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CTI - Terni, 7/2/2007 12:24 -

In merito alla questione della sicurezza dello stadio “Libero Liberati” e alle recenti dichiarazioni alla stampa di un rappresentante della società Ternana Calcio, l’Amministrazione comunale ha emesso oggi la seguente nota:

 

Il Comune attende di conoscere le decisioni del Consiglio dei Ministri in materia di sicurezza negli stadi.

Per quello che riguarda la città di Terni e lo stadio Liberati saremo immediatamente pronti ad attivarci, di concerto con la Prefettura, la Questura e gli altri apparati preposti alla sicurezza, in uno spirito di piena collaborazione, per il loro concreto recepimento.

Lo stadio Liberati è un impianto importante sul quale sono stati fatti e continuano ad essere fatti rilevanti investimenti, e che è stato continuamente monitorato dal Comitato provinciale per la sicurezza dei pubblici spettacoli.

Abbiamo concordato un percorso per l’adeguamento alle norme Pisanu che è molto oneroso e che è tuttora in corso di attuazione.

Se le norme dovessero risultare ancora più stringenti saremo pronti ad adeguarci per quanto di nostra competenza.

Il Comune intende tuttavia sottolineare che la responsabilità primaria della sicurezza interna all’impianto compete alla società che lo gestisce per l’evento sportivo e che quindi non può in alcun modo proseguire un andazzo in virtù del quale la società che utilizza attualmente lo stadio Liberati – sia pure limitatamente alle partite interne ed in deroga, non essendo stata firmata la nuova convenzione – è costantemente assente dai tavoli di confronto per la sicurezza dello stadio stesso.

In modo particolare preoccupano le dichiarazioni odierne del coordinatore della Ternana Calcio, secondo il quale la società intenderebbe giocare a porte chiuse la prossima partita interna.

Questa dichiarazione, che si registra prima che siano note le nuove norme, è una chiara confessione di disimpegno e di rifiuto ad assumere responsabilità, tanto più grave in quanto è aperto il confronto, che il Comune considera urgente, intorno alla nuova convenzione.

Tale posizione di disimpegno, esplicitata dalla Ternana Calcio, riteniamo dovrebbe essere oggetto di valutazione anche da parte della magistratura amministrativa regionale: proprio ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il Tar dell’Umbria ha espresso sulle vicende della gestione dello stadio Curi e dello stadio Liberati e del contenzioso tra Comuni e Società sportive di Perugia e Terni, una valutazione equilibrata e salomonica rispetto alla quale questo esplicito orientamento al disimpegno della Ternana Calcio è in aperta contraddizione.

Grave è anche l’altra dichiarazione del coordinatore della Ternana, che dice di attendere di sapere dal Comune i costi per la messa in sicurezza del Liberati relativamente alla parte di competenza societaria.

La stima di tali costi non spetta evidentemente al Comune, ed una società di calcio professionistica non può pensare che il suo ruolo sia esclusivamente quello di fare più o meno bene la campagna acquisti, di cambiare – con frequenza – allenatore o di selezionare quali giocatori hanno diritto di andare in campo e quali no.

Compito di una società professionistica è anche e soprattutto quello di garantire la sicurezza, la fruizione, la larga partecipazione all’evento sportivo, insomma assumersi responsabilità e costruire relazioni.

Se non lo si fa non si è una società di calcio professionistica e comunque certamente ancor meno lo si sarà con il nuovo quadro normativo che assegna alle società calcistiche un ruolo chiave.

E’ del tutto evidente che questa assunzione di responsabilità da parte della Ternana non è più rinviabile e che il confronto sulla convenzione, da un lato, e dentro il Comitato provinciale per la sicurezza, dall’altro, è assolutamente vitale.

Queste prime avventate dichiarazioni, con le scene di guerriglia urbana di Catania ancora davanti ai nostri occhi, non sono certo un buon viatico.

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di gran classe, bravo raffaelli e l'amministrazione comunale intera.

 

sorry, ma cicola che ne pensa?

Modificato da LOU FERONE

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CTI - Terni, 7/2/2007 12:24 -

In merito alla questione della sicurezza dello stadio “Libero Liberati” e alle recenti dichiarazioni alla stampa di un rappresentante della società Ternana Calcio, l’Amministrazione comunale ha emesso oggi la seguente nota:

 

Il Comune attende di conoscere le decisioni del Consiglio dei Ministri in materia di sicurezza negli stadi.

Per quello che riguarda la città di Terni e lo stadio Liberati saremo immediatamente pronti ad attivarci, di concerto con la Prefettura, la Questura e gli altri apparati preposti alla sicurezza, in uno spirito di piena collaborazione, per il loro concreto recepimento.

Lo stadio Liberati è un impianto importante sul quale sono stati fatti e continuano ad essere fatti rilevanti investimenti, e che è stato continuamente monitorato dal Comitato provinciale per la sicurezza dei pubblici spettacoli.

Abbiamo concordato un percorso per l’adeguamento alle norme Pisanu che è molto oneroso e che è tuttora in corso di attuazione.

Se le norme dovessero risultare ancora più stringenti saremo pronti ad adeguarci per quanto di nostra competenza.

Il Comune intende tuttavia sottolineare che la responsabilità primaria della sicurezza interna all’impianto compete alla società che lo gestisce per l’evento sportivo e che quindi non può in alcun modo proseguire un andazzo in virtù del quale la società che utilizza attualmente lo stadio Liberati – sia pure limitatamente alle partite interne ed in deroga, non essendo stata firmata la nuova convenzione – è costantemente assente dai tavoli di confronto per la sicurezza dello stadio stesso.

In modo particolare preoccupano le dichiarazioni odierne del coordinatore della Ternana Calcio, secondo il quale la società intenderebbe giocare a porte chiuse la prossima partita interna.

Questa dichiarazione, che si registra prima che siano note le nuove norme, è una chiara confessione di disimpegno e di rifiuto ad assumere responsabilità, tanto più grave in quanto è aperto il confronto, che il Comune considera urgente, intorno alla nuova convenzione.

Tale posizione di disimpegno, esplicitata dalla Ternana Calcio, riteniamo dovrebbe essere oggetto di valutazione anche da parte della magistratura amministrativa regionale: proprio ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, il Tar dell’Umbria ha espresso sulle vicende della gestione dello stadio Curi e dello stadio Liberati e del contenzioso tra Comuni e Società sportive di Perugia e Terni, una valutazione equilibrata e salomonica rispetto alla quale questo esplicito orientamento al disimpegno della Ternana Calcio è in aperta contraddizione.

Grave è anche l’altra dichiarazione del coordinatore della Ternana, che dice di attendere di sapere dal Comune i costi per la messa in sicurezza del Liberati relativamente alla parte di competenza societaria.

La stima di tali costi non spetta evidentemente al Comune, ed una società di calcio professionistica non può pensare che il suo ruolo sia esclusivamente quello di fare più o meno bene la campagna acquisti, di cambiare – con frequenza – allenatore o di selezionare quali giocatori hanno diritto di andare in campo e quali no.

Compito di una società professionistica è anche e soprattutto quello di garantire la sicurezza, la fruizione, la larga partecipazione all’evento sportivo, insomma assumersi responsabilità e costruire relazioni.

Se non lo si fa non si è una società di calcio professionistica e comunque certamente ancor meno lo si sarà con il nuovo quadro normativo che assegna alle società calcistiche un ruolo chiave.

E’ del tutto evidente che questa assunzione di responsabilità da parte della Ternana non è più rinviabile e che il confronto sulla convenzione, da un lato, e dentro il Comitato provinciale per la sicurezza, dall’altro, è assolutamente vitale.

Queste prime avventate dichiarazioni, con le scene di guerriglia urbana di Catania ancora davanti ai nostri occhi, non sono certo un buon viatico.

1023673[/snapback]

:giampa::giampa::giampa:

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La loro risposta che alla prossima partita in casa si giocherà a porte chiuse e che vogliono sapere dal comune la loro parte di spesa dimostra nel caso ce ne fosse bisogno che questi vogliono spendere pochissimo e per di più da dividere con il comune per la messa a norma dello stadio.

Quindi se il Liberati rimane chiuso per lungo tempo se ne strafregano !!!

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grande sindaco, ottima risposta :)

 

gli eroi sempre più penosi, x paura che alla prossima partita le presenze allo stadio fossero ancora più basse, vorrebbero giocare d'anticipo e far disputare la partita a porte chiuse :sbocco:

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a qualcuno è capitato di ascoltare l'intervista che ho fatto ad Osti d.s. dell'Atalanta il 31 gennaio ultimo giorno di calcio mercato e andata in onda venerdì scorso a Galileo?

 

beh domani ve la posto in audio e poi mi direte...

 

 

ci sono frasi che i gemellini dovrebbero ASCOLTARE MOLTO BENE...

 

DOMANI SE MI RICORDO...

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adesso il collo della bottiglia si stringe,tutte le modifiche effettuate in questi giorni(nuove regole,abolizione deroga del decreto pisanu ecc..),possono dare velocità agli eventi(almeno me lo auguro)!

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Bravo Raffaelli.

Penoso il gemello diverso (come sempre)

1023823[/snapback]

 

ma pessimo come ti permetti, lui è lo stratega...........mo ti denuncia. pensa un pò che suoi vecchi amici ora gli fanno la nuova società.............alternativa.

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Però al di là di tutto vorrei dire che di chiacchiere comincio ad essere stufo. Quand'è che l'Amministrazione Comunale si decide a chiudere questo discorso? Le battute e le controbattute ormai sono inutili; la Marchigiana non ha alcun interesse a forzare i tempi.

Modificato da ruber-viridis draco

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Però al di là di tutto vorrei dire che di chiacchiere comincio ad essere stufo. Quand'è che l'Amministrazione Comunale si decide a chiudere questo discorso? Le battute e le controbattute ormai sono inutili; la Marchigiana non ha alcun interesse a forzare i tempi.

1024036[/snapback]

invece lu sindacu.... :(

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è na vita che giocano alla battglia navale. 37° a nord, 59° a sud est. ai voja se coordinano.

1024052[/snapback]

unica direzione......

 

 

 

SUD - SUD - SUD -

 

 

:(

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