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callea

AVVISTATI DUE SCOIATTOLI PARCO LE GRAZIE

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Forse queste presenze di animali selvatici in città sono legate all'aumento continuo delle superfici boschive e forestali in Italia?

 

 

Pare che a livello nazionale abbiamo raggiunto il record di estensione del verde e del numero di alberi a persona degli ultimi mille anni circa...

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Pare che a livello nazionale abbiamo raggiunto il record di estensione del verde e del numero di alberi a persona degli ultimi mille anni circa...

magari so io... ma come è possibile che mille anni fa (che qui era tutta campagna...) ci fossero meno alberi di ora

 

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Forse queste presenze di animali selvatici in città sono legate all'aumento continuo delle superfici boschive e forestali in Italia?

 

 

Pare che a livello nazionale abbiamo raggiunto il record di estensione del verde e del numero di alberi a persona degli ultimi mille anni circa...

Sei ironico?

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magari so io... ma come è possibile che mille anni fa (che qui era tutta campagna...) ci fossero meno alberi di ora

 

Credo dipenda dal fatto che in tempi di carestie in particolare, e di scarsa produttività dell'agricoltura in generale, le superfici coltivate vanno a "mangiarsi" il massimo possibile di territorio collinare e montano con relativo disboscamento di molti ettari di boschi e foreste..

 

Comunque c'era poco tempo fa un articolo interessante con i dati dell'Istituto nazionale delle Foreste: se lo ritrovo lo posto.

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Credo dipenda dal fatto che in tempi di carestie in particolare, e di scarsa produttività dell'agricoltura in generale, le superfici coltivate vanno a "mangiarsi" il massimo possibile di territorio collinare e montano con relativo disboscamento di molti ettari di boschi e foreste..

 

Comunque c'era poco tempo fa un articolo interessante con i dati dell'Istituto nazionale delle Foreste: se lo ritrovo lo posto.

Ah ok ma questo post mi sembra in contraddizione con l'altro.

 

Comunque secondo me la colpa del disboscamento non è colpa dell'agricoltura ma di attività ben più redditizie.

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Sei ironico?

no, per niente.

 

pare che in Italia non ci siano mai stati tanti alberi come oggi, e che negli ultimi 40 anni la superficie boschiva e forestale sia aumentata in maniera significativa a danno di quella agricola.

 

appena trovo i dati ufficiali te li posto.

 

A memoria mi sembra di ricordare che negli ultimi 40 anni si siano persi in Italia 5 milioni di ettari di coltivazioni, di cui 3,5 milioni sono diventati boschi e 1,5 milioni edificato.

Modificato da passaparola

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no, per niente.

 

pare che in Italia non ci siano mai stati tanti alberi come oggi, e che negli ultimi 40 anni la superficie boschiva e forestale sia aumentata in maniera significativa a danno di quella agricola.

 

appena trovo i dati ufficiali te li posto.

 

A memoria mi sembra di ricordare che negli ultimi 40 anni si siano persi in Italia 5 milioni di ettari di coltivazioni, di cui 3,5 milioni sono diventati boschi e 1,5 milioni edificato.

Solo ora ho capito quello che volevi dire.

Nei due post precedenti avevo frainteso.

 

Tuttavia quello che dici mi sembra inverosimile.

I terreni agricoli perduti vengono utilizzati per costruire case o altre attività.

 

Quando mai ridiventano boschi??

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Solo ora ho capito quello che volevi dire.

Nei due post precedenti avevo frainteso.

 

Tuttavia quello che dici mi sembra inverosimile.

I terreni agricoli perduti vengono utilizzati per costruire case o altre attività.

 

Quando mai ridiventano boschi??

 

Capisco che è controintuitivo e va contro il "senso comune", e anch'io sono rimasto sorpreso, ma i dati ufficiali ci dicono questo (articolo del Sole 24 Ore del 23 gennaio 2015):

 

 

In Italia sempre più boschi e foreste, Emilia e Umbria le regioni più alberate

 

di Jacopo Giliberto 23 gennaio 2015

 

 

In Italia ci sono sempre più boschi e foreste, e si espandono di anno in anno: gli italiani hanno raggiunto la cifra record di 200 alberi a testa. Questo è il periodo in assoluto più selvoso della storia d'italia, almeno dell'ultimo migliaio di anni. E ogni giorno la natura inarrestabile e potente occupa nuovi spazi italiani con piante e animali, e toglie questi spazi soprattutto all'agricoltura.

 

Qualche dato e qualche numero tratto dalla terza edizione del rapporto Infc, cioè Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio (Infc2015), che segue le edizioni del 2005 (Infc2005) e il primo vecchio censimento dell'85 (Infc1985).

 

Secondo il censimento 2015 (integrato con i dati dei due rapporti Infc precedenti), oggi la selva cresce inesorabile alla velocità media dello 0,6% l'anno.

 

Le foreste dieci anni fa trattenevano - togliendole dall'atmosfera e fissandole sotto forma di tronchi, rami e foglie – circa 1,24 miliardi di tonnellate di carbonio organico.

 

Nel 2005 ogni italiano aveva a disposizione 199 alberi; oggi, dieci anni dopo, ognuno di noi ha una dozzina di alberi in più, circa 210.

 

Dal '71 al 2011 la natura si è ripresa con alberi, sottobosco e animali liberi circa 3,5 milioni di ettari italiani; altri 1,5 milioni di ettari sono stati invece edificati. In tutto, dal '71 al 2011 le superfici agricole (che sono anch'esse artificiali, come quelle edificate) hanno perso 5 milioni di ettari.

 

In questi ultimi dieci anni, dal 2005 al 2015 sono stati liberati dallo sfruttamento umano 600mila ettari di territorio italiano, ettari che sono diventati selva con animali selvaggi.

 

Oggi in Italia sono coperti da boschi circa 10,9 milioni di ettari. Ci sono circa 20 miliardi di alberi (per l'esattezza nel 2005 ne erano stati censiti 11.949.630.797).

 

Come densità di alberi, le regioni più alberate sono l'Emilia Romagna (1.815 alberi per ettaro di territorio regionale) e l'Umbria (1.815 alberi), seguite da Marche e Veneto.

 

Nell'85 le foreste occupavano 8.675.000 ettari. Nel 2005 le foreste occupavano 10.345.282 ettari. Oggi le foreste occupano 10.982.013 ettari.

 

Le regioni meno selvose sono l'Alto Adige (884 alberi per ettaro), la Sicilia (765) e ultimissima la Val d'Aosta (appena 707 alberi per ettaro): interessante il confronto fra due aree contigue come l'industrializzatissimo Veneto, con il doppio di densità di piante rispetto alla Provincia di Bolzano.

 

Sulla cementificazione e sul “consumo di suolo”, il 19% è rappresentato da nuove strade sterrate e poderali; nel complesso il maggiore “consumo di suolo” viene dalle strade e dalle ferrovie (47%).

 

Da che cosa deriva questo ricupero della foresta?

 

Dalla meccanizzazione agricola, che ha liberato i contadini dalla schiavitù della terra consentendo a gran parte di loro di cambiare attività e trasformando in agricoltori chi ha continuato le attività degli antenati, e dalle altre nuove tecnologie, le quali permettono oggi di avere raccolti assai più abbondanti e sicuri con molto meno territorio e molti meno addetti.

 

L'agricoltura produce molto di più rispetto ad alcuni decenni fa concentrandosi nelle aree pianeggianti e di prima collina, e abbandonando alla rinascita delle selve le zone di collina e le montagne.

 

Il periodo più disboscato della Penisola fu il Basso Medioevo, fra il '200 e il '300, quando la crescita della popolazione prima delle grandi pestilenze costringeva a mettere a coltura tutte le terre disponibili, e furono abbattute foreste immense.

 

 

I dati sono tratti da:

- Inventario nazionale foreste e carbonio (Infc)

- Istat e Cfs, inventario Infc2005

- Ministero delle politiche agricole e forestali, Costruire il futuro difendere l'agricoltura dalla cementificazione, 2011

- Corpo forestale dello Stato, Confermata la crescita delle foreste italiane

- Ispra, Rapporto sulla qualità dell'ambiente urbano, dicembre 2014

Modificato da passaparola

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Che le campagne (es.zona piediluco è molto più boscosa rispetto a 50 anni fa quando ad es. tagliavano gli alberi anche per la legna del riscaldamento) siano diverse è un altro discorso. In città, perché il topic è stato aperto per avvistamenti in città, gli alberi sono in costante diminuzione.

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Che le campagne (es.zona piediluco è molto più boscosa rispetto a 50 anni fa quando ad es. tagliavano gli alberi anche per la legna del riscaldamento) siano diverse è un altro discorso. In città, perché il topic è stato aperto per avvistamenti in città, gli alberi sono in costante diminuzione.

Mah, rispetto a una quarantina di anni fa, a Terni città gli alberi sono sicuramente molti di più (secondo me anche rispetto a un secolo fa e più, ma questo penso riguardi un po' tutte o quasi le città italiane: una volta gli alberi in città c'erano quasi solo nei giardini interni delle case nobiliari e di lusso).

 

Se poi questo ha a che fare con gli scoiattoli di callea non lo so, bisognerebbe capire se veramente sono fenomeni in crescita e se sono diffusi eventualmente in tutto il territorio italiano.

Modificato da passaparola

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Veramente rispetto a quando ero piccolo io ho notato un' enorme diminuzione di alcune specie.

Per esempio le lucertole, che fine hanno fatto?

Una volta era pieno in ogni aiuola ora non se ne vede più una.

E le coccinelle? E i gechi?

 

Mi ricordo che da piccolo beccai un serpentello sulla montagnola della passeggiata cosa impensabile oggi.

 

Spero in tutta sincerità che abbia ragione tu ma a me sembra di vedere un grosso calo di biodiversità.

Modificato da callea

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Veramente rispetto a quando ero piccolo io ho notato un' enorme diminuzione di alcune specie.

Per esempio le lucertole, che fine hanno fatto?

Una volta era pieno in ogni aiuola ora non se ne vede più una.

E le coccinelle? E i gechi?

 

Mi ricordo che da piccolo beccai un serpentello sulla montagnola della passeggiata cosa impensabile oggi.

 

Spero in tutta sincerità che abbia ragione tu ma a me sembra di vedere un grosso calo di biodiversità.

anche io, ma forse sarà che da bambini stavamo ficcati per ore tra cespugli, campi e giochi a terra. ora da grandi si sta meno a contatto con questi ambienti che, per la verità, si sono pure ridotti. tante parti della città prima erano campi e alberi, ora sono palazzi, strade e parcheggi.

per vedere certe specie oggi, penso dipenda molto dalla zona. i miei vivono nella parte bassa di piedimonte (peraltro un'area che si è molto popolata negli ultimi anni) ed è pieno di tutto, soprattutto gechi. ci sono anche un sacco di farfalle. in proposito, sapete se è una leggenda metropolitana che la presenza di farfalle sia indice di aria buona?

piuttosto, quello che non vedo più, nemmeno in campagna salvo la zona di quadrelli-montecastrilli sono le lucciole (non facciamo battute! :D ). e comunque in quella zona ne ho viste di recente molte meno rispetto a 10-15 anni fa.

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Mah, rispetto a una quarantina di anni fa, a Terni città gli alberi sono sicuramente molti di più

Secondo me sono però di meno rispetto a qualche decina di anni fa

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anche io, ma forse sarà che da bambini stavamo ficcati per ore tra cespugli, campi e giochi a terra. ora da grandi si sta meno a contatto con questi ambienti che, per la verità, si sono pure ridotti. tante parti della città prima erano campi e alberi, ora sono palazzi, strade e parcheggi.

per vedere certe specie oggi, penso dipenda molto dalla zona. i miei vivono nella parte bassa di piedimonte (peraltro un'area che si è molto popolata negli ultimi anni) ed è pieno di tutto, soprattutto gechi. ci sono anche un sacco di farfalle. in proposito, sapete se è una leggenda metropolitana che la presenza di farfalle sia indice di aria buona?

piuttosto, quello che non vedo più, nemmeno in campagna salvo la zona di quadrelli-montecastrilli sono le lucciole (non facciamo battute! :D ). e comunque in quella zona ne ho viste di recente molte meno rispetto a 10-15 anni fa.

Le lucciole lo ho riviste dopo molto tempo 4 o 5 anni fa in zona Cesure-Boccaporco.

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Secondo me sono però di meno rispetto a qualche decina di anni fa

non credo proprio con i nuovi parchi a borgo rivo, quello di viale trento, corso del popolo etc. etc, ma vabbè quello è un altro topic e un'altra lite :D

 

qui parlavo in generale di un fenomeno che potrebbe (forse) essere nazionale.

 

 

per esempio so che la riduzione dei terreni e la meccanizzazione nelle campagne in diverse città europee sta spingendo le volpi verso le periferie urbane: in mancanza dei classici pollai di un tempo vanno a scarufare tra i nostri rifiuti di notte.

 

chissà, forse gli scoiattoli hanno problematiche simili e tornano a popolare gli alberi (laddove ci sono) delle nostre periferie urbane, non saprei.

Modificato da passaparola

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li gechi stanno dappertutto....ma quanno eravamo piccoli esistevano??

io me ricordo la caccia alle lucertole ma li gechi mai sentiti nominà....

vero. li ho scoperti 15 anni fa quando con i miei traslocammo a piedimonte.

prima solo lucertole!

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di lucciole ce ne stavano parecchie, almeno fino a qualche anno fa, in zona toano

da bambino me ne ricordo tantissime in tutta quella zona che va dalla fine di zona fiori (tipo dove sono ora i pompieri) fino a tuillo-toano.

oggi ci sono la strada e tante case, prima c'erano solo campi...forse c'era solo il campo della virtus! :D

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da bambino me ne ricordo tantissime in tutta quella zona che va dalla fine di zona fiori (tipo dove sono ora i pompieri) fino a tuillo-toano.

oggi ci sono la strada e tante case, prima c'erano solo campi...forse c'era solo il campo della virtus! :D

 

sì be, quando giocavo su quel campo ricordo che la strada finiva praticamente lì, non c'era viale proietti divi. :)

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Ma insomma il fatto che fosse nero che significa?

È una specie italiana o di quelle del Nord America?

Purtroppo non avevo un tele e con lo zoom digitale del telefono si può avere solo una vaga idea.

Insomma nero sopra e pancia bianca. attachicon.gifImageUploadedByTapatalk1426884629.788298.jpg

E' uno scoiattolo ROSSO nostrano.

Per fortuna.

Da noi sono neri e bianchi, ma si chiama scoiattolo rosso. Insomma Scoiattolo Comune. Sciurius Vulgaris. Più a nord sono più rossicci.

 

IMPORTANTE. SE VEDETE SCOIATTOLI GRIGI; NON DATEGLI DA MANGIARE. Sono di provenienza americana, sono più grossi e più cattivi oltre che furbi e stanno sterminando i nostri scoiattoli rossi.

Modificato da LuFranco
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IMPORTANTE. SE VEDETE SCOIATTOLI GRIGI; NON DATEGLI DA MANGIARE. Sono di provenienza americana, sono più grossi e più cattivi oltre che furbi e stanno sterminando i nostri scoiattoli rossi.

Vero!

La storia degli scoiattoli grigi americani la conoscevo anche io!

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Vero!

La storia degli scoiattoli grigi americani la conoscevo anche io!

L avevo scritto un Po di tempo fa, confermo la cattiveria, fanno insieme ai procioni più danni de la grandine.

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L avevo scritto un Po di tempo fa, confermo la cattiveria, fanno insieme ai procioni più danni de la grandine.

 

Bo, che danni potranno fa mai quelle bestiole?

Se te entra un gatto dentro casa te se magna le sargicce, uno scogliattolo al massimo te se po' fregà una noce o una fetta de pampepato... :lol:

Modificato da callea
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