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SPADA

TOPIC UFFICIALE ITALIA AL MONDIALE

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È finito il mondiale dell’Italia. Finalmente molti disoccupati scopriranno di esserlo.

 

L’Italia esce al primo turno, come la Francia. Almeno loro avevano l’allenatore simpatico.

 

Bossi aveva detto: “L’Italia comprerà la partita”. Se il calcio te lo racconta Berlusconi, è scontato che uno ragioni così.

 

L’Italia ha giocato talmente male che a Mediaworld avevano deciso di regalare una tv ogni volta che Gilardino tocca palla.

 

Gli azzurri devolveranno parte degli insulti alle celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia.

 

Lo sfogo di Lippi: “Il commissario tecnico della nazionale non ha abbastanza poteri”.

 

L’allenatore risponde ai giornalisti: “Nessun fenomeno a casa”. Nemmeno oggi.

 

Comunque raggiunto l’obiettivo principale: evitare l’Olanda agli ottavi.

 

Il Tg1: “L’Italia è stata assolta dal mondiale”.

 

Ora qualcosa di terribile attende gli azzurri al loro ritorno: La programmazione estiva di Raiuno.

 

Tutti d’accordo nel definire l’Italia “vergognosa”. E anche ai mondiali non è che sia andata meglio.

 

Intanto le reti televisive studiano un sistema per limitare il fastidioso e ininterrotto brusio prodotto per l’intera durata delle partite da strumenti infernali: le donne.

 

(Le vuvuzela sono così fastidiose che Mandela ha chiesto di tornare in carcere)

 

Sette gol dal Portogallo: i nordcoreani saranno eliminati.

 

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Spinoza sempre di un altro passo.... :lol:

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grazie, mi hai dato un po' di materiale per la trasmissione di oggi...

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non so che trasmissione fai ma questo sito, se non lo conosci, magari può tornarti utile... :lol:

http://www.spinoza.it/

che trasmissione fai?

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Berlusconi incazzato con i suoi: Porca troia, ora che l'Italia è fuori, la gente si inizierà a chiedere chi sia Brancher

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:lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

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se sbrigasse a leva' lu video questo xche penso che ce potrebbe esse piu che na querela ...

 

cmq diciamo che ha inaugurato una nuova rubrica

 

IL PUNTO DE QUISTU.

 

:lol::lol::lol:

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più che altro è facile che Lippi se picca e non lo convoca per l'europei. Ah no, ce sta Prandelli mo...

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:lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

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se sbrigasse a leva' lu video questo xche penso che ce potrebbe esse piu che na querela ...

 

cmq diciamo che ha inaugurato una nuova rubrica

 

IL PUNTO DE QUISTU.

 

:lol::lol::lol:

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più che altro è facile che Lippi se picca e non lo convoca per l'europei. Ah no, ce sta Prandelli mo...

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si ma lui deve puntare sui giovani!

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Vojo di' solo una cosa senza scendere oramai in polemiche e coniderazioni varie:

 

LIPPI MIO, DOPO UN MONDIALE VINTO CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI CHE CAZZO CE VOLEVI ARDIMOSTRA'? BELLA FIGURA DA COJONE! :ph34r:

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Ecco, una bella paraculata va di diritto anche ad Abete:

 

vedi che l'allenatore che hai scelto si dimostra un ateriosclerotico bilioso che convoca o non convoca i giocatori per simpatia/antipatia e non per merito???? LO CACCI!

 

A CALCI NEL CULO SE SERVE!

 

E invece no. Zitto e muto ad assecondare ogni cagata e anzi, a parargli il culo dopo ogni risultato deludente.

 

A CASA PURE TE STRACCIA DI INETTO!

 

Questo è il genio che cacciò via Donadoni sconfitto ai quarti di finale degli Europei e SOLO AI RIGORI dalla Spagna che poi gli europei li vinse (battendo tutti tranne che noi) perchè "deludente".

 

Fai una cosa: visto che sei "deludente" pure te (per non dire peggio) cacciate via da solo!

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preciso :)

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Però i meriti agli azzurri vanno riconosciuti.

Sono riusciti a dimostrare che Bossi dice le cazzate.

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Berlusconi incazzato con i suoi: Porca troia, ora che l'Italia è fuori, la gente si inizierà a chiedere chi sia Brancher

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:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:

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VAI CON L'INDIFFERENZA PER QUESTA GENTE... <_<

 

Ad accogliere i giocatori a Fiumicino un gruppetto di 30 tifosi che hanno rivolto a tutti il grido: «Vergognatevi miliardari». I più bersagliati Cannavaro e Gilardino. Tanta l'amarezza fra i giocatori, a cominciare da Quagliarella: «Avrei preferito passare il turno e giocare male». Montolivo: «E' stato un vero incubo». Bonucci amareggiato: «Speravo di giocare ma il ct ha fatto altre scelte»

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L'Italia è tornata dal Sudafrica

Un gruppo di tifosi grida: "Vergogna"

 

Rientro mesto per la nazionale italiana dopo l'eliminazione dal Mondiale. Il charter che riporta gli azzurri a casa è partito dall'aeroporto Tambo di Johannesburg alle 22 ed è arrivato questa mattina a Roma. Poi è poi ripartito per Milano. Un piccolo gruppo di tifosi ha atteso gli azzurri gridando "vergogna". I più colpiti dalle urla sono stati Cannavaro e Gilardino. Gli azzurri sono sfilati in silenzio protetti da un cordone di agenti di polizia.

 

Appena arrivato allo scalo lombardo nessuno dei giocatori della nazionale ha voluto rilasciare dichiarazioni guadagnando, invece, subito l'uscita.

 

MONTOLIVO: "ERAVAMO COME IPNOTIZZATI"

''Non ho ancora rivisto in tv le immagini della partita persa a Johannesburg contro la Slovacchia, ma nella mia testa l'ho rivissuta tante volte come una specie di incubo. Eravamo come ipnotizzati, di fronte ai nostri avversari, bloccati, una cosa davvero incredibile'', ha aggiunto Montolivo che, come il compagno di squadra Gilardino, è stato avvicinato da parecchi tifosi per le foto e gli autografi di rito.

 

GILARDINO RINGRAZIA LIPPI

''Sono grato e riconoscente a Lippi per quello che ha fatto per me''. Sono state queste le prime parole pronunciate da Alberto Gilardino. ''Peccato essere usciti prematuramente, questa è stata la cosa più dolorosa'', ha aggiunto. Gilardino, nonostante le prove opache offerte in azzurro ai Mondiali, non è stato né contestato e neppure acclamato dalla gente. Ma è stato avvicinato da diversi tifosi che volevano farsi immortalare assieme a lui. ''Il mio futuro in Nazionale? Prandelli mi conosce benissimo - ha concluso l'attaccante della Fiorentina - con lui ho trascorso stagioni entusiasmanti''.

 

PEPE ESPLODE: "CHI E' DEL GIONALE?"

''Chi scrive per il Giornale tra di voi? Non c'e' nessuno? Allora visto che ha messo 11 bare azzurre in prima pagina fategli sapere che è un becchino?''. L'aereo che riportava gli azzurri in Italia dopo la disfatta al mondiale era appena partito, quando Simone Pepe, brandendo una copia di ieri del quotidiano milanese (con una vignetta di Forattini molto dura in prima pagina) si è avvicinato in coda, dove si trovavano gli inviati al seguito: voce alta, visibilmente alterato, il giocatore ha gettato ai cronisti il quotidiano. ''Le bare - ha poi spiegato il neo juventino - sono davvero troppo, una cosa vergognosa. Se noi siamo morti, chi ha deciso di pubblicare una cosa del genere è un becchino. E se tanto mi da' tanto, mi verrebbe da dire che spero gliela facciano presto a lui, una bara: ovviamente non azzurra ma di colore marrone''.

 

PAZZINI: "ORA VOLTO PAGINA"

''Ora voglio andare subito in vacanza e mettermi dietro le spalle questa brutta avventura e smaltire la delusione''.

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Buffon: "Per come è messa l'Italia

festa se andiamo all'Europeo

 

ROMA - E poi, sull'aereo del ritorno, all'improvviso, è stato tutto più chiaro. E si è capito che il naufragio italiano ai mondiali è stato anche il prodotto di un gigantesco conflitto generazionale che covava latente nello spogliatoio e forse in tutto il movimento. Vecchi contro giovani, e viceversa. Con i giovani che si sgretolano davanti alle personalità degli altri i quali, adesso, di fronte al panorama di macerie fumanti, non sanno fare altro che puntare l'indice.

 

A spiegarlo è Gianluigi Buffon, l'uomo indicato da Fabio Cannavaro come il nuovo capitano azzurro. "Per come siamo messi in questo momento, se ci qualifichiamo per la fase finale dei prossimi europei o dei prossimi mondiali dobbiamo fare una festa". Seduto nella sua poltrona di business class con la faccia di uno che ha trascorso la notte a parlare con i fantasmi, il portiere spara a zero sull'intero sistema. Più o meno come aveva fatto Cannavaro in conferenza stampa la mattina dopo la partita disgraziata contro la Slovacchia. Solo che l'occasione è meno formale e quindi il tono è più diretto (per Euro 2012 le avversarie sono Serbia, Slovenia, Irlanda del Nord). "Lo so, posso sembrare pessimista dicendo questa cosa, ma motivi di ottimismo, sinceramente non ce ne sono. E non ne avremo se non quando cominceremo a intravedere segnali di crescita da parte dei giovani".

 

In una mattina infelice come questa, parla anche di altro, Buffon. Parla della sua salute, "ora faccio due settimane di vacanza poi ci sarà il consulto medico per l'operazione. Avevo parlato anche con Nesta che mi ha consigliato di fare così. Basta vivere nell'incertezza. A gennaio sarò nuovo, se recupero prima meglio. La verità è che dovevo operarmi prima, ma mi dicevano che avevano bisogno di me. Ora ho bisogno io. Tanto con Storari e Manninger siamo tranquilli". Parla dei suoi rimpianti, "magari sarei stato pronto per la semifinale, chissà. Avevo ripreso a correre e non avevo più male, ma non avevo forza nel polpaccio e nel piede sinistro". E parla anche della "sua" sconfitta, "la giornata di ieri è stata bruttissima, non finiva più. L'eliminazione è stata un fulmine a ciel sereno, la mattina della partita, quando sono andato all'allenamento, stavo già pensando all'Olanda". Ma parla soprattutto del calcio italiano e di quei segnali da parte dei giovani, che non ci sono. Quei tre o quattro finti campioncini che in, tuta azzurra, a pochi minuti dall'inizio della partita della vita contro la Slovacchia, giocano con il telefonino facendo foto al variopinto tifo sudafricano, secondo i senatori, sono il simbolo di una sostanziale immaturità, un'impreparazione psicologica alle responsabilità.

 

Ovviamente, lo scontro generazionale ha anche l'altro lato, quello che ha a che vedere con l'incapacità dei vecchi di chiudere il proprio percorso. E, di questo, Buffon non parla. Fino ad ora, gli unici che sono stati chiari circa la propria volontà di smettere sono stati Gattuso e Cannavaro. Gli altri aspettano, temporeggiano. Chissà, magari ci scappa un'altra chiamata, un'altra occasione. Come conferma Iaquinta, uno dei peggiori tra quelli scesi in campo contro la Slovacchia. Seduto a pochi metri da Buffon, sospira: "Nel 2014, guarderò il Mondiale in televisione con mia moglie e i miei figli. E sarà triste. Il mio obbiettivo comunque sono gli Europei del 2012". La crescita dei giovani, insomma, non è l'unica emergenza del calcio italiano. (27 giugno 2010)

 

che disastro....

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Buffon: "Per come è messa l'Italia

festa se andiamo all'Europeo

 

ROMA - E poi, sull'aereo del ritorno, all'improvviso, è stato tutto più chiaro. E si è capito che il naufragio italiano ai mondiali è stato anche il prodotto di un gigantesco conflitto generazionale che covava latente nello spogliatoio e forse in tutto il movimento. Vecchi contro giovani, e viceversa. Con i giovani che si sgretolano davanti alle personalità degli altri i quali, adesso, di fronte al panorama di macerie fumanti, non sanno fare altro che puntare l'indice.

 

A spiegarlo è Gianluigi Buffon, l'uomo indicato da Fabio Cannavaro come il nuovo capitano azzurro. "Per come siamo messi in questo momento, se ci qualifichiamo per la fase finale dei prossimi europei o dei prossimi mondiali dobbiamo fare una festa". Seduto nella sua poltrona di business class con la faccia di uno che ha trascorso la notte a parlare con i fantasmi, il portiere spara a zero sull'intero sistema. Più o meno come aveva fatto Cannavaro in conferenza stampa la mattina dopo la partita disgraziata contro la Slovacchia. Solo che l'occasione è meno formale e quindi il tono è più diretto (per Euro 2012 le avversarie sono Serbia, Slovenia, Irlanda del Nord). "Lo so, posso sembrare pessimista dicendo questa cosa, ma motivi di ottimismo, sinceramente non ce ne sono. E non ne avremo se non quando cominceremo a intravedere segnali di crescita da parte dei giovani".

 

In una mattina infelice come questa, parla anche di altro, Buffon. Parla della sua salute, "ora faccio due settimane di vacanza poi ci sarà il consulto medico per l'operazione. Avevo parlato anche con Nesta che mi ha consigliato di fare così. Basta vivere nell'incertezza. A gennaio sarò nuovo, se recupero prima meglio. La verità è che dovevo operarmi prima, ma mi dicevano che avevano bisogno di me. Ora ho bisogno io. Tanto con Storari e Manninger siamo tranquilli". Parla dei suoi rimpianti, "magari sarei stato pronto per la semifinale, chissà. Avevo ripreso a correre e non avevo più male, ma non avevo forza nel polpaccio e nel piede sinistro". E parla anche della "sua" sconfitta, "la giornata di ieri è stata bruttissima, non finiva più. L'eliminazione è stata un fulmine a ciel sereno, la mattina della partita, quando sono andato all'allenamento, stavo già pensando all'Olanda". Ma parla soprattutto del calcio italiano e di quei segnali da parte dei giovani, che non ci sono. Quei tre o quattro finti campioncini che in, tuta azzurra, a pochi minuti dall'inizio della partita della vita contro la Slovacchia, giocano con il telefonino facendo foto al variopinto tifo sudafricano, secondo i senatori, sono il simbolo di una sostanziale immaturità, un'impreparazione psicologica alle responsabilità.

 

Ovviamente, lo scontro generazionale ha anche l'altro lato, quello che ha a che vedere con l'incapacità dei vecchi di chiudere il proprio percorso. E, di questo, Buffon non parla. Fino ad ora, gli unici che sono stati chiari circa la propria volontà di smettere sono stati Gattuso e Cannavaro. Gli altri aspettano, temporeggiano. Chissà, magari ci scappa un'altra chiamata, un'altra occasione. Come conferma Iaquinta, uno dei peggiori tra quelli scesi in campo contro la Slovacchia. Seduto a pochi metri da Buffon, sospira: "Nel 2014, guarderò il Mondiale in televisione con mia moglie e i miei figli. E sarà triste. Il mio obbiettivo comunque sono gli Europei del 2012". La crescita dei giovani, insomma, non è l'unica emergenza del calcio italiano. (27 giugno 2010)

 

che disastro....

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dopo questa me venissero a di "eh cassano e balotelli sarebbero andati a fa i cazzoni in sud africa senza usà la capoccia"

ha portato sta gente perchè faceva gruppo o era na gita della parrocchia co don lurio?

bah

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Buffon: "Per come è messa l'Italia

festa se andiamo all'Europeo

 

ROMA - E poi, sull'aereo del ritorno, all'improvviso, è stato tutto più chiaro. E si è capito che il naufragio italiano ai mondiali è stato anche il prodotto di un gigantesco conflitto generazionale che covava latente nello spogliatoio e forse in tutto il movimento. Vecchi contro giovani, e viceversa. Con i giovani che si sgretolano davanti alle personalità degli altri i quali, adesso, di fronte al panorama di macerie fumanti, non sanno fare altro che puntare l'indice.

 

A spiegarlo è Gianluigi Buffon, l'uomo indicato da Fabio Cannavaro come il nuovo capitano azzurro. "Per come siamo messi in questo momento, se ci qualifichiamo per la fase finale dei prossimi europei o dei prossimi mondiali dobbiamo fare una festa". Seduto nella sua poltrona di business class con la faccia di uno che ha trascorso la notte a parlare con i fantasmi, il portiere spara a zero sull'intero sistema. Più o meno come aveva fatto Cannavaro in conferenza stampa la mattina dopo la partita disgraziata contro la Slovacchia. Solo che l'occasione è meno formale e quindi il tono è più diretto (per Euro 2012 le avversarie sono Serbia, Slovenia, Irlanda del Nord). "Lo so, posso sembrare pessimista dicendo questa cosa, ma motivi di ottimismo, sinceramente non ce ne sono. E non ne avremo se non quando cominceremo a intravedere segnali di crescita da parte dei giovani".

 

In una mattina infelice come questa, parla anche di altro, Buffon. Parla della sua salute, "ora faccio due settimane di vacanza poi ci sarà il consulto medico per l'operazione. Avevo parlato anche con Nesta che mi ha consigliato di fare così. Basta vivere nell'incertezza. A gennaio sarò nuovo, se recupero prima meglio. La verità è che dovevo operarmi prima, ma mi dicevano che avevano bisogno di me. Ora ho bisogno io. Tanto con Storari e Manninger siamo tranquilli". Parla dei suoi rimpianti, "magari sarei stato pronto per la semifinale, chissà. Avevo ripreso a correre e non avevo più male, ma non avevo forza nel polpaccio e nel piede sinistro". E parla anche della "sua" sconfitta, "la giornata di ieri è stata bruttissima, non finiva più. L'eliminazione è stata un fulmine a ciel sereno, la mattina della partita, quando sono andato all'allenamento, stavo già pensando all'Olanda". Ma parla soprattutto del calcio italiano e di quei segnali da parte dei giovani, che non ci sono. Quei tre o quattro finti campioncini che in, tuta azzurra, a pochi minuti dall'inizio della partita della vita contro la Slovacchia, giocano con il telefonino facendo foto al variopinto tifo sudafricano, secondo i senatori, sono il simbolo di una sostanziale immaturità, un'impreparazione psicologica alle responsabilità.

 

Ovviamente, lo scontro generazionale ha anche l'altro lato, quello che ha a che vedere con l'incapacità dei vecchi di chiudere il proprio percorso. E, di questo, Buffon non parla. Fino ad ora, gli unici che sono stati chiari circa la propria volontà di smettere sono stati Gattuso e Cannavaro. Gli altri aspettano, temporeggiano. Chissà, magari ci scappa un'altra chiamata, un'altra occasione. Come conferma Iaquinta, uno dei peggiori tra quelli scesi in campo contro la Slovacchia. Seduto a pochi metri da Buffon, sospira: "Nel 2014, guarderò il Mondiale in televisione con mia moglie e i miei figli. E sarà triste. Il mio obbiettivo comunque sono gli Europei del 2012". La crescita dei giovani, insomma, non è l'unica emergenza del calcio italiano. (27 giugno 2010)

 

che disastro....

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Devono andare a lavorare in miniera e poi fare gli allenamenti e giocare SENZA STIPENDIO. Il loro lavoro principale deve essere il minatore!!!

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ma ora..rileggendo un topic sulla ternana ho preso spunto.

 

Un "nostro-carissimo-amico" non era giù in sudafrica per lavoro?

chissà come è annata...la squadra cucì...s'è vista...

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