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callea

Steve Jobs è morto

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Molti di noi si erano da tempo voluti autoconvincere che questa notizia non sarebbe mai arrivata, che Steve sarebbe stato eterno, che la natura avrebbe fatto uno sconto inchinandosi di fronte al suo genio.

 

Purtroppo non è stato così, purtroppo è arrivata nel pieno della notte.

 

Una notizia tanto triste e tanto dolorosa.

 

20111006-b7ewnp15i1h68sd1p1g8d3us6x.jpg

1971043[/snapback]

CON TUTTI I PROBBBLEMI CHE CI SONO IN ITALIA ci dobbiamo preoccupare anche di questo?

 

ciaps

 

ps: steve rip

Modificato da lupoeta

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Molti di noi si erano da tempo voluti autoconvincere che questa notizia non sarebbe mai arrivata, che Steve sarebbe stato eterno, che la natura avrebbe fatto uno sconto inchinandosi di fronte al suo genio.

 

Purtroppo non è stato così, purtroppo è arrivata nel pieno della notte.

 

Una notizia tanto triste e tanto dolorosa.

 

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La notizia è arrivata nel cuore della notte, ma secondo me lui è morto da qualche giorno o settimana... solo che hanno dato la notizia proprio il giorno dopo il lancio di iPhone 4s, iOS 5 e iCloud...

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Molti di noi si erano da tempo voluti autoconvincere che questa notizia non sarebbe mai arrivata, che Steve sarebbe stato eterno, che la natura avrebbe fatto uno sconto inchinandosi di fronte al suo genio.

 

Purtroppo non è stato così, purtroppo è arrivata nel pieno della notte.

 

Una notizia tanto triste e tanto dolorosa.

 

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La notizia è arrivata nel cuore della notte, ma secondo me lui è morto da qualche giorno o settimana... solo che hanno dato la notizia proprio il giorno dopo il lancio di iPhone 4s, iOS 5 e iCloud...

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questa è un affermazione cattiva!

Cmq se n'è andato un genio R.I.P. :(

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La notizia è arrivata nel cuore della notte,

1971093[/snapback]

 

Ho capito che wikipedia non è raggiungibile, ma questa affermazione...

 

 

 

 

 

ti do un aiutino

 

 

 

fusiorari2.jpg

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La notizia è arrivata nel cuore della notte,

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Ho capito che wikipedia non è raggiungibile, ma questa affermazione...

 

 

 

 

 

ti do un aiutino

 

 

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Citavo Callea. :D

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...da un editoriale di Libero...

 

La libertà non è Jobs, ma Mozilla

Giovedì, 6 ottobre 2011 - 12:00:18

Di Giuseppe Morello

 

La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

 

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva. Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

 

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

 

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

 

È stato un genio ma anche un gran paraculo, direbbero a Roma. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

 

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

 

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

 

R.I.P.

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La libertà non è Jobs, ma Mozilla

Giovedì, 6 ottobre 2011 - 12:00:18

Di Giuseppe Morello

 

La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

 

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva.  Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

 

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

 

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

 

È stato un genio ma anche un gran paraculo, direbbero a Roma. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

 

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

 

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

 

R.I.P.

1971139[/snapback]

Probabilmente non ha mai usato i prodotti Apple. :rolleyes:

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L'uomo è cresciuto e si è sviluppato evolvendosi grazie a tre mele, quella di Adamo ed Eva, quella di Newton e quella della Apple.

 

Ciao Steve! Grande genio dei nostri tempi!

 

:(

 

adamo_ed_eva.jpgmela.jpgapple.jpg

Modificato da FURIOUS

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Giovedì, 6 ottobre 2011 - 12:00:18

Di Giuseppe Morello

 

La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

 

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva.  Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

 

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

 

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

 

È stato un genio ma anche un gran paraculo, direbbero a Roma. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

 

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

 

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

 

R.I.P.

1971139[/snapback]

Probabilmente non ha mai usato i prodotti Apple. :rolleyes:

1971145[/snapback]

 

certo, ha trascurato un fatto sicuramente importantissimo ( i prodotti apple stanno una spanna sopra agli altri ) ....ma per me alla fine ha ragione.

 

quoto anche le virgole. Capisco il vostro "affetto" verso questa persona, ma bisogna essere onesti.

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1971139[/snapback]

Probabilmente non ha mai usato i prodotti Apple. :rolleyes:

1971145[/snapback]

 

...finchè posso evito...

ma quell'editoriale oltre ad esporre dati di fatto incontrovertibili (come ad esempio gli interessi economici dietro alle geniali idee di Jobs) a me fa pensare anche ad altro come ad esempio al vero significato di libertà: si è liberi di fare ciò che si vuole o ciò che una persona per quanto geniale ha ideato per noi ?...e apple è solo uno dei tanti esempi eh...

mhmhmhmhmhmhmhmhmh

non c'ho voglia de fa un cazzo oggi va bene ?

 

:ph34r:

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Di Giuseppe Morello

 

La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

 

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva.  Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

 

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

 

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

 

È stato un genio ma anche un gran paraculo, direbbero a Roma. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

 

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

 

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

 

R.I.P.

1971139[/snapback]

Probabilmente non ha mai usato i prodotti Apple. :rolleyes:

1971145[/snapback]

 

certo, ha trascurato un fatto sicuramente importantissimo ( i prodotti apple stanno una spanna sopra agli altri ) ....ma per me alla fine ha ragione.

 

quoto anche le virgole. Capisco il vostro "affetto" verso questa persona, ma bisogna essere onesti.

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Voi trascurate un'altra cosa: Steve Jobs era un imprenditore, non un benefattore. La sua è un'azienda quotata, non un'organizzazione no-profit. Non mi sembra che gli altri producano per regalare. Ognuno è libero di scegliere se comprare un prodotto Apple o meno ed ognuno è libero di dire che non valgono i soldi che costano.

D'altronde c'è anche stato qualcuno che ha comprato la Fiat Duna.

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...finchè posso evito...

ma quell'editoriale oltre ad esporre dati di fatto incontrovertibili (come ad esempio gli interessi economici dietro alle geniali idee di Jobs) a me fa pensare anche ad altro come ad esempio al vero significato di libertà: si è liberi di fare ciò che si vuole o ciò che una persona per quanto geniale ha ideato per noi ?...e apple è solo uno dei tanti esempi eh...

mhmhmhmhmhmhmhmhmh

non c'ho voglia de fa un cazzo oggi va bene ?

 

:ph34r:

1971152[/snapback]

Intendevo il giornalista, quando parlavo di persone che non hanno usato prodotti Apple! :rolleyes:

 

Il significato di libertà di Jobs non è da intendersi nel senso di "tecnologia libera" o "open source", ma "libertà di seguire i propri sogni, le proprie idee, libertà di scegliere una filosofia di prodotto tecnologico o un altro".

 

Ripeto, era un uomo d'affari (e i fatti dimostrano che era un GRANDISSIMO uomo d'affari), non un benefattore.

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appunto per questo Alessà, ma leggendo in rete pare che sia morto Gesù cristo!

1971162[/snapback]

Vabbè, sul fanatismo esagerato sai come la penso. :)

 

Non nego comunque che mi sia dispiaciuto più per la sua morte piuttosto che di qualcun altro (quando morirà Bill Gates non cambierò la mia immagine del profilo). :lol:

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La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

 

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva.  Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

 

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

 

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

 

È stato un genio ma anche un gran paraculo, direbbero a Roma. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

 

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

 

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

 

R.I.P.

1971139[/snapback]

 

Mai letto tante stronzate tutte insieme.

Le classiche stronzate che dice chi parla dei prodotti Apple senza nemmeno averli mai usati.

 

Tecnologia chiusa che non comunica con altri dispositivi?? Questo tizio non ha mai nemmeno toccato un Macintosh, non ho mai visto una presa non standard su un Macintosh...(l'unica presa non standard è solo quella dell'alimentatore dei Macbook...rendiamoci conto...)

 

Apple gli standard non solo li ha seguiti, ma addirittura li ha creati, questo è solo un grande ignorante che si permette di offendere milioni di persone che comprano un prodotto semplicemente perché è il migliore... per non parlare della leggenda dei prezzi altissimi (forse una Mercedes dovrebbe costare come una duna??)

 

Mi dispiace aver dovuto fare un commento fuori topic, ma non ho resistito.

 

.Ciaps

Modificato da callea

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Callè su, mo non dico di voi, ma che abbia creato una schiera di fanatici è una realtà INCONFUTABILE.

 

poi vabbè, mica è colpa sua e di certo il mondo della tecnologia sentirà la sua mancanza.

 

Ma oggi sembra che sia morto un santone. e annamo !

 

sono più dispiaciuto per le vittime del crollo di barletta.

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Callè su, mo non dico di voi, ma che abbia creato una schiera di fanatici è una realtà INCONFUTABILE.

 

poi vabbè, mica è colpa sua e di certo il mondo della tecnologia sentirà la sua mancanza.

 

Ma oggi sembra che sia morto un santone. e annamo !

 

sono più dispiaciuto per le vittime del crollo di barletta.

1971180[/snapback]

 

Guarda che il fanatismo sta dall'altra parte, è quello che ha scritto quell'articolo che è un fanatico che non sa nemmeno quello che dice e trova consensi solo con altri ignoranti come lui (ignoranti nel senso che non conoscono ciò di cui parlano).

 

Nessuno ha detto che è morto un santone, ma è morto un genio che ha saputo dar forma a delle idee e ha inventato una parte dell'attuale mondo tecnologico che senza di lui sarebbe stato ben diverso.

 

.ciaps

 

p.s.

Le vittime di barletta che c'entrano??

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Callè, io sarò ignorante in materia ( anzi, senza sarò, SONO ).... e non dico che per te era un santone....ma basta leggere facebook ( tanto per fare un esempio ) per rendersi conto che ha creato un esercito di fanatici.

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Callè, io sarò  ignorante in materia ( anzi, senza sarò, SONO ).... e non dico che per te era un santone....ma basta leggere facebook ( tanto per fare un esempio ) per rendersi conto che ha creato un esercito di fanatici.

1971192[/snapback]

 

In parte hai ragione, anche se studiando bene il personaggio c'è da dire che è stato veramente fuori dal comune, perchè non solo e non soltanto ha rivoluzionato la tecnologia così come la conosciamo oggi ma è stato anche e soprattutto un grandissimo imprenditore e un raffinatissimo comunicatore. Mettere in un unico cervello le abilità di un visionario, quelle di un imprenditore e quelle di un comunicatore (tutto ai massimi livelli) non è cosa semplice da trovare in giro. ;)

Tra l'altro anche uno con le palle perchè figlio adottivo dall'infanzia complicata, malato di un terribile cancro da tanti anni, spodestato da Apple e ripartito da zero o quasi, creatore della più grande casa cinematografia di film di animazione (Pixar, quella che veramente lo ha reso inizialmente ricco)....insomma mica male eh...

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Callè su, mo non dico di voi, ma che abbia creato una schiera di fanatici è una realtà INCONFUTABILE.

 

poi vabbè, mica è colpa sua e di certo il mondo della tecnologia sentirà la sua mancanza.

 

Ma oggi sembra che sia morto un santone. e annamo !

 

sono più dispiaciuto per le vittime del crollo di barletta.

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lubiondo ha ragione...un grande personaggio ci ha lasciato, un imprenditore, un comunicatore...e li basta, purtroppo andandosene ci ha lasciato i fanatici (che non sopporto assolutamente) ma forse alla fin fine non è neanche colpa sua...

 

R.I.P.

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Callè, io sarò  ignorante in materia ( anzi, senza sarò, SONO ).... e non dico che per te era un santone....ma basta leggere facebook ( tanto per fare un esempio ) per rendersi conto che ha creato un esercito di fanatici.

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In parte hai ragione, anche se studiando bene il personaggio c'è da dire che è stato veramente fuori dal comune, perchè non solo e non soltanto ha rivoluzionato la tecnologia così come la conosciamo oggi ma è stato anche e soprattutto un grandissimo imprenditore e un raffinatissimo comunicatore. Mettere in un unico cervello le abilità di un visionario, quelle di un imprenditore e quelle di un comunicatore (tutto ai massimi livelli) non è cosa semplice da trovare in giro. ;)

Tra l'altro anche uno con le palle perchè figlio adottivo dall'infanzia complicata, malato di un terribile cancro da tanti anni, spodestato da Apple e ripartito da zero o quasi, creatore della più grande casa cinematografia di film di animazione (Pixar, quella che veramente lo ha reso inizialmente ricco)....insomma mica male eh...

1971200[/snapback]

 

massimo rispetto per questa persona, spero veramente riposi in pace ma, come Lubiondo, da superignorante (sicuramente), trovo una certa sproporzione tra la commozione e le reazioni a questa scomparsa e quello che ha dato questo personaggio al mondo...

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