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Comunicato Ultras Brescia 1911

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dal sito www.brescia1911curvanord.net:

 

 

Dopo la tragedia di venerdì scorso in cui un uomo ha perso la vita in modo assurdo.

Dopo aver riflettuto e ponderato ogni ragione che possa aver portato alla sua morte.

Dopo avere capito che pochi vogliono di fatto cercare di affrontare una situazione drammatica che rischia solo di peggiorare se non ci saranno interventi preventivi a lungo termine che vadano al di là della semplice “repressione”.

Dopo esserci accorti senza alcuno stupore che, in questo momento, la vera preoccupazione di tutti coloro che fino a ieri si mostravano disgustati e colpiti da questo calcio è, paradossalmente, proprio quella di far riprendere uno show che dovrebbe invece fermarsi, se non per rispetto della vita quantomeno affinché il calcio che noi abbiamo sempre sognato non perda anche quella poca dignità rimastagli.

Dopo aver ribadito le grosse responsabilità relative al nostro mondo.

Dopo tutto questo e molto altro, noi, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911, abbiamo deciso di prenderci una seria e doverosa pausa di riflessione.

Per questo, da ieri sera (martedì 6 febbraio), il nostro gruppo sospende ogni “attività” relativa alle partite della Leonessa.

La nostra intenzione non è certo quella di voler fare moralismi o voler dare lezioni esemplari a qualcuno (crediamo infatti che in questi giorni tutti abbiano fatto il pieno di luoghi comuni, di frasi fatte e d’ipocrisia).

Al contrario, vogliamo ripartire dal basso nel tentativo di riprendere alcuni vecchi progetti accantonati (per forza di cose) e con l’intenzione d’investire tutte le nostre energie nella realizzazione di altri.

Dopo la morte di Filippo è necessario, oggi più che mai, che tutti si mettano in discussione e si facciano una serie autocritica.

Noi lo facciamo per primi, senza con questo voler insegnare niente a nessuno e, soprattutto, senza pretendere a tutti i costi d’essere considerati i paladini di questa società sempre più alla deriva (conosciamo molto bene, a differenza di tanti altri che ironizzano sulla nostra Curva, non solo l’importanza sociale del nostro gruppo, ma anche i limiti del nostro mondo; proprio per questo ci sentiamo così responsabili in tutto quello che è successo a Catania; proprio per questo non molleremo certamente adesso, anzi!, continueremo a lottare per i nostri ideali).

Ci auguriamo che qualcun altro segua il nostro esempio ed inizi a riflettere veramente sul valore e sul rispetto della vita umana, sia che appartenga ad un poliziotto, sia che appartenga ad un tifoso, senza distinzione.

Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro pubblico nel quale spiegheremo nei dettagli le nostre decisioni e, principalmente, le nostre speranze.

Nel frattempo, per l’ennesima volta, invitiamo tutti coloro che ci hanno sempre seguito (anche da lontano) a sostenere la nostra scelta.

Una scelta forse per qualcuno discutibile, ma per tutti noi doverosa e soprattutto sincera.

Oggi più che mai… Mentalità Ultras!

 

 

 

 

Onestamente, mi pare un comunicato autocritico, propositivo e rappresentante di un desiderio di fare qualcosa, senza la solita demagogia: non mi sembra certo un comunicato bellicoso e delinquenziale.

Modificato da dpgfb

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Dopo la tragedia di venerdì scorso in cui un uomo ha perso la vita in modo assurdo.

Dopo aver riflettuto e ponderato ogni ragione che possa aver portato alla sua morte.

Dopo avere capito che pochi vogliono di fatto cercare di affrontare una situazione drammatica che rischia solo di peggiorare se non ci saranno interventi preventivi a lungo termine che vadano al di là della semplice “repressione”.

Dopo esserci accorti senza alcuno stupore che, in questo momento, la vera preoccupazione di tutti coloro che fino a ieri si mostravano disgustati e colpiti da questo calcio è, paradossalmente, proprio quella di far riprendere uno show che dovrebbe invece fermarsi, se non per rispetto della vita quantomeno affinché il calcio che noi abbiamo sempre sognato non perda anche quella poca dignità rimastagli.

Dopo aver ribadito le grosse responsabilità relative al nostro mondo.

Dopo tutto questo e molto altro, noi, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911, abbiamo deciso di prenderci una seria e doverosa pausa di riflessione.

Per questo, da ieri sera (martedì 6 febbraio), il nostro gruppo sospende ogni “attività” relativa alle partite della Leonessa.

La nostra intenzione non è certo quella di voler fare moralismi o voler dare lezioni esemplari a qualcuno (crediamo infatti che in questi giorni tutti abbiano fatto il pieno di luoghi comuni, di frasi fatte e d’ipocrisia).

Al contrario, vogliamo ripartire dal basso nel tentativo di riprendere alcuni vecchi progetti accantonati (per forza di cose) e con l’intenzione d’investire tutte le nostre energie nella realizzazione di altri.

Dopo la morte di Filippo è necessario, oggi più che mai, che tutti si mettano in discussione e si facciano una serie autocritica.

Noi lo facciamo per primi, senza con questo voler insegnare niente a nessuno e, soprattutto, senza pretendere a tutti i costi d’essere considerati i paladini di questa società sempre più alla deriva (conosciamo molto bene, a differenza di tanti altri che ironizzano sulla nostra Curva, non solo l’importanza sociale del nostro gruppo, ma anche i limiti del nostro mondo; proprio per questo ci sentiamo così responsabili in tutto quello che è successo a Catania; proprio per questo non molleremo certamente adesso, anzi!, continueremo a lottare per i nostri ideali).

Ci auguriamo che qualcun altro segua il nostro esempio ed inizi a riflettere veramente sul valore e sul rispetto della vita umana, sia che appartenga ad un poliziotto, sia che appartenga ad un tifoso, senza distinzione.

Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro pubblico nel quale spiegheremo nei dettagli le nostre decisioni e, principalmente, le nostre speranze.

Nel frattempo, per l’ennesima volta, invitiamo tutti coloro che ci hanno sempre seguito (anche da lontano) a sostenere la nostra scelta.

Una scelta forse per qualcuno discutibile, ma per tutti noi doverosa e soprattutto sincera.

Oggi più che mai… Mentalità Ultras!

 

 

 

 

Onestamente, mi pare un comunicato autocritico, propositivo e rappresentante di un desiderio di fare qualcosa, senza la solita demagogia: non mi sembra certo un comunicato bellicoso e delinquenziale.

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:clap::clap::clap:

Bravi!!!

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Dai fatti di Catania è la prima dichiarazione che leggo che abbia un minimo di coerenza e soprattutto mostra una chiara volontà di rimettersi in discussione (speriamo sia suffragata da fatti reali).

Per i vertici del calcio invece e per chi comanda il gioco ($) la parola autocritica sembra non esistere.

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MOLTE COSE INTELLIGENTI...

 

MA SU TUTTE QUELLA CHE A VOLER FAR MANDARE PER FORZA AVANTI STO SHOW, NON SO I TIFOSI MA CHI C'HA GLI INTERESSI ECONOMICI!!! è INUTILE, COMANDANO SEMPRE LORO!

 

Considerazione personale (già la pensavo all'inizio de sto campionato!):

UN ANNO SABBATICO NON AVREBBE FATTO CERTO MALE.DOPO STI FATTI AVVALORO LA MIA IPOTESI. un anno per prendere decisioni VERE e ferree, per dare tempo di adeguare gli impianti, per adeguare le "capocce".

 

 

PS:noi della Ternana un anno sabbatico ce lo hanno fatto prendere comunque! ;)

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fossi stata in loro avrei aspettato la prossima settimana.

in questo momento se si ha la possibilita' di dimostrare che un ultras e' capace di sedersi ad un tavolo con altre persone con cui si odia, e di riuscire a tirare concluisioni intelligenti, e magari agire tutti insieme... era la cosa migliore.

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Hanno anticipato tutti sfruttando, purtroppo dico io, le luci della ribalta...cmq è un passo importante verso l'unica direzione da seguire B-)

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e' un comunicato che non condivido in nessun modo.

Un gruppo che si definisce ULTRAS al massimo, può e deve prendere le distanze da individui che altro non sò che delinquenti, i quali infangano la vera realtà del mondo ultras.

Ribadisco per l'ennesima volta che asce, coltelli, bombe carta e oggetti affini appartengono esclusivamente al mondo malavitoso, motivo per cui quando un gruppo prende le distanze da certi episodi non vedo che deve riflette oltre.

Comunque la diffusione mediatica delle idee è da cabarettisti, politici, televenditori e non da ultras.

Poi detto senza polimica seguire iniziative da primi della classe degli ultras bresciani mi sembra oggettivamente fuori luogo ed inoltre le pause di riflessione se le prendono li fidanzati che se vojono lascià ;)

Modificato da DEVILMAN

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In un momento del genere non basta più prendere le distanze dalle infamate (lame, etc...), serve una presa di posizione più drastica (che fra l'altro i bresciani non mi pare abbiano attuato con questo comunicato).

E non sono assolutamente d'accordo quando contesti la diffusione mediatica: è l'unico modo che la realtà Ultras ha per farsi conoscere e per mostrare a tutto il mondo che non è così brutta come la si dipinge. Purtroppo in questo momento gli Ultras sono la parte debole: qualunque mossa facciano sono sempre tenuti d'occhio. E ora non è più possibile sbagliare, ne va della stessa sopravvivevnza del VERO mondo Ultras.

Per finire, non mi pare di avere avvertito toni o atteggiamenti da primi della classe: semplicemente i bresciani (insieme ad atalantini, Doriani e torinisti) sono gli unici ad aver provato a far qualcosa per provare a portare avanti un certo discorso con Movimento Ultras.

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Dopo la tragedia di venerdì scorso in cui un uomo ha perso la vita in modo assurdo.

Dopo aver riflettuto e ponderato ogni ragione che possa aver portato alla sua morte.

Dopo avere capito che pochi vogliono di fatto cercare di affrontare una situazione drammatica che rischia solo di peggiorare se non ci saranno interventi preventivi a lungo termine che vadano al di là della semplice “repressione”.

Dopo esserci accorti senza alcuno stupore che, in questo momento, la vera preoccupazione di tutti coloro che fino a ieri si mostravano disgustati e colpiti da questo calcio è, paradossalmente, proprio quella di far riprendere uno show che dovrebbe invece fermarsi, se non per rispetto della vita quantomeno affinché il calcio che noi abbiamo sempre sognato non perda anche quella poca dignità rimastagli.

Dopo aver ribadito le grosse responsabilità relative al nostro mondo.

Dopo tutto questo e molto altro, noi, I ragazzi della Curva Nord Brescia 1911, abbiamo deciso di prenderci una seria e doverosa pausa di riflessione.

Per questo, da ieri sera (martedì 6 febbraio), il nostro gruppo sospende ogni “attività” relativa alle partite della Leonessa.

La nostra intenzione non è certo quella di voler fare moralismi o voler dare lezioni esemplari a qualcuno (crediamo infatti che in questi giorni tutti abbiano fatto il pieno di luoghi comuni, di frasi fatte e d’ipocrisia).

Al contrario, vogliamo ripartire dal basso nel tentativo di riprendere alcuni vecchi progetti accantonati (per forza di cose) e con l’intenzione d’investire tutte le nostre energie nella realizzazione di altri.

Dopo la morte di Filippo è necessario, oggi più che mai, che tutti si mettano in discussione e si facciano una serie autocritica.

Noi lo facciamo per primi, senza con questo voler insegnare niente a nessuno e, soprattutto, senza pretendere a tutti i costi d’essere considerati i paladini di questa società sempre più alla deriva (conosciamo molto bene, a differenza di tanti altri che ironizzano sulla nostra Curva, non solo l’importanza sociale del nostro gruppo, ma anche i limiti del nostro mondo; proprio per questo ci sentiamo così responsabili in tutto quello che è successo a Catania; proprio per questo non molleremo certamente adesso, anzi!, continueremo a lottare per i nostri ideali).

Ci auguriamo che qualcun altro segua il nostro esempio ed inizi a riflettere veramente sul valore e sul rispetto della vita umana, sia che appartenga ad un poliziotto, sia che appartenga ad un tifoso, senza distinzione.

Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro pubblico nel quale spiegheremo nei dettagli le nostre decisioni e, principalmente, le nostre speranze.

Nel frattempo, per l’ennesima volta, invitiamo tutti coloro che ci hanno sempre seguito (anche da lontano) a sostenere la nostra scelta.

Una scelta forse per qualcuno discutibile, ma per tutti noi doverosa e soprattutto sincera.

Oggi più che mai… Mentalità Ultras!

 

 

 

 

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Tutto bello, tutto giusto.

Peccato che l'anno scorso un manipolo di bresciani (non quelli della Nord, ma quelli più fasci) volessero venire a Terni con un carico di asce...

Tutto questo per dire che prima di scrivere "Mentalità ultras" bisognerebbe fare pulizia in casa propria...

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