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Me pizzica me mozzica

MORTO IL RAGAZZO AL RAVE PARTY DI SEGRATE

Messaggi raccomandati

ma si ......troviamo sempre qualcosa per giustificarli .....

 

mi dispiace ma nessuno può fare lo gnorri....gli effetti dannosi di quelle robacce li conoscono anche i sassi ...

 

sicuramente quel ragazzo non voleva suicidarsi ma sapeva senz'altro che poteva stirare le zampe...è successo, e qualificarlo come un banale "errore" mi sembra molto riduttivo

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Sicuramente nemmeno l'attore che faceva il cowboy "gay" su Broeckback Mountain aveva intenzione di suicidarsi con i medicinali che gli aveva prescritto il medico....

Perchè non stigmatizzi pure lui?

Ah, queste cose valle a dire in faccia ai genitori di quel ragazzo.

Un'altra cosa: non fare figli, come genitore non sai mai i rischi che corri.

 

 

 

 

 

 

 

PS

Me sì calato

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ma si ......troviamo sempre qualcosa per giustificarli .....

 

mi dispiace ma nessuno può fare lo gnorri....gli effetti dannosi di quelle robacce li conoscono anche i sassi ...

 

sicuramente quel ragazzo non voleva suicidarsi ma sapeva senz'altro che poteva stirare le zampe...è successo, e qualificarlo come un banale "errore" mi sembra molto riduttivo

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Sicuramente nemmeno l'attore che faceva il cowboy "gay" su Broeckback Mountain aveva intenzione di suicidarsi con i medicinali che gli aveva prescritto il medico....

Perchè non stigmatizzi pure lui?

Ah, queste cose valle a dire in faccia ai genitori di quel ragazzo.

Un'altra cosa: non fare figli, come genitore non sai mai i rischi che corri.

 

 

 

 

 

 

 

PS

Me sì calato

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:D

:(:(

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Io sono molto dispiaciuto per quanto successo qua vicino.Aldilà che il ragazzo abbia sbagliato ad assumere certa roba,dico che era giovane e che,penso,abbia pagato in modo pesantissimo questa sua cavolata.

Non voglio pensare a come stia la famiglia ora,la famiglia che perde un figlio per una cosa cosi...

Leggo commenti molto duri in questo topic e mi domando,in termini generalizzati,se sia la società odierna a spingere le nuove generazioni verso questo senso di freddezza,cinismo verso tutto e tutti,questo mi preoccupa non poco.Probabilmente sbagliero' ma provo questo tipo di sensazioni e considero sempre che la morte vada rispettata,in qualsiasi modo essa sopraggiunga.

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RAVE PARTY, MORTO IL GIOVANE IN COMA

MILANO - Non ce l'ha fatta il giovane di 19 anni soccorso all'alba in fin di vita in un rave party nell'hinterland di Milano. E' morto nel pomeriggio, dopo 12 ore di agonia, nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cinisello Balsamo. Il ragazzo avrebbe ingerito un acido in dose eccessiva o avrebbe assunto altre droghe: saranno gli accertamenti e l'autopsia, nei prossimi giorni, a dare le prime risposte.

 

Il rave party si sta svolgendo a Segrate. E' iniziato ieri e dovrebbe finire martedì. Negli spazi dismessi delle Ferrovie sono arrivati centinaia di giovani da ogni zona d'Italia. Alle 4 sono stati alcuni partecipanti a portare di peso il 19enne, che era residente a Castellanza (Varese), fino all'ingresso del rave party: lì il personale del 118 l'ha soccorso e trasportato in ospedale dove il giovane ha subito quattro arresti cardiaci. I medici erano riusciti ogni volta a rianimarlo. Nel corso della notte il 118 era intervenuto altre due volte sul posto. La prima per soccorrere un ragazzo che era caduto per cinque metri in un pozzo.

 

da www.ansa.it

 

 

Perchè dovrei avere pietà di un ragazzo che ha volontariamente fatto qualcosa che lo avrebbe portato a stare perlomeno malissimo o a rischiare la morte?

 

Sarò diventato cinico ma a me non fa pietà anzi chi fa così per me è un emerito deficiente e se sta male se l'è ampiamente cercato.

A nessuno si augura di morire, ma chi si comporta così non può non sapere a cosa va incontro.

 

Qualcuno è d'accordo con me?

Parliamone

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Io per niente :)

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

Modificato da ruber-viridis draco

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Oggi mi capita sempre più spesso vedere le persone elevarsi a "giudici morali di ciò che è giusto o non è giusto", coperti dal loro velo di ipocrisia, guardare dall'alto in basso chi magari non la pensa come loro o non fa le stesse cose che fanno loro.

 

La cosa che più mi rattrista è che questi giudizi vengono fuori impulsivamente, superficialmente, senza nemmeno conoscere tutto ciò che c'è dietro ai vari fenomeni sociali. E' come la classica commedia che si svolge ogni volta che c'è un omicidio. Al primo titolone su qualche indagato scatta il processo e la divisione tra i "colpevolisti" e gli "innocentisti".

 

Non so se vi rendete conto che c'è una generazione ( dai 15 ai 20 anni ) che bene o male sta andando allo sfascio; allora è meglio tagliar corto dicendo "sanno a ciò che vanno incontro, hanno fatto la fine che meritavano" oppure cercare di capire il perchè?

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Oggi mi capita sempre più spesso vedere le persone elevarsi a "giudici morali di ciò che è giusto o non è giusto", coperti dal loro velo di ipocrisia, guardare dall'alto in basso chi magari non la pensa come loro o non fa le stesse cose che fanno loro.

 

La cosa che più mi rattrista è che questi giudizi vengono fuori impulsivamente, superficialmente, senza nemmeno conoscere tutto ciò che c'è dietro ai vari fenomeni sociali. E' come la classica commedia che si svolge ogni volta che c'è un omicidio. Al primo titolone su qualche indagato scatta il processo e la divisione tra i "colpevolisti" e gli "innocentisti".

 

Non so se vi rendete conto che c'è una generazione ( dai 15 ai 20 anni ) che bene o male sta andando allo sfascio; allora è meglio tagliar corto dicendo "sanno a ciò che vanno incontro, hanno fatto la fine che meritavano" oppure cercare di capire il perchè?

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esatto biondo condivido tutto in pieno

 

per il resto, continuate pure a giudica la gente da dietro la tastiera, vi fa onore

 

ps: per chi ha detto qualcosa del ragazzo di Terni morto ad Arezzo...c'è qualcuno che piange continuamente la sua scomparsa, non mi sembra corretto dire che s'è lè cercata.....moralismi da pc

Modificato da JaCkDaN1e

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

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come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

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come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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quale è inoltre, la sottile linea che fa di una persona "grande" magari dopo una serata alcolica a lieto fine o fa della persona "assassino" dopo una serata alcolica ma finita male tornando a casa?

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia...... ''ma anche no!''

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia......    ''ma anche no!''

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infatti questo è il messaggio che dovrebbe passare: che la vita di un ragazzo possa salvare quella di altre centinaia.

 

purtroppo non è più periodo per fare certe cazzate. Troppa gente ci lucra sopra, sempre più volta si crede di assumere "x" invece tutto è meno che quello: veleno per topi, detersivo ecc...

 

Le sostanze chimiche reagiscono nel nostro corpo, in modo variabile in base al tipo di sostanze che già vi circolano.

 

EVITATE, E' FINITO IL PERIODO DELLE SUPERMEN

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

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come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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quale è inoltre, la sottile linea che fa di una persona "grande" magari dopo una serata alcolica a lieto fine o fa della persona "assassino" dopo una serata alcolica ma finita male tornando a casa?

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sicuramente non c'è è solo questione di fortuna e poi ritornando in tema quando si parla di rave si parla anche e soprattutto di droghe che circolano

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

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come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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Dai, la stupidità e la guida in stato di ebrezza appartengono a tutte le età :P

Tra l'altro dò ragione a Ussaro, quando dice che uno non è più o meno deficiente in base al fatto che se la cavi o meno :)

Il problema è che tanta gente non si rende conto del limite fisico a cui può arrivare. In genere questa cosa è più frequente tra i 20enni, età in cui ognuno di noi (nessuno escluso) si sente (leggi anche: si è sentito) "dio in terra".

Poi c'è anche da dire che le disgrazie succedono, comunque la metti, e che a volte nella vita non ce la fai a sottrarti, a spostarti in tempo dalla traiettoria del masso che ti sta cadendo in testa (questo in ogni senso :( ).

Quoto in pieno chi sostiene che il cinismo gratuito è una cosa quantomai sgradevole e che la morte non andrebbe trattata con tanto ardire.

La morte, comunque avvenga, andrebbe guardata con riserbo e rispetto, perchè non tocca solo chi giace, ma coinvolge un insieme di cose, situazioni di contorno e stati d'animo di persone terze che hanno diritto ad essere lasciate in pace a ciucciarsi una caramella indigesta dal sapore amaro.

Almeno secondo me, e senza che questo debba essere un predicozzo per nessuno ;)

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

1331105[/snapback]

come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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Vabbè stiamo esulando dal senso del topic, una pastiglia non uccide come non uccide una sbronza (i casi particolari fanno storia a se, si può pure morire andando a passeggio per Terni se ti cade un vaso di fiori in testa), ciò non toglie che tutte e due le cose sono sbagliate e vanno combattute, la cosa sbagliata è liquidare tutto con un "ben gli sta".

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Anch'io ho bevuto qualcosa di troppo a 19 anni, che significa? Ora che ho qualche anno di più ho il dovere civico di spiegare a chi ha 19 anni che una sbronza non aggiunge niente alla vita di nessuno............e neppure una pastiglia.

 

Il rischio che si corre è che se fai finta di niente sei cinico, se parli e dai consigli passi per un predicatore.

 

Sbaglio?

Modificato da ruber-viridis draco

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stamo nel 2008, sai quello che rischi se mandi giu certa merda...

1330906[/snapback]

 

aggiungo

 

lo stesso vale per me che me fumo 30 sigarette al giorno o per chi se sfonda de alcool un giorno si e l'altro pure... le cazzate se fanno, e tutti le famo, sapendo bene i rischi che corri... de sicuro se un domani me pijera un tumore ai polmoni non potro' dire "ma come e' possibile?"

 

ho smesso tanti anni fa de crede che le cose brutte capitano solo all'altri

 

punto 2, vorrei poter abbracciare i genitori... non posso neanche immaginare come stanno ora

 

una cosa che non c'entra un cazzo. Anni fa ve ricordate de quella ragazza che se gioco il fegato per gli acidi? bene, ricoverata d'urgenza e trapianto de fegato d'urgenza, in quell'istante in sala operatoria c'era gia un ragazzo di 25 anni malato da anni di una gravissima forma di epatite, lo rispedirono in corsia in attesa di un nuovo fegato perche quello che avevano trovato per lui lo trapiantarono alla ragazza che se calo' la peggio monnezza... le sue condizioni (quelle del ragazzo) peggiorarono e per salvargli la vita i genitori lo dovettero portare in una clinica privata svizzera dove 2 giorni dopo (e pagando profumatamente) gli fu trovato un fegato compatibile

Modificato da Magnus Rosen

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Vabbè stiamo esulando dal senso del topic, una pastiglia non uccide come non uccide una sbronza (a meno che non ti metti a guidare), ciò non toglie che tutte e due le cose sono sbagliate e vanno combattute, la cosa sbagliata è liquidare tutto con un "ben gli sta".

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Sbaglio?

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No, o almeno non del tutto.

Nel senso che in linea di massima hai ragione, ma è un discorso molto lungo, articolato su molteplici argomenti e rischiamo di farci Pasqua prossima.

Sono con te, però, quando dici che non si può liquidare con un "ben gli sta" e che non può essere vista come una questione di fortuna (il "Fattore C" ha la sua importanza, ma lasciamo perdere).

Purtroppo è vero che la società di oggi è così, e non vedo miglioramenti a breve...per averli bisognerebbe instillare nelle persone l'amore ed il rispetto per la vita, in senso lato. In poche parole bisognerebbe cambiare prospettiva, guardare le cose in modo diverso. Dovresti cambiare il cervello della gente.

A questo punto la domanda nasce spontanea: come fai?

Ovviamente lo devi fare mentre crescono le varie generazioni di pottarelli, che vanno protetti da loro stessi, e che devono crescere in modo diverso da quelli di oggi.

;)

 

 

 

PS

Se tu mi risolvi il quesito io te voto alle prossime elezioni!!!

:lol::lol::lol::lol:

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia......    ''ma anche no!''

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infatti questo è il messaggio che dovrebbe passare: che la vita di un ragazzo possa salvare quella di altre centinaia.

 

purtroppo non è più periodo per fare certe cazzate. Troppa gente ci lucra sopra, sempre più volta si crede di assumere "x" invece tutto è meno che quello: veleno per topi, detersivo ecc...

 

Le sostanze chimiche reagiscono nel nostro corpo, in modo variabile in base al tipo di sostanze che già vi circolano.

 

EVITATE, E' FINITO IL PERIODO DELLE SUPERMEN

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:ola::ola::ola::ola::ola:

questa me la ero persa!!!

:ola::ola::ola::ola::ola:

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Gli errori li commettono tutti, tanto più i ragazzini.

A volte qualcuno li paga con la vita, io francamente non mi sento di giudicarli, provo solamente tanta tristezza e penso che forse alcune conclusioni che vengono tirate sono un po' troppo semplicistiche.

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meno male. quoto e ringrazio chi ancora è capace di provare un pò di unmanità. dio cane luriso che mondo de merda... e ce lamentamo de quello che succede. Manco la pietà per un ragazzo di 19 anni morto...1) poteva essere vostro figlio, vostro fratello....

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io sarò cinico..

 

Non dico. JE CE STA BENE..

 

2) ma non riesco a provare così eccessiva pena.. cosa che invece provo per tutta la sua famiglia.

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1) Esatto, è per questo che il cinismo gratuito mi sta antipatico (e scusate l'eufemismo)

 

2) Questo è molto onesto da parte tua, ma è normale che tu la veda così: hai la sua età e conosci i rischi ed i pericoli dell'essere giovani di oggi.

Tu fai delle scelte diverse dalle sue (pur facendo cazzate, e alcune le abbiamo combinate anche insieme, per fortuna non si è fatto male nessuno ;) ). Queste scelte sono di conseguenza alla tua intelligenza e a quello che ti hanno saputo insegnare i vari adulti di riferimento .

Quello che non è normale, secondo me, è che persone più adulte di te (che per te potrebbero essere anche adulti di riferimento) liquidino in maniera così semplicistica, drastica ed asettica un episodio grave che è immagine di una società che andrebbe cambiata, ma che per questioni di comodo e di quattrini è, rimane e rimarrà com'è :(

Però tu non cambiare, solo guardati di più le spalle :kiss:

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia......    ''ma anche no!''

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infatti questo è il messaggio che dovrebbe passare: che la vita di un ragazzo possa salvare quella di altre centinaia.

 

purtroppo non è più periodo per fare certe cazzate. Troppa gente ci lucra sopra, sempre più volta si crede di assumere "x" invece tutto è meno che quello: veleno per topi, detersivo ecc...

 

Le sostanze chimiche reagiscono nel nostro corpo, in modo variabile in base al tipo di sostanze che già vi circolano.

 

EVITATE, E' FINITO IL PERIODO DELLE SUPERMEN

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me pare che ce sta poco da aggiunge. l'informazione qui come in altre cose me pare importantissima, e in particolare è importante non dire cento cose diverse che se contraddicono continuamente l'una con l'altra, a vantaggio solo de chi ce marcia.

 

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Anch'io ho bevuto qualcosa di troppo a 19 anni, che significa? Ora che ho qualche anno di più ho il dovere civico di spiegare a chi ha 19 anni che una sbronza non aggiunge niente alla vita di nessuno............e neppure una pastiglia.

 

Il rischio che si corre è che se fai finta di niente sei cinico, se parli e dai consigli passi per un predicatore.

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sono d'accordo sul fatto che in qualche modo bisogna agire e non far finta di niente, ma la cosa migliore che si possa fare secondo me è fare in modo che dei ragazzi imparino a proteggersi da se e non volerli proteggere a tutti i costi. pensare che dei diciannovenni (o magari anche dei dodicenni) siano dei pottarelli secondo me non aiuta, perché a quell'età hanno già cominciato da parecchio le "lotte adolescenziali per l'indipendenza", per formarsi una personalità ed uscire dal guscio protettivo familiare (e per fortuna dico io).

 

penso che un po' tutti possiamo dire di essere stati fortunati se in quella o quell'altra situazione non ci abbiamo lasciato le penne, mentre in parecchi le penne ce le hanno lasciate per una stronzata. ogni generazione è diversa dall'altra e diversi sono spesso gli ambienti o le esperienze, ma secondo me un genitore può aiutare anche raccontando le proprie esperienze, dicendo quello che nel bene e nel male si è fatto e non solo quello che non andrebbe fatto.

 

voglio mettere subito in chiaro che non ho figli e non pretendo di insegnare come tirare su un figlio/-a.

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia......    ''ma anche no!''

1331183[/snapback]

 

infatti questo è il messaggio che dovrebbe passare: che la vita di un ragazzo possa salvare quella di altre centinaia.

 

purtroppo non è più periodo per fare certe cazzate. Troppa gente ci lucra sopra, sempre più volta si crede di assumere "x" invece tutto è meno che quello: veleno per topi, detersivo ecc...

 

Le sostanze chimiche reagiscono nel nostro corpo, in modo variabile in base al tipo di sostanze che già vi circolano.

 

EVITATE, E' FINITO IL PERIODO DELLE SUPERMEN

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me pare che ce sta poco da aggiunge. l'informazione qui come in altre cose me pare importantissima, e in particolare è importante non dire cento cose diverse che se contraddicono continuamente l'una con l'altra, a vantaggio solo de chi ce marcia.

 

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Anch'io ho bevuto qualcosa di troppo a 19 anni, che significa? Ora che ho qualche anno di più ho il dovere civico di spiegare a chi ha 19 anni che una sbronza non aggiunge niente alla vita di nessuno............e neppure una pastiglia.

 

Il rischio che si corre è che se fai finta di niente sei cinico, se parli e dai consigli passi per un predicatore.

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sono d'accordo sul fatto che in qualche modo bisogna agire e non far finta di niente, ma la cosa migliore che si possa fare secondo me è fare in modo che dei ragazzi imparino a proteggersi da se e non volerli proteggere a tutti i costi. pensare che dei diciannovenni (o magari anche dei dodicenni) siano dei pottarelli secondo me non aiuta, perché a quell'età hanno già cominciato da parecchio le "lotte adolescenziali per l'indipendenza", per formarsi una personalità ed uscire dal guscio protettivo familiare (e per fortuna dico io).

 

penso che un po' tutti possiamo dire di essere stati fortunati se in quella o quell'altra situazione non ci abbiamo lasciato le penne, mentre in parecchi le penne ce le hanno lasciate per una stronzata. ogni generazione è diversa dall'altra e diversi sono spesso gli ambienti o le esperienze, ma secondo me un genitore può aiutare anche raccontando le proprie esperienze, dicendo quello che nel bene e nel male si è fatto e non solo quello che non andrebbe fatto.

 

voglio mettere subito in chiaro che non ho figli e non pretendo di insegnare come tirare su un figlio/-a.

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A dirlo è facile, ma in pratica in cosa consisterebbe questo "proteggersi da soli"? E se la cosa o meglio le persone da cui si devono proteggere sono enormemente più potenti di un pottarello (il fatto che uno a questa età non si senta un pottarello non significa che non lo sia) di 19 anni?

 

Certe abitudini hanno purtroppo 2 cause

1) la voglia di provare che abbiamo avuto tutti

2) un sistema che incentiva se non addirittura che lucra e specula su questa voglia di provare (e questo aspetto è in peggioramento)

 

la prima cosa puoi tentare di insegnarla come dici tu, la seconda è una battaglia, e come sai le battaglie si possono anche perdere.

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ohhh ve sete sfogati????

meno male ....forse adesso si comincia a ragionare...sempre che la vostra palese superiorità morale e culturale vi permetta di abbassarvi al mio "livello"

 

io non reputo persona "saggia" (senza scomodare altri termini) chi potendo scegliere vari modi di divertirsi, va a scegliere il più pericoloso per la sua salute (e di quella degli altri, se si mette alla guida di un mezzo).

 

Ma com'è che vedo altrettanta durezza nei confronti di chi sta strafatto e falcia le persone in mezzo alla strada quando guida? In questi casi QUANTI DI VOI SI CHIEDONO..O POVERETTO CHISSA' COSA C'ERA DIETRO...QUANTI ANNI AVEVA...CHISSA' PERCHE' L'HA FATTO? Risposta : nessuno, anzi , linciaggio pubblico se mi capita fra le mani spesso dice la gente. Ma chi falcia le persone in mezzo alla strada non si mette nelle stesse condizioni in cui si mette chi si sbombarda di acidi e alcool? Per me sono cojoni tutt'e due, il primo però molto di più.

 

Questo ragazzo è morto presumibilmente per un cocktail micidiale di droghe e alcool , non ha fatto la goliardata di alzare il gomito alla festa x ...io ho il coraggio di dire (altro che ipocrisia caro Biondo) che era una finaccia prevedibile ed evitabile , applicando il minimo di intelligenza necessaria , non si richiedeva un colpo di genio, ma il normalissimo buon senso, che anche uno di 19 anni dovrebbe avere, specie se frequenta i rave e sa cosa succede in quelle "feste" (che di gioioso e divertente per me non hanno assolutamente niente, anzi sembrano zombie)

 

Questo non è moralismo da quattro soldi (che invece ho letto abbondantemente in molti interventi..e poi dite di me...) qui si tratta di capire che autodistruggersi con quella merda è da emeriti idioti , perchè in quel modo si butta al cesso la vita!!!!

 

Ho più volte sottolineato che la morte non si augura a nessuno (E IO NON LA AUGURO A NESSUNO, CHIARO??????) ma ho detto semplicemente che i miei sentimenti di pietà preferisco tenermeli per chi se li merita davvero (e i genitori del ragazzo ci rientrano) , ossia per chi si trova a vivere delle sofferenze che la vita gli ha addossato senza averle volute , ossia la stragrande maggioranza delle persone.

 

Alcune risposte "ad personam"

 

a Lu Biondo: non mi impicco e mi tengo le mie idee, io non ti ho mai dato dell'imbecille , e non sono mai stato maleducato nei tuoi confronti. Tu invece lo hai fatto e per questo ti sei qualificato. Io esco di casa e vivo la mia vita , sei pregato di non fare ironie su questo, come io non ironizzo sulla tua condotta di vita.

 

ad alternativa: se ti sono calato me ne faccio una ragione, non si può piacere a tutti.

 

A tutti gli altri: prima di dare dell'ipocrita contate fino a 100.

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spero che questa morte assurda possa servire a qualche bardascetto che se je capiterà una situazione simile possa dire a chi gli offre sta robaccia......    ''ma anche no!''

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infatti questo è il messaggio che dovrebbe passare: che la vita di un ragazzo possa salvare quella di altre centinaia.

 

purtroppo non è più periodo per fare certe cazzate. Troppa gente ci lucra sopra, sempre più volta si crede di assumere "x" invece tutto è meno che quello: veleno per topi, detersivo ecc...

 

Le sostanze chimiche reagiscono nel nostro corpo, in modo variabile in base al tipo di sostanze che già vi circolano.

 

EVITATE, E' FINITO IL PERIODO DELLE SUPERMEN

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me pare che ce sta poco da aggiunge. l'informazione qui come in altre cose me pare importantissima, e in particolare è importante non dire cento cose diverse che se contraddicono continuamente l'una con l'altra, a vantaggio solo de chi ce marcia.

 

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Anch'io ho bevuto qualcosa di troppo a 19 anni, che significa? Ora che ho qualche anno di più ho il dovere civico di spiegare a chi ha 19 anni che una sbronza non aggiunge niente alla vita di nessuno............e neppure una pastiglia.

 

Il rischio che si corre è che se fai finta di niente sei cinico, se parli e dai consigli passi per un predicatore.

1331199[/snapback]

sono d'accordo sul fatto che in qualche modo bisogna agire e non far finta di niente, ma la cosa migliore che si possa fare secondo me è fare in modo che dei ragazzi imparino a proteggersi da se e non volerli proteggere a tutti i costi. pensare che dei diciannovenni (o magari anche dei dodicenni) siano dei pottarelli secondo me non aiuta, perché a quell'età hanno già cominciato da parecchio le "lotte adolescenziali per l'indipendenza", per formarsi una personalità ed uscire dal guscio protettivo familiare (e per fortuna dico io).

 

penso che un po' tutti possiamo dire di essere stati fortunati se in quella o quell'altra situazione non ci abbiamo lasciato le penne, mentre in parecchi le penne ce le hanno lasciate per una stronzata. ogni generazione è diversa dall'altra e diversi sono spesso gli ambienti o le esperienze, ma secondo me un genitore può aiutare anche raccontando le proprie esperienze, dicendo quello che nel bene e nel male si è fatto e non solo quello che non andrebbe fatto.

voglio mettere subito in chiaro che non ho figli e non pretendo di insegnare come tirare su un figlio/-a.

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Non tutte le persone che hanno figli hanno anche l'onestà intellettuale per porsi da pari a pari. Tra l'altro se lo fai, ti metti in una situazione in cui non puoi difendere la tua posizione di genitore con l'autoritarismo, ma sei costretto a trattare l'altro con gli stessi modi e le stesse condizioni di un adulto: non puoi più dire "questo è così perchè lo dico io", ma devi spiegare (e possibilmente far capire) a chi hai davanti le tue motivazioni e le tue ragioni.

Secondo me alla lunga paga, ma di certo non è semplice ;)

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

1331028[/snapback]

Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

1331105[/snapback]

come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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Vabbè stiamo esulando dal senso del topic, una pastiglia non uccide come non uccide una sbronza (i casi particolari fanno storia a se, si può pure morire andando a passeggio per Terni se ti cade un vaso di fiori in testa), ciò non toglie che tutte e due le cose sono sbagliate e vanno combattute, la cosa sbagliata è liquidare tutto con un "ben gli sta".

 

Quello che voglio dire è che bisognerebbe cercare di mantenere un certo equilibrio, uno di 19 anni va protetto perchè appunto ha 19 anni e checchè ne pensi lui è un pottarello e niente più; è avvilente rendersi conto di aver creato una società in cui chi more more, chi campa campa.

 

Non mi piace però neanche liquidare tutto come se fosse una cosa inevitabile, "lo facciamo tutti, chi più chi meno, è solo questione di fortuna". L'educazione dovrebbe servire a questo, ad evitare che la vita diventi un terno al lotto.

 

Anch'io ho bevuto qualcosa di troppo a 19 anni, che significa? Ora che ho qualche anno di più ho il dovere civico di spiegare a chi ha 19 anni che una sbronza non aggiunge niente alla vita di nessuno............e neppure una pastiglia.

 

Il rischio che si corre è che se fai finta di niente sei cinico, se parli e dai consigli passi per un predicatore.

 

Sbaglio?

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ruber praticamente la pensiamo uguale solo che iomi sono spiegato sicuramente male.. quando ho detto è solo questione di fortuna mi riferivo al fatto (parloper quello che ho fatto io naturalmente) che anch'io a quell'età prendevo saltuariamente quella roba per fortuna intendo che io non ho mai trovato quella che mi ha fatto stendere le gambe. Stessa cosa per la sbronza se ti dicessi che non ci ho mai guidato sarei falso e anche qui ho avuto la stessa "fortuna" di non essermi successo mai niente. Quando io ho detto che le cazzate le abbiamo fatte tutti chi più chi meno non volevo assolutamente giustificare il ragazzo o me quando le prendevo ma era solo una piccola critica a chi diceva che gli stava bene.

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ti ripeto: quello che falcia qualcuno fa male agli altri. il ragazzo s'è fatto male da solo e per questo mi chiedo: vale davvero la pena "distruggersi" per stare meglio? (è un paradosso ma funziona così)

provo pena per lui e tanta. se uno è imbecille e pija sotto la gente perchè ubriaco non me chiedo proprio che c'ha alle spalle e da che storia viene.

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sono d'accordo con granata100. Nel mio intervento ho voluto sottolineare il fatto che le cazzate le commettiamo tutti. Nell 99% delle volte ci va bene. Ma non è la morte o una qualsiasi altra disgrazia a determinare il confine fra l'essere pirla ed il non esserlo.

 

Insomma, secondo voi è più troia la ragazza che rimane incinta, piuttosto che la ragazza che magna più cazzi che caramelle ma non si è mai fatta ingravidare.

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Secondo me non è neanche questo il punto, non sono d'accordo che quel ragazzo non sia stato uno stupido (il suo comportamento va comunque stigmatizzato), come non sono d'accordo sul fatto che tutti i ragazzi fanno le stesse cose (almeno non a questi livelli di avventatezza), ubriacarsi una sera ad una festa non è proprio la stessa cosa.

Il punto secondo me è: ma è una colpa sufficiente, l'essere o comportarsi da pirla, per meritare di morire? O anche solo essere pirla per un certo periodo della propria vita per meritare la morte e non avere quindi una seconda chance?

 

Se così fosse saremmo già estinti da un pezzo!

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come gravità non è sicuramente la stessa cosa ma le situazioni (guidare in sbornia/ prendere pasticche) potrebbe avere analogie e te le spiego.. io posso mangiare una pasticca e non succedermi niente oppure lasciarci le penne come nel caso del ragazzo varesino stessa cosaper chi guida è non è lucido puoi arrivare a casa sano e salvo ma puoi anche fare una strage per strada. E' ovvio che non tutti i ragazzi fanno le stesse cose ma ti dico che TUTTI i ragazzi le stronzate le fanno eccome e di svariati tipi.

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Dai, la stupidità e la guida in stato di ebrezza appartengono a tutte le età :P

Tra l'altro dò ragione a Ussaro, quando dice che uno non è più o meno deficiente in base al fatto che se la cavi o meno :)

Il problema è che tanta gente non si rende conto del limite fisico a cui può arrivare. In genere questa cosa è più frequente tra i 20enni, età in cui ognuno di noi (nessuno escluso) si sente (leggi anche: si è sentito) "dio in terra".

Poi c'è anche da dire che le disgrazie succedono, comunque la metti, e che a volte nella vita non ce la fai a sottrarti, a spostarti in tempo dalla traiettoria del masso che ti sta cadendo in testa (questo in ogni senso :( ).

Quoto in pieno chi sostiene che il cinismo gratuito è una cosa quantomai sgradevole e che la morte non andrebbe trattata con tanto ardire.

La morte, comunque avvenga, andrebbe guardata con riserbo e rispetto, perchè non tocca solo chi giace, ma coinvolge un insieme di cose, situazioni di contorno e stati d'animo di persone terze che hanno diritto ad essere lasciate in pace a ciucciarsi una caramella indigesta dal sapore amaro.

Almeno secondo me, e senza che questo debba essere un predicozzo per nessuno ;)

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hai ragione .. in questo caso si parla di un ragazzo di 19 anni, avendocene 25 e sicuramente non essendo più maturo di lui (6 anni alla fine son pochi) ti posso dire che a quell'età si basa molto sull'apparenza e l'apparenza molte volte nonsolo inganna ma fa anche male

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