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NINNI

CICLISMO

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3 minuti fa, lustronculino ha scritto:

Se Taddeo recupera si, se non starà bene non ci sarà storia con un Vingegaard così e con la squadra che gli forniranno 

Sì, la squadra non è malaccio: sicuri Vingegaard, Van Aerte, Kruijswijk, Kelderman, Laporte, Benoot, Van Baarle e Van Hooydonck.

:unsure:

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3 ore fa, NINNI ha scritto:

Sì, la squadra non è malaccio: sicuri Vingegaard, Van Aerte, Kruijswijk, Kelderman, Laporte, Benoot, Van Baarle e Van Hooydonck.

:unsure:

E per l’ultimo posto possono scegliere tra Kuss Tratnik Bouwman Valter Gesink Dennis ecc dando per scontato che Roglic non lo portano 

Modificato da lustronculino

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È terribile ogni volta che muore un ciclista. Ma che cosa si può fare per evitare simili tragedie? Personalmente non riesco a trovare una soluzione. A livello agonistico è uno degli sport più pericolosi. 

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47 minuti fa, callea ha scritto:

È terribile ogni volta che muore un ciclista. Ma che cosa si può fare per evitare simili tragedie? Personalmente non riesco a trovare una soluzione. A livello agonistico è uno degli sport più pericolosi. 

Una cosa che si può fare è evitare arrivi come quello di ieri: il gpm a dieci km e poi una discesa a 90 all'ora per arrivare al traguardo.

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12 ore fa, NINNI ha scritto:

Una cosa che si può fare è evitare arrivi come quello di ieri: il gpm a dieci km e poi una discesa a 90 all'ora per arrivare al traguardo.

È lo stesso che ha detto Evenepoel ma a me, perdonami, sembra una cazzata. Polemica assurda. 
Quando con una bicicletta da corsa vai a 90-100 km/h in discesa rischi la vita, sempre, anche lontano dal traguardo, e ci sono fior di campioni che hanno fatto la storia del ciclismo vincendo anche grazie alle discese folli.

 
Dopo l’adozione sacrosanta del casco (senza il quale ci sarebbero molti, molti più morti) non riesco a vedere altri margini di miglioramento della sicurezza. 
Le biciclette da corsa per come sono strutturate non sono certificate per andare a quelle velocità in sicurezza come fossero delle moto e il fatto che il corpo dell’atleta sia praticamente nudo (casco a parte) fa tutto il resto. 
Purtroppo è un rischio intrinseco in questo sport. 
(Chi lo fa a livello amatoriale, e c’è chi lo fa, è un pazzo suicida.)

Modificato da callea

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8 minuti fa, callea ha scritto:

È lo stesso che ha detto Evenepoel ma a me, perdonami, sembra una cazzata. Polemica assurda. 
Quando con una bicicletta da corsa vai a 90-100 km/h in discesa rischi la vita, sempre, anche lontano dal traguardo, e ci sono fior di campioni che hanno fatto la storia del ciclismo vincendo anche grazie alle discese folli.

 
Dopo l’adozione sacrosanta del casco (senza il quale ci sarebbero molti, molti più morti) non riesco a vedere altri margini di miglioramento della sicurezza. 
Le biciclette da corsa per come sono strutturate non sono certificate per andare a quelle velocità in sicurezza come fossero delle moto e il fatto che il corpo dell’atleta sia praticamente nudo (casco a parte) fa tutto il resto. 
Purtroppo è un rischio insito in questo sport. 
(Chi lo fa a livello amatoriale, e c’è chi lo fa, è un pazzo suicida.)

Sono totalmente d’accordo.

Molto spesso gli arrivi subito dopo il gpm sono solo per motivi organizzativi. Per fare un arrivo di tappa , così come una partenza ma li e più facile , devi avere spazio sufficiente ad ospitare tutto il circo. È il motivo per cui il tour arriva sempre sulle stesse montagne, sulle altre non c’è lo spazio e quindi al massimo ci passano e vanno oltre.

Poi è ovvio c’è anche l’aspetto percorso , le montagne sui giri ci devono stare e se sali devi anche scendere molto spesso.

L’aspetto dello spettacolo in discesa non ce lo vedo onestamente.

Forse l’unica cosa che puoi fare e mettere persone a segnalare la pericolosità del tratto , come fatto nella stessa tappa nel restringimento dell’ingresso al paese in cui arrivavano.

Se Evenepoel stava zitto faceva più bella figura.

 

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1 ora fa, lustronculino ha scritto:

Sono totalmente d’accordo.

Molto spesso gli arrivi subito dopo il gpm sono solo per motivi organizzativi. Per fare un arrivo di tappa , così come una partenza ma li e più facile , devi avere spazio sufficiente ad ospitare tutto il circo. È il motivo per cui il tour arriva sempre sulle stesse montagne, sulle altre non c’è lo spazio e quindi al massimo ci passano e vanno oltre.

Poi è ovvio c’è anche l’aspetto percorso , le montagne sui giri ci devono stare e se sali devi anche scendere molto spesso.

L’aspetto dello spettacolo in discesa non ce lo vedo onestamente.

Forse l’unica cosa che puoi fare e mettere persone a segnalare la pericolosità del tratto , come fatto nella stessa tappa nel restringimento dell’ingresso al paese in cui arrivavano.

Se Evenepoel stava zitto faceva più bella figura.

 

Sinceramente non ho letto le dichiarazioni di Evenepoel, però penso che in prossimità del traguardo uno sia più portato a rischiare.

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25 minuti fa, NINNI ha scritto:

Sinceramente non ho letto le dichiarazioni di Evenepoel, però penso che in prossimità del traguardo uno sia più portato a rischiare.

Infatti il nesso è questo. Un conto una discesa a 120 km dal traguardo, un conto a 10

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34 minuti fa, NINNI ha scritto:

Sinceramente non ho letto le dichiarazioni di Evenepoel, però penso che in prossimità del traguardo uno sia più portato a rischiare.

 

8 minuti fa, adriatico ha scritto:

Infatti il nesso è questo. Un conto una discesa a 120 km dal traguardo, un conto a 10

Ok ma è un rischio intrinseco del ciclismo 

Oltre al problema spazi le corse a tappe vanno anche “equilibrate” dando spazio un po’ a tutti. Sono le squadre , gli sponsor e i corridori stessi a chiederlo . Mo e facile fare polemica. Ieri ho letto cazzate colossali come mettere i limiti di velocità in discesa, le reti come nello sci e addirittura le protezioni addosso come nella moto gp. 
Evenepoel poi è uno di quelli a cui vengono cuciti addosso alcuni percorsi quindi dovrebbe solo tacere. Che poi nel suo caso si tratti di cronometro è un caso

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29 minuti fa, lustronculino ha scritto:

 

Ok ma è un rischio intrinseco del ciclismo 

Oltre al problema spazi le corse a tappe vanno anche “equilibrate” dando spazio un po’ a tutti. Sono le squadre , gli sponsor e i corridori stessi a chiederlo . Mo e facile fare polemica. Ieri ho letto cazzate colossali come mettere i limiti di velocità in discesa, le reti come nello sci e addirittura le protezioni addosso come nella moto gp. 
Evenepoel poi è uno di quelli a cui vengono cuciti addosso alcuni percorsi quindi dovrebbe solo tacere. Che poi nel suo caso si tratti di cronometro è un caso

Mi fido. Non ci capisco un cazzo di ciclismo. 

 

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1 ora fa, adriatico ha scritto:

Mi fido. Non ci capisco un cazzo di ciclismo. 

 

Lungi da me pensare di capire qualcosa di qualsivoglia argomento 

A me da fastidio la sensazionalità ( non parlo di te o di Ninni ovviamente) 

E ovvio muore un ragazzo in bici ci sta che faccia effetto ma da ieri a mezzogiorno tutti esperti di sicurezza, tutti a dare addosso a chi organizza le corse , tutti a trovare soluzioni al 99% assurde o impraticabili .

Purtroppo , come dice Callea, il ciclismo professionistico è uno sport estremamente pericoloso perché si va veloci e non solo in discesa, è pericoloso in volata ( Jacobsen in Polonia non è morto solo per culo ) ed e pericoloso in gruppo perché non è semplice tenere i 50 all’ora in mezzo a cento persone.

Ma il ciclismo è questo … salite, discese, volate

Poi posso essere d’accordo che il calendario è veramente fitto, che con i nuovi regolamenti certe squadre devono provare a fare punti ovunque per evitare la retrocessione tutto giusto ma trovare soluzioni realistiche è veramente difficile 

Modificato da lustronculino

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47 minuti fa, lustronculino ha scritto:

Lungi da me pensare di capire qualcosa di qualsivoglia argomento 

A me da fastidio la sensazionalità ( non parlo di te o di Ninni ovviamente) 

E ovvio muore un ragazzo in bici ci sta che faccia effetto ma da ieri a mezzogiorno tutti esperti di sicurezza, tutti a dare addosso a chi organizza le corse , tutti a trovare soluzioni al 99% assurde o impraticabili .

Purtroppo , come dice Callea, il ciclismo professionistico è uno sport estremamente pericoloso perché si va veloci e non solo in discesa, è pericoloso in volata ( Jacobsen in Polonia non è morto solo per culo ) ed e pericoloso in gruppo perché non è semplice tenere i 50 all’ora in mezzo a cento persone.

Ma il ciclismo è questo … salite, discese, volate

Poi posso essere d’accordo che il calendario è veramente fitto, che con i nuovi regolamenti certe squadre devono provare a fare punti ovunque per evitare la retrocessione tutto giusto ma trovare soluzioni realistiche è veramente difficile 

Si, concordo. 

Con il mio intervento volevo solo dire che capivo il ragionamento di Ninni. 

Ma, giustamente, a 50 all'ora in bici è pericoloso pure lo spartitraffico, figurati una discesa in montagna

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Poi vedi la tappa e ti viene voglia di appendere Evenepoel per i coglioni ! Prima fai polemica , poi rompi il cazzo per neutralizzare ai -25 e mettere in sicurezza la discesa, fai tutta la filippica sulla giornata particolare poi parti ai -18 e fai la discesa a tutta come una normalissima tappa!?!? Dopo che fino ai -25 hanno passeggiato tutti … 

Coerenza questa sconosciuta 

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1 ora fa, adriatico ha scritto:

almeno questi sono dilettanti ... lo scorso anno al Tour Philipsen ha festeggiato convinto di aver vinto la volata , peccato che Van Aert fosse arrivato da un pezzo :lol: Figura di merda in mondo visione 

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La Lidl è entrata oggi come main sponsor della Trek al posto di Segafredo e già si capisce che l’impatto a livello di marketing può essere qualcosa di mai visto nel ciclismo 

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Tappa disegnata molto bene non c'è niente da dire. Anche a loro ha detto sfiga con le cadute di Carapaz e Maas. A me la Jumbo è arrivata sulle palle comunque...tifo contro a prescindere 😅

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1 ora fa, FE3IE ha scritto:

Tappa disegnata molto bene non c'è niente da dire. Anche a loro ha detto sfiga con le cadute di Carapaz e Maas. A me la Jumbo è arrivata sulle palle comunque...tifo contro a prescindere 😅

Oltre ad essere disegnate bene è l’interpretazione a fare la differenza. 
La volata per l’intermedio a 93 km dall’arrivo fa capire benissimo la differenza. Pedersen , Girmay , Sagan , Philipsen a scannarsi per prendere i punti per il sesto posto !!! 
Poi i due favoriti che si danno battaglia nella prima tappa , nelle altre corse a tappe non succede .

Peccato per Carapaz e Mas 

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Di fatto ogni tappa del tour viene corsa come una classica. Se il bimbo sta in forma com'è sembrato oggi, ci sarà da divertirsi.

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Cesenatico Bologna sembra una classica , potrebbe essere una signora tappa .

Comunque questi vengono qua e disegnano una partenza con i controcazzi 

Noi ancora facciamo le cronoprologo 

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