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Ebola un altro affare?

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47 minuti fa, Ferefere ha scritto:

La burocrazia in Italia è un cancro al pari delle mafie.


la burocrazia italiana è il terreno di coltura delle mafie 

 

sono in simbiosi 

  • Grazie 1

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1 ora fa, CrossdiSussi ha scritto:

Che ti dico..

Un certo rigore va sempre mantenuto.

Il supporto respiratorio è l'unica certezza. 

Gli antivirali che efficacia hanno nella fase del trattamento precoce? Boh

Il Tocilizumab, per evitare un eccesso di risposta immunitaria funziona su tutti? No.

Clorochina e idrossiclirochina hanno controindicazioni importanti: tossicità per il cuore e soppressione risposta immunitaria.

Il plasma? Vedremo..

Non ci sono evidenze scientifiche condivise, non possiamo dire 'li trattiamo tutti così o così". 

Io mi sto specializzando in tutt'altro ambito medico, quindi anche per me sta roba è pressoché arabo, però non è nemmeno facile come la vogliamo far sembrare.

Razzotico, che mi sembra ferrato, correggerà eventuali cazzate da me scritte😅

 

https://www.lincei.it/sites/default/files/documenti/Commissioni/COVID-19_An _executive_report_IT_20200401.pdf

questo è molto interessante.


no no

ne so quanto te se non meno...io faccio altro nello specifico 😀

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Adesso, ruber-viridis draco ha scritto:

Guarda sulle procedure non sarei così sicuro, i laboratori che eseguono le certificazioni hanno questi tempi. La mascherina va calssificata a seconda del tipo di filtraggio che opera su particelle, batteri, virus cazzi e mazzi. Non escludo che i tempi siano congrui. Il problema, ripeto, è politico. va emanato un decreto in 2-3 ore non di più che preveda una deroga alle procedure standard. E' tanto semplice!

Come ogni prodotto tecnologico, ciascun tipo di mascherina come di qualsiasi altro prodotto ha delle specifiche tecniche che riguardano la procedura produttiva i materiali da utilizzare le performance che devono ottenere, non ti puoi sbagliare, il fornitore/produttore ti deve dare tutta le documentazione a riguardo, verificare i prodotti è un mero lavoro di incrocio dei dati forniti con quelli previsti dalle normative in vigore in Italia.

A quel punto devi solo verificare le performance, ma lo fanno dei macchinari, e siccome parlamo di tre o quattro tipologie di maschere utili alla bisogna non ci possono volere mesi per fare test a campione - come comunque si è sempre fatto - o vogliamo credere che devono testare milioni di mascherine ?

 

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6 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Guarda sulle procedure non sarei così sicuro, i laboratori che eseguono le certificazioni hanno questi tempi. La mascherina va calssificata a seconda del tipo di filtraggio che opera su particelle, batteri, virus cazzi e mazzi. Non escludo che i tempi siano congrui. Il problema, ripeto, è politico. va emanato un decreto in 2-3 ore non di più che preveda una deroga alle procedure standard. E' tanto semplice!

Boh, qui leggo che il problema sono le 800 domande di certificazione ricevute dall'iss, che non riescono a smaltire. 

Una quarantina di aziende sono già state autorizzate infatti. 

 

https://www.google.com/amp/s/www.ilsecoloxix.it/italia/2020/04/01/news/mascherine-lombardia-stop-alla-burocrazia-l-iss-nostri-controlli-necessari-1.38665540/amp/

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Adesso, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Boh, qui leggo che il problema sono le 800 domande di certificazione ricevute dall'iss, che non riescono a smaltire. 

Una quarantina di aziende sono già state autorizzate infatti. 

 

https://www.google.com/amp/s/www.ilsecoloxix.it/italia/2020/04/01/news/mascherine-lombardia-stop-alla-burocrazia-l-iss-nostri-controlli-necessari-1.38665540/amp/

E allora lavorassero notte e giorno.

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2 minuti fa, torquemada ha scritto:

Come ogni prodotto tecnologico, ciascun tipo di mascherina come di qualsiasi altro prodotto ha delle specifiche tecniche che riguardano la procedura produttiva i materiali da utilizzare le performance che devono ottenere, non ti puoi sbagliare, il fornitore/produttore ti deve dare tutta le documentazione a riguardo, verificare i prodotti è un mero lavoro di incrocio dei dati forniti con quelli previsti dalle normative in vigore in Italia.

A quel punto devi solo verificare le performance, ma lo fanno dei macchinari, e siccome parlamo di tre o quattro tipologie di maschere utili alla bisogna non ci possono volere mesi per fare test a campione - come comunque si è sempre fatto - o vogliamo credere che devono testare milioni di mascherine ?

 

Sì ma le performance le devi testare, non è che basta dare le specifiche dei materiali. La mascherina va testata in laboratorio. E ci vogliono 6-8 mesi per arrivare alla certificazione.

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Se fanno grossi per i cazzo di ospedali da campo fatti in 10 giorni (coi soldi dei privati) e non riescono a far partire la produzione (sempre dei privati) di mascherine per della mera burocrazia? Chissà li collaudi alla fiera de milano come l’hanno fatti... ma annassero a farsi dare nel culo tutti. 

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1 minuto fa, torquemada ha scritto:

E allora lavorassero notte e giorno.

Non è questione di lavorare notte e giorno, ci sono dei tempi che non possono essere accorciati. Ripeto: poi dopo non lo ripeto più perchè me sò stufato: serve un decreto che operi una deroga sulle procedure standard. Non lo vogliamo chiamare decreto, lo vogliamo chiamare disciplinare? Fate vobis. In Germania in 24 ore l'hanno fatto.

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9 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Non è questione di lavorare notte e giorno, ci sono dei tempi che non possono essere accorciati. Ripeto: poi dopo non lo ripeto più perchè me sò stufato: serve un decreto che operi una deroga sulle procedure standard. Non lo vogliamo chiamare decreto, lo vogliamo chiamare disciplinare? Fate vobis. In Germania in 24 ore l'hanno fatto.

Ruber, hai ragione, ma mi pare quello su cui insisti sia un problema superato. 

Da quello che ho capito io dovremmo essere già in deroga, ma non riescono a smaltire le richieste. 

Hai letto l'articolo che ho postato? 

Ho capito male io? 

 

Continueremo a lavorare con il massimo dell'impegno per garantire una risposta tempestiva e allo stesso tempo sicurezza ed efficacia dei prodotti autorizzati in deroga sul mercato".

Modificato da INIGNUTTIBBILE

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Adesso, INIGNUTTIBBILE ha scritto:

Ruber, hai ragione, ma mi pare quello di cui induisti sia un problema superato. 

Da quello che ho capito io dovremmo essere già in deroga, ma non riescono a smaltire le richieste. 

Hai letto l'articolo che ho postato? 

Ho capito male io? 

è mezz'ora che cerco di postare l'articolo che spiega la procedura, ma non ci riesco mannaggia a quella sbomballata!!!!!!!!!!!!!

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Sentite lo copio eh, Dal Corriere della Sera

 

Cosa sta bloccando la produzione italiana

L’art. 15 dello stesso decreto autorizza la produzione di guanti e mascherine per uso medicale e per i lavoratori, in deroga alle norme Ce. Molte aziende, grandi e piccole, si sono attivate per la riconversione della loro attività, ma prima di partire con gli investimenti vogliono avere certezze sul fatto che nessuno contesti poi la sicurezza del prodotto. È richiesta l’autocertificazione del produttore, ma secondo quale criterio? In Germania l’autorità sanitaria ha disposto un protocollo semplificato da seguire. In Italia quaranta produttori si sono rivolti a Italcert e società che testano i materiali per avere indicazioni, le quali hanno definito una procedura semplificata e inviata all’Inail e all’Istituto superiore di Sanità (Iss). Tempo previsto per la risposta: tre giorni. Inail l’ha subito bocciata: occorre seguire la procedura standard (che richiese qualche mese); l’Iss dopo 10 giorni ancora non si pronuncia. Nel mentre, le aziende che sarebbero pronte alla riconversione, sono ferme. Altre hanno iniziato la produzione, ma sono bloccate comunque dalle autorizzazioni romane. In compenso nel decreto, accanto alla frase che autorizza la produzione in deroga alle norme vigenti, è stata inserita la parola «e importazione».

 

Un grande vantaggio per i produttori stranieri di dispositivi fatti con materiali scadenti, e che le dogane non possono più fermare perché basta l’autocertificazione del produttore. Una norma nata per favorire il mercato interno e soddisfare l’enorme richiesta di protezione per operatori sanitari, lavoratori e cittadini, è diventata anche una manna per quei grossi broker che comprano «robaccia» dal produttore indiano o cinese.

 

Modificato da ruber-viridis draco

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10 minuti fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Sentite lo copio eh, Dal Corriere della Sera

 

Cosa sta bloccando la produzione italiana

L’art. 15 dello stesso decreto autorizza la produzione di guanti e mascherine per uso medicale e per i lavoratori, in deroga alle norme Ce. Molte aziende, grandi e piccole, si sono attivate per la riconversione della loro attività, ma prima di partire con gli investimenti vogliono avere certezze sul fatto che nessuno contesti poi la sicurezza del prodotto. È richiesta l’autocertificazione del produttore, ma secondo quale criterio? In Germania l’autorità sanitaria ha disposto un protocollo semplificato da seguire. In Italia quaranta produttori si sono rivolti a Italcert e società che testano i materiali per avere indicazioni, le quali hanno definito una procedura semplificata e inviata all’Inail e all’Istituto superiore di Sanità (Iss). Tempo previsto per la risposta: tre giorni. Inail l’ha subito bocciata: occorre seguire la procedura standard (che richiese qualche mese); l’Iss dopo 10 giorni ancora non si pronuncia. Nel mentre, le aziende che sarebbero pronte alla riconversione, sono ferme. Altre hanno iniziato la produzione, ma sono bloccate comunque dalle autorizzazioni romane. In compenso nel decreto, accanto alla frase che autorizza la produzione in deroga alle norme vigenti, è stata inserita la parola «e importazione».

 

Un grande vantaggio per i produttori stranieri di dispositivi fatti con materiali scadenti, e che le dogane non possono più fermare perché basta l’autocertificazione del produttore. Una norma nata per favorire il mercato interno e soddisfare l’enorme richiesta di protezione per operatori sanitari, lavoratori e cittadini, è diventata anche una manna per quei grossi broker che comprano «robaccia» dal produttore indiano o cinese.

 

Ok, in pratica peggio della grandine 

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Capisco tutto, ma mi pare di capire che tanta della nostra cautela dipenda proprio dalla scarsità dei farmaci disponibili e dalla difficoltà di reperirne. 
 
Parlo soprattutto di remdesivir e altri antivirali che danno risultati incoraggianti e che noi usiamo col contagocce per sperimentazione, mentre per uso compassionevole potrebbero essere usati molto più massicciamente, visto che facciamo 700 morti al giorno e magari aiuterebbero. 
Se vai sul sito Aifa c'è più o meno tutto e anche abbastanza chiaro.

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4 minuti fa, polentaccio ha scritto:
1 ora fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:
Capisco tutto, ma mi pare di capire che tanta della nostra cautela dipenda proprio dalla scarsità dei farmaci disponibili e dalla difficoltà di reperirne. 
 
Parlo soprattutto di remdesivir e altri antivirali che danno risultati incoraggianti e che noi usiamo col contagocce per sperimentazione, mentre per uso compassionevole potrebbero essere usati molto più massicciamente, visto che facciamo 700 morti al giorno e magari aiuterebbero. 

Se vai sul sito Aifa c'è più o meno tutto e anche abbastanza chiaro.

L'avevo visto. 

Avevo visto tutto ciò che si sperimentava e cosa è autorizzato per uso compassionevole. 

Altro però è dire cosa si usa negli ospedali. oltre al tocilizumab che pare essere largamente impiegato, non mi pare si usi in modo consistente altro 

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L'avevo visto. 
Avevo visto tutto ciò che si sperimentava e cosa è autorizzato per uso compassionevole. 
Altro però è dire cosa si usa negli ospedali. oltre al tocilizumab che pare essere largamente impiegato, non mi pare si usi in modo consistente altro 
Scusa ma non capisco cosa intendi con "mi pare" ...

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Ma che fine hanno fatto i 100 milioni di mascherine cinesi.

Di Maio aveva detto che per i primi di aprile ci sarebbero state mascherine per tutti gli italiani, non solo i sanitari.

Non si è saputo più nulla nessun accenno sulle tempistiche e le modalità di distribuzione. 

Nulla di nulla.

Borrelli continua a dire che non servono e che basta stare a un metro di distanza...

 

Intanto questo grafico fa molto riflettere e anche incazzare, cazzo.

In oriente stanno avanti a noi anni luce mentre a noi continuano a prenderci per il culo.

Screenshot_2020-04-04-14-19-22-290_com.google.android.youtube-2.jpg

Modificato da callea

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2 ore fa, ruber-viridis draco ha scritto:

Sì ma le performance le devi testare, non è che basta dare le specifiche dei materiali. La mascherina va testata in laboratorio. E ci vogliono 6-8 mesi per arrivare alla certificazione.

Per cortesia non dimo inesattezze, questo è quello che dicono loro per parasse il culo, che se devono testare 90 milioni di mascherine sanitariE ??? ma non scherzamo !! ste cose se fanno a campione come per tutte le cose prodotte industrialmente, e me sorprende come una persona di cultura come te possa credere ad una puttanata simile data in pasto perché non sanno come sganciasse dalla merda che li sta sotterrando.

 

Lo vuoi sapere - per grandi linee - com'è fatto un impianto per questi test ? è una tubazione di piccolo diametro, con un compressore d'aria da un lato ed un iniettore di acqua, come i nebulizzatori degli spray, e due flange tra le quali viene posta la maschera da testare, oltre le flange c'è una sonda che misura quante gocce passano dall'altra parte e trasferisce questo dato ad un PC, se la quantità è quella che è prevista dalle normative e dalle varie categorie del prodotto il test è superato, punto. Dopodiché devono solo redigere e firmare un verbale, stop. Si testano pochi campioni per lotto di produzione.

 

6/8 mesi solo nel Burundi può accadere una cosa simile !!!!

 

E questo lo dico perché da tecnico, che ha anche contribuito a progettare apparati per quasi tutte le branche della progettazione industriale- comprese le macchine per l'industria chimica e farmaceutica, so quello che dico.

 

Ci stanno protocolli, specifiche ma non me venissero a di che je ce vojono i mesi............

 

Quindi sostanzialmente a campione puoi nell'arco di una giornata sdoganare centinaia di migliaia di mascherine, perché li ci portano solo dei campioni, certo se in emergenza invece di lavorare H24 fanno le fighette........

 

Purtroppo non stai ora guardando la puntata di report che sta parlando di queste cose.....è una vergogna, e chiama in causa tutti dalla PRO CIV, ISS italiano e l'OMS.

 

Modificato da torquemada

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28 minuti fa, polentaccio ha scritto:
1 ora fa, INIGNUTTIBBILE ha scritto:
L'avevo visto. 
Avevo visto tutto ciò che si sperimentava e cosa è autorizzato per uso compassionevole. 
Altro però è dire cosa si usa negli ospedali. oltre al tocilizumab che pare essere largamente impiegato, non mi pare si usi in modo consistente altro 

Scusa ma non capisco cosa intendi con "mi pare" ...

Scrivo "mi pare" perché le domande sull'uso effettivo dei farmaci scarseggiano paurosamente nelle interviste che leggo. Sono studi, sperimentazioni, che coinvolgono un numero ristrettissimo di trattati rispetto al numero degli ospedalizzati e dei contagiati. 

La sperimentazione più ampia è quella sul tocilizumab, che mi pare largamente in uso per prevenire le complicazioni,

(mi risulta essere usato anche qui a Terni) ma sui già complicati mi pare non esistano trattamenti su larga scala, qui in Italia. 

Ed insisto col mi pare, perché notizie si faticano a trovare. 

Leggi che allo spallanzani hanno trattato qualcuno col remdesivir, che lo stesso farmaco è stato utilizzato anche una volta a Genova, che zingaretti è stato trattato con alcuni antivirali e così via... 

 

IO PARLO DI TRATTAMENTI SU LARGA SCALA e qui mi sfuggono. 

Ad esempio in Francia c'è questo decreto del 25 marzo: 

 

In base al decreto francese, sia l'idrossiclorochina che i due antiretrovirali loinavir/ritonavir potranno essere prescritti e somministrati sotto la responsabilità del medico curante.

 

Se sei un medico chiedo lumi a te per capire meglio 

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5 minuti fa, torquemada ha scritto:

Per cortesia non dimo inesattezze, questo è quello che dicono loro per parasse il culo, che se devono testare 90 milioni di mascherine sanitariE ??? ma non scherzamo !! ste cose se fanno a campione come per tutte le cose prodotte industrialmente, e me sorprende come una persona di cultura come te possa credere ad una puttanata simile data in pasto perché non sanno come sganciasse dalla merda che li sta sotterrando.

 

Lo vuoi sapere com'è fatto un impianto per questi test ? è una tubazione di piccolo diametro, con un compressore d'aria da un lato ed un iniettore di acqua, come i nebulizzatori degli spray, e due flange tra le quali viene posta la maschera da testare, oltre le flange c'è una sonda che misura quante gocce passano dall'altra parte e trasferisce questo dato ad un PC, se la quantità è quella che è prevista dalle normative il test è superato, punto. Dopodiché devono solo redigere e firmare un verbale, stop. Si testano pochi campioni per lotto di produzione.

 

6/8 mesi solo nel Burundi può accadere una cosa simile !!!!

 

Quindi sostanzialmente a campione puoi nell'arco di una giornata sdoganare centinaia di migliaia di mascherine, perché li ci portano solo dei campioni, certo se in emergenza invece di lavorare H24 fanno le fighette........

 

Purtroppo non stai ora guardando la puntata di report che sta parlando di queste cose.....è una vergogna, e chiama in causa tutti dalla PRO CIV, ISS italiano e l'OMS.

 

Mi pare chiaro che si faccia un test a campione su qualche lotto random. 

Credo che l'iss valuti solo gli studi prodotti però e che sia invece indietro il politecnico proprio per fornire i test. 

 

Insomma, alla fine sono in troppi a prendersela comoda, ognuno preoccupato che poi la responsabilità non gli gravi addosso. 

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Intanto i contagi in tempo reale del sole 24h fanno fare alla Francia un macabro salto dai 4/5000 per giorno che faceva agli oltre 17.000 di oggi 😯

Spero sia un errore... 

 

Edit : non il sole 24h, ma statistichecoronavirus, scusate. 

Modificato da INIGNUTTIBBILE

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