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FURIOUS

TE SI DROGATO... E TANTO NON JE L'HAI FATTA...

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A DI LUCA...

 

MA VATTELARICCAMENTEAPRENDEINCULO...

 

CHE SCHIFO LU CICLISMO, POSITIVO 2 VOLTE ALL'EPO NELL'ULTIMO GIRO D'ITALIA... NOTIZIA APPENA ASCOLTATA SU RDS (dicevano fonte Ansa ma non l'ho trovata...)

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Le contro analisi un cazzo... mo ce vole ave pure ragione stu faccia da merda... per tutto il Giro ho tifato per lui, sto stronzo... me piaceva pure guardà il ciclismo, il classico tappone dolomitico, le volate... m'hanno sempre appassionato, ma giuro che dopo l'ennesima inculata non me inculo più uno sport de DROGATI!

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Ma dov'è la novità ?

Stanno 5 o 6 ore su quella sella rompiculo, vanno più forte de' uno scooter senza modifica . . . scusate ma io non me so' mai fidato.

Poi è sicuramente lecito pensare che non sia soltanto il ciclismo l'unico sport "sospetto", oggi tutte queste imprese impossibili . . . . . è che forse i ciclisti se ne passano.

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ancora te ce incazzi?????

 

la colpa e de chi segue ancora il ciclismo.

1633902[/snapback]

quoto!

io ero un appassionato di ciclismo.

andavo pure a vedere le tappe quando passavano dalle nostre parti(tipo terminillo)ma ormai non è più uno sport credibile e non ci stanno più i grando campioni in grado di regalare emozioni.

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Non è una novità...

 

Coppi e Bartali pijavano la famosa Bomba

 

Merx ne pijava anche 3 o 4 tanto è vero che a un certo punto è stato squalificato...

 

Li spagnoli so tutti dopati solo che là i controlli non li fanno.

L'unico beccato in Italia (valverde) non può corre gare che passano nel territorio italiano perchè verrebbe ARRESTATO.

Armstrong è il più dopato, ma c'ha il certificato medico...

 

A sto punto l'unico che non è mai stato in effetti trovato positivo è lu poro MARCO PANTANI...

Lui è stato fermato solo per il valore anormale dell'ematocrito, ma mai trovato positivo!! E lui sì che dava su le recchie e tutti! (dopati compresi)

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Non è una novità...

 

Coppi e Bartali pijavano la famosa Bomba

 

Merx ne pijava anche 3 o 4 tanto è vero che a un certo punto è stato squalificato...

 

Li spagnoli so tutti dopati solo che là i controlli non li fanno.

L'unico beccato in Italia (valverde) non può corre gare che passano nel territorio italiano perchè verrebbe ARRESTATO.

Armstrong è il più dopato, ma c'ha il certificato medico...

 

A sto punto l'unico che non è mai stato in effetti trovato positivo è lu poro MARCO PANTANI...

Lui è stato fermato solo per il valore anormale dell'ematocrito, ma mai trovato positivo!! E lui sì che dava su le recchie e tutti! (dopati compresi)

1633971[/snapback]

 

D'accordissimo.....

in più Di Luca m'è sempre stato antipatico....spocchioso e con quell'aria de chi se sente stocazzo....Pantani era il meno dopato di tutti.E siccome stava diventando troppo forte hanno voluto rompergli le palle.....

Riccò invece ,se tornerà non lo tiferò mai più------

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scusate ma a sto punto me vene un grosso dubbio...ma esiste oggi giorno un ciclista non dopato?

1633994[/snapback]

NO

 

esistono solo ciclisti più furbi di altri a non farsi beccare ;)

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il ciclismo è morto in francia nel 1962

1634030[/snapback]

 

e sabato ce ritornano sul luogo del delitto... ;)

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scusate ma a sto punto me vene un grosso dubbio...ma esiste oggi giorno un ciclista non dopato?

1633994[/snapback]

SECONDO ME NO, ALMENO A LIVELLO PROFESSIONISTICO, ma il livello dilettantistico è quello più preoccupante secondo me, ragazzetti quindicenni che se bombardano pe vince la gara del paese, e non sono chiacchiere è la realtà....

il problema è la CULTURA del doping che c'è in questo sport...e sta cultura non si è instaurata da poco;

come ha detto qualcuno sopra, è dal secondo dopoguerra che incomincia a RADICARSI questa cultura , e solo oggi gli si fa una guerra "adeguata", a colpi di controlli e squalifiche....

 

Il ciclismo non è diventato uno schifo....il ciclismo so più de 50 anni che è uno schifo!

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una vera tristezza per chi ha tifato per lui anche per quello che rappresentava da abruzzese, per il suo voler dedicare quella eventuale vittoria ai terremotati de L'Aquila...

tristezza...

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poi dice che il doping sta in ogni sport....sarà pure vero, ma il ciclismo è vomitevole!

1633909[/snapback]

come se può seguì uno sport dove TUTTI e dico TUTTI sono dopati?

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il ciclismo è morto in francia nel 1962

1634030[/snapback]

 

 

?

 

so l'unico ignorante a nn sape che è successo? :lol:

1634101[/snapback]

 

credo che si riferiscano a questo, anche se risale al 1967 e non 62

 

LA STORIA AMARA DELLA " GRANDE BOUCLE "

Nel ' 67 la tragedia di Simpson: sotto il sole feroce la prima ombra sul ciclismo

Trentun anni fa la tragedia dell' inglese ucciso sui tornanti del Mont Ventoux da un cocktail di fatica, sole e anfetamine. Domani la corsa sfiorera' la salita maledetta

 

LA STORIA AMARA DELLA "GRANDE BOUCLE" Nel '67 la tragedia di Simpson: sotto il sole feroce la prima ombra sul ciclismo Trentun anni fa la tragedia dell'inglese ucciso sui tornanti del Mont Ventoux da un cocktail di fatica, sole e anfetamine Domani la corsa sfiorera' la salita maledetta Oggi avrebbe sessant'anni, una casa nello Yorkshire o magari, chissa', sul lago di Garda, che gli piaceva tanto. E forse a nessuno sarebbe venuto in mente di telefonargli per chiedergli un parere sul doping al Tour de France e sulla ammiraglia della Festina carica di intrugli. Ma si', i piu' anziani "suiveurs" si sarebbero sicuramente ricordati di lui almeno questa sera, quando la "Grande Boucle" pensera' al traguardo di domani e all'orizzonte del gruppo si profilera' il cranio non altissimo, ma inconfondibilmente pelato, del Monte Ventoux: non era li', a tre chilometri dalla vetta, che crollo' Tommy Simpson? Non era dalle tasche della sua maglia che spuntarono quei due flaconi di pastiglie proibite? Cos'era piu', anfetamina? Doping e morte sul Monte Ventoux, si crogiolarono per giorni, mesi e anni le cronache sportive. E, probabilmente, proprio perche' stufi della puntuale riesumazione dei ricordi, gli organizzatori del Tour hanno cancellato quest'anno dall'itinerario l'ascensione al "monte calvo", ribattezzabile, a scelta, come la montagna "maledetta", "assassina", "tragica" o "spietata". Si', accadde 31 anni e 11 giorni fa. Il baronetto inglese Tommy Simpson non era in testa, non correva piu' per vincere, anzi arrancava senza speranza alle spalle dello spagnolo Jimenez, di Poulidor, di Pingeon e di Janssen, che arrivo' primo e fu subito dimenticato. Quella era e restera' l'ultima giornata di Simpson: il suo nome e' inciso su una stele che domani i ciclisti del penultimo Tour del secolo sfioreranno appena, aggirando il malfamato Ventoux. 1967: era un giorno di fuoco, il 13 luglio e la tredicesima tappa, 211 chilometri da Marsiglia a Carpentras. Ed erano da poco passate le 13 quando inizio' il Calvario: 20 chilometri in salita, a dimostrazione che non sempre l'inferno e' nella profondita' della terra. Anzi, puo' essere a quasi duemila metri di quota, dove la temperatura arriva anche a 45 gradi, un forno crematorio di sassi e polvere da cui si domina la ventosa Provenza. Ma dove non arriva neppure un refolo del Mistral. Se non ci fosse salito il Petrarca, chissa' poi perche', in una notte insonne del 1336, il monte dei venti non avrebbe neanche quell'alone di poesia che ne fa uno dei leggendari appuntamenti del Tour. Lo era anche per il ventinovenne Tommy Simpson che, poche ore prima a Marsiglia, aveva avuto una bella notizia: l'imminente ingaggio di Giovanni Borghi, il probabile trasferimento alla Ignis e in Italia. I 1900 e rotti metri del Ventoux erano soltanto un ostacolo da superare prima di arrivare a un telefono di Carpentras e telefonare la novita' alla moglie Helen: "Che ne pensi? Prendiamo casa sul lago Maggiore o sul lago di Garda? Magari per i primi tempi vivremo in roulotte" le avrebbe proposto. Prima c'era da scavalcare quella pietraia, che sara' stata anche celebrata dal Petrarca, ma sulla quale Tommy Simpson non aveva alcuna intenzione di lasciare la pelle. E qui inizia il mistero. Perche' nelle sue tasche c'erano le pillole e un po' di anfetamina poteva aiutare ad anestetizzare il dolore della fatica. Ma nei taccuini dei cronisti sportivi c'erano le sue ultime dichiarazioni: "Quando viene il caldo, gli stimolanti li ignoro completamente. Ti fanno perdere l'appetito e non riesci piu' a dormire". Non pensava a vincere, quel giorno, Tommy Simpson, ottavo in classifica generale, a oltre 8 minuti da Pingeon. Pensava ad arrivare. L'ultima foto mostra una faccia da ragazzino denutrito, il berretto girato all'indietro, le sopracciglia aggrottate, la bocca semiaperta, i capelli fradici appiccicati alla fronte e sotto due occhi stralunati e increduli che guardano la sconfitta scendergli incontro da una strada sterrata troppo ripida. La bicicletta non avanza piu', il manubrio gira a destra e a sinistra, Tommy stramazza e gli uomini del seguito gli corrono accanto. Per aiutarlo. Non a sopravvivere, ma a risalire in sella. Altri metri, altri zig zag, c'e' chi lo spinge, ma e' gia' troppo tardi. Tommy Simpson sta morendo e non arrivera' mai sulla vetta del Ventoux. La montagna viene squalificata per tre anni, ma nel '70 conferma la sua pessima reputazione a spese di Eddy Merckx che vince la tappa ma finisce per dieci minuti, svenuto, sotto la maschera d'ossigeno. E' il Ventoux, la vera, irrinunciabile droga del Tour, commenterebbe forse Simpson, che oggi avrebbe 60 anni. Elisabetta Rosaspina

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chiedo scusa 1967

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l'importante è che t'avevo capito io... :wub:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:lol::lol::lol:

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