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Lu cinghiale è sempre lu cinghiale!

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Mister Claudio Tobia a TLP: "Pronto a prender le redini di un progetto serio in Lega Pro"

23.08.2011 20:30 di Valeria Debbia articolo letto 537 volte

 

© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

 

"Ho vinto molto nella mia carriera e credo di poter fare ancora bene. Anzi vi dirò di più: credo di essere più bravo ora di prima. Ho sempre avuto la capacità di scegliermi la squadra giusta. Adesso in aggiunta sono molto più equilibrato, anche se non mansueto": si presenta così mister Claudio Tobia, ex tecnico di - tra le altre - Catanzaro, Salernitana e Ternana in esclusiva ai microfoni di TuttoLegaPro.com. Tobia vanta 335 panchine nei campionati professionistici ed un breve trascorso in Serie A alla guida dell'Avellino, eppure è da qualche anno che nessuno punta più sulle sue capacità per costruire un progetto importante. Il curriculum, però, parla da solo viste le 5 promozioni conquistate e la lunga lista di giovani lanciati (a Terni fu lui a far debuttare giocatori, ora affermati, come Kharja e Candreva). Con mister Tobia abbiamo quindi ripercorso brevemente la sua carriera per arrivare a commentare la situazione del calcio odierno, diviso tra la regola degli Under in Lega Pro e lo scandalo del "calcio scommesse".

 

Mister Tobia, Lei ha passato una vita sui campi di calcio: tra Serie C, Serie B e persino Serie A. Ma negli ultimi anni è rimasto un po' fuori dal giro...

"Mi trovo fuori dal giro per tanti motivi. Però insomma bisogna dire che ho lavorato 39 anni consecutivamente. Il calcio è un mondo in cui avvengono determinate situazioni e bisogna accettarle. Io purtroppo non sempre le accetto: secondo me in questo momento l'allenatore è sempre più un giocattolo nelle mani di altre persone e questo non mi piace. Non è che non lavori: se mi propongono un lavoro io sono pronto, però pongo delle condizioni".

 

Probabilmente non Le piace l'involuzione che ha vissuto l'ambiente calcistico: basti vedere il recente caso del "calcio scommesse"...

"Però chi non vedeva - persino dalla Tv - che in una partita c'erano giocatori importanti e di categoria che commettevano errori? Era palese: solo chi non voleva vederlo, non se ne accorgeva. Anche negli Anni '80 c'erano stati dei problemi e poi siamo rimasti tranquilli per tanti anni. Io proprio perché non entro nel giro delle "torte" vengo ingaggiato solo all'ultimo momento, in corsa. L'altro anno ho comunque lavorato nel Settore Giovanile di un club della Basilicata: ma per me l'allenatore deve continuare ad avere potere decisionale e non il contrario, come sovente capita ora".

 

In questo momento storico, in Lega Pro si cerca di puntare molto sui giovani, al punto che si è creata addirittura la regola sugli Under.

"Io sono stato uno degli allenatori che ha lanciato più giovani. Solo alla Ternana ne ho fatti crescere almeno una quindicina. Poi alla Casertana, al Catanzaro... In Serie A sono arrivati più di trenta giocatori tra quelli che ho allenato".

 

Proprio per questo vorrei una sua opinione: non crede che la regola sugli Under crei un circolo vizioso?

"E' un circolo vizioso! E' un obbligo, ma dopo due anni finiscono tutti a giocare in Prima o Seconda Categoria. I giovani devono giocare sì, ma solo quelli bravi. Solo se una persona è onesta li fa giocare. Ma la parte tecnica in Lega Pro come è seguita? Da chi è portata avanti? Quanti anni hanno gli allenatori? Di Guardiola ce n'è uno solo! E anche di Barcellona ce n'è uno solo. Da quanto tempo è che da un settore giovanile come quello del Milan non esce un giovane valido? E poi finisce che i giovani si importano dall'estero...".

 

Per cui Lei dice bisogna ripartire da un settore giovanile nostrano valido, ma allo stesso tempo non bisogna obbligare attraverso regole precostituite le società a puntare sui giovani.

"Esatto: ci vuole un colpo al cerchio e un colpo alla botte".

 

E in questo scenario, Lei come si collocherebbe se le venisse proposto un progetto?

"Io come allenatore sarei immediatamente pronto a prendere le redini di un progetto valido e serio. Anche se capisco che oggigiorno sembra quasi un delitto essere delle persone oneste. Io ho litigato coi cosiddetti "santoni", perché non volevo assoggettarmi a fare cose su cui non ero d'accordo ed ora eccomi qua. D'altronde non si può pretendere di vincere un campionato ogni anno... Poi ho commesso degli sbagli in prima persona, ma è anche vero che molti amici mi hanno girato le spalle nel momento del bisogno. Non sono un fenomeno, ma voglio lavorare senza invasioni di campo, con presidenti che ti danno una parola e resta quella ed infine con giocatori che sentono il sudore della maglia".

 

Come vede la stagione di Lega Pro che sta per cominciare?

"La Lega Pro vale come la quarta serie. La qualità della Serie C degli Anni '80 e '90 invece è stata eccelsa: era composta da giocatori che scendevano dalla A e dalla B o da giocatori che salivano dalla quarta serie. Ma quest'ultima valeva la C1 di adesso. Io l'altra sera vedevo con amici dei filmini di partite della Ternana degli Anni '80: se li paragoniamo alle partite della Lega Pro di oggi notiamo come il livello sia molto più scadente".

 

Eppure la voglia di rimettersi al lavoro per poter cambiare le regole del gioco non le manca...

"Mi piacerebbe trovare una collocazione in Lega Pro: ho vinto molto nella mia carriera e credo di poter fare ancora bene. Anzi vi dirò di più: credo che sono più bravo ora di prima. Ho sempre avuto la capacità di scegliermi la squadra giusta. Adesso in aggiunta sono molto più equilibrato, anche se non mansueto. Infatti a Terni mi chiamavano "Il Cinghiale"...".

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a pijallo noi proprio no eh.....

1955186[/snapback]

 

ma nn furono proprio gli eroi a cacciarlo via dal settore giovanile qualche stagione fa?

1955188[/snapback]

 

non verrebbe mai a lavorare per chi ha distrutto il nostro patrimonio rossoverde.

lu cinghiale non abbasserà mai la testa e non si farà mai addestrare da certe persone.

e poi c'è chi non lo vuole a via aleardi.

 

 

GRANDE CLAUDIO! MAGICO CINGHIALE!

Modificato da classe86_

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Lu cignale aveva un contratto quinquennale con la Ternana di Agarini che gli fu fatto da Borea.

Quando arrivarono li marchiciani , si ingozzarono controvoglia il contratto,ma non appena scaduto,lo mandarono subito via.

 

Di sicuro un allenatore dotato di grande passione, con tutta probabilità tecnicamente molto più dotato di tanti suoi colleghi più titolati,ma , a parte la scarsa propensione a certi tipi di compromessi, probabilmente qualche errore gestionale deve averlo commesso.

 

Rimane però sempre uno che ha lasciato una traccia netta

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...più de ngiancottone Del Neri credo .......

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Su questo non sono d'accordo ... per me del neri è stato il miglior tecnico visto a Terni dopo Viciani .

 

Mi pare che le carriere parlino da sole e di delneri tutto si può dire , meno che sia un leccaculo .

Ha fallito nelle grandi società , ma per il resto ha valorizzato giocatori che probabilmente non erano nemmeno da A.

 

Non scordiamoci che con lui giocava un certo mengucci ... :paura::paura::paura:

 

Tobia è stato un grande, ma dei limiti li aveva e penso che a Terni li conoscano in molti.

Un vero peccato,perchè le potenzialità le aveva eccome

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...più de ngiancottone Del Neri credo .......

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Su questo non sono d'accordo ... per me del neri è stato il miglior tecnico visto a Terni dopo Viciani .

 

Mi pare che le carriere parlino da sole e di delneri tutto si può dire , meno che sia un leccaculo .

Ha fallito nelle grandi società , ma per il resto ha valorizzato giocatori che probabilmente non erano nemmeno da A.

 

Non scordiamoci che con lui giocava un certo mengucci ... :paura::paura::paura:

 

Tobia è stato un grande, ma dei limiti li aveva e penso che a Terni li conoscano in molti.

Un vero peccato,perchè le potenzialità le aveva eccome

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Del Neri.. due anni a Terni e due promozioni, promozione in A con il Chievo e quinto posto l'anno successivo (sfumato all'ultimo il quarto in favore del Milan..), quarto posto con la Samp.

;)

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