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SIMBOLI E COLORI

ANCHE QUESTA VOLTA PAGHERANNO I CITTADINI???

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ANCHE QUESTA VOLTA PAGHERANNO I CITTADINI???

 

Archiviata felicemente la telenovela relativa alla domanda di ripescaggio, che per circa due mesi ha tenuto col fiato sospeso la città e tutte le sue componenti, possiamo finalmente ringraziare Longarini, Zadotti e Cozzella (cioè tre di coloro che a Giugno avevano raggiunto il risultato della retrocessione sul campo) per questa impresa.

 

In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

Certamente, e lo capisce anche un bambino, il valore di una società di prima divisione è maggiore di quella di una di seconda divisione, e allora si spiegherebbe anche il “sacrificio” (l’ennesimo in sette anni) che questo benefattore ha regalato a Terni, ai suoi cittadini ed a tutti i tifosi rossoverdi.

 

Di sicuro tutto il tiramolla è servito per far abbassare la guardia e il livello di attenzione sui problemi relativi ai canoni impagati da parte della Ternana Calcio al Comune (che nel frattempo hanno superato la soglia del milione di euro…), e sullo stato di degrado del Liberati, nonché sulle quote sequestrate e relative procedure giudiziarie, oltre alle ulteriori vicende giudiziarie riguardanti i rapporti con “vecchi eroi”.

 

Ora assistiamo alle roboanti dichiarazioni, ribadite a caratteri cubitali quotidianamente da una parte dell’informazione, di calciatori che sembrano arrivare da un altro pianeta e che, come accade ormai da sette anni appena messo piede a Terni, dicono di voler riconquistare i tifosi: il fatto, però, è che ai Ternani non basta un gol e qualche frase fatta.

 

Per tornare alla vicenda del degrado del Liberati, notiamo con piacere in questi ultimi giorni che le nostre ripetute grida di allarme sembrano cominciare a trovare dei piccoli riscontri.

 

Leggiamo infatti da qualche parte e ascoltiamo in tv di “gruppi di lavoro” nominati dal Comune e dalla Ternana Calcio, incaricati di fotografare lo scempio e definire chi dovrà pagare le spese di ripristino.

 

Questo dovrebbe tappare la bocca a chi, ottusamente, ha attaccato la nostra Associazione senza nemmeno conoscere i punti che la stessa ha perseguito fin dalla sua costituzione, cioè il rispetto dei Simboli e dei Colori della nostra città, Stadio Liberati e colori rossoverdi prima di tutto.

 

Per chiarire ulteriormente a chi apre bocca per sparare inesattezze, la nostra Associazione non si metterà MAI contro i Ternani (città, cittadini e tifosi) e intraprenderà ogni iniziativa, anche forte e impopolare, a tutela degli stessi: in pratica saremo felici per i successi che (finalmente) dovessero arrivare, ma non accetteremo mai che la nostra squadra li ottenga giocando gratis dentro un porcilaio.

 

In queste settimane stiamo assistendo a lavori mastodontici che sicuramente avranno un elevato costo, per l’adeguamento alla legge vigente degli spazi esterni ed interni allo Stadio.

 

Se sommiamo questo ai controlli all’ingresso che non permettono ad un bambino di portare all’interno una bottiglietta di acqua minerale con il tappo, ad un anziano di portare un ombrello, e ad un tifoso una sciarpa con una scritta non gradita, ci viene solo da sorridere (se non ci fosse da piangere) pensando a quello che il bambino, il portatore di handicap o l’anziano troveranno all’interno dello stesso: ruggine in quantità industriale, sicurezza inesistente e situazione igienico sanitaria inaccettabile.

 

Viste, poi, le condizioni in cui versa la tribuna stampa, crediamo che proprio tutta la stampa (e non solo una parte come accade oggi) debba dedicare del tempo a questa problematica, tralasciando per un attimo la faraonica campagna acquisti di coloro che ci hanno fatto retrocedere sul campo non più di due mesi fa.

 

Concludiamo ribadendo che siamo fiduciosi nell’operato della Corte dei Conti circa l’esposto presentato sulla convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana Calcio per l’utilizzo del Liberati, e nella giusta presa in considerazione da parte del Sindaco e dell’Assessore allo Sport delle lettere aperte da noi protocollate riguardo il degrado del Liberati: pur non avendo ancora ricevuto risposte dirette, i sopralluoghi e i “gruppi di lavoro” istituiti ci fanno intuire che qualcosa siamo riusciti a smuovere.

 

Resta comunque inteso che vigileremo sull’operato di questo “gruppo di lavoro” nei tempi e nei modi che ci saranno consentiti.

 

Insomma, noi non arretreremo di un passo, tutt’altro.

 

Terni 5 Agosto 2011.

ASSOCIAZIONE PER I SIMBOLI E I COLORI DI TERNI

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Archiviata felicemente la telenovela relativa alla domanda di ripescaggio, che per circa due mesi ha tenuto col fiato sospeso la città e tutte le sue componenti, possiamo finalmente ringraziare Longarini, Zadotti e Cozzella (cioè tre di coloro che a Giugno avevano raggiunto il risultato della retrocessione sul campo) per questa impresa.

 

In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

Certamente, e lo capisce anche un bambino, il valore di una società di prima divisione è maggiore di quella di una di seconda divisione, e allora si spiegherebbe anche il “sacrificio” (l’ennesimo in sette anni) che questo benefattore ha regalato a Terni, ai suoi cittadini ed a tutti i tifosi rossoverdi.

 

Di sicuro tutto il tiramolla è servito per far abbassare la guardia e il livello di attenzione sui problemi relativi ai canoni impagati da parte della Ternana Calcio al Comune (che nel frattempo hanno superato la soglia del milione di euro…), e sullo stato di degrado del Liberati, nonché sulle quote sequestrate e relative procedure giudiziarie, oltre alle ulteriori vicende giudiziarie riguardanti i rapporti con “vecchi eroi”.

 

Ora assistiamo alle roboanti dichiarazioni, ribadite a caratteri cubitali quotidianamente da una parte dell’informazione, di calciatori che sembrano arrivare da un altro pianeta e che, come accade ormai da sette anni appena messo piede a Terni, dicono di voler riconquistare i tifosi: il fatto, però, è che ai Ternani non basta un gol e qualche frase fatta.

 

Per tornare alla vicenda del degrado del Liberati, notiamo con piacere in questi ultimi giorni che le nostre ripetute grida di allarme sembrano cominciare a trovare dei piccoli riscontri.

 

Leggiamo infatti da qualche parte e ascoltiamo in tv di “gruppi di lavoro” nominati dal Comune e dalla Ternana Calcio, incaricati di fotografare lo scempio e definire chi dovrà pagare le spese di ripristino.

 

Questo dovrebbe tappare la bocca a chi, ottusamente, ha attaccato la nostra Associazione senza nemmeno conoscere i punti che la stessa ha perseguito fin dalla sua costituzione, cioè il rispetto dei Simboli e dei Colori della nostra città, Stadio Liberati e colori rossoverdi prima di tutto.

 

Per chiarire ulteriormente a chi apre bocca per  sparare inesattezze, la nostra Associazione non si metterà MAI contro i Ternani (città, cittadini e tifosi) e intraprenderà ogni iniziativa, anche forte e impopolare, a tutela degli stessi: in pratica saremo felici per i successi che (finalmente) dovessero arrivare, ma non accetteremo mai che la nostra squadra li ottenga giocando gratis dentro un porcilaio.

 

In queste settimane stiamo assistendo a lavori mastodontici che sicuramente avranno un elevato costo, per l’adeguamento alla legge vigente degli spazi esterni ed interni allo Stadio.

 

Se sommiamo questo ai controlli all’ingresso che non permettono ad un bambino di portare all’interno una bottiglietta di acqua minerale con il tappo, ad un anziano di portare un ombrello, e ad un tifoso una sciarpa con una scritta non gradita, ci viene solo da sorridere (se non ci fosse da piangere) pensando a quello che il bambino, il portatore di handicap o l’anziano troveranno all’interno dello stesso: ruggine in quantità industriale, sicurezza inesistente e situazione igienico sanitaria inaccettabile.

 

Viste, poi, le condizioni in cui versa la tribuna stampa, crediamo che proprio tutta la stampa (e non solo una parte come accade oggi) debba dedicare del tempo a questa problematica, tralasciando per un attimo la faraonica campagna acquisti di coloro che ci hanno fatto retrocedere sul campo non più di due mesi fa.

Concludiamo ribadendo che siamo fiduciosi nell’operato della Corte dei Conti circa l’esposto presentato sulla convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana Calcio per l’utilizzo del Liberati, e nella giusta presa in considerazione da parte del Sindaco e dell’Assessore allo Sport delle lettere aperte da noi protocollate riguardo il degrado del Liberati: pur non avendo ancora ricevuto risposte dirette, i sopralluoghi e i “gruppi di lavoro” istituiti ci fanno intuire che qualcosa siamo riusciti a smuovere.

 

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Riguardo al neretto dico che no' me ne frega gnende se li giornalari stonno scomodi e/o se bagnano!!!

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In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

Certamente, e lo capisce anche un bambino, il valore di una società di prima divisione è maggiore di quella di una di seconda divisione, e allora si spiegherebbe anche il “sacrificio” (l’ennesimo in sette anni) che questo benefattore ha regalato a Terni, ai suoi cittadini ed a tutti i tifosi rossoverdi.

 

Di sicuro tutto il tiramolla è servito per far abbassare la guardia e il livello di attenzione sui problemi relativi ai canoni impagati da parte della Ternana Calcio al Comune (che nel frattempo hanno superato la soglia del milione di euro…), e sullo stato di degrado del Liberati, nonché sulle quote sequestrate e relative procedure giudiziarie, oltre alle ulteriori vicende giudiziarie riguardanti i rapporti con “vecchi eroi”.

 

Ora assistiamo alle roboanti dichiarazioni, ribadite a caratteri cubitali quotidianamente da una parte dell’informazione, di calciatori che sembrano arrivare da un altro pianeta e che, come accade ormai da sette anni appena messo piede a Terni, dicono di voler riconquistare i tifosi: il fatto, però, è che ai Ternani non basta un gol e qualche frase fatta.

 

Per tornare alla vicenda del degrado del Liberati, notiamo con piacere in questi ultimi giorni che le nostre ripetute grida di allarme sembrano cominciare a trovare dei piccoli riscontri.

 

Leggiamo infatti da qualche parte e ascoltiamo in tv di “gruppi di lavoro” nominati dal Comune e dalla Ternana Calcio, incaricati di fotografare lo scempio e definire chi dovrà pagare le spese di ripristino.

 

Questo dovrebbe tappare la bocca a chi, ottusamente, ha attaccato la nostra Associazione senza nemmeno conoscere i punti che la stessa ha perseguito fin dalla sua costituzione, cioè il rispetto dei Simboli e dei Colori della nostra città, Stadio Liberati e colori rossoverdi prima di tutto.

 

Per chiarire ulteriormente a chi apre bocca per  sparare inesattezze, la nostra Associazione non si metterà MAI contro i Ternani (città, cittadini e tifosi) e intraprenderà ogni iniziativa, anche forte e impopolare, a tutela degli stessi: in pratica saremo felici per i successi che (finalmente) dovessero arrivare, ma non accetteremo mai che la nostra squadra li ottenga giocando gratis dentro un porcilaio.

 

In queste settimane stiamo assistendo a lavori mastodontici che sicuramente avranno un elevato costo, per l’adeguamento alla legge vigente degli spazi esterni ed interni allo Stadio.

 

Se sommiamo questo ai controlli all’ingresso che non permettono ad un bambino di portare all’interno una bottiglietta di acqua minerale con il tappo, ad un anziano di portare un ombrello, e ad un tifoso una sciarpa con una scritta non gradita, ci viene solo da sorridere (se non ci fosse da piangere) pensando a quello che il bambino, il portatore di handicap o l’anziano troveranno all’interno dello stesso: ruggine in quantità industriale, sicurezza inesistente e situazione igienico sanitaria inaccettabile.

 

Viste, poi, le condizioni in cui versa la tribuna stampa, crediamo che proprio tutta la stampa (e non solo una parte come accade oggi) debba dedicare del tempo a questa problematica, tralasciando per un attimo la faraonica campagna acquisti di coloro che ci hanno fatto retrocedere sul campo non più di due mesi fa.

 

Concludiamo ribadendo che siamo fiduciosi nell’operato della Corte dei Conti circa l’esposto presentato sulla convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana Calcio per l’utilizzo del Liberati, e nella giusta presa in considerazione da parte del Sindaco e dell’Assessore allo Sport delle lettere aperte da noi protocollate riguardo il degrado del Liberati: pur non avendo ancora ricevuto risposte dirette, i sopralluoghi e i “gruppi di lavoro” istituiti ci fanno intuire che qualcosa siamo riusciti a smuovere.

 

Resta comunque inteso che vigileremo sull’operato di questo “gruppo di lavoro” nei tempi e nei modi che ci saranno consentiti.

 

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Terni 5 Agosto 2011.

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:clap::ola:

 

aggiungo soltanto che trovo paradossale che, mentre il Comune continua a spendere soldi pubblici per adeguare (barricare???) l'esterno, chi dovrebbe curare l'impianto lo abbia lasciato in uno stato di degrado pazzesco; sporcizia, muffa, ruggine, carenze igieniche...

e la stampa parla del roboante acquisto!!!

 

che vergogna!!!

 

AVANTI TERNI!

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ancora una volta marcata e sottolineata la differenza fra chi vuole difendere Terni e chi alla prima occasione chiude un occhio e mette sotto al tappeto la sporcizia , "comprato" dalla notizia di qualche fenomeno acquistato e da un ripescaggio il cui scopo non è affatto chiaro

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Per chiarire ulteriormente a chi apre bocca per  sparare inesattezze, la nostra Associazione non si metterà MAI contro i Ternani (città, cittadini e tifosi) e intraprenderà ogni iniziativa, anche forte e impopolare, a tutela degli stessi: in pratica saremo felici per i successi che (finalmente) dovessero arrivare, ma non accetteremo mai che la nostra squadra li ottenga giocando gratis dentro un porcilaio.

 

Dubito fortemente che ciò accada o accadrà...e capisco perfettamente che bisognerebbe ignorare per non pubblicizzare oltre, ma ritengo anche sia giusto che "qualcuno" B-) risponda pubblicamente negli stessi spazi utilizzati (facebook), perchè attaccare l'associazione e in modo trasversale questo forum, personalmente, è come attaccare nel primo caso, ogni singolo cittadino,tifoso associatosi e nel secondo ogni singolo utente. Non faccio parte fisicamente della prima opzione ma il pensiero di farne parte c'è eccome...faccio parte da anni della seconda e trovo giusto che gli attacchi vengano respinti, sempre in modo civile e laddove vengano usate frasi offensive, si prendano le giuste e dovute azioni. Nessuno dell'associazione ne di questo forum, tiene i fili di nessuno e nessuno è portavoce di nessuno. Ognuno è libero di rispondere mettendo la propria faccia.

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In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

Certamente, e lo capisce anche un bambino, il valore di una società di prima divisione è maggiore di quella di una di seconda divisione, e allora si spiegherebbe anche il “sacrificio” (l’ennesimo in sette anni) che questo benefattore ha regalato a Terni, ai suoi cittadini ed a tutti i tifosi rossoverdi.Di sicuro tutto il tiramolla è servito per far abbassare la guardia e il livello di attenzione sui problemi relativi ai canoni impagati da parte della Ternana Calcio al Comune (che nel frattempo hanno superato la soglia del milione di euro…), e sullo stato di degrado del Liberati, nonché sulle quote sequestrate e relative procedure giudiziarie, oltre alle ulteriori vicende giudiziarie riguardanti i rapporti con “vecchi eroi”.

 

Ora assistiamo alle roboanti dichiarazioni, ribadite a caratteri cubitali quotidianamente da una parte dell’informazione, di calciatori che sembrano arrivare da un altro pianeta e che, come accade ormai da sette anni appena messo piede a Terni, dicono di voler riconquistare i tifosi: il fatto, però, è che ai Ternani non basta un gol e qualche frase fatta.

 

Per tornare alla vicenda del degrado del Liberati, notiamo con piacere in questi ultimi giorni che le nostre ripetute grida di allarme sembrano cominciare a trovare dei piccoli riscontri.

 

Leggiamo infatti da qualche parte e ascoltiamo in tv di “gruppi di lavoro” nominati dal Comune e dalla Ternana Calcio, incaricati di fotografare lo scempio e definire chi dovrà pagare le spese di ripristino.

 

Questo dovrebbe tappare la bocca a chi, ottusamente, ha attaccato la nostra Associazione senza nemmeno conoscere i punti che la stessa ha perseguito fin dalla sua costituzione, cioè il rispetto dei Simboli e dei Colori della nostra città, Stadio Liberati e colori rossoverdi prima di tutto.

 

Per chiarire ulteriormente a chi apre bocca per  sparare inesattezze, la nostra Associazione non si metterà MAI contro i Ternani (città, cittadini e tifosi) e intraprenderà ogni iniziativa, anche forte e impopolare, a tutela degli stessi: in pratica saremo felici per i successi che (finalmente) dovessero arrivare, ma non accetteremo mai che la nostra squadra li ottenga giocando gratis dentro un porcilaio.

 

In queste settimane stiamo assistendo a lavori mastodontici che sicuramente avranno un elevato costo, per l’adeguamento alla legge vigente degli spazi esterni ed interni allo Stadio.

 

Se sommiamo questo ai controlli all’ingresso che non permettono ad un bambino di portare all’interno una bottiglietta di acqua minerale con il tappo, ad un anziano di portare un ombrello, e ad un tifoso una sciarpa con una scritta non gradita, ci viene solo da sorridere (se non ci fosse da piangere) pensando a quello che il bambino, il portatore di handicap o l’anziano troveranno all’interno dello stesso: ruggine in quantità industriale, sicurezza inesistente e situazione igienico sanitaria inaccettabile.

 

Viste, poi, le condizioni in cui versa la tribuna stampa, crediamo che proprio tutta la stampa (e non solo una parte come accade oggi) debba dedicare del tempo a questa problematica, tralasciando per un attimo la faraonica campagna acquisti di coloro che ci hanno fatto retrocedere sul campo non più di due mesi fa.

 

Concludiamo ribadendo che siamo fiduciosi nell’operato della Corte dei Conti circa l’esposto presentato sulla convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana Calcio per l’utilizzo del Liberati, e nella giusta presa in considerazione da parte del Sindaco e dell’Assessore allo Sport delle lettere aperte da noi protocollate riguardo il degrado del Liberati: pur non avendo ancora ricevuto risposte dirette, i sopralluoghi e i “gruppi di lavoro” istituiti ci fanno intuire che qualcosa siamo riusciti a smuovere.

 

Resta comunque inteso che vigileremo sull’operato di questo “gruppo di lavoro” nei tempi e nei modi che ci saranno consentiti.

 

Insomma, noi non arretreremo di un passo, tutt’altro.

 

Terni 5 Agosto 2011.

ASSOCIAZIONE PER I SIMBOLI E I COLORI DI TERNI

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Mi permetto di aggiungere un punto di vista diverso rispetto a quanto evidenziato in grassetto.

Dubito che il ripescaggio sia direttamente correlato al sequestro. Se i creditori mi sequestrano un certo bene (e solo quello) e cioè le quote della Ternana e dando per scontato che con questi creditori non ci sia un rapporto "d'amore", non dovrebbe fregarmi nulla del fatto che il valore delle stesse dimunuisca, anzi, rimanendo in un contesto di legalità (e cioè non depauperando fraudolentemente il valore) sarei pure contento, perchè se alla fine vincessero i creditori, gli avrei lasciato meno di quello che si aspettavano.

 

Secondo me la spiegazione più logica è che Longarini abbia "cacciato" quest'altro bel gruzzoletto, pensando comunque di risolvere positivamente la partita del sequestro, per poi ad ottobre provare a vendere la Ternana con un valore più alto rispetto a quanto sarebbe stato in 2 divisione.

Poi magari di logico fino ad oggi cìè stato ben poco...

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Archiviata felicemente la telenovela relativa alla domanda di ripescaggio, che per circa due mesi ha tenuto col fiato sospeso la città e tutte le sue componenti, possiamo finalmente ringraziare Longarini, Zadotti e Cozzella (cioè tre di coloro che a Giugno avevano raggiunto il risultato della retrocessione sul campo) per questa impresa.

 

In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

 

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Oltre a questa ipotesi , io ne butto lì un'altra , chiaramente frutto della mia fantasia paranoica

 

Tutti sapevano che il foligno , a livello economico aveva e ha tuttora grossi problemi .

Nello spareggio , se fosse retrocesso , non avrebbe avuto la forza per poter presentare la domanda di ripescaggio ( perchè nell'ambiente già si sapeva che alcune società non si sarebbero iscritte e di conseguenza , la perdente dei playout sarebbe stata sicuramente ripescata ).

 

Di fronte a questo scenario , ci potrebbe essere anche stato una sorta di "accordo tra gentiluomini " , che poteva essere salvezza diretta per il foligno e salvezza in un secondo tempo per la Ternana .

 

In tutto ciò , è chiaro che il foligno , in qualche maniera si sarebbe sdebitato con la marchiciana football club .

 

Come ?

 

Non c'è che l'imbarazzo della scelta ...

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DOPO 19 GIORNI MARIO DANIELI HA INTERROTTO LO SCIOPERO DELLA FAME

7 Agosto 2011 19.53 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.295974

 

Immagini (1) Video (0) Documenti (0) Mario Danieli, ai tempi della prima protesta...

Mario Danieli, ai tempi della prima protesta, quest'inverno

 

Visualizza questo articolo sulla mappa

Ha perso circa 8 chili. E' molto debilitato

 

Ha interrotto oggi, dopo 19 giorni, lo sciopero della fame, Mario Danieli, più conosciuto come Big John. Le sue condizioni di salute non sono delle più brillanti. Ha perso circa 8 chili e lo stress psico-fisico cui si è sottoposto ha lasciato dei segni.

 

Danieli aveva attuato questa forma di protesta perchè il SII non intende allacciargli il servizio idrico nella casa dove vive in affitto a Marmore fin quando non provvede a saldare bollette precedenti, non pagate. E Danieli i soldi per pagare quelle bollette non ce li ha. Attraverso una piccola sottoscrizione la somma necessaria è stata raccolta per cui già domani mattina, se le condizioni fisiche glie lo permetteranno , Big John potrà recarsi al SII e stipulare il contratto per l'acqua.

 

In questo periodo, sempre per protesta, Danieli ha smesso di prendere anche i medicinali anti epilettici correndo un serio rischio per la sua salute.

 

Big John non è nuovo a forme esasperate di protesta. Nell'inverno scorso si incatenò sotto le finestre di Palazzo Spada. In quella circostanza rischiava di trovarsi in mezzo alla strada avendo una ingiunzione di sfratto e già allora aveva avuto problemi con il servizio elettrico. Non potendo pagare le bollette l'ASM gli staccò la corrente obbligandolo, fra gli altri disagi, ad andare a dormire con il cappotto.

Insomma, non una vita facile la sua.

 

La capite ora la differenza cari tifosi veri, stirpi col pedigree, vigliacchetti da tastiera, cortigiani, papponi, giornalari, politicucci di qualsiasi colore, dirigenti senza arte nè parte, predicatori a gratis e per "passione", ciarlatani di mestiere e nel tempo libero ........ ma l' aria è cambiata e Longarini ha fatto la fidejussione ..... Vi auguro la stessa vita "facile" del signore sopracitato.

 

Avanti Terni ..... senza tregua !!!!

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In tanti si chiedono come mai, dopo essere retrocessi in modo ignobile contro il Foligno, ci sia stato questo tiramolla: il giorno dopo la retrocessione Zadotti disse che tutto era pronto per il ripescaggio, qualche tempo dopo sempre Zadotti avanzò dubbi sulla possibilità che Longarini volesse fornire l’indispensabile fidejussione, nei giorni successivi gli incontri si sono succeduti febbrilmente e dopo una “sfrenata corsa contro il tempo” tutto è finito bene.

 

Noi un’idea ce l’abbiamo e l’azzardiamo: potrebbe essere che Longarini si sia trovato “costretto” ad effettuare la domanda di ripescaggio, volente o nolente, per non depauperare il valore della Ternana Calcio, già notevolmente spolpato, di fronte ai creditori che hanno chiesto il sequestro delle quote?

 

 

ASSOCIAZIONE PER I SIMBOLI E I COLORI DI TERNI

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Oltre a questa ipotesi , io ne butto lì un'altra , chiaramente frutto della mia fantasia paranoica

 

Tutti sapevano che il foligno , a livello economico aveva e ha tuttora grossi problemi .

Nello spareggio , se fosse retrocesso , non avrebbe avuto la forza per poter presentare la domanda di ripescaggio ( perchè nell'ambiente già si sapeva che alcune società non si sarebbero iscritte e di conseguenza , la perdente dei playout sarebbe stata sicuramente ripescata ).

 

Di fronte a questo scenario , ci potrebbe essere anche stato una sorta di "accordo tra gentiluomini " , che poteva essere salvezza diretta per il foligno e salvezza in un secondo tempo per la Ternana .

 

In tutto ciò , è chiaro che il foligno , in qualche maniera si sarebbe sdebitato con la marchiciana football club .

 

Come ?

 

Non c'è che l'imbarazzo della scelta ...

1951007[/snapback]

 

E che favori ce potrebbero fa li folignati?

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DOPO 19 GIORNI MARIO DANIELI HA INTERROTTO LO SCIOPERO DELLA FAME

7 Agosto 2011 19.53 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.295974

 

Immagini (1)  Video (0)  Documenti (0) Mario Danieli, ai tempi della prima protesta...

Mario Danieli, ai tempi della prima protesta, quest'inverno

 

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Ha perso circa 8 chili. E' molto debilitato

 

Ha interrotto oggi, dopo 19 giorni, lo sciopero della fame, Mario Danieli, più conosciuto come Big John. Le sue condizioni di salute non sono delle più brillanti. Ha perso circa 8 chili e lo stress psico-fisico cui si è sottoposto ha lasciato dei segni.

 

Danieli aveva attuato questa forma di protesta perchè il SII non intende allacciargli il servizio idrico nella casa dove vive in affitto a Marmore fin quando non provvede a saldare bollette precedenti, non pagate. E Danieli i soldi per pagare quelle bollette non ce li ha. Attraverso una piccola sottoscrizione la somma necessaria è stata raccolta per cui già domani mattina, se le condizioni fisiche glie lo permetteranno , Big John potrà recarsi al SII e stipulare il contratto per l'acqua.

 

In questo periodo, sempre per protesta, Danieli ha smesso di prendere anche i medicinali anti epilettici correndo un serio rischio per la sua salute.

 

Big John non è nuovo a forme esasperate di protesta. Nell'inverno scorso si incatenò sotto le finestre di Palazzo Spada. In quella circostanza rischiava di trovarsi in mezzo alla strada avendo una ingiunzione di sfratto e già allora aveva avuto problemi con il servizio elettrico. Non potendo pagare le bollette l'ASM gli staccò la corrente obbligandolo, fra gli altri disagi, ad andare a dormire con il cappotto.

Insomma, non una vita facile la sua.

 

La capite ora la differenza cari tifosi veri, stirpi col pedigree, vigliacchetti da tastiera, cortigiani, papponi, giornalari, politicucci di qualsiasi colore, dirigenti senza arte nè parte, predicatori a gratis e per "passione", ciarlatani di mestiere e nel tempo libero ........ ma l' aria è cambiata e Longarini ha fatto la fidejussione ..... Vi auguro la stessa vita "facile" del signore sopracitato.

 

Avanti Terni ..... senza tregua !!!!

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DIO, GESU', GIUSEPPE E MARIA PORTATEVELI VIA!!!

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DOPO 19 GIORNI MARIO DANIELI HA INTERROTTO LO SCIOPERO DELLA FAME

7 Agosto 2011 19.53 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.295974

 

Immagini (1)  Video (0)  Documenti (0) Mario Danieli, ai tempi della prima protesta...

Mario Danieli, ai tempi della prima protesta, quest'inverno

 

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Ha perso circa 8 chili. E' molto debilitato

 

Ha interrotto oggi, dopo 19 giorni, lo sciopero della fame, Mario Danieli, più conosciuto come Big John. Le sue condizioni di salute non sono delle più brillanti. Ha perso circa 8 chili e lo stress psico-fisico cui si è sottoposto ha lasciato dei segni.

 

Danieli aveva attuato questa forma di protesta perchè il SII non intende allacciargli il servizio idrico nella casa dove vive in affitto a Marmore fin quando non provvede a saldare bollette precedenti, non pagate. E Danieli i soldi per pagare quelle bollette non ce li ha. Attraverso una piccola sottoscrizione la somma necessaria è stata raccolta per cui già domani mattina, se le condizioni fisiche glie lo permetteranno , Big John potrà recarsi al SII e stipulare il contratto per l'acqua.

 

In questo periodo, sempre per protesta, Danieli ha smesso di prendere anche i medicinali anti epilettici correndo un serio rischio per la sua salute.

 

Big John non è nuovo a forme esasperate di protesta. Nell'inverno scorso si incatenò sotto le finestre di Palazzo Spada. In quella circostanza rischiava di trovarsi in mezzo alla strada avendo una ingiunzione di sfratto e già allora aveva avuto problemi con il servizio elettrico. Non potendo pagare le bollette l'ASM gli staccò la corrente obbligandolo, fra gli altri disagi, ad andare a dormire con il cappotto.

Insomma, non una vita facile la sua.

 

La capite ora la differenza cari tifosi veri, stirpi col pedigree, vigliacchetti da tastiera, cortigiani, papponi, giornalari, politicucci di qualsiasi colore, dirigenti senza arte nè parte, predicatori a gratis e per "passione", ciarlatani di mestiere e nel tempo libero ........ ma l' aria è cambiata e Longarini ha fatto la fidejussione ..... Vi auguro la stessa vita "facile" del signore sopracitato.

 

Avanti Terni ..... senza tregua !!!!

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Era quello che cercavo di far capire...ma sicuramente so io che non me spiego...

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Danieli poteva tranquillamente dire che a cesena e siracusa l'acqua e la corrente le regalano.

sicuramente a quel punto era autorizzato a non pagare e parecchi gli avrebbero pure detto che c'aveva ragione.

mi dispiace ma ha agito male lui non avendoci i soldi per pagre le bollette e quindi c'ha torto.

il sii e l'asm coi soldi delle sue bollette c'assestavano li bilanci.

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Danieli poteva tranquillamente dire che a cesena e siracusa l'acqua e la corrente le regalano.

sicuramente a quel punto era autorizzato a non pagare e parecchi gli avrebbero pure detto che c'aveva ragione.

mi dispiace ma ha agito male lui non avendoci i soldi per pagre le bollette e quindi c'ha torto.

il sii e l'asm coi soldi delle sue bollette c'assestavano li bilanci.

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:lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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