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Sesso in cambio di lavoro

Cosa pensi della sentenza della Cassazione?  

28 utenti hanno votato

  1. 1. Cosa pensi della sentenza della Cassazione?

    • a DONNA. Giusta
      5
    • b DONNA. Sbagliata
      4
    • c DONNA. Non so
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    • a UOMO. Giusta
      8
    • b UOMO. Sbagliata
      10
    • c UOMO. Non so
      1


Messaggi raccomandati

Lei, una 17enne, offrì al datore di lavoro un profilattico per proteggersi

«Sesso-lavoro? È reato anche se lei è "spregiudicata" e offre il condom»

Inammissibile il ricorso del proprietario di un bar che stuprò una dipendente minacciando di licenziarla

 

ROMA - Fare sesso con una donna «sessualmente spregiudicata» che offre un profilattico per proteggersi ma che di fatto acconsente solo per non perdere il posto di lavoro è reato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che, con la sentenza 22791, ha dichiarato inammissibile il ricorso del proprietario di un bar che aveva sottoposto una giovane dipendente, appena 17enne, al ricatto sesso-lavoro.

 

CONFERMATA LA CONDANNA A DUE ANNI - Dalla ricostruzione pare che la giovane fosse particolarmente spregiudicata e che già nel primo incontro avesse offerto al datore di lavoro un profilattico per proteggersi. Due elementi, questi, che però non hanno impedito prima al Gup del Tribunale di Macerata e poi alla Corte d’appello di Ancona, di condannare l’uomo per violenza sessuale a due anni di reclusione. Contro la doppia condanna di merito l'uomo ha fatto ricorso in Cassazione ma la quarta sezione penale lo ha dichiarato inammissibile precisando che «anche una donna sessualmente spregiudicata può non gradire rapporti sessuali col suo datore di lavoro e può essere alla fine costretta a subirli per il timore di perdere il suo posto di lavoro».

 

PROFILATTICO - Non basta. «Giova osservare - conclude il collegio di legittimità - che non vale a escludere il dissenso della donna il fatto che offra un profilattico all’uomo che si accinge a consumare il rapporto sessuale, posto che anche la donna violentata nella sua libertà sessuale può cercare di evitare ulteriori danni o pericoli, connessi per esempio alla possibilità di gravidanze indesiderate o di malattie trasmissibili per via genitale». Insomma ciascuna donna è liberà di andare con chi vuole e se si sente costretta e cerca di evitare il peggio offrendo un profilattico non vuol dire che abbia detto di sì.

 

VIOLENZA SESSUALE - Secondo la terza sezione penale, fra l’altro, neppure il fatto che dopo questo primo rapporto lei avesse acconsentito liberamente ad altri con il suo datore di lavoro per i motivi più vari, «sentimentali, edonistici», non ha escluso che in quella prima serata si fosse consumata una violenza sessuale.

 

 

06 giugno 2008

 

http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_...44f02aabc.shtml

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mica l'ha violentata <_<

 

se vede che a lei stava bene...

non credo che fosse l'unico posto di lavoro dove poteva andare, quindi se non gliè stava bene poteva dire tranquillamente de no...

e semmai denunciarlo al momento dell'offerta...no dopo che gliè ha dato la picchia <_<

 

così gode prima pè un verso e poi pè n'andro sta vacca :lol:

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1) premesso che secondo me un datore di lavoro con un pò di sale in zucca non dovrebbe assolutamente mai trombare con una dipendente,

2) premesso che mi fido poco di come la raccontano i giornalisti e che bisognerebbe conoscere la sentenza e lo svolgimento dei fatti,

 

qualora le cose fossero veramente così la sentenza mi sembra allucinante, anche troppo per essere vera.

 

Questa ha trombato per un bel pò di tempo per motivi "sentimentali ed edonistici" cò sto tizio poi s'è stufata e ha detto che la prima volta che avevano trombato non le andava. E chi lo stabilisce se j'andava o no? Non è un modo un pò troppo facile pe staccà li sordi a qualcuno?

Modificato da ruber-viridis draco

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1) premesso che secondo me un datore di lavoro con un pò di sale in zucca non dovrebbe assolutamente mai trombare con una dipendente,

2) premesso che mi fido poco di come la raccontano i giornalisti e che bisognerebbe conoscere la sentenza e lo svolgimento dei fatti,

 

qualora le cose fossero veramente così la sentenza mi sembra allucinante, anche troppo per essere vera.

 

Questa ha trombato per un bel pò di tempo per motivi "sentimentali ed edonistici" cò sto tizio poi s'è stufata e ha detto che la prima volta che avevano trombato non le andava. E chi lo stabilisce se j'andava o no? Non è un modo un pò troppo facile pe staccà li sordi a qualcuno?

1400505[/snapback]

paura eh.......... :lol::lol::lol::P

Modificato da lustronculino

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io solo solo che ste proposte non ho mai trovato una che me l'ha fatte!!!! :(

 

PS: ma come se vota :unsure: ??

1400503[/snapback]

 

se si mastio devi votà l'ultime tre opzioni: favorevole nn so contrario

 

se si femmine le prime tre :D

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io solo solo che ste proposte non ho mai trovato una che me l'ha fatte!!!! :(

 

PS: ma come se vota :unsure: ??

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se si mastio devi votà l'ultime tre opzioni: favorevole nn so contrario

 

se si femmine le prime tre :D

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Bravo Matteuccio!!! :P

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1) premesso che secondo me un datore di lavoro con un pò di sale in zucca non dovrebbe assolutamente mai trombare con una dipendente,

2) premesso che mi fido poco di come la raccontano i giornalisti e che bisognerebbe conoscere la sentenza e lo svolgimento dei fatti,

 

qualora le cose fossero veramente così la sentenza mi sembra allucinante, anche troppo per essere vera.

 

Questa ha trombato per un bel pò di tempo per motivi "sentimentali ed edonistici" cò sto tizio poi s'è stufata e ha detto che la prima volta che avevano trombato non le andava. E chi lo stabilisce se j'andava o no? Non è un modo un pò troppo facile pe staccà li sordi a qualcuno?

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paura eh.......... :lol::lol::lol::P

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Macchè ormai sò innocuo! :(

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Mi pare che finora sono l'unico uomo a ritenere sostanzialmente giusta la sentenza...

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ecco allora fatte un esame de coscienza sul perche... :D:D:D

 

ps magari se potesse fa...aprivo 3 o 4 bar...ristoranti :lol::lol::lol:

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e' violenza carnale , anche col preservativo , nessun dubbio

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Ecco chi era l'altro signore che la pensava come me.

Mica me l'aspettavo...

:P

 

"Ci vuole un'altra vita", direbbe Battiato... :D

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e' violenza carnale , anche col preservativo , nessun dubbio

1400582[/snapback]

 

violenza?!

 

questa non è violenza...

 

se uno vene la e te dice senti se da oggi vuoi continuà a lavorà qui te devi fa inculà, te che fai?! se te piace gliè dici de si, senno te ne vai e li denunci...

 

no che prima te fai inculà sicuramente per piacere e poi li denunci!

 

per me in questo caso non è violenza!

 

la violenza ce sta quando lo fai con la maniere forti e senza il consenso dell'altra parte.

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e' violenza carnale , anche col preservativo , nessun dubbio

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violenza?!

 

questa non è violenza...

 

se uno vene la e te dice senti se da oggi vuoi continuà a lavorà qui te devi fa inculà, te che fai?! se te piace gliè dici de si, senno te ne vai e li denunci...

 

no che prima te fai inculà sicuramente per piacere e poi li denunci!

 

per me in questo caso non è violenza!

 

la violenza ce sta quando lo fai con la maniere forti e senza il consenso dell'altra parte.

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in realtà Matteu' la giurisprudenza è orientata (giustamente secondo me) ad includere nella violenza anche il costringimento psicologico e non solo quello fisico... però non saprei che decidere, mi astengo... ;)

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e' violenza carnale , anche col preservativo , nessun dubbio

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violenza?!

 

questa non è violenza...

 

se uno vene la e te dice senti se da oggi vuoi continuà a lavorà qui te devi fa inculà, te che fai?! se te piace gliè dici de si, senno te ne vai e li denunci...

 

no che prima te fai inculà sicuramente per piacere e poi li denunci!

 

per me in questo caso non è violenza!

 

la violenza ce sta quando lo fai con la maniere forti e senza il consenso dell'altra parte.

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Bè questo no, non è questo il punto. La costrizione può esserci anche psicologicamente "se non trombi ti licenzio" magari quella c'aveva bisogno di lavorare per mangiare..............

Quello che contesto è che se la cassazione ha riconosciuto il protrarsi dei rapporti sessuali per "edonismo e sentimento" come puoi sostenere ragionevolemente che: "però la prima volta non m'andava". Ragionando così 2 persone possono andare avanti in un rapporto per 1 anno, trombare 365 volte e poi quando litigano lei va dal giudice e chiede i danni perchè la 247° volta je l'ha data controvoglia!! :D

E' una forzatura.

Ripeto: sempre che le cose stiano come le raccontano i giornalisti.

Modificato da ruber-viridis draco

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609-bis. Violenza sessuale.

 

Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

 

Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:

 

1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto;

 

2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.

 

Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi [c.p. 734-bis; c.p.p. 392, 398] (1).

 

essendo laureato in legge mi attengo alle norme , l'abuso di autorità c'è stato e il reato è consumato

 

quello che c'è stato dopo è ininfluente

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e' violenza carnale , anche col preservativo , nessun dubbio

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violenza?!

 

questa non è violenza...

 

se uno vene la e te dice senti se da oggi vuoi continuà a lavorà qui te devi fa inculà, te che fai?! se te piace gliè dici de si, senno te ne vai e li denunci...

 

no che prima te fai inculà sicuramente per piacere e poi li denunci!

 

per me in questo caso non è violenza!

 

la violenza ce sta quando lo fai con la maniere forti e senza il consenso dell'altra parte.

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in realtà Matteu' la giurisprudenza è orientata (giustamente secondo me) ad includere nella violenza anche il costringimento psicologico e non solo quello fisico... però non saprei che decidere, mi astengo... ;)

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Sì lu solito democristiano! :lol:

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609-bis. Violenza sessuale.

 

Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni.

 

Alla stessa pena soggiace chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:

 

1) abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica della persona offesa al momento del fatto;

 

2) traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona.

 

Nei casi di minore gravità la pena è diminuita in misura non eccedente i due terzi [c.p. 734-bis; c.p.p. 392, 398] (1).

 

essendo laureato in legge mi attengo alle norme , l'abuso di autorità c'è stato e il reato è consumato

 

quello che c'è stato dopo è ininfluente

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E' proprio questo il punto, l'abuso va dimostrato mica basta dirlo.

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io so contro sta sentenza...se una donna passabile me proponesse il lavoro nel suo locale in cambio de na scopata io accetterei volentieri...se è brutta e me fa schifo oppure non me la sento de fa na cosa del genere non me ce vole un cazzo a dije de no <_<

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premesso che sono d'accordo con ruber ma che, credo, i giudici abbiano basato le loro decisioni su dati di fatto incontrovertibili, vorrei sottolineare che fondamentalmente la violenza, prima che azione vera e propria di una persona nei confronti di un'altra, è una sopraffazione concettuale o psicologica. Questa sopraffazione, poi, prende vita secondo diverse strade possibili (violenza carnale, violenza fisica, aggressione...ma anche violenza esercitata dal punto di vista psicologico).

 

Insomma tutti i comportamenti che inducono qualcuno a fare qualcosa che non vorrebbe fare, contro la propria volontà, sono comportamenti violenti. E la violenza sta proprio lì.

 

In questo caso la violenza sta nel fatto che il datore di lavoro, forte della sua posizione, ha creduto di poter costringere la ragazza ad avere rapporti sessuali con lui. Non servono gli schiaffi, i pugni o i lividi per sostenere che c'è stata violenza nei confronti della ragazzaò.

 

PS

Anche io mi sono posto le vostre stesse domande....ma questa, come avrà fatto a dimostrare che è stata stuprata? Il fatto è che identifichiamo la violenza carnale con il gesto dello stupro. E questo è sbagliato. Nel momento in cui un datore di lavoro dice chiaramente alla sua dipendente : "o trombi o ti licenzio", la violenza è già avvenuta. Anche se la ragazza dovesse rifiutarsi, anche se il datore di lavoro non la sfiorasse. Anche se non la dovesse licenziare. La violenza c'è stata. E credo che i giudici si siano basati su questo, più che altro. Provo a indovinare: evidentemente i giudici hanno acclarato in modo incontrovertibile che il datore di lavoro ha fatto una proposta del genere (forse lo ha ammesso lui)

Modificato da Ussaro

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comunque voglio fare i complimenti a hlvs perchè finalmente, dopo tanto tempo, vedo una persona che apre un bel sondaggio, ben congegnato. Bello anche vedere le differenze fra le opinioni dei maschietti e delle femminucce...bravo savè!

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premesso  che sono d'accordo con ruber ma che, credo, i giudici abbiano basato le loro decisioni su dati di fatto incontrovertibili, vorrei sottolineare che fondamentalmente la violenza, prima che azione vera e propria di una persona nei confronti di un'altra, è una sopraffazione concettuale o psicologica. Questa sopraffazione, poi, prende vita secondo diverse strade possibili (violenza carnale, violenza fisica, aggressione...ma anche violenza esercitata dal punto di vista psicologico).

 

Insomma tutti i comportamenti che inducono qualcuno a fare qualcosa che non vorrebbe fare, contro la propria volontà, sono comportamenti violenti. E la violenza sta proprio lì.

 

In questo caso la violenza sta nel fatto che il datore di lavoro, forte della sua posizione, ha creduto di poter costringere la ragazza ad avere rapporti sessuali con lui. Non servono gli schiaffi, i pugni o i lividi per sostenere che c'è stata violenza nei confronti della ragazzaò.

 

PS

Anche io mi sono posto le vostre stesse domande....ma questa, come avrà fatto a dimostrare che è stata stuprata? Il fatto è che identifichiamo la violenza carnale con il gesto dello stupro. E questo è sbagliato. Nel momento in cui un datore di lavoro dice chiaramente alla sua dipendente : "o trombi o ti licenzio", la violenza è già avvenuta. Anche se la ragazza dovesse rifiutarsi, anche se il datore di lavoro non la sfiorasse. Anche se non la dovesse licenziare. La violenza c'è stata. E credo che i giudici si siano basati su questo, più che altro. Provo a indovinare: evidentemente i giudici hanno acclarato in modo incontrovertibile che il datore di lavoro ha fatto una proposta del genere (forse lo ha ammesso lui)

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Spero anch'io che sia così.

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io so contro sta sentenza...se una donna passabile me proponesse il lavoro nel suo locale in cambio de na scopata io accetterei volentieri...se è brutta e me fa schifo oppure non me la sento de fa na cosa del genere non me ce vole un cazzo a dije de no <_<

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C'è la fila per proporti un lavoro in cambio di sesso... :P:P:P

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