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JUVENTUS

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ma se Rafa gioca 'solo' con il 4-4-2, come fanno quelli della gazzetta a scrive 4-2-3-1????????? :blink:

 

vedrai da adesso a luglio quante fantasie!!!!

 

speriamo bene!

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Tanto ....peggio de cucì sarà veramente difficile!!

;)

 

 

 

 

 

 

P.S.

Lo pensavo anche l'anno de Maifredi....... :(

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Arrivano le conferme riguardo all'accordo tra Barca e Juve per Martin Caceres. Secondo indiscrezioni provenienti da France Football, grazie ad un incontro tra Roberto Bettega, vice dg della Juventus, Alessio Secco, direttore sportivo dei bianconeri e Txiki Begiristain,uomo mercato del Barcellona, si sarebbe trovato l'accordo per il rinnovo del prestito del difensore uruguagio per un'altra stagione.

 

In più la Juve avrebbe ottenuto anche uno sconto sul cartellino del giocatore, potendolo riscattare alla fine della prossima stagione a 7 mln di euro. Una cifra più abbordabile rispetto ai 12 mln chiesti inizialmente dai catalani. La volontà del giocatore quindi verrà rispettata, poichè negli scorsi giorni il difensore uruguayano aveva dichiarato la sua intenzione di rimanere a Torino e di giocare con continuità

 

TMW

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speriamo sia vero..

e ora anche quello di candreva...

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Certo non riscattare Candreva sarebbe veramente un peccato ,visto che l'operazione è stata fatta proprio con questa finalità, e visto le positive risposte del giocatore quando è stato chiamato in causa.....a maggior ragione in un anno disgraziato come questo!

<_<

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Domani si terrà un’importante assemblea della Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla tra le altre cose anche la Juventus. Sarà un’occcasione importante per discutere del futuro prossimo della società bianconera dopo una stagione a dir poco disastroso. Ci si aspetta un deciso intervento di John Elkann.

Secondo indiscrezioni circolate a Torino nella giornata di ieri, ma non ci sono in merito conferme al momento in cui scriviamo, Andrea Agnelli potrebbe essere indicato ufficiosamente come il nuovo presidente della Vecchia Signora.

Per il resto, si va verso una nuova ‘Triade’ costituita da Blanc, Marotta (nuovo Direttore Generale) e Bettega. Alessio Secco potrebbe restare in società con la carica di collaboratore di Beppe Marotta che avrà, assieme al futuro tecnico Rafa Benitez, il controllo dell’intera area tecnico-sportiva.

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secondo me facciamo una grossa cazzata se stravolgiamo e rivoluzioniamo sta squadra...

e, nonostante adori Benitez, se il suo trasferimento a Torino deve comportare qualcosa di simile allore, personalmente, preferisco guardare altrove, magari Prandelli, per esempio....

 

posto che sono sicuro che alla fine pigliamo qualche mezzo allenatoretto e passa la paura... :(

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Juve, Andrea Agnelli presidente

Giovedì mattina l'investitura ufficiale

 

L'appuntamento è fissato per giovedì mattina presso il centro congressi dell'Unione Industriali di Torino: appuntamento storico, perché è lì infatti che nella sala intolata a Giovanni Agnelli verrà ufficializzato il ritorno della Famiglia al vertice della Juve. Lo farà John Elkann presidente di Exor, la società che controlla il club bianconero, che di fronte all'assemblea degli azionisti chiederà al cugino Andrea di accettare l'investitura decisa settimana scorsa.

 

Il figlio di Umberto presidente al posto di Jean Claude Blanc. Andrea Agnelli come primo nome di una rivoluzione societaria che sarà poi completata con l'arrivo dalla Sampdoria di Beppe Marotta e dal Liverpool di Rafa Benitez. Già, Benitez che proprio domani si gioca l'accesso alla finale di Europa League contro l'Atletico Madrid: le parole di oggi in conferenza non ingannino, allora, l'allenatore spagnolo ha detto semplicemente quel che poteva dire, che ha cioè un contratto con i reds fino al 2014 e che per ora questo è tutto.

 

Il resto, vale a dire che il nuovo contratto con la Juve è già in pratica stilato, è argomento che per il momento non si può infatti toccare pubblicamente: di certo ne parlerà in privato con Bettega che già oggi, intanto, è volato in Inghilterra per limare quelli che appaiono ormai gli ultimi dettagli.

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C.V.D. :(

 

 

Benitez: «Juve? A Liverpool progetto a lungo termine»

 

Il tecnico dei Reds: «Basta con queste speculazioni sul mio futuro»

 

LONDRA, 28 aprile - Rafa Benitez gela i piani della Juventus: il suo futuro - assicura il tecnico spagnolo - sarà ancora al Liverpool. Difficile dire se si tratti di una dichiarazione a uso e consumo dei tifosi dei Reds oppure della sua reale volontà. Nel corso della conferenza stampa vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro l'Atletico Madrid, Benitez non si è nascosto di fronte alle domande sull'interessamento del club bianconero. «Non mi piacciono le speculazioni sul mio futuro - la risposta di Benitez legato al Liverpool fino al 2014 -. Vorrei leggere sui giornali notizie sulle competizioni, sui gol o sulle fantastiche prestazioni dei giocatori. Ma non posso controllare tutto. Il mio futuro è la partita con l'Atletico Madrid. Dobbiamo concentrarci su questa partita e cercare di vincerla per il bene del club».

 

Proprio oggi il Liverpool si è assicurato Jonjo Shelvey, giovane talento inglese acquistato dal Charlton Athletic per 1,5 milioni di sterline. «Da anni cerchiamo di acquistare calciatori britannici con passione, che sentano cosa significa essere un giocatore del Liverpool. Abbiamo in atto un piano a lunga scadenza e cercheremo di seguirlo» le parole dello spagnolo.

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BLANC :ciao::ciao::ciao::ciao:

Torna in Francia a vedè il Tennis! Ci ricorderemo di te per gli anni più tristi della Juventus.

 

 

Certo che Andrea Agnelli le sopracciglia li in mezzo potrebbe fassele :(:(:lol::lol:

Veramente brutto :D

Però come dice Moggi, e gente che capisce nel calcio, almeno lui di pallone se ne intende. ;)

 

02_agnelli-2006.1.jpg

Modificato da MaTtEuCcIo

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Certo che Andrea Agnelli le sopracciglia li in mezzo potrebbe fassele  :(  :(  :lol:  :lol:

Veramente brutto  :D

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mamma, davvero! :lol:

speriamo bene, speriamo abbiano imparato qualcosa dagli errori fatti in questi anni....

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Certo che Andrea Agnelli le sopracciglia li in mezzo potrebbe fassele  :(  :(  :lol:  :lol:

Veramente brutto  :D

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mamma, davvero! :lol:

speriamo bene, speriamo abbiano imparato qualcosa dagli errori fatti in questi anni....

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intendi a livello estetico? :D anche moggi e giraudo non é che erano proprio bellissimi eh :D

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Da come ho capito Agnelli presidente con Blanc che rimarrà nelle vesti di a.d. Ma invece che ne pensate delle dichiarazioni del manager di Camoranesi?Dice che la Juve si vuole liberare dell'oriundo...

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Agnelli alla Juve Nel nome del padre

 

08:15 del 29 aprile

 

Ultimo discendente maschio con il cognome della dinastia.

Andrea Agnelli, predestinato nel nome del padre Umberto.

Che il momento sarebbe prima o poi arrivato lo si era intuito lo scorso dicembre, giovedì 17. John Elkann piomba al centro sportivo di Vinovo per dare una scossa, l’ennesima, a una Juve che non ne ingrana una. Non è solo, l’allora vicepresidente della Fiat: con lui il cugino Andrea Agnelli, sì proprio il figlio di Umberto e nipote dell’Avvocato. Ed è Andrea ad affrontare i cronisti: «Io e John siamo arrivati insieme per dimostrare l’unità della famiglia. Con lui c’è un rapporto di dialogo continuo, di confronto quotidiano. Non c’è contrapposizione, la vediamo allo stesso modo».

 

Ora la consacrazione ufficiale: dopo cinquant’anni un Agnelli sale al vertice della Juve. La Vecchia Signora ritrova una guida nel segno della famiglia che dagli Anni Venti lega il suo nome a quello del club bianconero. A Edoardo Agnelli, il papà dell’Avvocato, al vertice della società dal 1923 al 1935, si deve il primo grande ciclo vincente della Juve, quello dei 5 scudetti consecutivi, del trio Combi-Rosetta-Calligaris in difesa, di Orsi in attacco e di Monti in mediana. Sarà poi Gianni Agnelli, dopo la guerra, ad assumere la presidenza e quindi toccherà al fratello Umberto.

 

Per il neo presidente Andrea, l’ultimo discendente maschio a portare il cognome della dinastia, è una predestinazione. Trentacinque anni ancora da compiere (è nato a Torino il 6 dicembre), Agnelli studia a Oxford (St. Clare’s International College) e Milano (Università Bocconi), ma ben presto matura esperienze lavorative soprattutto all’estero («Il consiglio di mio padre era di restare lontano da Torino, anche perché era difficile essere inserito nello staff di un’azienda di cui sei azionista», ha dichiarato lo scorso anno al Sole 24 Ore): alla Iveco-Ford di Londra, poi alla Piaggio, quindi all’Auchan di Lille e alla Schroeder Salomon Smith Barney di Londra. Nel suo curriculum pure un incarico alla direzione commerciale della Juventus. Nel 1999 c’è la Ferrari Idea di Lugano e l’anno dopo a Parigi la Uni Invest(Banque San Paolo). Dal 2001 al 2004, infine, l’assunzione alla Philip Morris International di Losanna, dove si occupa di marketing, sponsorizzazioni e comunicazione. In Svizzera, sul posto di lavoro, Andrea Agnelli trova anche l’amore. Si chiama Emma Winter ed è una giovane manager di un’agenzia londinese in contatto con la Philip Morris. Dall’unione nascerà una bella bambina di nome Baya. Entrambi sportivi, lui preferisce il golf (che pratica al circolo dei Roveri), lei il nuoto. Riservati, allergici a un’eccessiva mondanità, con la bella stagione gli Agnelli non disdegnano nei fine settimana di frequentare Portofino e Santa Margherita Ligure.

 

Alla morte del padre, Andrea torna a Torino («Per senso di responsabilità verso mia madre e mia sorella Anna») dove diventa consigliere di amministrazione di Fiat e Ifi (poi Exor), oltre che socio dell’accomandita di famiglia. Per alcuni anni lavora anche all’Ifil dove si occupa di sviluppo strategico. Nel 2007, infine, la scelta di intraprendere una propria strada imprenditoriale: nasce così la Lamse (crasi tra La Mandria e Sestriere, «i luoghi degli affetti e dei ricordi»), holding finanziaria di cui è amministratore delegato. Da domani, però, le migliori energie dovrà dedicarle alla Juventus.

 

(La Stampa)

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Juve restyling con Agnelli: da Benitez a Capello e Nedved

 

09:00 del 29 aprile

 

 

Svolta bianconera, John Elkann incorona il cugino.

"Andrea Angnelli sarà il nuovo presidente della Juventus. E ora un esposto alla Figc per la revoca dello scudetto 2006".

«Mio cugino Andrea Agnelli sarà presidente della Juve». La svolta juventina arriva in un assolato pomeriggio torinese, negli uffici della Exor, alla vigilia dell’assemblea della finanziaria. Dunque, di nuovo un Agnelli al vertice del club 48 anni dopo Umberto, questa volta al termine di una stagione problematica e alla vigilia di una profonda ristrutturazione. Così, con un colpo di teatro non privo di suggestioni e richiami, la Famiglia torna al centro del progetto Juve: Jean Claude Blanc conserva la carica di amministratore delegato.

 

Ingegnere Elkann, perché suo cugino?

«La Juve è molto importante per la mia famiglia e per me. C’è bisogno di una vicinanza costante. Con il fatto di aver aumentato il mio livello di responsabilità, ho chiesto ad Andrea se fosse stato disponibile a fare il presidente».

 

E così la Juve torna nel suo alveo originario.

«Andrea non è solo un rappresentante della nostra famiglia, ma è anche una persona che ama la Juventus in modo genuino. Lo so per esperienza diretta, siamo coetanei, abbiamo vissuto insieme tante partite, tanti momenti anche di vita di spogliatoio, il primo scudetto di Lippi, la Champions del ‘96. Quando nacque mio figlio, venne in ospedale e gli regalò un pallone e un leone vestito di bianconero».

 

Tifoso, d’accordo.

«Non è solo per questo che diventerà presidente. Andrea ha una reale esperienza nel mondo dello sport, ha lavorato in Juventus, Ferrari, con la Philip Morris per la parte sportiva. Oggi è molto impegnato nel golf con un progetto di rilancio del Royal Park I Roveri (dove tra l’altro la settimana prossima si svolgerà l’Open d’Italia, ndr) ed è Consigliere Federale».

 

Arriva in una fase delicata per la Juve.

«C’è un percorso che condividiamo, procederemo insieme. Lavorerà fianco a fianco con Blanc, in una struttura decisamente rafforzata e in grado di perseguire obiettivi ambiziosi».

 

Da quando?

«Subito dopo la conclusione del campionato».

 

Blanc dunque fa un passo indietro?

«Semmai uscirà rafforzato da una presidenza familiare con cui instaurerà un legame molto stretto. Lui ha svolto un ottimo lavoro nella gestione del club ma la Juve, anche nella sua parte sportiva, esige un impegno totale. Penso alla presenza al campo, ai colloqui con i giocatori. Andrea sarà un presidente a tempo pieno, in modo che Blanc possa dedicarsi alla gestione dell’azienda».

 

E Marotta diventerà direttore generale. Diciamo bene?

«Nomi non ne voglio fare, c’è un campionato in corso».

 

Nemmeno quello di Benitez?

«Nemmeno Benitez. Però una cosa posso garantire ai tifosi: nella prossima stagione la Juve società, in tutte le sue componenti, sarà rafforzata con persone di grande spessore ed esperienza».

 

Anche sul mercato?

«Negli anni scorsi abbiamo investito e il nostro impegno nel rafforzare la squadra proseguirà in futuro. Senza sottovalutare la rosa attuale, che è fatta di giocatori importanti e di giovani allevati in casa che sono ormai cresciuti».

 

Resta il fatto che nella prossima stagione la Juve quasi sicuramente starà fuori dalla Champions League.

«Con il Bari la squadra mi è piaciuta, ha dimostrato di aver ritrovato brillantezza e gioco. Da qui alla fine del campionato mancano tre partite. Per questo dico: proviamoci sino in fondo, sino a quando la matematica non sarà più forte di noi».

 

Il futuro è in cantiere, il passato è tornato d’attualità con Calciopoli. Rispetto alle nuove intercettazioni, avete rivendicato parità di trattamento. Come Juve vi limiterete a una petizione di principio?

«Premessa doverosa: le regole esistono e vanno rispettate, in nessun caso la Juve chiederà di riaprire i vecchi processi. Piuttosto ci piacerebbe sapere perché intercettazioni rilevanti non siano entrate nella prima fase di Calciopoli e si sia indagato solo nei confronti di qualche società, questa in particolare, e non di tutte».

 

Quindi?

«Nei prossimi giorni sarà definito un esposto alla Federcalcio per chiedere la revoca dello scudetto 2005-2006. In coerenza con quanto abbiamo sempre sostenuto: le regole valgono per tutti».

 

Con l'arrivo di Andrea Agnelli una ristrutturazione «a tutti i livelli» per inseguire «il meglio».

Da Benitez a Capello e Nedved: trattative e sogni del restyling.

Per la prima volta da presidente, seppur solo designato e non ancora nominato, Andrea Agnelli s’affaccerà oggi pomeriggio all’accampamento bianconero di Vinovo, insieme a Jean-Claude Blanc, colui che a fine campionato gli lascerà i gradi. Quasi un passaggio di consegne, che formalmente ci sarà a fine campionato. Primo passo di una ristrutturazione «a tutti i livelli», per inseguire «il meglio». Blanc resterà amministratore delegato e, per ora, direttore generale: potrà così concentrarsi, da manager, sull’azienda Juve, risparmiandosi le grane del pallone.

 

Delle quali si dovrebbe occupare Beppe Marotta, che resta la prima opzione: il boss della miracolosa Samp, due settimane fa, ha già avuto un primo contatto, ponendo buone basi per l’accordo (da direttore generale). Nel caso, resteranno da precisare compiti e competenze di Roberto Bettega, ingaggiato da vice direttore generale quando scattò l’allarme, a dicembre: l’integrazione tra i due, per esperienza e personalità non pare immediato. Ieri l’ex Bobby gol era in missione top secret in Inghilterra: non per Benitez o Capello, che resta il sogno proibito (e preferito) di Agnelli. Sir Fabio affascina sempre, il neo presidente di più, ma non pare proprio prendibile, anche se mai ha detto no, almeno formalmente: fino a luglio ha impegni, da ct inglese, dopo si vedrà. Ma dopo è troppo tardi, per la Juve. Resta da chiarire pure la posizione del ds bianconero, Alessio Secco. Un incarico, tutto da definire, potrebbe spuntare per Pavel Nedved, da anni legato da stima e amicizia ad Andrea Agnelli, anche se l’ex giocatore ha sempre manifestato passione per l’insegnamento ai baby calciatori più che il desiderio di una scrivania.

 

Composta la dirigenza, bisognerà sistemare qualcuno sulla panchina: il candidato numero uno, da settimane, è Rafael Benitez, ma l’affare resta complicato. Lo spagnolo, un furbastro sul tavolo delle trattative forse ancor più che a bordo campo, ormai gioca a poker. Ieri, per esempio, alla vigilia del ritorno della semifinale di Europa League a prima vista ha gelato la Juve: «Non mi piacciono le speculazioni sul mio futuro - ha detto il tecnico del Liverpool - e sui giornali vorrei leggere notizie sulle competizioni, sui gol o sulle fantastiche prestazioni dei giocatori. Ma non posso controllare tutto». Se andrà alla Juve non l’ha detto, ma neppure smentito: «Il mio futuro? È la partita con l’Atletico Madrid. Dobbiamo concentrarci su questa gara e cercare di vincerla per il bene del club». E aggiunge: «Abbiamo in atto un piano a lunga scadenza e cercheremo di seguirlo». Con i Reds, però, dovrà parlare. Forse ha ben riassunto Del Piero: «Benitez prossimo allenatore della Juve? Siamo tutti in ballo». Entro metà maggio finirà la musica.

 

(La Stampa)

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Mercato Juve: Don Fabio 'rifiuta' la Signora

 

Tifosi juventini delusi: Capello non tornerà sulla panchina bianconera la prossima stagione. Benitez sempre più in pole

 

 

Capello gela Madama (Getty Images)

 

 

 

Giorgio Musso

LONDRA (Gran Bretagna) - Non ci sarà un 'Capello 2' sotto la Mole bianconera. Come rivela stamane il Daily Mail, l'attuale cittì dell'Inghilterra avrebbe risposto picche al corteggiamento di Blanc & soci per il ritorno sulla panchina della Juventus a partire dalla prossima estate. Capello, invocatissimo dal popolo juventino, sarebbe super concentrato per la rassegna mondiale di giugno in Sudafrica, e deciso a proseguire la propria avventura alla guida della nazionale dei 'Tre Leoni' fino alla scadenza natutale del proprio contratto, prevista nel 2012. Don Fabio era il candidato ideale di Andrea Agnelli, che oggi sarà ufficializzato come nuovo presidente del sodalizo piemontese dal cugino John Elkann. A questo punto, l'unico papabile al momento a guidare Madama nella prossima stagione resta Rafa Benitez, che nella gionata di mercoledì aveva confermato di non aver ancora parlato con la dirigenza del Liverpool in merito al proprio futuro.

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