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pablito

Questione stadio, arriva l'UDC

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Sporterni.it - Vicenda stadio: L'Udc chiede un ritorno al dialogo

 

Vicenda stadio: L'Udc chiede un ritorno al dialogo

di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

NO COMMENT X ME

Modificato da pablito

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Cosa c'è di strano? Mi sembra giusto che l'udc difenda i suoi tesserati di via aleardi no? A che servono i partiti sennò? :lol: :lol:

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Questo signore stà passando ogni limite di sopportazione (specie quanno strilla co lu gnoccu giu la gola)forse non è riuscito ha dare il la a qualche promessa in cambio di tessere di partito.pensava che Terni e i ternani veri si facessero infinocchiare da uno venuto dall'altotevere. adesso visto la figuraccia che ha fatto passa alle accuse dirette per i tifosi,secondo lui si ergono difensori al patrimoni pubblico,dopo averlo distrutto con atti di pura delinquenza in questi anni. bene se queste sono accuse bisogna che si faccia nome e cognome

e come(tu) spesso dici bisogna prendersi le responsabilità.forse fanno male le firme raccolte ?quelle sono state raccolte con impegno dai tifosi sacrificando il loro tempo,non avendo segretari o amici per mandarli porta a porta.dulcis in fundo portaci allo stadio la maggioranza silenziosa ..nessuno dei tifosi delinquenti la osteggiera

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I "dirigenti" della società, oltre ad aver fatto scempio di correttezza, buon senso ed educazione, si sono dimostrati anche poco furbi: se avessero fatto qualche apertura, qualche concessione, avrebbero davvero messo il sindaco in grosso imbarazzo. Invece hanno pervicacemente continuato con la loro arroganza in un muro contro muro che gli ha messo contro tutta la città, costringendo il sindaco a chiudergli la porta in faccia. In tutto ciò, l'atteggiamento dell'opposizione è incomprensibile, autolesionista e davvero indifendibile. Hanno fatto a Raffaelli un regalo che probabilmente neanche lui si aspettava, e che gli permetterà di dire su ogni questione: "Con questa opposizione è impossibile dialogare!" E i cittadini non potranno far altro che convenire.

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Ah lu perugino...

Ma nn era quello che stavano x fa' fori dallu partito?

Amatissimo direi..

Comunque vedo c'ha sempre qualcun'altro a rota... Manco fosse re Mida..

Che je tene in trappola li cervelli? :lol:

So questo gli uomini che possono sconfiggere li rosci a Terni...

Portate rispetto a Ciaurro piuttosto...

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Ah lu perugino...

Ma nn era quello che stavano x fa' fori dallu partito?

Amatissimo direi..

Comunque vedo c'ha sempre qualcun'altro a rota... Manco fosse re Mida..

Che je tene in trappola li cervelli? :lol:

So questo gli uomini che possono sconfiggere li rosci a Terni...

Portate rispetto a Ciaurro piuttosto...

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Non è che amassi molto anche Ciaurro. Certo che, in confronto a questi, sembra de parla' de Abramo Lincoln :P

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Vicenda stadio: L'Udc chiede un ritorno al dialogo

di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

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Quando mancano gli argomenti si ricorre sistematicamente all' insinuazione, al sospetto alle accuse, strategia già usata da via aleardi. Siamo ancora in attesa di dossiers e conferenze di fine anno. Questi sono i rappresentanti dell' opposizione e della ternana calcio.

 

FATE NOMI COGNOMI FATTI E CIRCOSTANZE O STATEVENE A CASA ...

 

ANZI ANNATEVENE A CASA ..... IMMEDIATAMENTE

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Io non riesco a capire perchè devono mette sempre in mezzo il passato... Agarini, Ciaurro (manca, stranamente, il povero Taddei)... quanta demagogia!!!!

 

Sento stridore di unghie sugli specchi!!!

 

L'attacco alla tifoseria, poi, becero e di bassa lega, fa il paio con il "repressi" di gufesca memoria!!!!!

 

:vomito:

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di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

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ECCO CON QUESTA PREGIUDIZIALE NE RESTEREBBERO FUORI PARECCHI :lol:

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di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo.  Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a]Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruoloTerni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

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Nessun commento.

Ogni parola sprecata è pure troppo.

Magari facessero nomi e cognomi se volessero acquistare un millesimo di credibilità.

Come stamo messi........

Modificato da toscanu

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di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

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vergognatevi.......

 

le parole evidenziate in neretto dimostrano la vostra pochezza......

 

vergogna

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di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

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L'UDC deve fare solo una cosa ........ovvero non deve da rompere i coglioni .

Ancora cerchiamo il dialogo con questi soggetti che non hanno nessuna intenzione di trattare ma solo quello di spillare soldi al sindaco ed al comune attraverso cause civili alle quali sono sempre abituati , come se praticamente ancora non li conoscessero.

Certi politichetti farebbero bene a stare zitti visto che hanno lo 0,1% e vogliono comandare anche a livello nazionale con i voti dei parenti e degli amici .

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NOI NON VOLEMO PIU' NESSUN DIALOGO CO QUESTI, BASTA!

VIA TUTTI!

Ma poi l'udc che partito è?

e soprattutto melasecca è un politico?

Ma va a venne li brustulini va! :nono:

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Ragazzi non cadiamo in quelle che sono evidentemente delle becere provocazioni alla tifoseria e alla città di Terni, in perfetto stile marchiciano (sarà un caso?).

Non capisco perchè dare risalto alle dichiarazioni di un "partito" che a terni ha più tesserati che elettori (perchè me sa che manco qualcuno de li tesserati c'ha il coraggio de votalli... :lol: )

Alle prossime elezioni saranno spariti, intanto pensiamo a riprenderci la ternana.

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abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni,

 

Bhe, su questo passaggio, mi duole ammetterlo, ma Melasecche ha ragione. Sta battaglia campale la si vince o no? Perchè perderla sul fronte legale significa altri 10 anni di Marchiciana calcio, e alle condizioni di Longarini.

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di Claudio Contessa, 09/06/2007 18:53

 

Non più una guerra tra Ternana calcio da una parte e tifosi e Comune dall’altra. La spinosa questione relativa alla convenzione del Liberati è diventata anche una guerra politica tra maggioranza e opposizione. I comunicati stampa, le dichiarazioni al vetriolo, gli attacchi e le accuse sono ormai all’ordine del giorno. Un botta e risposta quotidiano che tiene sempre vivo il dibattito sulla delicata vicenda stadio, ma che allo stesso tempo distoglie lo sguardo dal vero problema e cioè: come uscire da questa situazione? Ultimo intervento in ordine temporale è quello congiunto di Enrico Melasecche ed Enzo Bongarzone dell’Udc.

“La città di Terni ha molti problemi, ma negli ultimi tempi, le vicende della Ternana Calcio sembrano aver soverchiato tutto il resto - dichiarano - Nei primi anni 2000 segnalammo alla pubblica opinione le relazioni pericolose che il Comune aveva intrattenuto con Agarini, prossimo ad accendere il suo inceneritore; adesso siamo all'atteggiamento opposto del muro contro muro. In entrambi i casi, rapporti che devono far riflettere, perché poco hanno di sano e molto di patologico. Le posizioni oggi sono rigide, volano parole grosse, con assurde ripicche. Nulla a che vedere con i toni equilibrati e costruttivi che connotarono il modus operandi della giunta Ciaurro, fatto di uno stile di rapportarsi alle imprese sempre di altissimo livello. Da mesi, anche sulla scorta di quel modello istituzionale, esortiamo entrambe le parti alla prudenza, al ragionamento, al dialogo, subendo talvolta minacce palesi ed avvertimenti poco urbani da parte di terzi”.

Secondo l’Udc la situazione è critica e in futuro le cose non sono destinate a migliorare: “La società ha fatto errori, non pochi. Nelle istituzioni è prevalsa la volontà di entrare nella mischia. Terni ha pagato e pagherà ancor più pesantemente questa gestione barricadera, che copre anche la tutela di interessi precisi di pochissimi. La città non è stata posta in grado di capire tali aspetti, e, pure su tale versante, la Ternana non è stata chiara. Oggi siamo su una china molto pericolosa”. Melasecche e Bongarzone spiegano uno dei perchè dell’astensione al “famoso” consiglio: “Durante la sospensione dell'ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni, dalla "Città dello Sport" a vicende più recenti, essendo stato pochi mesi fa obbligato a riaprire i cancelli dello Stadio, dopo aver costretto la squadra ad andare raminga in cerca di un campo. Dinanzi a questa nostra domanda, nessun chiarimento, nessuna risposta”.

Ora lanciano un nuovo appello “a tutti i contendenti, ai cittadini, tifosi e no, alle associazioni di categoria perché facciano sentire la propria voce e si riapra un tavolo fra persone intelligenti, trovando un accordo ragionevole e abbandonando l'improbabile via giudiziaria intrapresa. Si è ancora in tempo. Tutti i cittadini che lo vorranno, potranno tornare allo stadio, non impediti dal dileggio e dalle offese di parte. D'altronde - continuano - vorremmo ricordare che non è molto credibile chi si erge oggi a tutore del patrimonio pubblico, essendo stati provocati, fino a pochi anni fa, danni ingenti allo Stadio, sfasciati i bagni, spaccate le porte, sfondati i muri, utilizzati sampietrini e sassi come corpi contundenti, distrutti vetri e sedili degli autobus. Ad ognuno il suo ruolo. Prevalga la voglia di sognare, lavorando per ricostruire dalle macerie di oggi una prospettiva di risultati sportivi diversi. Solo così il calcio a Terni potrà rialzarsi. Se dovesse dominare viceversa la voglia di continuare ad imporre a tutti i costi le proprie ragioni ognuno potrà giudicare da qui a qualche mese le conseguenze nefaste di tali comportamenti”.

 

NO COMMENT X ME

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CE FATE VOMITA'

 

PER FORTUNA... SARETE PER SEMPRE OPPOSIZIONE!

 

:sbocco::sbocco::sbocco::sbocco::sbocco::sbocco::sbocco:

Modificato da stò guasto de fere

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abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni,

 

Bhe, su questo passaggio, mi duole ammetterlo, ma Melasecche ha ragione. Sta battaglia campale la si vince o no? Perchè perderla sul fronte legale significa altri 10 anni di Marchiciana calcio, e alle condizioni di Longarini.

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Anche non combatterla significa altri 10 anni di marchiciana. E di sicuro.

Io PRETENDO che i miei rappresentanti politici mi rappresentino e facciano il possibile per estirpare questo cancro dalla mia città.

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abbiamo chiesto ufficialmente al sindaco se la sua posizione di intransigenza fosse supportata da pareri legali di alto livello onde evitare che troppo facilmente il Comune soccombesse, come accaduto in altre occasioni,

 

Bhe, su questo passaggio, mi duole ammetterlo, ma Melasecche ha ragione. Sta battaglia campale la si vince o no? Perchè perderla sul fronte legale significa altri 10 anni di Marchiciana calcio, e alle condizioni di Longarini.

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Anche non combatterla significa altri 10 anni di marchiciana. E di sicuro.

Io PRETENDO che i miei rappresentanti politici mi rappresentino e facciano il possibile per estirpare questo cancro dalla mia città.

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:clap::clap::clap::clap::clap::ola::ola::cesenti::cesenti:

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Mo ne ho sentita un'altra , non so se anche voi ne siete al corrente.

 

Pare che gli eroi portino le fere a giocare a giulianova e prendano come allenatore agenore maurizi , l'allenatore della lazionepi ( calcio a 5 serie A1 e fratello di tommaso , ex giocatore della ternana in serie d) e chiaramente con littlegeorges a fare da chioccia

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