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cesenticerqua

TOPIC DE QUELLI CHE NON SO ANNATI MALE

Messaggi raccomandati

Oggi fila in viale dello stadio :ù

 

"tizio con occhiali verdi fluorescenti, alfaromeo con minigonne, doppio scarico e scritta fucsia EXTREME TUNING che urla al conducente di una fiat multipla:"boia de villano,torna a casa tua...zingaro!!!" :lol:

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Mi autocito dopo aver chiamato il tecnico della lavastoviglie perchè non funzionava bene, aver lavato i piatti a mano per due settimane.....per 30 euro ho scoperto che avevo avvitato male il tappo del sale......

Ho vinto il mongolino d'oro?

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Mi autocito dopo aver chiamato il tecnico della lavastoviglie perchè non funzionava bene, aver lavato i piatti a mano per due settimane.....per 30 euro ho scoperto che avevo avvitato male il tappo del sale......

Ho vinto il mongolino d'oro?

1828190[/snapback]

no dai hai vinto il distrattino d'oro ;)

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oggi a mensa un mio collega alla signora che sta ai secondi

"scusi che pesce è quello?"

"quale scusi"

"quello li col pomodoro"

"veramente quello è il pollo con i peperoni"  :blink:

 

:lol:  :lol:

1828942[/snapback]

 

c'aveva un bell'aspetto stu pollo coi peperoni insomma...

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Non potevo mettere il link perché nella stessa pagina ci stanno tanti articoli e io volevo segnalarvi questo, la storia di Ronald Schernikau, gay comunista nato in Germania Occidentale che decide di abbracciare il comunismo "reale" della Germania dell'Est trasferendosi a vivere a Berlino Est nel 1989, pochi mesi prima della caduta del muro. Muore a 31 anni, pochi mesi dopo la caduta del muro.

 

Ecco l'unico articolo trovato in italiano, su arte, una televisione franco-tedesca che si vede anche su Sky, hanno fatto un reportage su di lui. Se trovo il link poi vi metterò anche il link

 

Schernikau-grand.jpg

 

Storia di un comunista anomalo: la breve vita di Ronald M. Schernikau

 

Matthias Frings Si può leggere la biografia di un personaggio realmente esistito senza saperne nulla e senza nemmeno sapere chi fosse? Si può, se il personaggio è lo scrittore Ronald M. Schernikau, morto a trentun anni nel 1991, e se la biografia è Der letzte Kommunist (L'ultimo comunista) di Matthias Frings, che di Schernikau è stato amico, condividendo con lui gran parte della sua esistenza nella Berlino ovest degli anni ottanta. Però il libro di Frings, che campeggiava in tutte le librerie di Berlino l'ultima volta che ci sono stato, non l'avrei né notato né comperato se non me l'avesse consigliato lui, proprio nel momento in cui stavo già andando in aeroporto, tra l'altro. Mi sono fidato e credo di aver fatto bene.

 

Se Schernikau non fosse esistito davvero, si potrebbe quasi pensare che Frings l'abbia inventato, tanto il suo carattere è originale. Nato a Magdeburgo, allora nella DDR, e cresciuto in Bassa Sassonia, nei pressi di Hannover, dove la madre Hellen fuggì quando il piccolo Ronald aveva sei anni, è stato un enfant prodige della letteratura tedesca, pubblicando a diciannove anni la sua Kleinstadtnovelle, dove racconta l'esperienza, nemmeno troppo velatamente autobiografica, di un giovane gay di provincia. Agli inizi degli anni ottanta si trasferisce a Berlino, ben determinato a diventare uno scrittore, e lì si arrabatta con vari lavori per tenersi a galla, mentre intanto si dedica alla realizzazione della sua opera letteraria, radicale e innovativa nella forma e nel linguaggio, oltre che nei contenuti. Ma non è tutto: Ronald Schernikau è anche comunista, convintamente e non all'acqua di rose. L'eurocomunismo e la socialdemocrazia non fanno proprio per lui. Attività politica e scrittura non possono essere disgiunte: infatti, si iscrive all'SEW, la cellula berlinese dell'SED, il partito socialista unificato al potere nella Germania Est. Coltiva il mito della DDR, che sente come la sua vera patria spirituale, il paese in cui è possibile essere scrittore e comunista. Da quando arriva a Berlino, quindi, si dà da fare per riuscire a trasferirsi un giorno nell' "altra Germania". Questo però non fa di lui un individuo grigio e tetro, ma al contrario Frings sottolinea in continuazione la doppia natura dell'amico: da un lato pensoso rivoluzionario fin troppo maturo per la sua giovane età, dall'altro fanciullo attratto dalla leggerezza della vita gay berlinese e dalla cultura pop. Di sé, per esempio, dice: "Io sono la Milva della letteratura tedesca".

 

La narrazione, in Der letzte Kommunist, corre su due binari, uno dei quali è un lungo flashback nella storia famigliare di Schernikau, e Frings li alterna sapientemente. La storia di Ronald è quindi anche la storia della madre, Hellen, che nel 1966 lascia avventurosamente la DDR, non perché desideri fuggire - anzi, lei condivide in pieno il progetto socialista della DDR, che avverte distintamente come la sua "madre patria" -, ma perché vuole raggiungere l'uomo (sposato) con cui ha avuto Ronald. Pur continuando a esercitare la sua professione di infermiera, Hellen non riuscirà mai ad accettare il modus vivendi della Repubblica federale tedesca, finché verso la fine degli anni ottanta ottiene di riemigrare nella DDR. Questa seconda linea narrativa viene portata avanti da Frings fino a farla sfociare nel fiume della narrazione principale. Il suo racconto è comunque sempre molto vivido perché, come spiega poi nella postfazione, il suo è un punto di vista privilegiato: prima di morire Ronald gli affida la gestione dei manoscritti inediti, delle lettere e dei diari. In questo modo - e anche grazie ai colloqui con Hellen e con Thomas, il fidanzato di più lunga data di Schernikau - è in grado di ricostruire con grande fedeltà e rispetto la vita dello scrittore.

 

Grazie alla sua insistenza, Ronald Schernikau riesce a realizzare il suo sogno. Nel 1986 ottiene l'autorizzazione a studiare, unico tedesco occidentale, al Johannes-Becher-Institut di Lipsia - ovvero l'istituto universitario deputato alla formazione di scrittori e letterati. In quest'occasione ha modo di vivere finalmente da dentro la realtà della DDR e, invece di provare disincanto, si convince sempre più che quello è il suo vero paese. Sulla base di quell'esperienza scrive die tage in l. (I giorni a L.). Nel 1989, poi, riesce finalmente a emigrare definitivamente nella DDR, conquistandosi la tanto agognata cittadinanza. E' paradossale che, proprio nel periodo in cui tanti cittadini della DDR lasciano il loro paese per emigrare a ovest, Ronald Schernikau decida di procedere ostinatamente in senso contrario, continuando per di più a difendere l'indifendibile, come se la DDR reale fosse quella che ha in testa lui e non quella che ha davanti agli occhi. Un atteggiamento - e un accecamento - che gli frutta molte critiche e un certo disprezzo da parte dei suoi detrattori.

 

A chi potrebbe piacere, dunque, questo libro di Matthias Frings - oltre che ai cultori di Ronald Schernikau? Io penso che dovrebbero leggerlo tutti quelli che amano Berlino o che l'hanno amata (o visitata) negli anni ottanta. Oltre a essere un ritratto preciso di questo scrittore folle e originale - nel bene e nel male -, Der letzte Kommunist è anche un tributo e un atto di amore nei confronti della città che, in quegli anni, ha reso possibili le esperienze e i destini descritti da Frings (compreso il suo, perché questa biografia è, in parte, anche un'autobiografia, visto che in Germania Matthias Frings si è affermato, dopo l'esordio come autore di saggi anticonvenzionali, nel mondo della televisione). Di Berlino, infatti, l'autore traccia l'evoluzione nel corso del decennio, evidenziando il passaggio delle mode e i cambiamenti nello spirito della città.

 

Infine, un aneddotto personale. Qualche giorno fa gli ho detto che stavo leggendo il libro che mi aveva consigliato. "Ah, bene, poi mi dirai com'è" mi ha risposto lui, sorprendendomi. Ho scoperto quindi che me l'aveva suggerito senza averlo letto. Gliene avevano parlato bene e si è fidato tanto da consigliarmelo. Grato per aver fatto da "Versuchskaninchen" - cioè, da cavia - ora posso rispondergli: leggilo pure, ti piacerà.

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Ma il messaggio di Dvd perchè sta in questo topic? :huh:

 

Non so se hai letto ciò che ho scritto ma mi sembrava adeguato a questo topic la storia di uno scrittore di 30 anni gay e comunista (già diciamo non proprio dalla parte "giusta" della storia) che parte dalla Germania Ovest per la Germania Est per abbracciare il comunismo nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del muro di Berlino e della fine del Comunismo stesso, morendo tra l'altro qualche mese dopo a 31 anni.

 

Pensi sia OT?

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Ma il messaggio di Dvd perchè sta in questo topic? :huh:

 

Non so se hai letto ciò che ho scritto ma mi sembrava adeguato a questo topic la storia di uno scrittore di 30 anni gay e comunista (già diciamo non proprio dalla parte "giusta" della storia) che parte dalla Germania Ovest per la Germania Est per abbracciare il comunismo nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del muro di Berlino e della fine del Comunismo stesso, morendo tra l'altro qualche mese dopo a 31 anni.

 

Pensi sia OT?

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Hai ragione ma la prossima volta il riassunto fallo prima :lol::lol:

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Ma il messaggio di Dvd perchè sta in questo topic? :huh:

 

Non so se hai letto ciò che ho scritto ma mi sembrava adeguato a questo topic la storia di uno scrittore di 30 anni gay e comunista (già diciamo non proprio dalla parte "giusta" della storia) che parte dalla Germania Ovest per la Germania Est per abbracciare il comunismo nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del muro di Berlino e della fine del Comunismo stesso, morendo tra l'altro qualche mese dopo a 31 anni.

 

Pensi sia OT?

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So' un pigro demmerda :lol:

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Ma il messaggio di Dvd perchè sta in questo topic? :huh:

 

Non so se hai letto ciò che ho scritto ma mi sembrava adeguato a questo topic la storia di uno scrittore di 30 anni gay e comunista (già diciamo non proprio dalla parte "giusta" della storia) che parte dalla Germania Ovest per la Germania Est per abbracciare il comunismo nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del muro di Berlino e della fine del Comunismo stesso, morendo tra l'altro qualche mese dopo a 31 anni.

 

Pensi sia OT?

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Hai ragione ma la prossima volta il riassunto fallo prima :lol::lol:

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Ma l'avevo fatto, solo che tutti a guardare la sua bellissima foto invece che legge quello che avevo scritto! :wub:

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Ma il messaggio di Dvd perchè sta in questo topic? :huh:

 

Non so se hai letto ciò che ho scritto ma mi sembrava adeguato a questo topic la storia di uno scrittore di 30 anni gay e comunista (già diciamo non proprio dalla parte "giusta" della storia) che parte dalla Germania Ovest per la Germania Est per abbracciare il comunismo nel settembre 1989, due mesi prima della caduta del muro di Berlino e della fine del Comunismo stesso, morendo tra l'altro qualche mese dopo a 31 anni.

 

Pensi sia OT?

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So' un pigro demmerda :lol:

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:lol:

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Tarda mattinata sfortunata per due italiani, uno di 80 e l’altro di 65 anni. Il primo, originario dell’aretino e con diversi precedenti penali e di polizia, è stato fermato da una volante della polizia in via Fiorentina mentre era alla guida di un furgone. Gli agenti lo hanno denunciato per guida senza patente, visto che gli era stata revocata. Al tempo stesso, hanno chiesto all’ottantenne di avvertire un conoscente per potergli affidare il furgone. Di male in peggio. Sul posto è sopraggiunto il 65enne, milanese residente a Prato, che ha mostrato ai poliziotti una patente falsa, addirittura priva di filigrana. Anche il più “giovane” è stato così denunciato, con l’accusa di falso materiale. Alla fine, il furgone è affidato in custodia giudiziale a un terzo uomo, un 35enne albanese con permesso di soggiorno e patente di guida in regola, al quale i due italiani si sono rivolti.

 

:lol::lol:

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SUCCESSA MO PROPRIO. Sto a lavorà, fori da lu cancello se presenta na mignotta a piedi che l'avevano scaricata poco vicino. Bussà, mi sono persa aiuto!!!! La stavo a fa entrà (mo me la chiavo a gratisse)....... so a passati li carabinieri e se la so portata via! :(:(:(

CHE CAZZO DE SFIGA! PURE BONA ERA

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