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TERNANOPURO

POPOPOPOPOPOPOOOOOOOOOOO

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Ieri mentre rivedevo uno speciale sulla rai, la mente è tornata indietro non solo di un anno ma di 25 anni, a come ero allora quando vincemmo in Spagna, a quello che feci andando a piazza Tacito con mia madre, c'erano gli sbandieratori, e un caos indescrivibile, mi sembrava ieri.

Poi con grande magone e lacrime - non me ne vergogno - mi sono tornati in mente gli amici le amiche, qualche genitore degli stessi, gli affetti più cari che questi 25 anni si sono portati via, le loro risate, il loro aiuto nei momenti difficili, i tanti momenti splendidi e perché no anche i dissapori che avevamo vissuto e che hanno segnato e orientano la mia vita.

Le emozioni che ho rivissuto il 9 Luglio del 2006, si sono fuse con quelle di allora in maniera così salda che non riesco a trovare le parole per definire i sentimenti che provo.

 

Grazie.

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fanculo ternà lo volevo apri io :lol:

 

anche io ieri mentre stavo a guarda lo speciale me so commosso..c'avevo la pelle d'oca, soprattutto in germania - italia. L'avrò rivista 80 volte, ma ogni volta che la riguardo è sempre più bella :rolleyes:

 

CAMPIONI DEL MONDO

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fanculo ternà lo volevo apri io  :lol:

 

anche io ieri mentre stavo a guarda lo speciale me so commosso..c'avevo la pelle d'oca, soprattutto in germania - italia. L'avrò rivista 80 volte, ma ogni volta che la riguardo è sempre più bella  :rolleyes:

 

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io invece c'avevo le PALLE D'OCA!!! :D

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IL CIELO E' AZZURRO..SOPRA BERLINO

 

 

 

SIAMO CAMPIONI DEL MONDOOOOOOO

 

 

p.s. francesi de merda...andri 3 anni de paraculate vi aspettano :D

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GUARDATE DOVE SIETE PERCHE' NON VE LO DIMENTICHERETE MAI...

 

GUARDATE CON CHI SIETE PERCHE' NON VE LO DIMENTICHERETE MAI...

 

E SARA' L'ABBRACCIO PIU' LUNGO CHE UNA MANIFESTAZIONE SPORTIVA VI ABBIA MAI REGALATO.....

 

FORSE UNO DEI PIU' LUNGHI DELLA VOSTRA VITA....

 

ABBRACCIATEVI FORTE, E ABBRACCIATE SOPRATTUTTO QUESTA MAGNIFICA SQUADRA... CHE HA VINTO SOFFRENDO...

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ALZALA ALTA PERCHE' OGGI E' PIU' BELLO ESSERE ITALIANI, ALZALA ALTA CAPITANO!

 

E ADESSO SEGUITECI ANCORA UN PO' E POI USCIRE PER STRADA, E FATE SENTIRE A TUTTI COSA VUOL DIRE VINCERE UN MONDIALE IN ITALIA!

 

E POI ANDATELI A PRENDERE ALL'AEREOPORTO E FESTEGGIATE CON LORO, PERCHE' SE LO MERITANO. SE LO MERITANO DAVVERO!

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e giù lacrimoni!

anche dopo un anno... così come il derby dalla greppa... mejo de 'na scopata!

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non so' dove ho goduto di piu'

il 9 luglio ho provato veramente l'orgoglio italiano

 

ma il 29 aprile e' stato il mio primo derby vinto...goderselo in quel modo.....

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sarò poco italiano....ma io ho festeggiato più dopo Atene B-)

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almeno di' Manchester, che ce fai meno brutta figura... ;)

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sarò poco italiano....ma io ho festeggiato più dopo Atene B-)

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almeno di' Manchester, che ce fai meno brutta figura... ;)

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per me Manchester e Atene è la stessa cosa, anzi dopo averla persa con il Liverpool 2 anni prima sicuramente c'era più rivalsa che con quella con la Juve, comunque so opinioni...per me non c'è stato paragone ;)

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per me uno scudetto o una chmpions vinta dalla juve, della quale mi ritengo tifoso discretamente incallito, non sono comunque minimamente paragonabili a una vittoria delle fere o della nazionale!!!!!

potrei ritrattare se si vincesse lo scudetto quest'anno, ma tanto non succederà :lol:

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per me uno scudetto o una chmpions vinta dalla juve, della quale mi ritengo tifoso discretamente incallito, non sono comunque minimamente paragonabili a una vittoria delle fere o della nazionale!!!!!

potrei ritrattare se si vincesse lo scudetto quest'anno, ma tanto non succederà :lol:

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che c'entra la ternana, quella viene prima di tutto......................

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

anche se l'eroi hanno fatto in maniera di cancellarla :(:(:(

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per me uno scudetto o una chmpions vinta dalla juve, della quale mi ritengo tifoso discretamente incallito, non sono comunque minimamente paragonabili a una vittoria delle fere o della nazionale!!!!!

potrei ritrattare se si vincesse lo scudetto quest'anno, ma tanto non succederà :lol:

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ti straquoto...

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L'anno scorso, campioni del mondo. AzzurroSpezia

 

Trionfo da celebrare con tutti gli onori

 

L’anno scorso a quest’ora era domenica.

Tutti ubriachi ancora di serie B e di Spezia, i mondiali erano la ciliegina sulla torta, il lemoncino del malato di calcio spezzino.

Quasi tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare, ma con nella testa l’idea dell'azzurro.

L’azzurro che ci aveva regalato il 4 luglio, pochi giorni prima Fabio Grosso con quel sinistro “a girare” sul palo più lontano di Lehmann. Dopo uno 0-0 durato 118 minuti in cui la Germania ha dimostrato di essere più forte. Ma noi lo eravamo ancora di più. E dopo il palo di Gilardino e la traversa di Zambrotta, amici, eravamo noi a meritare di vincere.

Già, quell’angolo.

Assist preziosissimo di Pirlo, che aveva costretto poco prima il portiere tedesco ad una paratissima all’incrocio, angolo di Del Piero, Pirlo-Grosso, l’esplosione del tifo italiano.

Le telecronache erano due.

Marco Civoli alla Rai urlava: “Mio Dio Fabio Grosso, mio Dio Fabio Grosso”.

Fabio Caressa a Sky ancora di più “Grosso, Grosso, Grosso, Grosso… manca un minuto e siamo in vantaggio, manca un minuto e siamo in vantaggio”.

Ero all’Osteria dei Sani, a Sarzana, sotto casa mia.

Avevo barattato l’uso della mia antenna - con “prolungamento” del cavo della medesima antenna giù nella piazzetta con Michele Maggiolini e Matilde Colle, gli amici ristoratori che avevano accolto la mia idea di vedere i mondiali tutti insieme, tutte le sere -, con cene gratis, per me.

La sera di Germania-Italia ero seduto vicino ad Alessandro Picci, detto “Pikkio” artista polistrumentista che al gol di Grosso mandò all’aria decine di piatti e bicchieri dalla gioia.

Poi Del Piero, il 2-0 che lo riabilitò dopo quegli errori di Rotterdam.

Marco Civoli: “E’ il 2-0, si va in finale”.

Fabio Caressa: “Chiudete le valige amici, si và a Berlino”, coro ribadito insieme al grandissimo Beppe Bergomi, colui che spiega meglio prima, in corso d’opera ed alla fine, una partita in TV.

Il 9 luglio a quest’ora ero al mare, dove la febbrile attesa per la finale di Berlino era palpabile.

Alle 19 ero già di fronte alla Tivvù, unico alla supertavolata dell’Osteria dei Sani, da me sempre organizzata.

A poco a poco le gente cominciò ad affluire, eravamo sintonizzati sulla Rai.

Credevo di vincere, credevamo di vincere.

Anche dopo lo 0-1.

Il rigore di Materazzi su Malouda non c’era proprio. E la trasformazione a Cucchiaio dentro-fuori di Zidane sapeva di Beffa delle beffe.

Ma non c’era neanche il rigore che Grosso si era andato a guadagnare contro l’Australia al 94’.

Non me la sentii di criticare Elizondo, l’arbitro argentino.

Era il 7’.

Poi da un calcio d’angolo si alza Materazzi in volo. L’ex riserva che grazie all’infortunio di Nesta era entrato in capo contro la Repubblica Ceca. Guarda caso timbrando il cartellino ancora una volta.

Pareggio. Italia-Francia 1-1. Minuto 19'.

Non fu una bella partita quella finale, così come non la fu Brasile-Germania 4 anni prima.

Una sofferenza.

Accusavamo i supplementari contro i padroni di casa.

San Buffon ci salvò soprattutto su Zidane. Poi Zizou ci fece tutti vergognare di avere tifato per lui con quella testata a Matrix.

Lo spettro dei rigori era meno cupo.

Se all’orizzonte si vedeva la sagoma di Goicoechea, quella di Taffarel o la testolina di Ahn, c’era anche però il ricordo nitidissimo di San Francesco Toldo e del Sor Francesco Totti, “mastro cucchiaio di nostra luce penalty”.

Ed allora, tutti intorno a Lippi gli azzurri, Gigi Buffon che vuole battere anche lui, il cittì che gli risponde: “Pensa a pararne almeno due”.

Del Piero candidato al quinto rigore, retrocesso al quarto.

Lippi che dice a Fabio Grosso: “L’ultimo lo tiri tu, sei l’uomo che chiude le partite, il rigore guadagnato control’Australia, il gol alla Germania… tiri tu”.

“Ma come…. Io?”, disse colui che l’altro giorno, pensa un po’! ha firmato per il Lione.

Noi tutti con le lacrime agli occhi, in ogni luogo del mondo con un minimo di tricolore giusto, il bianco, il rosso ed il verde.

Cominciamo noi. Tira Pirlo, Barthez intuisce, ma non raggiunge la sfera che s’infila sul suo palo di destra. Italia-Francia 2-1 (aggregate)

Francia: Wiltord di destro spiazza Buffon infilandolo alla sua sinistra. Italia-Francia 2-2 (aggregate)

Noi: Materazzi a mezza altezza, Barthez si lancia nella giusta direzione, la sua sinistra, ma la palla si infila. Italia-Francia 3-2 (aggregate)

Francia: Tocca a Trezeguet. Caressa nella sua telecronaca sommessamente, sperando, sperando e sperando dice “Buffon, lo conosci, lo conosci, chissà quante volte in allenamento…”

David prende una lunga rincorsa, calcia di destro, spiazza Buffon, ma il suo tiro è troppo alto, troppo alto. Si spegne sulla traversa. Siamo sempre 3-2 per noi.

Arriva De Rossi: che bello Daniele vedere che sei tranquillo nonostante la tua età, che hai superato quella gomitataccia a Mc Bride che ti è costato la squalifica: gol Italia-Francia 4-2 (aggregate).

Francia, tocca ad Abidal. Gigi non riesce a parare. Italia-Francia 4-3 (aggregate)

Italia, è la volta di Del Piero. Spettacolare rigore all’incrocio dei pali spiazzando Barthez: Italia-Francia 5-3 (aggregate).

Francia, tocca a Sagnol: se Buffon para, siamo campioni del mondo. Buffon non para: Italia-Francia 5-4 (aggregate).

Ultimo rigore per l’Italia. Tocca a Fabio Grosso. Il gol ci dà il mondiale, l’errore può consentire alla Francia, qualora segni il suo ultimo rigore, di tornare in corsa e costringerci ai rigori ad oltranza.

Ricordo che in quel momento i fantasmi di Rotterdam si fecero più che vivi.

Mentre Fabio andava verso il dischetto vedevo Montella che invece di perdere tempo lasciava a Barthez quel lungo calcio di punizione, quel colpo di testa a trequarti che regala palla a Wiltord, quel tiro rasoterra così semplice ma così difficile da parare per uno come Toldo. Era l’ultima azione dell’Europeo che dovevamo vincere. Fu il pareggio della disfatta, prima della sconfitta con il golden-gol di Trezeguet.

Attimi lunghissimi. Ma stavolta pensai: no, la storia è diversa, David ha già sbagliato, e gli occhi di Grosso sono quelli giusti.

Grosso, tiro, rete.

Marco Civoli” Il cielo è azzurro sopra Berlino…”

Fabio Caressa: “Stringiamoci forte e vogliamoci tanto bene…”.

E l’Italia a Berlino festeggiò.

E l’Italia, la nostra piccola Italia spezzina, fece festa fino a nuovo ordine.

Prolungando la serie B.

L’anno scorso diventavamo campioni del mondo di calcio, come gli eroi di Roma, Parigi e Madrid.

Qualche giorno dopo le sentenze di Calciopoli.

Non ce lo siamo goduti questo mondiale, come avremmo dovuto e potuto.

Qualche volta pensiamoci bene. Se battere Australia e Ucraina, dopo le vittorie con Ghana e Repubblica Ceca, e l’inglorioso pareggio con gli Usa, era un dovere, superare la Germania e sconfiggere la Francia che aveva buttato fuori il Brasile stellare (anche se un po' troppo da spiaggia), è stato straordinario.

Pensiamoci, siamo campioni del mondo di calcio.

Ricordiamocelo sempre, fino al Sud Africa.

Ed oggi su Sky, è iniziata la maratona con le quattro partite più importanti. Chi può, se le riveda!

 

 

 

 

 

09/07/2007 12.59.04

Alessandro Grasso Peroni

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da www.sfide.rai.it

 

 

 

Diciannovesima puntata

in onda domenica 29 luglio 2007 alle 21.05

 

Riscatto azzurro

 

Alle 22.42 del 9 luglio 2006 milioni di tifosi italiani accompagnano con speranza e trepidazione i passi di Fabio Grosso che si avvia a calciare il rigore decisivo nella finale mondiale contro la Francia. Pochi attimi e l'entusiasmo esplode. L'Italia, guidata da Marcello Lippi, è campione del Mondo per la quarta volta nella sua storia. Un titolo conquistato nel mezzo di una furiosa tempesta: Calciopoli.

 

E' il più grave scandalo della storia del calcio italiano, ma sul campo, tra lo scetticismo generale, gli azzurri, trascinati dal loro capitano, Fabio Cannavaro, e da uno strepitoso Rino Gattuso, cominciano un'emozionante ed avvincente cavalcata, che si conclude trionfalmente nello stadio Olimpico di Berlino con la vittoria sulla Francia. Tutti i protagonisti, lo staff tecnico, e i giocatori, da Cannavaro a Gattuso, da Totti a Buffon, accompagnano con le loro testimonianze, commenti e aneddoti, il film di questo straordinario e inaspettato successo.

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