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Kabubi

Il buonismo dilagante

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Maledetto Walt Disney

 

Nella fiaba originale Cappuccetto rosso e la nonna sono mangiate dal lupo e il tagliaboschi (o il cacciatore) non riesce a salvarle.

 

Nel cartone animato della Sirenetta, Ariel si trasforma in una persona umana e sposa Eric, mentre nella fiaba originale il Principe si sposa con una bella principessa e la Sirenetta muore.

 

Nella versione moderna la Regina chiede il cuore di Biancaneve, in quella originale i suoi polmoni e il suo fegato per mangiarseli a cena.

 

Nella versione originale della "Bella e la bestia" la Bella è violentata dal re, dà alla luce due bambini e cade in coma per non risvegliarsi più.

 

Invece di riuscire a sfuggire ai tre orsi, Riccioli d'Oro è catturata e divorata.

 

In Hansel e Grethel invece di una strega la versione originale rappresenta un diavolo che vuole mangiare i due bambini, dopo averli fatti morire dissanguati.

 

Le due sorellastre di Cenerentola sono punite dal Principe che ordina ad alcuni piccioni di cavare loro gli occhi con il becco.

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Pinocchio non diventa mai un bambino vero, anzi, una notte si addormenta vicino al camino e Geppetto, svegliatosi per andare a cambiare l'acqua alle olive, ravviva il fuoco buttandoci dentro per errore l'amato figlio.

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Pinocchio non diventa mai un bambino vero, anzi, una notte si addormenta vicino al camino e Geppetto, svegliatosi per andare a cambiare l'acqua alle olive, ravviva il fuoco buttandoci dentro per errore l'amato figlio.

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Questa mi giunge nuova. Sapevo del finale con l'impiccagione di Pinocchio alla grande quercia (mi sembrava di averla riportata nel primo post ma invece me l'eroe dimenticata), poi rettificata nelle successive stesure, ma questa variante non l'avevo mai sentita, mi puoi indicare l'anno e la versione?

Modificato da Kabubi

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barbie raperonzolo, nella versione originale era una prostituta d'alto bordo!!

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il principe la fa ministro?

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:lol::lol::(

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ma dai? beh ma i testi originali messi cosi chiamale un po fiabe :D

1860886[/snapback]

 

Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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Maledetto Walt Disney

 

Nella fiaba originale Cappuccetto rosso e la nonna sono mangiate dal lupo e il tagliaboschi (o il cacciatore) non riesce a salvarle.

 

 

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a parte che walt disney non ha mai "fatto" cappuccetto rosso

l'omettere particolari a volte cruenti non è sinromo di buonismo dilagante (sic!), ma di un altro tipo di sensibilità, ad esempio non importa se la strega muore mangiata o sodomizzata, l'importante ai fini della storia è che muoia, che paghi quindi la sua cattiveria.

 

per cappuccetto rosso la cosa è un po' diversa, la versione che conosciamo noi è un'italianata bella e buona, una amica tedesca mia coetanea mi ha raccontato la versione vera dove alla fine il cacciatore uccide si il lupo, ma non riesce a salvare cappuccetto rosso.

quindi

versione tedesca: cappuccetto fa come cazzo gli pare e ne paga le conseguenze, il lupo viene ucciso dal cacciatore, ma quello che è stato è stato. morale: se sbagli ne paghi le conseguenze

versione italiana: cappuccetto fa come cazzo gli pare e non ne paga le conseguenze in quanto viene estratta viva dalla pancia del lupo. morale: in italia se sbagli non è poi cosi grave, c'è sempre qualcuno (il cacciatore) che può aggiustare le cose e poi si puo altresì essere mangiati da un lupo senza morire...

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ma dai? beh ma i testi originali messi cosi chiamale un po fiabe :D

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Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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bravo daniè, so d'accordo cn te

 

infatti ai bambini la sera x farli addormentare toccherebbe raccontaje "le avventure del pacciani" o in alternativa "i menù del mostro di milwakee (o come cazzo se scrive..)"

 

mavaffanculova!

:D

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ma dai? beh ma i testi originali messi cosi chiamale un po fiabe :D

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Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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bravo daniè, so d'accordo cn te

 

infatti ai bambini la sera x farli addormentare toccherebbe raccontaje "le avventure del pacciani" o in alternativa "i menù del mostro di milwakee (o come cazzo se scrive..)"

 

mavaffanculova!

:D

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E fu così che le kabubine chiamarono il telefono azzurro perchè il loro papà gli raccontava delle fiabe con dei finali mostruosi diversi da quelli originali :D

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Maledetto Walt Disney

 

Nella fiaba originale Cappuccetto rosso e la nonna sono mangiate dal lupo e il tagliaboschi (o il cacciatore) non riesce a salvarle.

 

 

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a parte che walt disney non ha mai "fatto" cappuccetto rosso

Si era una battuta iniziale

 

l'omettere particolari a volte cruenti non è sinromo di buonismo dilagante (sic!), ma di un altro tipo di sensibilità, ad esempio non importa se la strega muore mangiata o sodomizzata, l'importante ai fini della storia è che muoia, che paghi quindi la sua cattiveria.

 

per cappuccetto rosso la cosa è un po' diversa, la versione che conosciamo noi è un'italianata bella e buona, una amica tedesca mia coetanea mi ha raccontato la versione vera dove alla fine il cacciatore uccide si il lupo, ma non riesce a salvare cappuccetto rosso.

quindi

versione tedesca: cappuccetto fa come cazzo gli pare e ne paga le conseguenze, il lupo viene ucciso dal cacciatore, ma quello che è stato è stato. morale: se sbagli ne paghi le conseguenze

versione italiana: cappuccetto fa come cazzo gli pare e non ne paga le conseguenze in quanto viene estratta viva dalla pancia del lupo. morale: in italia se sbagli non è poi cosi grave, c'è sempre qualcuno (il cacciatore) che può aggiustare le cose e poi si puo altresì essere mangiati da un lupo senza morire...

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Non è proprio cosi'

 

Cappuccetto rosso è una fiaba tradizionale francese, la versione originale è stata per la prima volta trascritta da un francese, nonna e cappuccetto schiattano (e cappuccetto non era una bambina ma una signoritta). Successivamente Collodi (quello di pinocchio) la riporta identica. I fratelli Grim la addolciscono con taglialegna e cacciatori, in 2 versioni (una con un lupo solo, una con 2 lupi)

Modificato da Kabubi

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ma dai? beh ma i testi originali messi cosi chiamale un po fiabe :D

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Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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bravo daniè, so d'accordo cn te

 

infatti ai bambini la sera x farli addormentare toccherebbe raccontaje "le avventure del pacciani" o in alternativa "i menù del mostro di milwakee (o come cazzo se scrive..)"

 

mavaffanculova!

:D

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Ci sono fiabe antichissime che sono state dimenticate perchè qualche genio della lampada ha deciso che solo le storie a lieto fine e alla "winny the pooh" vanno bene.

Le fiabe di Esopo sono splendidi esempi di racconti emarginati perchè non sono più politically correct.

 

Un altro esempio è la fiaba di Fedro "il lupo e l'agnello":

Un lupo e un agnello, erano giunti al medesimo ruscello spinti dalla sete; il lupo era superiore (in un luogo più alto) l'agnello di gran lunga in basso. Allora il brigante sollecitato dalla sua insaziabile fame suscitò un pretesto per litigare. «Perché», disse, « mi hai reso torbida l'acqua che bevevo?». L'agnello, timoroso, di rimando : «In che modo posso di grazia fare ciò che ti lamenti, lupo? L'acqua scorre da te alle mie labbra». Quello spinto dalla forza della verità: «Hai sparlato di me, sei mesi fa». L'agnello rispose: «In verità non ero nato». «Tuo padre in verità, quello aveva sparlato di me». E così afferra l'agnello e lo sbrana per un'ingiusta morte. Questa favola è stata scritta per quegli uomini, che opprimono gli innocenti con finti pretesti.

 

Ovviamente non si può più raccontare: non c'è il lieto fine. Siamo tutti buoni oggi. Infatti e per fortuna i prepotenti non esistono. Mica come ai tempi di Fedro.

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le favole sono caratterizzate dalla presenza di animali e si discostano lievemente dalle fiabe che sono di tradizione popolare (tramandate oralmente) e con personaggi più fantasiosi come fate, orchi e maghi. Entrambe sono caratterizzate dalla presenza di una morale che si propone sia l'insegnamento che l'intrattenimento. Sembra infatti che le fiabe fossero raccontate dalle donne non solo ai bambini ma anche durante la giornata mentre lavoravano tra loro. (facili da ricordare e interessanti da ascoltare)

Inoltre a differenza della favola la fiaba termina sempre a lieto fine (il povero diventa ricco e la strega cattiva muore)

 

I retroscena delle favole e di alcune fiabe sono molto psicologici: basti pensare a cappuccetto rosso. La nonna in realtà è un lupo= il cattivo può essere nella tua casa travestito da buono.

 

Credo che rendere il finale più "buono" operi un po' come un "deus ex machina" che pulisce la coscienza e sistema tutto. Comodo no? Tipico della nostra società in fondo. Si infiocchetta la vita pensando che a noi non accadrà.

La favola usata ipocritamente senza scopo è una bella presa per il culo paragonabile più o meno al valore che può avere un pettegolezzo.

tanto vale non raccontarla.

Modificato da Borgobella

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le favole sono caratterizzate dalla presenza di animali e si discostano lievemente dalle fiabe che sono di tradizione popolare (tramandate oralmente) e con personaggi più fantasiosi come fate, orchi e maghi. Entrambe sono caratterizzate dalla presenza di una morale che si propone sia l'insegnamento che l'intrattenimento. Sembra infatti che le fiabe fossero raccontate dalle donne non solo ai bambini ma anche durante la giornata mentre lavoravano tra loro. (facili da ricordare e interessanti da ascoltare)

Inoltre a differenza della favola la fiaba termina sempre a lieto fine (il povero diventa ricco e la strega cattiva muore)

 

I retroscena delle favole e di alcune fiabe sono molto psicologici: basti pensare a cappuccetto rosso. La nonna in realtà è un lupo= il cattivo può essere nella tua casa travestito da buono.

 

Credo che rendere il finale più "buono" operi un po' come un "deus ex machina" che pulisce la coscienza e sistema tutto. Comodo no? Tipico della nostra società in fondo. Si infiocchetta la vita pensando che a noi non accadrà.

La favola usata ipocritamente senza scopo è una bella presa per il culo paragonabile più o meno al valore che può avere un pettegolezzo.

tanto vale non raccontarla.

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Ho capito finalmente chi sei: PAOLO CREPET!! :lol:

Modificato da oscarwilde64

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Son più carina di Crepet!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-)

Cmq ho appena letto "storie di matricidi" che ha scritto qualche anno fa. niente male ve lo consiglio!

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Di sicuro lo sarai! Benvenuta fra di noi!

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Maledetto Walt Disney

 

Nella fiaba originale Cappuccetto rosso e la nonna sono mangiate dal lupo e il tagliaboschi (o il cacciatore) non riesce a salvarle.

 

 

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a parte che walt disney non ha mai "fatto" cappuccetto rosso

l'omettere particolari a volte cruenti non è sinromo di buonismo dilagante (sic!), ma di un altro tipo di sensibilità, ad esempio non importa se la strega muore mangiata o sodomizzata, l'importante ai fini della storia è che muoia, che paghi quindi la sua cattiveria.

 

per cappuccetto rosso la cosa è un po' diversa, la versione che conosciamo noi è un'italianata bella e buona, una amica tedesca mia coetanea mi ha raccontato la versione vera dove alla fine il cacciatore uccide si il lupo, ma non riesce a salvare cappuccetto rosso.

quindi

versione tedesca: cappuccetto fa come cazzo gli pare e ne paga le conseguenze, il lupo viene ucciso dal cacciatore, ma quello che è stato è stato. morale: se sbagli ne paghi le conseguenze

versione italiana: cappuccetto fa come cazzo gli pare e non ne paga le conseguenze in quanto viene estratta viva dalla pancia del lupo. morale: in italia se sbagli non è poi cosi grave, c'è sempre qualcuno (il cacciatore) che può aggiustare le cose e poi si puo altresì essere mangiati da un lupo senza morire...

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in italia il cacciatore è interpretato da Alfano...

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ma dai? beh ma i testi originali messi cosi chiamale un po fiabe :D

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Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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:lol:

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Perché da secoli si raccontano le fiabe ai bambini? Perché esse sottendono un valore educativo utilizzando situazioni fantastiche e terminologia semplice. Spesso animali antropomorfi o personaggi caricaturali nascondono, riferimenti alla società e alla vita reale.

La possibilità evocativa che il racconto fantastico possiede, sottointende l’importanza al fine dell’evoluzione della personalità.

 

In tutte le fiabe vi sono eroi, malvagi, amori, sconfitte, timori, riscatti, che legano le situazioni dei bambini di tutto il mondo ed il loro immaginario.

Le fiabe servono al bambino per inquadrarlo in un ruolo all'interno della società, attraverso le fiabe il bambino trova un significato alle proprie azioni, assume atteggiamenti ottimistici o pessimistici nei confronti dell'esperienza del protagonista delle fiabe, impara lo stupore e la meraviglia, inizia a comprendere il linguaggio creativo e fantastico, discernendo la realtà dalla fantasia, il bene dal male e riuscendo a capire il valore dei simboli e della morale. La fiaba per il bambino è la prima esperienza verso l'ascolto di una narrazione inserite in una cultura diversa.

 

Togliere l'elemento cruento alla fiaba vuol dire venire meno ad alcuni dei cardini del momento educativo. Personalmente ho sentito una mamma che raccontando Cappuccetto Rosso parla di un Lupo che all'arrivo a casa della nonna invece di mangiarla, gli mangia tutti i biscotti.

Siamo sicuri che non dire ai bambini (anche piccoli) che esiste il male, li protegga e li faccia crescere meglio?

 

E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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non te preoccupà, tempo qualche anno e se a carnevale incontreranno una ragazzina vestita da cappuccetto rosso la stupreranno prima e le metteranno le scarpette di cenerentola poi... di cemento.

 

 

 

 

 

mafia2ps3.jpg

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una volta anche gli attori e i cantanti tipo Bruno Lauzi ,Pippo Franco e Lino Toffolo facevano le canzoni per bambini .

mo' col cavolo , anche perchè penso che quelli de adesso non siano manco in grado.

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E anche se non si toglie l'elemento cruento, siamo anche sicuri che rendere tutte le fiabe a lieto fine, non possa generare la falsa idea che qualsiasi cosa succeda di brutto poi alla fine tutto si risolverà per il meglio?

 

Io sono assolutamente contro il buonismo dilagante e questo addolcimento che apparentemente serve per proteggere, in pratica (secondo me) danneggia.

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Leggo solo ora questo post che mi ha colpito perché sono completamente d'accordo.

 

Il male c'è, esiste, fa parte della vita e prima o poi in una forma o nell'altra dovremo affrontarlo.

 

Il male, anche cruento, nelle fiabe è una forma di male depotenziato che serve a "vaccinare" i bambini rendendoli più forti quando in futuro dovranno affrontarlo veramente.

 

Far credere ai bambini che il mondo sia una casa ovattata piena di eterne certezze, significa esporli a traumi quando in futuro, in età adulta tali certezze verranno meno.

 

Lo stesso ruolo è svolto dagli animaletti domestici (criceti, pescetti, ma anche gatti e cani) che servono a "vaccinare" i bambini verso il concetto di morte.

 

Veder morire il proprio criceto o gattino da bambino servirà a subire minor trauma quando si dovrà subire più in là nel tempo una perdita ben più importante.

 

.Ciaps

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