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Nik

IL GRANDE TORINO

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chi è che ha visto il film della rai sul Grande Torino?

io ho visto solo la puntata di stasera perchè ieri stavo a cena fuori e devo dire che alla fine mi sono pure commosso

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Visto.

 

Anche io mi sono commosso. Il film mi è piaciuto molto perchè era al confine fra la realtà e la favola. Proprio come quel Grande Torino.

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Quello era il calcio....PASSIONE, SACRIFICIO ED EMOZIONI! Oggi cos'è? I giocatori di oggi cosa sono? I telecronisti di oggi cosa sono? I dirigenti di oggi cosa sono? No...OGGI NON E' CALCIO! Io non mi diverto più...Rivoglio il calcio de na vorda... :unsure:

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Visto anch'io......

fatto veramente bene,

tratto da un libro, il personaggio di Angelo è inventato,

tutto il resto però era REALE.

 

Complimenti a mamma Rai che quando vuole se ricorda d'esser TV de Stato, e quel Torino era l'orgoglio di tutta l'Italia (sportiva e non) ;) nell'immediato dopoguerra.

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Dimenticavo.....

pur essendo Juventino in una mia recente visita a Torino m'ero imposto de visità Superga.

 

P.S.

Se qualcuno volesse accusarmi de Buonismo e moralismo rispondo:

"sticazzi....e allora ? V'ho chiesto forse qualcosa de vostro ?" <_<

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Dopo aver visto questa fiction (complimenti davvero agli sceneggiatori ed al regista perché hanno fatto un lavoro eccezionale) posso capire perché i tifosi del Toro si definiscono speciali....il Toro era qualcosa di speciale, qualcosa che faceva sognare e sperare (in qualcosa di meglio) tutta l'Italia. Incarnava lo spirito di tutti gli italiani che vivevano un periodo non certo facile ma che facevano duri sacrifici per un paese migliore. Quella è stata davvero "LA SQUADRA PIU' GRANDE DI TUTTI I TEMPI"

 

E considerate che io so simpatizzante juventino B-)

 

 

 

 

ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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anche io ci sono stato ed è stato tanto toccante vedere quella lapide.essere bianconero non significa avere i paraocchi e il cuore insensibile...certe cose colpiscono dentro tutti.

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io ci andai da piccolo con mio padre ma non ci fecero andare dietro, dove sta ancora l'aereo... :(

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dove sta' l'aereo????

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E considerate che io so simpatizzante juventino  B-)

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Ma simpatizzante de che !

 

Rivenenno da Bergamo m'hai mannato un messaggio al gol de Vieira che me parevi un capoultrà !!!

 

VERGOGNA !!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:P

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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anche io ci sono stato ed è stato tanto toccante vedere quella lapide.essere bianconero non significa avere i paraocchi e il cuore insensibile...certe cose colpiscono dentro tutti.

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OH! GRANATA TOPO DI FOGNA

DI TORINO SEI LA VERGOGNA

LA VOSTRA MASSIMA ASPIRAZIONE

FESTEGGIARE LA PROMOZIONE

NOI IN EUROPA GIOCHIAM LONTANO

VOI AL MASSIMO AD ORBASSANO

DA TROPPI ANNI CERCATE GLORIA

SOLO SUPERGA VI HA FATTO STORIA

QUANDO TORNI DAL PURGATORIO

SOGNI SEMPRE ACQUISTI D’ORO

MA ALLA FINE LA STORIA VERA

CHE TURIN ALE’ BIANCA E NEIRA.

 

...

:ph34r:

Modificato da Kabubi

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io ci andai da piccolo con mio padre ma non ci fecero andare dietro, dove sta ancora l'aereo... :(

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dove sta' l'aereo????

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a me avevano detto che sta ancora lì, e se non ci sta più l'aereo ci stanno comunque i segni della sciagura, così ci dissero :(

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Ho visto solo un pezzo dello sceneggiato poi ho cambiato canale, e mi è sembrato il classico polpettone in stile buonista da fiction che va tanto di moda in questo periodo... titolo-specchietto per le allodole, perchè del grande Torino a parte qualche piccolo spezzone si parla pochissimo.

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A me non è piaciuto.

La prima puntata non l'ho sopportata più di 15 minuti.

La seconda l'ho vista per vedere fino a che punto arrivavano...

 

Motivi:

1-Melenso buonismo. Quell'Angelo era insopportabile (NONOSTANTE - per me- fosse napoletano). Tutto perfettino, timido e adorante. Menava solo al fratello perchè era l'impersonificazione di ciò che NON si deve fare (ad es. vedi episodio dell'assunzione in pasticceria).

 

2-Prevedibile fino alla noia (il ragazzino che fa i provini e li supera, l'idolo che va a casa a convincere il padre, ecc.)

 

3-Mitizzazione tout-court della squadra. Ho capito che è una squadra "mitica" ma cacchio questi erano perfetti. Pure quando pisciavano alzavano sempre il tarallo!!

 

:vomito:

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Dopo aver visto questa fiction (complimenti davvero agli sceneggiatori ed al regista perché hanno fatto un lavoro eccezionale) posso capire perché i tifosi del Toro si definiscono speciali....il Toro era qualcosa di speciale, qualcosa che faceva sognare e sperare (in qualcosa di meglio) tutta l'Italia. Incarnava lo spirito di tutti gli italiani che vivevano un periodo non certo facile ma che facevano duri sacrifici per un paese migliore. Quella è stata davvero "LA SQUADRA PIU' GRANDE DI TUTTI I TEMPI"

 

E considerate che io so simpatizzante juventino  B-)

 

 

 

 

ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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Da sempre,molti di voi lo sanno,sono un tifoso del Toro.

Il film l'ho visto e l'ho registrato quasi con le lacrime agli occhi (non sto esagerando,mi ha riportato alla mente tante persone care che non ci sono più e che mi hanno inculcato la fede granata).

L'ho trovato bello e ben interpretato (bravissimo,veramente,Fiorello jr !!!).

Ha avuto ascolti eccezionali !

Il vecchio cuore granata non morirà mai !

Considerate che il mio anziano papà,tifoso milanista,l'ha seguito dall'inizio alla fine,emozionandosi come un bambino.

Chi non è torinista (scusate se lo dico,amici) non può capire fino in fondo.

Ma,per capire,basterebbe andare,una volta,a Superga.

Lì sarà tutto chiaro !

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Modificato da ORACOLO DI DELFO

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film buono e a tratti commuovente,forse un giorno aranno un film anche sulla grande ternana di brini :lol: (senza però sperà che se morono tutti)

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Sarebbe bello un film sulla Ternana di Viciani,chi ha vissuto quell'epopea non può dimenticare !!!

 

:flag::flag::flag::flag::flag:

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film buono e a tratti commuovente,forse un giorno aranno un film anche sulla grande ternana di brini :lol: (senza però sperà che se morono tutti)

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Sarebbe bello un film sulla Ternana di Viciani,chi ha vissuto quell'epopea non può dimenticare !!!

 

:flag::flag::flag::flag::flag:

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EGGIA'....ERO BARDASCETTO MA ME SEMBRA UN ALTRO MONDO....SE CORREVQA, SE SUDAVA, SE RINGHIAVA SULLA FACCIA DELL' AVVERSARIO, SE METTEVA PAURA...A CHI VENIVA A TERNI..

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E' stupefacente vedere come il Grande Torino emozioni molti appassionati di calcio, ancora oggi, a prescindere dalla fede calcistica.

Da granata quale sono, vi ringrazio.

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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anche io ci sono stato ed è stato tanto toccante vedere quella lapide.essere bianconero non significa avere i paraocchi e il cuore insensibile...certe cose colpiscono dentro tutti.

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OH! GRANATA TOPO DI FOGNA

DI TORINO SEI LA VERGOGNA

LA VOSTRA MASSIMA ASPIRAZIONE

FESTEGGIARE LA PROMOZIONE

NOI IN EUROPA GIOCHIAM LONTANO

VOI AL MASSIMO AD ORBASSANO

DA TROPPI ANNI CERCATE GLORIA

SOLO SUPERGA VI HA FATTO STORIA

QUANDO TORNI DAL PURGATORIO

SOGNI SEMPRE ACQUISTI D’ORO

MA ALLA FINE LA STORIA VERA

CHE TURIN ALE’ BIANCA E NEIRA.

 

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vabbè che cazzo centra kabù!

se 1000 2000 0 3000 persone cantano in curva quella canzoncina orribile non significa che gli altri 10 milioni di tifosi juventini la pensino in quel modo e non sappiano riconoscere il mito di una squadra che impersonificava Torino e forse l'Italia intera.

non credo tra l'altro che tutti i fiorentini e i granata cantino le canzoni contro l'heysel,scirea o fortunato,anzi sono convinto che in moltissimi si vergognano di chi lo fa.

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A proposito... splendido questo articolo : è tratto da L'Unità.

 

Vi racconto il mio Grande Torino

di Folco Portinari

 

Sunset boulevard. Un passo dopo l’altro sto percorrendo il mio viale del tramonto: ottant’anni ormai e i passi sono ricordi. Di luoghi, di persone, come un set cinematografico. La location, come dicono quelli della televisione con aria sussiegosa, la location è nella periferia di Torino, in via Filadelfia. Se uno la percorre va a finire allo stadio degli odiati cugini, mica tanto distante cioè. Ma via Filadelfia vuol dire il campo dei granata. Non monumentale, con il pubblico a ridosso del prato, così che gli è possibile ascoltare cosa dicono i giocatori, in una strana e totale partecipazione alla grande recita.

 

Fa un altro effetto sentire il rumore delle botte tra Varglien I e Silano nei derby, per esempio, rispetto all’assenza di audio del Mussolini-Comunale. Qualche pestone orale glielo possiamo dare anche noi dei popolari. Insomma, l’ambiente ha la sua funzionenel racconto che cala giù dalla memoria, proprio per la qualità dei luoghi e dei personaggi. (Qualcosa del genere l’ho sperimentata nel piccolo stadio del Santos di Pelé, simile molto al Filadelfia).

 

Da dove incominciare? Potrei dire che io sono un sopravvissuto e questo per merito mio. Ho vestito la maglia granata, molto indegnamente. Una scamorza. Devo la mia salvezza solo alla mia mediocrità. Sennò sarei potuto salire sull’aereo per Lisbona o, quel che è peggio, su quello di ritorno a Torino. Ma ero mediocre e perciò…La mediocrità non mi impedì comunque di calpestare il verde di quel campo. O quello stanzone più che spartano che faceva da spogliatoio per noi giovani (lì pensai di scrivere un libro che rimase del tutto incompiuto, nello spogliatoio, dal titolo di umanissima verità: La puzza dell’eroe, quella del sudore a fine partita, la somma dissacrante dei sudori). Perché mediocre? Ecco, ricordo la prima volta che mi trovai, pallone nei piedi, davanti a Valentino Mazzola. Uno bravo non si sarebbe spaventato, io mi fermai pietrificato. Il primo a sgridarmi fu lui e altrettanto mi sgridò il grande Bodoira, Pinza, quando mi vergognai di tirare in porta da due metri. Goal sicuro, rifiutato per timidezza e pudore. Eppure mi sarebbe bastato ricordare che Bodoira arrivava dalla Juve (come Gabetto, del resto,o come Felicino Borel) per lasciare ogni ritegno. Vederlo bianconero.

 

Con alcuni giocatori bianconero-granata ebbi in seguito una qualche familiarità. Due centromediani, come si diceva allora, due stopper di particolare cattiveria, impietosi con le caviglie degli avversari, che militarono sui due fronti, transfughi entrambi: Cesare Naj e Rino Ferrario, in arte Mobilia, entrambi miei coetanei. Ma colui al quale mi sentii più legato, anche per ragioni di mestiere, fu Raffaele Vallone, diventato poi Raf, uomo di raffinatissima cultura, politicamente impegnato (me lo ricordo nelle stanze dell’Unità in corso Valdocco, direttore Davide Lajolo, a dirigere le pagine culturali del giornale comunista nel 1945). Vallone era un numero dieci, anche se allora le maglie non erano numerate. Sarebbe arrivato al suo posto Valentino Mazzola, mentre lui si iscriveva all’università per una seconda laurea. Lì fummo compagni di scuola.

 

Ho citato prima Borel, Farfallino. Era sbarcato in via Filadelfia dalla Juventus come giocatore allenatore. Ebbi con lui un sodalizio ventennale. Fu lui, se ben ricordo, a portare il “sistema”, che sarà la formula vincente del grande Toro. Però l’inventore del grande Torino, non ho dubbi, fu Egri Erbstein, ungherese di alta cultura umanistica. La figlia Susanna, assai nota danzatrice classica e coreografa, mi fece leggere un giorno gli appunti del padre e mi colpì un’annotazione che ne rivelava la dimensione intellettuale: insegnare a Ballarin a sorridere. Gli interessava sì la tecnica e la tattica, ma ai suoi giocatori chiedeva di essere innanzitutto uomini, senza sovrastrutture divistiche. Be’, anche i massimi giocatori granata non furono mai divi. Non avevano veline tra i piedi, li potevi trovare da Leri, un bar di corso Vittorio, o a spasso per la città. Il problema era il “dopo”. Non guadagnavano miliardi ogni anno e pensavano a come sistemarsi a fine carriera. Gabetto, che oggi avrebbe novant’anni, si associò con Ossola e aprirono assieme un caffè (come aveva fatto Buscaglia, quasi un’osteria, vicino a casa mia) in via Roma, il Vittoria, e alla cassa si insediarono le rispettive mogli (ah, la simpatia della signora Gabetto, bella e tanta). Ferraris II tornò a Vercelli, padrone del miglior albergo della città. Lo frequentai quando il destino volle che finissi a insegnare in liceo tra le risaie. Notti a evocare con nostalgia, assieme a Piola, un passato senza ritorno.

 

Passateli in rassegna uno per uno: Maroso, l’eleganza che non abbiamo più rivisto; il trio Nizza, Rigamonti Martelli Bacigalupo, studenti fuori corso; Castigliano, la riproduzione di un giocatore della Pro o del Casale dei tempi eroici, goal normali da trenta metri; Grezar, di un’altra eleganza da quella di Maroso, un signore inglese; Loik, il precursore di Lodetti, il fedele e instancabile scudiero, di cui non può fare a meno nessun Don Chisciotte; Gabetto, incapace di qualunque cosa facile; Menti, dal tiro spaccareti, tutto ingobbito nella corsa; ma sopra tutti lui, Valentino. Quale altro trascinatore ci è stato dato di vedere in Italia paragonabile a Mazzola? Sembrava in certi momenti che si caricasse gli altri dieci compagni sulle sue spalle e li portasse all’assalto della porta avversaria. Suonava , in quei momenti, una tromba sulle gradinate di via Filadelfia, come si vede solo nei film di John Ford, quando arriva il settimo cavalleggeri. E il Mazzola che, senza scendere negli spogliatoi, si fermava durante l’intervallo in campo a giocare con i figli, già vestiti in maglia granata. Uomini normali con le normali crisi di qualsivoglia famiglia, dicevo. Mazzola si divise dalla moglie prima del fatale volo. È di alto patetismo il racconto di come Sandrino ebbe notizia della morte del padre, ormai in un’altra casa.

 

È paradossale come su questo gruppo di uomini si sia esercitata tanta retorica bolsa, snaturante, trasformando gli uomini in eroi, spogliandoli della loro qualità più singolare in quell’ambiente, specie se paragonato con l’attuale. Erano uomini, erano bipedi come tutti noi. La differenza culturale è tutta in quella trasformazione, che coincide con la trasformazione del calcio: allora era uno sport, oggi è un’impresa pubblicitaria. Quella del Toro che muore a Superga, infilzato da un insipiente torero, e diventata una leggenda. Adesso ci fanno pure un film per la televisione, ma ai miei tempi la leggenda era ancora in fieri, i cinque scudetti consecutivi non c’erano nel carniere. E senza Superga chissà quanti sarebbero stati… Erano già pronti i rincalzi, i “nuovi”, come Fadini, che ricordo in quell’ultima partita contro il Milan, 4 a 1, e lui superbo a centrocampo, degno di quella squadra. Per noi, però, la leggenda c’era eccome. Un’altra, precedente. Era quella del trio Balonceri Libonatti Rossetti (lo conobbi, mio allenatore con i “ragazzi” durante la guerra) e del mio compaesano Janni. Noi, e non solo noi, sapevamo caricare di simboli quelle maglie rosse, contro le bianconere, era un rosso vietato quanto il sol dell’avvenire, era l’antifiat come antiagnelli (anche se poi scoprimmo che Togliatti era juventino, ahilui).

 

Di quell’avventura ci restano le ceneri. Le ceneri dello sport, così degradato a commercio, ci restano le ceneri di Mazzola e Maroso, la nostra memoria, ma ci restano soprattutto le ceneri della nostra giovinezza irrimediabilmente perduta, benché secondo natura. Ah, ou sont les neiges d’antan ?... Si muore, secondo natura.

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OH! GRANATA TOPO DI FOGNA

DI TORINO SEI LA VERGOGNA

LA VOSTRA MASSIMA ASPIRAZIONE

FESTEGGIARE LA PROMOZIONE

NOI IN EUROPA GIOCHIAM LONTANO

VOI AL MASSIMO AD ORBASSANO

DA TROPPI ANNI CERCATE GLORIA

SOLO SUPERGA VI HA FATTO STORIA

QUANDO TORNI DAL PURGATORIO

SOGNI SEMPRE ACQUISTI D’ORO

MA ALLA FINE LA STORIA VERA

CHE TURIN ALE’ BIANCA E NEIRA....

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Un impressionante elenco di cazzate la più grande delle quali è quella evidenziata in rosso B-) .

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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anche io ci sono stato ed è stato tanto toccante vedere quella lapide.essere bianconero non significa avere i paraocchi e il cuore insensibile...certe cose colpiscono dentro tutti.

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OH! GRANATA TOPO DI FOGNA

DI TORINO SEI LA VERGOGNA

LA VOSTRA MASSIMA ASPIRAZIONE

FESTEGGIARE LA PROMOZIONE

NOI IN EUROPA GIOCHIAM LONTANO

VOI AL MASSIMO AD ORBASSANO

DA TROPPI ANNI CERCATE GLORIA

SOLO SUPERGA VI HA FATTO STORIA

QUANDO TORNI DAL PURGATORIO

SOGNI SEMPRE ACQUISTI D’ORO

MA ALLA FINE LA STORIA VERA

CHE TURIN ALE’ BIANCA E NEIRA.

 

...

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vabbè che cazzo centra kabù!

se 1000 2000 0 3000 persone cantano in curva quella canzoncina orribile non significa che gli altri 10 milioni di tifosi juventini la pensino in quel modo e non sappiano riconoscere il mito di una squadra che impersonificava Torino e forse l'Italia intera.

non credo tra l'altro che tutti i fiorentini e i granata cantino le canzoni contro l'heysel,scirea o fortunato,anzi sono convinto che in moltissimi si vergognano di chi lo fa.

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Si fa sempre presto a generalizzare. Cmq chi canta ste canzoni (fiorentini, juventini, granata, ecc. ecc.) non c'ha proprio capito un cazzo! Ma dico, ma come si fa, soltanto per far dispetto ad altri, a infangare il nome di persone come Scirea, Fortunato o i poveretti che ce se rimasti a Bruxelles???? Davvero, non lo capisco...

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ps per chi non c'è mai stato io consiglio di andare a fare una visita a Superga, quando arrivi lassù e butti lo sguardo a quel monumento commemorativo te vengono certi brividi pazzeschi

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e vero!!!!

 

sono stato a torino l'anno scorso in occasione della partita delle fere e sono andato a superga, ,molto emozionante.

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anche io ci sono stato ed è stato tanto toccante vedere quella lapide.essere bianconero non significa avere i paraocchi e il cuore insensibile...certe cose colpiscono dentro tutti.

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:sigh::sigh::sigh:

 

:clap::clap::clap::clap:

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