Vai al contenuto
ostinato

tragedia di Sheffield

Messaggi raccomandati

copio e incollo da Repubblica.it

io ho solo potuto piangere... a voi i commenti

 

Un rapporto fa chiarezza sulla tragedia del 15 aprile del 1989 in cui morirono 96 persone che erano allo stadio di Sheffield per la sfida di FA Cup tra Liverpool e Nottingham Forest.

Gravi le responsabilità delle forze dell'ordine che fecero di tutto per scaricare le colpe sui fans.

Il premier britannico chiede scusa ai parenti delle vittime

 

dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

 

 

LONDRA - E' stata la più grande tragedia sportiva della storia britannica e una pagina nera per tutto il calcio: la morte di 96 tifosi, durante la semifinale di Coppa d'Inghilterra tra Liverpool e Nottingham Forest, schiacciati nella calca che si era creata dentro lo stadio di Hillsborough, sul campo neutro di Sheffield, il 15 aprile del 1989. Un'inchiesta dell'epoca assegnò solo una vaga responsabilità alle forze dell'ordine, facendo di tutto per scaricare le colpe sui fans, descritti come violenti e ubriachi, tesi che venne ripresa dai giornali, in particolare nella ricostruzione pubblicata da uno dei tabloid più popolari, il Sun di Londra. Ora, ventitre anni dopo, quel resoconto viene clamorosamente smentito.

 

Una commissione d'inchiesta presieduta dal vescovo di Liverpool ha reso noti migliaia di documenti riservati da cui risulta che la polizia e le forze di soccorso hanno gravi responsabilità nell'accaduto e che, fatto ancora più serio, la polizia e gli inquirenti cercarono deliberatamente di screditare i tifosi per attribuire ad essi e al loro comportamento ogni colpa della tragedia. Rivelazioni scioccanti per i familiari delle vittime e per tutto il Regno Unito, al punto da indurre il primo ministro David Cameron a presentare pubblicamente in parlamento le sue "scuse" per quanto è accaduto.

 

"A nome del governo e del paese, voglio esprimere il mio profondo rammarico per questa doppia ingiustizia che non è stata corretta per così tanto tempo", ha detto Cameron illustrando alla camera dei Comuni le conclusioni del rapporto.

Alcuni dei particolari emersi nell'inchiesta sono raccapriccianti: la polizia sottopose perfino i cadaveri dei bambini a test per verificare il livello di alcol in corpo per dimostrare che l'ubriachezza aveva provocato il massacro e fece ricerche sui precedenti delle vittime nella speranza di trovare fatti che ne danneggiassero la reputazione. L'intento era chiaramente quello di coprire le deficienze dell'organizzazione della sicurezza da parte delle autorità. Un "cover-up" perfettamente riuscito, che ha amareggiato ulteriormente i familiari delle vittime per tutti questi anni. Ma ora l'Inghilterra cercherà di fare giustizia, prima con un dibattito in parlamento, poi forse ordinando una nuova indagine giudiziaria sull'accaduto. Verranno chiamati in causa gli ufficiali di polizia di allora e forse anche responsabili di governo - il primo ministro era Margaret Thatcher - che non fecero abbastanza per fare emergere la verità.

 

Quel giorno alla tifoseria del Liverpool era stata assegnata la "Leppings Lane", settore a sinistra della tribuna centrale, che conteneva 14.600 posti, lasciando alla tifoseria del Nottingham Forest, che normalmente aveva meno seguito, la più capiente curva opposta, la "Spion Kop End", che disponeva di 21.000 posti. Migliaia di tifosi dei Reds avevano preso d'assalto Sheffield, in un'atmosfera gioiosa tipica di una semifinale di coppa nel calcio inglese, per sostenere i propri beniamini: oltre al prestigio che la FA Cup ha sempre avuto nel calcio di qui e alla rivalità esistente tra le due tifoserie, si aggiungeva il fatto che all'epoca i club d'oltremanica, esclusi dalle Coppe europee in seguito alla strage dell'Heysel (la strage di quattro anni prima allo stadio di Bruxelles, prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool, in cui morirono 39 persone, per la maggior parte tifosi italiani), per arricchire la bacheca non potevano che puntare, oltre che sul campionato, sulle due Coppe nazionali.

 

La Leppings Lane possedeva appena 6 ingressi (contro gli oltre 60 del settore riservato ai tifosi del Nottingham Forest) e l'afflusso verso gli spalti procedeva molto a rilento (ad appena mezz'ora dal calcio d'inizio il settore era ancora mezzo vuoto). A quindici minuti dall'inizio la massa di persone che premevano fuori dallo stadio era ancora enorme, cosicché la polizia pensò di aprire il "Gate C", un grosso cancello d'acciaio posto all'ingresso di un tunnel che conduceva all'interno della Leppings Lane e agli ingressi laterali. L'idea si rivelò catastrofica: mancando ormai pochissimi minuti al fischio di inizio, i tifosi ancora fuori dallo stadio iniziarono ad accalcarsi al Gate C della Leppings Lane che permetteva accesso solo alla parte centrale della curva, la cui capienza era limitata a 2.000 posti; così, mentre questo settore della curva iniziò a riempirsi all'inverosimile, la marea di gente che continuava ad affluire dal Gate C si ritrovò chiusa dentro una sorta di imbuto. In breve gli spettatori che già si trovavano all'interno della Leppings Lane furono schiacciati verso le pareti laterali e le recinzioni che dividevano gli spalti dal campo (particolarmente resistenti perché concepite per resistere ad eventuali cariche degli hoolingas, in ossequio alle normative introdotte dal governo inglese dopo la tragedia dell'Heysel) e la stessa sorte toccò agli sventurati che si trovavano ancora nel tunnel del Gate C.

 

Mentre nella curva si scatenava il panico, la gara iniziò regolarmente, senza che nessuno in campo e negli altri settori dello stadio si fosse minimamente accorto di cosa stesse avvenendo nella curva del Liverpool. Solo dopo 6 minuti di gioco la partita fu sospesa su segnalazione di un ufficiale di polizia, che fece presente all'arbitro che molti spettatori stavano invadendo il campo: si trattava in realtà di coloro che per evitare lo schiacciamento avevano scavalcato l'inferriata che separava la Leppings Lane dal terreno di gioco. Peraltro non avendo compreso ciò che stava realmente accadendo, la polizia prese l'iniziativa di intervenire con delle piccole cariche volte ad impedire ai tifosi di invadere il campo. La situazione, se possibile, si fece così ancor più drammatica per i tifosi che, da un lato si trovavano schiacciati dalla calca che si era venuta a creare alle loro spalle, dall'altro venivano contrastati dalla polizia che inconsapevolmente impediva loro la possibilità di aprire delle vie di fuga. Solo dopo alcuni tragici minuti la polizia si rese conto del vero motivo dell'invasione e aprì le inferriate, lasciando finalmente ai tifosi del Liverpool la possibilità di raggiungere il terreno di gioco. Ma a quel punto, con la Leppings Lane meno piena, tutti cominciarono a capire quanto terribile fosse la portata del dramma.

 

In mezzo alla calca avevano perso la vita ben 96 persone (79 di loro avevano meno di 30 anni), schiacciate e soffocate com'era accaduto all'Heysel; altre 200 riportarono ferite più o meno gravi. Ora forse la storia di questa tragedia verrà raccontata fino in fondo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/ca...gh_7466689.html

 

Polizia insabbio' verita' Hillsborough

Hooligans non causa strage 1989 in Fa Cup

12 settembre, 20:27

 

Guarda la foto1 di 1

Un tifoso attacca una maglietta al Liverpool memorial, fuori da Anfield Road, in ricordo della strage di Hillsborough

 

LONDRA - L'episodio è scolpito nella memoria del Paese e, sopratutto, in quella della città di Liverpool. Il 15 aprile del 1989 novantasei persone rimasero uccise nello stadio di Hillsborough (Sheffield) durante la semifinale della FA cup tra il Liverpool e il Nottingham Forest. La colpa venne affibbiata ai tifosi del Liverpool, gente violenta e ubriaca. Hooligans insomma.

 

La verità, emersa dopo 23 anni, è invece ben diversa: a causare il disastro fu più che altro "l'incapacità" della polizia di gestire la folla. I tifosi del Liverpool, infatti, vennero fatti entrare all'improvviso attraverso un tunnel laterale - il gate C - per velocizzare il riempimento dello stadio. Si verificò un ingorgo e nella disorganizzazione generale uomini, donne e bambini rimasero stritolati. Come se non bastasse, al danno si aggiunse poi una beffa crudele.

 

La South Yorkshire police e i servizi di emergenza si diedero subito da fare per insabbiare la verità, passando ai media informazioni false concepite appositamente per coprire le proprie responsabilità. Gli agenti svolsero persino delle ricerche su coloro i quali rimasero uccisi con l'intento di "compromettere la loro reputazione". Le conclusioni, contenute nel rapporto stilato dalla commissione d'inchiesta guidata dal vescovo di Liverpool James Jones (l'indagine venne ordinata tre anni fa dal governo laburista), sono state presentate oggi. Per la Gran Bretagna è uno shock.

 

Tanto che il primo ministro David Cameron, davanti al Parlamento, ha espresso le sue scuse ai famigliari delle vittime. "Sono profondamente dispiaciuto - ha detto Cameron - che questa doppia ingiustizia sia stata avallata così a lungo. Chiedo scusa da parte del governo e da parte dell'intera nazione". Le conclusioni del rapporto sono per il premier "sconvolgenti". Oltre alla mancanze 'fattuali' certificate - erano state fatte entrare troppe persone, le transenne non rispondevano ai necessari requisiti di sicurezza e la coordinazione dei servizi di emergenza risultò confusa - diversi alti dirigenti della polizia, la South Yorkshire Police Federation e il deputato Tory Irvine Patnick sono stati infatti ritenuti colpevoli di aver 'passato' informazioni fuorvianti alla Whites News Agency dello Yorkshire.

 

Da qui a una prima pagina a 10 colonne sul Sun il passo è breve. I fatti furono dunque alterati per coprire specifiche mancanze. Stando alle analisi condotte dalla commissione, ben 41 persone avrebbero avuto la possibilità di essere salvate. "Finalmente siamo arrivati a una verirà incontrovertibile", ha commentato Steve Rotheram, deputato laburista eletto nella circoscrizione di Liverppol.

 

"Molti innocenti, tra cui donne e bambini, avrebbero potuto essere salvati. I tifosi del Liverpool non sono stati la causa del disastro e l'ubriachezza non è stata un fattore significativo. Oggi abbiamo fatto la storia e ora dobbiamo cambiare la storia". Il che significa, banalmente, portare alla sbarra i veri responsabili di quel disastro. Cameron ha sottolineato che è compito del procuratore generale decidere se riaprire ufficialmente l'indagine (così come chiedono i familiari delle vittime). "Di certo c'è - ha però aggiunto - che molti interrogativi sollevati oggi vanno esaminati".

 

 

[attachmentid=82781] JFT 96

post-2728-1347483543.png

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
fino ad ora sembra una storia molto molto italiana, spero loro riescano a dare un epilogo diverso da quello che daremmo noi.

2151077[/snapback]

 

 

sull'inchiesta giudiziaria concordo con te.

sulla reazione della scoeità inglese a quella tragedia ed ai provvedimenti adottati dopo la differenza si vede. la rinascita del calcio inglese (che all'epoca era fuori dalle coppe per via dell'heysel) cominciò proprio da li. pene severe (e soprattutto certe e applicate) per i teppisti. stadi nuovi, moderni e sicuri e certezza dell'organizzazione dell'evento.

e purtroppo tenativi (vani) di scimmiottare il modello inglese in tanti paesi tra cui l'Italia dove abbiamo preso il peggio di tale modello: grandi poteri alla polizia e soprattutto ai prefetti che di fatto servono solo a rompere i coglioni per le partite (ultimo esempio ternana modena: per l'ordine pubblico è meglio giocare una partita a rischio 0 a Terni anche se in uno stadio non a norma o mandare tremila tifosi a spasso per l'Umbria di sera?. chiariamente il discorso prato qui non c'entra perchè anche se fosse stato a posto non si sarebbe giocato comunque a terni)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Secondo me la cosa più brutta e triste è che nonostante questa inchiesta e anche se si dovesse mai arrivare alla condanna di qualcuno, questo fatto è servito e continuerà a servire per indurre nell'opinione pubblica l'equazione TIFOSO=TEPPISTA e magari continueranno a propugnarci le immagini di gente che cerca di sfuggire alla morte e che per questo viene caricata parlandone come di hooligans violenti e pericolosi

poi si sveglierà l'esperto di turno invocando il modello inglese

 

disgusto

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Secondo me la cosa più brutta e triste è che nonostante questa inchiesta e anche se si dovesse mai arrivare alla condanna di qualcuno, questo fatto è servito e continuerà a servire per indurre nell'opinione pubblica l'equazione TIFOSO=TEPPISTA e magari continueranno a propugnarci le immagini di gente che cerca di sfuggire alla morte e che per  questo viene caricata parlandone come di hooligans violenti e pericolosi

poi si sveglierà l'esperto di turno invocando il modello inglese

 

disgusto

2151127[/snapback]

 

 

qui il discorso tifoso teppista c'entra poco. all'heysel furono tifosi del liverpool a causare, volontariamente, un disasttro. a sheffield fu la cattiva organizzazione e stadi non ancora come li conosciamo oggi. il tifo in quel caso c'entrò poco se non per la vogli di entrare a vedere la partita.

il modello inglese funziona in una soceità come quella inglese. io non voglio modelli inglesi. mi basterebbe avere gli stadi come i loro. belli, comodi e moderni. è chiedere troppo? poi il resto viene da se. e ti dirò di più: eliminerei totalmente la polizia non solo dagli stadi ma anche da tutto ciò che gli sta intorno. sono convinto che gli incidetni tra tifosi si autoeliminerebbero. scommettiamo?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Secondo me la cosa più brutta e triste è che nonostante questa inchiesta e anche se si dovesse mai arrivare alla condanna di qualcuno, questo fatto è servito e continuerà a servire per indurre nell'opinione pubblica l'equazione TIFOSO=TEPPISTA e magari continueranno a propugnarci le immagini di gente che cerca di sfuggire alla morte e che per  questo viene caricata parlandone come di hooligans violenti e pericolosi

poi si sveglierà l'esperto di turno invocando il modello inglese

 

disgusto

2151127[/snapback]

 

 

qui il discorso tifoso teppista c'entra poco. all'heysel furono tifosi del liverpool a causare, volontariamente, un disasttro. a sheffield fu la cattiva organizzazione e stadi non ancora come li conosciamo oggi. il tifo in quel caso c'entrò poco se non per la vogli di entrare a vedere la partita.

il modello inglese funziona in una soceità come quella inglese. io non voglio modelli inglesi. mi basterebbe avere gli stadi come i loro. belli, comodi e moderni. è chiedere troppo? poi il resto viene da se. e ti dirò di più: eliminerei totalmente la polizia non solo dagli stadi ma anche da tutto ciò che gli sta intorno. sono convinto che gli incidetni tra tifosi si autoeliminerebbero. scommettiamo?

2151151[/snapback]

so benissimo che il teppismo in quel caso non ebbe alcun ruolo

dico solo che fino a ieri io, come penso molti altri, ero convinto che ci fossero stati degli scontri e che qualcuno avesse fatto il teppista.

oggi sappiamo che non è così ma siamo in pochissimi a saperlo e sono convinto che il primo servizio tv che parlerà di violenza negli stadi farà di nuovo vedere quelle immagini senza spiegare cosa successe realmente e invocando più durezza e repressione continuando così a sostenere che tutti i tifosi sono teppisti

vogliamo fare qualche altro esempio di disinformazione e di conseguenti misure repressive introdotte ad oc?

 

treni speciali soppressi dopo Piacenza salernitana di fine anni novanta

Qualcuno si ricorda come andarono realmente le cose?

 

Legge Maroni introdotta dopo l'invasione barbarica dei napoletani a Roma

cosa accadde realmente?

 

parlavo solo di propaganda ed è questo che mi da più fastidio

 

d'accordo con te invece sul volere stadi migliori e assenza di forze dell'ordine

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Secondo me la cosa più brutta e triste è che nonostante questa inchiesta e anche se si dovesse mai arrivare alla condanna di qualcuno, questo fatto è servito e continuerà a servire per indurre nell'opinione pubblica l'equazione TIFOSO=TEPPISTA e magari continueranno a propugnarci le immagini di gente che cerca di sfuggire alla morte e che per  questo viene caricata parlandone come di hooligans violenti e pericolosi

poi si sveglierà l'esperto di turno invocando il modello inglese

 

disgusto

2151127[/snapback]

 

 

qui il discorso tifoso teppista c'entra poco. all'heysel furono tifosi del liverpool a causare, volontariamente, un disasttro. a sheffield fu la cattiva organizzazione e stadi non ancora come li conosciamo oggi. il tifo in quel caso c'entrò poco se non per la vogli di entrare a vedere la partita.

il modello inglese funziona in una soceità come quella inglese. io non voglio modelli inglesi. mi basterebbe avere gli stadi come i loro. belli, comodi e moderni. è chiedere troppo? poi il resto viene da se. e ti dirò di più: eliminerei totalmente la polizia non solo dagli stadi ma anche da tutto ciò che gli sta intorno. sono convinto che gli incidetni tra tifosi si autoeliminerebbero. scommettiamo?

2151151[/snapback]

 

lo penso anche io ma penso che sarebbe utile, in questo senso, eliminare le barriere dagli stadi..

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
neppure la tragedia dell'Heysel avrebbe avuto luogo se ci fosse stato uno stato senza barriere e degno di questo nome.

Onore cmq agli inglesi

2151249[/snapback]

Sulla tragedia dell'Heysel in FEBBRE A 90° Hornby da una chiave di lettura secondo me indispensabile per capire cos'è successo veramente con grosse colpe dell'inadeguata polizia belga.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
neppure la tragedia dell'Heysel avrebbe avuto luogo se ci fosse stato uno stato senza barriere e degno di questo nome.

Onore cmq agli inglesi

2151249[/snapback]

Sulla tragedia dell'Heysel in FEBBRE A 90° Hornby da una chiave di lettura secondo me indispensabile per capire cos'è successo veramente con grosse colpe dell'inadeguata polizia belga.

2151256[/snapback]

 

sul film parla della tragedia di Sheffield, se non sbaglio, mi ricordi cosa dice su quella dell'Heysel?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Secondo me la cosa più brutta e triste è che nonostante questa inchiesta e anche se si dovesse mai arrivare alla condanna di qualcuno, questo fatto è servito e continuerà a servire per indurre nell'opinione pubblica l'equazione TIFOSO=TEPPISTA e magari continueranno a propugnarci le immagini di gente che cerca di sfuggire alla morte e che per  questo viene caricata parlandone come di hooligans violenti e pericolosi

poi si sveglierà l'esperto di turno invocando il modello inglese

 

disgusto

2151127[/snapback]

 

 

qui il discorso tifoso teppista c'entra poco. all'heysel furono tifosi del liverpool a causare, volontariamente, un disasttro. a sheffield fu la cattiva organizzazione e stadi non ancora come li conosciamo oggi. il tifo in quel caso c'entrò poco se non per la vogli di entrare a vedere la partita.

il modello inglese funziona in una soceità come quella inglese. io non voglio modelli inglesi. mi basterebbe avere gli stadi come i loro. belli, comodi e moderni. è chiedere troppo? poi il resto viene da se. e ti dirò di più: eliminerei totalmente la polizia non solo dagli stadi ma anche da tutto ciò che gli sta intorno. sono convinto che gli incidetni tra tifosi si autoeliminerebbero. scommettiamo?

2151151[/snapback]

 

lo penso anche io ma penso che sarebbe utile, in questo senso, eliminare le barriere dagli stadi..

2151180[/snapback]

 

bravo. infatti volevo scrivere anche delle gabbie per gli ospiti che sono la cosa più orripilante che abbia mai visto. degne di un paese del terzo mondo.

anzi, forse manco per quello vanno bene.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
neppure la tragedia dell'Heysel avrebbe avuto luogo se ci fosse stato uno stato senza barriere e degno di questo nome.

Onore cmq agli inglesi

2151249[/snapback]

Sulla tragedia dell'Heysel in FEBBRE A 90° Hornby da una chiave di lettura secondo me indispensabile per capire cos'è successo veramente con grosse colpe dell'inadeguata polizia belga.

2151256[/snapback]

 

sul film parla della tragedia di Sheffield, se non sbaglio, mi ricordi cosa dice su quella dell'Heysel?

2151265[/snapback]

Delle barriere assassine di uno stadio obsoleto, di una polizia inadeguata che non considerava la diversa natura delle tifoserie (Liverpool erano parecchi hooligans, Juve erano perlopiù famiglie), del fatto che l'anno prima c'era stata Roma-Liverpool e che quindi gli hooligans credevano comunque di dare seguito all'incontro di una tifoseria italiana (mentre sappiamo che Roma e Juve hanno tifoserie tutt'altro che gemellate).

Soprattutto dello spirito della tifoseria inglese di quel periodo: le forze dell'ordine hanno bypassato qualunque tipo di dato utile a tamponare potenziali situazioni critiche.

Ti consiglio cmq di leggere il libro per capire fino in fondo il pensiero di Hornby sull'argomento, non so se sono riuscito a riportarlo appieno...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
neppure la tragedia dell'Heysel avrebbe avuto luogo se ci fosse stato uno stato senza barriere e degno di questo nome.

Onore cmq agli inglesi

2151249[/snapback]

Sulla tragedia dell'Heysel in FEBBRE A 90° Hornby da una chiave di lettura secondo me indispensabile per capire cos'è successo veramente con grosse colpe dell'inadeguata polizia belga.

2151256[/snapback]

 

sul film parla della tragedia di Sheffield, se non sbaglio, mi ricordi cosa dice su quella dell'Heysel?

2151265[/snapback]

Delle barriere assassine di uno stadio obsoleto, di una polizia inadeguata che non considerava la diversa natura delle tifoserie (Liverpool erano parecchi hooligans, Juve erano perlopiù famiglie), del fatto che l'anno prima c'era stata Roma-Liverpool e che quindi gli hooligans credevano comunque di dare seguito all'incontro di una tifoseria italiana (mentre sappiamo che Roma e Juve hanno tifoserie tutt'altro che gemellate).

Soprattutto dello spirito della tifoseria inglese di quel periodo: le forze dell'ordine hanno bypassato qualunque tipo di dato utile a tamponare potenziali situazioni critiche.

Ti consiglio cmq di leggere il libro per capire fino in fondo il pensiero di Hornby sull'argomento, non so se sono riuscito a riportarlo appieno...

2151353[/snapback]

 

Questa è un'ipotesi sull'accaduto riportata da un sito che si occupa di calcio britannico e che ricalca molto (quasi letteralmente) quello che scrive Hornby in febbre a 90°:

 

Circa un'ora prima della partita, i tifosi inglesi cominciarono a spingersi verso il settore Z a ondate, cercando il "take an end" ("prendi la curva") aspettandosi di trovare risposta dagli "ultras" juventini...che ultras non erano. Gli inglesi sostennero la tesi di un lancio di pietre proveniente dal settore dei tifosi italiani per giustificare la loro spinta violentissima che divelse in pochi secondi le reti di protezione. In realtà il lancio di pietre non avvenne mai, al contrario la carica degli hooligans fu preceduta da razzi sparati fra i bianconeri e da una fitta sassaiola. Come si spiegò successivamente, molti inglesi non avevano affatto intenzione di caricare gli juventini, ma solo di simulare la carica per spaventare gli avversari, una pratica di uso comune nel campionato inglese ma sconosciuta in Italia. I tifosi juventini, impauriti, nella totale assenza delle forze dell'ordine belghe, completamente colte di sorpresa dall'azione degli inglesi, si ammassarono contro il muro opposto alla curva dei sostenitori del Liverpool. Alcuni, disperati, si lanciarono dall'alto nel vuoto, altri cercarono di scavalcare ed entrare nel settore adiacente; alcuni di essi finirono sugli spunzoni delle recinzioni.

 

Il muro su cui erano ammassati i bianconeri crollò per il troppo peso, moltissime persone vennero travolte, schiacciate e calpestate nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco.

 

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

Questa la traduzione di un articolo di Tony Evans, tifoso del Livepool, presente a Roma 84, Bruxelles e Sheffield, oggi capo della redazione sportiva del Times di Londra:

 

“Un muro è crollato, tutto qui”. Io queste parole le ho sentite e le ho ripetute tantissime volte. Ma sono menzogne. C’è un momento di quel giorno a Bruxelles che più di qualsiasi altro continua a tormentarmi. Il nostro treno era da poco arrivato alla stazione di Jette e una lunga colonna di tifosi del Liverpool si era incamminata giù dalla collina verso il centro. Mi fermai a guardarli, bandiere a scacchi rossi e bianchi al vento… Dissi tra me e me: «Oggi possiamo fare tutto ciò che ci pare. Nessuno può fermarci»

 

Era un giorno caldo e soleggiato, ma nell’umore generale si captava un sottofondo oscuro. Quelle bandiere a scacchi le avevamo preparate per la finale dell’anno precedente, contro la Roma allo Stadio Olimpico. E nonostante la conquista della quarta Coppa dei Campioni nessuno, tra quelli di noi che erano stati a Roma, ricorda con affetto quel giorno. Prima della gara, gruppi di giovani in motorino avevano dato la caccia ai nostri tifosi, coltelli in mano. E, dopo la partita, fummo vittima della rabbia di Roma, tra sangue, angherie e umiliazioni. Ci eravamo detti che la storia non si sarebbe ripetuta. La nostra rabbia non era diretta solo agli italiani. La stampa britannica aveva praticamente ignorato gli eventi dell’Olimpico l’anno prima… Liverpool, in quegli anni, era una città marginalizzata e odiata dal resto del Paese, un anacronismo che c’entrava poco con l’Inghilterra.

Ero con mio fratello quando, in un vicolo del centro, ci siamo imbattuti in un gruppo di tifosi juventini, sei o sette, quasi tutti ventenni. Erano seduti davanti a un bar, atteggiandosi un po’ da duri, un po’ da fichi. Il mio sguardo incrociò uno dei loro. «Dai, brutto stronzo, dimmi qualcosa…» ringhiai. Lui, niente. Ma ormai il tono, l’umore di quella giornata era stato fissato. La Grand Place era relativamente priva di tensione. Noi del Liverpool eravamo in tanti e ci sentivamo sicuri. Bevevamo e cantavamo a torso nudo sotto il sole. Era quasi idilliaco. Ma poi, complice l’effetto dell’alcol, tutto cambiò. I bar cominciarono a chiudere, forse impauriti da ciò che avremmo potuto fare…

Partimmo a piedi per lo stadio. Ovunque c’erano tafferugli. In circostanze normali, tutto ciò non sarebbe avvenuto. Ma quel giorno era diverso… Eravamo ubriachi ma anche in quello stato capimmo che lo stadio era fatiscente. Alle entrate non vi erano praticamente controlli. Tutt’ora, 25 anni dopo, ho ancora intatto il biglietto di quella serata. Eravamo nel settore Y, accanto al maledetto settore Z, e si capì subito che eravamo in troppi. La folla ci spinse avanti, verso il campo, crollò una prima barriera. La polizia reagì con i manganelli. Vidi un ragazzo - uno dei nostri - rimasto imbrigliato nel filo spinato mentre cercava di scavalcare un muro. E vidi un poliziotto che lo manganellava. Mi avvicinai e gli diedi un pugno in faccia. Scappò via. A quel punto, quasi tutta la polizia si era dileguata.

E così noi ci concentrammo sul bar, dove un povero cristo vendeva patatine e panini. In pochi secondi avevamo saccheggiato tutto. Tra settore Y e settore Z vi era un fitto lancio d’oggetti. In realtà, per gli standard di quegli anni, non era nulla di inusuale. Guardammo con invidia gli spazi nel settore Z che era mezzo vuoto, mentre il nostro settore Y, complici i molti tifosi senza biglietto, era strapieno. Mi assentai per qualche minuto per fare la pipì. Al ritorno vidi che la rete che separava i due settori era caduta e che molti dei nostri erano passati al settore adiacente… Più sotto e nell’angolo più lontano stavano morendo 39 persone.

Della partita non ricordo nulla. Del dopo-partita ricordo la paura di essere accoltellato dagli juventini. E ricordo il poliziotto belga che, preso dall’ira, lanciò un lacrimogeno dentro un autobus di tifosi del Liverpool. Arrivammo a Ostend per prendere il traghetto, tristi e depressi, ma ancora ignari. Solo dopo, sulla Manica, cominciò a spargersi la voce. A casa cominciammo a trovare antidoti per la nostra vergogna, raccontandoci le solite bugie… Una lunga catena di eventi ha portato all’Heysel. Gli accoltellamenti e i pestaggi subiti a Roma, l’alcol, la nostra aggressività, l’inefficienza della polizia e uno stadio fatiscente. Senza uno di questi anelli nella catena maledetta forse quel giorno sarebbe passato senza incidenti. Oggi i tifosi dell’Everton ci dedicano uno sfottò: «Trentanove italiani non possono avere torto». Un modo per dire che l’Heysel è colpa di noi del Liverpool. Hanno ragione. Il torto era nostro. Il torto era mio.

Modificato da E quillu je deeaa!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

all' heysel la gente è morta per soffocamento, per la calca, c'erano pazzesche barre di metallo ovunque, che impedivano la fuga se ti ci trovavi schiacciato contro...e io mi ci sono trovato impigliato contro..non respiravo bene, ero magro,piccolo e quel senso di pressione sullo sterno me lo ricordo come un incubo. poi la rete di recinzione è venuta giù, la pressione è diminuita e sono riuscito a passare sotto la sbarra, poi a scappare nel campo di atletica passando sopra un bel pò di corpi, poi im tribuna e poi fuori dallo stadio. ma ancora, se sto in mezzo alla calca, una forma di nervosismo, di ansia e di voglia di fuga mi prende sempre.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.