Vai al contenuto
LU_BASSO

TERNI E LA SUA STORIA

Messaggi raccomandati

giro per internet per cercare notizie vere e interessanti sulla nostra citta'...ma non trovo molto...

perche' alla fine io so poco delle origini della citta' e di come e' stata costruita. e' vero che a scuola ci hanno insegnato qualche cosa, pero' le poche lezioni non sono bastate

 

qualcuno sa dove posso trovare documenti in internet?

e se qualcuno sa qualche notizia, la posti pure...

 

 

grazie

 

 

TERNI: LA CITTA' DELL'AMORE.....e della picchia c'aggiugno io :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non è proprio quello che chiedevi tu, ma intanto qualche foto della storia recente della nostra città...

 

 

Pza Tacito - Inaugurazione del monumento ai caduti (ora è alla Passeggiata tenuto malissimo... ed è un vero peccato)

 

ptac.jpg

 

 

Il tram a Corso Tacito

 

ctac.jpg

 

 

L.go Villa Glori negli anni 50 (è cambiato qualcosa... :D )

 

lvill.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

al posto del palazzo delle poste fino al 1921 c'era la chiesa di san Giovanni decollato poi fu abbattuta perchè dichiarata pericolante... anche se il sito della diocesi non la riporta proprio così:

 

"...All'inizio dell'episcopato di Boccoleri (1921) si colloca la distruzione della chiesa di San Giovanni Decollato, che sorgeva al posto dell'attuale palazzo delle Poste in piazza della Repubblica.

 

"La Chiesa fu fatta distruggere dal Comune - racconta monsignor Antonio Marchetti - con la motivazione che era pericolante. Questo perché durante una celebrazione un pezzo detto era caduto sulla testa di una persone ferendola. La verità è che l'amministrazione - massonica e anticlericale - aveva trovato una scusa per distruggere una chiesa, creando molte polemiche"

 

...."

 

nella zona della rupe fra l'acciaieria e Papigno ci sono ancora resti visitabili (per centinaia di metri di sviluppo) di acquedotti di epoca romana oltre ad un sotterraneo piuttosto ampio scavato nel travertino che non ho capito bene cos'era ma dovrebbe essere parecchio antico pure lui

 

urbana3.jpg

 

urbana4.jpg

 

urbana5.jpg

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Bella foto....anno ?  :huh:

693945[/snapback]

Non saprei... comunque il monumento venne sostituito nel 1933, quando gli architetti Ridolfi e Fagiolo vinsero il concorso per il nuovo piano regolatore della città e venne costruita la Fontana...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

TI RIPROPONGO UNA BREVE E SINTETICA "CREAZIONE" DI QUALCHE ANNO FA.

SPERO CHE TI SIA UTILE!

 

 

 

A cosa serve raccontare la storia di una città?

"Serve a chi ci viene, perché sappia cosa troverà e perché‚ troverà alcune cose invece di altre. Perché, quando incontra la gente di quella città, sappia per quale motivo si comporta in un modo, invece che in un altro. Serve a chi ci vive, perché‚ ricordi che prima ci hanno vissuto altri e che dopo altri ci vivranno. Ma soprattutto perché ricordi che la storia della sua città, adesso, la sta facendo lui ed altri, un giorno, forse la racconteranno.

Nel bene e nel male."

 

I Naharki

La storia di Terni inizia in tempi lontanissimi. Tra le nebbie dell'antichità più remota. Un popolo si insediò nella valle solcata da due fiumi, in mezzo ad un anfiteatro di montagne, lungo una via di collegamento naturale che dagli Appennini giungeva fino al Mar Tirreno. Erano i Naharki: una popolazione con caratteristiche umbro-sabine, ma con un'identità propria. Il loro nome veniva dal fiume lungo il quale vivevano: il Nahar, l'attuale Nera. I Naharki erano un popolo di pastori e di guerrieri; con ogni probabilità ebbero un ruolo di primo piano nella fondazione di Roma. Di quell'epoca si conservano ancora delle testimonianze importantissime: migliaia di tombe in estesissime necropoli, le più antiche delle quali risalgono al X secolo avanti Cristo. Di recente sono venuti alla luce, in località Maratta, i resti di un insediamento abitativo in un'area vasta tre ettari, con delle capanne coperte di tetti in terracotta risalenti all'800 avanti Cristo.

 

Fondazione

I diversi nuclei abitativi si fusero man mano e dettero vita alla città vera e propria: la data di fondazione di Terni viene fatta risalire da un'antica tradizione al 672 avanti Cristo. In questo stesso periodo vennero edificati dei templi e dei santuari sulle alture che circondano la conca ternana. Ne restano testimonianze importanti sul Monte Torre Maggiore. Intorno al 300 avanti Cristo i Naharki, così come le altre popolazioni umbre, dovettero cedere di fronte alla nascente potenza di Roma che sottomise definitivamente gli Umbri, alleati con gli degli Etruschi e con i Galli, nella cosiddetta "battaglia delle nazioni" dell'antichità: la battaglia di Sentino. Terni, da quel momento prese il nome latino di Interamna, città tra le acque, conservando però l'appellativo di Nahars.

 

Epoca romana

Interamna Nahars, per la sua importanza, venne riconosciuta come municipium ed i Romani le dettero ricchezza ed un'impronta ben definita. Interamna venne dotata di possenti mura di 500 metri di lato (di cui restano ancora delle parti integre, presso il parco della Passeggiata), di una struttura urbanistica basata sulla divisione per linee ortogonali a partire dal cardo (Via Roma, Corso Vecchio) e dal decumano (Via Cavour - Via Garibaldi) che si intersecavano nel Foro (l'attuale Piazza della Repubblica), di terme, di un grande anfiteatro (l'Anfiteatro Fausto, costruito nel 32 dopo Cristo ed attualmente in fase di restauro), di un teatro. Interamna ricambiò, dando a Roma personaggi di primo piano: lo storico Gaio Cornelio Tacito e l'imperatore Marco Claudio Tacito. La fortuna di Interamna fu dovuta all'abbondanza delle sue acque ed alla sua posizione strategica lungo un'importantissima via di comunicazione.

 

Dopo l'Impero la Chiesa

Una fortuna che si tramutò in malasorte alla caduta dell'Impero Romano. Proprio a causa della sua posizione, particolarmente esposta, Interamna fu più volte devastata e saccheggiata: da Totila nel 546, da Narsete del 554 e dai Longobardi nel 755. Dopo un periodo di sottomissione al ducato longobardo di Spoleto, venne nuovamente distrutta dall'Arcivescovo Cristiano di Magonza per ordine di Federico Barbarossa nel 1174. Nel XIII secolo la città si apre alla predicazione di san Francesco che ne fa una delle sue mete preferite. Del passaggio del "Poverello" restano importanti tracce in città e nel suo comprensorio. Nei secoli successivi la città rialza la testa. Si dota di un proprio statuto e, a partire dal 1353 amplia le proprie mura. Vengono aperti nuovi canali e risistemati quelli più antichi. Non mancano le lotte intestine tra le fazioni, prima tra Guelfi e Ghibellini, poi tra "Nobili" e "Banderari". Nel 1574 si arriva ad una vera e propria rivolta dei "Banderari" che uccisero il governatore pontificio e sterminarono alcune famiglie nobili, provocando una durissima repressione da parte del Papa che inviò a Terni delle truppe al comando di monsignor Montevalenti. Così nel '600 la città appare normalizzata sotto il governo pontificio. Terni conta allora circa 9mila abitanti: vengono costruiti nuovi ed importanti palazzi per i signori, viene completamente rifatto il Duomo, si edifica la basilica di San Valentino, primo Vescovo di Terni, del quale vengono ritrovate le reliquie. Da quel momento il popolo di Terni lo elegge come proprio patrono. Successivamente tutto il mondo lo onorerà come protettore degli innamorati.

 

Nasce l'industria

Tra il Settecento e l'ottocento si sviluppano i primi opifici: in particolare nasce la Ferriera Pontificia, mossa dalla forza delle acque. E' l'antefatto dell'industrializzazione che cambia il volto e la storia della città a partire dal 1884, l'anno in cui il governo decide di scegliere Terni come sede delle più grandi industrie siderurgiche della neonata nazione italiana. In posizione sicura e ben protetta dal cannoneggiamenti navali, ricca di acque che avrebbero assicurato il movimento delle macchine, Terni era il posto ideale dove forgiare l'acciaio che avrebbe trasformato l'Italia in una potenza mondiale. Per raggiungere questo obiettivo occorrevano anche i cannoni e le armi.

 

Il boom demografico

Terni divenne sede di una grande Fabbrica d'armi. In pochi anni la popolazione passò da 13 mila a 60 mila abitanti. Temi venne definita la Manchester d'Italia. Il volto urbanistico della vecchia città pontificia cambiava radicalmente. Non sempre in meglio. Molte delle armi che i soldati italiani utilizzarono nella Prima Guerra Mondiale e molte delle corazze delle navi della Marina Italiana vennero realizzate a Temi. Il Fascismo confermò ed amplificò la vocazione industriale di Temi, che venne definita da Benito Mussolini "città dinamica" e che venne elevata dallo stesso al rango di capoluogo di provincia nel 1927. A Temi, durante il Fascismo, si assiste allo sviluppo di nuove industrie, in particolare quella chimica (fertilizzanti) e ad un aumento della produzione idroelettrica, grazie anche alla realizzazione di imponenti opere idrauliche. Nascono i quartieri per gli operai, con caratteristiche urbanistiche fortemente innovative, i quartieri degli impiegati, la "Città Giardino", importanti opere architettoniche come il Palazzo del Governo dell'architetto Cesare Bazzani, un'organizzazione dopolavoristica particolarmente estesa. Nasce l'idea della "città-fabbrica"

 

Sotto le bombe

La Seconda Guerra Mondiale cambia drasticamente l'aspetto della città. I bombardamenti anglo-americani (tra il 1944 ed il 1945 se ne conteranno 108) devastano completamente la città, mietendo vittime tra la popolazione civile (oltre mille), ma lasciando praticamente intatta l'area industriale. La città è dunque da ricostruire, ma l'acciaieria continua a giocare un ruolo importante anche nell'Italia del dopoguerra.

 

Città dell'acciaio

Tra alti e bassi, fino agli anni '70 l'industria ternana cresce, ma poi deve scontare la crisi mondiale della siderurgia. In pochi anni si perdono migliaia di posti di lavoro. Nel 1994 l'IRI, al termine di una riconversione industriale con la quale la "Terni" viene trasformata in produttrice di acciai speciali, procede alla privatizzazione. La maggiore industria cittadina viene rilevata da una cordata italo-tedesca in cui la parte del leone la fa la Krupp. Nasce così l'Acciai Speciali Terni (AST). Altre aziende multinazionali straniere entrano nella chimica ternana. Più in generale, per la prima volta dall'inizio dell'industrializzazione, si assiste a Temi ad un forte processo di terziarizzazione che punta soprattutto sui settori della multimedialità, della comunicazione e del commercio. Una nuova sfida verso il futuro per una città che ha già alle spalle tremila anni di storia.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Sotto le bombe

La Seconda Guerra Mondiale cambia drasticamente l'aspetto della città. I bombardamenti anglo-americani (tra il 1944 ed il 1945 se ne conteranno 108) devastano completamente la città, mietendo vittime tra la popolazione civile (oltre mille), ma lasciando praticamente intatta l'area industriale. La città è dunque da ricostruire, ma l'acciaieria continua a giocare un ruolo importante anche nell'Italia del dopoguerra.

694379[/snapback]

questa è una cosa che non ho mai capito. se si dice che terni venne rasa al suolo a causa delle acciaierie e della fabbrica d'armi...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

a me invece insegnarono che bombardarono tutta la citta' ma nn le acciaierie...che erano ORO x quel periodo

 

 

nn so se quella e' la causa...ma all'acciaieria nn c'hanno mirato de sicuro

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
a me invece insegnarono che bombardarono tutta la citta' ma nn le acciaierie...che erano ORO x quel periodo

 

 

nn so se quella e' la causa...ma all'acciaieria nn c'hanno mirato de sicuro

694609[/snapback]

io sapevo che zone tipo la centrale di Galleto non sono state colpite xchè non riuscivano a beccarle xchè sono in una gola,anzi in una valle (la Valnerina ;) )

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
questa è una cosa che non ho mai capito. se si dice che terni venne rasa al suolo a causa delle acciaierie e della fabbrica d'armi...

 

....ieri come oggi. Americani e inglesi non bombardavano per liberare e tantomeno per colpire gli interessi economici che dopo la vittoria avrebbero potuto essere loro utili. Bombardavano per colpire la popolazione civile, per terrorizzarla, per farle perdere fiducia.

 

Breve nota a margine: in tempi come questi in cui tanti giornalisti fanno le vittime e dicono di essere stati allontanati dalla Rai per le loro opinioni politiche. Lo sapete chi è stato in tutto il dopoguerra l'unico giornalista messo in carcere per 20 mesi e poi agli arresti domiciliari per diffamazione?

Domanda difficile. E' stato Giovannino Guareschi, lo scrittore che ha inventato Don Camillo e Peppone...avete presente.

Lui era cattolico e di destra ed era direttore del Candido.

Fu condannato - e qui torniamo all'argomento principale - perché scrisse che Alcide De Gasperi aveva suggerito agli americani di bombardare le città proprio per fiaccare la fiducia degli italiani nel regime. Guareschi aveva in mano unalettera autografa di de Gasperi. Dissero che era un falso. Ma nessuno volle accettare una perizia calligrafica. E Guareschi, che non volle ritrattare, finì in carcere.

 

Scusate la divagazione.

 

Vi è piaciuta la storia di terni? :)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
questa è una cosa che non ho mai capito. se si dice che terni venne rasa al suolo a causa delle acciaierie e della fabbrica d'armi...

 

....ieri come oggi. Americani e inglesi non bombardavano per liberare e tantomeno per colpire gli interessi economici che dopo la vittoria avrebbero potuto essere loro utili. Bombardavano per colpire la popolazione civile, per terrorizzarla, per farle perdere fiducia.

 

Breve nota a margine: in tempi come questi in cui tanti giornalisti fanno le vittime e dicono di essere stati allontanati dalla Rai per le loro opinioni politiche. Lo sapete chi è stato in tutto il dopoguerra l'unico giornalista messo in carcere per 20 mesi e poi agli arresti domiciliari per diffamazione?

Domanda difficile. E' stato Giovannino Guareschi, lo scrittore che ha inventato Don Camillo e Peppone...avete presente.

Lui era cattolico e di destra ed era direttore del Candido.

Fu condannato - e qui torniamo all'argomento principale - perché scrisse che Alcide De Gasperi aveva suggerito agli americani di bombardare le città proprio per fiaccare la fiducia degli italiani nel regime. Guareschi aveva in mano unalettera autografa di de Gasperi. Dissero che era un falso. Ma nessuno volle accettare una perizia calligrafica. E Guareschi, che non volle ritrattare, finì in carcere.

 

694629[/snapback]

inquietante

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scusate la divagazione.

Vi è piaciuta la storia di terni? :)

694629[/snapback]

Sicuramente non è una divagazione ma un documento interessante. Purtroppo la storia (quella vera) è fatta di questi episodi che poi non arrivano sui libri di storia xchè la storia ufficiale vive di bianco e nero e se può evita "sottili" sfumature...

Modificato da fogueres

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.