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forza Portogallo

I TAVOLI CHE CONTANO PURTROPPO

Messaggi raccomandati

l'unico che decide e fa decidere in questa città stava alla sfilata di domenica.

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e non è il sindaco

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e manco il presidente della provincia

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Ho capito: è Bartolini! :azz:

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Finalmente qualcuno che ha centrato in pieno il discorso, mettendo in evidenza tutti i vantaggi e allo stesso tempo tutte le difficolta, gli ostacoli che purtroppo sono presenti in questa città e che si è costretti ad affrontare se si propone qualcosa di utile alla collettività. Come dici giustamente, la voce dei cittadini in questo contesto assume un ruolo importante. Credo sia anche significativo che in una città di sinistra, al passare delle istituzioni siano piovuti fischi e si sia percepita rabbia che definirei repressa nei confronti di chi da sempre governa questa città. Chi fa politica ed è anche scaltro questo lo dovrebbe capire, urge un inversione di tendenza su tanti fronti, sul modo di gestire la nostra amata città e lo sta dicendo una persona che ha sempre sostenuto il centro sinistra e che ha sposato il progetto del Partito Democreatico, l'unico partito presente in Itala ma che purtroppo non riesce a trovare la quadratura del cerchio per provare a dare una scossa al paese. Non demordo ma per la mia città chiedo concretezza e salvaguardia degli interessi della collettività, dello sviluppo e della visibilità del territorio. Terni con la Ternana per tradizoni può e deve "sfruttare" questa opportunità, per dire poi che è anche la città di San Valentino, per sfruttare la vicinanza con Roma, per il turismo. Scusate per aver esposto dei concetti che vanno oltre la Ternana e il calcio ma credo che il futuro, sia delle fere, sia della città passi anche da queste riflessioni oltre che dalla crisi globale con cui dobbiamo ogni giorno confrontarci.

Modificato da forza Portogallo

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provo a buttare giù qualche interesse della collettività legato allo sport

 

- uno stadio a norma

- una struttura (fatte le debite proporzioni) stile Formello/Trigoria/Milanello...e simili..

- una piscina omologata per gare sportive

- un palasport multifunzionale per sport di squadra (basket, pallavolo ecc...) e per manifestazioni di spettacolo in genere

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su alcuni punti mi sembra che si lavori verso questa direzione......che poi ci sia in mezzo longarini su questo ho svariate perplessità!!!

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longarini è un costruttore, quindi se il comune concede autorizzazioni senza rompe tanto le scatole longarini ci guadagna, perchè costruisce e intasca il grano (non ci credo proprio ad un improvviso attacco di amore per la ternana), terni ci guadagna perchè le strutture servono ai ternani e la ternana potrà anche ambire a fare il salto di qualità...il comune....dovrebbe solo essere contento...anche perchè "la terra" se la farà pure pagà....mica la vorrà a regalo longarini... :cesenti:

Modificato da frankye

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torniamo a noi.

gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

 

e vi ricordo un particolare.

il mercato immobiliare è a picco e a terni la gente manco ritira più le concessioni.

mettiamo che un imprenditore investa puta caso 20 milioni di euro per strutture riguardanti la ternana.

a fronte di ciò vorrà, presumo, almeno rientrare.

per rientrare vorrebbe dire avere la possibilità di costruire privatamente immobili per almeno 70 milioni di euro (ipotizzando un guadagno del 30% :lol::lol::lol: ).

manco un pacio farebbe una cosa del genere in un area immobiliare come la nostra in un momento di crisi infinita come questo..

figurate uno che pacio non è, tipo longarini.

date retta: creasse una bella struttura societaria e puntasse come si deve sul settore giovanile.

è quella l'unica strada per dare forza a una società e a un territorio.

Udine deve essere l'esempio di società che vogliono fare bene.

il resto non porterà mai a niente

Modificato da tosculu

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Questa discussione mi sembra la più importante di tutte. Esprimo il mio parere. Terni è una piazza povera. Sappiamo tutti che, ad oggi, senza risorse esterne, avremmo difficoltà a fare la lega pro. La prima domanda è: fare calcio ai massimi livelli è utile a questa comunità? Io penso di si, e non certo per dare un diversivo ai cittadini incavolati durante una crisi economica. Penso sia utile per i ritorni economici e di immagine che il calcio professionistico può generare per la città. Seconda domanda: qual è quindi un progetto serio di una comunità come la nostra per attirare capitali e fare calcio ai massimi livelli? Dare opportunità di business, possibilmente coincidenti con gli interessi collettivi. Ora la costruzione di centri polisportivi e polifunzionali di proprietà della società calcistica locale è senz'altro l'investimento del futuro in Italia (all'estero è già storia). In Italia solo due società hanno lo stadio di proprietà: Reggiana e Juve. La lista dei pretendenti è lunghissima, ma autorizzazioni zero o quasi. Noi avremmo una opportunità: sbloccare questa pratica presto e bene costituirebbe un fattore di vantaggio competitivo importante nel panorama calcistico nazionale. Cosa è successo a Torino e Firenze è sotto gli occhi di tutti, così come è noto a tutti che questo tipo di investimento a Terni sarebbe coincidente con l'interesse della comunità. Come sarebbe andata se si fosse costruita la cittadella dello sport non lo sapremo mai, magari la società avrebbe avuto un altro destino dopo il fallimento del gruppo Agarini. Ma guardiamo al futuro. Terni, ha secondo me, una sola strada se vuole crescere: offrire opportunità; e questo vale in tutti i settori. Perché non si fa? Solo perché la struttura dominante di questa città vuole mantenere a tutti i costi il suo predominio, fondato sul clientelismo e nepotismo che affonda, a sua volta, le radici sul sottosviluppo economico e sociale che esso stesso genera. Ma questo è un altro discorso. Quindi noi come cittadini, prima che tifosi, dovremmo far capire ai nostri rappresentanti che siamo stufi del loro gioco, che un futuro diverso lo pretendiamo. Che sia Longarini o un altro, io non ho pregiudizi. Qui non si tratta di costruire un'opera pubblica, ma privata con capitali privati (almeno per me), quindi poche analogie con le tangenziali. Mi pare molto simile al modello Corso del Popolo, sul quale non mi risultano levate di scudi, neanche dopo qualche errore di misura della ditta sulle cubature. Che si debba fare mi sembra ormai doveroso. Anzi andrebbe da noi stimolato. È in gioco molto più del calcio. Scusate la lunghezza del topic.  ;)

2087761[/snapback]

solo per memoria storica e non per polemica:

 

mi risulta che queste "opportunità" furono sondate già 7 anni fa all'arrivo, prima con Fioretti e poi esplicitamente con Longarini, della nuova proprietà e successivamente nel corso degli anni seguenti in maniera esplicita e pubblica dalle istituzioni locali in maniera bipartisan (almeno nella prima fase), col sostegno di gran parte dei tifosi che si domandavano quali fossero i progetti sportivi reali e le prospettive (visti anche i risultati disastrosi sul campo e nel contorno).

 

Ricordo a me stesso e a chi ha vissuto dolorosamente quella stagione che le risposte furono, sintetizzando:

 

a) Il gruppo Longarini non ha alcun interesse economico-imprenditoriale a Terni.

 

b) Il gruppo Longarini è qui solo per fare calcio.

 

c) La dimensione giusta per Terni è la serie C (quindi riduzione della capienza dello stadio a 7.500 posti, contenziosi sui lavori per lo stadio, gestione societaria quantomeno discutibile da parte dei numerosi soggetti via via delegati etc.)

 

d) Comunque fatevi i cazzi vostri.

 

 

Questo solo pro-memoria e senza pregiudizio.

2087775[/snapback]

 

Ammazza Passaparò quanto si puntiglioso ....non ce mette tutto l' alfabeto altrimenti gli aspiranti sindaci ce rimangono male .........

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torniamo a noi.

gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

2087783[/snapback]

Allora che dovemo fa!? Dovemo mori e basta, punto!!!

2087786[/snapback]

 

Forse questa è l'unica certezza espressa dal topic :lol::lol::lol::lol:

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Questa discussione mi sembra la più importante di tutte. Esprimo il mio parere. Terni è una piazza povera. Sappiamo tutti che, ad oggi, senza risorse esterne, avremmo difficoltà a fare la lega pro. La prima domanda è: fare calcio ai massimi livelli è utile a questa comunità? Io penso di si, e non certo per dare un diversivo ai cittadini incavolati durante una crisi economica. Penso sia utile per i ritorni economici e di immagine che il calcio professionistico può generare per la città. Seconda domanda: qual è quindi un progetto serio di una comunità come la nostra per attirare capitali e fare calcio ai massimi livelli? Dare opportunità di business, possibilmente coincidenti con gli interessi collettivi. Ora la costruzione di centri polisportivi e polifunzionali di proprietà della società calcistica locale è senz'altro l'investimento del futuro in Italia (all'estero è già storia). In Italia solo due società hanno lo stadio di proprietà: Reggiana e Juve. La lista dei pretendenti è lunghissima, ma autorizzazioni zero o quasi. Noi avremmo una opportunità: sbloccare questa pratica presto e bene costituirebbe un fattore di vantaggio competitivo importante nel panorama calcistico nazionale. Cosa è successo a Torino e Firenze è sotto gli occhi di tutti, così come è noto a tutti che questo tipo di investimento a Terni sarebbe coincidente con l'interesse della comunità. Come sarebbe andata se si fosse costruita la cittadella dello sport non lo sapremo mai, magari la società avrebbe avuto un altro destino dopo il fallimento del gruppo Agarini. Ma guardiamo al futuro. Terni, ha secondo me, una sola strada se vuole crescere: offrire opportunità; e questo vale in tutti i settori. Perché non si fa? Solo perché la struttura dominante di questa città vuole mantenere a tutti i costi il suo predominio, fondato sul clientelismo e nepotismo che affonda, a sua volta, le radici sul sottosviluppo economico e sociale che esso stesso genera. Ma questo è un altro discorso. Quindi noi come cittadini, prima che tifosi, dovremmo far capire ai nostri rappresentanti che siamo stufi del loro gioco, che un futuro diverso lo pretendiamo. Che sia Longarini o un altro, io non ho pregiudizi. Qui non si tratta di costruire un'opera pubblica, ma privata con capitali privati (almeno per me), quindi poche analogie con le tangenziali. Mi pare molto simile al modello Corso del Popolo, sul quale non mi risultano levate di scudi, neanche dopo qualche errore di misura della ditta sulle cubature. Che si debba fare mi sembra ormai doveroso. Anzi andrebbe da noi stimolato. È in gioco molto più del calcio. Scusate la lunghezza del topic.  ;)

2087761[/snapback]

Hai detto tutto tu. E in maniera chiara e precisa.

Purtroppo credo che, ste gran capocce, proprio per i motivi che hai elencato, credo che non capiranno o faranno finta di non capire, l'importanza di un centro sportivo polifunzionale per la città (così come sul fatto di attirare business in generale). Lasciando da parte per un attimo (un attimo solo) gli attori di questo kolossal, basterebbe vendere la terra a un prezzo congruo e ottenere delle convenzioni per l'uso, lasciando e la gestione e gli utili a chi se ne accolla la costruzione e quindi i costi di realizzazione. Così tutti avrebbero interesse a che la cosa sia terminata

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gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

2087783[/snapback]

Allora che dovemo fa!? Dovemo mori e basta, punto!!!

2087786[/snapback]

 

te l'ho completato.

così ti è più chiaro.

spero ;)

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il problema che lu comune senza un sordu, deve obbligatoriamente vendere lo stadio a colui che intende ristrutturarlo a fondo..(ammesso che qualcuno ci sia)..

 

lo stadio è un costo che il comune non si può piu permettere..

 

le chiacchiere a Terni sono sempre tante, ma li fatti so sempre 0!

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Questa discussione mi sembra la più importante di tutte. Esprimo il mio parere. Terni è una piazza povera. Sappiamo tutti che, ad oggi, senza risorse esterne, avremmo difficoltà a fare la lega pro. La prima domanda è: fare calcio ai massimi livelli è utile a questa comunità? Io penso di si, e non certo per dare un diversivo ai cittadini incavolati durante una crisi economica. Penso sia utile per i ritorni economici e di immagine che il calcio professionistico può generare per la città. Seconda domanda: qual è quindi un progetto serio di una comunità come la nostra per attirare capitali e fare calcio ai massimi livelli? Dare opportunità di business, possibilmente coincidenti con gli interessi collettivi. Ora la costruzione di centri polisportivi e polifunzionali di proprietà della società calcistica locale è senz'altro l'investimento del futuro in Italia (all'estero è già storia). In Italia solo due società hanno lo stadio di proprietà: Reggiana e Juve. La lista dei pretendenti è lunghissima, ma autorizzazioni zero o quasi. Noi avremmo una opportunità: sbloccare questa pratica presto e bene costituirebbe un fattore di vantaggio competitivo importante nel panorama calcistico nazionale. Cosa è successo a Torino e Firenze è sotto gli occhi di tutti, così come è noto a tutti che questo tipo di investimento a Terni sarebbe coincidente con l'interesse della comunità. Come sarebbe andata se si fosse costruita la cittadella dello sport non lo sapremo mai, magari la società avrebbe avuto un altro destino dopo il fallimento del gruppo Agarini. Ma guardiamo al futuro. Terni, ha secondo me, una sola strada se vuole crescere: offrire opportunità; e questo vale in tutti i settori. Perché non si fa? Solo perché la struttura dominante di questa città vuole mantenere a tutti i costi il suo predominio, fondato sul clientelismo e nepotismo che affonda, a sua volta, le radici sul sottosviluppo economico e sociale che esso stesso genera. Ma questo è un altro discorso. Quindi noi come cittadini, prima che tifosi, dovremmo far capire ai nostri rappresentanti che siamo stufi del loro gioco, che un futuro diverso lo pretendiamo. Che sia Longarini o un altro, io non ho pregiudizi. Qui non si tratta di costruire un'opera pubblica, ma privata con capitali privati (almeno per me), quindi poche analogie con le tangenziali. Mi pare molto simile al modello Corso del Popolo, sul quale non mi risultano levate di scudi, neanche dopo qualche errore di misura della ditta sulle cubature. Che si debba fare mi sembra ormai doveroso. Anzi andrebbe da noi stimolato. È in gioco molto più del calcio. Scusate la lunghezza del topic.  ;)

2087761[/snapback]

Hai detto tutto tu. E in maniera chiara e precisa.

Purtroppo credo che, ste gran capocce, proprio per i motivi che hai elencato, credo che non capiranno o faranno finta di non capire, l'importanza di un centro sportivo polifunzionale per la città (così come sul fatto di attirare business in generale). Lasciando da parte per un attimo (un attimo solo) gli attori di questo kolossal, basterebbe vendere la terra a un prezzo congruo e ottenere delle convenzioni per l'uso, lasciando e la gestione e gli utili a chi se ne accolla la costruzione e quindi i costi di realizzazione. Così tutti avrebbero interesse a che la cosa sia terminata

2087792[/snapback]

 

controllati due numeri, amico mio, e poi vedi cosa significa tradotto in numeri ;)

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solo per memoria storica e non per polemica:

 

mi risulta che queste "opportunità" furono sondate già oltre 7 anni fa all'arrivo, prima con Fioretti e poi esplicitamente con Longarini, della nuova proprietà e successivamente nel corso degli anni seguenti in maniera esplicita e pubblica dalle istituzioni locali in maniera bipartisan (almeno nella prima fase), col sostegno di gran parte dei tifosi che si domandavano quali fossero i progetti sportivi reali e le prospettive (visti anche i risultati disastrosi sul campo e nel contorno).

 

Ricordo a me stesso e a chi ha vissuto dolorosamente quella stagione che le risposte furono, sintetizzando:

 

a) Il gruppo Longarini non ha alcun interesse economico-imprenditoriale a Terni.

 

b) Il gruppo Longarini è qui solo per fare calcio.

 

c) La dimensione giusta per Terni è la serie C (quindi riduzione della capienza dello stadio a 7.500 posti, contenziosi sui lavori per lo stadio, gestione societaria quantomeno discutibile da parte dei numerosi soggetti via via delegati etc.)

 

d) Comunque fatevi i cazzi vostri.

 

 

Questo solo pro-memoria e senza pregiudizio.

2087775[/snapback]

 

Io non ho informazioni ne per smentire ne per confermare quanto dici, quindi presumo sia vero. Per me questo non cambia il discorso, che prescinde dall'attuale proprietà. Se questa proprietà non fosse ancora interessata, aspettiamo che passi (tutto passa) e offriamo l'opportunità ai prossimi (anche come stimolo a farli arrivare i prossimi). Se questa proprietà avesse invece cambiato idea, si analizzi il progetto, ma si ricordi sempre che nel caso sarebbero capitali privati per un investimento privato (o almeno questa è l'unica forma che io concepisco per l'operazione). La collettività mette a disposizione terreni in cambio di una quota di spazio nell'uso di strutture private (palazzetto, piscina etc.). Perché nel nostro caso di proprieta pubblica non c'è altro, se non uno stadio fatiscente. Se non si vuole concedere area pubblica, che almeno si concedano i permessi, l'area se la comprerà la Ternana dove ritiene opportuno. O neanche questo? Io resto dell'idea che per diventare grandi bisogna stimolare (anzi pretendere) investimenti. Ed io sono ambizioso, oltre al fatto che sogno la mia città con sempre più privato e meno potere di ricatto e controllo della politica, ma questo è un altro discorso.

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torniamo a noi.

gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

 

e vi ricordo un particolare.

il mercato immobiliare è a picco e a terni la gente manco ritira più le concessioni.

mettiamo che un imprenditore investa puta caso 20 milioni di euro per strutture riguardanti la ternana.

a fronte di ciò vorrà, presumo, almeno rientrare.

per rientrare vorrebbe dire avere la possibilità di costruire privatamente immobili per almeno 70 milioni di euro (ipotizzando un guadagno del 30% :lol:  :lol:  :lol: ).

manco un pacio farebbe una cosa del genere in un area immobiliare come la nostra in un momento di crisi infinita come questo..

figurate uno che pacio non è, tipo longarini.

date retta: creasse una bella struttura societaria e puntasse come si deve sul settore giovanile.

è quella l'unica strada per dare forza a una società e a un territorio.

Udine deve essere l'esempio di società che vogliono fare bene.

il resto non porterà mai a niente

2087783[/snapback]

Assolutamente d'accordo. Il problema è che lo stadio, comunque, prima o poi toccherà rifallo: è assurdo continuare a buttare soldi su una struttura che casca a pezzi.

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2087761[/snapback]

Hai detto tutto tu. E in maniera chiara e precisa.

Purtroppo credo che, ste gran capocce, proprio per i motivi che hai elencato, credo che non capiranno o faranno finta di non capire, l'importanza di un centro sportivo polifunzionale per la città (così come sul fatto di attirare business in generale). Lasciando da parte per un attimo (un attimo solo) gli attori di questo kolossal, basterebbe vendere la terra a un prezzo congruo e ottenere delle convenzioni per l'uso, lasciando e la gestione e gli utili a chi se ne accolla la costruzione e quindi i costi di realizzazione. Così tutti avrebbero interesse a che la cosa sia terminata

2087792[/snapback]

 

controllati due numeri, amico mio, e poi vedi cosa significa tradotto in numeri ;)

2087797[/snapback]

Di sicuro i numeri sono grossi. Bisognerebbe vedere quali sono quelli di rientro (non ne ho idea), come si gestisce l'investimento (se con sponsor che potrebbero essere interessati per i più svariati motivi) e cosa contemplare nel progetto insieme alle strutture sportive.

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torniamo a noi.

gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

 

e vi ricordo un particolare.

il mercato immobiliare è a picco e a terni la gente manco ritira più le concessioni.

mettiamo che un imprenditore investa puta caso 20 milioni di euro per strutture riguardanti la ternana.

a fronte di ciò vorrà, presumo, almeno rientrare.

per rientrare vorrebbe dire avere la possibilità di costruire privatamente immobili per almeno 70 milioni di euro (ipotizzando un guadagno del 30% :lol:  :lol:  :lol: ).

manco un pacio farebbe una cosa del genere in un area immobiliare come la nostra in un momento di crisi infinita come questo..

figurate uno che pacio non è, tipo longarini.

date retta: creasse una bella struttura societaria e puntasse come si deve sul settore giovanile.

è quella l'unica strada per dare forza a una società e a un territorio.

Udine deve essere l'esempio di società che vogliono fare bene.

il resto non porterà mai a niente

2087783[/snapback]

Il discorso del settore giovanile è musica per le mie orecchie, sarebbe la svolta!! Quello che è giusto è giusto e sopratutto certo e fattibile, basta avere un pò de zucca!!

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x semprerossoverde:

 

se, come dici, "la struttura dominante di questa città vuole mantenere a tutti i costi il suo predominio, fondato sul clientelismo e nepotismo che affonda, a sua volta, le radici sul sottosviluppo economico e sociale che esso stesso genera", chi dovrebbe portare avanti questa operazione ambiziosissima (secondo me irrealistica, visti i precedenti e la situazione reale, non ultima quella tribunalizia, ma questo può essere soggettivo) ?

 

Nomi, cognomi e indirizzi, per favore.

Modificato da passaparola

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gli interlocutori sono:

- comune;

- longarini.

 

fine de li giochi

 

e vi ricordo un particolare.

il mercato immobiliare è a picco e a terni la gente manco ritira più le concessioni.

mettiamo che un imprenditore investa puta caso 20 milioni di euro per strutture riguardanti la ternana.

a fronte di ciò vorrà, presumo, almeno rientrare.

per rientrare vorrebbe dire avere la possibilità di costruire privatamente immobili per almeno 70 milioni di euro (ipotizzando un guadagno del 30% :lol:  :lol:  :lol: ).

manco un pacio farebbe una cosa del genere in un area immobiliare come la nostra in un momento di crisi infinita come questo..

figurate uno che pacio non è, tipo longarini.

date retta: creasse una bella struttura societaria e puntasse come si deve sul settore giovanile.

è quella l'unica strada per dare forza a una società e a un territorio.

Udine deve essere l'esempio di società che vogliono fare bene.

il resto non porterà mai a niente

2087783[/snapback]

 

Mi permetto di non essere d'accordo con quanto affermi. L'investimento (serio) negli impianti sportivi, dove si è fatto, non ha avuto un ritorno finanziato da investimenti immobiliari di tipo residenziale, come avviene, invece, ad esempio, con le olimpiadi, l'expo etc. A Barcellona, Madrid, in Inghilterra, l'investimento in impianti sportivi e strutture connesse, ha generato un volume di affari proprio, che ha aumentato il valore della società proprietaria degli impianti stessi. Tornando a noi, quello che potrebbe giustificare la spesa (poi è chiaro che io non ho i numeri certi) è:

1) abbattimento degli oneri di affitto dell'impianto principale (stadio)

2) diminuzione degli oneri di manutenzione ordinaria

3) affitti attivi degli spazi commerciali all'interno dello stadio (bar, ristoranti, etc.)

4) vendita dei palchi hospitality a privati ed aziende che usano gli spazi per eventi promozionali e commerciali

5) merchandising autorizzato all'interno dell'impianto (dove avete comprato sciarpa e cappellino voi?)

6) diminuzione degli affitti passivi per campi da destinare alle squadre minori della ternana

7) affitti attivi delle strutture a società sportive terze (non solo di calcio, penso al volley, rugby, basket etc.)

8) affitti delle strutture per iniziative extra sportive (concerti, manifestazioni etc.)

9) affitti di spazi polifunzionali per altri eventi (esposizioni, fiere, cinema etc)

Ho citato solo alcune delle voci di cassa che potrebbero (ripeto, serve un business plan) giustificare l'investimento. A queste deve essere aggiunto il valore atteso che una cittadella dello sport con relative strutture (campus, scuola calcio, centro di riabilitazione e preparazione atletica tipo Milan Lab etc.) crea in termini di sviluppo del settore giovanile. Pensate che la famosa cantera del Barcellona non sia fondata sugli investimenti in strutture? Certo poi ci vuole la competenza delle persone, ma basta calcolare le probabilità di sfornare 3-4 buoni giocatori ogni stagione (non Messi, solo buoni) per aggiungere una voce di ricavo non indifferente al piano. Alla fine se tutto ció non dovesse bastare chiaramente l'investimento non si farebbe. Comunque sia chiaro che io come cittadino mi sono stufato di vedere parte dei miei soldi buttati nel pozzo senza fondo del Liberati. <_<

Modificato da Semprerossoverde

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Sull'argomento sono state scritte molte pagine di questo forum. I problemi sono sempre gli stessi e mai sono stati risolti, quindi mi pare altrettanto logico che si ripropongano.

Mentre fino all'anno scorso la società è stata gestita in modo suicida adesso i marchiciani hanno capito che gestendola meglio hanno solo da guadagnarci e che tagliarsi le palle per fare un dispetto alla moglie non è logico e proficuo.

 

Ridando un'occhiata veloce a qualche vecchio post vi segnalo:

 

http://www.rossoverdi.com/index.php?showtopic=40223&hl=

 

http://www.rossoverdi.com/index.php?showtopic=31366&hl=

 

http://www.rossoverdi.com/index.php?showtopic=31338&hl=

 

ce ne saranno altri 2000, ma è comunque interessante vedere a distanza di tanti anni come certi nodi non siano venuti ancora al pettine.

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x semprerossoverde:

 

se, come dici,  "la struttura dominante di questa città vuole mantenere a tutti i costi il suo predominio, fondato sul clientelismo e nepotismo che affonda, a sua volta, le radici sul sottosviluppo economico e sociale che esso stesso genera",   chi dovrebbe portare avanti questa operazione ambiziosissima (secondo me irrealistica, visti i precedenti e la situazione reale, non ultima quella tribunalizia, ma questo può essere soggettivo) ?

 

Nomi, cognomi e indirizzi, per favore.

2087810[/snapback]

 

Scusate non voglio monopolizzare, rispondo perchè mi sembra doveroso, poi chiudo qui.

L'operazione non sará certo portata avanti da questi politici, se non vedranno un tornaconto personale. Visto che una operazione (seria) di questo tipo diminuisce a medio termine il potere della politica e sottrae opportunitá di visibilità e voto di scambio, senza interventi esterni non si farà mai. Ne a Terni, ne a Cagliari, Firenze, Napoli, Roma etc. Quindi solo i cittadini con il loro voto possono imporla.

La risposta alla tua domanda è, quindi, noi.

Se tu la condividi, un nome, cognome e indirizzo è anche il tuo (oltre al mio). Se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno, perché mi sembra ormai chiaro che la politica (non solo a Terni) sia totalmente autoreferenziale e impegnata esclusivamente a mantenere i privilegi acquisiti. Sul fatto che sia ambiziosa, magari hai ragione, ma se tutti l'avessero pensata così a Udine non farebbero la champions e a Verona non avrebbero mai vinto niente. Io voglio vincere.

Modificato da Semprerossoverde

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- comune;

- longarini.

 

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e vi ricordo un particolare.

il mercato immobiliare è a picco e a terni la gente manco ritira più le concessioni.

mettiamo che un imprenditore investa puta caso 20 milioni di euro per strutture riguardanti la ternana.

a fronte di ciò vorrà, presumo, almeno rientrare.

per rientrare vorrebbe dire avere la possibilità di costruire privatamente immobili per almeno 70 milioni di euro (ipotizzando un guadagno del 30% :lol:  :lol:  :lol: ).

manco un pacio farebbe una cosa del genere in un area immobiliare come la nostra in un momento di crisi infinita come questo..

figurate uno che pacio non è, tipo longarini.

date retta: creasse una bella struttura societaria e puntasse come si deve sul settore giovanile.

è quella l'unica strada per dare forza a una società e a un territorio.

Udine deve essere l'esempio di società che vogliono fare bene.

il resto non porterà mai a niente

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Mi permetto di non essere d'accordo con quanto affermi. L'investimento (serio) negli impianti sportivi, dove si è fatto, non ha avuto un ritorno finanziato da investimenti immobiliari di tipo residenziale, come avviene, invece, ad esempio, con le olimpiadi, l'expo etc. A Barcellona, Madrid, in Inghilterra, l'investimento in impianti sportivi e strutture connesse, ha generato un volume di affari proprio, che ha aumentato il valore della società proprietaria degli impianti stessi. Tornando a noi, quello che potrebbe giustificare la spesa (poi è chiaro che io non ho i numeri certi) è:

1) abbattimento degli oneri di affitto dell'impianto principale (stadio)

2) diminuzione degli oneri di manutenzione ordinaria

3) affitti attivi degli spazi commerciali all'interno dello stadio (bar, ristoranti, etc.)

4) vendita dei palchi ospitality a privati ed aziende che offrono gli spazi per eventi promozionali e commerciali

5) merchandising autorizzato all'interno dell'impianto (dove avete comprato sciarpa e cappellino voi?)

6) diminuzione degli affitti passivi per campi da destinare alle squadre minori della ternana

7) affitti attivi delle strutture a società sportive terze (non solo di calcio, penso al volley, rugby, basket etc.)

8) affitti delle strutture per iniziative extra sportive (concerti, manifestazioni etc.)

9) affitti di spazi polifunzionali per altri eventi (esposizioni, fiere, cinema etc)

Ho citato solo alcune delle voci di cassa che potrebbero (ripeto, serve un business plan) giustificare l'investimento. A queste deve essere aggiunto il valore atteso che una cittadella dello sport con relative strutture (campus, scuola calcio, centro di riabilitazione e preparazione atletica tipo Milan Lab etc.) crea in termini di sviluppo del settore giovanile. Pensate che la famosa cantera del Barcellona non sia fondata sugli investimenti in strutture? Certo poi ci vuole la competenza delle persone, ma basta calcolare le probabilità di sfornare 3-4 buoni giocatori ogni stagione (non Messi, solo buoni) per aggiungere una voce di ricavo non indifferente al piano. Alla fine se tutto ció non dovesse bastare chiaramente l'investimento non si farebbe. Comunque sia chiaro che io come cittadino mi sono stufato di vedere parte dei miei soldi buttati nel pozzo senza fondo del Liberati. <_<

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l'intervento che tu ipotizzi è un giochino di 50 milioni di euro almeno.

è già stato portato a buon punto progettuale a prato e lucca, abortendo poi al dunque per l'incapacità degli amministratori pubblici di accontentare le merci di scambio immobiliari richieste.

parliamo di realtà ricchissime in momenti di mercato immobiliare floridissimo (2004 se non sbaglio).

in questo momento sarebbe insostebile anche li

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Questo topic è bellissimo perché è di un livello ESTREMAMENTE più elevato di quanto un qualsiasi amministratore ternano possa comprendere o arrivare a pensare.

 

Io manderei TUTTI i politici italiani (soprattutto gli amministratori locali) a fare dei corsi di formazione all'estero (e anche di lingua visto che ci siamo) su come si amministra un bene pubblico perché credo sia l'unico modo per uscire dalla merda in cui ci ritroviamo.

 

Da soli, senza aiuto, non ce la faranno mai.

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Io manderei TUTTI i politici italiani (soprattutto gli amministratori locali) a fare dei corsi di formazione all'estero (e anche di lingua visto che ci siamo) su come si amministra un bene pubblico perché credo sia l'unico modo per uscire dalla merda in cui ci ritroviamo.

 

Da soli, senza aiuto, non ce la faranno mai.

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Quando ho deciso di aprire questo topic, tra le tante cose che mi aspettavo, vedi gli interessanti interventi che sono emersi, mi aspettavo anche e spero avvenga, che qualche amministratore delle nostre parti leggesse, così da potersi fare un idea sull'aria che si respira e sucome i cittadini siano molto più proprositivi e riflessivi e sopratutto comprendano concetti che qualche amministratore non riuscirebbe mai a capire!!

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Io manderei TUTTI i politici italiani (soprattutto gli amministratori locali) a fare dei corsi di formazione all'estero (e anche di lingua visto che ci siamo) su come si amministra un bene pubblico perché credo sia l'unico modo per uscire dalla merda in cui ci ritroviamo.

 

Da soli, senza aiuto, non ce la faranno mai.

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Quello che hai scritto è una grossa verità!

purtroppo...

 

 

 

Quando ho deciso di aprire questo topic, tra le tante cose che mi aspettavo, vedi gli interessanti interventi che sono emersi, mi aspettavo anche e spero avvenga, che qualche amministratore delle nostre parti leggesse, così da potersi fare un idea sull'aria che si respira e sucome i cittadini siano molto più proprositivi e riflessivi e sopratutto comprendano concetti che qualche amministratore non riuscirebbe mai a capire!!

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Secondo me anche se leggono non capiscono, nella migliore delle ipotesi(?) invece se ne sbattono le palle. Purtroppo questa mia opinione non è personale, ma è confutata dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti

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Io manderei TUTTI i politici italiani (soprattutto gli amministratori locali) a fare dei corsi di formazione all'estero (e anche di lingua visto che ci siamo) su come si amministra un bene pubblico perché credo sia l'unico modo per uscire dalla merda in cui ci ritroviamo.

 

Da soli, senza aiuto, non ce la faranno mai.

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Quello che hai scritto è una grossa verità!

purtroppo...

 

 

 

Quando ho deciso di aprire questo topic, tra le tante cose che mi aspettavo, vedi gli interessanti interventi che sono emersi, mi aspettavo anche e spero avvenga, che qualche amministratore delle nostre parti leggesse, così da potersi fare un idea sull'aria che si respira e sucome i cittadini siano molto più proprositivi e riflessivi e sopratutto comprendano concetti che qualche amministratore non riuscirebbe mai a capire!!

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Secondo me anche se leggono non capiscono, nella migliore delle ipotesi(?) invece se ne sbattono le palle. Purtroppo questa mia opinione non è personale, ma è confutata dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti

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come dicevano sopra. purtroppo da una parte Longarini,dall'altra li politicucci de Terni....

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