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HomerSimpsons

Piove dentro la galleria Tescino

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leggevo su una locandina del Messaggero - cronaca locale che pare ci sia anche il cromo in quell'acqua oltre che la manganese.

mi pareva strano, infatti, che non ci fosse altro.

 

e mi chiedo: una volta eliminata l'infiltrazione nella galleria cosa succederà? tutto torna come se niente fosse?

dove va a finire quell'acqua pericolosamente nociva anziché passare dalla galleria? da qualche altra parte passerà e uscirà, è ovvio.

 

quindi mi chiedo cosa ci sia "in cantiere" per questo schifo di situazione.

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chissà che diceva la valutazione di impatto ambientale dell'opera ...

scusate se mi auto-cito

 

per opere del genere deve essere stata sicuramente fatta una valutazione di impatto ambientale

tutto avrebbe dovuto risultare da questa valutazione

 

è stata fatta? che risultati ha dato?

  • Voto Negativo 2

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http://www.ternioggi.it/terni-rieti-acque-che-piovono-nella-galleria-tescino-contaminate-anche-da-cromo-36937

 

 

 

Terni-Rieti, acque che piovono nella galleria Tescino contaminate anche da cromo
Pubblicato il 18 febbraio 2014 alle 12:20 da Terni Oggi in Cronaca0 commenti

galleria_Tescino-300x235.jpgUn disastro. Da qualunque parte si guardino, le vicende della galleria Tescino sembrano un gigantesco disastro che assume dimensioni sempre più gravi. Dalle ultime analisi dell’Arpa è emerso che le acque che continuano ad infiltrarsi e piovere all’interno del tunnel non sono contaminate soltanto da manganese (come emerso in un primo momento) ma anche da cromo esavalente (una delle sostanze più nocive e cancerogene esistenti) e da vari metalli pesanti.

L’Anas cerca di correre ai ripari come può, dopo aver eseguito vanamente un intervento a metà gennaio e aver interdetto le piazzole di sosta, ora ha annunciato una nuova chiusura temporanea della galleria per eseguire dei lavori “finalizzati alla eliminazione delle infiltrazioni di acqua”: da questa sera, a partire dalle ore 18 alle ore 7 di domani mattina il tunnel sarà chiuso al traffico.

Un’opera inaugurata solo due anni fa, costata oltre cento milioni di euro, che già rappresenta un grave problema ambientale ed economico (per mettere fine alle infiltrazioni potrebbero essere necessari interventi strutturali per milioni di euro). Su eventuali errori e responsabilità starebbe ora indagando la procura della Repubblica (dal 2009 era già in corso un’indagine sulle discariche emerse durante i lavori della Terni-Rieti).

- See more at: http://www.ternioggi.it/terni-rieti-acque-che-piovono-nella-galleria-tescino-contaminate-anche-da-cromo-36937#sthash.fAdOIMY4.dpuf

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http://www.ternioggi.it/terni-rieti-acque-che-piovono-nella-galleria-tescino-contaminate-anche-da-cromo-36937

 

 

 

Terni-Rieti, acque che piovono nella galleria Tescino contaminate anche da cromo
Pubblicato il 18 febbraio 2014 alle 12:20 da Terni Oggi in Cronaca0 commenti

galleria_Tescino-300x235.jpgUn disastro. Da qualunque parte si guardino, le vicende della galleria Tescino sembrano un gigantesco disastro che assume dimensioni sempre più gravi. Dalle ultime analisi dell’Arpa è emerso che le acque che continuano ad infiltrarsi e piovere all’interno del tunnel non sono contaminate soltanto da manganese (come emerso in un primo momento) ma anche da cromo esavalente (una delle sostanze più nocive e cancerogene esistenti) e da vari metalli pesanti.

L’Anas cerca di correre ai ripari come può, dopo aver eseguito vanamente un intervento a metà gennaio e aver interdetto le piazzole di sosta, ora ha annunciato una nuova chiusura temporanea della galleria per eseguire dei lavori “finalizzati alla eliminazione delle infiltrazioni di acqua”: da questa sera, a partire dalle ore 18 alle ore 7 di domani mattina il tunnel sarà chiuso al traffico.

Un’opera inaugurata solo due anni fa, costata oltre cento milioni di euro, che già rappresenta un grave problema ambientale ed economico (per mettere fine alle infiltrazioni potrebbero essere necessari interventi strutturali per milioni di euro). Su eventuali errori e responsabilità starebbe ora indagando la procura della Repubblica (dal 2009 era già in corso un’indagine sulle discariche emerse durante i lavori della Terni-Rieti).

- See more at: http://www.ternioggi.it/terni-rieti-acque-che-piovono-nella-galleria-tescino-contaminate-anche-da-cromo-36937#sthash.fAdOIMY4.dpuf

 

rimane un grosso interrogativo. se ci sono le infiltrazioni nella galleria basterà eliminarle dentro la galleria?

da qualche altra parte usciranno..

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rimane un grosso interrogativo. se ci sono le infiltrazioni nella galleria basterà eliminarle dentro la galleria?

da qualche altra parte usciranno..

 

Proprio come ho detto precedentemente, (se verrà confermato) galleria e cromo esavalente sono DUE problemi, non uno.

Tappando la falla risolvi il problema galleria ma non quello più grave.

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Proprio come ho detto precedentemente, (se verrà confermato) galleria e cromo esavalente sono DUE problemi, non uno.

Tappando la falla risolvi il problema galleria ma non quello più grave.

 

comunque l'articolo pubblicato sul Messaggero descrive anche la presenza di altri veleni oltre alla manganese e al cromo esavalente.

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La cosa più triste? Che c'avevo ragione io che non faccio né lo scienziato né il geologo!

 

Mi si parla di bonifica del laghetto degli orrori... Bonifica un cazzo! La domanda che ho fatto qualche pagina addietro non ha mai ricevuto risposta... Il laghetto bonificato... Me ce ammazzo dalle risate dio cane! Non se sa che fine gli hanno fatto fare, l'hanno sotterrato? L'hanno deviato? Dove sta la trasparenza! Come si fa a voler spendere 100.000.000 di euro senza essere SICURI di quel che si fa! Come si fa a calpestare la salute di una città intera senza scrupolo! Come si poteva non sapere né prevedere che li sotto una galleria non doveva essere fatta!

Chi salterà adesso? Quali e quante capocce cadranno? Tra sindaco, regione, provincia, ANAS, arpa e chi più ne ha più ne metta... Io una risposta provo a darmela: nessuna!

Carissimi signori, nessuna testa cadrà... Ci sarà un vizio di forma, una virgola mal messa, un atto mal interpretato! Nessuno cadrà! La cosa bella è che all'Aquila hanno condannato 7 scienziati perché non hanno previsto un terremoto, qui i "veri" scienziati, continueranno a fare il porco stracazzo di comodo loro cullati dalle migliaia di cittadini votanti ed adulanti...

 

DOVETE BRUCIARE TUTTI ALL'INFERNO!

Modificato da FURIOUS

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Per bonificare quell area tocca smonta' mezza montagna

Solo in una città merdosa come questa si è potuto pensare di fare una galleria sotto una discarica di scorie della lavorazione dell'acciaio e chissà (a questo punto) di cos'altro, senza una minima conseguenza negativa!

So talmente incazzato dio Cristo che guarda... Famme sta zitto che è meglio per me!

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La terra ottenuta dagli scavi do cazzo l'hanno messa? Non è che ce l'artrovamo a primavera su quelli sacchetti al supermercato o negozi tipo spazio verde?

Qualche politico assennato, se ancora a Terni ce ne sono, magari, potrà chiedere questa cosa durante una qualche riunione in giunta! La coscienza in quel comune di merda ce sta ancora?

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Invece lo sai che mi fa incazzare? Che l Asl, l arpa fanno la voce grossa con i piccoli artigiani rompendogli il cazzo tutti i giorni, qui invece (anche mi moje che è canadese sapeva dei pericoli della zona) non hanno mosso paja sin dall inizio come detto e fatto notare da Me pizzica, per poi, dopo mille interrogazioni , domande da parte di tutti fare in passo indietro non potendo negare l'evidenza!

Modificato da CAPPUCCINO KID

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si fa incazzare un casino sta cosa dell'arpa.

 

Sul messaggero prima dicevano che era solo acqua, poi manganese, ora anche Cromo.

 

Ma dio cristo che cazzo vi paghiamo a fare? per sparare cazzate al lotto?

 

I contratti dell'arpa sono assimilati a quelli della sanità e tra i più ricchi della pubblica amministrazione per un livello di professionalità che non esiste.

 

L'arpa gli è servita per i giochetti immobiliari al tulipano, possibile che non abbiano a cuore un minimo la salute della gente? Che cosa c'è dentro quella galleria? Dove finisce quel percolato? Chi lo smaltisce? Dove? Un minimo di comunicazione si potrà fare?

 

Questa l'arpa che conosco

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ah ah ahha pure la benedizione... invece dell'acqua santa hanno usato l'acqua "percolata" :D:lol::( :( :(

che disastro.

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La terra ottenuta dagli scavi do cazzo l'hanno messa? Non è che ce l'artrovamo a primavera su quelli sacchetti al supermercato o negozi tipo spazio verde?

 

 

E' un altro problema da porsi, visto che se hai terra "normale" devi compilare 3400 moduli riuscendo a non essere in regola nonostante quelli...

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Ci sono passato oggi e la situazione mi sembra peggiorata. le infiltrazioni sono aumentate rispetto a qualche mese fa.....

Per me sta galleria prima o poi crolla, e dopo si griderà alla solita italiana tragedia annunciata

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chi è il committente dell'opera?

per il resto sta tutto qua

 

 

 

 

 

Art. 25. Valutazione dello studio di impatto ambientale e degli esiti della consultazione

(articolo così modificato dall'art. 2, comma 21, d.lgs. n. 128 del 2010)

 

1. Le attività tecnico-istruttorie per la valutazione d'impatto ambientale sono svolte dall'autorità competente.

 

2. L'autorità competente acquisisce e valuta tutta la documentazione presentata, le osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati ai sensi dell'articolo 24, nonché, nel caso dei progetti di competenza dello Stato, il parere delle regioni interessate, che dovrà essere reso entro novanta giorni dalla presentazione di cui all'articolo 23, comma 1. L'autorità competente comunica alla Regione interessata che il proponente ha apportato modifiche sostanziali al progetto e fissa il termine di sessanta giorni, decorrente dalla comunicazione, entro il quale la Regione può esprimere un ulteriore parere.

 

3. Contestualmente alla pubblicazione di cui all'articolo 24, il proponente, affinché l'autorità competente ne acquisisca le determinazioni, trasmette l'istanza, completa di allegati, a tutti i soggetti competenti in materia ambientale interessati, qualora la realizzazione del progetto preveda autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati in materia ambientale. Le amministrazioni rendono le proprie determinazioni entro sessanta giorni dalla presentazione dell'istanza di cui all'articolo 23, comma 1, ovvero nell'ambito della Conferenza dei servizi istruttoria eventualmente indetta a tal fine dall'autorità competente. Entro il medesimo termine il Ministero per i beni e le attività culturali si esprime ai sensi dell'articolo 26 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e negli altri casi previsti dal medesimo decreto. A seguito di modificazioni ovvero integrazioni eventualmente presentate dal proponente, ovvero richieste dall'autorità competente, ove l'autorità competente ritenga che le modifiche apportate siano sostanziali, sono concessi alle Amministrazioni di cui al presente comma, ulteriori quarantacinque giorni dal deposito delle stesse per l'eventuale revisione dei pareri resi.

 

3-bis. Qualora le amministrazioni di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo non si siano espresse nei termini ivi previsti ovvero abbiano manifestato il proprio dissenso, l'autorità competente procede comunque a norma dell'articolo 26.

 

4. L'autorità competente può concludere con le altre amministrazioni pubbliche interessate accordi per disciplinare lo svolgimento delle attività di interesse comune ai fini della semplificazione delle procedure.

 

Art. 26. Decisione

(articolo così modificato dall'art. 2, comma 22, d.lgs. n. 128 del 2010)

 

1. Salvo quanto previsto dall'articolo 24 l'autorità competente conclude con provvedimento espresso e motivato il procedimento di valutazione dell'impatto ambientale nei centocinquanta giorni successivi alla presentazione dell'istanza di cui all'articolo 23, comma 1. Nei casi in cui è necessario procedere ad accertamenti ed indagini di particolare complessità, l'autorità competente, con atto motivato, dispone il prolungamento del procedimento di valutazione sino ad un massimo di ulteriori sessanta giorni dandone comunicazione al proponente.

 

2. L'inutile decorso dei termini previsti dal presente articolo ovvero dall'articolo 24, implica l'esercizio del potere sostitutivo da parte del Consiglio dei Ministri, che provvede, su istanza delle amministrazioni o delle parti interessate, entro sessanta giorni, previa diffida all'organo competente ad adempire entro il termine di venti giorni. Per i progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale in sede non statale, si applicano le disposizioni di cui al periodo precedente fino all'entrata in vigore di apposite norme regionali e delle province autonome, da adottarsi nel rispetto della disciplina comunitaria vigente in materia e dei principi richiamati all'articolo 7, comma 7, lettera e), del presente decreto.

 

2-bis. La tutela avverso il silenzio dell'Amministrazione è disciplinata dalle disposizioni generali del processo amministrativo.

 

3. L'autorità competente può richiedere al proponente entro trenta giorni dalla scadenza del termine di cui all'articolo 24, comma 4, in un'unica soluzione, integrazioni alla documentazione presentata, con l'indicazione di un termine per la risposta che non può superare i quarantacinque giorni, prorogabili, su istanza del proponente, per un massimo di ulteriori quarantacinque giorni. L'autorità competente esprime il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale entro novanta giorni dalla presentazione degli elaborati modificati.

 

3-bis. L'autorità competente, ove ritenga che le modifiche apportate siano sostanziali e rilevanti per il pubblico, dispone che il proponente depositi copia delle stesse ai sensi dell'articolo 23, comma 3, e, contestualmente, dia avviso dell'avvenuto deposito secondo le modalità di cui all'articolo 24, commi 2 e 3. Entro il termine di sessanta giorni dalla pubblicazione del progetto emendato ai sensi del presente articolo, chiunque abbia interesse può prendere visione del progetto e del relativo studio di impatto ambientale, presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi in relazione alle sole modifiche apportate agli elaborati ai sensi del comma 3. In questo caso, l'autorità competente esprime il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale entro novanta giorni dalla scadenza del termine previsto per la presentazione delle osservazioni.

 

3-ter. Nel caso in cui il proponente non ottemperi alle richieste di integrazioni da parte dell'autorità competente, non presentando gli elaborati modificati, o ritiri la domanda, non si procede all'ulteriore corso della valutazione.

 

4. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale sostituisce o coordina tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati in materia ambientale, necessari per la realizzazione e l'esercizio dell'opera o dell'impianto.

 

5. Il provvedimento contiene le condizioni per la realizzazione, esercizio e dismissione dei progetti, nonché quelle relative ad eventuali malfunzionamenti. In nessun caso può farsi luogo all'inizio dei lavori senza che sia intervenuto il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale.

 

6. I progetti sottoposti alla fase di valutazione devono essere realizzati entro cinque anni dalla pubblicazione del provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale. Tenuto conto delle caratteristiche del progetto il provvedimento può stabilire un periodo più lungo. Trascorso detto periodo, salvo proroga concessa, su istanza del proponente, dall'autorità che ha emanato il provvedimento, la procedura di valutazione dell'impatto ambientale deve essere reiterata. I termini di cui al presente comma si applicano ai procedimenti avviati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4.

(comma così modificato dall'art. 23, comma 21-quinquies, legge n. 102 del 2009)

 

Art. 27. Informazione sulla decisione

 

1. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale è pubblicato per estratto, con indicazione dell'opera, dell'esito del provvedimento e dei luoghi ove lo stesso potrà essere consultato nella sua interezza, a cura del proponente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana per i progetti di competenza statale ovvero nel Bollettino Ufficiale della regione, per i progetti di rispettiva competenza. Dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale ovvero dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della regione decorrono i termini per eventuali impugnazioni in sede giurisdizionale da parte di soggetti interessati.

 

2. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale deve essere pubblicato per intero e su sito web dell'autorità competente indicando la sede ove si possa prendere visione di tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria e delle valutazioni successive.

 

Art. 28. Monitoraggio

 

1. Il provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale contiene ogni opportuna indicazione per la progettazione e lo svolgimento delle attività di controllo e monitoraggio degli impatti. Il monitoraggio assicura, anche avvalendosi dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e del sistema delle Agenzie ambientali, il controllo sugli impatti ambientali significativi sull'ambiente provocati dalle opere approvate, nonché la corrispondenza alle prescrizioni espresse sulla compatibilità ambientale dell'opera, anche, al fine di individuare tempestivamente gli impatti negativi imprevisti e di consentire all'autorità competente di essere in grado di adottare le opportune misure correttive.

(comma così modificato dall'art. 2, comma 23, d.lgs. n. 128 del 2010)

 

1-bis. In particolare, qualora dalle attività di cui al comma 1 risultino impatti negativi ulteriori e diversi, ovvero di entità significativamente superiore, rispetto a quelli previsti e valutati nel provvedimento di valutazione dell'impatto ambientale, l'autorità competente, acquisite informazioni e valutati i pareri resi può modificare il provvedimento ed apporvi condizioni ulteriori rispetto a quelle di cui al comma 5 dell'articolo 26. Qualora dall'esecuzione dei lavori ovvero dall'esercizio dell'attività possano derivare gravi ripercussioni negative, non preventivamente valutate, sulla salute pubblica e sull'ambiente, l'autorità competente può ordinare la sospensione dei lavori o delle attività autorizzate, nelle more delle determinazioni correttive da adottare.

(comma così introdotto dall'art. 2, comma 23, d.lgs. n. 128 del 2010)

 

2. Delle modalità di svolgimento del monitoraggio, dei risultati e delle eventuali misure correttive adottate ai sensi del comma 1 è data adeguata informazione attraverso i siti web dell'autorità competente e dell'autorità procedente e delle Agenzie interessate.

 

Art. 29. Controlli e sanzioni

 

1. La valutazione di impatto ambientale costituisce, per i progetti di opere ed interventi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, presupposto o parte integrante del procedimento di autorizzazione o approvazione. I provvedimenti di autorizzazione o approvazione adottati senza la previa valutazione di impatto ambientale, ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge.

 

2. Fermi restando i compiti di vigilanza e controllo stabiliti dalle norme vigenti, l'autorità competente esercita il controllo sull'applicazione delle disposizioni di cui al Titolo III della parte seconda del presente decreto nonché sull'osservanza delle prescrizioni impartite in sede di verifica di assoggettabilità e di valutazione. Per l'effettuazione dei controlli l'autorità competente può avvalersi, nel quadro delle rispettive competenze, del sistema agenziale.

 

3. Qualora si accertino violazioni delle prescrizioni impartite o modifiche progettuali tali da incidere sugli esiti e sulle risultanze finali delle fasi di verifica di assoggettabilità e di valutazione, l'autorità competente, previa eventuale sospensione dei lavori, impone al proponente l'adeguamento dell'opera o intervento, stabilendone i termini e le modalità. Qualora il proponente non adempia a quanto imposto, l'autorità competente provvede d'ufficio a spese dell'inadempiente. Il recupero di tali spese è effettuato con le modalità e gli effetti previsti dal regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, sulla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato.

 

4. Nel caso di opere ed interventi realizzati senza la previa sottoposizione alle fasi di verifica di assoggettabilità o di valutazione in violazione delle disposizioni di cui al presente Titolo III, nonché nel caso di difformità sostanziali da quanto disposto dai provvedimenti finali, l'autorità competente, valutata l'entità del pregiudizio ambientale arrecato e quello conseguente alla applicazione della sanzione, dispone la sospensione dei lavori e può disporre la demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi e della situazione ambientale a cura e spese del responsabile, definendone i termini e le modalità. In caso di inottemperanza, l'autorità competente provvede d'ufficio a spese dell'inadempiente. Il recupero di tali spese è effettuato con le modalità e gli effetti previsti dal testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato approvato con regio decreto 14 aprile 1910, n. 639, sulla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato.

 

5. In caso di annullamento in sede giurisdizionale o di autotutela di autorizzazioni o concessioni rilasciate previa valutazione di impatto ambientale o di annullamento del giudizio di compatibilità ambientale, i poteri di cui al comma 4 sono esercitati previa nuova valutazione di impatto ambientale.

 

6. Resta, in ogni caso, salva l'applicazione di sanzioni previste dalle norme vigenti.

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Terni, la galleria Tescino finisce in Procura L'Arpa: «Trovato cromo esavalente»

Corso Viola di Campalto

18-Febbraio-2014

TERNI - Una galleria inquinata e una discarica inquinatrice. Le analisi effettuate dallArpa e dalla Guardia Forestale per conto della Procura hanno confermato la contaminazione delle acque che piovono da settimane nella galleria Tescino, lungo la Terni-Rieti. Sono state trovate «tracce significative» di cromo esavalente, manganese, alluminio, nitrati ed altre sostanze tossiche.

 

LAgenzia regionale per la protezione ambientale, appena visionati i risultati considerati più che preoccupanti, ha chiesto allAst e Anas di mettere immediatamente in sicurezza la galleria, per evitare che i veleni provenienti dalla discarica continuino a piovere allinterno.

 

A far paura è soprattutto il cromo che ha effetti tossici e cangerogeni. Analisi che hanno confermato come in quel tunnel lungo quasi un chilometro e mezzo e costato più di centomilioni di euro, si corra il rischio di rimanere contaminati: «Le acque inquinate - ha voluto precisare il direttore dellArpa Adriano Rossi - poi finiscono direttamente in un pozzetto e vengono stoccate».

 

Analisi che entrano prepotentemente nelle indagini della Procura sulle acque contaminate di percolazione provenienti dalla discarica dellAst che vanno avanti da anni con gli agenti della Guardia forestale che già il 20 dicembre scorso hanno effettuato i primi rilievi all'interno del tunnel. Anche queste, come quelle dellArpa, hanno evidenziato la presenza di manganese e soprattutto di cromo esavalente. Con il sostituto procuratore Elisabetta Massini ha ordinato una nuova perizia ad un consulente che dovrà verificare tutte le analisi effettuate nelle ultime settimane.

 

Lipotesi di reato per ora è quella dellinquinamento ambientale provocato dalla mala gestione della discarica, il sospetto è che le acque di percolazione possano aver intaccato non solo la galleria (che comunque ha problemi evidenti di coibentazione) ma anche le falde. Per ora lunica contromisura presa dallAnas è quella di interdire le aree di sosta per evitare che gli automobilisti e camionisti si fermino ed escano dalle loro vetture. Mentre vanno avanti a singhiozzo i lavori per bloccare le infiltrazioni, con lennesima chiusura notturna tra martedì e mercoledì.

 

Lavori che fino ad oggi non hanno dato i risultati sperati. Ricordiamo che è il ministero dellAmbiente e non la Regione responsabile dellaria visto che si tratta di un sito bonifica di interesse nazionale. Per questo in una riunione tecnica una lassessore regionale Silvano Rometti ha chiesto al Governo di indire in tempi rapidissimi la Conferenza di servizi per trovare le soluzioni alle problematiche ambientali e strutturali emerse nelle ultime settimane. Con la messa in sicurezza definitivamente delle acque di percolazione inquinate provenienti dalla discarica come richiesto dallArpa.

http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/umbria/526698

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La terra ottenuta dagli scavi do cazzo l'hanno messa? Non è che ce l'artrovamo a primavera su quelli sacchetti al supermercato o negozi tipo spazio verde?

io c'ho paura, come avevo scritto qualche post fa, che venga usata in qualche nuovo complesso edilizio e tra 20 anni c'accorgeremo che quella zona costruita oggi è fonte di numerosi tumori!!

 

Do sta il bello? che alcuni coincittadini, parlandoci, non aprono l'occhi manco davanti a st'orrori!!

Modificato da COL-UMBRO

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http://www.ilmessaggero.it/umbria/terni_tescino_anas_discarica_ast_terni_rieti/notizie/528783.shtml

 

Terni, la procura chiude la galleria Tescino
e ordina una superperizia

 

TERNI - La Procura chiuderà la galleria dei veleni per 12 ore. Per consentire all’ingegnere genovese Luigi Boeri, consulente nominato dal magistrato Elisabetta Massini, di poter coordinare i prelievi delle acque contaminate che si trovano all’interno del tunnel.

La galleria Tescino entra così prepotentemente nelle indagini sulla discarica di vocabolo valle gestita dall’Ast. Proprio lì sotto è stato deciso di costruire il tunnel lungo quasi un chilometro e mezzo. In un sito che il ministero dell’Ambienteha inserito tra quelli di interesse nazionale da bonificare. Secondo le analisi dell’Arpa e dalla Forestale fatte più volte da dicembre si tratta di acque contaminate con la presenza di cromo esavalente, alluminio, nitrati e manganese. Sostanze cancerogene e metalli pesanti che ora fanno paura.

Non sono serviti sette giorni di lavori dell’Anas a gennaio per fermare le infiltrazioni. Intanto ieri sera, la galleria è stata chiusa di nuovo per 12 ore per cercare di metterla in sicurezza come imposto dall’Arpa dopo i risultati delle analisi. Ma proprio ieri mattina continuava a piovere copiosamente (malgrado non ci siano precipitazioni da almeno 4 giorni) all’interno del tunnel all’altezza di una piazzola di sosta che è stata transennata dall’Anas.

C’è il dubbio che la galleria possa avere dei problemi di infiltrazione per colpa di lavori non eseguiti nei migliori dei modi in una zona ad alto rischio di inquinamento. Soprattutto quelli che riguardano la coibentazione del tunnel. A sostegno del rivestimento ci dovrebbe essere un manto impermeabilizzante che dovrebbe funzionare da involucro protettivo per l’intera galleria. Ma così non sembra. Visto che sono state trovate numerose falle. Pare che la ditta incaricata dalla Tecnis a cui era stato subappaltato il lavoro e che avrebbe dovuto provvedere a questa mansione alla fine non abbia eseguito i lavori perché andata fallita.

Così l’opera di impermeabilizzazione sarebbe stata fatta direttamente dagli operai della Tecnis non a regola d’arte. Poi, c’è il mistero del terreno probabilmente contaminato che hanno tolto scavando sotto la discarica per ricavare lo spazio in cui costruire la galleria. Non ci sono ancora certezze che sia stato portato via in sicurezza, ma pare invece che possa essere stato addirittura riutilizzato per farci la strada. Intanto, martedì o mercoledì prossimo gli agenti della Forestale sigilleranno la galleria per un giorno per dare vita alla super perizia.

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e sottolineo questa parte dell'articolo:

 

Poi, c’è il mistero del terreno probabilmente contaminato che hanno tolto scavando sotto la discarica per ricavare lo spazio in cui costruire la galleria. Non ci sono ancora certezze che sia stato portato via in sicurezza, ma pare invece che possa essere stato addirittura riutilizzato per farci la strada. Intanto, martedì o mercoledì prossimo gli agenti della Forestale sigilleranno la galleria per un giorno per dare vita alla super perizia.

 

:azz::azz::azz::azz::azz::azz::azz::muro::muro::muro::muro::muro::muro::muro::muro::muro::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura::paura:

 

 

 

se hanno costruito la galleria in quel modo di merda.. figuriamoci come si sono impegnati a smaltire il terreno contaminato..

Modificato da Aghy

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