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mister

Gheddafi minaccia l'Italia

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Libia, "Console italiano rischiò"

Gheddafi: "La folla lo voleva uccidere"

"I manifestanti libici tentarono di uccidere il console italiano e i suoi familiari quando, due settimane fa, diedero l'assalto al consolato italiano a Bengasi". Lo ha detto il leader libico Muahhar Gheddafi. E la tensione resta alta tanto da non poter escludere - ha detto Gheddafi - ulteriori attacchi se il governo italiano si rifiuterà di risarcire la Libia per quello che l'Italia fece durante il periodo coloniale.

"I contestatori erano determinati a uccidere il console e la sua famiglia quando attaccarono il consolato italiano a Bengasi. Questi contestatori non presero di mira la Danimarca perché non hanno nessuna idea della Danimarca", ha detto Gheddafi, parlando a Sirte a un raduno di responsabili governativi e suoi sostenitori.

"I libici odiano l'Italia, non la Danimarca. I libici cercano qualsiasi occasione per sfogare la loro rabbia contro l'Italia dal 1911, quando l'Italia occupò la Libia", ha aggiunto il leader libico. "La ragione di ciò è che l'Italia ha mancato di risarcire i libici per le loro sofferenze", ha spiegato. La polizia anti-sommossa libica ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite oltre 60 per impedire ai dimostranti di dare l'assalto alla sede diplomatica italiana, il 17 febbraio scorso. E' la prima volta che la Libia mette in relazione la manifestazione di Bengasi con il dominio coloniale italiano in Libia

 

 

ah gheddà ma vattela a pija in culo tu e quello struppio de tu fijo che ancora pensa de sapè giocà a pallone...li sordi io su li denti te li davo a te e a tutti quelli che come te ancora pensano de magnà su una guerra coloniale de 100 anni fa!!imparate a vive co le forze vostre invece de stà a cercà de fà elemosina ogni giorno!!

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gheddà...ma n'te le ricordi più quelle du caramelle americane che te so arrivate dall'alto mentre dormivi dentro lu tendone???.....stacce co la brocca lè!

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Questi contestatori non presero di mira la Danimarca perché non hanno nessuna idea della Danimarca"

 

Questa frase è + una delle più belle che abbia mai letto :lol::lol::lol:

Modificato da BoNzO

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Questi contestatori non presero di mira la Danimarca perché non hanno nessuna idea della Danimarca"

 

Questa frase è + una delle più belle che abbia mai letto :lol::lol::lol:

784454[/snapback]

perchè manco le cartine geografiche c'hanno a scuola per colpa tua che te si magnato quelle 4 lire che te so state sempre date straccia de rotto in culo

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da ora in poi le partite di supercoppa italiana penso se le possano anche scordare i libici... :lol:

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HANNO ROTTO LU CAZZO!

OGNI TANTO SE SVEJA LU COLONNELLO E BUSSA A DENARI..

DELLE PROPRIETA ESPROPRIATE AGLI ITALIANI CACCIATI NEANCHE UNA PAROLA..

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HANNO ROTTO LU CAZZO!

OGNI TANTO SE SVEJA LU COLONNELLO E BUSSA A DENARI..

DELLE PROPRIETA ESPROPRIATE AGLI ITALIANI CACCIATI NEANCHE UNA PAROLA..

784575[/snapback]

 

eh, esatto.

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HANNO ROTTO LU CAZZO!

OGNI TANTO SE SVEJA LU COLONNELLO E BUSSA A DENARI..

DELLE PROPRIETA ESPROPRIATE AGLI ITALIANI CACCIATI NEANCHE UNA PAROLA..

784575[/snapback]

LA PIù GRANDE RAPINA DELLA STORIA.

20.000 PERSONE CACCIATE VIA E RAPINATE DI TUTTI I LORO AVERI, e ancora non je basta.

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ma nn c'avevano pensato Silvio e Gianfranco a ristabiire ottimi rapporti?

784558[/snapback]

niente politica plz ;)

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Stu Gheddafi se ne sta in letargo un par de annetti poi puntualmente se risveglia e comincia a cacà il cazzo a destra ed manca. Loro non ce possono vede' e noi che famo? Arriva lu fijo qui in Italia e viene accolto come fosse Gesù Cristo risorto!!!!

 

Comunque una cosa la devo da di'........ purtroppo noi italiani semo annati a roppe li cojoni a sta gente 60 e più anni fa per cui c'hanno ragione ad odiacce. Questo mi dispiace perché ho sempre tenuto particolarmente a: "Gli italiani brava gente" ed una "macchia" (chiamamola così, ma è molto peggio), del genere me da proprio fastidio, anzi non me va proprio giù.

Modificato da Borgobellooooo!!!

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vabbè borgobè erano altri tempi, altre mentalità...e poi la LIBIA è SEMPRE STATA COSA NOSTRA!! :lol:  :lol:  :lol:

784625[/snapback]

:rotfl: dai tempi dei romani.

A proposito ,je potremmo chiede i risarcimenti per la conquista araba delle province romane di Tripolitania e Cirenaica. :blink:

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vabbè borgobè erano altri tempi, altre mentalità...e poi la LIBIA è SEMPRE STATA COSA NOSTRA!! :lol:  :lol:  :lol:

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:rotfl: dai tempi dei romani.

A proposito ,je potremmo chiede i risarcimenti per la conquista araba delle province romane di Tripolitania e Cirenaica. :blink:

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secondo me si, però tocca studiasse bene la pratica e affidasse a un buon avvocato.

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vabbè borgobè erano altri tempi, altre mentalità...e poi la LIBIA è SEMPRE STATA COSA NOSTRA!! :lol:  :lol:  :lol:

784625[/snapback]

:rotfl: dai tempi dei romani.

A proposito ,je potremmo chiede i risarcimenti per la conquista araba delle province romane di Tripolitania e Cirenaica. :blink:

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Piuttosto noi potremmo chiedere a loro il risarcimento per i danni, le ruberie ed i morti causati dagli arabi quando invasero il sud Italia!!!! :lol::D:P

 

"La conquista araba della Sicilia avviene nell' 827 anche se l'isola aveva subito in tempi precedenti molte incursioni musulmane delle quali si ha notizia fin dalla metà del VII secolo. Gli Arabi del resto, erano molto vicini, in quanto installati sulla sponda africana del Mediterraneo. Ifriqiya (cioè l'Africa del Nord) ha ormai il volto musulmano, ed è governata da emiri locali in pratica autonomi come in Spagna. La Sicilia è inoltre bersaglio molto interessante, in quanto, sottraendo ai Bizantini le basi navali dislocate sulla costa meridionale dell'isola, gli Arabi avrebbero il pieno controllo sul traffico navale nel Mediterraneo centro-occidentale.

 

Lo sbarco avviene a Mazara del Vallo, al comando della spedizione vi è Assad Ibn al-Firat che punta su Siracusa, la capitale, che però resiste. Cade Gergenti (Agrigento) e dopo un anno di lotta si arrende Palermo, che diventerà capitale. Siamo nell' 831. Successive sono la resa di Messina, Modica, Ragusa, passano dieci anni prima che si arrenda Castrogiovanni e venti prima che si arrenda Siracusa.

 

A questo punto gli Arabi vorrebbero invadere l'Italia Continentale, ma sono divisi da essa dallo Stretto di Messina. Per questo nuovo capitolo della storia ci vengono incontro le cronache latine del IX e dell' XI secolo. Si parla di Saraceni a Brindisi, a Taranto. Soggette a scorrerie saracene furono la Sardegna e la Corsica, ma maggiormente la Calabria, la Campagna e il Molise dove gli Arabi si insediarono per qualche tempo. Si ricordano il sacco del Monastero di Montecassino e quelli delle Basiliche di San Pietro e San Paolo a Roma e ancora, nel 935, erano in Liguria a Genova. Gli Arabi risalivano anche l'Adriatico verso Ancona, spingendosi fino a Cherso. Vanno considerati durevoli i due emirati di Taranto e Bari (dall' 847 all' 871).

 

Il primo emiro barese, Al-Khal Fun rilasciò un diploma destinato a diventare un riferimento in tutti i secoli della conquista musulmana:

" Nel nome di Dio, clemente e misericordioso. Questa è sicurtà concessa dal servo di Dio, Omar, Principe dei Credenti, agli abitanti di Aclia. A tutti senza distinzioni, o malati o sani, egli garantisce la sicurtà per loro stessi, per i loro beni, per le loro chiese, per i loro crocefissi e per tutto ciò che riguarda il loro culto . . . Non saranno maltrattati per causa della loro fede, né alcuno fra essi sarà danneggiato . ".

 

La Sicilia, dopo la conquista, gode di un periodo lungo di pace e prosperità, viene inserita in un'area ricca, il mondo islamico, culturalmente ed economicamente. Il tutto viene favorito dalla facilità delle comunicazione, la disponibilità delle risorse produttivi, tecnologiche e ideologiche e dall'uso dell'arabo come lingua franca.

Religiosamente la Sicilia occidentale fu intensamente islamizzata , quasi al 50%. I Cristiani rimasti nell'Isola erano tollerati e protetti generalmente, ma nella condizione di dhimmî (comportava il pagamento di una tassa dagli aderenti ad una religione rivelata, viventi sotto la protezione dell'autorità musulmana).

I Musulmani di Sicilia hanno contributo intensamente allo sviluppo delle scienze teologiche:

Muhammad ben Khurâsân e Ismâ'îl ben Khalaf nella raccolta e nell'approfondimento degli ahâdîth. Assad ben al-Fûrat e Yahyâ ben Umar nello studio di diritto o figh.

Abd Allâh, di origine siciliana, ha tradotto all'arabo un trattato greco di botanica di Dioscuride. Nelle scienze linguistiche ricordiamo Mûsâ ben Asbagh, Abû abd-Allâh Muhammad al-Kattâni (1035-1118) e Sa'îd ben Fat'hûn. Come poeti siculo-arabi ricordiamo Abd al-Rahmân ben Hassan, Ja'far ben yûssuf e Ibn al-Khayyât. A quel epoca era d'uso che i dotti si spostassero frequentemente nell'Umma (mondo islamico) sia per frequentare altri dotti, sia per apprendere o per insegnare. Questo rendeva abbastanza vivace la circolazione delle idee.

 

Sono i Fatimiti di Ifriqiya che delegarono i fedeli Kalbiti a rappresentare la sovranità in Sicilia. Lo scenario è di discordie, rivolte di palazzo e delitti di Stato, incominciano a sorgere delle signorie locali e va anche fronteggiata la costante minaccia bizantina.

 

Nonostante l'arrivo di rinforzi dal Maghreb e l'eroica resistenza capeggiata da Ibn Abbâb (Benavet) Palermo cade nel 1072. La conquista normanna guidata da Ruggero il Guiscardo fu completata dopo 30 anni di guerra e fini nel 1091 con la caduta di Noto.

Finita la conquista Ruggero fece seguire una grande tolleranza per i Musulmani. Molti di loro furono arruolati come soldati in reparti speciali nel suo esercito. Nel 1111 viene incoronato Ruggero II, si faceva chiamare al-Mu'tazz bi-llâh e firmava spesso come al qiddîs (il re grande e venerabile), mantenne la Sicilia nella grande circolazione culturale e commerciale del mondo islamico. Per volere dello stesso re, il geografo Al-Sharif al-Idrissî, figura rappresentativa della comunità islamica sicula, scrisse la famosa opera Al-Kitâb al-Rujâri (il libro di Ruggero), grande opera di geografia completata nel 1154. La sua corte era affidata anche ai funzionari di lingua e competenza araba; c'erano dei fityân (paggi), hâjib (ciambellani), Janîb (aiutanti di campo), Jâmadâr (addetti agli abiti) ecc . . .

 

La Sicilia ritorna cristiana con i Normanni, ma se furono lunghi i tempi della conquista, furono ancora più lunghi quelli della scomparsa della cultura musulmana dall'isola. Il periodo di maggior fioritura artistica e culturale della Sicilia musulmana ha coinciso con i tempi della terza dinastia Kalbita, Palermo fu capitale di arti, lettere e soprattutto poesia, questa città divenne il faro di questa civiltà che si propagò per tutta la Sicilia e giunse perfino a lambire il Mezzogiorno d'Italia. Non si contano gli influssi islamici nell'architettura, nella pittura, nella ceramica, nella decorazione per non parlare dei numerosi arabismi presenti nella nostra lingua ( libeccio, scirocco, darsena, tariffa, fondaco, gabello, elisir, sofà, zenit, ecc . . .) e nei numerosi toponimi: Alcamo, Marsala, Caltagirone, Sciacca, ecc . . ."-

Modificato da Borgobellooooo!!!

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si ma la sicilia nel III sec a.C era per metà cartaginese e per metà greca, poi so arrivati i romani... potrebbero chiede loro i danni :D

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Che Gheddafi è pacio lo sappiamo tutti.

 

Ma ve lo ricordate perchè si è incazzato tanto?

 

 

...............................

 

 

Qualche nostro eminente politico potrebbe usare il cervellino ogni tanto, invece di "mandarlo in vacanza" come dice mia figlia.

 

Dopo è inutile che "Silvio" o "Gianfranco" fanno le telefonatine.

 

La capoccia, cari miei, quando si è al governo. La capoccia.

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Stu Gheddafi se ne sta in letargo un par de annetti poi puntualmente se risveglia e comincia a cacà il cazzo a destra ed manca. Loro non ce possono vede' e noi che famo? Arriva lu fijo qui in Italia e viene accolto come fosse Gesù Cristo risorto!!!!

 

Comunque una cosa la devo da di'........ purtroppo noi italiani semo annati a roppe li cojoni a sta gente 60 e più anni fa per cui c'hanno ragione ad odiacce. Questo mi dispiace perché ho sempre tenuto particolarmente a: "Gli italiani brava gente" ed una "macchia" (chiamamola così, ma è molto peggio), del genere me da proprio fastidio, anzi non me va proprio giù.

784615[/snapback]

e 3.....

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ma nn c'avevano pensato Silvio e Gianfranco a ristabiire ottimi rapporti?

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niente politica plz ;)

784614[/snapback]

 

 

 

 

ERA UNA BATTUTA (?) :huh:

Modificato da elenUccia

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Che Gheddafi è pacio lo sappiamo tutti.

 

Ma  ve lo ricordate perchè si è incazzato tanto?

 

 

...............................

 

 

Qualche nostro eminente politico potrebbe usare il cervellino ogni tanto, invece di "mandarlo in vacanza" come dice mia figlia.

 

Dopo è inutile che "Silvio" o "Gianfranco" fanno le telefonatine.

 

La capoccia, cari miei, quando si è al governo. La capoccia.

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Tranquilla che mo' ce pensera' Prodi a mannaje giù un par de mortadelle e sistema tuttu!!!!!

:lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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Comunque storicamente uno dei (pochi) atti di guerra subiti dall'italia dopo il 1946 e' stato il missile di gheddafi contro lampedusa.

 

Io sono per la riannessione.

785034[/snapback]

 

io no, me bastano già li napoletani.

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si ma la sicilia nel III sec a.C era per metà cartaginese e per metà greca, poi so arrivati i romani... potrebbero chiede loro i danni :D

784940[/snapback]

Io voglio i danni dalla Città del Vaticano per l' occupazione della città di Tivoli attuata dal Rinascimento fino al 1870 ad opera dello Stato Pontificio..............

:lol::lol::lol::lol::lol:

A parte gli scherzi, la guerra del 1911 fu tra Italia e Turchia, non fra Italia e Libia (che era all' epoca protettorato dell' impero ottomano).

La Libia fu ceduta dalla Turchia all' Italia come risarcimento di guerra (insieme alle isole greche del dodecaneso), quindi non si trattò nemmeno di colonialismo ma di legittima conquista di guerra, legalmente parlando.

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Comunque storicamente uno dei (pochi) atti di guerra subiti dall'italia dopo il 1946 e' stato il missile di gheddafi contro lampedusa.

 

Io sono per la riannessione.

785034[/snapback]

 

io no, me bastano già li napoletani.

785040[/snapback]

e non producono una goccia de petrolio.

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