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scarzo e nudo

Articolo de "L'espresso" sui veronesi!

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Cori nazisti. Insulti agli immigrati. Minacce. Tra Veneto e Trentino estremisti scatenati e tentazioni di apartheid.

 

Le teste rasate riflettono il sole come palle da bowling. Svastiche, fasci o aquile del Terzo Reich affiorano dalle magliette, sotto le felpe nere aperte sul petto. Immancabili gli anfibi da parà e i tatuaggi sui bicipiti da palestra. Sembra un corteo di naziskin. Anzi, è un corteo di naziskin. Solo che la politica, almeno in apparenza, non c'entra. Mai avrebbero ottenuto l'autorizzazione dal prefetto per radunarsi conciati così. E invece eccoli in marcia nel centro di Vicenza, addirittura scortati da poliziotti con caschi, scudi e manganelli. Gli stessi agenti che solo una settimana fa avevano aggredito dopo l'ennesima partita finita in battaglia.Ora quegli agenti devono garantire la loro sicurezza. Avanti così, ancora per pochi passi. E si entra nel recinto protetto da transenne, blindati, pistole lancialacrimogeni, polizia e carabinieri in assetto da guerriglia. Tutto questo è normale quando si muovono gli ultrà del Verona. Non importa che sia soltanto una partita da mezza classifica di serie B, contro il Vicenza, il derby del Veneto. Perché il calcio è solo un pretesto. È la scusa per uscire allo scoperto senza dover subire i divieti delle questure. E far sentire che esistono. Hanno rovinato la festa organizzata per ricordare lo scudetto vinto dall'Hellas Verona vent'anni fa. Hanno provocato la condanna della loro squadra, dopo aver insultato per 90 minuti Ferdinand Coly, il giocatore senegalese del Perugia. Hanno intonato cori razzisti. E adesso sono di nuovo liberi di entrare allo stadio. Con la testa piena di slogan contro i neri, gli immigrati, gli ebrei e perfino i vicentini che, visti dai loro occhi, pur essendo veneti oggi sono più stranieri degli abitanti di Timbuctù. È dura mescolarsi tra loro, il servizio d'ordine funziona meglio di una Digos: "Chi sei? Non ti conosciamo", dice uno sui quarant'anni con la faccia abbronzata di chi lavora all'aperto e la voce impastata da qualche mezzo litro di birra. "Sei uno sbirro, eh? Eh? Che mestiere di meeerda che fai". No, sono un giornalista. "Un giornalista? Voi venite a vedere se facciamo i bravi, vero? Vai via che è meglio, vai via. Che mestiere di meeerda che fai". Meglio riparare tra i vicentini. In tribuna i tifosi sono divisi da una fila di poliziotti e da una cancellata ricoperta di plexiglas. Pochi su queste gradinate seguono la partita. I veronesi insultano i vicentini elencando le presunte attività stradali delle loro mamme. E i vicentini provocano i rivali ammassati dietro le sbarre: "Macachi", urlano grattandosi mento e ascelle come gli scimpanzé. Sembra pura goliardia. Ma è solo il riscaldamento. I veronesi rispondono con il saluto fascista. I vicentini replicano con frasicare alla Lega. Si alza un coro: "Albanesi, dove gavìo parchegiato i gomoni?". E ancora: "Tornate a casa, albanesi". E giù insulti contro Erjon Bogdani, l'attaccante del Verona nato a Tirana. La birra continua a entrare nello stadio (non era vietata l'introduzione di alcolici?), tutti bevono a volontà. Occhi rabbiosi e bocche piene di bava si affrontano da una parte e dall'altra della cancellata. Vola qualche bottiglia. I poliziotti si allacciano i caschi. Ma lo zero a zero in campo evita lo scontro. "Qui tutto bene", dice via radio un funzionario della questura. A parte tre autobus sfasciati, due gavettoni pieni di liquido giallo e un coltello a più lame lanciato dai veronesi e piovuto dal cielo addosso a un ragazzo che conclude la sua serata al pronto soccorso. Ma il momento più atteso dagli ultrà del Verona non è ancora arrivato. Aspettano che i giocatori escano dal campo e le telecamere per la diretta su Sky vengano spente. Poi si alzano tutti insieme, le braccia dritte verso il cielo. "Du-ce, du-ce, du-ce.", gridano. E sempre con il braccio destro alzato, intonano gli inni. Sanno che lassù, stretti in più di mille in quello spicchio di gradinata, nessuno andrà a fermarli. E soprattutto sanno che, se questo dovesse accadere, fuori dello stadio c'è chi è pronto a difenderli. Del resto, questa parata del Ventennio cosa ha di diverso dalle manifestazioni di Forza Nuova? Il movimento di Roberto Fiore ha un forte seguito a Verona e dintorni. Fin dai tempi dei primi comizi. Come quello del 2 novembre di tre anni fa, quando il gruppo di estrema destra scelse piazza dei Santi Apostoli a Roma per presentarsi all'Italia. Anche lì braccia alzate e inni al Duce. E un ospite d'onore: l'europarlamentare leghista Mario Borghezio, a siglare un'alleanza di intenti che in Veneto è diventata realtà. "Non faremo imbastardire il nostro sangue", gridava quel giorno Borghezio. "Viva lo spirito dei crociati. Siamo gente che odia questa classe dirigente che deve morire", fu la promessa di Fiore: "Non siamo antisemiti, ma contro il razzismo della comunità ebraica nei confronti del popolo italiano". Era appena l'inizio. Con l'arruolamento di Alessandra Mussolini e la lista Alternativa sociale, i camerati di Fiore alle ultime regionali in Veneto hanno raccolto 28 mila 649 voti: è l'1 per cento, ma sufficiente a garantire una presenza attiva di sedi e simpatizzanti in quasi tutte le province. Alle stesse elezioni la Lega Nord ha preso il 14,7 per cento. Ce n'è abbastanza perché, insultando i calciatori senegalesi o albanesi, anche gli estremisti possano sentirsi con le spalle coperte. E non solo in Veneto.

A Trento, 80 chilometri a nord di Verona, gli ultrà in questione non sono tifosi di calcio, ma i candidati della Lega alle elezioni amministrative di pochi giorni fa. La novità, oltre alla vittoria del centro-sinistra, è che in consiglio comunale siederà anche un cittadino italiano immigrato dal Senegal: Mamadou Seck, 46 anni, eletto per Rifondazione comunista. "La sua elezione è preoccupante", confida a un giornale locale il mancato sindaco leghista, Sergio Divina: "Di questo passo l'identità trentina verrà messa sempre più a rischio". Lo segue il segretario cittadino del partito, Vittorio Bridi: "Far sedere un immigrato di colore in consiglio è una cosa gravissima, scandalosa. Non ho la minima intenzione di sedermi in aula vicino a quest'immigrato. Piuttosto, me ne starò in piedi per cinque anni". In coda, ecco l'ex senatore leghista Erminio Boso: "Non si può ammettere nelle istituzioni qualcuno estraneo alla propria cultura, tradizione, colore della pelle. A questi immigrati si concedono tutti i diritti senza richiedere loro alcun dovere". Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, come ormai è prassi, accusa i giornalisti di avere travisato le frasi. Ma da Trento lo smentisce proprio Sergio Divina, dopo avere imposto il silenzio stampa ai leghisti trentini: "I consiglieri neoeletti, meno avvezzi ai rapporti con la stampa, si sono prestati a qualche battuta con eccessiva leggerezza. A nome della Lega", dice Divina in un comunicato dettato all'Ansa, "devo solo ribadire che il voto dell'8 maggio scorso ha lasciato trasparire un forte affievolimento dell'identità dei trentini, disposti ad affidare le proprie istituzioni

anche a soggetti che nulla hanno a che vedere con la loro tradizionale cultura". In Sudafrica tutto questo si chiamava apartheid. E non è una battuta, perché in Trentino la Lega ha un precedente: la proposta di formare i treni dei pendolari con carrozze per gli italiani e carrozze per gli immigrati. Posti separati come accadeva in Sudafrica, durante l'apartheid, appunto. Trento ospita anche una delle Università più prestigiose che dal '68 in poi ha partecipato alla storia d'Italia, nel bene e nel male. Cosa si dice oggi? Domanda girata a un gruppo di studenti all'ingresso della facoltà di sociologia: "Non sappiamo nulla, cosa è successo?", chiedono sei ragazzi al primo anno. "Ah, sì", risponde uno di loro, "ho letto qualcosa sul giornale. Ma no, a lezione non se n'è parlato. Non si di scute mai di cosa accade fuori: si fa a malapena in tempo a seguire il programma". Proviamo oltre. Due ragazze di giurisprudenza non sanno cosa sia successo. "Sì, ho sentito", risponde Aldo Zefi, 26 anni, albanese, studente-lavoratore: "Secondo me questo succede perché non tutti i trentini sono pronti a essere rappresentati da un immigrato. Ma io non voglio giudicare, sono ospite qui". Tra pochi giorni il nuovo consiglio comunale si riunirà per la prima volta. I leghisti manterranno la promessa? "Penso che se devono stare in piedi per cinque anni, il problema sarà loro", ride Mamadou Seck: "Io, sicuro, mi siederò. Sono straniero di origine, ma adesso sono italiano. Se loro pensano che chi non è italiano non è civile, anche questo resta un problema loro. Certo, vederli in piedi per tutti i cinque anni mi faranno pena. Bisogna anche guardare la legge, perché uno che non si siede va considerato presente o assente? Ho ricevuto solidarietà da tutti i partiti, tranne la Lega, ovvio. Ma i leghisti sanno che, se vogliono parlarmi, io sono disponibile al confronto". Chi non è disponibile al confronto si sta dando da fare nel resto del Nord-Est. Slogan contro gli immigrati apparsi sui muri nei paesi tra Padova e Treviso, minacce, piccole aggressioni agli stranieri e forse anche un'autobomba. È l'attentato sventato il 19 maggio a Montebelluna, provincia di Treviso. Quella sera i vigili del fuoco intervengono per una Y10 in fiamme. Dentro c'è una bombola di gas pronta a esplodere e sul cofano scritte contro l'Islam e il sindaco di centro-sinistra, Laura Puppato. "Poteva

fare una strage", dicono gli investigatori. Forse c'entra una storia di licenze negate dal Comune per l'apertura di nuove cave. O forse un fanatico leghista infuriato perché, come sostengono i carabinieri poi smentiti dal Tribunale, la sua fidanzata l'avrebbe tradito con un nordafricano. L'inchiesta è all'inizio e, secondo i primi indizi, i responsabili sono italiani. Ma Giancarlo Gentilini, leghista doc e vicesindaco-sceriffo di Treviso, si è già buttato nella mischia: "Non dimentichiamo chi ha innescato questa spirale di violenza", dice: "E chi ha permesso l'ingresso nel territorio italiano di 2000 terroristi islamici: che fine hanno fatto le cellule dormienti denunciate dal ministro dell'Interno Pisanu?". A forza di ascoltare Gentilini si rischia di credere che le armate islamiche siano ormai alle porte di Venezia. Un giorno disse che contro gli immigrati era disposto a tornare ai vagoni piombati. Un altro che gli stranieri "portano ogni genere di malattia: tbc, scabbia, Aids, epatite". Un altro ancora che gli immigrati andrebbero vestiti da leprotti per allenare i cacciatori: "Pum, pum, pum". Al

confronto, gli ultrà del Verona hanno 'solo' insultato qualche giocatore africano. Si torna a Vicenza: eccoli all'uscita dello stadio che manca poco a mezzanotte. La città è blindata da centinaia di poliziotti e carabinieri. In giro non si vede un solo immigrato. Marciano compatti, sempre scortati. Qualche chilometro a piedi fino alla stazione: un'altra parata nazi con la scusa di una partita di calcio.

 

L'Espresso

27/05/2005

Fabrizio Gatti

Modificato da scarzo e nudo

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secondo me l'Italia come Stato, come popolazione e da tutti i punti di vista, sta tornando indietro di un centinaio di anni......

altro che europa

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MALA TEMPORA CURRUNT...SOPRATTUTTO NELL' IPERSVILUPPATO NORDEST......MA QUALCHE VALORINO DEGNO DI ESSERE TALE NO?? :blink:

 

 

P.S. SEMPRE PIU' CONTENTO DI NASCERE E VIVERE NELLA OPERAIA, BURINA, PROVINCIALE E ARRETRATA TERNI.......

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se stu giornalaro a scola avesse pijato qualche brutto voto in piu' a italiano perche' annava fori tema, magari feceva un articolo solo e non 2 :D

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c'ho pensato anch'io a come cazzo l'ha messo giù, pur non essendo molto tagliato in italiano (massimo massimo pijavo 5 ai temi) però poi li contenuti m'hanno preso più della costruzione

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c'ho pensato anch'io a come cazzo l'ha messo giù, pur non essendo molto tagliato in italiano (massimo massimo pijavo 5 ai temi) però poi li contenuti m'hanno preso più della costruzione

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Si ma ha sparato a zero sulle tifoserie di destra del veneto, senza un minimo di costruttività e poi da palo in frasca è passato ai consiglieri (sempre di destra) del trentino...

Booo, sicuramente so io che so troppo de parte e penso che gli estremismi non vanno bene nè a destra nè a sinistra.

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Il Veneto e' una regione in cui non mettero' mai piede se non per le trasferte

del Catania...

548437[/snapback]

 

considera che è la mia regione preferita

C'è la marmolada, Misurina, Cortina, c'è Verona, c'è il lago di Garda e c'è la più bella città che ho mai visto (bella nel senso che vorrei abitarci, non solo come monumenti): Padova.

Modificato da Kabubi

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Il Veneto e' una regione in cui non mettero' mai piede se non per le trasferte

del Catania...

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considera che è la mia regione preferita

C'è la marmolada, Misurina, Cortina, c'è Verona, c'è il lago di Garda e c'è la più bella città che ho mai visto (bella nel senso che vorrei abitarci, non solo come monumenti): Padova.

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Ho un amica padovana che ogni estate scende giu' a farsi le vacanze,mi ha invitato piu'

volte a casa sua ma non ci sono mai andato..

 

 

Sara' pure bella ma in un covo di razzisti non mi ci infilo,mi verrebbe di spaccare la faccia a tutti..

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Il vero problema, è che anche la gente "normale", per normale intendo non estremista, sta vivendo una situazione di disagio e di preoccupazione, e la politica istituzionale sia di destra che di sinistra non riesce a dare alcuna risposta per ovviare a questo disagio, Se prendete il giornale di bergamo, ogni giorno in cronaca gli episodi di piccola criminalità ( che però è quella piu' fastidiosa, perchè colpisce direttamente le persone) vedono protagonisti albanesi, zingari , nord africani ecc. così la gente tende a fare di un'erba un fascio ed ad individuare le varie comunità di extracomunitari come fonte di tutti i mali, ad esempio: albanese tutti delinquenti e così via... Poi accadono cose come a Milano (lo stupro di gruppo ai danni di una ragazza da parte di rumeni) e allora è facile dare la risposta della lega Albanesi fuori dai coglioni, Rumeni tutti al rogo.

Il problema è che a parte le risposte aberranti di Lega e Forza Nuova, non si hanno altre risposte, così si finisce che la lega è il primo partito della provincia di Bergamo, e anche chi non vota lega, inizia ad avere idee leghiste, questa è la triste realtà

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DA NOTARE L' ASSOLUTA CARENZA DE CARCAMMAGNO DELLA PULZELLA CHE, EVIDENTEMENTE, I SUPERDOTATI ARIANI VERONESI NON HANNO SAPUTO RIMEDIARE.... ;)

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Il Veneto e' una regione in cui non mettero' mai piede se non per le trasferte

del Catania...

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considera che è la mia regione preferita

C'è la marmolada, Misurina, Cortina, c'è Verona, c'è il lago di Garda e c'è la più bella città che ho mai visto (bella nel senso che vorrei abitarci, non solo come monumenti): Padova.

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oh, hai parlato della gente!!!!

 

il veneto era la roccaforte della chiesa e della dc...ora la sola con la lombardia, ad essere di cdx.....LA LORO MENTALITA' CHIUSA E' DOVUTA AL TESSUTO RURALE E ALL'EFFETTIVO ISOLAMENTO DAL CUORE NOBILE D'ITALIA!!!!! LA TUA???? :lol:

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Il Veneto e' una regione in cui non mettero' mai piede se non per le trasferte

del Catania...

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considera che è la mia regione preferita

C'è la marmolada, Misurina, Cortina, c'è Verona, c'è il lago di Garda e c'è la più bella città che ho mai visto (bella nel senso che vorrei abitarci, non solo come monumenti): Padova.

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oh, hai parlato della gente!!!!

 

il veneto era la roccaforte della chiesa e della dc...ora la sola con la lombardia, ad essere di cdx.....LA LORO MENTALITA' CHIUSA E' DOVUTA AL TESSUTO RURALE E ALL'EFFETTIVO ISOLAMENTO DAL CUORE NOBILE D'ITALIA!!!!! LA TUA???? :lol:

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tu si malato :D

 

giudichi un luogo per l'orientamento politico dei suoi cittadini... :blink:

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Dopo ci sta ancora gente che si stranisce se dici che Verona è una piazza razzista, perchè non bisogna generalizzare  <_<

548672[/snapback]

 

 

 

per esempio mi stranisco io a sentire certi commenti che non fanno altro che generalizzare. Nessuno nega che ci sia un problema di estremismi della tifoseria del Verona, ma dire che tutto il Nord-Est è razzista è come dire che tutti i siciliani sono mafiosi.

Sento gente che non ha mai messo piede in Veneto e lo etichetta come un covo di razzisti. Bah, io prima di sparare sentenze sono abituato a vivere direttamente le esperienze.

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Dopo ci sta ancora gente che si stranisce se dici che Verona è una piazza razzista, perchè non bisogna generalizzare  <_<

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per esempio mi stranisco io a sentire certi commenti che non fanno altro che generalizzare. Nessuno nega che ci sia un problema di estremismi della tifoseria del Verona, ma dire che tutto il Nord-Est è razzista è come dire che tutti i siciliani sono mafiosi.

Sento gente che non ha mai messo piede in Veneto e lo etichetta come un covo di razzisti. Bah, io prima di sparare sentenze sono abituato a vivere direttamente le esperienze.

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Preferisco generalizzare anch'io con chi generalizza sulla mia terra :)

Tanto sbagliano piu' loro visto che i mafiosi qui sono una nettissima minoranza mentre la'

i razzisti sono in maggioranza

,e parlo di esperienze vissute,raccontatemi da amici che studiano al nord.

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mi sento chiamato in causa, a vulcano posso dire che generalizzando coinvolge i veneti che non generalizzano sulla sua terra.io per mio mi dissocio.

poi boh, tutto questo fascismo a vicenza non si vede (più a pd e vr). per il resto si, nemmeno io stimo gran parte della società veneta (io di sx ho comune di dx, provincia di dx, regione di dx e governo nazionale di dx, e ogni lezione la perdo sistematicamente, e allora come ha detto il grande veneto Paolini noi di sinistra in realtà se si perde "de manco" allora si ha vinto :D).

 

è evidente il declino morale ed economico che ci sta avvolgendo in questi anni. tutti a cercare di preservare lo status acquisito, senza pensare al futuro :x5:

comunque in generale più che razzismo, quello dei veneti lo chiamerei paura del diverso. paura che spesso sfocia in comportamenti razzistici, anche a causa di campagne di stampa martellanti.

 

 

siamo dorotei, ultracattolici, e molto bigotti. questo si.

ad esempio oggi me ne andrò a votare, temo che purtroppo non avrò da fare molta coda ai seggi :(

 

 

 

 

una cosa almeno lasciatecela, col bicchiere in mano noi non siamo secondi a nessuno :lol:

 

ps:kakubi come fai a dire che padova è vivibile? tra inquinamento, traffico e problemi di parcheggio credo sia al pari di verona, un delirio.devi vedere vicenza, non perchè è la mia città (l'anno prossimo saremo in C :( )ma come vivibilità è molto meglio rispetto a Padova.

e poi quello spritz dei padovani... sta scassando la minchia! viva il vino!

Modificato da babastrijo

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L'Espresso

27/05/2005

Fabrizio Gatti

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questo si chiama GATTI, ecco perchè ha preferito andare con i veronesi, aveva paura che noi ce lo saremmo mangiato :lol:

Modificato da babastrijo

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La realtà di Vicenza non è assolutamente fascista piu' di tante altre...

Per andare a scovare roccaforti nere bisogna spostarsi piu' in su o piu' in giu' di Vicenza sicuramente ;)

Ci sono certi ambientini cittadini che fanno venire i brividi :D

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La realtà di Vicenza non è assolutamente fascista piu' di tante altre...

Per andare a scovare roccaforti nere bisogna spostarsi piu' in su o piu' in giu' di Vicenza sicuramente ;)

Ci sono certi ambientini cittadini che fanno venire i brividi :D

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correggimi se sbaglio, ma i vigilantes vicenza non sono di sx?

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diciamo che all'inizio si, eran di sinistra dopo la fusione con i red white panters, poi col tempo son diventati apolitici, come tutta la sud. la si tifa solo per il vicenza lasciando la politica fuori.

 

idem in curva nord, che però è nettamente più orientata a sx, anzi direi che è un covo di frichettoni :D

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C'è una minoranza di dx nella tifoseria vicentina da quanto ricordo e da quanto so...ma si tratta proprio di poca roba.

Non paragonabile a realtà come VR o TV

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non parlarmi di bau che sto già teso!

a meno di un sonoro 4 a 0 per loro all'andata farò fatica ad addormentarmi per le prossime due settimane.

 

speranze pochissime, la situazione è totalmente sfuggita di mano.

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