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Ufficiale: bando d'asta a 4,332 mln di cui €. 600.000,00 € per il titolo sportivo, 3,6 mln per il debito sportivo. Contributi irpef compresi....Avevo detto 5 mln. Siamo lì....a sto punto, con l'asta a unica istanza bandita per giovedì 10 la vedo dura.....

 

Mò cominciano a vedè veramente il baratro.

Modificato da Cacafocu

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Ufficiale: bando d'asta a 4,332 mln di cui  €. 600.000,00 € per il titolo sportivo, 3,6 mln per il debito sportivo. Contributi irpef compresi....Avevo detto 5 mln. Siamo lì....a sto punto, con l'asta a unica istanza bandita per giovedì 10 la vedo dura.....

 

Mò cominciano a vedè veramente il baratro.

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mmm... non so pochi, ma comunque qualche speranza ce l'hanno lo stesso secondo me

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Perugia, il 10 giugno asta fallimentare

Prezzo 665 mila euro. Giudice, tempi per iscrizione campionato

31 maggio, 18:39

 

(ANSA) -PERUGIA,31 MAG- Fissata per il 10/6 l'asta per la vendita del Perugia calcio dichiarato fallito. Il prezzo base e' 665mila euro. Entro i tre giorni successivi sara' indicato il soggetto che si e' aggiudichera' eventualmente la societa' che quest'anno ha militato in prima divisione di Lega pro. Tempi che permetteranno all'acquirente di potersi iscrivere al prossimo campionato di Lega pro, hanno sottolineato oggi il giudice delegato al fallimento e il curatore.

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Perugia, il 10 giugno asta fallimentare

Prezzo 665 mila euro. Giudice, tempi per iscrizione campionato

31 maggio, 18:39

 

(ANSA) -PERUGIA,31 MAG- Fissata per il 10/6 l'asta per la vendita del Perugia calcio dichiarato fallito. Il prezzo base e' 665mila euro. Entro i tre giorni successivi sara' indicato il soggetto che si e' aggiudichera' eventualmente la societa' che quest'anno ha militato in prima divisione di Lega pro. Tempi che permetteranno all'acquirente di potersi iscrivere al prossimo campionato di Lega pro, hanno sottolineato oggi il giudice delegato al fallimento e il curatore.

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:unsure:

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Perugia, il 10 giugno l'asta: si parte da 665mila euro ma c'è il nodo "debito sportivo". Biscotti: "Grave incertezza del bando"

By daniele bovi

 

 

PatumiRanaConferenza.jpg

 

di Daniele Bovi

 

“L’epoca delle favole” finirà il 10 giugno alle 15.30 quando verranno aperte le buste (se ci saranno) relative all’asta per l’acquisto del Perugia calcio dichiarato fallito dal tribunale del capoluogo umbro il 20 maggio scorso. A chiamarla “l’epoca della favole” è stato oggi il curatore fallimentare Francesco Patumi che, insieme al giudice Umberto Rana, ha illustrato alla stampa il bando di cui tanto si è chiacchierato nel corso degli ultimi giorni. Il prezzo base, sotto il quale dunque non si può scendere, è stato fissato in 665mila euro. Il giorno dell’asta poi, come detto espressamente da Patumi, “vogliamo vedere in faccia chi compra”. Nessun “procuratore speciale” sarà ammesso.

 

LA PROCEDURA Innanzitutto chi si presenterà dovrà aver già costituito una società con “Perugia” nella ragione sociale e avere un capitale sociale almeno pari alla base d’asta. Chiunque sia interessato alla vendita poi, che avverrà con la cosiddetta “procedura competitiva”, “dovrà depositare in Cancelleria entro le ore 12,00 del giorno 9 giugno 2010, formale domanda che, a pena di inammissibilità, dovrà contenere l’indicazione del prezzo offerto, che dovrà essere pari o superiore al su indicati prezzo base ed essere accompagnata da deposito cauzionale di Euro 500.000,00 (cinquecentomila), da effettuare mediante assegni circolari non trasferibili su piazza”. Una gara che, precisa subito Patumi a scanso di equivoci, “sarà unica e irripetibile” visti i tempi strettissimi che separano il giorno dell’asta da quello del 28 giugno, data ultima per iscriversi alla Lega Pro.

 

Se il giorno dell’asta ci saranno più offerte si procederà in questo modo: seduta stante, di fronte al giudice Rana, verrà preso come prezzo base la cifra più alta offerta e da lì in poi si va a rialzi minimo da 10mila euro. Per replicare ad ogni rialzo ci sono tre minuti di tempo scaduti i quali, se non ci sono altre controfferte, Rana aggiudicherà il titolo. Tutto fatto? Manco per idea. A questo punto colui che sarà ritenuto “miglior offerente” dovrà aspettare altri tre giorni che Rana e Patumi si sono presi per fare tutte le valutazioni “circa la stipula o meno del contratto di cessione, stipula che sarà autorizzata dal giudice delegato, su istanza del curatore e sentito il comitato dei creditori”. Solo a quel punto si andrà da un notaio scelto dalla curatela per sottoscrivere il contratto di cessione.

 

”TEMPI DA GUINNESS” Rana e Patumi hanno poi voluto fare un espresso ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso “di raggiungere questo primo obiettivo in tempi da guinness”. “L'obiettivo che si era prefissato il nostro Ufficio - ha aggiunto Rana - era quello di individuare i parametri per la cessione in modo tale da permettere al miglior offerente di potersi iscrivere al prossimo campionato. Ci siamo riusciti grazie allo sforzo e al gran bel lavoro fatto da tutti i soggetti coinvolti. In tempi brevissimi e' stato raggiunto un obiettivo importante''.

 

IL NODO DEL DEBITO SPORTIVO A surriscaldare però immediatamente l’animo dei tifosi ci sono i cosiddetti “debiti sportivi” (verso tesserati, ammende e quant’altro, debiti verso l’erario compresi) che il tribunale ha stimato “sulla base delle scritture contabili” in 3 milioni e 667mila euro. “Adempimenti che a noi – specificano Patumi e Rana – non interessano minimamente: li abbiamo indicati a livello informativo. Chi vuole comprare sa a che cosa deve ottemperare”.

 

Di questi 3,7 milioni 2,4, secondo indiscrezioni, atterrebbero agli stipendi dei giocatori al netto delle tasse. Il restante, appunto, sarebbe la somma dovuta all’erario. Il curatore, a norma di legge (i giocatori infatti non sono pagati in nero), ha messo nel conquibus del debito sportivo gli stipendi lordi dei giocatori. Escluderli non si può. Il versamento di questa cifra però, va specificato e ribadito, non è una condizione che il curatore pone per partecipare all’asta. E’ una semplice informazione.

 

Nel bando di vendita per il fallimento del Pescara la cifra non c’era ma si faceva semplicemente riferimento all’art 52 comma 3 delle Noif, che impone l’assolvimento di “tutti i debiti sportivi della società cui è stata revocata l’affiliazione ovvero di averne garantito il pagamento mediante rilascio di fideiussione bancaria a prima richiesta”. La cifra non c’era ma il concetto è quello. Quello che non torna all’avvocato Walter Biscotti, in qualità di tifoso e legale desideroso di salvare il titolo sportivo del Perugia, è il passaggio del bando in cui si fa riferimento al fatto che i 3,7 sono desunti “sulla base delle scritture contabili della Società fallita, senza che ciò implichi riconoscimento dell’esistenza e/o dell'ammontare del debito medesimo”.

 

“Poiché è incerto l’esatto ammontare è assolutamente necessaria – dichiara Biscotti ad Umbrialeft - una immediata verifica tra curatela e Federazione per accertare l’esattezza del debito sportivo. Quindi si auspica che immediatamente, già nella giornata di domani mattina, la curatela prenda contatti con la Federazione per chiarire questa grave incertezza del bando. Poiché non vi è stato sul punto nessun confronto tra curatela e Federazione, un confronto è ritenuto indispensabile dalla stessa Federazione affinché si possa fare in tempo per il 10 giugno. Si tratta di un passaggio indispensabile”.

 

“Nel caso di Pescara – dice l’avvocato Donato di Campli ad Umbrialeft – io ho pagato solo l’Irpef e non l’Enpals. Non vedo perché Irpef ed Enpals debbano essere più creditori di altri. Si violerebbe la par condicio creditorum”. Il fatto che le tasse non fossero state inserite nel bando per gli altri fallimenti, è questo il succo del ragionamento di Patumi, è una verità a metà. Sarebbe meglio dire che poi la Figc non li ha richiesti. Il passaggio è delicatissimo anche perché nei giorni scorsi sia Di Campli sia Bagattini (l’altro avvocato della cordata Pieroni) avevano fatto capire che un milione in più o in meno non sono roba da poco.

 

La palla, a questo punto, passa sui piedi della Federazione, alla quale la nuova società eventualmente interessata deve richiedere l’affiliazione e il titolo sportivo del fu Perugia di Covarelli. Coloro che sono interessati all’acquisto del Perugia dovrebbero bussare alle porte della Figc, farsi dire con precisione a quanto ammonta il debito e in caso intavolare una trattativa sul debito sportivo. Va bene che si parla di una società di C e che con queste cifre, forse, si può rilevare un’altra squadra di B, ma è davvero un milione di euro a bloccare un progetto a lunga scadenza come deve necessariamente essere quello per la rinascita del Grifo? Dall’altra parte, se veramente esiste un partito politico-imprenditoriale che mira ai dilettanti, in caso di vittoria di quest’ultimo i tifosi promettono lotta dura senza paura.

Source URL: http://www.umbrialeft.it/node/37062

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Perugia, il 10 giugno l'asta: si parte da 665mila euro ma c'è il nodo "debito sportivo". Biscotti: "Grave incertezza del bando"

By daniele bovi

 

 

 

“L’epoca delle favole” finirà il 10 giugno alle 15.30

 

 

Lu 10 de giugno me scade anhe la bolletta dell'enel. Me devo ricordà.

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Perugia, il 10 giugno l'asta: si parte da 665mila euro ma c'è il nodo "debito sportivo". Biscotti: "Grave incertezza del bando"

By daniele bovi

 

 

 

“L’epoca delle favole” finirà il 10 giugno alle 15.30

 

 

Lu 10 de giugno me scade anhe la bolletta dell'enel. Me devo ricordà.

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il 10 giugno finiscono le scuole :unsure:

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01.06.2010 12:00 di Alessandro Del Grosso articolo letto 179 volte

Fonte: calciopress.net

© foto di Tommaso SabinoIl prezzo fissato oggi dal Curatore Fallimentare per rilevare il Perugia calcio è di 665mila euro. A questa cifra che rappresenta la base d'asta va aggiunto, per mantenere la categoria, anche il debito sportivo nei confronti della Figc. La curatela lo ha quantificato in 3milioni667mila euro e ciò porta il totale a 4milioni337mila euro.

 

Una somma consistente, senza considerare che i giorni passano e incombe la data limite del 30 giugno. Si tratta del termine perentorio entro il quale completare il complesso iter burocratico per rientrare nell'organico di Prima Divisione della Lega Pro.

 

A questo punto la parola passa alle cordate che si sono fatte avanti finora e che, giovedì 10 giugno, dovranno decidere se versare o meno la somma richieste dalla curatela per rilevare il ramo sportivo dal fallimento e di procedere in una fase successiva all'azzeramento del debito sportivo.

 

Per evitare la scomparsa del Perugia, dopo la drammatica chiusura della presidenza di Leonardo Covarelli, è sempre più una corsa contro il tempo

 

 

 

 

Se salvano.

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01.06.2010 12:00 di Alessandro Del Grosso  articolo letto 179 volte

Fonte: calciopress.net

© foto di Tommaso SabinoIl prezzo fissato oggi dal Curatore Fallimentare per rilevare il Perugia calcio è di 665mila euro. A questa cifra che rappresenta la base d'asta va aggiunto, per mantenere la categoria, anche il debito sportivo nei confronti della Figc. La curatela lo ha quantificato in 3milioni667mila euro e ciò porta il totale a 4milioni337mila euro.

 

Una somma consistente, senza considerare che i giorni passano e incombe la data limite del 30 giugno. Si tratta del termine perentorio entro il quale completare il complesso iter burocratico per rientrare nell'organico di Prima Divisione della Lega Pro.

 

A questo punto la parola passa alle cordate che si sono fatte avanti finora e che, giovedì 10 giugno, dovranno decidere se versare o meno la somma richieste dalla curatela per rilevare il ramo sportivo dal fallimento e di procedere in una fase successiva all'azzeramento del debito sportivo.

 

Per evitare la scomparsa del Perugia, dopo la drammatica chiusura della presidenza di Leonardo Covarelli, è sempre più una corsa contro il tempo

 

 

 

 

Se salvano.

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SICURO COME LA MORTE....

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Questo articolo non aggiunge molto a quanto gia' detto, comunque, tanto per rimanere sul pezzo, non fa mai male rinfrescarsi la memoria:

 

da www.calciopress.net:

 

Perugia, quale futuro dopo l’asta del 10 giugno?

Il Perugia calcio è stato dichiarato fallito dal Tribunale di Perugia, per la seconda volta nell’arco di  soli cinque anni. La gestione del presidente Leonardo Covarelli (ex patron del Pisa, estromesso dal calcio professionistico lo scorso anno dopo che il club era stato ceduto dall’imprenditore perugino a Pomponi) si è interrotta in modo drammatico.

 

Ieri è stato pubblicato, dal Curatore Fallimentare, il bando di vendita all’asta della società. Entro le ore 12,00 del 9 giugno la sorte del Perugia calcio, e il destino dei suoi tifosi, saranno cosa fatta. Si tratta di capire se una o più delle cordate scese in pista nelle ultime settimane sarà disposta a sobbarcarsi un onere economico davvero rilevante per l’acquisto di un club di Prima Divisione nazionale, categoria notoriamente povera di introiti di alcun tipo.

 

La base d’asta è stata fissata in 665mila euro. A questa cifra va aggiunto anche il debito sportivo  quantificato in 3milioni667mila euro. Il totale assomma alla rispettabile cifra di 4milioni337mila euro. Un importo di cui dovrà farsi carico l’acquirente per assicurare l’iscrizione del glorioso Grifo alla terza serie nazionale ormai ai nastri di partenza (le incombenze per l’iscrizione scadono perentoriamente il 30 giugno).

 

La questione, però, non finisce qui. Infatti, come si legge nel bando, non esiste la certezza assoluta che l’ammontare del debito sportivo corrisponda a 3milioni667mila euro. Potrebbe, dunque, trattarsi di un importo ancora maggiore.

 

Si tratta a questo punto di vedere, a fronte di una massa debitoria che sembra lievitare ogni settimana che passa, cosa decideranno di fare le cordate fin qui implicate. Anche perché gli acquirenti dovranno venire allo scoperto. Si legge infatti nel bando di vendita che “La domanda dovrà essere presentata direttamente dall’effettivo offerente, senza possibilità alcuna di avvalersi di un procuratore speciale né potranno formularsi domande per persona da nominare”.

 

Se l'asta avrà esito positivo, il futuro del Grifo si colorerebbe di rosa. Se il 10 giugno andasse invece deserta, verrebbe sancita la cancellazione del Perugia dai campionati professionisti. Il club dovrebbe a quel punto ripartire dall’Eccellenza regionale. Un film già visto. A rimetterci saranno, more solito, la città e i tifosi.

 

 

 

Poco piu' di 4 milioni di euro.... per una societa' di serie C1......

Non credo che faranno a sportellate per partecipare all'asta....

 

Una domanda: si rileva SOLO il titolo sportivo? i giocatori che fine fanno? svincolati?

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01.06.2010 12:00 di Alessandro Del Grosso   articolo letto 179 volte

Fonte: calciopress.net

© foto di Tommaso SabinoIl prezzo fissato oggi dal Curatore Fallimentare per rilevare il Perugia calcio è di 665mila euro. A questa cifra che rappresenta la base d'asta va aggiunto, per mantenere la categoria, anche il debito sportivo nei confronti della Figc. La curatela lo ha quantificato in 3milioni667mila euro e ciò porta il totale a 4milioni337mila euro.

 

Una somma consistente, senza considerare che i giorni passano e incombe la data limite del 30 giugno. Si tratta del termine perentorio entro il quale completare il complesso iter burocratico per rientrare nell'organico di Prima Divisione della Lega Pro.

 

A questo punto la parola passa alle cordate che si sono fatte avanti finora e che, giovedì 10 giugno, dovranno decidere se versare o meno la somma richieste dalla curatela per rilevare il ramo sportivo dal fallimento e di procedere in una fase successiva all'azzeramento del debito sportivo.

 

Per evitare la scomparsa del Perugia, dopo la drammatica chiusura della presidenza di Leonardo Covarelli, è sempre più una corsa contro il tempo

 

 

 

 

Se salvano.

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SICURO COME LA MORTE....

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..CON LA PIPA IN BOCCA...DICEVA QUILLU..... :D

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Io sono straconvinto che in silenzio stia lavorando qualche imprenditore serissimo che salvera' questa grande squadra.

Anzi, sfruttando le lacune della giustizia sportiva riuscirà ad iscriversi direttamente in serie B con una sorta di Lodo Petrucci al contrario.

Coraggio!!!!

Modificato da lu bidello

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....sssssssssssssssssssssssshhhhhhhhhhhhhh..................!!!!!!!!!!!! :ph34r:

 

...in campana merduggì.....anche in religioso silenzio......

 

 

TE TENGO D'OCCHIO.. :ph34r::ph34r:

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...Orvietana-F.C. Cunij 1905 e' quasi una realta'...peccato perche' poteva esse Sporting-Cunij...

1778861[/snapback]

 

 

C'e' sempre Pontevecchio Merdugia...

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Puri'... ma, se alla fine della fiera, chi fosse interessato al Perugia, stesse pompando il Castel Rigone? Ieri ha ri-vinto e, con l'aria che tira, ha buone possibilità di acquisire un titolo in II divisione. Il campo lassù mica è bono pe' gioca tra i professionisti...

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ieri sera facendo zapping sono capitato sulla trasmissione di Mazzetti; c'era Novellino e, al telefono, questo Torello che continuava a dire che per lui è tutto ok (costituenda società Nuovo Perugia) però oggi sarebbe andato dal sindaco a chiedere espressamente garanzie per la concessione dello stadio in quanto, diceva, che una società di C senza altri mezzi non si finanzia e lui non vuole fare il 3° fallimento...

insomma: o gli danno la concessione per fare lo stadio coi centri commerciali oppure lui abbandona...

 

 

secondo me si salvano alla grande...

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Puri'... ma, se alla fine della fiera, chi fosse interessato al Perugia, stesse pompando il Castel Rigone? Ieri ha ri-vinto e, con l'aria che tira, ha buone possibilità di acquisire un titolo in II divisione. Il campo lassù mica è bono pe' gioca tra i professionisti...

1779192[/snapback]

stamattina ho letto che se il c.del rigone sale in 2 divisone chiederà di giocare al curi.

i merduggini potrebbero chiedere il titolo sportivo del c.del rigone e ripartire dalla 2 divisione.

come fece l'ateltico catania che prese il titolo dell'atletico leonzio..

per me probabilmente finirà così

e cte starebbe tanto ma tanto da ride! :lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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Puri'... ma, se alla fine della fiera, chi fosse interessato al Perugia, stesse pompando il Castel Rigone? Ieri ha ri-vinto e, con l'aria che tira, ha buone possibilità di acquisire un titolo in II divisione. Il campo lassù mica è bono pe' gioca tra i professionisti...

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stamattina ho letto che se il c.del rigone sale in 2 divisone chiederà di giocare al curi.

i merduggini potrebbero chiedere il titolo sportivo del c.del rigone e ripartire dalla 2 divisione.

come fece l'ateltico catania che prese il titolo dell'atletico leonzio..

per me probabilmente finirà così

e cte starebbe tanto ma tanto da ride! :lol::lol::lol::lol::lol::lol:

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allora speramo che il castel rigone non va in seconda divisione. :sgrat2::sgrat::corna:

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