Dopo due anni, finisce la responsabilita' di chi cede (in questo caso longarini) riguardo al fallimento eventuale del nuovo acquirente...la mia impressione e' che ci siamo, secondo lo schema classico gia' visto in altre piazze.
Intanto cambio di simbolo e nome, sparizione dal corriere dello sport.
A questo punto lo stadio deve rimanere al comune, magari in D, con un progetto serio, un impegno contrattuale pluriennale tra societa' e comune anche per lo stsdio (e che preveda un impegno economico per la squadra e risultati) puo' rendere Terni una piazza appetibile.
Il bollito serve a questo, come tale (bollito appunto) e' perfetto, pensa de capicce ma non ce sta a capi un cazzo. L'uomo ideale per il proggettino. La Ternana, come molte altre squadre (che infatti vivacchiano) e' schiava di un calcio mafioso, di procuratori e affaristi sanguisughe, non c'e' logica tecnica, non se ne esce.
Bandecchi, come altri, e' il solito prestanome.
Basta.
Ripartiamo dal basso, con progettualita' e voglia di creare una societa' modello.
Andare avanti cosi non ha senso.