Discorso molto ampio difficile da fare su un forum...
Lo stadio e' frustrante....grande e dispersivo come e' non incentiva a vivere la partita (non puoi mai far valere il fattore casalingo agli avversari e all'arbitro), non aiuta a farti sentire vicino (applausi, cori, grida) ai tuoi giocatori o anche - come ieri - a qualche gradito ritorno cui far sentire il tuo calore. Oppure il fiato sul collo a qualche sgradita presenza nella rua squadra o negli avversari (vedi montemari ai tempi, brevi oggi, per dire, che invece indisturbati si muovono nel liberati). E' scomodo, poco accogliente poi, specialmente quando e' freddo e fa brutto tempo...
Inoltre non incentiva nemmeno la compattezza del pubblico, siamo tutti gruppetti di gente slegati che vanno allo stadio, triste se ripenso ai tempi che furono...
Per molti andare allo stadio non e' una cosa ganza, ormai molti non hanno nemmeno ricordo degli anni belli...
Sul passato: a maggior ragione per quanto detto sopra, l'appartenenza e l'identita' si creano con le vittorie (e qui nota dolente) o coltivando il ricordo di circostanze e personaggi positivi, come Toscano, Tesser etc. Come ai tempi facevamo quando richiamavamo Tobia etc. Pensare di andare allo stadio e tifare perche' "e' ultras" mi fa sorridere. Il movimento ultras e' finito ovunque in Italia.
A Terni, alla Nord sono ormai autoreferenziali, alla Est non puoi pensare di sostenere una curva quando il piu' giovane c'ha 40 anni...
Dietro lo striscione Freak Brothers si riconoscevano tutti, tutta la citta'...
lunedi Pordenone e mi pare di capire che le due curve manco i pullmann organizzano...