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ZITTIMBò

panorama giornalistico locale....

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Ieri un mio amico mi chiede di poter passare il mio numero di cell alla redazione di un’emittente televisiva locale (trt) per rispondere ad alcune domande sull’episodio di ieri metro roma; mi chiamano, descrivo ciò che ho vissuto specificando che nn ero alla fermata di vittorio.

 

La telefonata è stata trasmessa nel tg locale, senza che nessuno mi chiedesse se fossi d’accordo (io pensavo che la mia testimonianza venisse utilizzata x scrivere un pezzo, e nn che fosse trasmessa in audio)

 

Nella serata di ieri ricevo chiamate da parte di due testate giornalistiche locali (Giornale dell’Umbria e Corriere dell’umbria); dopo essermi incazzato perché la redazione di trt ha passato il mio numero di cell ai “colleghi” della carta stampata, senza avermi chiesto preventivamente l’autorizzazione, rispondo sommariamente alle domande dei due giornalisti, sottolineando il fatto che nn ero presente alla fermata di vittorio, e che le scene a cui ho assistito sono state esclusivamente quelle relative al disagio dei passeggeri metro nel reperire mezzi di trasporto alternativi.

 

In particolare alla giornalista del corriere dell’umbria, che incalzava con domande del tipo “ha pensato si trattasse di un attentato?…ci sono state scene di panico?….qualcuno si è sentito male?”…ho CATEGORIGAMENTE risposto di no, “scusandomi” per nn poter soddisfare il loro desiderio di scoop dai risvolti drammatici

 

Risultato:

 

titolo del corriere dell’umbria (2° pagina)

 

SCAMPATO ALLA MORTE ; UN TERNANO NELL’INFERNO (con nome e cognome)

 

Riporto estratti dell’articolo

 

(…)all'improvviso nella carrozza è saltata la luce e si è spenta l'aria condizionata, si è cominciato a diffondere il panico, (…)dopo dieci minuti che eravamo senza aria qualcuno ha accusato i primi malori (…)

Una volta arrivati in superficie, fuori dalla stazione Termini, non ci è voluto molto per capire che qualcosa di orribile era accaduto poco lontano. Gente che scappava da tutte le parti con il volto sconvolto, la voce che si rincorreva di un grave incidente, la paura di un attentato(…)

 

 

Neanche vi sto a riportare le telefonate ricevute stamattina da parte di amici, parenti e conoscenti, preoccupati nel vedere il mio nome accanto a quel titolo….

 

COMPLIMENTI!

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vabbè, se proprio te volevi fa pubblicità... hai trovato il canale giusto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:lol: :lol: :dito:

:P:

 

 

 

 

;)

scherzo eh!

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è assurdo quello che ha raccontato zittombò....ma penando alle testate giornalistiche in questione non mi sorprende minimamente...chissà perchè :lol::lol::lol:

 

io fossi in te, non gliela farei passa liscia...... ;)

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Ieri un mio amico mi chiede di poter passare il mio numero di cell alla redazione di un’emittente televisiva locale (trt) per rispondere ad alcune domande sull’episodio di ieri metro roma; mi chiamano, descrivo ciò che ho vissuto specificando che nn ero alla fermata di vittorio.

 

La telefonata è stata trasmessa nel tg locale, senza che nessuno mi chiedesse se fossi d’accordo (io pensavo che la mia testimonianza venisse utilizzata x scrivere un pezzo, e nn che fosse trasmessa in audio)

 

Nella serata di ieri ricevo chiamate da parte di due testate giornalistiche locali (Giornale dell’Umbria e Corriere dell’umbria); dopo essermi incazzato perché la redazione di trt ha passato il mio numero di cell ai “colleghi” della carta stampata, senza avermi chiesto preventivamente l’autorizzazione, rispondo sommariamente alle domande dei due giornalisti, sottolineando il fatto che nn ero presente alla fermata di vittorio, e che le scene a cui ho assistito sono state esclusivamente quelle relative al disagio dei passeggeri metro nel reperire mezzi di trasporto alternativi.

 

In particolare alla giornalista del corriere dell’umbria, che incalzava con domande del  tipo “ha pensato si trattasse di un attentato?…ci sono state scene di panico?….qualcuno si è sentito male?”…ho CATEGORIGAMENTE risposto di no, “scusandomi” per nn poter soddisfare il loro desiderio di scoop dai risvolti drammatici

 

Risultato:

 

titolo del corriere dell’umbria (2° pagina)

 

SCAMPATO ALLA MORTE ; UN TERNANO NELL’INFERNO (con nome e cognome)

 

Riporto estratti dell’articolo

 

(…)all'improvviso nella carrozza è saltata la luce e si è spenta l'aria condizionata, si è cominciato a diffondere il panico, (…)dopo dieci minuti che eravamo senza aria qualcuno ha accusato i primi malori (…)

Una volta arrivati in superficie, fuori dalla stazione Termini, non ci è voluto molto per capire che qualcosa di orribile era accaduto poco lontano. Gente che scappava da tutte le parti con il volto sconvolto, la voce che si rincorreva di un grave incidente, la paura di un attentato(…)

 

 

Neanche vi sto a riportare le telefonate ricevute stamattina da parte di amici, parenti e conoscenti, preoccupati nel vedere il mio nome accanto a quel titolo….

 

COMPLIMENTI!

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L'articolo-perla lo riporto sotto... a imperitura memoria

(poi me chiedono come mai non me fido dei giornalai)

 

:: Scontro fra metrò: un ternano nell'inferno

 

TERNI - Quel convoglio che arriva sullo stesso tracciato ad alta velocità, le luci della metropolitana che si avvicinano, sempre di più al punto che la motrice del convoglio in arrivo penetra per tre metri nella coda della carrozza ferma alla stazione di Piazza Vittorio. Sono queste le ultime immagini, prima del disastro, che hanno visto i centinaia di passeggeri che ieri mattina alle 9,37 si trovavano nel convoglio fermo in banchina. Ieri mattina a Roma, tra i passeggeri della Linea A della metropolitana c'era anche un ternano (omissis). Lui però fortunatamente non è salito sulla carrozza che si è schiantata a Piazza Vittorio, né si trovava in quella ferma. Attendeva, poco lontano, alla stazione Termini il passaggio della metropolitana, "Il primo convoglio quello delle 9,20 circa era pienissimo per questo non l'ho preso - racconta - ho aspettato che arrivasse il secondo, sono salito intorno alle 9,30". Ma dalla stazione Termini il treno non è mai partito. "All'improvviso nella carrozza è saltata la luce e si è spenta l'aria condizionata, si è cominciato a diffondere il panico, dopo dieci minuti che eravamo senza aria qualcuno ha accusato i primi malori e si è rivolto al macchinista per avere spiegazioni, trascorsi al massimo una ventina di minuti siamo stati tranquillizzati da una voce che tramite l'altoparlante ci ha spiegato che la carrozza non sarebbe partita per un guasto tecnico, così siamo scesi". Intanto, mentre liberavano la carrozza a pochi chilometri, in Piazza Vittorio, si stava consumando il disastro. Una volta arrivati in superficie, fuori dalla stazione Termini, non ci è voluto molto per capire che qualcosa di orribile era accaduto poco lontano. Gente che scappava da tutte le parti con il volto sconvolto, la voce che si rincorreva di un grave incidente, la paura di un attentato. Gli autobus erano tutti stracolmi, i taxi occupati incastrati in lunghe code, ognuno stava cercando di andare al lavoro come poteva. E' questo il racconto di chi il tamponamento tra i due treni della metropolitana lo ha in qualche modo vissuto ma solo da lontano. Ben più allucinante è stata l'esperienza dei centinaia di passeggeri che si trovavano dentro le due carrozze coinvolte nell'impatto. Un gran botto. Poi urla disperate, fumo da ogni parte, odore pesante, i passeggeri accalcati davanti alle porte delle carrozze per uscire il prima possibile da quella che era diventata una trappola per topi. Decine di feriti in terra che rischiano di essere schiacciati, persone che cadono l'una sull'altra. Trascorrono i primi attimi di orrore e qualcuno mostra i segni della paura: panico, difficoltà a respirare, senso di svenimento. All'inizio si pensa ad una bomba, un attentato, ma bastano pochi minuti per capire quello che era accaduto. Ancora incerte le cause del disastro. Errore umano o guasto meccanico? I racconti dei centinaia di passeggeri coinvolti nell'incidente sono diversi. In particolare c'è che viaggiava sulla carrozza in movimento e ricorda chiaramente quel semaforo rosso a Furio Camillo che non sarebbe stato rispettato. Qualcuno riferisce di non aver avvertito alcuna frenata. Certo è che il bilancio delle vittime poteva essere molto più pesante. E' morta una giovane donna, Alessandra Lisi, 30 anni di Frosinone, era a Roma dove lavorava come ricercatrice presso la facoltà di scienze statistiche. 235 i feriti, sette sono gravi, tra loro una donna, una turista giapponese di 44 anni versa in condizioni disperate e sta lottando tra la vita e la morte. Si è salvato il macchinista del convoglio in movimento e ieri è stato subito interrogato. Il convoglio che si è andato a schiantare contro quello fermo in banchina viaggiava a bassa velocità, a circa 30 chilometri orari, ma ad evitare una strage sembra sia stata soprattutto l'ottima condizione in cui si trovavano entrambi i convogli della metropolitana. Modernissimi, di fabbricazione recente hanno retto al violento impatto riuscendo così a limitare il danno alle due carrozze direttamente coinvolte. Efficace la macchina dei soccorsi. Interventi immediati nel giro di tre minuti e composti, facilitati anche dal fatto che le porte delle due carrozze si sono aperte subito senza problemi. Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi già ieri ha riferito che ha costituito una commissione d'inchiesta finalizzata ad individuare le cause dell'accaduto. La commissione è al lavoro già da questa mattina.

 

 

solidarietà all'amico ITTIMBò

non te la pija' troppo, manco ne vale la pena piu' di tanto...

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ci tengo a precisare che in tutta la vicenda, quelli più seri mi son sembrati quelli del giornale dell'umbria, chi mi ha contattato si è scusato quando mi ha sentito incazzarmi x via del numero di tel....e nell'articolo di oggi hanno dato il giusto peso e il giusto spazio a quanto da me raccontato.....

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guarda e' l'unica volta che sto dalla parte de gabriele.

 

purtroppo si scrivono moltissime cazzate nei giornali locali, senza nulla togliere a chi scrive, sia del forum che non.

 

 

prendo spunto per tornare sull'argomento del bambino che si e' buttato: e' stato scritto che e' stato spinto(cosa non vera), e' stato scritto che UNA PROFESSORESSA DI INGLESE AVENDO MESSO UN VOTO NEGATIVO AVEVA INFLUENZATO IL RAGAZZO(cosa non vera, andiamo ad indagare e a chiederci se aveva pressioni familiari), e' stato scritto di tutto...tranne che il fatto

 

 

mi dispiace per te zittimbo'. e che questo ti sia esperienza.

 

p.p.s ammazza quanta pubblicita' eh gabrie' :P

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Davvero incredibile, io esigerei una rettifica, anche perchè ovviamente sarà preso un colpo a tutti quelli che ti conoscono.

Che cavolo di gente lavora nei giornali, se non stai attento passano il tuo numero a studio aperto che ci fa uno dei suoi soliti "servizi" con musichetta strappalacrime con "tragedia sfiorata" a ogni pie' sospinto.

Grave il fatto che abbiano dato il tuo numero di telefono senza il tuo permesso, io mi informerei se hanno passato il limite legale e in qualche modo siano diventati perseguibili.

Non credo che il "dovere di cronaca" possa spingersi così oltre soprattutto quando la situazione descritta è stata "condita" per bene di cose non vere.

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NN C'è UN CAZZO DA RIDE...STO INCAZZATO COME UNA MINA.

944319[/snapback]

sono davvero dispiaciuto per l'incubo che hai vissuto, per la tragedia che ti ha visto protagonista, ma al tempo stesso contento che tu sia miracolosamente scampato alla morte in quel groviglio di lamiere contorte in cui ti sei trovato intrappolato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:lol::lol:

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oh certo che sti giornalari stanno proprio alla frutta se vanno a dà retta alle stronzate de uno come zittimbò

944373[/snapback]

quoto

anche perchè ieri mattina l'ho visto che stava a fa colazione da Pazzaglia.

Altro che Metro A

 

 

 

 

:lol::lol:

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NN C'è UN CAZZO DA RIDE...STO INCAZZATO COME UNA MINA.

944319[/snapback]

 

Oramai, dopo le tonnellate di stronzate a cui ci hai abituato, non sei piu' credibile.

Pija su e porta a casa.

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hai ragione al 100%, e se fossi in te oggi una telefonata a quei simpatici coleghi che si sono inventati di sana pianta le tue dichiarazioni la farei.

 

però una cosa non mi va giù.

 

come da titolo:

 

Panorama giornalistico locale. Fate pena.

 

Premesso che non mi sento tirato in ballo, visto che grazie al cielo lavoro a Roma, credo che tirando nel mucchio tu offenda molti collreghi (diversi scrivono pure qua dentro) che fanno il loro lavoro onestamente senza inventarsi cazzate. Hai trovato degli incompetenti, ma non tutti lo sono.  :)

944376[/snapback]

 

 

infatti ho tenuto a precisare l'onestà del giornalista del giornale dell'umbria

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letto poco fa l'articolo.

sembra un miracolato de padre pio

 

dai...quando esagerano esagerano...su via...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

gabrie..non sei credibile. e' come se te dicessi che so ardo 1.90cm....dai su...

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Daje Gabriè

raccontace de quando l'11 settembre di 5 anni fa stavi a Manhattan. Daje riraccontacelo che, anche se ce l'hai detto 80 volte, è sempre ganzo :lol::lol:

 

 

 

Poi dopo ce devi raccontà de quando stavi a fa sci estivo a Longarone il 9 ottobre del 63.

(SSSShhhh non je dite che non era ancora nato , che il racconto della diga del Vajont è il piu' ganzo de tutti)

 

 

 

:lol::lol:

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il problema è questo... come diciamo sempre "non fare di tutta l'erba un fascio" è d'obbligo, c'è chi sicuramente prende per il lato giusto questo mestiere, molto bello e di un certo prestigio (quello di avere la possibiltà di raccontare e documentare fatti alla gente, il potere della parola)... però fra i tanti che ne fanno l'uso giusto c'è chi ne approfitta per sfogare le proprie smanie di protagonismo e voglia di trovare sempre lo scandalo macroscopico in tutto... dicendo appunto cazzate. In ambito di ferrovia purtroppo o ne capisci o dici cazzate. E' così. Dentro o fuori. Competente o cazzaro. Senza entrare in dettagli trascurabili ma di puro ABC (non si chiamano semafori ma segnali, non esiste alcuna scatola nera ma la zona tachigrafica che ti segnala solamente la velocità del convoglio durante tutto il viaggio) ci sono cose che non possono e NON devono passare inosservate, e che fanno DISINFORMARE la gente, facendole credere cose non vere... Ieri da subito gente che diceva che il treno era passato con rosso a Furio Camillo, distante CINQUE fermate da Vittorio E., ed inoltre era un rosso permissivo, cosa che mentre la ripetevo (al muro) sul forum i giornalari avevano già buttato merda sul macchinista.. ringrazio il cielo che sia accaduto tra 2 treni NUOVI, perchè se fosse accaduto con 2 treni vecchi non oso immaginare le stronzate galattiche che avrebbero sparato, perchè i giornalisti sanno un cazzo che un treno anche di quarant'anni può tranquillamente fare servizio, ma anche se ne ha cinquanta... mica è un automobile!! Manco mi spreco sulla questione TAV... ho già detto tanto, ma purtroppo questi signori a fine mese devono sfamare sè stessi e magari anche qualche famiglia, quindi qualcosa hanno da scrivere.... il problema è che questa gente dovrebbe avere competenze, non è che a me domani fanno scrivere un articolo sul sole 24 ore... sai le cazzate che scriverei? e così è in tutti gli ambiti tecnici... purtroppo c'è gente che è solo brava ad accorpare parole di senso compiuto... mentre un giornalista dovrebbe essere un elemento importante per l'acculturamento di massa di un popolo... poveri noi!

Modificato da Fera7 s.p.a.

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Daje Gabriè

raccontace de quando l'11 settembre di 5 anni fa stavi a Manhattan. Daje riraccontacelo  che, anche se ce l'hai detto 80 volte,  è sempre ganzo :lol:  :lol:

 

 

 

Poi dopo ce devi raccontà de quando stavi a fa sci estivo a Longarone il 9 ottobre del 63.

(SSSShhhh non je dite che non era ancora nato , che il racconto della diga del Vajont è il piu' ganzo de tutti)

 

 

 

:lol:  :lol:

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te preferivo quando te dilettavi a fa l'avvocato....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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in effetti... gia' che ce stavi je potevi come nome e cognome "veristrutturocasaaprezzimodici" poi indirizzo e partita iva

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in effetti... gia' che ce stavi je potevi come nome e cognome "veristrutturocasaaprezzimodici" poi indirizzo e partita iva

944420[/snapback]

 

 

guarda, giusto xchè l'ho venduta...sennò dicevo pure "vendofiatpunto1.3multijettreportegiugnoduemilaquattro"..col numero de telefono....

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in effetti... gia' che ce stavi je potevi come nome e cognome "veristrutturocasaaprezzimodici" poi indirizzo e partita iva

944420[/snapback]

 

Se c'aveva bisogno, je lo facevo arredà io il bagno de casa nova, non c'era mica bisogno de inventasse la storia dell'intrappolamento nelle lamiere contorte.

Bastava dirlo.

:lol::lol::lol:

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in effetti... gia' che ce stavi je potevi come nome e cognome "veristrutturocasaaprezzimodici" poi indirizzo e partita iva

944420[/snapback]

 

Se c'aveva bisogno, je lo facevo arredà io il bagno de casa nova, non c'era mica bisogno de inventasse la storia dell'intrappolamento nelle lamiere contorte.

Bastava dirlo.

:lol::lol::lol:

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tojete le cuffie e rimettete la toga...preparamo l'incartamenti..... :lol:

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in effetti... gia' che ce stavi je potevi come nome e cognome "veristrutturocasaaprezzimodici" poi indirizzo e partita iva

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Se c'aveva bisogno, je lo facevo arredà io il bagno de casa nova, non c'era mica bisogno de inventasse la storia dell'intrappolamento nelle lamiere contorte.

Bastava dirlo.

:lol::lol::lol:

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tojete le cuffie e rimettete la toga...preparamo l'incartamenti..... :lol:

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ok, smentisco tutte le mie precedenti affermazioni.

 

 

 

 

Il mio cliente è serio e credibile ed ha patito consistenti danni esistenziali dalla mendace prospettazione dei fatti a lui surrettiziamente attribuiti.

 

 

:lol::lol::lol:

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