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tosculu

Arrestato direttore Confcommercio Terni

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si parla di sequestro di carte riferite agli eventi valentiniani  :ph34r:

1907826[/snapback]

 

l'importante è che non tocchino maree :lol:

Modificato da tosculu

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

le cose sò due: o questa o quella.

1907415[/snapback]

 

mi spiace ma non funziona così, se la Procura si sbaglia e arresta un innocente NON SUCCEDE NIENTE, nessuno paga di persona, al massimo lo stato (quindi noi, diu tasca nostra) paghiamo un risarcimento danni!!!

ma stai sicuro che il Pubblico Ministe4ro e tutti gli altri non avranno la benchè minima ripercussione.

 

 

benvenuto in Italia!!!

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

le cose sò due: o questa o quella.

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mi spiace ma non funziona così, se la Procura si sbaglia e arresta un innocente NON SUCCEDE NIENTE, nessuno paga di persona, al massimo lo stato (quindi noi, diu tasca nostra) paghiamo un risarcimento danni!!!

ma stai sicuro che il Pubblico Ministe4ro e tutti gli altri non avranno la benchè minima ripercussione.

 

benvenuto in Italia!!!

1907833[/snapback]

 

Ti ricordo che prima che scatti un arresto un magistrato deve presentare delle prove a un giudice. Se quest'ultimo ritiene che l'indagato sia pericoloso socialmente, ci sia il rischio di inquinamento delle prove o il rischio di fuga (basta che una sola di queste tre variabili si verifichi) allora scatta l'arresto Inoltre ovviamente l'accusato può fare ricorso e richiedere di essere rimesso in libertà se ritiene che questa decisione sia ingiusta.

Io penso che 17 anni di Berlusconi vi hanno completamente fuso la testa, adesso sono i giudici che devono quasi vergognarsi piuttosto che i PROBABILI delinquenti. Roba da matti.

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

le cose sò due: o questa o quella.

1907415[/snapback]

 

Perché sarà innocente? Che ne sai?

I magistrati cercano di fare il loro lavoro (nelle condizioni attuali è veramente arduo!) nel modo migliore possibile.

Se c'è un errore posso essere d'accordo con te che quel magistrato dovrà risponderne, ma qui stiamo spaccando il capello in tre nei confronti dei magistrati quando siamo cittadini di uno degli stati più corrotti nel mondo (l'Italia). E noi cittadini subiamo passivamente tutto ciò che succede salvo poi indignarci verso i magistrati (E NON I DELINQUENTI!!!) quando (raramente) sbagliano.

Perché vi preoccupate tanto di se e quando il giudice dovrà pagare nel caso in cui si fosse sbagliato mentre invece non dite una parola (mi riferisco a te) riguardo al fatto in questione: il capo della Confcommercio di Terni arrestato per estorsione IN FLAGRANZA DI REATO!!!!! SIGNIFICA MENTRE LO STAVA COMMETTENDOOO!!!!

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

le cose sò due: o questa o quella.

1907415[/snapback]

 

mi spiace ma non funziona così, se la Procura si sbaglia e arresta un innocente NON SUCCEDE NIENTE, nessuno paga di persona, al massimo lo stato (quindi noi, diu tasca nostra) paghiamo un risarcimento danni!!!

ma stai sicuro che il Pubblico Ministe4ro e tutti gli altri non avranno la benchè minima ripercussione.

 

benvenuto in Italia!!!

1907833[/snapback]

 

Ti ricordo che prima che scatti un arresto un magistrato deve presentare delle prove a un giudice. Se quest'ultimo ritiene che l'indagato sia pericoloso socialmente, ci sia il rischio di inquinamento delle prove o il rischio di fuga (basta che una sola di queste tre variabili si verifichi) allora scatta l'arresto Inoltre ovviamente l'accusato può fare ricorso e richiedere di essere rimesso in libertà se ritiene che questa decisione sia ingiusta.

Io penso che 17 anni di Berlusconi vi hanno completamente fuso la testa, adesso sono i giudici che devono quasi vergognarsi piuttosto che i PROBABILI delinquenti. Roba da matti.

1907847[/snapback]

 

ti ricordo che (a differenza tua) conosco perfettamente come funzionano certe cose e che pur avendo letto e riletto il mio intervento non riesco a trovare il benchè minimo riferimento a Berlusconi.

 

penso che 17 anni di berlusconi abbiano fatto malissimo a te più che a me.

questo lo si evince dal fatto che leggendo il mio intervento ti sei messo a delirare su berlusconi e sui giudici che si devono vergognare (ma chi cazzo l'ha mai scritto?!?!?!?!?!?!) il mio intervento era semplicemente un appunto a chi pensa che se un giudice si sbaglia allora pagherà per i suoi sbagli.

questo non esiste in Italia.

non sono entrato nel merito ne' del topic ne' di niente altro. se devi rispondere a quello che scrivo cerca almeno di leggere e di capirlo prima di aprire bocca e dargli fiato!!! :)

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

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1907415[/snapback]

 

mi spiace ma non funziona così, se la Procura si sbaglia e arresta un innocente NON SUCCEDE NIENTE, nessuno paga di persona, al massimo lo stato (quindi noi, diu tasca nostra) paghiamo un risarcimento danni!!!

ma stai sicuro che il Pubblico Ministe4ro e tutti gli altri non avranno la benchè minima ripercussione.

 

benvenuto in Italia!!!

1907833[/snapback]

 

Ti ricordo che prima che scatti un arresto un magistrato deve presentare delle prove a un giudice. Se quest'ultimo ritiene che l'indagato sia pericoloso socialmente, ci sia il rischio di inquinamento delle prove o il rischio di fuga (basta che una sola di queste tre variabili si verifichi) allora scatta l'arresto Inoltre ovviamente l'accusato può fare ricorso e richiedere di essere rimesso in libertà se ritiene che questa decisione sia ingiusta.

Io penso che 17 anni di Berlusconi vi hanno completamente fuso la testa, adesso sono i giudici che devono quasi vergognarsi piuttosto che i PROBABILI delinquenti. Roba da matti.

1907847[/snapback]

 

ti ricordo che (a differenza tua) conosco perfettamente come funzionano certe cose e che pur avendo letto e riletto il mio intervento non riesco a trovare il benchè minimo riferimento a Berlusconi.

 

penso che 17 anni di berlusconi abbiano fatto malissimo a te più che a me.

questo lo si evince dal fatto che leggendo il mio intervento ti sei messo a delirare su berlusconi e sui giudici che si devono vergognare (ma chi cazzo l'ha mai scritto?!?!?!?!?!?!) il mio intervento era semplicemente un appunto a chi pensa che se un giudice si sbaglia allora pagherà per i suoi sbagli.

questo non esiste in Italia.

non sono entrato nel merito ne' del topic ne' di niente altro. se devi rispondere a quello che scrivo cerca almeno di leggere e di capirlo prima di aprire bocca e dargli fiato!!! :)

1907869[/snapback]

 

Lascia perde Luri', e' 'na battaglia persa! :(

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sicuramente sarà innocente.

allora vorrà dire che chi l'ha fatto arrestare dopo aver indagato per tre mesi ha fatto una cazzata e dovrà pagare per questo.

le cose sò due: o questa o quella.

1907415[/snapback]

 

Perché sarà innocente? Che ne sai?

I magistrati cercano di fare il loro lavoro (nelle condizioni attuali è veramente arduo!) nel modo migliore possibile.

Se c'è un errore posso essere d'accordo con te che quel magistrato dovrà risponderne, ma qui stiamo spaccando il capello in tre nei confronti dei magistrati quando siamo cittadini di uno degli stati più corrotti nel mondo (l'Italia). E noi cittadini subiamo passivamente tutto ciò che succede salvo poi indignarci verso i magistrati (E NON I DELINQUENTI!!!) quando (raramente) sbagliano.

Perché vi preoccupate tanto di se e quando il giudice dovrà pagare nel caso in cui si fosse sbagliato mentre invece non dite una parola (mi riferisco a te) riguardo al fatto in questione: il capo della Confcommercio di Terni arrestato per estorsione IN FLAGRANZA DI REATO!!!!! SIGNIFICA MENTRE LO STAVA COMMETTENDOOO!!!!

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bisogna che te tranquillizzi perchè me sa che la lontananza da terni non te fa più riconoscere i paradossi dal resto.

il mio intervento era chiaramente riferito a quello precedente il mio, dove si parlava di una presunta innocenza fino a prova contraria.

poichè questo l'hanno acchiappato mentre contava 120 banconote da 500 euro e dopo tre mesi di indagini, mi pare chiaro che le cose sono due: o è quello che sembra, oppure gli investigatori hanno cagato fori dalla tazza.

visto che c'è bisogno che lo scriva io sono per la prima ipotesi, anche se l'aveva capito pure lu culo de lu cane come la pensavo.

meno che uno.

rilassete.

Modificato da tosculu

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Mettendo da parte la questione di Porcacchia, ed andando per un momento OT, quello che solleva lu ricciu è un argomento serio, e che va approfondito bene, possibilmente senza preconcetti.

 

Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

 

Fine OT.

 

Perdonate qualche eventuale errore

Modificato da torquemada

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Mettendo da parte la questione di Porcacchia, ed andando per un momento OT, quello che solleva lu ricciu è un argomento serio, e che va approfondito bene, possibilmente senza preconcetti.

 

Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

1907945[/snapback]

 

Torquemada non voglio fare il maestrino con te ma il PM non è un "giudice" , è una parte del processo , particolare, ma sempre parte

 

qui si tratta di capire cosa intendere col concetto di "errore"

laddove un magistrato sbagli ad applicare la legge , bisogna vedere in cosa ha sbagliato e se ha commesso reati oppure semplici irregolarità procedurali

 

se un giudice applica male il diritto in una decisione , i mezzi per rimediare ci sono

si chiamano appelli , o ricorsi

 

se la polizia viola le regole per arrestare una persona è reato (arresto illegale) e ne rispondono gli ufficiali per primi (poi, forse, gli agenti esecutori)

 

l'arresto è atto di polizia e non di PM , il PM può comminare un fermo ad un indiziato di delitto

 

è importante distinguere, anche perchè questo governo di mezze seghe umane vuole introdurre una pesantissima "responsabilità civile" dei magistrati

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Mettendo da parte la questione di Porcacchia, ed andando per un momento OT, quello che solleva lu ricciu è un argomento serio, e che va approfondito bene, possibilmente senza preconcetti.

 

Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

1907945[/snapback]

 

Torquemada non voglio fare il maestrino con te ma il PM non è un "giudice" , è una parte del processo , particolare, ma sempre parte

 

qui si tratta di capire cosa intendere col concetto di "errore"

laddove un magistrato sbagli ad applicare la legge , bisogna vedere in cosa ha sbagliato e se ha commesso reati oppure semplici irregolarità procedurali

 

se un giudice applica male il diritto in una decisione , i mezzi per rimediare ci sono

si chiamano appelli , o ricorsi

 

se la polizia viola le regole per arrestare una persona è reato (arresto illegale) e ne rispondono gli ufficiali per primi (poi, forse, gli agenti esecutori)

 

l'arresto è atto di polizia e non di PM , il PM può comminare un fermo ad un indiziato di delitto

 

è importante distinguere, anche perchè questo governo di mezze seghe umane vuole introdurre una pesantissima "responsabilità civile" dei magistrati

1907948[/snapback]

 

Non ti preoccupare, da te ho l'onore di imparare qualche cosa, però io mi riferivo all'attività di indagine, è chiaro che il PM è parte anche del processo, ma comunque nello svolgimento di un indagine, esamina le prvore raccolte, e anche lui si forma un opinione che poi lo porta a decidere se continuare o archiviare...o me sbaglio?

 

Poi se ad un PM gli organi politici gli dicono : "guarda quest'anno dobbiamo punire gli scaccolatori" (chiaramente è un paradosso) non è che staremo messi bene.

 

Gli arresti li fa la Polizia ecc. ecc. o in flagranza di reato o su mandato di un "magistrato" (termine volutamente generico :lol: ), però io non mi volevo focalizzare su questi "percorsi", il mio intervento voleva solo evidenziare che attribuire la "responsabilità" oltre a non essere così semplice e lineare, può diventare la pietra tombale della giustizia.

 

E poi perchè mi pare, che quelli nel mirino siano soprattutto gli inquirenti, che si vogliono fermare in qualunque modo.

Modificato da torquemada

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Mettendo da parte la questione di Porcacchia, ed andando per un momento OT, quello che solleva lu ricciu è un argomento serio, e che va approfondito bene, possibilmente senza preconcetti.

 

Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

1907945[/snapback]

 

Torquemada non voglio fare il maestrino con te ma il PM non è un "giudice" , è una parte del processo , particolare, ma sempre parte

 

qui si tratta di capire cosa intendere col concetto di "errore"

laddove un magistrato sbagli ad applicare la legge , bisogna vedere in cosa ha sbagliato e se ha commesso reati oppure semplici irregolarità procedurali

 

se un giudice applica male il diritto in una decisione , i mezzi per rimediare ci sono

si chiamano appelli , o ricorsi

 

se la polizia viola le regole per arrestare una persona è reato (arresto illegale) e ne rispondono gli ufficiali per primi (poi, forse, gli agenti esecutori)

 

l'arresto è atto di polizia e non di PM , il PM può comminare un fermo ad un indiziato di delitto

 

è importante distinguere, anche perchè questo governo di mezze seghe umane vuole introdurre una pesantissima "responsabilità civile" dei magistrati

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Non ti preoccupare, da te ho l'onore di imparare qualche cosa, però io mi riferivo all'attività di indagine, è chiaro che il PM è parte anche del processo, ma comunque nello svolgimento di un indagine, esamina le prvore raccolte, e anche lui si forma un opinione che poi lo porta a decidere se continuare o archiviare...o me sbaglio?

 

Poi se ad un PM gli organi politici gli dicono : "guarda quest'anno dobbiamo punire gli scaccolatori" (chiaramente è un paradosso) non è che staremo messi bene.

 

Gli arresti li fa la Polizia ecc. ecc. o in flagranza di reato o su mandato di un "magistrato" (termine volutamente generico :lol: ), però io non mi volevo focalizzare su questi "percorsi", il mio intervento voleva solo evidenziare che attribuire la "responsabilità" oltre a non essere così semplice e lineare, può diventare la pietra tombale della giustizia.

 

E poi perchè mi pare, che quelli nel mirino siano soprattutto gli inquirenti, che si vogliono fermare in qualunque modo.

1907954[/snapback]

 

molto spesso ho come l'impressione che alcuni arresti e fermi ma anche l'applicazione delle misure cautelari vengano eseguite con un po' troppa leggerezza. il discorso che sento fare più spesso è questo: tu intanto arrestralo, poi vediamo..."

se da una parte è giusto il discorso di torquemada, dall'altra questo tipo di sistema permette ad un PM di mettere in galera chi vuole, anche senza prove. Se questo tipo di trattamento viene applicato ad uno che poi risulta colpevole ok ma quando poi ci si rende conto che un innocente si è fatto 3 mesi de galera senza motivo, solo perchè il PM si era convinto che il colpevole fosse lui beh allora il discorso cambia... non so come ma secondo me una qualche legge che, pur non imbavagliando i PM, gli metta un po' di giudizio, secondo me ci vorrebbe.

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Mettendo da parte la questione di Porcacchia, ed andando per un momento OT, quello che solleva lu ricciu è un argomento serio, e che va approfondito bene, possibilmente senza preconcetti.

 

Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

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Torquemada non voglio fare il maestrino con te ma il PM non è un "giudice" , è una parte del processo , particolare, ma sempre parte

 

qui si tratta di capire cosa intendere col concetto di "errore"

laddove un magistrato sbagli ad applicare la legge , bisogna vedere in cosa ha sbagliato e se ha commesso reati oppure semplici irregolarità procedurali

 

se un giudice applica male il diritto in una decisione , i mezzi per rimediare ci sono

si chiamano appelli , o ricorsi

 

se la polizia viola le regole per arrestare una persona è reato (arresto illegale) e ne rispondono gli ufficiali per primi (poi, forse, gli agenti esecutori)

 

l'arresto è atto di polizia e non di PM , il PM può comminare un fermo ad un indiziato di delitto

 

è importante distinguere, anche perchè questo governo di mezze seghe umane vuole introdurre una pesantissima "responsabilità civile" dei magistrati

1907948[/snapback]

 

Non ti preoccupare, da te ho l'onore di imparare qualche cosa, però io mi riferivo all'attività di indagine, è chiaro che il PM è parte anche del processo, ma comunque nello svolgimento di un indagine, esamina le prvore raccolte, e anche lui si forma un opinione che poi lo porta a decidere se continuare o archiviare...o me sbaglio?

 

Poi se ad un PM gli organi politici gli dicono : "guarda quest'anno dobbiamo punire gli scaccolatori" (chiaramente è un paradosso) non è che staremo messi bene.

 

Gli arresti li fa la Polizia ecc. ecc. o in flagranza di reato o su mandato di un "magistrato" (termine volutamente generico :lol: ), però io non mi volevo focalizzare su questi "percorsi", il mio intervento voleva solo evidenziare che attribuire la "responsabilità" oltre a non essere così semplice e lineare, può diventare la pietra tombale della giustizia.

 

E poi perchè mi pare, che quelli nel mirino siano soprattutto gli inquirenti, che si vogliono fermare in qualunque modo.

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molto spesso ho come l'impressione che alcuni arresti e fermi ma anche l'applicazione delle misure cautelari vengano eseguite con un po' troppa leggerezza. il discorso che sento fare più spesso è questo: tu intanto arrestralo, poi vediamo..."

se da una parte è giusto il discorso di torquemada, dall'altra questo tipo di sistema permette ad un PM di mettere in galera chi vuole, anche senza prove. Se questo tipo di trattamento viene applicato ad uno che poi risulta colpevole ok ma quando poi ci si rende conto che un innocente si è fatto 3 mesi de galera senza motivo, solo perchè il PM si era convinto che il colpevole fosse lui beh allora il discorso cambia... non so come ma secondo me una qualche legge che, pur non imbavagliando i PM, gli metta un po' di giudizio, secondo me ci vorrebbe.

1908185[/snapback]

 

Lurì ..per quanto rigorose , le leggi regolano fatti di questo mondo

un minimo di discrezionalità (tenendo fermo il principio di obbligo dell'azione penale) per un magistrato è inevitabile, perchè le "certezze" di oggi possono diventare le stronzate di domani

 

o si accetta che leggi, magistrati , poliziotti non sono perfetti (ma se compiono reati devono risponderne, ovvio) oppure , che vi devo dire......rivolgetevi al Creatore , chiunque sia

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Il mio parere (sinteticamente) è il seguente.

Quando si parla di errore del giudice già bisogna fare una distinzione, ossia, parliamo del giudice giudicante o di quello inquirente?

Perchè le due figure sono diverse e diverso è il contesto in cui operano.

 

Un giudice giudicante durante il dibattimento, con o senza giuria popolare (che quando c'è è quella che dichiara colpevoli o innocenti) si forma un suo convincimento sulla base delle evidenze processuali, se c'è una giuria che condanna eroga una pena e scrive le motivazioni, se ha due giudici a latere decide con loro.

Se si fa salva la buona fede, un giudice sarebbe sempre sotto la spada di Damocle della responsabilità che deriva da un suo convincimento, quindi, per non sbagliare potrebbe sempre evitare di condannare, anche perché sarà difficile che chi viene assolto abbia qualcosa da ridire.

Ovviamente se si verificasse questa soccombenza credo non si potrebbe parlare di giustizia.

 

Il giudice inquirente, dal canto suo, oggi è obbligato (per me giustamente) all’azione penale obbligatoria. E guai se non fosse così.

Perché Dio non voglia che potesse, a sua discrezione o a discrezione di una autorità politica, guardare alcuni reati piuttosto che altri.

Mi sembra evidente, da un lato, che il rischio di corruzione per chiudere un occhio sarebbe alto, per non dire altissimo, dall’altro la pressione politica (che è sempre foriera di disastri) potrebbe usare allora per davvero l’arma della giustizia, per zittire le opposizioni o le voci fuori dal coro.

 

E’ vero, un inquirente può sbagliare, ma ricordate che i primi inquirenti sono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che operano coordinati da un magistrato, quindi alla fine, non è solo il magistrato colpevole di un eventuale errore, perché se chi raccoglie le prove, analizza i dati, effettua tutta quella serie di indagini che poi finiscono in un fascicolo sul quale il giudice inquirente decide se procedere oltre o meno, commette un errore grave o un omissione che induce il giudice all’errore non può essere additato solo lui.

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Torquemada non voglio fare il maestrino con te ma il PM non è un "giudice" , è una parte del processo , particolare, ma sempre parte

 

qui si tratta di capire cosa intendere col concetto di "errore"

laddove un magistrato sbagli ad applicare la legge , bisogna vedere in cosa ha sbagliato e se ha commesso reati oppure semplici irregolarità procedurali

 

se un giudice applica male il diritto in una decisione , i mezzi per rimediare ci sono

si chiamano appelli , o ricorsi

 

se la polizia viola le regole per arrestare una persona è reato (arresto illegale) e ne rispondono gli ufficiali per primi (poi, forse, gli agenti esecutori)

 

l'arresto è atto di polizia e non di PM , il PM può comminare un fermo ad un indiziato di delitto

 

è importante distinguere, anche perchè questo governo di mezze seghe umane vuole introdurre una pesantissima "responsabilità civile" dei magistrati

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Non ti preoccupare, da te ho l'onore di imparare qualche cosa, però io mi riferivo all'attività di indagine, è chiaro che il PM è parte anche del processo, ma comunque nello svolgimento di un indagine, esamina le prvore raccolte, e anche lui si forma un opinione che poi lo porta a decidere se continuare o archiviare...o me sbaglio?

 

Poi se ad un PM gli organi politici gli dicono : "guarda quest'anno dobbiamo punire gli scaccolatori" (chiaramente è un paradosso) non è che staremo messi bene.

 

Gli arresti li fa la Polizia ecc. ecc. o in flagranza di reato o su mandato di un "magistrato" (termine volutamente generico :lol: ), però io non mi volevo focalizzare su questi "percorsi", il mio intervento voleva solo evidenziare che attribuire la "responsabilità" oltre a non essere così semplice e lineare, può diventare la pietra tombale della giustizia.

 

E poi perchè mi pare, che quelli nel mirino siano soprattutto gli inquirenti, che si vogliono fermare in qualunque modo.

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molto spesso ho come l'impressione che alcuni arresti e fermi ma anche l'applicazione delle misure cautelari vengano eseguite con un po' troppa leggerezza. il discorso che sento fare più spesso è questo: tu intanto arrestralo, poi vediamo..."

se da una parte è giusto il discorso di torquemada, dall'altra questo tipo di sistema permette ad un PM di mettere in galera chi vuole, anche senza prove. Se questo tipo di trattamento viene applicato ad uno che poi risulta colpevole ok ma quando poi ci si rende conto che un innocente si è fatto 3 mesi de galera senza motivo, solo perchè il PM si era convinto che il colpevole fosse lui beh allora il discorso cambia... non so come ma secondo me una qualche legge che, pur non imbavagliando i PM, gli metta un po' di giudizio, secondo me ci vorrebbe.

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Lurì ..per quanto rigorose , le leggi regolano fatti di questo mondo

un minimo di discrezionalità (tenendo fermo il principio di obbligo dell'azione penale) per un magistrato è inevitabile, perchè le "certezze" di oggi possono diventare le stronzate di domani

 

o si accetta che leggi, magistrati , poliziotti non sono perfetti (ma se compiono reati devono risponderne, ovvio) oppure , che vi devo dire......rivolgetevi al Creatore , chiunque sia

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si, me sa che solo il creatore puo' risolvere questo problema!!! :lol::lol::lol::lol:

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Stavo a leggere su terninrete che la linea difensiva è quella che si tratti di 100.000 euro quale corrispettivo per la consulenza per l'affitto del locale.

beh, via...non me pare male come consulenza su un affitto. :(

poi se aggiungiamo che questi 100.000 euro pare siano formati da 120 banconote da 500 euro e 8 assegni da 5.000 euro cadauno senza intestazione del beneficiario, me pare che il tutto rientri nel normale iter di un pagamento regolare: i bonifici, gli assegni compilati regolarmente....tutte cazzate che non servono a un cazzo.

p.s.: da qualche parte c'è pure scritto che la politica ternana trema e che la cosa è solo agli inizi.

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beh, via...non me pare male come consulenza su un affitto. :(

poi se aggiungiamo che questi 100.000 euro pare siano formati da 120 banconote da 500 euro e 8 assegni da 5.000 euro cadauno senza intestazione del beneficiario, me pare che il tutto rientri nel normale iter di un pagamento regolare: i bonifici, gli assegni compilati regolarmente....tutte cazzate che non servono a un cazzo.

p.s.: da qualche parte c'è pure scritto che la politica ternana trema e che la cosa è solo agli inizi.

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Praticamente una dichiarazione di evasione fiscale...

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beh, via...non me pare male come consulenza su un affitto. :(

poi se aggiungiamo che questi 100.000 euro pare siano formati da 120 banconote da 500 euro e 8 assegni da 5.000 euro cadauno senza intestazione del beneficiario, me pare che il tutto rientri nel normale iter di un pagamento regolare: i bonifici, gli assegni compilati regolarmente....tutte cazzate che non servono a un cazzo.

p.s.: da qualche parte c'è pure scritto che la politica ternana trema e che la cosa è solo agli inizi.

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Strano che ancora non si parli di giudici comunisti.

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beh, via...non me pare male come consulenza su un affitto. :(

poi se aggiungiamo che questi 100.000 euro pare siano formati da 120 banconote da 500 euro e 8 assegni da 5.000 euro cadauno senza intestazione del beneficiario, me pare che il tutto rientri nel normale iter di un pagamento regolare: i bonifici, gli assegni compilati regolarmente....tutte cazzate che non servono a un cazzo.

p.s.: da qualche parte c'è pure scritto che la politica ternana trema e che la cosa è solo agli inizi.

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Strano che ancora non si parli di giudici comunisti.

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secondo come procede la questione, stavolta potrebbero pure essere fascisti

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Stavo a leggere su terninrete che la linea difensiva è quella che si tratti di 100.000 euro quale corrispettivo per la consulenza per l'affitto del locale.

beh, via...non me pare male come consulenza su un affitto. :(

poi se aggiungiamo che questi 100.000 euro pare siano formati da 120 banconote da 500 euro e 8 assegni da 5.000 euro cadauno senza intestazione del beneficiario, me pare che il tutto rientri nel normale iter di un pagamento regolare: i bonifici, gli assegni compilati regolarmente....tutte cazzate che non servono a un cazzo.

p.s.: da qualche parte c'è pure scritto che la politica ternana trema e che la cosa è solo agli inizi.

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Strano che ancora non si parli di giudici comunisti.

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secondo come procede la questione, stavolta potrebbero pure essere fascisti

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Già... :(

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si parla di sequestro di carte riferite agli eventi valentiniani  :ph34r:

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l'importante è che non tocchino maree :lol:

1907828[/snapback]

 

 

ma dai :D

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Senza tanti giri de parole e soprattutto senza li tanti "ma" e "se" de li seguaci de LI SOLITI lu concetto è semplicissimo: chi sbajia ha da paga', puntu. No' ce sta da di' andro.

1908620[/snapback]

Borgobe', te do una notizia: questi che hanno arrestato non so' tanto "soliti"...

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Senza tanti giri de parole e soprattutto senza li tanti "ma" e "se" de li seguaci de LI SOLITI lu concetto è semplicissimo: chi sbajia ha da paga', puntu. No' ce sta da di' andro.

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Borgobe', te do una notizia: questi che hanno arrestato non so' tanto "soliti"...

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Te do' 'na notizia pure io: No' hai capitu unu gazzu de quillu che ago scrittu!!! :lol::lol::lol:

Qualcuno ha fatto riferimento a li giudici che devono da paga' ed io ago scritto che chi sbajia paga. No' facessi lu fintu muffu. :lol::lol::lol:

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Borgobe', te do una notizia: questi che hanno arrestato non so' tanto "soliti"...

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Te do' 'na notizia pure io: No' hai capitu unu gazzu de quillu che ago scrittu!!! :lol::lol::lol:

Qualcuno ha fatto riferimento a li giudici che devono da paga' ed io ago scritto che chi sbajia paga. No' facessi lu fintu muffu. :lol::lol::lol:

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Non capisco che c'entrino "li soliti", ma te voglio bene lo stesso..! :P

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Borgobe', te do una notizia: questi che hanno arrestato non so' tanto "soliti"...

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Te do' 'na notizia pure io: No' hai capitu unu gazzu de quillu che ago scrittu!!! :lol::lol::lol:

Qualcuno ha fatto riferimento a li giudici che devono da paga' ed io ago scritto che chi sbajia paga. No' facessi lu fintu muffu. :lol::lol::lol:

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Non capisco che c'entrino "li soliti", ma te voglio bene lo stesso..! :P

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No' LI SOLITI, ma li loro seguaci in questo caso, cioè coloro che li votano (cucì come a parti invertite ce stonno li seguaci de lu nano) :lol::lol::lol: Volevo di' che subbito qui li seguaci de LI SOLITI honno cominciato a mette li se e li ma su lu fattu che anche li giudici quanno sbajienu devono da paga', mentre è chiaro e limpido che che se sbajienu devono da paga'. Ma anche io te vojio bene istessu anche si no' me capisci al volo!!! :lol::lol::lol:

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Confermato l'arresto

http://ternioggi.blogspot.com/2011/04/esto...e-briganti.html

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(tanto per riportarlo per esteso)

 

Estorsione a Terni: Porcacchia e Briganti restano in carcere

Il direttore della Confcommercio di Terni Leandro Porcacchia e il suo collaboratore Sergio Briganti rimangono in carcere. Lo ha stabilito il gip Pierluigi Panariello che ha convalidato il loro arresto per estorsione. Secondo gli investigatori, i due avrebbero chiesto una mazzetta da 100 mila euro a un ristoratore ternano per facilitare le pratiche di stipula di un contratto di affitto, con relativa opzione di compravendita, di un locale nel centro ''Le Terrazze'' di Terni, ex Tulipano, di proprietà di una società immobiliare risultata fino a questo momento estranea alla vicenda. Porcacchia e Briganti si sono però proclamati estranei alle accuse affermando che i soldi erano relativi alla parcella per l'intermediazione.

 

:o

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