto e fede

Ultras nella vita non solo alla partita

Claudio”.

 

 

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TACCUINO BIANCOCELESTE

Cosa me lo fa fare

“Ma chi te lo fa fare?”. Molti amici mi rivolgono questa domanda registrando come il mio taccuino biancoceleste settimanale (e qualche volta anche bisettimanale) susciti non solo tante polemiche ma anche valanghe di insulti nei miei confronti lanciate sui social da tifosi di squadre diverse da quella di cui sono responsabile della comunicazione ed a cui ho consegnato il mio cuore fin da bambino.

Bella domanda, visto che a chiedermi di lanciare provocazioni non è il Presidente Claudio Lotito, che, semmai, mi sollecita a non gettare benzina sui fuochi. Perché lo faccio? Debbo questa risposta ai miei amici (ai miei famigliari un po’ preoccupati per il tono degli insulti) ed anche a tifosi biancocelesti di cui mi faccio Paladino non per obbligo professionale ma per mia scelta.

Sarebbe facile sostenere che a spingermi è la mia lazialità e l’ostilità nei confronti delle altre squadre antagoniste alla mia. Ma la verità è che la colpa è della mia storia professionale. Negli anni più formativi ho avuto la fortuna di lavorare nel giornale diretto da Indro Montanelli e di crescere nel rifiuto dell’omologazione, del conformismo e nel culto dell’opinione controcorrente.

Da allora ad oggi sono passati tanti anni. Ma a quell’insegnamento montanelliano sono rimasto sempre fedele (non a caso sono stato direttore responsabile per quasi vent’anni de “L’Opinione” fissando una linea di liberalismo sempre e comunque controcorrente). E tutti i libri che ho scritto non hanno mai derogato rispetto a questa scelta. Dai primi sulla libertà di stampa e su “Mani Pulite”, a quelli sul rischio dell’atomica iraniana su Israele al pericolo del neoperonismo in Italia, da quello sulle interpretazioni in chiave liberale della storia dello Stato unitario a quello sugli aspetti controversi del pontificato di Papa Francesco.

Potevo cambiare decidendo di scrivere non solo di storia e di politica ma anche di calcio? Non potevo. Tanto più che durante la mia esperienza ormai quadriennale nel mondo calcistico mi sono reso conto dell’esistenza di pregiudizi ingiustificati nei confronti della Lazio, del suo Presidente Claudio Lotito e dei suoi tifosi. Questi pregiudizi premono sulla mia coerenza controcorrente e mi impongono di intervenire con le mie armi professionali. Di qui le battaglie per difendere la stragrande maggioranza dei laziali da accuse frutto di prevenzioni antiche ed infondate.

Le polemiche per spiegare che il legittimo interesse della Lazio a finire regolarmente il campionato non nasce dalla pretesa di vincere lo scudetto a tavolino, ma solo dalla speranza di poterlo conquistare sul campo e per rilevare come questo interesse abbia la stessa legittimità di quello di chi vorrebbe annullare il campionato in corso o per avere lo scudetto d’ufficio e potersi dedicare solo alla Champions o per evitare una rovinosa retrocessione. Le polemiche nei confronti di un inconsapevole ministro che non conosce il ruolo del calcio nell’economia e nell’immaginario collettivo del Paese. Ma soprattutto le polemiche per interrompere quella vulgata politicamente corretta e frutto di interessi precisi che tende a dipingere sempre e comunque Lotito non come un imprenditore che ha costruito negli anni una società sana ed una squadra competitiva recuperandola da una condizione drammatica e fallimentare ma una sorta di diavolo del calcio nazionale che si permette di mettersi di traverso ai potenti per eredità, censo o grande presenza mediatica e che per questo va relegato nell’inferno fasullo ed ipocrita dei presunti cattivi.

Bastano queste ragioni? Per me sono più che sufficienti. Anche a non lasciarmi intimidire dalle aggressioni verbali a cui non replico per non trasformare in rissa una discussione che vorrei mantenere sempre ad un livello di totale civiltà.

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Il 27/3/2020 Alle 10:43, chetestraceki ha scritto:

Verissimo. Che stiamo tutti a casa un anno, i tifosi si disintossicano,  sto circo multimiliardario si sgonfia, torna più umano, e ste merde capiscono che senza tifosi sono appunto solo merde

per quello servirebbero almeno cinque anni di stop

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Il 6/4/2020 Alle 22:24, adriatico ha scritto:

Dalle ultime indiscrezioni si parla di un corridoio umanitario a Giugno/Luglio per permettere ai calciatori di andare a Ibiza e Formentera. In caso contrario pronta l’opzione Sardegna... 😀

 

Ok che non guadagnano tutti come Dybala ( per non parlare di CR7) però è vergognoso che mentre probabilmente molti ristoranti/bar e altre attività che puntavano molto sul flusso di cassa giornaliero non riapriranno questi bambini viziati si lamentino dei tagli. 
C’è un Paese di gente senza tutele, di gente che consegna pasti o anche di liberi professionisti che però sono chiusi con l’incertezza di come pagare mutui/affitti e questi stronzi di calciatori pensano di poter vivere sulla luna.

Adoro il calcio ma per quanto mi riguarda troppo questi atteggiamenti vomitevoli, potenziali solo al GIUSTO ridimensionamento di un mondo volato oltre modo.

Di calcio si può fare a meno ( certo con più noia): ospedali, istruzione, servizi non sono derogabili.

 

 

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francamente non je la faccio più a leggere sui giornali presidenti e calciatori che rilasciano quella che ormai è diventata la dichiarazione standard, piuttosto ipocrita: "il calcio? ora non ci penso". come se quello non fosse il loro lavoro, la fonte da dove prendono i soldi. si possono permettere, loro, di dire che in questo momento non pensano al proprio lavoro mentre altri vanno a lavorare nonostante tutto. beati loro.

tuttavia pensare al ritorno del calcio giocato rientra tra tutte quelle cose e attività che tutti noi vorremmo poiché vuol dire pensare al ritorno alla vita che facevamo prima, alla normalità.

 

è chiaro che ospedali e istruzione dovrebbero essere pubblici. il calcio è una faccenda privata in cui i soldi pubblici non dovrebbero entrare.

 

per quanto mi riguarda gli sportivi dovrebbero avere tutti uno stipendio fisso, minimo e un tetto massimo. uno deve decidere di fare il calciatore o il medico perché ama fare quel lavoro, non perché vuole guadagnare soldi. 

 

ma poi finisce "come a cuba" e non va bene no? per me sarebbe l'ideale.

 

  • Confuso 1

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Il 27/3/2020 Alle 09:33, tosculu ha scritto:

Una delle cose che sto scoprendo da questa tragedia è che si può stare senza calcio. Un'altra è la distanza di questo mondo da quello reale. E francamente mi da anche un certo fastidio leggere di gente normale che si schiera per un fatto di tifo con agnelli, marotta, lotito diaconale, de laurentis o lapo. Possano fallire tutte

:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: 

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Sono alquanto ridicoli quando parlano di ripartenza...una bella chiusura di questo finto circo per un anno o anche due accompagnato da un bel reset generale. Come già detto in una tragedia come questa si è ancora di più evidenziata la distanza dal mondo reale, mi auguro uno stop che gli faccia zompare tutto lo schifo che è diventato il calcio. 

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12 ore fa, Il Cobra ha scritto:

Sono alquanto ridicoli quando parlano di ripartenza...una bella chiusura di questo finto circo per un anno o anche due accompagnato da un bel reset generale. Come già detto in una tragedia come questa si è ancora di più evidenziata la distanza dal mondo reale, mi auguro uno stop che gli faccia zompare tutto lo schifo che è diventato il calcio. 

sono molti i "finti circhi" che hanno un impatto devastante sul nostro pianeta che dovrebbero ripartire da zero dopo essere stati completamenti rivisti.

 

il calcio è l'ultimo di questi.

  • Voto Positivo 1

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1 minuto fa, Aghy ha scritto:

sono molti i "finti circhi" che hanno un impatto devastante sul nostro pianeta che dovrebbero ripartire da zero dopo essere stati completamenti rivisti.

 

il calcio è l'ultimo di questi.

PS: tutti a dare addosso al calcio che è diventato uno schifo. (non è che c'è diventato in questi giorni).

mi sembra come quando si da addosso al "runner" come causa di tutti i mali del coronavirus.

 

 

 

Modificato da Aghy

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14 ore fa, Il Cobra ha scritto:

Sono alquanto ridicoli quando parlano di ripartenza...una bella chiusura di questo finto circo per un anno o anche due accompagnato da un bel reset generale. Come già detto in una tragedia come questa si è ancora di più evidenziata la distanza dal mondo reale, mi auguro uno stop che gli faccia zompare tutto lo schifo che è diventato il calcio. 

Penso che sia molto ma molto peggio tutto il teatrino della politica che direttamente ci riguarda perché tocca le nostre tasche.

Il calcio sarà anche diventato uno schifo ma non è che va a chiedere i soldi ai cittadini come invece fa la politica.

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Il 12/4/2020 Alle 21:28, Il Cobra ha scritto:

Sono alquanto ridicoli quando parlano di ripartenza...una bella chiusura di questo finto circo per un anno o anche due accompagnato da un bel reset generale. Come già detto in una tragedia come questa si è ancora di più evidenziata la distanza dal mondo reale, mi auguro uno stop che gli faccia zompare tutto lo schifo che è diventato il calcio. 

Il problema è Ceferin con tutti i soldi che girano dalla Champions League in giù. Il Belgio ha dichiarato il campionato terminato (Jupiter League mi pare) e subito ha ricevuto una diffida. I campionato per forza è per piacere devono proporre programmi di recupero fino all’ultimo giorno disponibile.

I troppi soldi che girano hanno portato il circo a livelli incredibili.

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12 ore fa, Aghy ha scritto:

PS: tutti a dare addosso al calcio che è diventato uno schifo. (non è che c'è diventato in questi giorni).

mi sembra come quando si da addosso al "runner" come causa di tutti i mali del coronavirus.

 

 

 

Quando ancora si poteva correre eravamo con mia moglie e una vecchia ( la chiamo in modo dispregiativo perché lo merita) c’ha detto “ eh belin ma non potete correre, è illegale”. 
😀😀

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11 ore fa, fogueres ha scritto:

Quando ancora si poteva correre eravamo con mia moglie e una vecchia ( la chiamo in modo dispregiativo perché lo merita) c’ha detto “ eh belin ma non potete correre, è illegale”. 
😀😀

ne ho viste e sentite di tutti i colori, tranquillo.

 

comunque in merito al campionato il mio pensiero, ribadisco, è che non ha senso un iniziare un nuovo campionato se non hai terminato il precedente.

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Sinceramente non ne sento la mancanza.
Sia per lo stress accumulato, sia perché la prospettiva delle porte chiuse mi deprime ancor di più.
Di solito, ad agosto, dopo due mesi senza pallone vado in astinenza; adesso no. Non me può fregare di meno.

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3 ore fa, torquemada ha scritto:

Purtroppo è deceduto il giornalista di Rai sport Franco Lauro.

Incredibile,la settimana scorsa l'ho visto in tv sulla domenica sportiva,non ricordo se come conduttore o in collegamento da casa.

Rip.

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Il 13/4/2020 Alle 09:36, Aghy ha scritto:

PS: tutti a dare addosso al calcio che è diventato uno schifo. (non è che c'è diventato in questi giorni).

mi sembra come quando si da addosso al "runner" come causa di tutti i mali del coronavirus.

Io penso che è una vergogna parlare di ricominciare a giocare durante questa tragedia. A breve ci saranno i primi morti di povertà e ci siamo dovuti anche sorbire le puttanate di Tommasi... un mondo corrotto fino al midollo... dovrebbero tirare fuori i coglioni un paio di ministri (salute e sport) ed emettere un decreto che imponga al calcio lo stop con annullamento immediato di tutti i campionati. A settembre se ne riparla (se ci sono le condizioni). 
 

Cioè, ma veramente ci mettiamo a difendere anche questo sport? Come i runner... io non critico I runner in se, ma mi ci incazzo quando sei obbligato dallo stato ad uscire solo per emergenza / necessità urgenti / spesa / salute... e tu bellamente te ne fotti e vai a correre. Vedi, il problema non sarebbe un runner, ma un runner + un runner + un runner... ecc. 

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2 ore fa, FURIOUS ha scritto:

Io penso che è una vergogna parlare di ricominciare a giocare durante questa tragedia. A breve ci saranno i primi morti di povertà e ci siamo dovuti anche sorbire le puttanate di Tommasi... un mondo corrotto fino al midollo... dovrebbero tirare fuori i coglioni un paio di ministri (salute e sport) ed emettere un decreto che imponga al calcio lo stop con annullamento immediato di tutti i campionati. A settembre se ne riparla (se ci sono le condizioni). 
 

Cioè, ma veramente ci mettiamo a difendere anche questo sport? Come i runner... io non critico I runner in se, ma mi ci incazzo quando sei obbligato dallo stato ad uscire solo per emergenza / necessità urgenti / spesa / salute... e tu bellamente te ne fotti e vai a correre. Vedi, il problema non sarebbe un runner, ma un runner + un runner + un runner... ecc. 

Personalmente da disinnamorato del calcio lo vedo più come un'industria/intrattenimento al pari di un cinema,teatro con relativi posti di lavoro.

Nemmeno la F1 che smuove 10 volte più soldi di tutto il sistema calcio si sono messe a fare le prime donne in questo momento.

Per questo mi auguro un mega fallimento in serie.

 

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