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Carlito

Neanche le bestie!

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Leggete 'sto articolo, non ho veramente parole.

 

Ma dove cazzo siamo arrivati?

 

Qui non è più neanche questione di maleducazione, bullismo, stronzaggine od altro, qui bisognerebbe iniziare ad acchiappa' un po' de capocce e fare una bella formattazione *.* a li cervelli!

 

Modena, l'accusa di un preside. Le foto tolte dopo la denuncia

La ragazza, 16 anni, marocchina, schiacciata da un autobus

 

"Hanno ripreso e messo in rete

la morte di una coetanea"

 

MODENA - Foto alla compagna di scuola appena uccisa da un autobus. E battute di derisione, come "dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata". Immagini lanciate su You Tube o Rotten. com o su blog privati, secondo i racconti raccolti da Eugenio Sponzilli, preside dell'Istituto d'Arte di Modena, che denuncia "l'agghiacciante degenerazione delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche.

 

Sara Hamid, 16 anni, marocchina, schiacciata da un bus all'autostazione mentre tornava a casa, era una rappresentante di classe dell'Istituto d'Arte, molto attiva. Marocchina di seconda generazione, perfettamente inserita, molto stimata dai compagni. "Parecchi ragazzi mi hanno detto di sapere che quelle immagini sono finite su Internet - dice il preside, 61 anni di cui 23 alla guida delle scuole -. Non siamo riusciti a trovarle, tuttavia. Secondo me le hanno tolte quando hanno saputo che stavo per fare denuncia alla Polizia Postale, alla quale infatti mi sono rivolto. I ragazzi le hanno viste sui cellulari e forse sono finite anche su alcuni blog". Un bullismo elettronico che non si ferma nemmeno davanti ad una morte orrenda.

 

L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, verso le 13 e trenta, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto. Altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo".

 

Il preside con 23 anni di esperienza non sa più che fare: "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito". La scuola non assolve più il suo compito: "I ragazzi ci prendono semplicemente per dei tecnici, non siamo più né maestri di vita né modelli". La famiglia è in crisi: "A Modena, un terzo dei ragazzi ha i genitori separati che quindi seguono poco i figli. Se li convochiamo per qualche mancanza dei ragazzi, quasi sempre prendono le loro parti e trattano preside e professori dall'alto in basso. I ragazzi non hanno senso critico, ma tutti hanno un cellulare nuovo e costoso".

 

Il professor Sponzilli ha cercato di reagire. Quando il tam tam delle foto è giunto fino in presidenza, ha convocato l'assemblea con il centinaio di rappresentanti di classe (l'Istituto ha 1200 iscritti). "Dopo una bella paternale hanno cominciato a capire, almeno i rappresentanti. Vuol dire che se si riesce a suscitare in loro emotività qualcosa si ottiene. Ne è nata una bellissima iniziativa. Hanno fatto una colletta e raccolto 3000 euro, utili alla famiglia di Sara che ha trasportato la salma in Marocco. Alcune classi, addirittura, hanno rinunciato a premi in denaro per i lavori che fanno a società esterne". Un bel segnale, ma rimane il problema di fondo: "I nostri ragazzi ci sfuggono, vivono in un mondo inaccessibile sul quale non abbiamo potere".

 

(15 novembre 2007)

 

fonte: repubblica.it

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:(:(

La mia più grande preoccupazione è riuscire ad insegnare ai miei figli alcuni valori morali che credo di avere. Il più grande va ancora alla scuola materna e già lì sento altri genitori che invece di riprendere i figli, se non si comportano bene, se la prendono con la maestra.....

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Io da piccolo c'ho preso parecchi schiaffoni e qualche cinturata e mi ritengo molto fortunato, perchè NON HANNO MAI AMMAZZATO NESSUNO.

 

Forse toccherà tornà a permette nelle scuole il vecchio metodo "Lu Bastone e la Carota" col famoso inginocchiamento su li ceci e le bacchettate su le mani visto che con la democrazie e il dialogo avemo creato dei mostri.

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Quello che è successo si chiama mancanza di empatia, ossia che i recettori del cervello che sono adibiti alle emozioni della compassione e della comprensione del dolore altrui sono evaporati. E' un segnale devastante, e senza fare il moralista , è una tendenza accentuata sia da internet che da film come "The ring" e puttanate del genere.

 

I ragazzi stanno perdendo la distinzione fra la realtà e il virtuale....ALLARME ROSSO :ph34r:

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:(  :(

La mia più grande preoccupazione è riuscire ad insegnare ai miei figli alcuni valori morali che credo di avere. Il più grande va ancora alla scuola materna e già lì sento altri genitori che invece di riprendere i figli, se non si comportano bene, se la prendono con la maestra.....

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e appena le maestre fanno qualcosa...scatta la denuncia.!! per cui regna l'anarchia piu totale nelle scuole, nessuno ha piu il coraggio di fare qualcosa che "raddrizzare" questa gioventù di oggi.. che fa veramente paura. (come in questo caso)

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forse è vero che troppo buonismo,nato come reazione forse ai metodi educativi troppo duri usati suoi nostri genitori, non ci hanno fatto trovare il giusto mezzo portando ad una degenerazione oggettiva che non è piu tollerabile ne' giustificabile!

 

in sunto 4 schiaffoni da monelli fanno sempre bene!!

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Io non credo che queste cose si possano risolvere solo con 4 schiaffoni (peraltro necessari, in certi casi).

 

Penso che Me pizzica me mozzica abbia centrato il problema parlando di mancanza di empatia e di incapacità di distinguere il reale dal virtuale. Questo è l'aspetto della vicenda che più colpisce, ovvero l'impermeabilità emotiva di alcuni adolescenti persino di fronte ad orrori di tale portata.

L'abitudine, presumo, a rapportarsi con determinate immagini (e qui entra in gioco internet con tutte le sue deviazioni, e parlo anch'io da non-moralista ma da convinto assertore del divieto di accesso alla rete fino ad una certa età), fa sì che quando queste si concretizzano realmente davanti ai loro occhi, vengano viste nè più nè meno come normali immagini splatter, in cui manca del tutto l'aspetto umano di pena e orrore per una vita che non c'è più.

La ragazza morta non è una compagna di scuola di 16 anni che non vivrà mai più, con tutto il carosello di emozioni che un simile, immediato pensiero dovrebbe normalmente comportare, bensì un ammasso di materiale organico da fotografare per soddisfare le proprie morbose fantasie.

Questa è già patologia, secondo me.

 

Il paragone che mi viene da fare è quello con i soldati-bambini delle svariate guerre che li hanno visti e che li vedono coinvolti in varie parti del mondo: bambini che uccidono a sangue freddo senza la benchè minima esitazione, paura o rimorso. Bambini la cui stessa azione di uccidere non ha alcun risvolto psicologico, non provoca conflitti interiori, non causa pentimenti, per il solo fatto che questi bambini non hanno mai avuto un'educazione sentimentale (intesa proprio nell'accezione dei sentimenti); la loro anima è un vuoto vertiginoso in cui non c'è traccia di emozioni. Uccidere è come mangiare, bere, defecare, dormire.

 

Eppure qui non si parla di adolescenti o bambini cresciuti nella miseria e nella violenza, ma di ragazzetti scolarizzati con vestiti carini, cellulari di ultima generazione e tutto quello che questa opulenta società ci può fornire.

 

Spesso, troppo spesso, si confonde la civiltà di un popolo con il benessere economico.

Ecco, questi fatti di civile non hanno niente; anzi, se esistesse la possibilità di stabilire un punto di non ritorno nel passaggio tra civiltà e barbarie, direi che episodi simili, che denotano l'annullamento dei normali valori e rapporti umani, potrebbero tranquillamente agire da spartiacque.

 

Sentivo Vecchioni l'altra sera da Fazio, dirsi d'accordo con Galimberti il quale proponeva l'insegnamento dell'educazione sentimentale a scuola. Quanto ce ne sarebbe bisogno, davvero, altro che l'inglese, il latino, la matematica, pure importantissimi!

 

Qui ci giochiamo il futuro, decidiamo la strada che imboccherà questo cazzo di Paese!

I ragazzetti che educhiamo (o non educhiamo) oggi, saranno gli adulti di domani!

 

E cosa stiamo facendo di buono per investire sul futuro?

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Io non credo che queste cose si possano risolvere solo con 4 schiaffoni (peraltro necessari, in certi casi).

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Io sposto il punto nella mancanza di valori morali comuni, educazione e cultura.

 

Chi parla male, pensa male e vive male

cit.

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:(  :(

La mia più grande preoccupazione è riuscire ad insegnare ai miei figli alcuni valori morali che credo di avere. Il più grande va ancora alla scuola materna e già lì sento altri genitori che invece di riprendere i figli, se non si comportano bene, se la prendono con la maestra.....

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e appena le maestre fanno qualcosa...scatta la denuncia.!! per cui regna l'anarchia piu totale nelle scuole, nessuno ha piu il coraggio di fare qualcosa che "raddrizzare" questa gioventù di oggi.. che fa veramente paura. (come in questo caso)

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io sono l'unico a fare realmente qualcosa......

non faccio e non voglio figli!!!!!

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Leggete 'sto articolo, non ho veramente parole.

 

Ma dove cazzo siamo arrivati?

 

Qui non è più neanche questione di maleducazione, bullismo, stronzaggine od altro, qui bisognerebbe iniziare ad acchiappa' un po' de capocce e fare una bella formattazione *.* a li cervelli!

 

Modena, l'accusa di un preside. Le foto tolte dopo la denuncia

La ragazza, 16 anni, marocchina, schiacciata da un autobus

 

"Hanno ripreso e messo in rete

la morte di una coetanea"

 

MODENA - Foto alla compagna di scuola appena uccisa da un autobus. E battute di derisione, come "dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata". Immagini lanciate su You Tube o Rotten. com o su blog privati, secondo i racconti raccolti da Eugenio Sponzilli, preside dell'Istituto d'Arte di Modena, che denuncia "l'agghiacciante degenerazione delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche.

 

Sara Hamid, 16 anni, marocchina, schiacciata da un bus all'autostazione mentre tornava a casa, era una rappresentante di classe dell'Istituto d'Arte, molto attiva. Marocchina di seconda generazione, perfettamente inserita, molto stimata dai compagni. "Parecchi ragazzi mi hanno detto di sapere che quelle immagini sono finite su Internet - dice il preside, 61 anni di cui 23 alla guida delle scuole -. Non siamo riusciti a trovarle, tuttavia. Secondo me le hanno tolte quando hanno saputo che stavo per fare denuncia alla Polizia Postale, alla quale infatti mi sono rivolto. I ragazzi le hanno viste sui cellulari e forse sono finite anche su alcuni blog". Un bullismo elettronico che non si ferma nemmeno davanti ad una morte orrenda.

 

L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, verso le 13 e trenta, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto. Altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo".

 

Il preside con 23 anni di esperienza non sa più che fare: "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito". La scuola non assolve più il suo compito: "I ragazzi ci prendono semplicemente per dei tecnici, non siamo più né maestri di vita né modelli". La famiglia è in crisi: "A Modena, un terzo dei ragazzi ha i genitori separati che quindi seguono poco i figli. Se li convochiamo per qualche mancanza dei ragazzi, quasi sempre prendono le loro parti e trattano preside e professori dall'alto in basso. I ragazzi non hanno senso critico, ma tutti hanno un cellulare nuovo e costoso".

 

Il professor Sponzilli ha cercato di reagire. Quando il tam tam delle foto è giunto fino in presidenza, ha convocato l'assemblea con il centinaio di rappresentanti di classe (l'Istituto ha 1200 iscritti). "Dopo una bella paternale hanno cominciato a capire, almeno i rappresentanti. Vuol dire che se si riesce a suscitare in loro emotività qualcosa si ottiene. Ne è nata una bellissima iniziativa. Hanno fatto una colletta e raccolto 3000 euro, utili alla famiglia di Sara che ha trasportato la salma in Marocco. Alcune classi, addirittura, hanno rinunciato a premi in denaro per i lavori che fanno a società esterne". Un bel segnale, ma rimane il problema di fondo: "I nostri ragazzi ci sfuggono, vivono in un mondo inaccessibile sul quale non abbiamo potere".

 

(15 novembre 2007)

 

fonte: repubblica.it

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Veramente raccapricciante...

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Quissi, saria da pialli a zampate a due a due fin'a quanno 'n diventano dispari....come dice sempre un amico mio... :angry:

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da www.ansa.it

 

» 2007-11-15 13:18

GIOVANI, FIGLI-PADRONI E AMANTI DEL SESSO OCCASIONALE

ROMA - Nelle case italiane spadroneggiano i figli. Sono bambini ed adolescenti che hanno genitori timorosi che eccedono in permissivismo. Il fenomeno dilagante si chiama "pedofobia". Bambini e giovani sono così fuori controllo, diventano aggressivi, con gli amici, i professori e gli stessi genitori. E' la principale novità nel mondo dell'infanzia e dell'adolescenza dell'8/o rapporto annuale messo a punto dall'Eurispes e da Telefono Azzurro, presentato a Roma.

 

Vivono spesso con stress ed ansia non solo gli abusi ma anche le notizie su incidenti d'auto, terremoti, guerre. L'analisi dei ricercatori è un atto d'accusa verso i genitori: troppo impegnati, rientrano a casa stanchi, eccedono nell'essere accomodanti fino a rasentare l'indifferenza. A fronte di un figlio-padrone c'é un genitore permissivo, incapace di stabilire regole e di farle rispettare, spaventato dalle reazioni aggressive dei figli. "E' un vero e proprio capovolgimento dei ruoli, contraddistinto dal timore dei genitori di subire attacchi verbali o fisici da parte dei figli. Anziché rimproverare i figli e correggerne i comportamenti, un crescente numero di adulti preferisce soddisfare le loro richieste con la convinzione che in fondo si tratta di piccoli capricci cui non conviene opporsi".

 

In tema di abusi, il rapporto riferisce i dati del servizio Emergenza Infanzia 114 di Telefono Azzurro (gennaio 2006-agosto 2007): i maltrattamenti sessuali corrispondono al 4,2% delle chiamate, quelli fisici al 5,1%, quelli psicologici al 7,6%. La violenza domestica, con il 9%, è una delle principali cause di richiesta di aiuto. Altri dati del rapporto. Il 4% dei bambini é obeso e il 24% è in soprappeso. Circa un quarto della giornata di un bambino è dedicata al tempo libero. Per i bambini e gli adolescenti gli amici restano un punto di riferimento importante tanto da vedersi anche tutti i giorni nel 63,6% dei casi. I bambini italiani sono frequentatori di feste di compleanno: 11 l'anno contro la media europea di 7.

 

LAVORO MINORILE, 400 MILA IN ITALIA

In Italia ci sono 400 mila lavoratori minorenni (nel mondo si stimano 218 milioni piccoli lavoratori). Si registra poi quella che il rapporto definisce una "fascia grigia", ossia bambini coinvolti in attività lavorative, non veri e propri sfruttamenti, che permettono la compresenza di scuola e lavoro.Infine, non mancano situazioni di vera e propria tratta e sfruttamento gestito da realtà criminose italiane e straniere tale da configurarsi come una nuova forma di schiavitù.

 

AI RAGAZZI IL SESSO PIACE OCCASIONALE

Più sesso occasionale e meno romanticismo. Nel 2002, il 17,4% non aveva mai avuto un rapporto occasionale, nel 2007 questa percentuale è scesa al 7,7%. Un ragazzo su tre tuttavia non risponde alle domande. Inoltre, se nel 2002 il 54% dei ragazzi non aveva mai fatto sesso occasionale a rischio, nel 2005 si è passati al 47,7%. Anche se il 40,1% del campione riferisce poi di non aver mai avuto un rapporto occasionale senza protezione ma non va trascurata il 13,4% a cui è capitato qualche volta di non farne uso e il 2,7% che non lo utilizza abitualmente; l'1,8% invece non prende mai precauzioni. Gli adolescenti si mostrano poco sognatori. Circa il 50% delle mamme si mostra preoccupata per la sessualità infantile.

 

COSTO DEI FIGLI, DIFFERENZA NORD-SUD DI MILLE EURO AL MESE

Una coppia con un figlio spende in media 2.887 euro al mese. Se nasce un altro bambino la spesa aumenta di circa 207 euro arrivando a 3.094 euro. Una famiglia con un figlio sostiene una spesa media mensile pari a 3.211,14 euro al nord, a 3.00,56 al centro, a 2.206,02 al sud. La differenza è quindi di oltre mille euro. In generale i settori maggiormente sensibili agli aumenti sono quello alimentare (65,47 euro), l'abbigliamento e le calzature (43,64), i trasporti (30,31), l'istruzione e il tempo libero (circa 20). Decresce invece la spesa per l'abitazione (-22,96). La situazione cambia se il nucleo familiare arriva ad avere tre o più figli. In questo caso, l'aumento complessivo di spesa familiare media mensile, rispetto ad una coppia senza figli, è pari a 311,33 euro ed è fortemente influenzato dalla spesa alimentare.

 

GIOVANI IN DISCOTECA, PRIMA SI BEVE LO 'SHOTTINO'

Si chiama 'shottino'' (lo 'sparo') ed é la tendenza che sta dilagando fra i giovani. Si tratta di un superalcolico puro, assunto per stordirsi immediatamente. Si beve prima di entrare nelle discoteche ed arrivare così già ubriachi, dopo un giro nei bar, sulla pista da ballo. In Italia, si sta inoltre diffondendo la consuetudine (proveniente dalla Spagna), chiamata 'botellon'; ossia ritrovarsi in piazza con una bottiglia di vino o di altri alcolici e formare un gruppo che condivide, oltre alle bevute, anche giochi, musica improvvisata e chiacchiere. Gli appuntamenti si diffondono con il passaparola, spesso su Internet. A Milano, alcune riunioni hanno raggiunto persino i 30 mila partecipanti. La sbornia del week end è un fenomeno rilevante: la quota di chi si ubriaca fra i giovani 11-24 anni che va in discoteca raggiunge il 9,2% contro l'1,9% di chi non ci va. Il rapporto ricorda che nel nostro paese, il 12% (contro la media Ue del 27%) dei ragazzi 15-24 anni beve alcolici regolarmente. I giovani italiani bevono meno ma cominciano prima: in media a 12,2 anni contro i 14,6 della Ue. Le conseguenze di un eccesso di bere si ritrovano sulla strada. Sono 2.500 i giovani che ogni anno perdono la vita per incidenti stradali causati dall' alcol.

 

SMS E E-MAIL, IL BULLISMO E' ON LINE

Il bullismo sposa la rete. E' la nuova forma di prevaricazione e di prepotenza fra i più giovani basata sull'uso di Internet o del telefonino. Il tutto, rigorosamente coperto dall'anonimato, per minacciare o calunniare la vittima malcapitata. Proprio la caratteristica impersonale e la forza mediatica di messaggi scritti, di foto o di filmati rende particolarmente gravose le conseguenze di questi episodi per la vittima. A livello mondiale si stimano che circa 200 milioni di bambini e giovani sono abusati dai loro compagni. Secondo alcuni studi, l'85% degli episodi di bullismo si svolge in presenza di osservatori che però intervengono solo nell'11% dei casi. "

 

 

Le statistiche non sono la verità assoluta però se tanto mi dà tanto.....

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Ma dove cazzo siamo arrivati?

 

Qui non è più neanche questione di maleducazione, bullismo, stronzaggine od altro, qui bisognerebbe iniziare ad acchiappa' un po' de capocce e fare una bella formattazione *.* a li cervelli!

 

Modena, l'accusa di un preside. Le foto tolte dopo la denuncia

La ragazza, 16 anni, marocchina, schiacciata da un autobus

 

"Hanno ripreso e messo in rete

la morte di una coetanea"

 

MODENA - Foto alla compagna di scuola appena uccisa da un autobus. E battute di derisione, come "dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata". Immagini lanciate su You Tube o Rotten. com o su blog privati, secondo i racconti raccolti da Eugenio Sponzilli, preside dell'Istituto d'Arte di Modena, che denuncia "l'agghiacciante degenerazione delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche.

 

Sara Hamid, 16 anni, marocchina, schiacciata da un bus all'autostazione mentre tornava a casa, era una rappresentante di classe dell'Istituto d'Arte, molto attiva. Marocchina di seconda generazione, perfettamente inserita, molto stimata dai compagni. "Parecchi ragazzi mi hanno detto di sapere che quelle immagini sono finite su Internet - dice il preside, 61 anni di cui 23 alla guida delle scuole -. Non siamo riusciti a trovarle, tuttavia. Secondo me le hanno tolte quando hanno saputo che stavo per fare denuncia alla Polizia Postale, alla quale infatti mi sono rivolto. I ragazzi le hanno viste sui cellulari e forse sono finite anche su alcuni blog". Un bullismo elettronico che non si ferma nemmeno davanti ad una morte orrenda.

 

L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, verso le 13 e trenta, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto. Altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo".

 

Il preside con 23 anni di esperienza non sa più che fare: "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito". La scuola non assolve più il suo compito: "I ragazzi ci prendono semplicemente per dei tecnici, non siamo più né maestri di vita né modelli". La famiglia è in crisi: "A Modena, un terzo dei ragazzi ha i genitori separati che quindi seguono poco i figli. Se li convochiamo per qualche mancanza dei ragazzi, quasi sempre prendono le loro parti e trattano preside e professori dall'alto in basso. I ragazzi non hanno senso critico, ma tutti hanno un cellulare nuovo e costoso".

 

Il professor Sponzilli ha cercato di reagire. Quando il tam tam delle foto è giunto fino in presidenza, ha convocato l'assemblea con il centinaio di rappresentanti di classe (l'Istituto ha 1200 iscritti). "Dopo una bella paternale hanno cominciato a capire, almeno i rappresentanti. Vuol dire che se si riesce a suscitare in loro emotività qualcosa si ottiene. Ne è nata una bellissima iniziativa. Hanno fatto una colletta e raccolto 3000 euro, utili alla famiglia di Sara che ha trasportato la salma in Marocco. Alcune classi, addirittura, hanno rinunciato a premi in denaro per i lavori che fanno a società esterne". Un bel segnale, ma rimane il problema di fondo: "I nostri ragazzi ci sfuggono, vivono in un mondo inaccessibile sul quale non abbiamo potere".

 

(15 novembre 2007)

 

fonte: repubblica.it

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Manco le bestie :(:(:(

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quando ve dicevo che le nove generazioni sò de merda... :(

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il guaio è che so sempre il prodotto de quelle vecchie...

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te dici??io nn la capisco sta cosa...cioè se mo queste sò generazioni de merda,allora il loro frutto saranno bone generazioni?? :huh:

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Io non credo che queste cose si possano risolvere solo con 4 schiaffoni (peraltro necessari, in certi casi).

 

Penso che Me pizzica me mozzica abbia centrato il problema parlando di mancanza di empatia e di incapacità di distinguere il reale dal virtuale. Questo è l'aspetto della vicenda che più colpisce, ovvero l'impermeabilità emotiva di alcuni adolescenti persino di fronte ad orrori di tale portata.

L'abitudine, presumo, a rapportarsi con determinate immagini (e qui entra in gioco internet con tutte le sue deviazioni, e parlo anch'io da non-moralista ma da convinto assertore del divieto di accesso alla rete fino ad una certa età), fa sì che quando queste si concretizzano realmente davanti ai loro occhi, vengano viste nè più nè meno come normali immagini splatter, in cui manca del tutto l'aspetto umano di pena e orrore per una vita che non c'è più.

La ragazza morta non è una compagna di scuola di 16 anni che non vivrà mai più, con tutto il carosello di emozioni che un simile, immediato pensiero dovrebbe normalmente comportare, bensì un ammasso di materiale organico da fotografare per soddisfare le proprie morbose fantasie.

Questa è già patologia, secondo me.

 

Il paragone che mi viene da fare è quello con i soldati-bambini delle svariate guerre che li hanno visti e che li vedono coinvolti in varie parti del mondo: bambini che uccidono a sangue freddo senza la benchè minima esitazione, paura o rimorso. Bambini la cui stessa azione di uccidere non ha alcun risvolto psicologico, non provoca conflitti interiori, non causa pentimenti, per il solo fatto che questi bambini non hanno mai avuto un'educazione sentimentale (intesa proprio nell'accezione dei sentimenti); la loro anima è un vuoto vertiginoso in cui non c'è traccia di emozioni. Uccidere è come mangiare, bere, defecare, dormire.

 

Eppure qui non si parla di adolescenti o bambini cresciuti nella miseria e nella violenza, ma di ragazzetti scolarizzati con vestiti carini, cellulari di ultima generazione e tutto quello che questa opulenta società ci può fornire.

 

Spesso, troppo spesso, si confonde la civiltà di un popolo con il benessere economico.

Ecco, questi fatti di civile non hanno niente; anzi, se esistesse la possibilità di stabilire un punto di non ritorno nel passaggio tra civiltà e barbarie, direi che episodi simili, che denotano l'annullamento dei normali valori e rapporti umani, potrebbero tranquillamente agire da spartiacque.

 

Sentivo Vecchioni l'altra sera da Fazio, dirsi d'accordo con Galimberti il quale proponeva l'insegnamento dell'educazione sentimentale a scuola. Quanto ce ne sarebbe bisogno, davvero, altro che l'inglese, il latino, la matematica, pure importantissimi!

 

Qui ci giochiamo il futuro, decidiamo la strada che imboccherà questo cazzo di Paese!

I ragazzetti che educhiamo (o non educhiamo) oggi, saranno gli adulti di domani!

 

E cosa stiamo facendo di buono per investire sul futuro?

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Sono appena rientrato da Roma ed ho letto la notizia.

Che dire?

Quando queste cose accadono a Modena (e cioè una città civilissima, solidale, dove il benessere si è sempre associato a valori civili) è chiaro che ci si rende conto che la situazione è al limite. Fosse accaduto a Tor Bella Monaca avremmo potuto disquisire sociologicamente sul disagio delle periferie, ma qui non c'è nulla da discutere.

Anche io credo che l'unione tra noia esistenziale, incapacità di discernere il reale dal virtuale, assenza di valori civici, mancanza di orizzonti di progresso individuale e collettivo, degrado dell'istituzione-scuola, sia qualcosa di sconvolgente che determina il tutto.

E forse c'è anche dell'altro...

Quoto Carlito sull'intervento di Roberto Vecchioni. Vecchioni è un uomo di valore, il quale dice sempre cose importanti.

Credo che anche stavolta lo abbia fatto. ;)

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io lavoro a contatto con gli adolescenti e me ce scontro spesso.....

hanno imparato subito il "lei non sa' chi sono io" o "chi è mi padre"...o.....toccame e te denuncio.....ecc...ecc....tranne che il rapportarsi e il mettersi in discussione....no non è aria!

e poi a terni figuramoce altrove!!!

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Leggete 'sto articolo, non ho veramente parole.

 

Ma dove cazzo siamo arrivati?

 

Qui non è più neanche questione di maleducazione, bullismo, stronzaggine od altro, qui bisognerebbe iniziare ad acchiappa' un po' de capocce e fare una bella formattazione *.* a li cervelli!

 

Modena, l'accusa di un preside. Le foto tolte dopo la denuncia

La ragazza, 16 anni, marocchina, schiacciata da un autobus

 

"Hanno ripreso e messo in rete

la morte di una coetanea"

 

MODENA - Foto alla compagna di scuola appena uccisa da un autobus. E battute di derisione, come "dai, vai a vederla anche tu, ha la testa staccata". Immagini lanciate su You Tube o Rotten. com o su blog privati, secondo i racconti raccolti da Eugenio Sponzilli, preside dell'Istituto d'Arte di Modena, che denuncia "l'agghiacciante degenerazione delle relazioni umane di molti adolescenti" impegnati, di fronte ad una compagna morta in strada, a usare i cellulari, filmare una scena macabra, "splatter" e scambiare battute ironiche.

 

Sara Hamid, 16 anni, marocchina, schiacciata da un bus all'autostazione mentre tornava a casa, era una rappresentante di classe dell'Istituto d'Arte, molto attiva. Marocchina di seconda generazione, perfettamente inserita, molto stimata dai compagni. "Parecchi ragazzi mi hanno detto di sapere che quelle immagini sono finite su Internet - dice il preside, 61 anni di cui 23 alla guida delle scuole -. Non siamo riusciti a trovarle, tuttavia. Secondo me le hanno tolte quando hanno saputo che stavo per fare denuncia alla Polizia Postale, alla quale infatti mi sono rivolto. I ragazzi le hanno viste sui cellulari e forse sono finite anche su alcuni blog". Un bullismo elettronico che non si ferma nemmeno davanti ad una morte orrenda.

 

L'incidente è avvenuto il 31 ottobre, verso le 13 e trenta, quando l'autostazione è invasa da migliaia di adolescenti delle superiori che tornano nei paesi della provincia modenese. "Alcuni ragazzi a vedere quella scena sono svenuti o hanno pianto. Altri hanno riso davanti a quel cadavere scomposto. E c'erano parecchi studenti con zainetto in spalla che hanno fotografato e filmato i pezzi del cervello della loro compagna sparsi a terra. Una cosa scandalosa, incredibile. Mi chiedo cosa stia capitando ai nostri ragazzi, ormai molti di loro sono impermeabili a qualsiasi messaggio educativo".

 

Il preside con 23 anni di esperienza non sa più che fare: "Se denuncio pubblicamente questi comportamenti è perché sono preoccupato, mi rendo conto che abbiamo fallito". La scuola non assolve più il suo compito: "I ragazzi ci prendono semplicemente per dei tecnici, non siamo più né maestri di vita né modelli". La famiglia è in crisi: "A Modena, un terzo dei ragazzi ha i genitori separati che quindi seguono poco i figli. Se li convochiamo per qualche mancanza dei ragazzi, quasi sempre prendono le loro parti e trattano preside e professori dall'alto in basso. I ragazzi non hanno senso critico, ma tutti hanno un cellulare nuovo e costoso".

 

Il professor Sponzilli ha cercato di reagire. Quando il tam tam delle foto è giunto fino in presidenza, ha convocato l'assemblea con il centinaio di rappresentanti di classe (l'Istituto ha 1200 iscritti). "Dopo una bella paternale hanno cominciato a capire, almeno i rappresentanti. Vuol dire che se si riesce a suscitare in loro emotività qualcosa si ottiene. Ne è nata una bellissima iniziativa. Hanno fatto una colletta e raccolto 3000 euro, utili alla famiglia di Sara che ha trasportato la salma in Marocco. Alcune classi, addirittura, hanno rinunciato a premi in denaro per i lavori che fanno a società esterne". Un bel segnale, ma rimane il problema di fondo: "I nostri ragazzi ci sfuggono, vivono in un mondo inaccessibile sul quale non abbiamo potere".

 

(15 novembre 2007)

 

fonte: repubblica.it

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Io jie tajierebbe la capoccia!!!!!!!

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Dopo dice che io sò esagerato e antico......

 

Da mò che vado dicendo che tutta quella violenza gratuita sui film

spari, sgozzamenti e sbudellamenti vari..... alla fine renderà

i ragazzini insensibili di fronte a certi argomenti.

 

Una volta se un ragazzino assistiva ad una scena del genere

dovevi seguirlo per cercare di fargli superare un trauma e cercavi

di fargli superare lo shock...

 

Cazzo! oggi è li che ride di fronte al cervello spappolato di

una sua amichetta e per giunta lo riprende col cellulare.

 

Dopo però, se dico di impedire la produzione di film violenti o

per lo meno di non girare scene di violenza gratuita, tiriamo in

ballo la censura che limita la libertà.... ma vaffffffff....

 

L'altro giuorno ho visto Vacancy, bel film, non mi è dispiaciuto,

poi tra gli extra del DVD trovo delle scene "snuff" girate come

se fossero vere che facevano accapponare la pellle!!!!!

Messe li, fuori dal film, perchè per loro vedere ammazzare di botte

e violenza inaudita qualcuno per puro divertimento... fa spettacolo.

Sono rimasto allucinato.....

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Dopo dice che io sò esagerato e antico......

 

Da mò che vado dicendo che tutta quella violenza gratuita sui film

spari, sgozzamenti e sbudellamenti vari..... alla fine renderà

i ragazzini insensibili di fronte a certi argomenti.

 

Una volta se un ragazzino assistiva ad una scena del genere

dovevi seguirlo per cercare di fargli superare un trauma e cercavi

di fargli superare lo shock...

 

Cazzo! oggi è li che ride di fronte al cervello spappolato di

una sua amichetta e per giunta lo riprende col cellulare.

 

Dopo però, se dico di impedire la produzione di film violenti o

per lo meno di non girare scene di violenza gratuita, tiriamo in

ballo la censura che limita la libertà.... ma vaffffffff....

 

L'altro giuorno ho visto Vacancy, bel film, non mi è dispiaciuto,

poi tra gli extra del DVD trovo delle scene "snuff" girate come

se fossero vere che facevano accapponare la pellle!!!!!

Messe li, fuori dal film, perchè per loro vedere ammazzare di botte

e violenza inaudita qualcuno per puro divertimento... fa spettacolo.

Sono rimasto allucinato.....

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quoto ;)

aggiungerei al tuo elenco i giochetti violenti in cui devi ammazzare tutti :blink:

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quando ve dicevo che le nove generazioni sò de merda... :(

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il guaio è che so sempre il prodotto de quelle vecchie...

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te dici??io nn la capisco sta cosa...cioè se mo queste sò generazioni de merda,allora il loro frutto saranno bone generazioni?? :huh:

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no, magari...

dico solo che non ce la potemo pijà con nessuno, in quanto siamo noi (intesi come generazioni precedenti) artefici di questo futuro.

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e ve meravigliate? al TG1 di ieri 15 nov. prima si è trasmesso a milioni di persone l'uccisione in canada di un cittadino polacco per mano di poliziotti attraverso i taser che mandano scariche elettriche,il tutto in prima serata ,fino alla morte dell'uomo.sul tg nazionale!!!!!

e poi con una incredibile faccia tosta , si dava la notizia del video della ragazzina sotto al pulman, condannando giustamente gli autori del gesto....

ma perche' ce forse differenza tra i due fatti??

Modificato da lupo

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