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Kabubi

Blockbuster

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Ok, ma il motivo di tali perdite a che è dovuto?

1576016[/snapback]

E' un modello di businness che non si è adeguato ai tempi (ma non solo per colpa loro). Dal 2002 chiudono in perdita di svariate centinaia di milioni l'anno. Hanno provato a diversificare il modello commerciale, introducendo videogames, vendita, usato. Ma il problema è il costo che devono sostenere delle copie da noleggiare che spesso supera i 50 euro.

Un altro problema è la concorrenza dei noleggi automatici e dei negozi (tipo cinecittà) che non hanno una catena e non hanno standard e sono flessibili e vanno incontro al cliente.

 

Anche tralasciando il download "alternativo" e rimanendo in ambito di fruizione del media, pagando i diritti a chi li detiene, in Usa ormai la gente è abituata al TiVo, al video on demand al download da iTunes di film. Recarsi al Blockbuster per noleggiare un film può essere anche divertente, riportarlo è una scocciatura. Purtroppo per loro, al block trattano un prodotto che sta in mano alle major del cinema che hanno una lungimiranza pari a zero. Quindi, credo che a meno di una marcia indietro delle aziende holliwoodiane per blockbuster il passo sia segnato.

1576081[/snapback]

Si vabbeh, ma questo è il discorso in generale.

 

Pe fà crolla le quotazioni in borsa nel giro di 8 minuti che è successo?

1576150[/snapback]

Hanno presentato il bilancio, i conti (-900 milioni nel 2008) e hanno detto che stanno valutando il capitolo 11.

Modificato da Kabubi

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Ok, ma il motivo di tali perdite a che è dovuto?

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E' un modello di businness che non si è adeguato ai tempi (ma non solo per colpa loro). Dal 2002 chiudono in perdita di svariate centinaia di milioni l'anno. Hanno provato a diversificare il modello commerciale, introducendo videogames, vendita, usato. Ma il problema è il costo che devono sostenere delle copie da noleggiare che spesso supera i 50 euro.

Un altro problema è la concorrenza dei noleggi automatici e dei negozi (tipo cinecittà) che non hanno una catena e non hanno standard e sono flessibili e vanno incontro al cliente.

 

Anche tralasciando il download "alternativo" e rimanendo in ambito di fruizione del media, pagando i diritti a chi li detiene, in Usa ormai la gente è abituata al TiVo, al video on demand al download da iTunes di film. Recarsi al Blockbuster per noleggiare un film può essere anche divertente, riportarlo è una scocciatura. Purtroppo per loro, al block trattano un prodotto che sta in mano alle major del cinema che hanno una lungimiranza pari a zero. Quindi, credo che a meno di una marcia indietro delle aziende holliwoodiane per blockbuster il passo sia segnato.

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Si vabbeh, ma questo è il discorso in generale.

 

Pe fà crolla le quotazioni in borsa nel giro di 8 minuti che è successo?

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Hanno presentato il bilancio, i conti (-900 milioni nel 2008) e hanno detto che stanno valutando il capitolo 11.

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bella botta... :ph34r:

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da repubblica.it di oggi... ma la notizia non mi sembra proprio nuovissima... ne parlava kabubi un anno fa!

 

LA STORIA

La notte di Blockbuster

verso il fallimento per colpa di Internet

Quattromila sedi soltanto negli States, qualche centinaio in Italia, la cateina di Dallas naviga in cattive acque e avrebbe deciso di dichiarare la bancarottdal nostro inviato ANGELO AQUARO

 

La notte di Blockbuster verso il fallimento per colpa di Internet

NEW YORK - La fine di Blockbuster è un film che il gigante dei dvd non avrebbe mai voluto mettere in catalogo. E invece eccolo qui: prossimamente sui nostri schermi. La catena da Dallas, Texas, si è srotolata in un quarto di secolo in più di 6.500 negozi in tutto il mondo. Quattromila sedi soltanto negli States, qualche centinaio in Italia (dove per anni il business è stato gestito in società con Silvio Berlusconi). Ma oggi naviga in acque così cattive che avrebbe deciso di aggrapparsi al salvagente del Chapter 11, la legge Usa che disciplina la bancarotta. Così quel marchio blu e giallo che aveva fatto tremare Hollywood, svuotando le sale e riempiendo i salotti, rischia di restare vittima lui stesso - schiacciato da un miliardo di dollari di debiti - da quell'arma con cui aveva pugnalato le major del cinema, secondo quella "teoria dei nuovi prodotti" con cui gli economisti spiegano in tecnologia il trionfo del nuovo ai danni del vecchio: il cinema ucciso dal dvd, i dvd uccisi da Internet.

 

Gli esperti sono d'accordo: Blockbuster, già colpito dalla tv via cavo, è stato strangolato dalla rete. E per ben due volte. Prima il web ha decretato il trionfo di NetFlix, la catena che si è sviluppata proprio su Internet, permettendo agli abbonati (con una cifra di partenza sotto i 10 dollari) di richiedere via web il film che arriva direttamente a casa: un successo che porta oggi il gruppo a crescere del 20 per cento, la stessa cifra che Blockbuster segna sui suoi conti in negativo. Sempre la rete ha sancito il trionfo del cosiddetto video on demand, la possibilità cioè di scaricare online il film del momento, anche solo in affitto (prezzo sotto i 5 dollari) dai negozi virtuali come iTunes e Amazon, ma anche direttamente dalle tv via cavo - Time Warner, per esempio. O adesso perfino dalle stesse major, che proprio grazie alla finestra della vendita virtuale si stanno rifacendo delle perdite uscite dalle porta principale (del cinema).

 

 

Così, mentre all'orizzonte già s'intravvede Google Tv - nata da un accordo tra il colosso del web, la Sony e l'Intel - l'annuncio della possibile bancarotta ha fatto sprofondare le azioni di Blockbuster del 30 per cento. Il marchio che sei anni fa si è liberato del giogo del gigante Viacom per tornare a correre sulle proprie gambe (con l'11 per cento nelle mani dell'avventuroso finanziere Carl Icahn, che in questi giorni muove all'assalto di Lions Gate, la compagnia cuore dell'Internet tv Hulu, e un altro 10 per cento della banca d'affari Goldman Sachs) ora zoppica così tanto da prevedere tagli da 200 milioni e la chiusura di quasi 800 negozi.

 

Nello sforzo, sta anche cercando di recuperare il ritardo coni concorrenti. Permettendo, come NetFlix, il servizio di ordini via web. Ma soprattutto sviluppando una catena di chioschi (sono già più di 2000) con la quale cerca di contrastare l'altro grande rivale, RedBox, un marchio che si è sviluppato appunto grazie a migliaia di macchinette tipo bancomat, strategicamente piazzate nei centri commerciali, con cui "prelevare" dvd al prezzo di un dollaro al giorno. Basterà la cura a salvare il paziente? Ci vorrebbe il Dr. House.

 

Ma anche quello, ormai, lo vedi in streaming sul sito della Fox.

Modificato da tomasso

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Il colosso del videonoleggio in profonda crisi

da terninrete.it

 

 

Un marchio storico del videonoleggio rischia di scomparire a Terni. Secondo voci attendibili, ma non confermate dall'azienda, Blockbuster si appresterebbe a chiudere anche il negozio di Terni di viale dello stadio. Anche, perchè in realtà, quello di Terni andrebbe ad allungare il numero dei videostore che Blockbuster si appresta a chiudere un pò in tutta Italia. Si tratterebbe di una seconda fase di dimagrimento iniziata a fine 2008 quando la catena americana chiuse decine di negozi nel centro sud ( 10 soltanto a Roma ) . In base alle voci raccolte, la chiusura di Blockbuster a Terni, è prevista per le prossime settimane.

 

************************

 

L'indiscrezione, non trova conferme, fra gli addetti della struttura ternana. " Noi ne sappiamo niente e, comunque, ci dice Giada, una delle dipendenti, noi saremmo gli ultimi a saperlo. Sappiamo che c'è una lista di negozi che dovranno chiudere ma non quali ". Gli occupati nel negozio Blockbuster di Terni sono 5 e coprono un orario al pubblico dalle ore 12 alle ore 22, il sabato allungato fino alle ore 23. Per tutto l'anno. Blockbuster è presente sulla piazza di Terni dal 1998. " La crisi , comunque c'è. Rispetto agli anni d'oro il crollo del noleggio è del 50%. Ma, rispetto anche allo scorso anno e al 2008, c'è stato un calo notevole fra il 20 e il 25% ".

 

***************************

 

Blockbuster ha già lasciato due paesi europei: la Spagna e il Portogallo. La situazione non è brillante nemmeno in America dove è sull'orlo del fallimento e si appresta a chiudere centinaia di negozi. Colpa della pirateria, sicuramente, ma anche del ritardo con cui Blockbuster ha deciso di affrontare il mercato on line.

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mi spiace soltanto per i commessi che ci lavoravano e che perdono ahime' il lavoro............

 

per il resto non me ne puo' fregare un emerita cippa,molto fiscali sulla consegna dei dvd,titolari sgarbati prezzi di noleggio troppo alti...........

facessero un vomito.....................

 

ORA E SEMPRE CINECITTA' DI LORENZONI,X ME I MIGLIORI...................

Modificato da LU FUNGAROLO

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Chiuso blockbuster a Terni

BLOCKBUSTER LASCIA L'UMBRIA ( E ANCHE L'ITALIA )

29 Gennaio 2012 15.30 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.317816

Immagini (1) Video (0) Documenti (0)

Il punto vendita Blockbuster a Terni

Visualizza questo articolo sulla mappa

Già chiuso il punto vendita di viale dello stadio, a Terni. Si chiude anche a Perugia

 

Blockbuster, la catena americana del videonoleggio, si appresta a chiudere i battenti in tutta Italia. Secondo voci accreditate la data limite è il 31 marzo prossimo. Nel frattempo lo smantellamento è iniziato in provincia. A Terni, il punto vendita di viale dello Stadio è stato chiuso nei giorni scorsi. E la chiusura è definitva. I dvd sono scomparsi dagli scaffali e si lavora per lasciare liberi i locali il prima possibile.

 

Blockbuster era presente a Terni dal 1998. Una prima crisi ne aveva imposto la chiusura nell'estate del 2010 ma, a settembre dello stesso anno, Blockbuster era risorta dalle sue stesse ceneri e aveva riacceso i riflettori. Ora, però, sotto il peso di un tracollo, partito dalla casa madre americana, anche i punti vendita italiani stanno cadendo come birilli. In questi giorni ne stanno chiudendo una quarantina dal Nord al Sud dell'Italia. Oltre al punto vendita di Terni chiude anche quello di Perugia, in via dell'Elce. Chiusura anticipata anche a Viterbo. Quasi dimezzati i negozi di Roma. Entro il 31 marzo, comunque, Blockbuster lascerà l'Italia.

 

Tutto il settore dell'Home Video sta versando in una situazione di profonda crisi. A Terni, ad esempio, nel giro di pochi anni, le videoteche sono , praticamente, scomparse. Ne è rimasta una soltanto ( erano una decina ) .

 

La pirateria ha inferto un colpo mortale e nemmeno il lancio di un prodotto di alta qualità quale è il blu ray è riuscito a frenare il fenomeno dello " scaricamento " selvaggio.

 

Ora un pò d'ordine in rete potrebbe discendere dalla chiusura, imposta addirittura dall'FBI, di siti come Megaupload.com e Megavideo.com con annesso arresto dei prorietari che rischiano decine di anni di carcere. La paura potrebbe creare un effetto domino sui proprietari di altri siti di file-sharing e, infatti, Filesonic, ha disabilitato, immediatamente, tutte le funzioni di condivisione, così come Rapid Share.

 

Le prossime settimane ci diranno se la battaglia intrapresa contro la pirateria è soltanto all'inizio o se si è trattato del classico fuoco di paglia per cui chiuso un sito se ne apre subito uno nuovo ( che è la speranza degli scaricatori incalliti e illegali ) .

 

Nel frattempo, soltanto la chiusura di Blockbuster provoca la perdita del posto di lavoro per oltre 700 dipendenti

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BLOCKBUSTER LASCIA L'UMBRIA ( E ANCHE L'ITALIA )

29 Gennaio 2012 15.30 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.317816

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Già chiuso il punto vendita di viale dello stadio, a Terni. Si chiude anche a Perugia

 

Blockbuster, la catena americana del videonoleggio, si appresta a chiudere i battenti in tutta Italia. Secondo voci accreditate la data limite è il 31 marzo prossimo. Nel frattempo lo smantellamento è iniziato in provincia. A Terni, il punto vendita di viale dello Stadio è stato chiuso nei giorni scorsi. E la chiusura è definitva. I dvd sono scomparsi dagli scaffali e si lavora per lasciare liberi i locali il prima possibile.

 

Blockbuster era presente a Terni dal 1998. Una prima crisi ne aveva imposto la chiusura nell'estate del 2010 ma, a settembre dello stesso anno, Blockbuster era risorta dalle sue stesse ceneri e aveva riacceso i riflettori. Ora, però, sotto il peso di un tracollo, partito dalla casa madre americana, anche i punti vendita italiani stanno cadendo come birilli. In questi giorni ne stanno chiudendo una quarantina dal Nord al Sud dell'Italia. Oltre al punto vendita di Terni chiude anche quello di Perugia, in via dell'Elce. Chiusura anticipata anche a Viterbo. Quasi dimezzati i negozi di Roma. Entro il 31 marzo, comunque, Blockbuster lascerà l'Italia.

 

Tutto il settore dell'Home Video sta versando in una situazione di profonda crisi. A Terni, ad esempio, nel giro di pochi anni, le videoteche sono , praticamente, scomparse. Ne è rimasta una soltanto ( erano una decina ) .

 

La pirateria ha inferto un colpo mortale e nemmeno il lancio di un prodotto di alta qualità quale è il blu ray è riuscito a frenare il fenomeno dello " scaricamento " selvaggio.

 

Ora un pò d'ordine in rete potrebbe discendere dalla chiusura, imposta addirittura dall'FBI, di siti come Megaupload.com e Megavideo.com con annesso arresto dei prorietari che rischiano decine di anni di carcere. La paura potrebbe creare un effetto domino sui proprietari di altri siti di file-sharing e, infatti, Filesonic, ha disabilitato, immediatamente, tutte le funzioni di condivisione, così come Rapid Share.

 

Le prossime settimane ci diranno se la battaglia intrapresa contro la pirateria è soltanto all'inizio o se si è trattato del classico fuoco di paglia per cui chiuso un sito se ne apre subito uno nuovo ( che è la speranza degli scaricatori incalliti e illegali ) .

 

Nel frattempo, soltanto la chiusura di Blockbuster provoca la perdita del posto di lavoro per oltre 700 dipendenti

2029590[/snapback]

Ripeto che mi dispiace per la perdita dei posti di lavoro. Ma dire che è colpa della pirateria è una cazzata. Blockbuster fallisce negli usa dove ci sono decine di modi legali per noleggiare film o vederli in streaming senza uscire di casa. Da netflix a itunes.

In Italia ci sono (c'erano?) distributori automatici di dvd. Ci sono piattaforme di video on demand come quelle di sony, telecom, mediaset, fastweb, infostrada, microsoft, philips. La pirateria c'era anche negli anni 90 e nei primi anni 2000. Anzi secondo me era anche maggiore.

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Già chiuso il punto vendita di viale dello stadio, a Terni. Si chiude anche a Perugia

 

Blockbuster, la catena americana del videonoleggio, si appresta a chiudere i battenti in tutta Italia. Secondo voci accreditate la data limite è il 31 marzo prossimo. Nel frattempo lo smantellamento è iniziato in provincia. A Terni, il punto vendita di viale dello Stadio è stato chiuso nei giorni scorsi. E la chiusura è definitva. I dvd sono scomparsi dagli scaffali e si lavora per lasciare liberi i locali il prima possibile.

 

Blockbuster era presente a Terni dal 1998. Una prima crisi ne aveva imposto la chiusura nell'estate del 2010 ma, a settembre dello stesso anno, Blockbuster era risorta dalle sue stesse ceneri e aveva riacceso i riflettori. Ora, però, sotto il peso di un tracollo, partito dalla casa madre americana, anche i punti vendita italiani stanno cadendo come birilli. In questi giorni ne stanno chiudendo una quarantina dal Nord al Sud dell'Italia. Oltre al punto vendita di Terni chiude anche quello di Perugia, in via dell'Elce. Chiusura anticipata anche a Viterbo. Quasi dimezzati i negozi di Roma. Entro il 31 marzo, comunque, Blockbuster lascerà l'Italia.

 

Tutto il settore dell'Home Video sta versando in una situazione di profonda crisi. A Terni, ad esempio, nel giro di pochi anni, le videoteche sono , praticamente, scomparse. Ne è rimasta una soltanto ( erano una decina ) .

 

La pirateria ha inferto un colpo mortale e nemmeno il lancio di un prodotto di alta qualità quale è il blu ray è riuscito a frenare il fenomeno dello " scaricamento " selvaggio.

 

Ora un pò d'ordine in rete potrebbe discendere dalla chiusura, imposta addirittura dall'FBI, di siti come Megaupload.com e Megavideo.com con annesso arresto dei prorietari che rischiano decine di anni di carcere. La paura potrebbe creare un effetto domino sui proprietari di altri siti di file-sharing e, infatti, Filesonic, ha disabilitato, immediatamente, tutte le funzioni di condivisione, così come Rapid Share.

 

Le prossime settimane ci diranno se la battaglia intrapresa contro la pirateria è soltanto all'inizio o se si è trattato del classico fuoco di paglia per cui chiuso un sito se ne apre subito uno nuovo ( che è la speranza degli scaricatori incalliti e illegali ) .

 

Nel frattempo, soltanto la chiusura di Blockbuster provoca la perdita del posto di lavoro per oltre 700 dipendenti

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Ripeto che mi dispiace per la perdita dei posti di lavoro. Ma dire che è colpa della pirateria è una cazzata. Blockbuster fallisce negli usa dove ci sono decine di modi legali per noleggiare film o vederli in streaming senza uscire di casa. Da netflix a itunes.

In Italia ci sono (c'erano?) distributori automatici di dvd. Ci sono piattaforme di video on demand come quelle di sony, telecom, mediaset, fastweb, infostrada, microsoft, philips. La pirateria c'era anche negli anni 90 e nei primi anni 2000. Anzi secondo me era anche maggiore.

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beh no credo che ora la pirateria sia minore... anzi.

 

Ad ogni modo Adriano ha scritto un articolo un pò di parte :D :D la sua non è l'unica videoteca di Terni

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so curioso di vedè che negozio cinese aprirà al posto di blockbuster...

 

:blink:

2029664[/snapback]

 

Dovrebbe averlo comprato un gruppo che si occupa di farmacie.

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29 Gennaio 2012 15.30 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.317816

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Il punto vendita Blockbuster a Terni

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Già chiuso il punto vendita di viale dello stadio, a Terni. Si chiude anche a Perugia

 

Blockbuster, la catena americana del videonoleggio, si appresta a chiudere i battenti in tutta Italia. Secondo voci accreditate la data limite è il 31 marzo prossimo. Nel frattempo lo smantellamento è iniziato in provincia. A Terni, il punto vendita di viale dello Stadio è stato chiuso nei giorni scorsi. E la chiusura è definitva. I dvd sono scomparsi dagli scaffali e si lavora per lasciare liberi i locali il prima possibile.

 

Blockbuster era presente a Terni dal 1998. Una prima crisi ne aveva imposto la chiusura nell'estate del 2010 ma, a settembre dello stesso anno, Blockbuster era risorta dalle sue stesse ceneri e aveva riacceso i riflettori. Ora, però, sotto il peso di un tracollo, partito dalla casa madre americana, anche i punti vendita italiani stanno cadendo come birilli. In questi giorni ne stanno chiudendo una quarantina dal Nord al Sud dell'Italia. Oltre al punto vendita di Terni chiude anche quello di Perugia, in via dell'Elce. Chiusura anticipata anche a Viterbo. Quasi dimezzati i negozi di Roma. Entro il 31 marzo, comunque, Blockbuster lascerà l'Italia.

 

Tutto il settore dell'Home Video sta versando in una situazione di profonda crisi. A Terni, ad esempio, nel giro di pochi anni, le videoteche sono , praticamente, scomparse. Ne è rimasta una soltanto ( erano una decina ) .

 

La pirateria ha inferto un colpo mortale e nemmeno il lancio di un prodotto di alta qualità quale è il blu ray è riuscito a frenare il fenomeno dello " scaricamento " selvaggio.

 

Ora un pò d'ordine in rete potrebbe discendere dalla chiusura, imposta addirittura dall'FBI, di siti come Megaupload.com e Megavideo.com con annesso arresto dei prorietari che rischiano decine di anni di carcere. La paura potrebbe creare un effetto domino sui proprietari di altri siti di file-sharing e, infatti, Filesonic, ha disabilitato, immediatamente, tutte le funzioni di condivisione, così come Rapid Share.

 

Le prossime settimane ci diranno se la battaglia intrapresa contro la pirateria è soltanto all'inizio o se si è trattato del classico fuoco di paglia per cui chiuso un sito se ne apre subito uno nuovo ( che è la speranza degli scaricatori incalliti e illegali ) .

 

Nel frattempo, soltanto la chiusura di Blockbuster provoca la perdita del posto di lavoro per oltre 700 dipendenti

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Ripeto che mi dispiace per la perdita dei posti di lavoro. Ma dire che è colpa della pirateria è una cazzata. Blockbuster fallisce negli usa dove ci sono decine di modi legali per noleggiare film o vederli in streaming senza uscire di casa. Da netflix a itunes.

In Italia ci sono (c'erano?) distributori automatici di dvd. Ci sono piattaforme di video on demand come quelle di sony, telecom, mediaset, fastweb, infostrada, microsoft, philips. La pirateria c'era anche negli anni 90 e nei primi anni 2000. Anzi secondo me era anche maggiore.

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perche in passato nessuno se registrava le canzoni dalle radio con le cassette e nessuno comprava i film dai marocchini :lol:

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